Preparativi per battaglie interne ed esterne

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15:45 Furaya:
 Veste con un pantaloncino di colore nero, arrivante sino a metà cosce, con un paio di sandali ninja del medesimo colore, rinforzati metallicamente e raggiungenti la base delle ginocchia. A coprire l'addome, ha una di quelle maglie simili a delle reti che utilizzano i Ninja, con un lieve scollo a V, ma niente di veramente eclatante, anche perché se porta una terza di seno è un miracolo per lei. Sulle spalle, è poggiata anche la giacca nera tipica dei Jonin, con il simbolo relativo dietro la schiena. I capelli della giovane son raccolti in una coda di cavallo non molto alta, con il coprifronte posato sulla sommità del capo e legato tramite una cinghia in tessuto di colore grigio scuro. Attorno al collo, porta una fascia rossa, aderente allo stesso, memore d'una storia passata, assieme ad un altro pendaglio con il simbolo del Clan Uchiha. Contro il rispettivo fianco mancino, sorrette tramite una cintura nera attorno alla vita, son presenti due Katane: la prima ha un'elsa bianca e nera e pare in ottimo stato, nel proprio fodero; la seconda, invece, ha l'elsa sfilacciata ed è difficile interpretare di che colore realmente sia il tessuto che la compone. Agganciata attorno alla coscia destra, quindi dal lato opposto delle due Katane, vi è anche una Tasca Porta Kunai e Shuriken con un totale di nove Kunai avvelenati e con carta bomba. Sul gluteo dal medesimo lato, quasi fosse un'armeria vivente, v'è anche una Tasca Porta Oggetti con Tonici di Recupero Chakra, Coagulanti, Fili di Nylon e Fuda. Ulteriori Fuda sono sparsi per il corpo della giovane: due si trovano sui rispettivi polsi, nei quali ha sigillato la Falce e la Zanbato ( rispettivamente, destra e sinistra ed entrambe avvelenate ). Sul petto, infine, ve ne sono almeno un'altra decina, ovviamente nascosti dagli abiti in più parti; stessa cosa per il tatuaggio Anbu sulla spalla destra, coperto persino da una fascia bianca. La cicatrice attorno al collo è invece coperta dalla fascia rossa di proposito. Ha già fin troppe cicatrici. E' visibile solo quella sulla coscia destra, per circa un paio di centimetri in base al totale e alcune sparse per i bicipiti e gli avambracci. La giacca è lasciata sbottonata, poiché non sembra avere freddo in questo momento. D'altro canto, se soltanto volesse, potrebbe diventare una stufa vivente. Si sta dirigendo a passo lento in direzione dell'Ufficio dell'Hokage, poiché ne ha richiesto un incontro. Alza il braccio sinistro, chiudendo le dita. [Toc! Toc!] .. le nocche sbattono contro la lignea porta, aspettando ch'egli possa permetterle d'entrare. <Sono Furaya.> Aggiunge, restando poi in silenzio. [Chk On]

15:58 Hitomu:
 Una giornata di Sole trascorre lenta nel Villaggio della Foglia. Il vento freddo soffia leggero tra le vie di Konoha e le temperature iniziano ad abbassarsi leggermente. Gli ultimi avvenimenti hanno lasciato molto lavoro da fare per l'Hokage che, tra un momento e l'altro, è riuscito a tornare nel suo ufficio per controllare i recenti rapporti arrivati dai jonin e dagli anbu. Inoltre, il jinchuuriki è stato richiesto per un incontro da parte di Furaya, consigliera del Nono. Il giovane cambia gli abiti leggermente rovinati e si riveste in fretta. Sopra indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto senza maniche di colore verde. Sotto, invece, porta un paio di pantaloni neri con un paio di sandali da ninja dello stesso colore. Si siede dietro la sua scrivania nell'ufficio dell'Hokage. Cerca di leggere velocemente più rapporti possibili per fare un punto generale della situazione e scoprire di più su ciò che è accaduto. L'haori da Hokage è appeso sul porta-abiti e le iridi azzurre del Kyudaime cadono sopra di esso. Per quanto lui si sforzi di portare la pace, ogni volta qualcosa o qualcuno causa nuovi conflitti. Sembra non esserci davvero tregua in questo mondo e il jinchuuriki non riesce a capirne il motivo. Davvero il loro mondo è destinato a farsi guerra per l'eternità? Questa domanda rieccheggia nella sua testa ogni singolo giorno. Mentre è catturato dai suoi pensieri, qualcuno bussa alla sua porta. L'attenzione viene spostata sull'ingresso dell'ufficio e la voce del Nono risuona nella stanza <Avanti, entra pure> direbbe udendo le parole della Nara. Attende l'ingresso della ragazza guardando in sua direzione. [chk off]

16:14 Furaya:
 Quando il Kyudaime le accenna di poter entrare, abbassa la maniglia spingendo in avanti la porta quel tanto che basta per permetterle d'avanzare i propri passi all'interno della stanza. <Buon pomeriggio, Hokage.> Sillaba con un piccolo sorriso ad affiorare sulle labbra. <Posso?> Indica una delle siede vuote che dovrebbero trovarsi frontali alla scrivania, per potersi successivamente accomodare in caso, qualora egli stesso le dia una risposta affermativa. Parlare in piedi non le sembra il caso, perché potrebbe dilungarsi più del dovuto. Conseguentemente, inizierebbe ad aprire bocca per esporre quello che ha da dire. <Ho avuto il piacere di discutere con Yama Senjuu, qualche giorno addietro. Stanno accadendo fatti strani a Konoha, di nuovo. Mi ha parlato di Wonderland, di un certo Ladro che si fa chiamare Kid e di.. Mifune, di nuovo.> Perché non è la prima volta che, in effetti, sente quel nome fuoriuscire dalle labbra del giovane in sua presenza. <Mi ha detto che ha anche già parlato con te. Posso sapere qual è stata la tua risposta nei suoi confronti? Mi secca di sembrare maleducata, ma è un argomento che mi sta frullando in testa da giorni. Voglio una risposta esaustiva che soltanto tu puoi darmi, Hitomu-san.> Sfarfalla le ciglia, espira, passandosi poi la dritta sulla fronte per spostare alcuni ciuffi di capelli dal volto, passandoli dietro l'orecchio corrispondente all'arto utilizzato. [Chk On]

16:33 Hitomu:
 La ragazza fa il suo ingresso nell'ufficio dell'Hokage. Avanza lentamente fino a domandare al jinchuuriki se può prendere posto su di una sedia davanti a lui. Domanda che trova un'immediata risposta da parte del biondo <Certo, Furaya. Mettiti comoda> la invita a sedersi con molta calma. Il jinchuuriki della Foglia ascolta le parole della Nara che spiegano dell'incontro avuto con Yama Senjuu. Wonderland, Kid e Mifune. Quel Mifune.. La ragazza vuole sapere quale sia la risposta del Nono nei confronti di Yama. Vuole capire di più sulla situazione spiegata dal Senjuu e il kyudaime cercherà di esaudire la sua richiesta, per quanto può. <Ti spiegherò quel che so sulla vicenda di Mifune e dei Samurai. Per fare questo, devo tornare indietro nel tempo.. Negli anni in cui tuo padre stava architettando il suo piano di guerra> spiega il Nono iniziando a ricordare gli avvenimenti che si sono susseguiti. <Yama faceva parte dei Samurai in quegli anni e, per seguire gli addestramenti, si spostava nel Paese del Ferro ogni volta che serviva. Mifune era il capo dei Kami Kashin, la corporazione dei samurai e viveva in tranquillità nel suo Paese. Ti parlo al passato di lui perchè quel Mifune è morto, da tempo ormai. Alcuni samurai, compreso Yama, iniziarono a sospettare del loro Capo, somigliante in tutto e per tutto al vero Mifune> inizia a rivelare alcuni dettagli alla ragazza sperando stia seguendo per bene la difficile vicenda. <Scoprirono che quella persona era un impostore che aveva fatto fuori il vero Mifune e ne aveva preso il posto, il nome e l'aspetto fisico. Provarono a ribellarsi, ma alcuni di loro morirono. Yama, invece, riuscì a fuggire e trarsi in salvo> conclude la prima parte il jinchuuriki lasciando alla ragazza il tempo per farsi un'idea della situazione. [chk off]

16:50 Furaya:
 Si mette, per l'appunto, comoda, accavallando la gamba destrorsa alla speculare. Poggia la schiena contro la sedia, rilassandosi per una frazione di tempo. Lo lascia parlare, mentre le iridi azzurre cercano quelle del medesimo colore altrui. Face to face. Eyes to eyes. Solo al termine, riprende parola per replicare a quello che viene detto da Hitomu. <Questo Yama lo sapeva, giusto? Non me ne ha parlato.> Si riferisce al tizio che ha preso nome, volto e posto del vero Mifune. <Sta di fatto che dice che vuole fermarlo, di nuovo. Ha anche detto che sarebbe dovuto importarmene, perché era un affiliato di Ryota.> Si mordicchia il lato interno della guancia con i denti laterali. Sente un peso all'altezza del petto, del cuore. Era una cosa che non avrebbe voluto sentire da nessuno, ma che mai finora le avevano detto. Yama ha probabilmente trovato il momento giusto per rinfacciarglielo, ovviamente, e ha anche scovato il coraggio per farlo. Sospira, passandosi di nuovo la dritta tra i capelli, quasi fosse un gesto reiterato e nervoso. Questo è sicuro. <Yama vuole tornare lì. Da Genin. Non vuole ritenersi un Chunin finché tu, od io come garante, non gli concediamo il fatto che Mifune o Rizu (così l'ha chiamato) sia una minaccia per Konoha. Io dei Kami Kashin so qualcosa per via dei rapporti, ma non ci ho mai avuto a che fare con un loro membro, eccetto appunto Yama.> Specifica, espirando e traendo un profondo respiro prima di continuare. <Io.. Non voglio fermarlo. Perché è un Samurai, ha un suo regime da seguire, delle sue regole irremovibili.> Sintetizza abbassando per un attimo lo sguardo, alla ricerca di parole esatte e corrette da pronunciare di fronte all'Hokage. <Ma.. Se era affiliato di Ryota, io..> E si morde il labbro inferiore, stringendo la mano sinistra attorno all'orlo dell'abito, non sapendo esattamente dove altro andare a parare. Ha solo promesso che avrebbe distrutto tutto ciò che suo padre aveva fatto, per rifarlo nuovo. [Chk On]

00:24 Hitomu:
 Il jinchuuriki rimane in silenzio per alcuni attimi ascoltando le parole di Furaya. La kunoichi del Clan Nara spiega la situazione in cui Yama l'ha introdotta e aggiunge dei dettagli appuntando qualche domanda per avere del tutto chiara la vicenda. Il kyudaime, ovviamente, cerca di darle più risposte possibili e continua il suo discorso partendo dalle domande della jonin. <Yama ne è a conoscenza, sì. Non te lo avrà detto perchè sono sicuro che non vuole spargere troppo la voce. Yama è un ragazzo particolare con modi tutti suoi, ma sono sicuro che vuole il bene del Villaggio e non ho alcun dubbio in lui> spiega il jinchuuriki guardando dritto negli occhi la ragazza. Furaya tira fuori la questione del padre ed è un punto in cui il Nono voleva arrivare con il suo discorso. <Riprendendo la storia.. Dopo il tentativo fallito di deporre il falso Mifune, quest'ultimo ha iniziato ad espandere il suo potere prendendo accordi con tuo padre, Furaya. Sarebbe dovuto intervenire durante la guerra al suo fianco, ma questo alla fine non successe. Per paura o per ripensamenti, non lo so sinceramente.. Prima della guerra, durante un consiglio dell'Alleanza, ho avuto l'occasione di poterlo avere davanti ai miei occhi e, una volta capito che sospettavamo della sua vera identità, lasciò la conferenza il prima possibile senza lasciare traccia di lui> questo dovrebbe far pensare sul coraggio posseduto dal falso Mifune. <Ho cercato di convincere Yama di attaccare il Paese del Ferro, forti delle prove che abbiamo. Il corpo del vero Mifune è in nostro possesso. Il Villaggio della Sabbia è pronto anche a dare supporto in questa battaglia. Però Yama non vuole dare troppo nell'occhio. Non esiste il bisogno di affermare che questo Rizu è una minaccia per il Villaggio della Foglia, per l'Alleanza e per l'equilibrio nel mondo ninja. Il suo piano avrà sicuramente uno scopo più grande di quello che finora abbiamo visto> conclude il Nono momentaneamente. Dopo pochi attimi di pausa, riprende spiegando l'attuale situazione a Furaya <Al momento, abbiamo uno shinobi che sta provando ad infiltrarsi tra i Samurai. Appena riceveremo sue notizie, potremo muoverci di conseguenza. Se vuoi organizzare un team per risolvere la situazione, hai il mio totale appoggio. Per troppi anni questa persona ha fatto il suo gioco. Ormai, è arrivato il tempo di farla finita> si silenzia subito dopo le sue parole attendendo una reazione da parte della Nara. [chk off]

00:44 Furaya:
 Il di lei sguardo viene puntato verso quello del Nono Hokage della Foglia, senza distoglierlo. Aspetta di sentire una risposta da questi e, quando la ottiene, si prende qualche secondo per assimilare il tutto, prima di dargli una effettiva risposta in merito. <Questo anch'io. E, ricollegandomi a questo, è veramente necessario che due miei Anbu gli stiano alle calcagna ogni ora della sua vita, da ormai un bel po'?> Chiede, poiché è, nell'effettivo, una domanda che le ha posto Yama, ma che è vincolata all'Hokage, poiché ed egli che decide a propria volta. <Certe volte..> Quando Hitomu continua la storia, socchiude per un attimo le palpebre, quasi stesse cercando la giusta concentrazione. <..mi chiedo perché debba tornare a tormentarmi ancora anche da morto.> E 'ancora' non è posto lì a caso, perché dopo la Morte di Ryota, quest'ultimo è tornato a farle visita sotto forma di spirito ed è a questo che, appunto, ha promesso che sarebbe diventata Hokage un giorno, permettendole di raggiungere la vetta. Quindi, Hitomu, preparati ad uscire dalla Magione! (?) <In soldoni, ha avuto paura. Non è stato come Ryota o Kuugo, privi di qualsiasi buonsenso e timore, o come qualsiasi altro nemico che abbia minacciato l'Alleanza e Konoha negli ultimi decenni.> Il suo è soltanto un pensiero in merito alla spiegazione ch'egli le sta disponendo. Sgrana gli occhi, alla fine, quando lo stesso Hokage le dà manforte per creare un team che possa intraprendere questa battaglia. <Qual è il piano di Rizu? E si trova nel Paese del Ferro, mi par di capire. Se Yama non vuol dare nell'occhio, neppure noi lo faremo. Potrà essere lui quello che ci seguirà, perché è quello con maggiori informazioni, facendo parte dei Kami Kashin.> In teoria, o almeno lei la sta vedendo da questo punto di vista e vuole assicurarsi che la spiegazione sia totale, specifica. <Ad ogni modo.. Va bene. Vuol dire che Yama non combatterà da solo e questo mi solleva. Inoltre, rientra con mio Ryota e voglio dare il mio contributo.> Si mordicchia il labbro inferiore, ma è fatta così. Vuole estirpare tutto ciò che suo padre ha lasciato di 'suo', con il proprio nome in queste terre. [Chk On]

01:03 Hitomu:
 Il jinchuuriki della Foglia ascolta le parole della kunoichi mentre le sue iridi azzurre seguono il movimento continuo delle labbra della ragazza. Furaya si domanda per quale motivo il padre continui a tormentarla anche ora che è passato ad altra vita. <Ci sono fantasmi che siamo costretti a combattere per tutta la nostra vita, vivi o morti che siano. Una volta sconfitti, riusciremo a vivere una vita piena di soddisfazione> cerca di aiutare la ragazza nel superare questa piccola crisi causata dal tormento dato dal defunto padre. Il discorso ritorna sui samurai e su ciò che si potrebbe fare. La lingua bagna leggermente il labbro inferiore del Nono. Il jinchuuriki cerca di spiegare per bene gli ultimi dettagli alla ragazza, in modo da non avere alcun dubbio se dovessero partire a breve. <Paura, sì. Penso sia questo il motivo che lo tiene rinchiuso dentro le sue mura e che non gli permette di mettere in mostra le sue carte> aggiunge il kyudaime. Pochi secondi dopo, continua <Il suo piano? Questo non lo so. Non siamo riusciti a scoprire niente. Non abbiamo uomini all'interno che siano riusciti a racimolare qualche informazione. Il covo dei Samurai è all'interno del Paese del Ferro, sì. La parte più difficile dell'operazione sarà quella di convincere tutti i samurai che la persona che hanno davanti ai loro occhi è un impostore. Per questo, dovremo portare la salma del vero Mifune e mostrarla a tutti loro. Questo ci permettere di avere dalla nostra parte i samurai che si sentono traditi. E penso che sia una buona idea portare Yama con voi. Vi aiuterà conoscendo bene il posto> spiega l'Hokage. Le iridi cadono nuovamente su quelle della ragazza <Sono sicuro che riuscirai ad organizzare la missione senza il mio aiuto, vero?> insomma.. se Hitomu deve fare le valigie, lei dovrà sapersela cavare da sola. E il Nono ha fiducia in lei. <Se avrai bisogno del mio intervento sul campo, fammelo sapere. Vi darò volentieri una mano> conclude ora dando la sua disponibilità ad entrare in azione se ce ne fosse il bisogno. [chk off]

01:24 Furaya:
 Espira anidride carbonica, recuperando altra aria, altro ossigeno ch'entra in circolo nei polmoni in un circolo che perdurerà sino alla sua morte. <Io l'ho già sconfitto una volta. E continuo a sconfiggerlo nei miei sogni notturni. Continuo a sconfiggerlo quando nel Quartiere Nara cambio le regole che lui ha imposto; quando non caccio dal Clan chi non riesce a risvegliare l'innata, al contrario suo. Continuo a sconfiggerlo quando mi prometto che toglierò di mezzo coloro i quali ancor credono che Ryota pensasse il giusto. Ma lui è ancora vivo.> Figurativamente parlando. Dalla di lei voce, traspare quella stilla d'odio che sa di possedere, che difficilmente tira fuori, che però facilmente le riaffiora di tanto in tanto. Suo padre è stato un mostro ed il di lei nome esce fuori ogni volta che se ne parla. E' una continua convivenza con un demone, un po' come Hitomu con Kurama, se non fosse che con quest'ultimo v'ha legato e ora hanno una vita imprescindibile l'uno dall'altro. <Okay.. Allora, se ricapitoliamo, noi abbiamo a disposizione il cadavere di Mifune ed una talpa che sta cercando d'infiltrarsi nell'organizzazione. Inoltre.. Beh, sì, penso di riuscire a farcela anche senza il tuo aiuto, Hokage.> Un piccolo sorriso di sfida s'allarga sul di lei viso, come se stesse capendo cosa e dove egli stia andando a parare, leggendogli nel pensiero. <D'accordo, a me va bene. Mi hanno consegnato due prigionieri, quindi mi occuperò di loro prima di iniziare il tutto. Nel frattempo, cerco anche di capire se Yama sia ancora al Villaggio. Gliene parlerò, voglio provare a fargli cambiare idea su questa idea del 'non voglio essere chunin perché non mi credete'.> Espira, passandosi la dritta tra i capelli. Infine, si rende conto di una cosa che, relativamente al resto, non è nient'affatto importante. <Mi ricordi per quale motivo Yama è seguito da due Anbu?> Quando glieli appiopparono, lei non era ancora Generale e ne sa ben poco. [Chk On]

01:47 Hitomu:
 La vita di Furaya non riesce a trovare pace nonostante la fine di suo padre. Ryota continua ad entrare nella sua vita, come un fantasma alla ricerca di qualcuno da tormentare. Non deve essere facile per lei e il jinchuuriki lo capisce dai lineamenti del viso di lei. <Forse sconfiggerlo non basta, allora. Forse, dentro di te, c'è una parte nascosta nel tuo profondo che si rifiuta di dimenticarlo del tutto. In quel caso, devi sconfiggere anche quella parte di te stessa. Se vuoi dimenticarlo, devi eliminare qualsiasi filo legato a lui. Altrimenti, tornerà sempre da te..> spiega il Nono. <Se ci fosse un modo per avere di fronte la parte più profonda di noi stessi, il nostro alter ego, sarebbe un modo per aiutarti a superare questa fase della tua vita. Purtroppo, io non conosco questa possibilità ma non è detto che non possa esistere. I libri di storia sanno molto più di noi.. Cercare non costerebbe nulla> conclude il Kyudaime sperando di aver dato alla ragazza un modo per superare questa vicenda. Concentrarsi solo sul padre, forse, non è la via giusta. Dentro se stessa, potrebbe nascondersi la parte che deve eliminare per poter vivere una vita di assoluta pace. Dopo di che, i due concludono i discorsi sui samurai <Sì, esatto. La talpa che sta provando ad infiltrarsi è Hirashin. Due jonin si trovano all'esterno del Paese del Ferro, pronti ad avere sue notizie. Quando incontrerai Yama, spiegagli che ti ho rivelato ogni dettaglio. Si aprirà di più con te> aggiunge il jinchuuriki. Scuote la testa quando sente che Yama non vuole essere chunin perchè pensa di non essere creduto. <E dì a quel testone che io gli credo e di accettare quel grado, prima che cambi idea!> esclama alzando il tono il Kyudaime. <Non so più come dirglielo, ormai. Cerca di convincerlo, Furaya> conclude ascoltando un'ultima domanda da parte di Furaya. <I due anbu? Glieli affidai quando tentò di infiltrarsi nel Paese del Ferro. Se fosse stato in pericolo, avrebbero avuto il compito di intervenire e proteggerlo. Tutto qui. Finora non ce ne è stato il bisogno. Hai libera scelta se rimuoverli o lasciarli alle sue spalle> spiega ancora una volta, prima di tornare in silenzio. [chk off]

02:03 Furaya:
 Incredula, ne ascolta il proferire. Le labbra rosee, socchiuse, lasciano comprendere come sia sorpresa, assieme alle proprie iridi che fissano il Kyudaime. <Penso sia normale, Hitomu-san.> Replica, per quanto riguarda il fatto che una parte di lei non lo dimentica. Come potrebbe dimenticare suo padre? In qualche modo, inizialmente, l'ha amata come figlia, come unica figlia. E' quel ch'è successo dopo che continua a tormentarla e lo farà per tutta la vita, se non pone rimedio come altrettanto consigliato dall'Hokage. <I fili legati con lui li ho nel sangue. Son legati a due Innate, che lui mi ha concesso, mi ha donato.> Questo, purtroppo, non può negarlo. Perché, nell'effettivo, il legame che la lega a Ryota è proprio il Sangue, il Clan. Le viene da sospirare, però, ricordandosi in parte quello che le disse Yukio-sama una volta. <Lo farò.> Con convinzione, sceglie la via giusta per concludere quella parte della sua vita che tanto l'addolora. <Cercherò sui libri di storia se veramente esiste questa possibilità.> Elargisce un sorriso sicuro di sé, stringendo il pugno sinistro, sul cui polso ha una fenice stilizzata, molto piccola, ma dal significato grande, giusto dal proprio punto di vista. <L'ho conosciuto.> Riferendosi ad Hirashin, passando ad argomenti altrettanto importanti ed annuendo col capo un paio di volte. <Non ti preoccupare, ci penserò io a convincerlo. Ho già un modo per farlo.> Ciò che più voleva Yama era quello di togliersi di dosso i due Anbu che ha alle calcagna, per potersi fidare ciecamente dell'Hokage e del Consiglio stesso, che finora lo han fatto sentire così sottovalutato. S'alza, quindi, in piedi poggiando le mani sulla superficie della scrivania altrui, dandosi forza. <Ti ringrazio per quanto fatto, Hitomu-san. Ti farò sapere quanto prima.> Di tutto, di Yama e, tramite un lieve inchino in segno di saluto, esce dalla stanza con due nuove direzioni: Yama e i libri di storia. [END]

02:15 Hitomu:
 La ragazza spiega che sia normale che lei non riesca a dimenticare il padre. Un padre è pur sempre un padre, bravo o cattivo che sia. Ma se ci fosse una parte dentro di lei che sarebbe uguale al padre? Stessi pensieri, stessi ideali.. Furaya è una delle ragazze di cui il jinchuuriki si fida ciecamente. Il suo amore per il Villaggio è indiscutibile e il Kyudaime non metterà mai in dubbio la sua lealtà. Ma tutti, forse, hanno una parte nascosta dentro se stessi. Una parte totalmente opposta a quello che si crede di essere. Il jinchuuriki non vuole mettere altri dubbi in testa alla kunoichi e per questo, non aggiunge nient'altro alle parole di lei. <Spero tutto si risolvi per il meglio, Furaya. Credi in te stessa. Credi in ciò che sei e in ciò che pensi. Avere il suo stesso sangue non fa di te qualcuno come lui. Ognuno decide chi essere per il resto della sua vita e io affiderei la mia vita nelle tue mani un milione di volte> aggiunge solo queste parole che vogliono essere d'aiuto. Il resto dei suoi pensieri li tiene per se stesso sapendo che avrebbero potuto creare disagi nella ragazza. Continuando il discorso, Furaya dice di aver già conosciuto Hirashin <Perfetto, allora. Se entrerai nel Paese del Ferro, sai già che potrai fare affidamento su di lui> conclude il Nono. La Nara dice di aver già un modo per convincere Yama e un sorriso si disegna sul volto del jinchuuriki <Ottimo, spero tu abbia successo!> dice il Nono mentre la serata va terminando ormai. La ragazza saluta l'Hokage ringraziandolo e il Kyudaime china leggermente la testa <Di nulla, Furaya. Potrai sempre fare affidamento sulle mie parole, se ne avrai il bisogno. A presto> un ultimo saluto, prima di vedere Furaya uscire dalla sua stanza. Rimane solo, dunque. Sistemerà la sua scrivania e farà ritorno a casa sperando di riposare e recuperare un po' di energie. [end]

La Consigliera chiede un incontro con l'Hokage per via di Yama e della sua lotta contro il falso Mifune. Si creano i presupposti per una battaglia che la coinvolgerà, assieme ad una più emotiva, tutto grazie all'aiuto del Nono.