Non c'è trucco, non c'è inganno!

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16:35 Koetsu:
  [Bosco dei Ciliegi] Colto alla sprovvista dalla pioggia si ritrova a correre per il bosco alla ricerca di un riparo dalla pioggia incessante, indossa una maglia chiara completamente fradicia che aderisce al busto mostrando in quelle trasparenze dovute alla maglia bagnata un fisico longilineo ma ben definito, pantaloni neri aderiscono alle gambe finendo in sandali ninja, due tasche laterali che adornano i pantaloni contenendo rispettivamente 4 kunai e 2 rotoli con sigillati 2 tronchetti per la sostituzione. Non ha altro equipaggio con se in quella giornata normale, come tante le altre. I capelli neri sono raccolti dal coprifronte che è ben saldo in testa e che lo identifica come ninja di Kusa, capelli con qualche ciocca nera che ricade qua e la appiccicandosi al volto pallido, anch'essi fradici <Dannata pioggia> Borbotta mentre cerca un riparo e lo trova sotto le fronde di uno degl'alberi posti nel bosco. Si ferma nella vicinanza di quel tronco scelto, scuotendo il capo per cercar di levarsi qualche goccia di pioggia <Mai una giornata di sole in questo posto> Si lamenta, borbotta tra se e se ma lascia che la voce sia abbastanza alta per lamentarsi al mondo di quella pioggia incessante che lo ha colto alla sprovvista. Le labbra restano schiuse per cercar di riprendere aria dopo la corsa prolungata mentre la schiena arretra per appoggiarsi a quel tronco scelto dove le fronde degli alberi offrono un riparo per quanto flebile, sempre un riparo [4 Kunai - 2 rotoli per sostituzione]

16:35 Rasetsu:
 Ha passato gli ultimi mesi alla base della Yakuza o, più precisamente, nel Locale di Zashiki. Ha perso molto tempo nonché molteplici ore di sonno per cercare di sintetizzare delle nuove droghe, le quali saranno ben presto sul commercio. Tramite un lavoro ben retribuito e un luogo nel quale nessuno può fargli alcunché, sta lavorando senza sosta, riducendo persino al minimo sindacabile il tempo che perdeva dietro alle cavie da laboratorio, ai cadaveri e a studi di Medicina migliorati, in base alle basi che già possiede per essere un ottimo Medico. O Scienziato. Perché sì, lui preferisce essere definito così esattamente come ama il soprannome che s'è dato e che gli hanno permesso d'usare. Un Demone Mangia-Uomini che di Demoniaco ha poco se non lo sguardo e i poteri che riesce a sfruttare per i propri scopi. Quel volto ha lineamenti troppo femminili, privo d'alcun pelo simile o meno ad una barba; le guance morbide al tatto, come se la pelle fosse vellutata, liscia. Il fisico asciutto è privo di muscolatura che possa essere definita tale, avendo di per sé poca forza mascolina da mostrare al mondo. C'è una motivazione se ha scelto, infatti, d'utilizzare le Arti Magiche a discapito di quelle fisiche nelle quali non è affatto portato. Ha cambiato abiti, probabilmente perché gli altri son andati distrutti durante qualche missione o per il semplice fatto d'aver finalmente trovato gusto nel cambiarsi d'abito, ogni tanto. Indossa, quindi, un paio di pantaloni neri, eleganti come suo solito a vedersi, ma molto più da "ninja" che da "normale civile senza spina dorsale che non prende parte alla difesa del villaggio". Non ch'egli sia propenso alla difesa di Kusagakure, anche se qualcosa è cambiato da quando v'è Yukio come Hasukage. Son poche le persone nelle quali prova un briciolo di stima, e il Kokketsu è tra questi, se vogliamo dir le cose come stanno. Ritornando ai capi di vestiario, oltre a quei pantaloni scuri, porta anche una t-shirt del medesimo colore, aderente al di lui fisico decisamente troppo magro con un lieve scollo a V sul petto. Anche quello è privo di qualsivoglia peluria: fortunatamente, non ha seno, altrimenti la situazione sarebbe molto più grave di quanto già non sia. Sulle spalle, è gettato un haori scuro con sfumature violacee, tendente quindi a colori tra il viola e il nero, tipici particolarmente dei Kokketsu. E non per niente, svetta quello ch'è un simbolo che accomuna quel Clan, proprio tra le scapole, per quanto sia semi-nascosto dai capelli lunghi e rossi, arrivanti sino al fondoschiena. Le mani son coperte da un paio di guanti del medesimo colore del resto degli abiti. Ad essere onesti, l'unica cosa di diverso che spicca in lui son i denti bianchi simili a zanne di squalo, placcate lì in un perenne ghignare, e i capelli color del sangue che gli incorniciano il volto pallido, simile ad un cadavere. E lui i cadaveri li seziona. Sulla punta del naso, brilla la montatura rossa degli occhiali da vista dai quali mai si separa, anche perché rischierebbe di inciampare nel primo sassolino che incontra, senza. Un sospiro dalle labbra sottili e pallide anch'esse, un ghigno che aumenta d'intensità assieme all'alternarsi delle proprie leve. < Nyahahah~ > Immancabile, ben udibile, mai nascosta o dimenticata. Non ha particolari armi con sé, fatta eccezione per il bisturi nella tasca destra dei pantaloni e la sua follia, nel cerebro. Se vogliamo essere precisi, nelle tasche dei pantaloni, vi sono anche delle bustine in plastica sigillate, con svariate pasticche. Sa lui quelle prive di Veleno e quelle che, invece, le comprendono. A spasso.. Sotto i ciliegi. [Chk ON]

16:45 Koetsu:
  [Bosco dei Ciliegi] Rimane li, con la schiena appoggiata a quel tronco d'albero, inspirando ed espirando per riprendere aria, il capo vien scosso finchè non sente la voce di Ryuuma che si fa strada tra lo scrosciar della pioggia <Uh?> Mugugna, aggrottando la fronte e ruotando il capo per far in modo di inquadrar la figura di Ryuuma, rimane alcuni istanti in silenzio ad osservar quella finta ragazza, lasciando inarcar entrambe le sopracciglia mentre l'attenzione resta su di lui quasi a studiarne le fattezze <Ti consiglio di ripararti sotto un albero> Alza la voce, si fa sentire da Ryuuma con quel consiglio non richiesto nel lasciar inarcar entrambe le sopracciglia <Questa pioggia ha preso alla sprovvista anche te?> Domanda poi, in una curiosità che esterna ma che lascia li, come semplice punto di conversazione mentre lo sguardo resta sulla sua figura a studiarne le fattezze mentre rimane li, sotto le fronde di quell'albero scelto come riparo, mantenendo sempre la schiena appoggiata al tronco e tendendo le labbra in un piccolo sorriso che le rivolge [Equipaggiamento come sopra]

17:00 Rasetsu:
 Non s'è ancora accorto della innocua presenza dell'Uchiha sotto un albero. Sarà perché il rumore della pioggia ne limita l'udito oppure perché non v'ha fatto veramente caso a quello che gli succedeva nei dintorni. Espira, mentre soffia via dal labbro superiore qualche gocciolina di pioggia che ivi s'è adagiata, per non parlar del fatto che tutto il di lui corpo è zuppo d'acqua piovana. La risposta alla di lui ultima domanda potrebbe essere affermativa da parte del Rosso, se non fosse così insistentemente stupido da rispondere con: < NYAHAHAH! > Una delle proprie risate, quelle tipiche che mettono in mostra il di lui spirito da Folle e meno quello da persona normale, discretamente intelligente e colta che, in realtà, egli è. < E se io non volessi? > Una domanda di dubbio gusto, laddove Koetsu potrebbe rispondere in molteplici modi. Potrebbe anche mandarlo a quel paese, se consideriamo come quegli abbia soltanto voluto concedere a Rasetsu un qualsivoglia consiglio. In buona fede, ecco. Niente di malevolo. Peccato che il nostro Forowa della Yakuza non sia quel genere di persona, la quale ringrazia, risponde in modo garbato o chissà cos'altro venga fuori dalla di lui testolina. Anzi. < Seppur m'abbia preso alla sprovvista, non è qualcosa che credo debba interessare un comune umano come te. > Oh, sì. Eccolo. Ego a parte, che raramente lascia fluir fuori (AHAHAH, ridiamo), sembra un comune essere vivente anch'egli. Se sol non si ostinasse ad ammettere che non abbia un cuore che batte... Eppure il 'TUM-TUM' costante lo sente anche lui. Fa finta di niente. < Tu, ad ogni modo, chi sei? > Asserisce con un tono sarcastico, un sospiro dalle di lui labbra stirate, chiare, piccole. Assottiglia le palpebre da dietro le lenti degli occhiali che, tuttavia, è costretto a dover pulire per veder meglio la figura frontale del ragazzo. Quindi, volente o nolente che sia, sia lui che Koetsu, s'avvia sotto l'albero laddove quest'ultimo stesso 'alloggia', almeno finché la pioggia non avrà smesso un po'. [Chk ON]

17:07 Koetsu:
  [Bosco dei Ciliegi] Mantiene lo sguardo su Ryuuma, lo osserva, ne ascolta le parole e quella domanda che lui gli dona <Se non volessi potresti restar sotto la pioggia sperando che ti prenda un malanno> Commenta, inarcando entrambe le sopracciglia per poi sentirne il seguito, le labbra che si schiudono in evidente stupore, rimanendo in silenzio alcuni istanti come a voler assimilare quelle parole che lui gli dona <Infatti non m'interessa> Commenta, scuotendo il capo <Ma cercavo solo di essere gentile con una Signorina> E' chiaro che l'abbia scambiato per una femmina anche se non ha curve che possano confermare la propria tesi, le palpebre si socchiudono, le labbra schiuse lasciano che un piccolo sospiro sfugga dalle proprie labbra <Ad ogni modo> Commenta semplicemente, lasciando che le labbra si tendano in un piccolo sorriso che le offre <Un comune umano, piacere di conoscerti> E si presenta, con l'appellativo che lui gli ha donato, riaprendo le palpebre per riportare quello sguardo nero come la pece sulla figura di Ryuuma <Tu invece?> domanda di rimando, chinando il capo verso la spalla sinistra ed inarcando entrambe le sopracciglia [Equipaggiamento come sopra]

17:22 Rasetsu:
 Gli vien da schioccare la lingua contro il palato, quando gli risponde che potrebbe prendersi un malanno. < TSK! Non posso prendere nessun malanno.. > Oh beh, Yukio-sama gli spiegò, tempo addietro, che i Kokketsu son immortali, in un certo qual senso. Discendendo dalle tenebre, dall'inferno, dal diavolo in persona se proprio vogliamo esagerare, non è possibile per loro subire le stesse sorti del mondo umano. Di conseguenza, per loro sarebbe preclusa la morte tramite cause naturali, ecco. Tuttavia, non vuole espletare più del necessario e del dovuto, per farla breve. Arrivato sotto l'albero, si toglie gli occhiali dal volto. Slaccia la catenina che li tiene sistemati attorno al collo nel caso in cui voglia levarsi. Sì, sembra quasi un vecchio. O una vecchia. L'Uchiha non è il primo e non sarà neppure l'ultimo a scambiarlo per una innocente ragazza di un metro e ottanta quasi. E piatta come una sogliola. Mentre è impegnato a cercare un panno potenzialmente asciutto nelle innumerevoli tasche del giaccone, non guarda direttamente il ragazzo, ma ne ascolta la voce, tanto da impedire alla propria mano destra - sorreggente gli occhiali - di stringersi così forte da tentare di romperli. Arcua soltanto le dita, lasciando il palmo ben disteso ad accogliere quell'oggetto. < Che cazzo hai detto? > Sboccato, gli ringhia in faccia nel voltarsi. < SIGNORINA A CHI? > Il tono s'alza, divarica le gambe e si impunta al suolo; gli occhi giallo-verdi a fissarlo, irati, come poche volte. E' qualcosa che odia quello d'essere scambiato per donna. < Un Demone. > Ribatte prontamente verso Koetsu, quando si presenta. < Al quale tu non puoi che sottostare, perché inferiore. > La teoria dei Kokketsu, in pratica. Lui la prende anche TROPPO alla lettera. [Chk ON]

17:30 Koetsu:
  [Bosco dei Ciliegi] <Nessun malanno> Ripete in un mormorio, inarcando entrambe le sopracciglia <Se lo dici tu> Commenta, alzando le spalle per avvicinarle al volto e lasciando che un piccolo sospiro affiori dalle proprie labbra prima di riportar lo sguardo su di lui, quello sguardo nero come la pece che nasconde il potere del proprio clan <uh?> Domanda, inarcando entrambe le sopracciglia e solo quando sente l'ira del ragazzo dinanzi a se capisce d'aver colto male il sesso di chi gli si trova davanti <Ah...> Mormora, il labbro inferiore che vien preso tra i denti <A quella dietro di te> Commenta per rispondere a quella domanda che lui gli urla contro ed annuisce anche con il capo per cercar di rafforzar le proprie parole <Ohhh...> Esclama poi alla sua presentazione, le labbra schiuse in evidente sorpresa <Davvero?> Quasi curiosi più che intimorito ed ovviamente, le fattezze del ragazzo e quell'assenza di muscoli di certo non lo mettono in allerta <E sai anche volare?> Domanda, un misto tra serietà ed ironia mantenendo sempre lo sguardo su di lui, quasi cercasse qualcosa che possa assomigliare ad un paio d'ali mentre il labbro inferiore vien preso tra i denti nel donargli una piccola tortura [Equipaggiamento come sopra]

16:14 Rasetsu:
 Lo fissa ancora con aria truce, seppur questa appaia non molto sicura. D'altronde, è senza occhiali. Se li inforca non appena finisce la di loro pulizia, or limpidi gli permettono di vedere meglio e analizzare la figura che ha di fronte. < Tu mi stai prendendo per il culo, non è così? > Dai, ci sei arrivato con qualche minuto di ritardo, ma potrebbe anche non essere come dici. E' così dannatamente facile scambiarlo per una ragazza, per una donna, tuttavia Rasetsu stesso NON fa assolutamente nulla per mutare questa condizione. I capelli restano lunghi chilometri, non li taglia. Lascia che gli adornino il viso di per sé pallido, dalle ciglia lunghe. Per fortuna, non indossa rossetti o che cosa, perché sarebbe veramente epico e strano allo stesso tempo. Quindi, continua a fissarlo con la di lui aria irata, sbuffando dalle narici come un toro imbizzarrito che ha appena visto rosso. <So volare, se lo volessi.> Sentenzia in sua vece, giacché, effettivamente, gli basta manipolare il sangue per formare due ali di puro sangue nero. Il problema effettivo è SE possa volare per davvero, perché nel pratico non l'ha mai provato a fare. Piega le braccia all'altezza dello stomaco, ancor tutto bagnato dalla pioggia. <Allora.. Tu, nello specifico, chi sei? Un Ninja?> Ipotizza, non ha ancora avuto modo di osservarlo meglio, giacché privo d'occhiali fino a qualche secondo prima. Sceglie di stringere i denti, di contrarre i muscoli della mascella e ingoiare il rospo. Per oggi. Perché è fradicio. [Chk ON]

16:21 Koetsu:
  [Bosco] Mantiene lo sguardo su di lui, la fronte aggrottata nell'osserva i gesti di Ryuuma, le palpebre che si sgranano quando gli fa la prima domanda <Io? Ma certo che no!> Esclama, scuotendo più volte il capo ed alzando la mano destra per indicarsi il petto e schiudendo le labbra in sorpresa quando Ryuuma ipotizza la presa in giro, una presa in giro solo a metà dato che l'aveva veramente scambiato per una donna. Tutto quel discorso però cade in secondo piano quando lui gli annuncia che sa volare, le labbra si tendono in un ampio sorriso <Wow... davvero?> Domanda e li par mostrar tutta la sua giovane età nell'entusiasmarsi all'idea che quella finta donna possa anche volare <Non ci credo> Replica subito, inarcando entrambe le sopracciglia <Non hai le ali> Ovvia considerazione che mette di fronte all'ovvia realtà non vedendo ali spuntare dalla schiena di Ryuuma <Voglio vedere> Sentenzia, ha deciso ed annuisce anche più volte con il capo per rafforzar quelle parole che condisce con un nuovo ampio sorriso <Uh?> Mugugna poi, nel sentir l'ultima domanda di Ryuuma, alzando la mano destra per indicarsi il coprfronte legato in testa con raffigurata l'effige di Kusa <Si, sono un Genin di Kusa> Giusta ipotesi del rosso di fronte a lui, mentre le spalle si alzano per avvicinarsi al volto <Tu invece?> Ancora quella domanda, ancora incalza nel cercar una risposta che ha avuto solo in parte ma alla quale non par credere troppo [Equipaggiamento: 4 Kunai - 2 rotoli per sostituzione]

16:39 Rasetsu:
 Fa roteare lo sguardo verso l'alto, incompreso da quello che ha di fronte o forse preso veramente per i fondelli. Non può dirlo con esattezza. < ... > Preferisce non replicare a quanto detto dal giovane. Al contempo, va a richiamare la propria Innata. Non ha bisogno di sigilli. Porta il braccio destro ad innalzarsi verso la propria bocca. Il polso poggia contro le labbra socchiuse del Kokketsu. Polso che viene scoperto, con la manica ad abbassarsi mostrando una serie di piccole cicatrici, alcune neanche totalmente cicatrizzate. E' quelle che punta coi denti affilati, affinché possa ferirsi e riaprire quelle piccole ferite. Da quivi, qualora riesca a ferirsi, dovrebbe cominciare a sgorgare del Sangue Nero. Frattanto, all'interno del proprio corpo e apparato circolatorio, il Chakra Suiton andrebbe ad unirsi e mischiarsi col Sangue Nero già in suo possesso. Così facendo, spingendolo in ogni parte del proprio corpo, partendo dal capo e terminando ai piedi, dovrebbe riuscire a richiamare la vera Innata del Clan Kokketsu. Un alone ben più nero, con saette piccole e violacee in quei metri che l'alone stesso ricopre attorno a lui, si formerebbe con facilità. Delle lacrime di Sangue, nero ovviamente, scenderebbero da sotto le palpebre sino al mento. Alle estremità di mani e piedi, invece, si formerebbero dei grumi di sangue, affinché possa essere utilizzato come meglio crede. Gli occhi, dapprima giallo-verdi, si tramutano nel più totale giallo, con la pupilla nera e assottigliata. < Lascia che ti mostri cosa può fare un demone. > Delle goccioline di Sangue Nero scendono, cadono sul terreno sotto l'albero. < Io.. Penso di avere un grado, credo il Chunin. Non sono molto avvezzo alla società ninja. Sono un Medico, per l'esattezza. > ERI, prima di essere radiato. < Tu sai.. Co'è tutto questo? > Allunga gli arti superiore verso l'esterno, in un gesto teatrale, con quell'alone di Sangue Nero carico di piccole scariche violacee che accerchia entrambi. [Chk ON]

16:46 Koetsu:
  [Bosco] Mantiene lo sguardo su Ryuuma, ne osserva i movimenti e quando si porta il polso alle labbra per morderselo storce le labbra d'un lato <Ma così ti fai...> E torna silente quando vede quel sangue nero sgorgare dalla ferita, quel sangue di colore diverso e sgrana le palpebre, così come quando vede quell'alone nero espandersi dal corpo del Rosso, arretra d'un passo, allontanandosi da lui man mano che l'alone nero s'espande nell'aria, le labbra che si schiudono e il volto che tutto d'un tratto diventa serio <Un medico?> Ripete in domanda, aggrottando la fronte <Un demone medico> mormora, serrando le labbra tra loro, ne ascolta le parole, le labbra che si storcono d'un lato per poi serrarsi tra loro mentre il capo vien scosso <No... dimmelo tu> Commenta, arretrando ancora d'un passo come se quella fosse una precauzione e per non lasciar nulla al caso inspira ed espira, cercando la dovuta concentrazione mentre le mani si alzano per intrecciarsi al petto nel cercar di creare il sigillo della capra, nello stesso momento cerca di svuotar la mente quel tanto che basta per cercar di visualizzare l'energia fisica all'interno di se, all'altezza dello stomaco e quella psichicca all'altezza della mente. Una volta visualizzate quelle due energie cerca dentro di se di unirle l'un l'altra, li dove si trova il plesso solare nell'intento di creare quella nuova energia chiamata chakra e di farla scorrere all'interno di se, come precauzione dopo la visione di quel sangue nero che lui gli ha mostrato [Tentativo impasto chakra][Equipaggiamento come sopra]

17:09 Rasetsu:
 Richiamata la di lui Hijutsu, nota come l'Uchiha tenti di richiamare il Chakra, quasi impaurito innanzi al Kokketsu. Non che sia sbagliata come presa di posizione. Tenta soltanto di far ciò che potrebbe veramente aiutarlo, nel caso in cui la situazione degeneri. Nel complesso, invece, Rasetsu se ne sta altamente fregando di quello che sta egli compiendo; per il momento, almeno. Difatti, starebbe concentrando il di lui Chakra (unito all'Elemento Suiton necessario) nonché il Sangue Nero per attuare ciò che Koetsu gli ha chiesto di fare. Dimostrargli che abbia le ali, quantomeno poiché, effettivamente, egli non ne vede. Il Rosso però SA che può crearle ed è ciò che tenta di attuare tramite il proprio pensiero, il proprio diletto. Confluirebbe il di lui Sangue, aleggiante attorno ad egli all'interno di quella nube, nonché attorno alle punte di mani e piedi, per convogliarlo in due oggetti, due costrutti, dalla forma triangolare. Nell'effettivo, se osserviamo delle ali, potremmo notare come esse siano appunto triangolari, a tracciarne una forma meglio definita. Le ali che andrebbero a formarsi dietro la di lui schiena, posizionate per l'esattezza al centro, tra le scapole, sarebbero di colore nero - per ovvi motivi - con delle striature violacee. Son due colori che non possono viaggiar separati, dal canto proprio. Il Sangue si raggrumerebbe in quella precisa direzione, attuando prima l'ala di destra e successivamente quella di sinistra. Data anche l'alta resistenza del Sangue condensato, potrebbero persino fungere da due scudi. Ciò non toglie che, in totale, dovrebbero raggiungere almeno i due metri d'altezza, ma lo spessore sarebbe ridotto a qualche centimetro, poiché non vorrebbe appesantirle. Devono pur sempre sostenere, però, in caso, il peso del ragazzo, seppur esso non risulterebbe alquanto eccessivo. < Ora cosa ne pensi? > Sentenzia in sua vece, mentre le ali dovrebbero or prendere forma definita, dando ad esse una forma più appuntita alle estremità. Non vuol che sembrano ali di un angelo, ma proprio quelle di un demone. Suppone, però, che continuando a fornire apporto di Sangue Nero e Chakra dovrebbe riuscire a spiegarle, a spiccare il volo, ad alimentarlo. Ma non l'ha mai fatto prima d'ora, deve prenderne atto. [Chk: 76/80 | -2pv (dimenticanza precedente) | Creazione: 2 costrutti]

17:20 Koetsu:
  [Bosco] Riesce a richiamar il chakra, sente quel flusso di potere che scorre dentro di se e ne acutizza i sensi, rimane in silenzio ad osservare quel sangue nero che si muove, prende forma in quelle che sembrano due ali che partono da dietro la schiena di Ryuuma. Le labbra si schiudono in evidente stupore mentre le palpebre si aprono <Le ali le hai allora> Commenta, annuendo lievemente con il capo ma non par bastargli, vuol vederci meglio infatti, socchiude per alcuni istanti le palpebre cercando di concentrarsi sul flusso di chakra e di farlo concentrare nella testa, più precisamente negl'occhi nel cercar di attivare il gene Uchiha. Se ci fosse riuscito, al riaprir delle palpebre sarebbe chiaro come quel colore degl'occhi del ragazzo sia diverso, non più nero come la pece ma l'iride che prende il colore d'un rosso vermiglio, come un lago di sangue macchiato solamente da una virgola nera, quel tomoe che è indice del suo potere ancora all'inizio. Lo sguardo, quello sharingan tanto chiacchierato che ora si mostra al mondo e si punta su Ryuuma, per osservarlo, per veder il chakra del ragazzo che scorre dentro di lui per intuirne la potenza, percercar di veder meglio ciò che gli sta accadendo di fronte per capire come riesce a creare quelle ali che si spiegano dinanzi a lui <E puoi volare?> Domanda, forse una curiosità o forse una semplice sfida che gli offre mentre lo sguardo resta su di lui, quello sharingan che osserva il ragazzo ed il mondo che gli si offre sotto colori nuovi e più rallentato del reale come se potesse analizzare ogni fotogramma di ciò che accade dinanzi a lui [Equipaggiamento come sopra][Sharingan 1 tomoe][Chakra 24/25]

17:50 Rasetsu:
 Poggia entrambe le mani a ridosso dei propri fianchi. Le ali continuerebbero ad essere mantenute tramite il Chakra del Rosso, ancor in molteplice quantità. Le ali, dunque, in rapida susseguenza, verrebbero aperte. Secondo quanto egli possa riuscire a compiere, l'apertura massima alare sarebbe compresa in due metri. Per costrutto. Dunque, il totale sarebbe quattro. < OVVIO CHE POSSO! > Ma non ci ha mai provato. Il che fa intendere che non vorrà mai dargliela vinta. Confida discretamente nelle proprie capacità relative alle Arti Magiche, giacché son le uniche che finora sia riuscito ad usare al cento percento. Una volta aperte, spiegate, tenta di farle sbattere. Le inferiori leve resterebbero distese, seppur PRIMA si sposterebbe al di fuori della copertura che offre l'albero in questione. Incurante che stia ancora piovendo, non sarà certo l'acqua a fermarlo, socchiude per un attimo le palpebre. Ammantato di nero, nell'effettivo, apparirebbe quasi come un demone. Tenta di farsi forza anche con i piedi, per poter spingersi verso l'alto. Le ali, al contempo, tramite afflusso del proprio potere demoniaco - per l'esattezza lo è, secondo quanto detto e spiegato dall'Hasukage - comincerebbero a muoversi e.. Eccolo spiccare il volo! Con una portata massima di quindici metri, è davvero qualcosa di superlativo, di stupendo. < IO ME NE VADO, STRONZO! > E dall'alto della propria onnipotenza(?), decide di lasciare di sotto Koetsu, a guardarlo, a fissarlo, a meravigliarsi. Tutto pomposo, svolazzerà probabilmente sino a.. Kukoku, dalle sventole di Zashiki. [END]

17:56 Koetsu:
  [Bosco] Mantiene lo sguardo su di lui, quello sguardo rosso come il sangue che offre alla controparte, ne osserva il fare, osserva quel flusso di chakra che lei muove a piacimento come se studiasse quello che lui sta facendo <Ohhhh...> Esclama, schiudendo le labbra in evidente sorpresa mentre lo osserva sollevarsi da terra, le labbra che si tendono in un ampio sorriso mentre le mani si alzano a battere ripetutamente l'una contro l'altra in un applauso che gli offre <Bravissimo> Alza la voce per farsi udire, lo sguardo che segue i movimenti di Ryuuma apprendendo cose nuove su quell'innata che è la prima volta che vede ma che può sempre tornare utile sapere, la osserva mentre si allontana, ascolta le parole che lui gli dedica <Spero tu sappia anche atterrare> Alza la voce, una nuova provocazione che le offre <Buona volata> Aggiunge, ridacchiando appena e seguendo la figura di Ryuuma con lo sguardo finchè non si allontana definitavamente dalla propria visuale [END}

Un giorno di pioggia, Koetsu e Ryuuma si incontrano per caso (...)
Tra uno sfottò e l'altro, Ryuuma dimostra a Koetsu che può EFFETTIVAMENTE volare. Ma saprà atterrare?