Esame Genin Nesumo - Teorico
Quest
Giocata del 05/12/2017 dalle 13:14 alle 14:18 nella chat "Accademia Ninja - Kusa (vecchia)"
A te la prima. Prima palazzina, secondo piano, aula C-4. Giorno d'esame
[[Aula C-4 // Primo Edificio]] Avanza tranquillo il Denshi, lasciando che la lunga coda nera svolazzi nell'aere, dietro alla sua schiena, lasciando una scia di eleganza e calma al suo passaggio. Scarpe nere da ginnastica, un paio di pantaloni da ginnastica neri a strisce bianche laterali e una maglia aderente nera sono il vestiario di oggi, che lascia presagire soltanto una cosa: tempo di m***a. Il nero purtroppo lo rincuora in quelle giornate dove è la pioggia a regnare. Lo sguardo cruccio quindi, delle rubine permangono a fissare la porta del loco in cui è diretto. Esame genin.< ... >Non dice nulla. Solo un sospiro che alza il petto del ragazzo gonfiandolo d'aria. Ambo le mani quindi si posano sul legno della porta per aprirla e così finalmente osservare il luogo della sua nascita o morte (?). Il fiato gli si mozza in gola, notando che già alcuni suoi compagni sono all'interno. < Insomma... > Asserisce appena, non esternando un pensiero che lo blocca per qualche secondo sull'uscio della porta, ma ci vuole poco perché si smuovi e vada a prendere posto nel primo banco staccato che riuscirà a trovare, o almeno nella prima postazione libera. Vicina o meno ai Sensei. Mica deve copiare.Nuova giornata in quel di Kusagakure, una giornata tranquilla, semplice e priva di chissà quali casini anche se qualcosa bolle in pentola nella magione. Le acqua si stanno agitando e non poco ma i cittadini, per ora, non ne sono al corrente e non devono esserlo o scoppierà il panico. I popolani stanno passeggiando per le strade del villaggio in compagnia della propria famiglia, tornano dal lavoro, si rilassano e si godono il mattino in pace eppure non per tutti è così. Il tempo non è il migliore amico oggi, vi sono le nuvole che passano a oscurare il cielo e il sole alternando momenti di oscurità a momenti di luce accecante ma in tutto questo non manca la pioggia che si abbatte su Kusa come se non ci fosse un domani. Fa tremendamente freddo e nessuno può farci niente, nessuno può impedire al proprio corpo di avere continui brividi uno dopo l'altro. I deshi odierni sono tutti rinchiusi nell'aula C-4 ad attendere il sensei e l'ansia è palpabile ma perchè lo è? Perchè oggi vi è l'esame teorico, il primo passo per diventare dei genin e questo il nostro Kirito lo sa, lo ha compreso e si prepara ad affrontare le prove. L'aula è composta da 5 file di banchi da 5 banchi l'una e ogni banco dista dall'altro un metro di distanza. A 2 due metri dalla prima fila vi è la cattedra dietro la quale vi sono un paio di lavagne mentre a sinistra, dal punto di vista dei banchi, vi è una finestra con le tende e le ante aperte per far circolare l'aria. La porta viene aperta permettendo l'ingresso di un chunin classico, giubbotto verde, vesti neri e copri fronte di Kusa legato sul capo <Buongiorno> saluta tutta la classe avanzando verso la cattedra <Siete carichi?> chiede rivolgendosi a tutti quanti. [ESAME]
[Aula C-4 // Primo Edificio] Come se non bastasse il freddo raggiunge pure quel loco. Non ci impiega molto prima di decidere di sedersi nell'angolino della schiera di banchi, all'estrema destra. Non appena seduto semplicemente va ad intrecciare le braccia al petto, in una posizione di attesa quasi di domanda nei confronti di una figura non ancora arrivata ma ci vuole poco: difatti ecco che il Chuunin di quella sessione finalmente decide di fare capolino. In silenzio lo sguardo delle rubine va a posarsi su quella figura che brevemente decide di dare una lieve scarica di folgorante (?) energia con delle frasi degne del peggior insegnate di Fisica ma alla fin fine poco importa. > Ay! < Asserisce appena il giovane Denshi che per il momento gli importa soltanto di finire quel momento. Lo sguardo sicuro di questi, nasconde una paura di fallire abbastanza alta ma non viene ancora esternata. Almeno non al momento.Nessuno risponde a quella domanda, tranne Nesumo, è evidente come tutti siano fin troppo in ansia per questa giornata. Il sensei cerca di sorridere per dare un po' di forza a tutti quanti ma, alla fine, cede anche lui <Va bene> prende dei fogli dalla cattedra cominciando a passare per i banchi lasciandone uno per ciascuno ma capovolto in modo che non possano vedere le domande e non solo, viene lasciata anche una penna nera vicino per permettere loro di scrivere. Passa per ogni banco in silenzio lasciando i vari fogli per poi tornare vicino alla cattedra con lo sguardo fisso sui ragazzi <Oggi si terrà l'esame teorico, se lo supererete dovrete affrontare una lezione sul combattimento e successivamente la prova pratica che decreterà se siete pronti o meno per diventare ninja> si ferma qualche attimo, le spiegazioni sono importanti giunti a questo punto e tutti quanti devono capire alla perfezione <Vi ho appena dato dei fogli, su quei fogli sono scritte le domande a cui dovrete rispondere in un tempo limite di 30 minuti. Non sono concessi minuti extra e chi non consegna entro quei 30 minuti verrà bocciato. E' vietato copiare e/o suggerire, pena la bocciatura per chi suggerisce e per chi recepisce il messaggio e anche per chi copia. Se verrete scoperti in possesso di possibili bigliettini verrete bocciati. Insomma ragazzi, usate la testa e le vostre conoscenze dando il meglio> comincia a camminare andando a sedersi sulla sedia posta dietro la cattedra per poi dare un'occhiata all'orologio <Cominciate pure> e con questo l'esame ha inizio. [ESAME][NON azionare, attendere le domande]
Inizio 13:40. Consegna 14:10
Fare End
[Aula C-4 // Primo Edificio] Il test inizia senza poca fretta e finalmente il giovane Denshi lo legge distrattamente, mentre con la destrosa va ad afferrare la penna d'ordinanza. La scrittura del ragazzo è precisa, seppur eseguita in modo pacata. Le rubine smorte studiano le domande brevemente prima di rispondere e una volta finito il tutto la manca si leva. < Ho finito Sensei > Asserisce, poggiando con la destrosa la penna e lasciando che sia il sensei al ritirare il tutto. La destrosa dunque si dirige verso la lunga coda nera, che viene afferrata e lanciata sulla spalla opposta e solo allora, con fare pacato, la manca sposterebbe leggermente la sedia alle di lui spalle così da permettergli di uscire dal quel piccolo quadrato malcapitato dove stava seduto a scrivere. < Posso andarmene, invero? > Domanda chinando il capo di lato, e lasciando che le rubine sfoglino la figura di fronte a se, anche se non attenderebbe alcun consenso. Semplicemente andrebbe a muoversi verso l'uscita, mentre pronuncia quelle parole e con molta nochalance, lascerebbe la sala ignorando eventuali compagni o sensei che siano. Destra e manca, nelle tasche e via, fuori da quella prigione di conoscenza. // END