La lettera di testamento.

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con Raion, Kai

22:51 Kai:
  [Carcere di Hoozukijoo] [ fuori piove, kai si addentra nel carcere di hoozukijoo per una delle sue visite al suo sensei raion. periodicamente va a trovarlo, per fargli un po’ di compagnia e aggiornarlo su quel che succede all’esterno e per chiedergli anche qualche consiglio. all’ingresso lo hanno fatto spogliare della sua giara, contenente la fedele sabbia ormai compagna inseparabile. anche se, in questo caso non ha potuto portarla con se. “troppo pericoloso, è contro la procedura” gli aveva appena assicurato la guardia all’ingresso. anche se lui è soltato un genin, il potenziale di quell’otre e soprattutto la possibilità di nasconderci qualcosa dentro non vanno sottovalutate. il ragazzino scortato da uno dei secondini, avanza trai corridoi per raggiungere la sala visite nella quale sicuramente raion lo sta aspettando. disegna una scia umidiccia alle sue spalle, che cola da un impermeabile verde scuro troppo grande per lui. < piove eh, oggi ci sta andando giù pesante … > fa alla guardia che lo osserva dall’alto in basso, sbuffando senza rispondergli. giunti a destinazione, l’uomo apre una porta che da su una grande stanza al cui interno sono già presenti altri detenuti assieme a parenti e amici lì per fargli visita. un ulteriore cenno gli avrebbe indicato la direzione giusta per trovare il sensei. < … > alza il capo impercettibilmente in segno di saluto e si avvia verso l’altro, in attesa. percorsa lentamente la distanza che li separa, raion avrebbe potuto riconoscere un kai sorridente. < sensei, salve! > raggiante, come al solito < … come va oggi? > chiede cordiale, come se non si trovassero dentro un penitenziario di massima sicurezza e come se l’altro non fosse accusato di omicidio. dell’omicidio della sua stessa figlia. ]

23:01 Raion:
 Viene chiamato durante l'orario di visita per andare a trovare il suo unico visitatore da mesi: Kai. Sorride vedendolo mentre sul volto i capelli si sono allungati un po' e sta mostrando una barba sempre più lunga. La porta si apre, le manette anti chakra addosso e lui cammina lentamente verso un tavolo così da potersi sedere davanti a Kai. <hei, piccolo> Tra le mani ha anche una busta Raion che non apre. <oggi abbiamo mangiato polpette> afferma Raion rispondendo alla domanda sul come sta: si accontenta di poco, mangia, viene picchiato ogni tanto, la vita nel carcere è quella che è...lui ha cercato di scappare, ma alla fine si è arreso alla sua morte e s ta prendendo precauzioni. <Kei ascolta, ho questa da darti> afferma mostrandogli la lettera. Il Seiun porta la divisa grigia di chi ha passat odiverso tempo all'interno della prigione, <tu invece? è successo qualcosa? stai bene? tua madre? dimmi tutto e di più non ti preoccupare. Vorrebbe chiedere altro ma non può tartassare il povero Kai a spada tratta, è un bambino deve fare tutto con step necessarie. [ch off]]manette on]

23:22 Kai:
  [carcere di hoozukijoo] [ senza esitare avanza e si siede al tavolo occupato da raion. lo osserva, pare invecchiato di dieci anni anche se il tempo che ha effettivamente passato in gabbia è molto minore. la prigione non è per niente un bel posto, neppure per uno shinobi esperto come il sensei. raion potrebbe sentire gli occhi di kai scandagliarlo, in cerca di nuovi lividi, o che si soffermano sui capelli sempre più lunghi così come la barba. avrebbe poi distolto lo sguardo per non mettere a disagio l’altro. almeno non troppo. < … mh, mi dica sensei > attento, ascolta quello che ha da dirgli il maestro fissando la lettera che stringe tra le mani bloccate da quei “braccialetti”. < … co … cos’è? > inarca il sopracciglio, curioso e sospettoso allo stesso tempo. < beh … come dire ? io, tutto okay. la mamma anche, sta sempre meglio … si > aggiorna raion, sforzandosi di sorridere < … potrebbe addirittura essere trasferita a suna … sa com’è l’aria di casa? > gesticola < io … io invece continuo gli allenamenti per diventare sempre più forte e preparato … > balbetta, cercando di fare un resoconto veloce della situazione < … sa com’è, per un genin è fondamentale allenarsi … bisogna essere sempre pronti > conclude, appoggiandosi con entrambi i gomiti sul tavolo < … giusto? > chiede conferma, lasciandosi sfuggire una risata innocente. tornato serio, di nuovo il suo sguardo si sarebbe soffermato sul pezzo di carta che gli ha mostrato raion. < sensei, ma tornando a noi … > una pausa, si piega in avanti guardandosi intorno per appurare che non siano ascoltati < … che c’è in quella busta? > a tono più basso, cercando di non farsi sentire ne dagli altri detenuti, ne dalle guardie che stazionano tutto intorno ai lati della stanza. troppo curioso? di certo curioso quanto un bambino. ]

16:14 Raion:
  [carcere sala visite] Raion sorride e appoggia la lettera sul tavolo, <hum ,di questa magari ne parliamo dopo> afferma lasciandola li, senza più toccarla mentre rimane ad ascoltare Kai sempre con un sorriso sulle labbra. Lo ascolta ma praticamente è come se non gli avesse detto nulla rimanendo così sul vago <si immagino> afferma riguardo al fatto di trasferirsi a Suna <ma non credo che lo farà, deve stare dietro a te no...giusto?> domanda a Kai rimanendo in attesa <è quello che fanno i genitori, di solito, rimanere con i loro figli> sopratutto quando si è così piccoli. <si è vero, giusto> risponde alla questione di potenziarsi e diventare più forti <Non ti ho fatto neppure i complimenti per la tua promozione> sorride <se solo fossi imprigionato in una cucina...almeno potevo farti qualcosa di buono, come una torta, Kai cosa ti piace di più da mangiare?> domanda verso questo cercando di distrarre il ragazzino. <va bhe...almeno in questa busta ti ho lasciato un regalo> sospira guardando il ragazzino in modo sempre più malinconico. <mi dispiace di...non essere uscito da qui alla fine, non penso che mi faranno più neppure un processo> abbassa lo sguardo e alla fine gli porge la busta. <tieni, leggi, è per te> dentro quella busta c'è il suo testamento, ove Kai è stato dichiarato come suo erede e, al sopraggiungere della morte di Raion guadagnerà i suoi averi e la sua casa insieme al denaro, tranne per un 5% della somma che invece dovrà essere ritirato comunque dal conto ma rimane sotto il controllo di Suiren Seiun e dei suoi parenti più prossimi. [ch off]

16:41 Kai:
  [carcere di hoozukijoo] [ parlano del più e del meno, kai non vuole tediare il sensei con cose superflue e quindi i silenzi si accumulano. soprattutto quando raion evita di specificare cosa c’è nella busta, almeno in un primo momento. < credo … di si, deve restare qui certo. > conferma il genin riguardo la madre in guarigione < e non si deve preoccupare per niente sensei, non deve proprio > agita le mani di fronte alla faccia per fugare ogni malumore dell’altro. < mi avrebbe fatto piacere averla lì con me, ma so che i risultati che ho raggiunto sono anche merito suo … > sorride, incerto. < beh, non esco pazzo per i dolci … > continua poi, alzando lo sguardo cercando di pensare ad uno in particolare < … però mi piace molto il cioccolato … non quello fondente però > storce il naso. ai bambini non piace il cioccolato fondente, no? < comunque sensei, non le ho detto una cosa … > abbassa la voce di nuovo < … sono finito a wonderland, o almeno credo > non è sicuro di quello che ha visto e vissuto neppure lui < … ero su un’isola, una nave poi il buio. non ho un ricordo chiaro dell’accaduto … ma non ero solo, ecco > gli occhi del sabaku sono ora determinati mentre con poggia entrambe le mani sul tavolo che li seapra < … sempre più shinobi ne riconoscono l’esistenza, quindi non disperi. non è mai detta l’ultima parola sensei … > cerca di consolarlo come può < … e nemmeno per me, deve preoccuparsi. ho nuovi amici e persone che si prendono cura di me, non solo mia madre … quindi lei pensi a star bene e vedrà che tutto andrà bene … > forse sono frasi fatte, ma da un undicenne non ci si può aspettare molto di più purtroppo. si zittisce in fine quando raion gli allunga la busta, dunque c’è qualcosa per lui. un regalo? in una busta così piccola? kai alza un sopracciglio, incredulo. cosa può entrarci in una busta? e poi, dove può aver preso un regalo raion essendo rimasto chiuso in prigione? il genin afferra la busta, la stringe continuando ad osservare l’altro. < … un … un regalo? > non del tutto convinto kai strappa un’estremità della busta tirandone fuori una serie di fogli scritti a mano. inizia a leggerne il contenuto, e la sua espressione diventa sempre più cupa. < … ma che significa? > non cerca una risposta, la esige una spiegazione. < … alla morte? > qualcosa nel suo sguardo accenna alla delusione, i suoi occhi sono lucidi < … sensei, non lo accetto. lei non morirà … qui > balbetta il piccolo. quello che forse doveva essere visto come un regalo, per lui non lo è. perché è come un’ammissione di resa da parte del sensei, e kai non lo accetta. Sorregge il suo sguardo < non può arrendersi raion-sensei > il tono si alza, e sbatte un pugno sul tavolo attirando l’attenzione dei presenti. ]

17:10 Raion:
  [carcere sala visite] Scuote il capo <sei il mio allievo, non posso pensare altrimenti a non preoccuparmi> afferma lui prendendo un lunghissimo respiro sconsolato <anche io, anche io volevo esserci> lo sguardo passa a preoccupato quando Kai rivela di essere finito a wonderland e che presto lui verrà riconosciuto non colpevole per questa storia. Ma questo, non lo crede: è ancora li, non gli hanno fatto domande è evidente che lo vogliano tenere in prigione o quantomeno aspettare il momento migliore per farlo fuori. <..hum...cosa ricordi di wonderland?> domanda verso Kai serio, pensando a lui all'interno di un ambiente del genere, un pensiero che genera rabbia e paura. Come li genera quella busta che gli ha dato appena lui comprende cosa c'è scritto. <...la legge mi vuole morto Kai, come ninja io devo sottostare a quello che afferma la legge> alza il tono di voce senza arrabbiarsi, in modo che tutti i presenti potessero sentirlo <se per la legge io sono colpevole allora, che paghi le mie colpe, Kai, anche questo è essere un ninja> sono parole dure, parole molto dure anche se il suo sguardo è pietoso, lo vede già con gli occhi lucidi. <Guardia> sospira sollevandosi in piedi in modo da attirare l'attenzione su di lui <posso avvicinarmi al ragazzo?> domanda prima di farlo ed a quel punto proverebbe ad abbracciarlo stringendo la testa al suo petto, li sussurrerebbe <Kai, fidati di me e fai quello che ti dico se vuoi aiutarmi> insomma...il piano per scappare c'è e Kai in qualche modo sta per essere utilizzato per lo scopo. Rimarrebbe li aspettando che Kai gli risponda. [ch off]

17:24 Kai:
  [carcere di hoozukijoo] [ il cucciolo cerca di spremersi le meningi e ricordare quanto più possibile. A wonderland ha vissuto attimi concitati, non era neppure un genin in quel momento. < … ricordo di essere stato catapultato in un luogo, lontano credo … > beh, c’era il mare e a kusa non c’è < … è stato come se fossi stato teletrasportato tutto d’un tratto, ho creduto fosse un’illusione … ma non sono sicuro neppure che non lo fosse > si stringe nelle spalle, deluso di non poter dare informazioni utili < … c’erano dei pirati > stringe le labbra, silenzioso ora. Non è certo che l’esperienza di wonderland sia uguale per tutti, non è detto almeno. Superata la conversazione su quel luogo dimenticato da dio, kai rimane interdetto dalle successive parole di raion < … > più volte tenta di interromperlo ma le sue parole sono come una lama nel burro. Non riesce a capirlo, parla di legge e di sottostare alla legge. < … ma anche la legge può sbagliare, io so che stanno sbagliando … > sussurra con una lacrima che gli cola sul viso, per il nervosismo < … anche combattere contro le ingiustizie, di qualsiasi tipo, è essere un ninja … > a denti stretti. Non capisce ovviamente le parole del sensei, la persona che gli ha insegnato le basi del suo essere shinobi. Raion infine si avvicina, lo abbraccia e lui inizialmente rimane bloccato, inerme. Non ricambia, in un primo momento, e le lacrime ora sgorgano. È un bambino, non potrebbe essere altrimenti. Ma poi il sensei gli sussurra qualcosa, ma che cosa? Fidarsi di lui? Fidarsi per aiutarlo? Ma che cos’ha in mente? Una serie di interrogativi affollano la mente del piccolo, che ora tiene lo sguardo fisso oltre la spalla contro cui Raion lo sta spingendo. Allora non ha mollato, ha un piano! E li allungherebbe di scatto le braccia stringendosi all’altro in una scena da far stringere il cuore. A quel padre putativo, che si è preso cura di lui deve questo e altro. < Va bene … sensei > balbetta, tirando su col naso tra un sussulto e l’altro col viso umido < … va bene … > rimarrebbe stretto per istanti lunghissimi al detenuto, sotto gli occhi di tutti e delle guardie. ]

17:38 Raion:
  [carcere sala visite] Catapultato in un luogo lontano, come se fosse stato trascinato in un luogo differente. Raion perplesso medita sulla faccenda. dovrà pensarci molto ma condivide il fatto che non è una illusione. Rimane abbracciato a lui chiudendo gli occhi il peso quasi si abbandona, in parte sulle spalle di Kai, come se quel contatto servisse più a lui che allo stesso bambino. Sta rischiando a dare spettacolo così, il piano era farlo scappare via arrabbiato e lui arreso alla giustizia che doveva subire, ma in questo modo forse ha fatto più scena, più effetto sui carcerieri che potrebbero lasciare le redini sulla sua vigilanza. <va tutto bene Kai..è giusto così> afferma ad altavoce guardandolo e distaccandosi <e poi...non me ne farei nulla, non ho nessuno a cui posso darli, sono le mie ultime volontà...e se posso aiutare il mio allievo almeno in questo, sono felice di farlo> afferma sorridendo verso il suo figlioccio putativo, distaccandosi e carezzandogli la testa cacciandogli via delle lacrime dagli occhi. <bravo piccolo ninja, cerca di essere forte, non solo con le tecniche o con i muscoli> afferma Raion andando a toccargli prima la fronte con l'indice <ma qui> e quindi sposta la mano sul cuore dando una piccola spinta scherzosa <e qui> [ch off]

18:46 Kai:
  [carcere di hoozukijoo] [ Sente il sensei abbandonarsi su di lui, e così fa Kai in un sostegno reciproco per entrambi. Gli sguardi degli astanti sono tutti per loro, stretti in quella morsa amorevole. Uno spettacolino che stringe il cuore. Si lascia coccolare da Raion, che poi asciuga le sue lacrime. Finalmente sorride, di nuovo la speranza attraversa i suoi occhi. < va … va bene Raion-sensei … > tra un singhiozzo e l’altro, si arrende di fronte all’altro. La fiducia che nutre verso il suo maestro è più forte della preoccupazione che ha per le sue condizioni, per quel luogo di detenzione che sta distruggendo pezzo dopo pezzo il Seiun. Ma, con quei pochi sussurri, gli ha dimostrato di non aver mollato e per ora a Kai basta questo. Sapere che almeno la mente del maestro non è ingabbiata lì, che non si è rassegnato al suo destino. < Sono sicuro che saranno ancora lì … per lei > risponde comunque, per non mostrarsi troppo accondiscendente e anzi, continuare a lottare contro quel sistema a cui Raion sta fingendo di rassegnarsi. < Sarò forte … > annuncia, restando poi zitto quando il sensei allunga una mano toccandolgi con l’indice prima la fronte e poi il petto, causandogli un accenno di solletico, che gli provoca una risatina dolce. Quella di un bambino, ancora scosso dalle lacrime ma che ora sorride di nuovo di fronte all’altro. Una scenetta che non dovrebbe destare troppi sospetti. < … devo … devo iniziare a mettermi all’opera … le missioni sa? > cambia discorso, cercando di asciugarsi gli occhi con le mani e tirando su col naso < … se voglio diventare come lei … magari un giorno potrei essere io un sensei … > una pausa < … bravo come lei > una lusinga, sempre ben accetta spera, nei confronti dell’altro. I loro occhi si incrociano a più riprese, e Kai confermerebbe tacitamente di aver capito. O almeno di aver compreso che per ora deve calmarsi e aspettare le azioni di Raion. Il maestro non è uno sprovveduto. ]

19:04 Raion:
  [carcere sala visite] <bravo> dice solo questo anche se è certo che lo farà soffrire almeno un'altra volta, spera solo che Kai possa resistere a questo. Si allontana lasciando il ragazzino ma solo per rimanere ad un metro di distanza da lui e quindi rimettersi a sedere. <allora, missioni, le devi ancora fare?> domanda verso kai interessato alla cosa <parti dalle missioni D, sono socialmente utili e ti aiutano a farti una idea delle tue capacità e come usarle, allenati in gruppo con chi è del tuo stesso livello, anche un chiunin andrà bene in modo che possa amministrare il tutto> sospira <poi...bhe, poi puoi passare alle missioni c, non sono più complicate delle D a dire il vero, ma hanno più responsabilità> è in quelle occasioni che si impara ad uccidere il più delle volte..la cosa non gli piaceva ma prima o poi Kai deve imparare. <magari anche più bravo di me> sorride verso questo soddisfatto dell'incentivo e vagamente sorpreso che ci sia qualcuno che abbia apprezzato i suoi sforzi di essere un bravo maestro. Molti lo hanno dimostrato ma alla fine, alla fine Kai è quello che glielo ha detto apertamente senza ombre, senza se e senza ma..<sniff> tira su con il naso iniziando ad asciugarsi gli occhi che stanno lacrimando in quel momento <sono così orgoglioso, ma non sto piangendo..no, io sto, sniff, sto cambiando l'acqua agli occhi ecco> [ch off]

20:32 Kai:
  [carcere di hoozukijoo] [ cambiano argomento, dopo i minuti passati a piangere e stringersi. ad arrabbiarsi. < si, si. devo partire dal basso se voglio arrivare in alto … > e ridacchia, confermando le ovvie conclusioni del sensei ma mettendoci del suo per farlo svagare. < … vedremo cosa mi porterà il futuro sensei, magari andremo insieme in missione. > sempre quel rimando al futuro, quella speranza. un po’ per continuare a reggere il gioco, senza abbandonare quel suo modo di fare. quell’idea che ormai tutti dentro quella stanza hanno appreso. lui ci crede, che raion prima o poi sarà fuori. < beh > si stringe nelle spalle, assumendo un’espressione fintamente modesta < … potrei anche essere un bravo maestro, più bravo di lei, ma di certo non sarei mai un cuoco migliore > ancora una battuta, a smorzare l’atmosfera. ormai le lacrime si sono asciugate e quei sussurri di poco prima lo hanno tranquillizzato. lo hanno sollevato in qualche modo di un peso. < EHI! > e punta la mano verso il viso del sensei < … ma lei sta piangendo! > e sarebbe scoppiato in una risata, di nuovo. non è scherno, solo è contento di aver instaurato quel rapporto. di essere rimasto impresso nel cuore del maestro, che ripone fiducia in lui. in un genin in cui tanto non avrebbero creduto. < se, se come no! anche gli shinobi piangono! > gli fa, alzandosi per stringerlo ancora in un abbraccio veloce e poi punzecchiarlo sulla pancia per farlo sobbalzare sulla sedia. gioca e le guardie per ora non farebbero molto se non osservarli. sembrano davvero una “famiglia”. finito di rompere le scatole a quel poveraccio di raion, kai si sarebbe allontanato di qualche passo. uno dei secondini gli si sarebbe avvicinato, posandogli una mano sulla spalla. è ora di andare, gli avrebbe detto. < sensei, devo lasciarla … a quanto pare > avrebbe recuperato la lettera dal tavolo sotto gli occhi dell’altro < … questa non servirà, glielo assicuro. a presto! > un cenno, un sorriso e poi insieme alla guardia avrebbe lasciato il luogo e raion per l’ennesima volta. ] [ END ]

20:52 Raion:
  [carcere sala visite] <esattamente, vedo che stai imparando i rudimenti> lo prende un po' in giro in modo scherzoso mentre ancora si asciuga le lacrime, il ragazzone che piange. <ah..questo significa fare l'adulatore Kai...usa questa tecnica con moderazione> fa l'occhiolino verso il bambino, sorridendo soddisfatto. Ma il tempo passa ed è ora che i due si lascino. Raion sospira, sente il peso di rimanere da solo di nuovo dopo questa ventata di aria fresca, di tornare dentro la cella e li, continuare il suo piano di fuga, chissà se questa mossa è servita a qualcosa. <...> sorride al ragazzino mentre questo va via <a presto> lui sa per certo che quella servirà, è inevitabile nel suo piano. Raion deve morire. [End]

Raion si prepara alla morte e lascia una lettera di testamento a Kai.

ma sotto c'è un piano più articolato.