Un nuovo amico

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20:37 Eien:
  [Mura esterne - Porta Villaggio] Sembra passata un’eternità da quando il cielo si sia oscurato con queste grandi e neri nubi, da cui la pioggia cade ingombente e si infrange contro le grandi mura di Kusakagure. Eh si, ginalmente il giovane sunese ha raggiunto il villaggio, il treno a vapore l’ha portato dritto dritto verso la sua destinazione, ed ora il quattordicenne si ritrova davanti ad una delle grandi porte, completamente zuppo dalla testa ai piedi. Gli manca la locomotiva? Eccome, ma solo perchè ha avuton un “tetto” sopra la testa per ripararsi dal tempotare, tremando letteralmente come una foglia, ora che si ritrova sotto la tempesta, palesemente spaventato dai fulmini e i lampi che di tanto in tanto rimbombano e accecano con quelle luci violette, e nella ricerca di un po’ di calore i vestiti zuppi non l’aiutano di certo. Cammina, con un passo spedito ed un’espressione leggermente spaventata, cercando con lo sguardo un qualsiasi posto sotto cui rifugiarsi anche solo per dieci minuti. L’abbigliameto che indossa, comunque, lascia sospettare che è un ninja a tutti gli effetti, non solo dal coprifronte con l’effige di Suna legato al braccio, ma anche per il grande ventaglio, chiuso, legato dietro la schiena e le varie armi ninja, come gli spiedi nel portakunai legato alla gamba sinistra, i guanti ninja o i fuuda con tronchetto sigillato nella tascha al fianco destro, dentro cui vi sono anche bombe luce e tonici per il chakra.<Avanti... ci sarà un posto all’asciutto... n-nooo?>Borbotta tra sé e sé il ragazzino dal metroe quarantasette, i capelli rossi appiccicati sul coprifronte e la voce tremolante, dovuta sia dalla paura che dal freddo che prova.

20:56 Kirito:
  [[Accademia ---> Bar]] Una sera come le altre a Kusa. Nulla di particolare all'orizzonte. La città è sempre la stessa, con un frenetico movimento di cittadini che corrono di qua e di là intenti a far ognuno qualcosa. Kirito è nei campi di allenamento, dei giardini allestiti all'interno dell'accademia messi a disposizione a chiunque ne voglia far uso. Ovviamente sono adibiti solo a chi fa effettivamente parte dell'accademia o comunque possiede un qualsivoglia grado militare. Kirito è lì per allenarsi in vista dell'esame pratico. Dopo il fallimento della lezione sul combattimento si è allenato molto riuscendola poi, in un secondo momento, a superare. Tuttavia si sente ancora debole, e leggermente impreparato a quello che sarà l'esame pratico. Di conseguenza, ha deciso di allenarsi ogni sera fino al conseguimento del suo obiettivo. E' nel bel mezzo dell'allenamento quando alcune nubi si avvicinano minacciose ai cieli kusiani, obnubilandoli in una manciata di secondi. Kirito visto che non è attrezzato per quell'evenienza, decide di tornare a casa, raccogliendo tutto quello che ha lasciato sul posto. Inoltre rilascia il chakra, non ha senso per lui sprecare ulteriore energie. Indossa un kimono nero che scende fino alle ginocchia con uno spacco sul fianco destro. Lo spacco ha il compito di favorire i movimenti del kusiano. Esso lascia inoltre trasparire un porta kunai, con all'interno 3 shuriken e 3 kunai. Una cintura bianca di tela, strettamente intorno allo stomaco, rende il tutto più bello agli occhi. Su di essa è incastrato un porta oggetti. Al suo interno un rotolo fuuda con sigillato all'interno un tronchetto di dimensioni standard, un veleno speciale ( che probabilmente non userà in questa occasione ), e un set di 3 fumogeni. Dei pantaloni di stoffa marroni concludono il vestiario, accompagnati da dei calzari da ninja con calze bianche, in tinta con la cintura, al cui interno è infilata la parte finale del pantalone. Con l'avanzare dei passi del giovane la pioggia inizia a ticchettare sul terreno e sui suoi vestiti sempre più insistentemente. A seguirla poi tuoni e lampi, trasformandola in una specie di tempesta. Decide quindi di fare una deviazione entrando in un locale poco distante dall'accademia. E' una sorta di bar specializzato in bevande calde. Proprio quello di cui Kirito ha bisogno. [chk off][[chk off][Equip: porta kunai con 3 kunai e 3 shuriken | Porta oggetti: fuuda con tronco x1, fumogeni x3, veleno speciale x1]

21:15 Eien:
  [Mura esterne - Porta Villaggio] La ricerca disperata di calore e di un riparo l’hanno portato ad accelerare il passo e, tra una caduta e l’altra, avvistare probabilmente il primo luogo sotto cui potrà asciugarsi un pochino, aspettare che spiovi e poi rimettersi alla ricerca della casa dei parenti. Quindi, dopo una breve corsetta, forse anche più lunga di quanto si pensi, il ragazzino dalla testa fiammeggiante dovrebbe aver trovato quello che, guarda caso, è lo stesso bar di bevande calde dove KIRITO è entrato poco prima, ma a lui non ha certo badato il giovincello, concentrato principalmente sull'insegna, la cui scritta lascia intendere quello che vendono all'interno. Quindi, non ci pensa un solo istante ad avvicinarsi alla porta del loco e provare a spalancarla, venendo probabilmente investito dall'aria calda e gli odori del bar, che lasciano spazio ad un’espressione di puro sollievo per Eien, i cui occhi si chiudono anche per una manciata di secondi<ah... finalmente!>Mentre dice ciò, con un tono leggermente basso, camminando verso l’interno e, probabilmente, col rischio di andare a sbattere contro Kirito, sempre se questi non si sia già andato a sedere da qualche parte.
[Chakra Off – Ventaglio Hoshi – Guanti Ninja – 6 spiedi – 2 fuuda con tronchetto – 2 bombe luce – 2 tonici chakra]

21:40 Kirito:
  [[Bar]] Con la pioggia, anzi la tempesta, alle sue spalle muove i suoi primi passi all'interno di quel bar. La porta scorrevole alla sua apertura fa tintinnare degli oggettini metallici che con un acuto "plin", indicano l'arrivo di un nuovo cliente. Quella specie di taverna è super-affollata, probabilmente l'arrivo del maltempo ha favorito l'afflusso di clienti. Quasi tutti i tavoli sono occupati ma in lontananza Kirito riesce a scorgerne uno vicino ad una finestra, ovviamente chiusa, nell'angolo nord del bar. Il bar ha una struttura quadrata con al centro una struttura ad U, un bancone di legno con parecchie sedie pronte ad ospitare circa 15 clienti. Dietro tale bancone il cuoco ed il barista, un uomo sui 35 anni seguito a ruota da un cuoco, che si intravede dalla finestrella che si affaccia nello spazio adibito alla preparazione di cocktail, anch'egli abbastanza giovane. A chiudere lo staff una serie di cameriere, molto carine. Kirito ne riesce ad individuare 3 al momento. Muovendo lo sguardo all'interno della taverna quasi tutti hanno una bevanda calda nelle mani e scambiano chiacchiere con compagni, amanti o colleghi. Una cameriera si precipita ad accogliere Kirito sfiorando per un pelo una tazza posta sull'orlo di un tavolo immediatamente alla sua destra. <Come posso aiutarti?>, chiede gentilmente. "Ho visto un tavolo libero laggiù, se non sbaglio>indicando il tavolo in questione. <Potrei sedermi lì>, chiede cortesemente. <Certo ti accompagno subit--> la frase viene interrotta dall'arrivo di Eien, il quale senza rendersene conto va a sbattere sulla schiena di Kirito. Quest'ultimo si gira, indispettito, abbassando poi lo sguardo verso il ragazzino. <Ehi, perché non guardi dove vai?> dice seriamente. Poi guardandolo fisso negli occhi, di colore arancione, e capendo immediatamente che il ragazzo è evidentemente più piccolo di lui continua <Scusa, non avrei dovuto aggredirti così> aspettando una risposta del giovane. <Questo posto è praticamente pieno> dice sollevando lo sguardo come a mostrare con gli occhi al ragazzino il numero di persone presenti. <Ma sono riuscito a prendere l'ultimo tavolo, ti va di unirti a me?> chiede aspettando una risposta. Kirito spera quindi che il ragazzo capisca le buone intenzioni ed accetti l'invito.
[chk off][equip: come sopra]

21:51 Eien:
 La testolina fa inevitabilmente a sbattere contro la schiena dell’adulto, motivo per cui compie qualche passo indietro e spalanca gli occhi, rendendosi conto fin da subito di essere andato a sbattere contro qualcosa o, peggio, qualcuno.<s-scusami! Non ti avevo visto!>E questo capita spesso per il ragazzino, andare a scontrarsi con oggetti o persone, alzando velocemente le mani al petto come a dichiarare che non aveva alcuna brutta intenzione, anche perchè, diciamocelo, il tono severo del maggiore e la sua stazza l’hanno fatto tremare leggermente, ma preferiamo usare la scusa della pioggia e del freddo, si. In tutto questo lo fissa con uno sguardo che stenta finto coraggio, oltre che un leggerissimo sorriso che gli stira nervosamente le labbra, certo, almeno fin quando Kirito non se ne esce con quell'ultima affermazione, sbattendo più e più volte le palpebre, palesemente sorpreso<ehm... oh... si... certo! Se non hai intenzione di avvelenarmi o... conficcarmi un kunai in una mano mentre mangio!>E seppur cerca di apparire quanto più simpatico possibile, anche il tono di voce mostra perfettamente il suo nervosismo, seppur l’altro si sia scusato apertamente.<Io sono... Eien, comunque!>Dice, prima di compiere un mezzo inchino con la testa per completare la presentazione e, solo una volta dritto, spostare con la mano i ciuffetti dagli occhi e dal coprifronte con l’effige di Suna impressovi al centro
[Chakra Off – Ventaglio Hoshi – Guanti Ninja – 6 spiedi – 2 fuuda con tronchetto – 2 bombe luce – 2 tonici chakra]

22:01 Kirito:
  [[Bar]] <Tranquillo, non ti avvelenerò e non ti conficcherò un kunai mentre mangi> risponde amichevolmente Kirito alle scuse, forse esagerate, del ragazzo. A quel punto quest'ultimo sposterebbe i capelli, anch'essi arancioni, per lasciar trasparire un coprifronte con l'effige di Suna. Esterrefatto Kirito risponderebbe <alla tua età sei già un genin?> o forse ha un grado persino maggiore, chi lo sa. Kirito si limita a dire quella frase aspettando una conferma o una possibile negazione. <Dai andiamoci a sedere> dice facendo un gesto con la mano. A quel punto si incamminerebbe verso il tavolo girandosi di tanto in tanto per vedere se Eien lo stesse seguendo. Raggiunto il tavolo rotondo, anch'esso di legno, si siederebbe su una delle due sedie poste alla sue estremità. Per poi ordinare alla cameriera che lo aveva seguito un té nero. A quel punto qualora il ragazzo lo avesse seguito si sarebbe presentato <Comunque scusa per prima è che sono stanco per via dell'allenamento, io sono Kirito> dice con tono rilassato. Poi guardando gli abiti particolarmente bagnati del ragazzo aggiungerebbe <è da molto che sei lì fuori? Da dove vieni?> aspettando una risposta e guardandolo dritto negli occhi. [chk off][equip: come sopra]

22:13 Eien:
  [Bar - Tavolo] E’ abbastanza evidente che le prime parole dell’uomo sono quelle che fanno rilassare notevolmente il ragazzino, le cui spalle si scrollano, il viso assume un’espressione molto più tranquilla e le mani si lasciano cadere lungo i fianchi, non avendo motivo di pensare che l’altro stia mentendo... perchè dovrebbe, poi? Strabuzza gli occhi arancio però alle parole del maggiore, leggermente confuso<ho... ho quattordici anni io! Ci sono ninja anche più piccoli!>E questa volta lo borbotta, quasi offeso, mentre le braccia vanno a incrociarsi al petto, immaginando che l’adulto con “giovane” intendesse “minuscolo, bamboccio... “ ed altre terminologie simili. Nonostante questo, però, lo segue comunque verso il tavolo quando gli fa segno di seguirlo, facendosi spazio tra i tavoli e con la grazia di un ippopotamo che ha, impossibile che l’Hoshi, il ventaglio sulla schiena, non cozzi contro sedie, tavoli e probabilmente anche persone.<ehm... mi scusi... >Sussurra imbarazzato, rivolto ad uno dei tanti clienti con tanto di sorrisetto nervoso, prima di adocchiare il tavolo dove Kirito si è appena seduto, seguendo i suoi stessi movimenti, non prima di sfilarsi il ventaglio dalla schiena e poggiarlo contro la finestra.<Allenamento? Sei un ninja anche tu... ?>Chiede incuriosito, inclinando di poco la testa e cercando con lo sguardo un qualsiasi coprifronte legato da qualche parte, non rendendosi conto di poter risultare fin troppo invadente.<mh? Oh beh... ho viaggiato per un bel po’, ma per lo più sono stato al coperto... >Accenna con un sorriso, ora molto più rilassato e con la schiena poggiata contro lo schienale della sedia, mentre gli occhi si rivolgono, poi, alla ragazza<ehm... un tea nero anche per me, si.>Giusto perchè non ha idea di cosa vendano e l’imbarazzo, palesatosi in viso lasciando spazio due gote completamente rosse, non gli permettono di chiedere altro alla ragazza.<E... vengo da Suna, comunque! Il paese del Vento... >Giusto per specificare, tornando a guardare l’altro, seppur gli occhi arancio siano per lo più puntati verso il tavolo che sul volto del maggiore[Chakra Off – Ventaglio Hoshi – Guanti Ninja – 6 spiedi – 2 fuuda con tronchetto – 2 bombe luce – 2 tonici chakra]

22:26 Kirito:
  [[Bar - Tavolo]] La conversazione tra i due, seduti attorno al tavolo di quella taverna prosegue. <Hai soltanto 14 anni?> chiede stupefatto. In realtà come si evince dal tono della voce essa è pura sorpresa e non una sorta di presa in giro per la tenera età del ragazzo. <Sì anch'io sono un ninja, o meglio quasi> risponde un po' imbarazzato Kirito, per poi continuare < Mi manca davvero poco ad ottenere un coprifronte, devo soltanto sostenere l'esame pratico> risponde, accennando un sorriso dovuto all'immagine mentale di se stesso con un coprifronte nelle mani. Nel frattempo la bevanda arriva e il Kusiano la sorseggia delicatamente cercando di non scottarsi. Si legga le labbra per poi continuare a parlare <Ho 22 anni e ho da poco iniziato l'accademia. Ho iniziato tardi perché ho capito solo all'ultimo che questa doveva essere la mia strada.> Fa una breve pausa dando un altro sorso alla becanda.< In realtà è stato mio nonno a spingermi in questa direzione e voglio capire il perché> risponde in maniera un po' enigmatica. Poi conclude <Da Suna a qui è tanta strada come mai sei venuto qui, se posso chiedertelo?> aspettando una risposta.[chk off][equip: come sopra]

22:38 Eien:
  [Bar - Tavolo] <mhmh! Esatto!!>Afferma il ragazzino in un primo momento,tranquillo solo perchè l’altrui parole son state fatte con un tono di evidente sorpresa, convinto Eien che l’altro immaginasse che fosse più grande, certo, illuso. Comunque sia, ascolta con estremo interesse il dire successivo del maggiore, intanto che le due ordinazioni arrivato e, con un <grazie!> Fatto alla ragazza, recupera la bevanda che poggia subito dopo sul tavolo, stringendola con entrambe le mani solo per poterle finalmente scaldare.<Ohw... quindi devi fare il combattimento con un altro ninja!>Afferma in un primo momento, poi, al dire del Kiriano<non è tanto difficile, sai? Certo... devi allenarti, più sulle strategie che sulle tecniche... sono quelle che contano, e vincere, sennò... >E parla, con le gote rossissime, quasi quanto i capelli per l’imbarazzo, ma con anche un certo entusiasmo, ricordando perfettamente il giorno dell’esame. Prima di rispondere ad altre domande, però, porta alle labbra il bicchiere per sorseggiare il tea caldo, con tanto di occhi chiusi e l’espressione che si rilassa ancora una volta.<ah...>Gli scappa con somma gioia, avvertendo il calore invadergli ogni singola particella del proprio corpo.<Quindi... hai scoperto solo ora di voler essere ninja... come mai tuo nonno ti ha spinto verso il mondo degli Shinobi? Lo era anche lui?> Domanda nel momento in cui poggia nuovamente il bicchiere sul tavolo, con i ciuffetti ribelli che gli ricadono ancora una volta davanti agli occhi del medesimo colore e un sorriso che si estende da orecchio a orecchio<Beh... per imparare le arti mediche! Mi hanno detto che qui c’è un buon tirocinio e che ci sono ninja medici molto talentuosi!!>E l’entusiasmo batte timidezza ed imbarazzo, fissando l’altrui volto con un sorriso enorme e gli occhi che paiono brillare dalla felicità [Chakra Off – Ventaglio Hoshi – Guanti Ninja – 6 spiedi – 2 fuuda con tronchetto – 2 bombe luce – 2 tonici chakra]

23:07 Kirito:
  [[Bar - Tavolo]] L'atmosfera nel locale è serena, tranquilla ed amichevole. I due discutono amichevolmente nonostante la differenza di età. Il ragazzo che ha difronte Kirito è molto timido ma anche lui, d'altronde, non è il capo degli istrioni. Il giovane racconta del perché sia venuto qui a Kusa e della sua esperienza nell'esame pratico. Kirito annuisce prendendoli come dei veri e propri suggerimenti pratici da attuare nell'incombente esame. Poi si prende del tempo prima di rispondere alla domanda su suo nonno. E' ancora un tasto dolente per lui e non sa se è pronto a dire quelle cose, mai dette a nessuno prima d'ora. <Sai, mio nonno> inizia, per poi prendere del tempo giocherellando con la tazza di tè. <E' venuto a mancare alcuni giorni prima che compissi 22 anni. Le sue ultime parole sono tutt'ora un mistero per me> dice chiudendo gli occhi e cercando di visualizzare gli ultimi istanti di vita del nonno. <Ha detto qualcosa sul mio destino e sul mio sangue > continua in maniera piuttosto vaga, senza entrare nei minimi particolari. Infatti il ragazzo davanti ai suoi occhi ha solo 14 anni e descrivere la morte di una persona nei minimi dettagli, nonostante egli sia un ninja, non gli sembra opportuno. <Poi i suoi occhi...> fa una lunga pausa come se quello sguardo gli comparisse nella mente <si sono accesi di un rosso fuoco...> rimane ancora sul vago dicendo quasi tutta la verità, e non accennando alle ultimissime parole del nonno. <Ho deciso quindi che sarei, o meglio, avrei provato a diventare un ninja per scoprire qualcosa in più su questa faccenda>. Finisce quindi la sua bevanda. Poi chiamando la cameriera con un gesto della mano cerca di farla avvicinare. Nel frattempo si gira verso il ragazzo per aggiungere <comunque basta parlare di me. Dimmi della tua famiglia... E' ancora a Suna?> chiede aspettando una risposta. La cameriera raggiunge il tavolo di Kirito e di Eien. <Mi scusi mi può portare una penna? > chiede gentilmente. La cameriera un po' sorpresa dalla domanda risponde in maniera altrettanto gentile "certo, arrivo subito ". <Dove ero rimasto? Ah si...> dice come a ricordare quello che stava dicendo <Comunque tu invece perché sei diventato un ninja?> chiede curioso. Spera di non aver fatto troppe domande al ragazzo ma al contempo è curioso di ricevere tutte quelle risposte. La penna viene poggiata sul tavolo. Kirito ringrazia la cameriera con un gesto della testa. Poi dando uno sguardo all'orologio affisso sopra l'entrata esclama. <caspita è tardissimo... Casa tua è molto distante da qui? > chiede, <se vuoi puoi andare io magari mi ordino un'altro tè, altrimenti restiamo a parlare ancora un po'>. Poi prende la penna ed il tovagliolo alla sua destra e scrive il suo indirizzo su di esso. <Io comunque abito qui>, dice passandoglielo. <Passa quando vuoi, per quattro chiacchiere o per un allenamento> dice sorridendo. <Mi stai simpatico, e non è una cosa da tutti> conclude.
[chk off][equip: come sopra]

23:26 Eien:
  [Bar] Nonostante la giovane età, lo sguardo del ragazzino si abbassa sui movimenti delle mani altrui, guardando distrattamente come prenda a giocare con la tazza del tea, senza però farsi troppe domande, anzi, si concentra principalmente sulle parole che dice il maggiore, fissandolo subito dopo la brutta rivelazione. Trattiene un “oh” a stento, ma è chiaro dall’espressione che assume il ragazzino che gli dispiace, e non poco, per quello che sta dicendo l’uomo, non azzardandosi ad aprire bocca almeno fin quando il Deshi non accenna agli occhi rossi, che portano il sunese ad aggrottare la fronte per una manciata di secondi<occhi rossi... ?>Chiede in un primo momento, come se avesse sentito male, sbattendo le palpebre per una manciata di secondi<gli occhi rossi possono essere dovuti da... tante cose... immagino... >E chissà cosa si sta formando nella testa del ragazzino, che si crede tanto medico quanto il ninja più potente e spigliato dell’universo, quando in realtà non è altro che un timidone ignaro ancora del mondon stesso.<lo hai spiegato a qualche medico... ? Insomma, magari potrebbero dirti qualcosa, chi più di loro... ?>Riferendosi ancora sugli occhi rossi e, in effetti, non capendo cosa centrino quelli con il mondo ninja, ma questo dubbio per ora se lo tiene per me<quindi vuoi diventare un ninja per questo... beh... spero riuscirai!Ti basta guardare qualcuno come hai fatto con me prima, probabilmente!>E questa volta un sorriso a trentadue denti, sincero, stira le labbra del giovane sunese, le cui mani sono ancora ferma sulla tazza del tea, probabilmente già fredda ma ancora quasi del tutto piena<... Esattamente, questa è la prima volta che lascio il villaggio... anzi, il mio Paese!>Soprattutto da solo, e dalla leggera nota di paura nella voce, è abbastanza evidente che non è del tutto tranquillo al riguardo, seppur si sforzi di sorridere e mostrare ancora entusiasmo. Segue con lo sguardo i movimenti altrui e quelli della cameriera, assumendo nuovamente un color porpora simile ai capelli, senza però accennare ad alcuna parola, fin quando non è Kirito a parlare<beh... mi piacerebbe diventare un ninja medico! Imparare le arti curative e... perchè no, magari diventare padrone dei venti!> E lo dice con una sicurezza ed una gran dose di ingenuità, quest’ultima probabilmente tipica per un quattordicenne che del mondo sa poco e nulla. <Ohw... è vero... dovrei cercare la casa dei miei parenti... >Borbotta, volgendo lo sguarod poi oltre la finestra, alle parole di Kirito e, scoprendo che non vi è più alcuna goccia di pioggia che cozza contro le strade del villaggio.<credo che rimarrò un altro po’... dici che questo poso affitta stanze per dormire? Sono esausto, non mi va di cercare i miei parenti!>Ammette il quattoricenne, i cui occhi vanno alla ricerca di una qualsiasi scala che porti ad un piano superiore, certo, fin quando Kirito non gli porge quel biglietto, facendolo arrossire fino alle punte dei capelli! Ah no... quelli son rossi di rolo. Comunque... <v-va... va bene... g-grazie!!>Balbetta, con un imbarazzo mai visto ed un entusiasmo altrettanto evidente. [Chakra Off – Ventaglio Hoshi – Guanti Ninja – 6 spiedi – 2 fuuda con tronchetto – 2 bombe luce – 2 tonici chakra]

23:42 Kirito:
  [[Bar - Tavolo]] La discussione continua e dopo il racconto di Kirito sul nonno purtroppo non ottiene le risposte sperate. In cuor suo voleva che il ragazzo conoscesse qualcosa di quegli occhi rossi ma così non fu. D'altronde anche lui è nuovo al mondo ninja. Poi il racconto di Eien continua sulla sua passione per la medicina ninja e sul fatto che si trovi da solo a Kusa in questo momento. <Come da solo?> chiede stupito ed un po' preoccupato per il ragazzo. Kusa è una città sicura ma non si sa mai dove puoi andare a finire. All'accenno sull'orario del Kusiano, Eien dice qualcosa sui suoi parenti. Questo tranquillizza il ragazzo che sospira per poi dire <Ah, hai dei parenti qui? Cosa sono zii, nonni?> poi sorride dicendo <la tua famiglia è un po' sparsa nel mondo> sorride ancora. <Non so se affittano stanze ma quella scala laggiù...> indica una scala dietro il bancone del bar <fa presupporre di sì, ma chiediamolo alla cameriera per sicurezza>. Chiama quindi la cameriera che prontamente si avvicina al tavolo. Innanzitutto le restituisce la penna e poi chiede se vi sono stanze nella taverna. Lei risponde affermativamente, dicendo la disponibilità della struttura, ed il tariffario. A quel punto Kirito ringrazia e si rivolge al ragazzo <Sentito che ha detto? E' la tua sera fortunata> risponde sorridendo. Poi continua <hai dei soldi con te? Se vuoi ti presto qualcosa>, afferma generosamente. La stanchezza inizia anche a farsi sentire sulle spalle di Kirito le cui palpebre diventano sempre più pesanti. Poi continua, dopo aver atteso il ragazzo in caso volesse prendere una stanza. Inoltre approfitta della presenza della cameriera per pagare entrambi i tè e lasciare una generosa mancia. <I tè li offro io>, fa una leggera pausa e sorride. <Dopo esser diventato genin hai fatto qualche missione particolarmente difficile?> chiede incuriosito. <Ed i tuoi genitori sono anch'essi dei ninja?>, afferma attendendo delle risposte, muovendo le mani sugli occhi col fare di chi inizia ad avere sonno.[chk off][equip: come sopra]

23:53 Eien:
  [Bar] <I miei non potevano venire con me... >Afferma il ragazzino, leggermente dispiaciuto e con tanto di spalle che si alzano per una manciata di secondi. Avrebbe preferito di gran lunga avere suo padre con sé, ma... <... non importa! Alla fine... non potrò averli sempre con me, e poi sono grande, devo camminare da solo!>Afferma con tanto di pollice che vien portato al petto, come a darsi forza da solo in effetti. <Uhm... non credo, dovrei avere dei miei zii qui... o il clan, non dovrei poi essere così solo!>Accenna semplicemente, con il solito sorrisetto che gli stende le labbra e le gote che continuano a mantenere quel colorito rossiccio.<ah! Menomale! Non mi andava di mettermi nuovamente in viaggio! E ho dei soldi con me... si... tranquillo!>E’ quasi palpabile la felicità del sunese, e non solo per la fortuna di questa sera, ma anche per la conoscenza appena fatta, per nulla sgradevole.<Ehy! Non c’era bisogno di pagare anche per me!!>Afferma, poi, quando l’uomo offre i due tea, ma non accenna comunque a fermarlo, anzi, gli rivolge ancora quel sorriso felice che, poco dopo, va a scemare lasciando spazio ad uno più imbarazzato.<Perchè non.. stai anche tu qui, per... questa notte? Sai, giusto per... farci... compagnia!>Borbotta, grattandosi nervosamente la nuca e per nulla desideroso di dormire da solo, in un posto sconosciuto, ma questo preferisce tenerselo per sè, per il momento. <Nessuna missione difficile... anzi, non ne ho fatte poi così tante... sono ninja da pochissimo tempo!>Ammette con una leggera nota di dispiacere. Comunque sia, andando a recuperare il biglietto dal tavolo, infilandoselo in tasca, ammette<allora io vado a prenotare la stanza e a riposare un po’... se ti va di farmi compagnia... mi faresti felice.>Borbotta, rossissimo in viso< e si... sono dei Ninja anche loro!>E solo dopo una strizzata d’occhio, recupera il proprio Hoshi dal muro, infilandolo dietro la schiena per poi avviarsi al bancone, non prima di accennare ad un saluto con la mano a Kirito. Prenoterebbe la stanza per la sera, prima di andarsene al piano di sopra, con o senza la nuova conoscenza. [end]

00:05 Kirito:
  [[Bar - Tavolo]] Ormai è buio pesto fuori dal locale ed un rapido sguardo fuori dalla finestra basta al giovane Kusiano per rendersi conto che la pioggia ha terminato il suo corso. Può quindi tornare a casa senza la paura di bagnarsi nuovamente i vestiti e magari di prendersi un malanno. Ascolta però, con attenzione, le parole di Eien il quale risponde con cura alle domande poste da Kirito. La discussione è ormai volta al termine e quella piacevole serata sta per terminare. Il ragazzo propone quindi Eien di fargli compagnia per quella notte. Ha 14 anni ed è quindi normale che voglia compagnia in una città sconosciuta in cui si trova per giunta da solo. Kirito sorride e risponde <Guarda che a me piacciono le donne> per poi lasciarsi andare in una fragorosa risata. Sperando che quella battuta non sia troppo da "adulti" per il suo nuovo amico continua <scherzo, in ogni caso non posso. Anche se sono abbastanza grande vivo ancora con i miei. E mia madre non va a dormire se prima non mi vede entrare in casa. Sarà per un'altra volta. In ogni caso sai dove abito, qualsiasi cosa ti serva chiedi pure>. Detto questo Kirito vede Eien allungare il passo e salutarlo da dietro il bancone per poi avvicinarsi alla scalinata che lo avrebbe condotto al piano superiore dell'edificio. "Se la caverà" pensa "è un tipo forte quel ragazzino". Poi sospira ed alza i tacchi anche lui. E' stanco, l'allenamento e stato duro e quel tè non è bastato a rinvigorire i suoi muscoli. Quello di cui ha bisogno di una bella dormita. Apre la porta del locale ringraziando la cameriera che li ha serviti con un cenno della testa per poi avviarsi sulla strada di casa.[end]

Kirito ed Eien si incontrano in un locale, cercando riparo da un forte temporale. Si presentano e parlano del più e del meno, tra cui il perché della permanenza di Eien a Kusa ed il motivo per il quale vogliono diventare degli shinobi.