La caccia a Kusa. Parte 2

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Kusa, una città immensa, bellissima e soprattutto viva. Uno dei punti più vivaci, quello che sicuramente non riposa mai, è l’ospedale della capitale dell’alleanza, situato nel terzo cerchio della città. Eppure, anche in una città così grande, la minaccia della caccia selvaggia è arrivata, per nulla spaventata dalle possibilità che Kusagakure ha in ambito di difesa. Le scritte sui muri, rosse come il sangue, i fogli che contenevano il messaggio di Zetsubo, tutto, tutto è andato perduto. Parole lasciate al vento, un ammonimento di quello che stava per accadere e che, da qualche parte, in questo piccolo mondo è già successo. Quest’oggi non avremo a che fare con un uomo terrorizzato che si aggira fra la folla, gridando a gran voce il suo terrore, non vedrete la minaccia presentarsi alle porte dell’ospedale come è successo a Konoha, ma aspettatevi che qualcosa sta per accadere. Per ora però, quel qualcosa, sembra temporeggiare. Di persone, in ospedale, ce ne sono molte . La sala di attesa è piena di gente, persone che provengono da ogni dove con i più svariati sintomi. Alcuni sono semplicemente influenzati e vogliono effettuare un controllo, altri sono feriti in maniera estremamente grave e trascinati di prepotenza in sala operatoria, altri ancora invece se ne stanno tranquillamente lì fermi ad aspettare che il medico di turno si liberi per poter rimuovere loro la scheggia di legno lunga si e no mezzo millimetro che gli si è incastrata nel dito mentre cercavano di chiudere un tronchetto nei Fuuda. Di gente strana, al mondo, ce ne è davvero tanta e, una di questa, è sicuramente Fumiko. Quella donna, durante l’ultima visita in ospedale ha ricevuto l’ordine di fare analisi del sangue e delle urine prima del parto ma, a differenza della maggior parte delle partorienti che cercano di togliersi di mezzo tutte le analisi subito, si è ritrovata ad essere chiamata dal ginecologo che l’ha visitata. Sfortuna vuole che, al suo ingresso in ospedale, troverà una fila non indifferente di persone che attendono un medico per poter essere visitate, motivo per cui sarebbe meglio, per Kouki, evitare di mettersi troppo in mostra se non vuole essere assalita dalla calca di pazienti…impazienti. Come sempre, visto il periodo, il cielo è incredibilmente pulito. Non c’è una nuvola, il vento le ha portate tutte via, lasciando al loro posto ad uno splendido tramonto, rosso come il sangue. Un muto presagio di quello che sta per accadere. [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][15:41]

15:53 Fumiko:
 Quest'oggi la donna non indossa un giubotto da cunin, ma solo una giacca abbastanza pesante che copre parte del corpo difatti è lasciata bella aperta per via del pancione che si porta davanti, una dolcissima e bellissima donzella sta crescendo dentro di se. Sotto il giubbotto è visibile un maglioncino nero abbastanza largo ma che adesso aderisce completamente al suo fisico. Le braccia coperte con il copri fronte di Kusa legato al braccio sinistro. Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola , il piercing sotto il labbro è sempre presente ,indossa come sempre l'anello della propria madre che ostenta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida, richiamo di quello che porta al petto, pegno d'ammore di Raido. Le gambe sono fasciate da pantaloni blu notte molto attillati e a vita bassa. Sulla gamba destra si vede che indossa un porta kunai, con dentro tre kunai, tre kunai legati a bombe carta e tre shuriken. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro , 2 bombe luce, un set di 5 fumogeni, 2 tonico recupero chakra, 2 tonico coagulante. Ha aggiunto altri oggetti al proprio armamento oggi, ha portato con se 2 fuda con sopra scritto il kanjii 'fiamma', e altre 3 carte bomba, e infine anche 4 fuda completamente bianchi, non si sa mai che non le servano difatti non si fa mancare nemmeno penna e pergamena nel caso le serva usare qualche tecnica dei sigillatori, di cui fa parte. Ha già richiamato il chakra dopo essere uscita di casa. Oggi l'hanno richiamata per fare infine il controllo per urine e sangue per la bambina, cosa che la sta portando all'ospedale, luogo delle morti e dei pazienti malati, cosa orribile per la Senjuu ma deve andare quel giorno o Raido l'avrebbe sculacciata a dovere. Cammina attraversando la porta di ingresso della hall del loco, e la gente non manca di certo < che palle > esordisce vedendo fino a dove arrivi la cosa anche solo per parlare con la donna alla reception. E sbuffa e sbatte i piedi a terra per l'impazienza che mostra durante quel frangente, non può nemmeno sedersi e la schiena inizia a fare mare per il peso del pancione che si porta davanti , ma ancora non ha motivo di togliere le armi di dosso , lo avrebbe fatto dopo aver parlato con la donna , e ci sarebbe voluto un bel pò di tempo per farlo, perciò segue la fila che lentissimamente inizia a sfoltirsi e piccoli passi vengono fatti in avanti, le mani sul pancione ad accarezzarlo con dolcezza e ad intermittenza, la testa persa in altri pensieri giusto per potersi distrarre da quell'attesa snervante. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ chakra on]

15:57 Kouki:
  [Ingresso - Sala d'attesa] In questa sfavillante serata a Kusa, la piccola Yakushi indossa vestiti dal tessuto abbastanza caldo, per proteggerla dalle temperature, composti da un paio di pantaloni comodi e stretti, comunque elasticizzati, lunghi fino a poco sotto le ginocchia e di un colore blu scuro. Gli stinchi, altrimenti lasciati nudi, sono avvolti dalle sue solite fasciature bianche, mentre ai piedi indossa le classiche calzature ninja nere. Il busto è coperto da una maglia smanicata, di colore nero, abbastanza attillata ed infilata nei pantaloni, con sopra dei motivi floreali che vanno dall’azzurro al blu. Il copri fronte di Kusa, invece, è legato come una cintura in vita, con la placca in metallo con sopra il simbolo del villaggio, rivolta in avanti e fissata su del tessuto blu. Le braccia, il collo e parte del petto visibile per via della piccola scollatura della maglia, sono avvolti dalle bende bianche, così nascondere totalmente le cicatrici e le bruciature presenti su tutto il suo corpo. Al collo porta il ciondolo del clan Oboro che le ha regalato il padre, mentre il porta kunai e shuriken e il porta oggetti sono stati consegnati agli anbu di guardia dell’ospedale, ovviamente. Il chakra scorre come al solito, impastato la mattina appena sveglia, le da quella forza e sicurezza in più per affrontare il mondo e i suoi imprevisti, ma in questo caso per affrontare al meglio il proprio turno in ospedale. I lunghi e neri capelli lisci sono tenuti sciolti, liberi di percorrere come una cascata tutta la sua schiena fino ad oltre il sedere, mentre alcune ciocche invece ricadono in avanti sulle spalle. Pelle pallida, visino infantile, per via dell’altezza e della sua corporatura piccola e gracile, dimostra meno degli anni che in realtà ha. Dovrebbe iniziare il proprio turno a momenti, tanto che non ha ancora indosso il camice, ma lo sta portando appeso al braccio. Osserva la sala d’attesa con un’espressione neutra, quasi afflitta dalla quantità di persone che hanno bisogno di aiuto medico. Non è ancora iniziato il suo turno, per questo va sul sicuro nel non essere ancora disturbata. Un sospiro viene emesso dalle proprie labbra, constatando che anche oggi avrà un sacco di lavoro da fare. Lei che aveva intrapreso questa carriera per ben altri scopi, ora si ritrova a fare per davvero del suo meglio per far star bene il prossimo… ma la piccola non è la buona samaritana, il troppo lavoro la scoccia e la irrita, come per la maggior parte delle persone, almeno crede. Non c’è più traccia di quei messaggi e quelle scritte che erano apparse a Kusa, il tutto è passato e niente è accaduto da allora, le giornate si susseguono in modo quasi normale, così tanto che poco ci manca che persino una paranoica come la Yakushi si possa dimenticare di quelle minacce forse infondate. Ma minacce o meno, lei, a prescindere, cerca sempre di trovarsi preparata a tutto, ogni giorno e in ogni momento della sua vita, anche se ora si deve concentrare solo sul proprio lavoro. E’ snervante, certo, poco spazio alla spensieratezza, la paranoia logora i nervi, ma lei sembra cavarsela bene tutto sommato. [Chakra On][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

Donzelle mi tirate un D3? Entrambe u_u

Fumiko tira un D3 e fa 2

Kouki tira un D3 e fa 2

La situazione vede le due ragazze in posizione perfettamente opposte. Una è il medico, pronto ad iniziare il turno, l’altra la paziente in attesa di esser visitata. Il sole ormai sta calando, il rosso va via via a mischiarsi con il nero della notte e la gente, tutto intorno a loro, inizia a sentirsi leggermente spaesata. La sensazione è generale, la provano tanto i medici quanto i pazienti nella sala di attesa, ma è una sensazione molto forte. Ci si sente spaesati, persi, leggermente confusi per qualcosa che non si capisce, sembra quasi un capogiro, ma amplificato a tutti i presenti. Così come è arrivata, però, la sensazione scompare, lasciando dietro di se una sensazione di calma e leggerezza. Visto che la buona sorte bacia entrambe le ragazze allo stesso modo, sia Kouki che Fumiko, inizieranno a sentire, provenire dallo stesso corridoio, le risate di un piccolo gruppo di bambini. Le risate sono forti, quasi riescono ad entrare loro nel cuore e nella testa nel momento in cui vengono udite. Il corridoio è praticamente a metà strada fra le due, posizionato a cinque metri da Fumiko e cinque da Kouki. Per via delle loro posizione Fumiko lo vedrà alla sua destra, mentre Kouki alla sua sinistra. Le porte in ferro, color neutrale, di quelle antipanico, sempre sbloccate per permettere il passaggio delle barelle, sono costantemente sbloccate e in questo momento risultano aperte. L’aria, che esce da quel corridoio, accarezza la pelle di tutte le persone presenti, sebbene non ci dovrebbero essere finestre su quel lato. La cosa veramente strana è che nessuno, oltre alle due ragazze, sembrerà interessato alle risate dei bambini. Cosa faranno le due ragazze? Continueranno il loro turno di lavoro? O andranno ad esplorare il corridoio, considerando che sono entrambe disarmate dopo aver consegnato l’equipaggiamento all’ingresso dell’ospedale? Per Fumiko, qualora decidessero di farlo, ci sarà una sedia a rotelle su cui potrebbe comodamente appoggiarsi per riposare. [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][15:41]

16:29 Fumiko:
 La stanza inizia a girare, una sensazione opprimenti di un qualcosa di strano che sente dentro la fa agitare. NOn ricorda nemmeno dei fogli e delle minacce perchè in quei momenti era impegnata in tutt'altro come ad esempio un trasloco tra due paesi e il dover gestire il tutto. Ma quella sensazione arriva e la fa sentire a disagio, tremendamente a disagio. Si guarda intorno impanicata , il labbro che viene morso con forza dai denti della donna che affondano nella carne in maniera incisiva mostrando una piccolissima gocciolina di sangue. La sensazione viene percepita da tutti li dentro, una brutta sensazione e quindi qualcosa sta accadendo. Purtroppo ha lasciato le sue armi a chi di dovere che è venuto gentilmente a prenderle evitandole di perdere ancora tempo, ma il chakra rimane bello attivo e lo smuove dentro di se con forza. Il panico si trasmette quasi in rabbia, in un istinto di difendere se stessa e la propria creatura. Si guarda intorno ma pochi sono coloro che realmente pensano a quella sensazione e tutti ritornano come se nulla fosse alle loro postazioni e affari. Deglutisce ma qualcosa di ancora più strano viene percepito dalla donna, varie risate di bambini alla sua destra la prende totalmente tanto che il corpo della donna si fa largo tra i presenti per andare a porsi proprio vicino al corridoio e se Kouki avesse fatto lo stesso andrebbe a vederla < le senti pure tu? > solo a quel punto lei chiederebbe ciò ma nessuno dei presenti apparte le donne sembra accorgersi delle risate < siamo dentro un genjutsu? > deglutisce andandosi a pizzicare il braccio ma non ha armi e quindi non può ferirsi per capire veramente se sia così o meno. Il corridoio si allunga alal sua destra e lei lo fissa , prima il corridoio, poi Kouki e poi la sedia a rotelle. < sembra che ci stia dicendo entrate.. > sussurra ancora prendendo posto sulla sedia a rotelle < sfida accettata baby > sbuffa iniziando a muovere le braccia con fare goffo per provare a muovere la sedia < Mi daresti una mano? > le chiede con gentilezza < su , sembra che ci stia realmente chiamando > e lei che fa? Risponde ovviamente. Sempre che Kouki la aiuti nell'impresa di muoversi in avanti < dopotutto sono una nijutser, non ho bisogno di armi con me > sbotta a bassissima voce quasi sia veramente arrabbiata. [chakra on][no equip]

16:40 Kouki:
  [Ingresso - Sala d'attesa] Il sole cala e la sera finalmente sopraggiunge. Finalmente però è un parolone, dato che non appena la luce naturale si abbassa e il buio sembra avanzare, una sorta di capogiro prende possesso della testa della piccola Chunin. Confusione, smarrimento… non le è nuova come emozione, infatti ha già provato a sentire una cosa simile con suo padre e Shade, molto recentemente. Come se le mancasse qualcosa, anzi, come se qualcosa le stesse sfuggendo dalle dita. Corruga la fronte, appoggiando il peso sulla gamba sinistra e guardandosi attorno. E’ strano, davvero strano… ma così come è arrivata, quella sensazione svanisce, lasciando un senso di leggerezza e tranquillità. Ancora più confusa, scuote appena la testa, attribuendo il tutto a Mirako probabilmente, e ai suoi giochetti mentali. Eppure non la sente ridere, quella Voce è muta, in attesa. La stanchezza è quindi la soluzione alla quale arriva la ragazzina, lasciandosi il tutto alle spalle. Qualcosa però attira la sua attenzione, o meglio, qualcuno. Delle voci, piccole e tenere voci di bambini che sembrano arrivare da un corridoio alla sua sinistra, a cinque metri da lei. Lo sguardo si posta inevitabilmente verso quella direzione, la fronte si corruga nuovamente, confusa e perplessa… cosa ci fanno dei bambini liberi di scorrazzare per l’ospedale? Si volta verso i presenti, i colleghi, le infermiere, ma nessuno sembra accorgersi di nulla, o forse tutti fanno finta di nulla per lavarsene le mani. Sospira, le toccherà controllare, magari se ne stanno pure a scorrazzare dove non devono e se sono pazienti ricoverati è meglio che stiano nel loro reparto. Quindi inizia il suo turno, il camice viene indossato e lei inizierebbe a camminare in direzione del corridoio. Piccoli e veloci passi, il viso curioso ma con zero voglia di mettersi a discutere con piccoli pazienti, quindi spera che siano ragionevoli. Quei cinque metri verrebbero percorsi abbastanza velocemente. Dell’aria proviene da quel punto, cosa abbastanza strana, data l’assenza di finestre, ma magari si tratta di qualche porta lasciata aperta a fare corrente. Insomma, alla fine deciderebbe di andare verso il corridoio, fermandosi giusto al suo ingresso per cercare di vedere all’interno. In quel momento dunque dovrebbe notare l’avvicinare di Fumiko, la quale se ne sta seduta, col pancione su una carrozzina. <Fumiko, ciao. Devi fare delle visite?> domanda verso di lei, per poi ascoltare le sue parole. Strabuzza gli occhi e inevitabilmente il dire della donna la porta ad un livello di paranoia assoluto, lei che si era data motivazione più che razionali. <Un’illusione dici? Se ci fosse del chakra estraneo, un’illusione, i ninja sentitivi a guardia dell’ospedale lo avrebbero avvertito. Gli anbu sarebbero all’erta.> certo, ma abbiamo appurato che di loro non ci si può fidare. Detto fatto. Per eliminare qualsiasi dubbio per sé e per la donna, la ragazzina andrebbe a comporre il sigillo della Capra con entrambe le mani, sollevandole al livello del plesso solare. Quindi cercherebbe di avvertire dentro di sé il proprio chakra, la sua energia che le riempie il corpo ed ogni punto di fuga. Ne saggia il movimento, il corso, si concentra su di esso e di colpo cercherebbe di scuoterlo violentemente dentro di sé. Lo muoverebbe veloce e in maniera scoordinata, forte a farlo sbattere contro le pareti del proprio corpo, dei canali in cui scorre. In questo modo, se fosse vittima di qualche illusione a causa di un chakra esterno, dovrebbe riuscire a scuotere il proprio per scacciare quello nemico dal proprio sistema nervoso. Sempre che lei stessa sia abbastanza potente. In seguito, se fosse necessario, andrebbe comunque a spingere la carrozzina della donna, per aiutarla. Non dice altro, perchè proprio non sa cosa pensare. [Movimento verso il corridoio di 5 metri – 1/4][Tentativo Rilascio Illusorio – turno 3/4 – consumo: 3 pc][Chakra: 72/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

La Senjuu sembra interessata al corridoio e vi si avvicina a gran velocità. I bambini, le loro risate, la chiamano come se stessero pronunciando il suo nome e, avvicinandosi allo stesso, potrà notare come il corridoio sembri…particolare. Il colore è particolarmente atono, tutto grigio, lungo circa 10 metri e proiettato in una sola direzione: di fronte a loro. Alla fine dello stesso, perfettamente visibile, una luce impedisce loro di capire dove quella traversata le porterà. Lei non si tira indietro, anzi, sembra decisa ad accettare quella sfida, pronunciando una frase che sembra rendere felice qualcuno. Fumiko, solo lei, riuscirà a sentire un sussurro portato dal vento, una voce calda, maschile, molto dolce e affascinante. <Brava fiorellino…> riferito a cosa non si sa, ma viso che ha intenzione di proseguire in sedia a rotelle, beh non le resta altro che farsi spingere. Ma la sedia inizierà a muoversi da sola lungo il corridoio, senza bisogno che Kouki le si avvicini, facendola avanzare allo stesso passo a cui si muoverebbe una bambina di 12 anni in una tranquilla camminata. Kouki invece si ritrova a muoversi per controllare le risate dei bambini e beh, si ritrova praticamente a osservare una Fumiko che si rilassa sopra la sua bella sedia a rotelle. Oh, essere gravide frutta eh! Si lascia prendere dall’ansia per la paura di un illusione. Tenta anche il rilascio illusorio e si, qualcosa cambia, ma non in meglio. Il suo chakra viene mosso con violenza nel corpo, ma il corridoio non scompare, a differenza della sala di attesa che, improvvisamente, si svuota di tutte le persone che vi erano presenti fino a qualche secondo prima. Dei rumori, particolarmente inquietanti, iniziano a sentirsi alle spalle delle due ragazze. Nella sala di attesa, dal terreno, del fumo inizia a sprigionarsi, segno che qualcosa di poco piacevole potrebbe succedere da un momento all’altro. Però, così come il male sembra pronta ad abbracciarla alle sue spalle, una luce compare davanti a lei. Un ragazzino, o quello che sembra per lo meno lo spettro di un ragazzino, allunga una mano verso Kouki, e solo la ragazzina potrà vederlo, mentre andrà a pronunciare delle parole che solo lei potrà sentire. <Andiamo…seguimi…> anche perché manca poco a superare quelle porte, fatto quello il resto è tutto in discesa, o almeno si spera. [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][16:57]

17:11 Fumiko:
 Osserva la piccola Kouki mentre sta comoda col culo seduto su una comunissima sedia a rotelle, o almeno sembra che sia così fino a quel momento < Kouki è cambiato qualcosa? > vorrebbe non dover usare subito il chakra, non lei per non sforzarsi oltre al momento, e quindi lascia che sia la piccola a fare tutto quello che si deve < fiorellino? > solleva un sopracciglio, qualcosa sembra averla chiamato o almeno crede che si stia rivolgendo a lei, la voce di un uomo < a chi hai detto fiorellino? > meglio chiamarla carrarmato a questo punto tanto la faccia si trasforma in una faccia buffa e gonfia . < OH EH > si tiene forte con le mani su una sedia a rotelle che però inizia a muoversi da sola < QUESTA E' UNA TRAPPOLA MORTALE > beh come non farsi prendere dal panico se ci si siede su una sedia a rotelle che inizia a camminare da sola al passo della Yakushi? < ti dovrei dare un nome a questo punto? > cala gli occhi sui braccioli alla quale si tiene stretta stretta, è pazza, cosa volete farci? Tanto da iniziare a parlare con la sedia che si muove < Spirit, sedia selvaggia > continua con mezzo sorriso, ma adesso Kouki avrà una conferma, la donna non è totalmente apposto con la testa se proprio vuole chiamare una semplice sedia magica Spirit. Nulla ha senso ma la donna sembra andarci a nozze, meglio che con Raido forse. Il luogo è strano è dice loro di andare via, ma lei come ogni protagonista di un film horror che si rispetti decide di avanzare < CHE COSA E'> sente dei rumori orribili, qualcosa di sinistro che viene dalle loro spalle ma non riesce a girarsi totalmente. Le luci ospedaliere sopra di loro, una donna incinta e una bambina insieme, un corridoio lungo pieno di voci e oscuro, e dietro di loro qualcosa di orribile che le fa venire i brividi < CORRI SPIRIT CORRI > ovviamente incita la sedia alla quale ha già dato un nome, devono correre, questo dice l'istinto < CORRI SHADE> e lei se la sedia non si muovesse tenterebbe di muoverla con le sue braccia al massimo della sua forza. del bambino nemmeno l'ombra. [chakra on]

17:17 Kouki:
  [Corridoio lugubre] Non sa cosa stia succedendo a Fumiko, ma la trova decisamente bene, comoda su quella carrozzina. Dal canto suo invece la piccola tenta un rilascio illusorio, non che ci abbia pensato lei di sua spontanea volontà, ma solo perché la donna le ha messo il dubbio. C’è da dire però che la piccola Yakushi è alquanto convinta che non ci sia nulla di anomalo… almeno fino a quando non solo la sedia a rotelle della donna avanza da sola, ma tutto intorno a lei cambia. Il corridoio, già grigio e tetro davanti a lei, non le permette di vedere cose c’è oltre quei dieci metri di lunghezza. E dietro? Il brusio scompare, così come i pazienti, i dottori, il personale medico. Nulla. Non c’è rimasto più nulla, tutto è silenzio. La mentre della piccola viene quindi proiettata e settata sulla modalità sopravvivenza. Nel giro di pochi istante Mirako viene richiamata all’ordine e forte della sua presenza nella propria testa, l’espressione della giovane si fa seria ed attenta. Analizza, ascolta, ma quello che proviene dalla sala di attesa non le piace, proprio per niente. Gli occhi si posano sul pavimento, dal quale si solleva del fumo, inquietante come i rumori che vanno a sprigionarsi. <Con chi stai parlando?> un lieve sussurro rivolto alla donna, quando la sente parlare e delirare poi in seguito su Spirit, la sedia selvaggia. <Mantieni la calma. Farsi prendere dal panico non aiuta.> Se la sua tecnica è riuscita, e lei ha smontato una probabile illusione… è possibile che quella che sta vivendo sia davvero la realtà? Oppure si trova in una seconda illusione, come un sogno nel sogno? Non riesce a capire, ma tutto ciò la turba. <Non lo so.> sussurra, sibila con quel tono di voce basso ma melodioso, una risposta che viene direttamente data ad una domanda posta da Mirako nella sua testa. Anche se potrebbe sembrare che possa rispondere alla donna, ma non è così. Nel vedere e sentire quello che succede nella sala d’attesa, istintivamente indietreggerebbe, facendo quel passo che le permetterebbe di entrare nel corridoio incriminato. <Non c’è più nessuno qui, Fumiko. Succede qualcosa di strano dal pavimento, c’è del fumo.> Si gira, si volta non appena nota quel bagliore, la luce che porta con sé un ragazzino che sembra reale quanto uno spettro. La fronte viene corrugata, scettica, confusa, ma piuttosto che rimanere a vedere quello che di orribile sta per accadere dietro di lei, seguirebbe il ragazzino. <Chi sei? Sai cosa sta succedendo?> lo seguirebbe, si, ma non senza diffidenza e fargli delle domande. Non si fida di lui, come non si fiderebbe di nessuno in quella circostanza, ma le pare il male minore, quindi avanzerebbe verso di lui, nel corridoio, attendendo delle risposte. Fumiko nel mentre si sta già dando alla pazza corsa nel corridoio, sempre ammesso che riesca ad andare più veloce di così. Brividi lungo tutta la schiena, spera di allontanarsi da quella sala di aspetto il più presto possibile. Tesa, in allerta, ma mai si lascerà andare al panico. Sangue freddo, mente analitica. O è un sogno, o le hanno drogate. [Chakra: 72/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

Oh. I Kami ringraziano che le due donnine abbiano deciso di entrare nel corridoio, piuttosto che affrontare il fumo nero e gli inquietanti rumori che si sentono provenire da dietro di loro. Il tempo di superare, entrambe la fuga della porta sul pavimento, che entrambe le ante andrebbero a richiedersi con forza, bloccando il fumo con incredibile potenza. Questo batte contro le porte, andando ad assumere l’aspetto di un mostro sotto i loro occhi, sempre se si fermeranno a guardarlo prima di riprendere il loro percorso. Fumiko però inizia a dare i numeri, chiamando la sedia a rotelle con un paio di nomi che non sembrano appartenerle e che non hanno molto senso, in quanto riferire ad una sediolina che non ha nulla di particolare, se non per il fatto che si muove da sola. Poi, si muove da sola si, ma perché spinta non perché magica. Kouki potrà vedere il bambino avvicinarsi ai braccioli della sedia di Fumiko e iniziare a spingerla. Un bambino, vero e proprio, della sua età, forse solo qualche anno più grande. Capelli castani, occhi grandi e allegri, con un grosso sorriso stampato sul volto. Spinge la sedia di Fumiko e la porta sempre più verso la luce, senza togliere gli occhi di dosso a Kouki. Il passo è tranquillo, quello di un bambino di tredici, quattordici anni, che stranamente supera i 1,60cm…si porterà alto da grande! Poco prima di arrivare alla soglia della luce il ragazzi si ferma, mostrandosi finalmente anche a Fumiko, per sorridere ad entrambe dolcemente. <Mi chiamo Goro. Sono un cacciatore. Mi hanno dato un compito importante, incredibilmente importante. Mi hanno detto di farvi da guida, di portarvi lontane dal pericolo, dal fumo e dalla distruzione. La caccia…è aperta> conclude così il suo discorso, spingendo entrambe le ragazze nella luce e lasciandole con più domande che altro. Non potranno ribellarsi, non riusciranno a evitare di sentirsi spinte in quel fascio di accogliente e calda luce solare che, lentamente, andrà a scomparire. Si ritroveranno separate, ad una distanza di circa 6 metri l’una dall’altra. Si possono vedere facilmente, così come possono vedere gli alberi che le circondano, in quella che sembra una radura in mezzo ad una foresta. A 10 metri, alto su una roccia, una bestia le osserva. Un lupo, dalle dimensioni superiori alla media, fissa Kouki con espressione evidentemente interessata. La testa del lupo, dalla loro angolazione, sembra esser fatta completamente di ossa, mentre il resto del corpo è perfettamente normale, se non fosse che è alto circa 3 metri al garrese. Non si lascia scappare la preda, non si ferma nemmeno un secondo per pensare, che eccolo va a piegare le zampe, allungandosi in un atletico salto in direzione di Kouki, con l’evidente intenzione di atterrarla. [Kouki 2/4 di difesa, il resto libero] il tutto sotto gli occhi di Fumiko che, invece, sembra esser libera di fare quello ce vuole…dalla sua comoda carrozzina “Spirit” [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][17:37]

[Il lupo: https://i.imgur.com/iZHmIJB.jpg]

17:52 Fumiko:
 < la voce non l'hai sentita? > si rivolge di nuovo alla Yakushi, impossibile non sentire quella voce ma ormai è partita, con la testa s'intende. < fumo? > parla ma poi si da alla pazza corsa in carrozzina che la porta a dare il meglio di se, o il meglio della sedia . < con chi stai parlando? > spaventata anche dalla Yakushi che parla praticamente sola per lei dato che non riesce a vedere il bambino che la prende per mano e che vuole portarla in salvo, grazie per aver aiutato anche Fumiko eh. ma la sedia non risponde a quel richiamo ma cammina lo stesso lasciando che dietro di loro la porta si richiuda fortemente, ma si gira a gfìuardare e può notare solo con la coda dell'occhio di qualcosa di strano, e orribile anche. Deglutisce mentre cammina verso la luce < sto per morire? > quello sembra proprio il paradiso, o almeno alcuni lo descrivono così, una luce bianca e calda che ti chiama. Deglutice ancora finchè non sente una presenza dietro di se, che la porta a voltarsi verso un ragazzo. Lo guarda sbigottita < e tu chi sei??? > la voce alta e affaticata quasi < cacciatore? Lontano dal pericolo? Quale pericolo? e poi perchè noi due? e quale caccia??? > le domande che si susseguono una dopo l'altra e vuole una risposta ma non fa in tempo che come per magia si ritrovano fuori. La donna vede come siano adesso fuori in una radura e che siano sole le due donnine,solo separate con una Kauki lontana 6 metri da lei. Ma il lupo è quello che attira la sua attenzione, un lupo fatto di scheletro o qualcosa simile, qualcosa di orrendo che la mette in allerta tanto da farla alzare dal suo comodo giaciglio. La osserva ma la'animale punta direttamente a Kouki e sa che dvee intervenire e presto pure, e lei non ha nemmeno bisogno delle armi per farlo. Le mani salgono al plesso solare, la concentrazione è alta, deve fermarli a tutti i costi, provando a metterli al tappeto con tecniche d'acqua. Si concentra sul proprio corpo alla ricerca del proprio elemento primario, il suiton. L'elemento di acqua, un elemento che sente suo in modo particolare, la sua affinità sia con l'acqua di Ame e con il mokuton aiuterebbe a richiamarlo dai meandri del proprio corpo per farlo muovere per influenzare il chakra al livello del plesso solare.Sorride a quei metri di distanza che separano lei dai due aggressori , stando ferma ad osservare i suoi avversari e imprimere la propria presenza sull'acqua. Le mani che salgono nuovamente al plesso solare andando a formare un altra serie di sigilli, drago , cinghiale e lepre. Si concentra sul proprio chakra influenzato del proprio elemento suiton. Lo lascia scorrere in tutto il corpo , lascia che dal plesso solare inizi a scendere lungo la colonna vertebrale, attraverso il bacino, le gambe , i piedi e da li farebbe in modo che grazie alla propria volontà questo esca dagli tsubo per fondersi con il terreno acquatico sottostante. Si concentra su quel chakra rilasciato, si concentra abbastanza per richiamare le sue armi e adesso dal pelo dell'acqua andrebbero ad uscire e formarsi ben 5 shuriken di acqua. Queste andrebbero a vorticare al pelo dell'acqua confondendosi quasi con la superficie mentre lei cerca di comandarli , comandare quegli shuriken liquidi per farli muovere dalla superficie verso i suoi due aggressori, cerca di farli salire dall’acqua e in un movimento dal basso verso l’alto, tenta di mandare tutti gli shuriken nel punto preciso dove la bestia dovrebbe incontrare Kouki, non punta ovviamente alla bambina ma cerca di capire l'arco che prenderà la bestia nel tentativo quindi di lanciare tutti gli shuriken d'acqua alla parte laterale che le mostra la bestia concentrandoli tutti nel corpo e nella testa, due precisamente tenterebbero di prenderlo in faccia, sul muso uno e l'occhio l'altro, uno sul collo e gli altri due tra le spalle e le scapole, deve sforzarsi di fare quello che può. [ chakra on][tentativo shuriken liquidi][chakra 85- 10]

18:06 Kouki:
  [Radura lugubre] <Nessuna voce.> risponde alla donna, scuotendo la testa, e va anche a spiegare la situazione a Fumiko che è meglio non subisca troppi stress a questo punto. <C’è un ragazzino, che mi invita a seguirlo> breve pausa. Come se fosse la cosa più normale del mondo, no? Aspetta, aspetta, aspetta… era già successa una cosa simile in passato. Pensa piccola Yakushi, la lampadina si accende! Un’altra occasione nella quale il rilascio illusorio non era servito, e lei si era ritrovata in un ambiente totalmente differente rispetto a quello di partenza. Il visino si fa ancora più serio, la rabbia inizia a salirle in corpo, soprattutto dopo che ha saputo di quello che è successo a Shade. Wonderland. <Ma certo.> gli elementi ci sono tutti, le similitudini anche, la sua mente analizza e mette insieme per quello che può saperne lei. Sibila velenosa, iniziando a guardarsi intorno. <Fumiko, prestiamo attenzione. Hai sentito di quei ninja che cadevano addormentati e si risvegliavano con ferite, oppure non si risvegliavano più?> la piccola crede di si, dopo tutto è un evento che ha interessato sia Konoha che Kusa, qualcosa di abbastanza plateale. <Mi è già capitato, ed è successo anche a Shade. È probabile che ci sia successa la stessa cosa e siamo finite in Wonderland. Quindi stai attenta, non è nulla di buono.> sibila nuovamente verso la donna, mettendola in guardia, mentre le mani vengono chiude a pugno, forte. Ancor meno ora si fida di chiunque possa esserci oltre a Fumiko. Fissa il bambino, molto più alto di lei, che spinge la carrozzina della donna senza togliere gli occhi di dosso dalla Yakushi. E sorride, beato e tranquillo, lui, nella loro passeggiatina serale. Una smorfia, non si fida per niente. Ma tutta quella sua ipotesi viene smontata dal ragazzino stesso quando va a parlare. Tutto svanisce in una nuvola di sabbia, tutto crolla e lei si ritrova a non avere la minima idea di quello che sta succedendo. <Goro, di che caccia stai parlando? A cosa daresti la caccia?> sta parlando di quella dei manifesti, delle scritte sui muri, quella caccia annunciata e che probabilmente è arrivata. Confusa, allarga gli occhi in un’espressione stupita. Ma probabilmente le sue domande non avranno risposta, dato che man mano vengono spinte in quella luce che le avvolge, calda ed accogliente. Per poi ritrovarsi in una radura in mezzo al bosco, distante da Fumiko di almeno sei metri e con una bestia dall’aspetto pericoloso che fissa la ragazzina da un’altura. Dischiude le labbra, è un lupo gigante. <Lontane dal pericolo?> ironica, riprende le parole del ragazzino, ma non ha tempo da perdere in sibili, perché la bestia si lancia in un salto verso la piccola, con tutta l’intenzione di atterrarla, o spiaccicarla a questo punto. Non ha tempo da perdere, deve pensare a spostarsi e difendersi, non ha intenzione di morire. Nella sua vita affronta solo mostri, è un po’ stufa. Fa appello a Mirako, alla parte più forte e senza pietà che è in lei, quindi al momento deve schivare, andrebbe quindi a concentrarsi sul chakra presente nel proprio corpo, e dal plesso solare, dal centro del proprio corpo, cercherebbe di farlo scorrere velocemente verso il basso. Veloce, sempre più veloce, figlio dell’adrenalina. Cercherebbe di farlo scorrere lungo l’addome, il bacino, quindi cercherebbe di immetterlo in entrambe le sue gambe. Cercherebbe di avvolgere col proprio chakra le cosce, le ginocchia, gli stinchi e i piedi, entrambe le gambe verrebbero imbevute dal chakra che farebbe ora avvolgere ogni singolo muscolo delle sue leve inferiori. Le ginocchia si fletterebbero, carica la propria forza e cercherebbe di usare tali gambe come leve. Il bacino si abbasserebbe quindi, così come il proprio baricentro per un maggior equilibrio e stabilità. Il busto verrebbe piegato verso sinistra e quindi tenterebbe uno scatto laterale sfruttando il chakra immesso nelle gambe e l’adrenalina del momento. Le gambe si estenderebbero seguendo la direzione del busto, verso sinistra, e cercherebbe quindi di schivarlo sostituendosi ad una velocità triplicata. Se fosse riuscita a schivarlo, continuerebbe la sua corsa, fino alla massima distanza che riuscirebbe a sopportare la sua povera testa che dovrebbe essere troppo sballottata per il movimento triplicato, per fare altro. [Tentativo Sostituzione di II tipo – consumo: 4 pc – Turno 2/4][Taijutsu: 90][Massima distanza raggiungibile: destrezza/10 m = 4,5 m verso sinistra][Chakra: 68/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

Fumiko non ha dell’acqua intorno a se, non ne ha per nulla sfortunatamente, cosa che le impedisce di lanciare gli Shuriken d’acqua così velocemente e con la naturalezza con cui effettivamente sperava. Non c’è molto da dire o molto da fare, l’acqua è assente e non riesce a lanciarli. Poco male, perché Kouki schiva perfettamente l’attacco del cagnolone, andando a lasciarlo ricadere sul terreno da solo. Osserva la copia residua della ragazzina per qualche secondo, con la testa inclinata, mentre, a seguito del movimento, lo scheletro scivola via dal suo volto, lasciando spazio al pelo e al classico muso di un lupo in carne e ossa che si diverte ad indossare una maschera…il teschio di un lupo che evidentemente era più grande di lui. Si sente nudo il cagnaccio. Si guarda intorno e porta la coda fra le zampe, cercando di toccare il teschio un paio di volte con il tartufo, prima di iniziare a guaire sonoramente. Gli occhi dorati del canide si spostano sulle due giovani donzelle, alle quali mostrerebbe il proprio lato da preda, piuttosto che da predatore. Prende fra le fauci la maschera, si abbassa fino a toccare con il ventre il terreno e, quatto quatto, cerca di avvicinarsi a Fumiko, guaendo e lasciando il teschio in modo che la ragazza gliela possa rimettere sul cranio. Ulula, guaendo, spostandosi anche con lo sguardo verso Kouki, iniziando a sbattere la coda sul terreno in maniera vistosa, riprendendo a mugolare verso Fumiko aspettandosi di ricevere la propria maschera indietro. Stavate per attaccare un cagnolino da casa…più alto del normale, ma sempre un cagnolino da casa resta…anche se potete sempre non fidarvi e tentare di ucciderlo. <Vedete> la voce è familiare, è Goro, il ragazzino di poco prima, seduto sulla stessa roccia da cui è partito all’attacco il lupo. <A volte ci si ferma ad osservare un dettaglio e si ignora il complesso. La caccia ha fatto una promessa, l’ha fatto la sera di Halloween. Noi saremmo venuti al villaggio per aprire la caccia, ma nessuno ci ha preso in considerazione.> ammette, muovendosi per avvicinarsi alle ragazze. <Konoha ha già subito il suo attacco, hanno perso diversi civili, qualche casa ne è uscita distrutta e i criminali sono liberi. Questi sono i dettagli importanti che la caccia ha lasciato dietro di se, insieme ad una domanda, che nessuno fino ad ora si è posto> e che non sarà lui a porvi. <Kuroi ama i bambini> dice rivolto verso Kouki, per cercare di convincerla a non uccidere un povero cane troppo cresciuto. <Io, Kouki Oboro, sto dando la caccia a voi. Ma lo faccio per tenervi lontane dalla distruzione che stiamo portando a Kusa…ho ordini precisi e sono quelli di tenervi al sicuro, di proteggervi, come ho protetto altri durante l’attacco a Konoha…> ora, potete fargli tutte le domande che volete, oppure… [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][18:27]

18:41 Fumiko:
 < wonderland? > scettica, non crede proprio perchè Raido le ha detto che wonderland è finita e non si sognerebbe mai di metterla in pericolo, ne lei, ne Kouki tantomeno la piccola Miho dentro la pancia. Non è così, non metterebbe loro due dentro una foresta con un lupo gigante pronto a far fuori la piccola Kouki. E lei fa quello che può al momento, lancia i suoi shuriken, o almeno è tanto rincretinita e folle da dimenticarsi di fare una cosa, cofluire l'acqua nell'aria dato che hai piedi non ne ha ma tutto sembra essere comunque stressante per la donna che è affaticata, il respiro è pesante ma Kouki si sposta fortunatamente. Gli occhi si appannano leggermente mentre sente il cane guaire forte perchè ha perso la sua maschera. Non è solo lei la folle della situazione allora. Deglutisce cercando di tenere dritta la schiena mentre osserva il cane quatto quatto e anche , triste? Venirle incontro, attaccarlo o no? Non sembra essere di nuovo un problema,non sembra affatto anzi le lascia pure la maschera di ossa vicino ai piedi e lo sguardo della donna non può che essere sorpreso da tale rivelazione. Lo fissa tossicchiando leggermente < v-vuoi la tua maschera? > sembra proprio così, ma il cane troppo cresciuto non smette di guaire affranto < se te la metto.. non ci attacchi vero? E non mi mordi? > per quanto sia pronta a uccidere, uccide solo chi la attacca specialmente trattandosi di un animale. Prenderebbe con calma e mani tremanti il teschio da terra e lentamente proverebbe ad infilarlo di nuovo sulla testa del lupo così che abbia di nuovo la sua maschera e se ci riuscisse sposterebbe le iridi verso una voce, la stessa voce di prima < non capisco .. caccia in quale senso? > domande ovvie quelle che pone e che continuerà a fare < perchè attaccare il villaggio e Kusa? > non sa nulla degli attacchi di Konoha < giuro che se avete fatto del male a mia madre la pagherete > come se potesse realmente essere una minaccia in quel modo, col pancione gonfio , la piccola sveglia dentro di se che scalcia e lei affaticata < Kuroi? Sei tu? > si guarda intorno, che sia il lupo troppo cresciuto? < distruzione a Kusa.. la fuori c'è Raido > il volto che sbianca e diventa cereo, la fuori c'è il padre di sua figlia. Ovvio che sia preoccupata per tutto ciò < p-perchè.. > altro colpo di tosse prima di inginocchiarsi a terra e poggiare le mani sul terreno, il respiro che lentamente si calma e lei che si ristabilizza , quelle emozioni sono troppo forti < perchè proteggerci se state attaccando due villaggi? > riporta lo sguardo verso il ragazzo aspettandosi delle risposte . [chakra on][85/85]

18:52 Kouki:
  [Radura lugubre] Si sposta, riesce ad evitare quell’ammasso di ossa, muscoli e pelo. La testa gira, rintronata per la troppa velocità usata, ma per lo meno è salva. Si, ma il mostro è ancora lì. Cercherebbe di recuperare la propria freddezza, muscoli tesi, ginocchia flesse, gli occhi che fissano il lupo perdere la propria maschera. Senza dire una parola, la ragazzina cercherebbe di concentrarsi ancora una volta sul chakra. Dal plesso solare, lungo la spalla destra. Sarebbe pronta a far scorrere tale energia lungo il braccio, fino alla mano, con tutta l’intenzione di abbattere il mostro con il proprio cannone, ma qualcosa la blocca. <No!> alza la voce, urla, la mano sinistra va ad afferrare il suo stesso braccio destro, interrompendo la concentrazione necessaria per incanalare il colpo. Si frena di colpo, o meglio, frena la parte di sé che viene controllata da Mirako e che la rende un’assassina senza scrupoli. Quel lupo non attacca più, la coda in mezzo alle gambe, quei guati… qualcosa dentro di lei vacilla, non è abituata a trovarsi davanti a qualcuno che non vuole farle del male. sbigottita, traballa anche un po’ sulle proprie gambe, mentre osserva il cagnolone troppo cresciuto avvicinarsi a Fumiko per farsi rimettere quella specie di maschera d’ossa. La Voce di Mirako urla dentro la propria testa, costringendola a scuoterla con forza e chiudere gli occhi. <No.> ripete, più ferma e convinta, dando ordine all’Altra di calmarsi. Ed eccola di nuovo, la voce del ragazzino, Goro, dall’alto di quell’ammasso di rocce, che si rivolge nuovamente a loro. <Cos’è? Vi siete sentiti offesi perché nessuno vi ha presi in considerazione?> rabbia monta dentro, si sente presa in giro, si sente strana. <Cosa avremmo dovuto fare? Sta ai Kage pensare alla difesa del villaggio ed ordinare agli anbu e ai ninja le misure da prendere per precauzione. Se non lo hanno fatto sono stati degli sciocchi.> a Konoha c’è già stato un attacco, dei morti, dei feriti, e la rabbia sale, cresce. <E che senso ha avuto liberare i criminali ed ammazzare gente innocente??> si infervora, e questa volta non è Mirako che la fa sentire arrabbiata, ma la pura Kouki. Si sente estremamente confusa perché non riesce a capire con chi sta parlando. Molte cose si contraddicono e lei non ha punti fermi. <Dai la caccia a noi? Non mi sembra niente di positivo l’apertura di questa caccia che porta morte e distruzione a quanto dici, eppure il tuo cacciare noi dovrebbe proteggerci dalla caccia stessa?> scuote la testa, solleva le mani, pare isterica. Ecco cosa fa l’assenza di Mirako. <Perdonami, ma mi sembri parecchio contradditorio e non sto capendo niente.> a Konoha c’è Shade, a Kusa c’è suo padre, e la distruzione, a quanto dice questo ragazzo, sta avvenendo. Il braccio destro della ragazzina verrebbe alzato, il palmo della mano aperta e punta verso il ragazzino. Occhi seri, minacciosi, mentre la mano sinistra, invece, va a sorreggere il polso del braccio disteso. Sta prendendo la mira. <Ti conviene rispondere alle nostre domande. Perché per il momento voi siete i nemici e state facendo soffrire gente innocente, e se non ottengo risposte valide, io ti ridurrò in polvere.> chiara, concisa, sibila verso quello che rimane ancora un nemico ai suoi occhi. Ancora non richiama il chakra, non mette in moto il proprio cannone… ma lo farà se necessario. <Chi ti ha mandato qui a proteggere noi? E perché proprio noi? Cosa volete?> lo guarda, assottiglia gli occhi. <Come sai il mio nome? E i messaggi che avete lasciato che senso avevano? Parlate di voi stessi come se foste delle entità, sempre ad osservarci, come divinità. Ci avete accusato di vestirci come voi e spaventarci a vicenda, cosa intendete dire con questo?> be, li ha letti i manifesti e anche con attenzione quando sono apparsi. Esige tutte quelle risposte, esatto. [Chakra: 68/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

Kuroi, il cagnolone nero, rimane fermo ad osservare Fumiko dal basso della sua posizione. Poggia anche il muso a terra, osservandola con gli occhi pieni di tristezza, mentre si aspetta di vedersi restituire la sua maschera. La cosa sbatte sul terreno alzando un polverone quando la ragazza chiede se la rivuole indietro e, quando la vede prenderla fra le mani per rimettergliela sul volto, non riesce a contenere l’entusiasmo. Alza il sedere, sculetta come un cucciolo e, subito dopo averla riavuta indietro, aggredisce Fumiko con il massimo delle sue crudeli e spietate coccole! Eh si, perché cercherebbe di avvicinare il suo muso al volto della Senjuu prima di tentare di leccarle con entusiasmo l’intero volto. Si fermerebbe poco dopo solo nel sentirsi chiamare per nome dal uno dei suoi padroni, si volta verso di lui ansimando, con la lingua da fuori, e torna a fissare la Senjuu nella stessa identica posizione, andando a posare finalmente il sederone per terra, tornando ad osservarla dall’alto verso il basso. Poi la vede, sbianca e il canide si preoccupa, più del suo padrone, al punto da portarsi con il muso in avanti per permetterle di appoggiarsi a lui piuttosto che toccare con le mani il pavimento. <Tua madre sta bene, Fumiko Senjuu, non preoccuparti. Anche Shade Hyuga e Uta Beerus sono salvi, se la cosa ti può far stare meglio. Murai Akimichi…dovresti conoscere anche lui, no? Ha ucciso uno dei nostri, potrebbe avere qualche senso di colpa, ma sta bene anche lui> ammette con un cenno del capo, sospirando e alzando lo sguardo e una mano al cielo per rispetto nei confronti dei caduti. La mano viene stretta a pugno e avvicinata al cuore, mentre torna a fissare la Senjuu. <Il tuo amato, padre del bambino che porti in grembo, invece è lontano dal villaggio. L’abbiamo attirato fuori dal villaggio con una scusa per…ridurre i rischi> per chi li stanno riducendo ancora non si sa. <Tranquilla…dovrebbe tornare presto e vivo> dovrebbe. Sai, se si butta sotto il treno prima di tornare non è che ci si può fare molto. <Posso rispondere solo alle domande giuste> e ora ascolta anche le parole di Kouki. La bambina si ritrova a combattere contro se stessa e il cane lo sente. Sembra indeciso su chi consolare prima….sai vorrebbe aiutare anche Kouki, ma è uno solo e non sa come fare…motivo per cui va a voltarsi verso il suo padrone per chiedergli aiuto. <Kuroi scegli tu chi aiutare. Io non mi avvicino a loro…rischio di morire se lo faccio, non è vero?> ironico nel tono, ha seriamente paura di Kouki, anche se quella è la sua dimensione, la sua illusione, non ha motivo per avere paura. <Non vi sto richiamando, Kouki. Non siete voi gli sciocchi, lo sono coloro che non prendono in minima considerazione un attacco preannunciato. Ma non fraintendermi. Non uccidiamo gente innocente. Ed è proprio per difendere chi è innocente che mi è stato ordinato di darvi la caccia. L’ospedale, una piccola ala, ha preso fuoco….per così dire…> non ha preso fuoco da solo ovviamente, ma non c’è nemmeno bisogno di specificare. <Io dovevo solo tenere al sicuro un gruppo preciso di persone…praticamente tutti, mentre i tuoi colleghi si adoperano al meglio a spegnere le fiamme. Il fuoco è contenuto, non dovrebbe creare danni evidenti, né uccidere persone malate e innocenti…ma nel dubbio è meglio sempre proteggere chi se lo merita, no?> il discorso non fa una piega. <La caccia non è un movimento, è un nome. Noi siamo la caccia, siamo delle persone cresciute sotto regole diverse, regole migliori. Mi è stato detto di chiedervi se volete … vedere il nostro mondo…> da dietro gli alberi spunterebbero fuori un gruppetto di 7 bambini vestiti di bianchi, lontani dalle due ragazze circa 15 metri. Si nascondono dietro il tronco alcuni, ma le guardano. <I bambini non vedevano l’ora di giocare con te…Kouki…> gli dispiace essersi conosciuti in una situazione così stressante per le ragazze. <Sono stato mandato qui a proteggervi dal generale della caccia. Come so il tuo nome, perché abbiamo lasciato il messaggio…mi dispiace dovrete scoprirlo da sole…e anche il perché ci siamo definiti delle divinità….mi dispiace posso rispondere solo alle domande giuste> un bambino, molto simile a quello che sta parlando, cercherebbe di avvicinarsi a Kouki, particolarmente incerto. Porta le mani dietro la schiena e le unisce, iniziando a scavare il terreno con la punta della scarpa. A vederlo ha circa 10 anni e si mostra molto timido. <Ti…ti va di giocare…con noi?> abbassa lo sguardo al terreno, non ha il coraggio di guardarla in faccia e infine Goro riprende a parlare <Posso portarvi indietro, se volete…anche se preferirei evitarlo> lasciarle a metà, sarebbe contro le regole. [QUEST][TURNI: Liberi][TEMPO: per ora senza tempo][NOTE: chi sfora nel tempo avrà malus on a discrezione del master][Si sto copiando i tag ò_ò][19:14][i bambini: https://s25.postimg.org/87rpmca27/cb74b0ec.jpg]

19:35 Fumiko:
 Si becca in piana faccia una leccata madornale che le tira su pure i capelli blu e la bava che puzza ma lei non si arrabbia, non è come Raido che odia gli animali, lei li ama e nonostante quel cane farebbe venire la fifa a chiunque si ritrova a sorridere e provare a dargli una piccola carezza sul muso, allo stesso modo che ha fatto col leone < bravo cucciolo > le cose lei le vede in modo diverso, distorto sotto certi aspetti e infantili sotto tanti altri < però non devi saltare addosso ala gente, sembra che tu voglia fare del male > lo ammonisce dolcemente . ma cade a terra, con un muso peloso che la segue e che la fa a poggiare a lui < grazie > sussurra con un mezzo sorriso appoggiandosi per un poco a lui < fuori dal villaggio? L'avete attirato li?? > gli occhi si riempiono di alcune lacrime, nessuno può fare del male a raido , lui è forte, ma se lo hanno attirato in una trappola cosa può fare? < presto e vivo.. mi chiedo allora il motivo di tutto ciò, perchè queste prove? mi sembrano tali se non sono portate ad andare contro alla vita degli shinobi > si mette seduta finalmente, quella posizione è migliore di prima. Osserva il cucciolone essere in dibattito con se stesso < va pure da Kouki, io sto bene > proverebbe ad accarezzarlo di nuovo sul muso con la mano < un attacco preannunciato.. perchè lo avete annunciato? Qual'è il vostro scopo ? non volete uccidere innocenti, chi sono le vostre vittime allora? > passa intanto le mani sul pancione carezzandolo dolcemente, un modo per tranquillizzarsi lei e tranquillizzare la piccolina che si agita dentro di se . ascolta tutto quello che il ragazzo dice < regole diverse e migliori.. il vostro mondo? > la curiosità che si impenna immediatamente , non sa cosa dire e cosa credere < non capisco bene.. anzi non sto capendo nulla. Che mondo? > e da dietro gli alberi vede spuntare delle figure minute e aggraziate, dei bambini < da dove vengono questi bambini? > sospettosa adesso, le sembra tutto troppo strano anormale anche. < dobbiamo scoprirle da sole dici? > e li si alzerebbe, con un bel pò di fatica dato il peso in più e una pancia tanto grande che non vede sotto cosa succede < quindi.. per scoprirlo.. dovrei venire con te in questo tuo mondo? > ma avrebbe accettato, è ovvio dato che starebbe camminando cercando di avvicinarsi al ragazzo < bambini.. > si rivolge direttamente a loro, la voce della verità in quel momento sempre che non sia delle illusioni < mi potete confermare che se verremo con voi nel vostro mondo, non ci accadrà nulla? > la voce rimane bassa e dolce, perchè sta parlando con dei bambini, il suo punto debole.

19:40 Kouki:
  [Radura lugubre] Il cane, il ragazzino. Non sta capendo. Vede quell’animale comportarsi come un cucciolo indifeso, nonostante la mole, e non sa cosa pensare. Lo vede mentre si accuccia, attende che la donna gli ridia la maschera e nota la felicità dell’animale. Non commenta, non sa come farlo. Infine si limita ad ascoltare quello che il ragazzino dice, in risposta a Fumiko, sulla salute della madre, di Shade, di suo padre. Si tranquillizza, ma non del tutto, anzi, forse per niente. La rabbia scava dentro di lei, per quanto la voglia di conoscere quello che sta succedendo è forte, è altrettanto pressante la voglia di mandare tutti all’inferno. Si acciglia, osservando gelida il ragazzino. <Rischi di morire solo se non mi dai un valido motivo per non attaccarti.> commenta in sua direzione, senza abbassare il braccio e senza distogliere lo sguardo da lui, per questo non ha la minima idea di che cosa stia facendo quel cagnolone. La voce di Fumiko è lontana, la testa le gira, troppe emozioni che intaccano la sua psiche e la rendono dolorosa per colpa dell’infezione al sangue che si porta dietro. <Questo tuo discorso avrebbe senso, ma prima tu hai detto che Konoha ha perso dei civili. Questo vuol dire che sono morti, e per quanto mi riguarda i civili sono innocenti ed impossibilitati a difendersi se non sono ninja.> afferma con calma, ma è una calma fittizia, di quella che cela dietro di sé molta rabbia. Mirako non mette becco, ma è evidente che si diverte a dare carburante a tale ira. <Perché dare fuoco ad una struttura importante come l’ospedale? Mi stai dicendo che stai attaccando solo la struttura in sé, senza attaccare chi c’è dentro? E per quale motivo?> altre domande, solo e sempre altre domande, ma pretende che l’altro risposta ad ogni sua parola. <Cosa volete dimostrare?> ancora, un’altra domanda. Sospira, cerca di richiamare a sé la calma, ma è difficile. <Voi siete la caccia. Avete delle vostre regole e che regole sarebbero? Perché sarebbero migliori?> alle successive parole non risponde, rimane semplicemente sbigottita. Ora la invitano? <Vedere il vostro mondo? Perché ci inviti a farlo?> ma ecco che lentamente, man mano, il braccio viene abbassato. Si parla di bambini. <Con me? Come se mi conoscessero?> si guarda intorno e li vede, sette bambini che si avvicinano timidamente, uno in particolare, più o meno della sua stessa età. È confusa, non capisce, la rabbia sembra scemare per lasciare posto alla perplessità e alla paura. <Dobbiamo scoprire queste cose da sole… okay, allora dicci da che parte iniziare a cercare delle risposte. A cercare di capire. Fammi almeno la cortesia di dirmi da che parte girarmi, perché non saprei come venire a capo delle mie stesse domande.> il tono si abbassa, diventa debole e flebile, frastornata dalla presenza di quei bambini così strani. <Questi bambini… sono dei cacciatori come te? Sono dei combattenti?> si deve accertare della natura di quei bambini, non può abbassare la guardia solo per la loro età, è abituata a non sottovalutare nessuno. Ma sarebbe ancora peggio scoprire che in questo gruppo di persone che stanno attaccando i villaggi, ci sono dei bambini che di combattimento non sanno nulla. Come una setta insomma. Il braccio ormai abbassato, ma non risponde a quella timida domanda che le è stata rivolta, non ancora almeno, ne tanto meno ha ancora deciso se tornare indietro o rimanere. Non capisce, ora sembra davvero avere paura, paura dell’ignoto, paura di quello che sta accadendo fuori e non riesce a distinguere la rabbia dal dolore. Barcolla, la mano destra viene portata a sorreggersi la testa, mentre Mirako urla e urla nella sua mente. Urla al massacro, urla all’assassinio, ma la Yakushi scuote la testa dolorante. Non può colpire dei bambini, ma è anche vero che non riesce a reggere quelle emozioni, ma allo stesso tempo non vuole lasciare campo libero a Mirako. Eppure sono nemici, si o no? [Chakra: 68/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu]

Il cagnone apprezza di buon grado la pacca sulla maschera a forma di scheletro, al punto da tirare fuori la lingua e tornare ad osservare Fumiko. Si metterebbe sdraiato dietro di lei, in modo da darle un posto caldo su cui appoggiare la schiena…sono in una foresta signori, non c’è un divano a cui appoggiarsi. <Si, fuori dal villaggio. Abbiamo tentato di allontanare quelli che ritenevamo i più forti del villaggio con una scusa, per poter agire indisturbati…o quasi. Sappiamo di essere controllati. A Konoha abbiamo perso molti dei nostri per colpa dell’Hokage, ma non abbiamo nulla contro di lui. Stava facendo il suo lavoro e noi facevamo il nostro. > anche se fa male perdere amici e compagni per colpa degl’ordini di una singola persona. <Abbiamo detto alla gente di smetterla di vestirsi come noi> lo ammette, e lo hanno detto la sera di Halloween. <In questo momento, ogni villaggio, ci definisce dei demoni, perché è così che ci presentiamo a voi> ancora una volta, non nasconde nulla alle giovani ragazze. <Ma non siamo noi i veri demoni> per ora si ferma su questo discorso, intenzionato a riprenderlo dopo, passando alla prossima domanda. <Fumiko, hai mai provato a pensare come sarebbe il mondo se fossimo tutti una grande famiglia, mossa dal rispetto gli uni per altri, capace di difendersi da sola, in qualunque momento, e disposta a unirsi a formare il più solido dei gusci, per poter proteggere chi da solo non ce la fa? Pensaci e…forse…ti avvicinerai al nostro mondo> un utopia praticamente, vivono in un utopia per la maggior parte delle persone. <Si. Parlate fra di voi, fra coloro che hanno visto l’attacco. Sicuramente insieme sarete più forti> sorride e torna a Kouki. <Non è l’ospedale che vogliamo, ma qualcos’altro. Qualcosa di piccolo e facile da distruggere, qualcosa che non potrà più essere recuperato, qualcosa che si ottiene da questo> poserebbe una mano su un albero. <Ma perché distruggiamo quel qualcosa…per proteggere chi merita di essere protetto. Non cerchiamo di dimostrare nulla, abbiamo solo deciso di muoverci. Il nostro capo ci ha ordinato di muoverci…> e sembra portare del risentimento verso quell’ordine. <Ma un cacciatore ha dei doveri…> sospira e torna a guardare la bambina. <Tu proteggeresti un uomo che ha quasi ucciso sua moglie perché ubriaco? O una donna che vuole morta sua figlia perché le ricorda sua madre, che la picchiava. Proteggeresti chi ha torturato una bambina per quasi diversi anni? Ci sono mostri…> indicherebbe il cane, alzando un sopracciglio, notandolo bello che addormentato accanto a Fumiko <E mostri. Konoha ha perso, fra i civili, una piccola fetta di criminali “innocenti” o sarebbe meglio dire “impuniti”. Kusa…è difficile…è troppo grande. Kusa lo stesso, anche se in modo meno platonico> si guarda intorno e osserva il cielo. <Il nostro tempo sta per scadere…bambini> i bambini escono dalla foresta per raggiungere Goro verso la roccia. <Kouki. Se vuoi trovare un indizio, se vuoi capire cosa sta veramente accadendo, se sei davvero desiderosa di sapere…avrai i tuoi indizii a tempo debito. La strada si aprirà a te prima che tu possa immaginartelo. Per ora voglio lascarvi un mio compagno…per tenervi al sicuro dalla caccia e non solo> detto ciò andrebbe ad allontanarsi, mentre i bambini, tutti, tranne uno, sembrano intenzionato a seguirlo. Il più coraggioso si ferma qualche secondo di più, ad osservarle a parlare con loro, ma solo qualche secondo. <Se non giochiamo mai…non potremo mai conoscerci!> risponderebbe sincero e sorridendo, voltandosi verso Fumiko poco dopo. <Noi vi abbiamo invitati. Speriamo di vedervi preso. Quando sarete pronte a venirci a trovare ci faremo vedere di nuovo, stanne certa. Nessuno vi farà mai del male, anche se…> si volta verso Kouki e abbassa lo sguardo. <Siamo tutti cacciatori, siamo tutti combattenti>. Detto questo il mondo torna alle sue normali dimensioni. L’illusione si scoglie in una sabbia bianca, come la luce che li accolti, accarezzando le figure delle due ragazze. <Ciao Kouki, ciao Fumiko…> il piccoletto le saluta con la vocina allegra, seguita dall’ululato di Kuroi. Tutto tornerà come prima, più o meno. Le ragazze si troveranno fuori dall’ospedale, avvolte da due coperte, per esser sicure che non prendano freddo, lontane dal fumo che potrebbe ancora essere presenti nell’atrio dell’ospedale. Stanno tutti bene, per fortuna, non ci sono problemi, giusto qualche persona che tossisce per il fumo e qualche documento di troppo bruciato. Vicino alle ragazze, seduto a terra ad osservarle, un cane nero aspetta che si alzino per seguirle. Il pelo è lungo, le dimensioni sono quelle di un cane da difesa, ma è completamente nero con gli occhi gialli, come quelli di Kuroi. [END]

20:28 Fumiko:
 < halloween.. nel senso.. siete voi quelli che hanno dato inizio a qualcosa come le maschere? Quelli che chiamano spiriti maligni? > che siano davvero loro? Non capisce ancora ma deve attendere per quello, e il ragazzo si rivolge direttamente a lei < certo che si. Voglio eliminare la feccia da questo mondo, eliminare chi deve essere eliminato.. è questo il mondo che desidero > parla lentamente con convinzione in quello che dice. Hanno messo su la masayoshi per quello , per portare la pace nel mondo e l'uguaglianza < credo che la pensiamo allo stesso modo > e per quello iniziare a provare rispetto per quella specie di setta, un rispetto ancora labile perché ben poco sa , ben poco conosce < dall'albero? Cosa si ottiene da loro? > assottiglia lo sguardo sentendosi chiamare in causa, lei sa Senjuu cosa sa degli alberi? Tutto, o quasi a quanto pare, sa della vita che cresce ed è più viva in loro che in qualsiasi altra cosa. Nota il risentimento, la lotta interiore del ragazzo, nota tutto < CERTO CHE NON LO PROTEGGEREI > si arrabbia adesso e molto. Perché lei stessa ha subito quegli abusi dal padre, Kouki ha subito torture per anni, Shade ha subito altre torture insieme a sua madre. Tutto quello deve cessare, deve smettere di esistere < e voglio che anche questo mondo sia come il vostro . Ma adesso una domanda, voi sapete chi ha colpe o no? > assottiglia lo sguardo ancora, come sanno che i civili morti erano colpevoli? Ma tutti insieme inizianl ad andare via < ritorna se puoi! Voglio parlare con te e col tuo capo! > vuole parlare, vuole vedere se possono unire le forze per portare finalmente la pace < ci rivedremo piccolo > sussurra e infine tutto torna normale, tutto diventa luce e calore, la coperta è sulle spalle e un cane abbastanza familiare le osserva < Raido > una sola parola rivolta a Kouki, Raido è li fuori affrontando chissà cosa [end]

20:34 Kouki:
  [Radura lugubre] Ascolta in silenzio quello che non riesce a capire. Ha dei dubbi, molti dubbi, che la portano a sentirsi impotente, la portano a non capire più chi sia il buono e chi no… un percorso iniziato da suo padre. Vorrebbe piangere, urlare, perché sente che solo in quel modo potrebbe esprimere quello che sente al momento. La frustrazione così forte e potente da attanagliarle testa e cuore. Chiude gli occhi, cerca di metabolizzare. Vestirsi come loro? Come demoni? Non capisce. Li riapre, osserva il ragazzino, pensa a quell’utopia che pare davvero affascinante. <Oh, si sarebbe bello.> una bella famiglia felice, enorme, ma difficile capire se sia sincera o se sia ironica nel dirlo. Non voglio l’ospedale, ma qualcos’altro. Qualcosa di piccolo, che si possa distruggere e mai più ricreare, quando che viene da un albero. <La carta? State attaccando due villaggio per distruggere della carta?> non sa sentirsi presa in giro o meno, ma qualcosa nasce in lei. La carta. <Quale ala dell’ospedale ha preso fuoco? C’era carta? Cartelle cliniche?> sente il cuore battere, cercano documenti? Stanno cercando di distruggere dei documenti? E se così fosse, perché? <Stai parlando di documenti da distruggere? Perché?> le espone quelle domande, come se si trovasse con l’acqua alla gola, ma l’altro continua a parlare, ancora una volta quel dannato discorso. Fumiko risponde, lei ascolta, e poi parla. <Si, ci sono mostri e mostri. Ma di quelli che diventano mostri perché feriti a loro volta? Meritano anche loro una chance.> si sente sempre vicina a quel tipo di persone che nessuno sembra calcolare. <Una madre che odia la figlia perché rivede in lei un mostro che le ha fatto del male, non merita la morte, ma aiuto per superare il trauma che le hanno inferto. Allontanare da lei la figlia, metterla al sicuro, e intanto aiutare la madre a recuperare dell’equilibrio psichico.> dura in queste parole, se c’è tempo e modo di conoscere, se c’è modo di agire, questo è l’agire più giusto. <Chi tortura bambini per divertimenti, invece, è un altro tipo di mostro, che merita morte.> altra pausa, altro sospiro. <Un ubriaco dici? C’è da capire perché fosse ubriaco? Una persona ubriaca non ha totale controllo e magari si sente anche in colpa per aver fatto del male alla moglie. Se invece è un ubriaco violento che gode nel fare del male, allora ti do ragione. Se è violento perché nella propria vita ha conosciuto solo violenza sulla sua pelle? Mi dispiace, ma io sono un mostro creato da un mostro e mi sento vicina a questi tipi di mostri.> conclude. <Il tuo capo ha sbagliato a dirti di proteggere me, allora.> non ha più nulla da dire a persone che tendono a fare sempre di un’erba un fascio, non le sopporta per niente. <Si, sono curiosa di sapere cosa succede. Sono curiosa perché non so più cosa pensare di voi. Uccidete, si uccidete criminali, a detta tua, ma avete liberato i criminali dalla prigione. Non lo so… sono molto confusa e sta pur certo che voglio arrivare a comprendervi, perché questo non sapere mi confonde. Così che possa capire chi siete voi, e decidere verso dove dirigere il mio giudizio.> nemici o amici? Dovrà seguire Fumiko, perché anche lei vorrà parlare ancora con il ragazzino e con il capo, oh, si è davvero curiosa. <Voglio parlarci anche io.> mormora appena, osserva i bambini andare via, quel ragazzino che invece si ferma per parlare. <Mi spiace, ma fin quando non capisco se siete amici o nemici, non intendo rischiare e giocare con voi.> ammette sincera e un poco affranta dalla cosa. Non le rimarrà altro che risvegliarsi all’esterno dell’ospedale, la rabbia e il dolore dentro di lei. Una coperta e un cane. Il viso viene rivolto verso Fumiko ed è rabbia quello che c’è sul suo volto. Ogni volta lo stesso discorso, è stufa di vivere in un modo che non tiene conto delle sfumature, ma a quanto ha capito, nemmeno un modo diverso come quello dei cacciatori ne tiene conto. Si alzerebbe, senza aspetta nessuno, Fumko, cane, no. Basta. Se ne andrà da qualche parte, sicuramente non a casa. [Chakra: 68/75][Equipaggiamento consegnato agli anbu][END]

La sera del 9/11 è la sera in cui la caccia ha portato scompiglio a Kusa. Kouki e Fumiko si trovano in mezzo alla caccia che colpisce l'ospedale della città. L'ala dei documenti, degli archivi, prende fuoco e il cacciatore decide di salvarle per un motivo a loro tutt'ora ignoto, rivelando qualche interessante dettaglio.


Note:
Bravissime, entrambe. Mi avete messa in difficoltà diverse volte con delle ottime domande.
L'unico Neo lo devo dare a Fumiko che poteva evitare di copiare e incollare la tecnica da un'altra quest piuttosto che scriverla manualmente. Ma tanto hai fallito anche per quello...e meno male direi. (kuroi)


Fumiko e Kouki sono seguite da un cane che, preferirà seguire la bambina piuttosto che la donna. Alla nascita della piccola Miho farà volentieri da balia oltre che da guardiano per la neonata e la sorella più grande.