Confusione

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A te la prima

21:09 Fumiko:
 La sera è giunta finalmente così come il ritorno nel proprio villaggio da parte della Senjuu. Ha passato la notte con Raido, e adesso si sente in colpa, ma è qualcosa dettata dalla mente, DEVE sentirsi in colpa, ma il cuore cosa dice? Quello la sospinge verso l'Oboro come una calamita. Ha passato la notte più bella mai avuta con un uomo, e la mattina seguente è sparita lasciando solo un biglietto di ringraziamento. È sparita come un fantasma che col giorno e la luce non si può più vedere. Infatti ormai è sera e la ragazza di trova presso le cascate, seduta vicino ai piedi di Hashirama a farsi cullare dal rumore dell'acqua della cascata enorme. Gli occhi son fissi sulla luna appannata a causa della nebbia presente. Non porta nessun armamento , nemmeno l'armatura leggera, è li con dei semplici abiti, un paio di scarpe chiuse , pantaloni attillati, maglia nera a maniche lunghe , il tutto coperto da un mantello pesante e nero. Gli occhi son truccati, la rosa di carta su a tenere i capelli su un lato del capo, il piercing sotto le labbra, e un peso gravoso sulle spalle e nello stomaco. Qualcosa le manca, qualcosa che non riesce bene a comprendere e che la confonde parecchio, chissà cosa sarà mai? Fa freddo, molto freddo e il.corpo si ranicchia su se stesso, chiude le palpebre ripercorrendo la sera precedente, la rivive di nuovo e adesso non è più li, vive quel ricordo che sa non dover accadere mai più. Mai più avrebbe tradito il proprio amore. [Chakra on]

La nebbia imperversa alla cascata dell'epilogo, una nebbia che oscura la luna stessa e rende la notte fredda, spettrale. Il bosco intorno alla ragazza assume un'aria più ansiogena, il canto dei grilli rende il tutto più brutto e la solitudine diventa un brutto fardello in questo momento. Fumiko comincia a sentire qualcosa, i suoi sentimenti stanno riemergendo, la colpa per quello che ha fatto è tanta ma è una colpa che si impone senza provarla veramente. La tecnica usata sulla ragazza è potente, molto potente e su questo non c'è dubbio ma forse ha delle falle e in questo momento quelle falle stanno emergendo una dopo l'altra. Seduta ai piedi di Hashirama si copre con quella mantella, resta sola in preda al freddo ma davanti a se può notare una cosa. L'acqua su cui sbatte la cascata inizia a fare bolle, inizia letteralmente a bollire, il fumo esce da quel fiume e lentamente può vedere salire della profondità di esso la figura di un uomo coperta da tutto quel fumo. Dalla forma può notare capelli lunghi, fisico snello e grosso quanto basta e, man mano che il fumo si dirada, vede vesti viola comprese di pantaloni, giacca e scarpe nere. Sotto la giacca una camicia bianca, i capelli rossi, gli occhi verdi. La figura di Lucifer si manifesta innanzi alla ragazza in tutto il suo malefico e terribile splendore <Cosa ci fa una ragazza tutta sola in questo luogo con un tempo come questo?> avanza lentamente camminando sopra l'acqua, avanza verso di lei guardandola diritta in viso. [AMBIENT]

21:31 Fumiko:
 La lotta interiore è tanta, troppa, dentro di se sente lo stomaco contorcersi, l'ansia prendere il sopravvento e il freddo della sera pungere la pelle come aghi, profondi che iniziano a farla tremare. Il naso , i piedi, mani e piedi sono congelati. Vorrebbe riuscire a sfogare quella frustrazione che prova, gridare, qualsiasi cosa ma riesce solo a star ferma come un piccolo vegetale che si abbraccia le gambe cercando conforto in se stessa. Il volto in mezzo alle ginocchia, il naso che prenda a scaldarsi. Ma mai quanto quello che accade di li ad un po la sconvolge abbastanza. Del calore arriva, aria calda , non nebbia , ma acqua che evapora direttamente dal fiume < ma cosa? > la voce che si fa sentire mentre si volta a guardare verso la cascata con paura. Trema e la voce che ne viene la fa rabbrividire. Si stringe di più e la figura che arriva la fa tremare di più. Lo guarda dal basso verso l'alto, non conosce più nulla di Lucifer , non sa chi sia < i-io stavo...meditando > il volto che diventa rosso < voi siete l'uomo che era al tempio giusto? > è lui, lo sa ma vorrebbe saperne il nome. Ovviamente non si sposta da li perché sa che l'uomo di fronte era abbastanza intimo con il proprio amore < come mai anche voi siete qui? > ribatte alla domanda di lui continuando a guardarlo cercando di limitare i brividi e tenere la voce ferma e fiera, ci riesce? No, sembra un gattino spaventato e bagnato. Lo guarda e non po guarda, sposta più volte lo sguardo da lui al fiume < il fiume.. l'acqua bolliva fino a poco fa? Avete visto?> spera di non essere diventata matta, ma lo è gia, la mente non regge bene le cose, mon le regge affatto ormai con tutto quell'intaccare la propria mente e giocare con quella. Porta lo sguardo triste a terra, davanti a se, il volto rosso ma non è imbarazzo il suo.[Chakra on]

Le risposte di Fumiko arrivano, meditazione, la cosa più semplice del mondo <Meditare eppure la tua è la faccia di chi è combattuta su qualcosa o su qualcuno> la scruta da dentro come se già la conoscesse e, difatti, è così. Conosce Fumiko, conosce abbastanza di lei perchè è stato proprio lui a ridurla in quello stato, a permettere che tutto quanto accadesse e se solo lei sapesse, probabilmente lo odierebbe ancora di più <Chiamami Lucifer> si presenta nuovamente facendo letteralmente finta di niente. Si avvicina ancora, arrivare a un metro circa dalla ragazza e si ferma per guardarla meglio, per osservarla meglio in tutto il suo splendore di donna <Volevo vedere come stava la nostra Konan> ma è la verità? Non possiamo saperlo o meglio, lei non può saperlo certamente perchè Lucifer è un maestro nell'ingannare le persone, un vero e proprio maestro <L'acqua bolle quando arriva a 100 gradi, se si aumenta la temperatura evapora. Sono stato io> non è pazza, almeno questo glielo deve concedere, deve darle la conferma che è sana di mente quanto lui, per quanto uno come lui possa essere sano mentalmente. Continua a guardarla negli occhi, la penetra con lo sguardo senza mai distoglierlo <Allora Konan, cosa ti turba tanto di portarti a stare sola in un posto come questo?> ha passato abbastanza tempo con lei da capire quando c'è qualcosa che non va e in lei c'è decisamente qualcosa che non va. [AMBIENT]

21:58 Fumiko:
 Solleva di nuovo il viso sopreso < che faccia ho? > sbatte le palpebre confusa, non sa che faccia abbia quando è preoccupata e confusa, le sopracciglia corrugate e il broncio perenne, gli occhi tristi e lucidi e la voglia di non vedere nessuno . Non sa che li davanti ha colui che più di tutte era riuscito a farle male, le aveva preso il cuore e l'aveva stritolato, quando lei invece aveva iniziato a provare dei sentimenti positivi verso di lui. Non per forza amore, ma almeno lo sentiva vicino.. < Lucifer > annuisce ancora < io .. sto.. sto bene > risponde automaticamente come se fosse un dovere, ma il livido sulla guancia sinistra vi è ancora e anche il taglio al sopracciglio non curato, sta bene? Non lo sa nemmeno lei. Si passa in fretta ad un fenomeno assurdo ed impossibile per lei, l'acqua gelida del fiume che bolle < sei stato tu? > non sa di cosa sia capace il rosso. < io..non lo so > finalmente lo ammette, sposta lo sguardo dove dovrebbe stare l'acqua < mi sento confusa.. persa alcune volte dentro un limbo e non riesco ad uscirne > ritorna con gli occhi lucidi a lui < sento come se mi mancasse qualcosa > la voce un sussurro adesso < cosa posso fare? Puoi aiutarmi tu? > non sa di chi fidarsi ma lui sembrava un caro amico del suo innamorato, forse su di lui avrebbe potuto contare. Sembra una preghiera quella richiesta, fatta col cuore di una donna che sta male , col cuore di una donna che un tempo avrebbe anche potuto amarlo davvero tanto, se solo non ci fosse stato Raido. Se non avesse incontrato l'albino si sarebbe innamorata facilmente di lui, talmente semplice come respirare, e adesso il respiro le manca mentre fissa Lucifer dal basso verso l'alto aspettando qualcosa, che lui magari le tenda la mano, che provi ad aiutarla. Chissà mai cosa passa nella testa del rosso, alla fine l'ha sfruttata, potrebbe mai avere dei sentimenti per lei? [Chakra on]

<Una faccia pensierosa> più di così non può dire anche se non ha detto praticamente ma è meglio così, bisogna fare i misteriosi nella vita. Sa bene quanto male ha fatto alla ragazza e non gli interessa più di tanto, il suo obiettivo è semplice, liberarsi di Raido e Noboru sfruttando lei e per il momento tutto sta funzionando alla perfezione ma ancora non sa che il suo piano sta prendendo una svolta a dir poco fantastica. Ancora non immagina cosa potrebbe fare, il modo in cui potrebbe distruggere i suoi nemici grazie a una ragazza innamorata <E io ho i capelli bianchi. Non prendere in giro la mia intelligenza Konan> la rimbecca per quella sua affermazione, non sta bene ed è inutile che lo nega, lo hanno visto persino gli alberi il suo stato d'animo <Si> solo questo, è stato lui e non c'è niente da aggiungere, non vuole dilungarsi molto sui suoi poteri, scoprire le sue carte non va bene anche se non ha più la memoria. Finalmente decide di dire la verità e la verità è il nulla più totale. Non dice niente di quello che sente, nemmeno lei lo sa. L'ascolta con attenzione, è confusa, persa e le manca qualcosa e questa è la prova lampante di quello che ha sempre sostenuto: Noboru è un inetto che ha usato una tecnica incompleta. Come aveva immaginato essa non funziona totalmente e quella confusione è probabilmente dettata dai vecchi ricordi così come le mancanze <Aiutarti? Come posso aiutarti se non sai nemmeno tu quello che hai?> al momento ha davvero le mani legate ma non perchè non sa bensì perchè non sa cosa ha scatenato tutto questo <Perchè provi tutto ciò? Cosa è successo? Bada bene a non mentire o me ne accorgerò> così come se n'è accorto prima. La voce del rosso esce calda, sicuro di se in ogni parola e in ogni sguardo ma mantiene le distanze, le mani nelle tasche ad osservare ancora la ragazza. [AMBIENT]

22:21 Fumiko:
 < pensierosa.. > sussurra cercando di rilassare il volto come può, ci riesce anche per qualche momento ma poi l'espressione ritorna quella di prima, identicamente afflitta e nemmeno la sua farsa funziona , tutt'altro invece . Non riesce a mentire che il ragazzo la scopre ma non se ne cura dato che ha quella faccia afflitta e il cuore che pulsa e fa male . Formula quella richiesta di aiuto, una richiesta strana < mi fa male il petto.. e li stomaco.. sento come se fossi in lotta con me stessa ma non mi è chiaro nemmeno il motivo.> quasi ringhia adesso, si arrabbia, affonda le mani dentro il terreno artigliandolo dolorosamente < non mentire? E scusami, cosa avresti intenzione di fare se ti mentissi? Non hai nessuna influenza su di me, sei uno sconosciuto che conosce il mio fidanzato, non sei niente di più > affila lo sguardo con la stessa rabbia che l'ha presa prima. Perché parlarne con lui? Perché confessargli tutto? < tanto glielo dirò il prima possibile a Noboru.. > sbuffa alzandosi in piedi , si muove tranquilla quasi senza allontanarsi molto per dirigersi verso la riva < un uomo..un altro uomo è riuscito a risvegliare un calore in me.. un calore dolce che mai ho provato. Non so spiegarla e tu probabilmente nemmeno la comprenderesti > mette in dubbio la sua possibilità di provare certe emozioni, ma è qualcosa che le viene da dentro senza senso logico, ma qualcosa che sente di fare per rabbia < è stato.. dolce. Mi è piaciuto... > ammette ancora < ma non avrei dovuto farlo, questo è tradire giusto? E mi sento in colpa allo stesso tempo.. > piacere e sensi di colpa che cozzano tra di loro . Si rivolta a guardarlo con meno rabbia < glielo dirò stasera stessa a Noboru.. > avrebbe detto tutto . Chiude gli occhi, sa già cosa la aspetta, le avrebbe fatto così male da non.poter nemmeno camminare per molto tempo, e ha paura di tutto quello. E tutto per colpa di Lucifer che si mostra spietato e impassibile.

In piedi, il corpo rigido e allo stesso tempo rilassato, ha la guardia alta, non l'abbassa mai per evitare di essere preso alle spalle. Le mani in tasca con le braccia che formando un triangolo avente i gomiti che spingono verso l'esterno. Una posizione fiera quella del rosso che non dimostra ne paura ne timore alcuno, tutt'altro <Una lotta interiore...secondo me lo conosci il motivo e lo conosci anche piuttosto bene ma ti rifiuti di ammetterlo, ecco perchè il dolore al petto e allo stomaco> una prima analisi molto razionale e distaccata quella di Lucifer che poi ode le successive frasi della ragazza. La guarda con distacco ma senza mai eccedere in nessun tipo di emozione <Allora perchè hai chiesto se potevo aiutarti?> già, a che scopo chiedere aiuto se poi si ha intenzione di mentire <Se vuoi mentire fallo ma poi non lamentarti se soffri> diretto, spietato ma sa benissimo quello che sta facendo. Quando era Fumiko l'ha sedotta per intaccare l'Oboro, ora non ne avrebbe motivo, è di Noboru e deve comportarsi in questo modo, deve farlo se vuole che tutto fili liscio, non può permettersi di avere uno scontro diretto con il Kokketsu, non adesso che il suo obiettivo è tanto vicino da poterlo toccare. Le orecchie bene aperte nel sentire quelle parole, parole strane. Un calore risvegliato, ha provato qualcosa per un'altro uomo, una cosa mai provata prima e l'è pur piaciuta <Ti senti in colpa per averlo fatto o perchè sai che era la cosa giusta da fare?> chiede con interesse, una domanda per capire quali siano i reali sentimenti da lei provata <Specifica meglio, cosa è successo?> adesso gli serve capire bene <E con chi soprattutto> anche il nome può essere di aiuto ma l'ultima frase lo fa pensare. Ne guarda il viso martoriato e subito si permette di parlare <Se quelle saranno le conseguenze, è meglio se taci> indicando, appunto, le tumefazioni sul visetto. [AMBIENT]

22:46 Fumiko:
 < NO CHE NON LO CONOSCO > sbotta totalmente, non lo sa < solo quando ci provo sento le fitte alla testa e non ricordo nemmeno di cosa stavo provando a fare , non ci sto capendo nulla! MI SENTO CONFUSA > è confusa e su questo non ci piove, si mette a camminare avanti a indietro < allora ho chiesto alla persona sbagliata! > se la prende con lui, deve prendersela con qualcuno e lui è molto vicino. Così freddo , distaccato < un pezzo di marmo ha più avvenenza di te > lo sfotte pure, la rabbia è incontrollabile dentro le vene. La memoria del cuore non è stata cancellata anzi e adesso si sente arrabbiata per chissa quali e quanti motivi che sono offuscati ancora < non mi pare di essere venuta da te a lamentarmi no? Sei venuto da me per vedere come stava 'Konan'> senza nemmeno accorgersene fa le virgolette a quel nome che crede di portare < e la qui presente ti ha detto cosa! > esasperazione adesso < è giusto sentirsi in colpa! Dopotutti avrei tradito il mio uomo, colui con cui vorrei passare tutta la mia vita > non vi è nessun patos in quello che dice, ma una certa convinzione molto forte < cosa è successo? Mi ha portata a letto e io non mi.sono tirata indietro > lo ammette con vergogna ma almeno lo fa < non sono affari che ti riguardano > non gli avrebbe detto nulla su Raido, niente di niente, non a lui. < ah no? Non credevo ti interessasse poi tanto. Devo farlo, deve saperlo, e io merito che rimanga così o anche peggio > sempre convinzione, ci crede in quello che dice, ma la paura è tanta e il dolore anche, ma lo avrebbe fatto e se ne sarebbe uscita con un volto peggiore di un livido e di un sopracciglio spaccato < Torna a essere il pezzo di ghiaccio che sei Lucifer. > torna a dargli le spalle spostandosi verso l'acqua, e li le guance si rigano di lacrime di rabbia.

Alla fine riesce a far sbottare Fumiko, la ragazza fa uscire tutto fuori iniziando a sfogarsi, a dargli contro e la sua confusione inizia a venire a galla sempre di più. Lucifer viene colpito da quelle parole, in senso metaforico <Almeno dimostri di avere le palle Konan> a dire quelle cose a uno come lui. Continua ad ascoltarla e la cosa strana è che sorride, nonostante tutto sorride per quello che sta accadendo ma ecco le due rivelazioni scottanti. Vuole passare tutta la vita con il proprio paparino eppure si è concessa ad un altro, le due cose cozzano ampiamente ma questo sta a significare che l'amore che prova per Noboru è quanto di più finto ci possa essere. Parole forti, parole di colpa, si merita di essere picchiata. Continua a inveire contro di lui, lo insulta e lo schernisce chiamandolo pezzo di ghiaccio. Sente lo scendere di quelle lacrime ed è finalmente arrivato il momento, ha visto Fumiko in lei ed è tempo che Noboru muoia insieme all'Oboro, i tempi sono maturi. <Tutti dicono che sono un pezzo di ghiaccio ma nessuno si è mai chiesto il perchè, nemmeno tu e la mi sorprende> cammina dietro di lei ma non avanza bensì va da destra verso sinistra e viceversa <Avevo una donna tempo fa, fui lasciato per un altro uomo, lei mi tradì ma almeno è stata sincera con me e con se stessa. Mi ha rivisto e ha parlato chiaro dicendomi che non era davvero innamorata di me altrimenti non lo avrebbe mai fatto e sai come è finita? Loro due sono sposati adesso e io sono qui a parlare con te> in pratica le sta dicendo in modo velata ciò che la ragazza potrebbe fare <Il tradimento è una cosa molto difficile da descrivere, il vero tradimento non è andare a letto con qualcun altro, quello è un mero atto fisico. Il tradimento è quando vai con qualcuno con cuore e mente che parlano all'unisono, quando vai all'infuori delle tue convinzioni perchè sai che è la cosa che più vuoi> cerca di arrivare al suo cuore, di farle aprire gli occhi su tutto quanto ma perchè lo sta facendo? Semplice, Noboru è stupido e facile da manipolare, basta toccare i tasti giusti <Quel calore che hai provato era dolce, ti ha attratta e tu non ti sei sottratta e questo ti confonde, ti chiedi il perchè, ti chiedi perchè è successo se sei tanto innamorata di un altro uomo ma forse non è così. Ora, prova a chiudere gli occhi e cerca di capire cosa pensano veramente cuore e mente. Non ti voglio costringere a farlo Konan ma se vuoi sapere la risposta, beh allora...> lei ha chiesto aiuto e lui glielo sta dando ma dietro tutto quello vi è un piano ben più preciso, un piano che l'avrebbe condotto al suo trono. [AMBIENT]

23:17 Fumiko:
 < certo che ne ho > la guerriera che c'è in lei riesce a fuoriuscire di nuovo lasciando spazio a essa e non al suo essere devota , al suo essere schiava e preda degli istinti degli altri. E mentre lo fa non ha paura di Lucifer, che possa arrabbiarsi o meno non fa alcuna differenza < nessuno te lo chiede.. e perché verresti a dirlo a me Lucifer? Nemmeno mi conosci, questa è la prima volta che parliamo. Potrei farti male con solo le cose che mi diresti > ride amaramente ma si sorprende di quando lui le confessa seriamente quelle cose personali < ma allora sei scemo! Ti dico che potrei usare queste cose contro di te, e me le dici? Ma dico io figliolo, cosa ti hanno insegnato? > scuote il capo < come ti senti? Arrabbiato? Ferito? Solo? > domande mirate le sue, la voce serpentina mentre si volta di nuovo, le lacrime ormai belle che asciutte mentre si muove contro di lui < l'ho voluto ieri sera, chi potrebbe dire che lo vorrei in futuro > non gli avrebbr dato ragione < non chiudo un cazzo io > non si è calmata ancora evidentemente < cosa significa amare qualcuno? Se tu hai le risposte dammele allora > nel frattempo si è avvicinata a lui, lo guarda con decisione < cosa potrebbe dirmi che non sono attratta da te? Chi potrebbe dirlo? > sussurra adesso, la voce bassa , sensuale quasi. Si avvicina provando a raggiungerlo vicinissima, lo guarderebbe per poi provare a sollevarsi semplicemente sulle punte provando a dargli un bacio sulle labbra. Niente di casto, ma non forza nulla. Chiude anche gli occhi per tutto il tempo prima di staccarsi < forse è arrivato il tempo di.. finirla. Tutto sarà più semplice > oh piccolo Lucifer, adesso che il oggetto e mezzo prova il desiderio di togliersi la vita come farà? Allora non avrebbe avuto più alcun mezzo per potersi riprendere il proprio posto, anzi, sarebbe andato dritto verso la morte certa < addio > sussurra girandosi provando a camminare attraverso la foresta.

Ha i giusti attributi la ragazza e li esce nel momento nel giusto. Lucifer parla del suo passato e lei rimane sbigottita nel sentire come lui le confida quelle parole <E cosa potresti usare contro di me? I ricordi di un'amore perduto, sai che sofferenza> oramai sono sentimenti vecchi che, per quanto potenti, non possono scalfire la corazza che il rosso si è creato. Una serie di domande, una dopo l'altra, come si dovrebbe sentire? Una giusta domanda ma la risposta è forse quella che meno si sarebbe aspettata <In pace con me stesso, conosco la verità e tanto mi basta> sapere la verità lo rende tranquillo e non gli lascia brutti ricordi ma ha un modo tutto suo di vedere questo tipo di cose. La ragazza non collabora, non collabora per niente, si dimostra forte si ma molto rabbiosa e pone un'altra domanda. Cosa vuol dire amare qualcuno? La risposta è semplice <Quello che stai provando in questo momento Konan. Volevo che ci arrivassi da sola ma evidentemente è troppo per te capirlo. All'epoca mi sentivo esattamente al tuo stesso modo, confuso, disorientato e quando ho capito tutto è diventato più leggero> ecco la rivelazione finale di Lucifer <Ma cosa te lo dico a fare, tanto non mi credi e non mi dai retta>. Ancora domande e questa volta è più subdola, una domanda che lo va a colpire internamente riportandogli alla mente dei ricordi, ricordi passati con lei, belli di sicuro, specialmente quel bacio. La vede avvicinarsi, sono molto vicini e le di lei labbra stanno per toccare quelle del rosso ma quest'ultimo va a porre due dita su quelle di Fumiko per fermarla <Perchè non sono io quello per cui stai provando tutti questi sentimenti> spinge leggermente il suo capo all'indietro e nuovamente la ragazza si mette in moto e quella frase gli fa quasi raggelare il sangue. Vuole suicidarsi, vuole farla finita <Se tutte le persone risolvessero i problemi come fai tu, a quest'ora ci sarei solo io al mondo> non dice nient'altro per poi incamminarsi dalla parte opposta con un sorrisetto in viso, chissà come sarebbe andata a finire. [END]

Fumiko incontra Lucifer, parlano, la ragazza si dimostra confusa e non sa cosa fare riguardo a ciò che prova. Mente e cuore si scontrano.

Note: semplice ambient, no exp