Allenamento Innata . Maybe for the very last time
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Giocata di Clan
Giocata del 09/11/2017 dalle 00:16 alle 00:24 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[ Negli ultimi giorni il piccolo si sta sfinendo, gli allenamenti sono duri e costanti. Si sta impegnando come forse non ha mai fatto prima d'ora, ma è necessario se vuole raggiungere l'eccellenza. Deve farlo per il clan, per il villaggio, per sua madre, per Raido, Fumiko, Raion e tutti gli altri. Il genin sta crescendo rapidamente, se non in altezza dove fa pochi passi in avanti, almeno in maturità. C'è qualcuno che fa affidamento su di lui. Chi l'avrebbe mai detto? Che sarebbe stato qualcuno su cui puntare, a cui chiedere aiuto o supporto? Di buon'ora esce di casa, nel cortiletto interno per continuare ad allenarsi. Riparte da dove si è fermato il giorno prima. Con pochi passi, veloci, arriva al centro del cortile interno attrezzato per l'occasione, con gli strumenti che ha già utilizzato. Oggi non sa se li riutilizzerà tutti, in realtà. Indossa una maglia bianca, semplice, un pantalone nero. Sulla schiena legato stretto l'otre contenente la "sua" sabbia. E' praticamente in mezzo al quadrato che costituisce lo spiazzo. Sguardo al cielo, riflette. Sogna probabilmente e immagina il futuro per come sarà. Senza perdere altro tempo tenta di richiamare il chakra, passo fondamentale. Porta entrambe le mani al petto, congiungendole nel sigillo della capra. Chiudendo gli occhi cerca la concentrazione necessaria. Si focalizza sulle energie psichica e fisica che risiedono in lui. Prova ad individuarle e successivamente a prenderne il controllo. Se ci fosse riuscito avrebbe poi tentato di congiungerle, amalgamandole in un singolo flusso sincronizzato. Le due energie, si sarebbero fuse e Kai le avrebbe spinto attraverso i canali del chakra verso tutti i punti del suo organismo. Se l'operazione gli fosse riuscita il chakra avrebbe preso a scorrere liberamente e lui si sarebbe sentito più forte, più reattivo. ] [ Tentativo di richiamo del Chakra ] [ Chakra 30 ] [ Kai avrebbe percepito una nuova forza travolgerlo, scorrergli dentro come un fiume in piena. Respira profondamente, sciogliendo il sigillo composto per il richiamo del chakra e incrocia le braccia al petto. Una posa più scenografica che altro. Come ha appena fatto per il richiamo del chakra, ora tenterebbe di percepire la sabbia contenuta nella giara alle sue spalle. Quei granelli, così piccoli presi uno per uno ma con una forza pantagruelica se uniti. Lui si sente parte di loro. Un gruppo, una famiglia. Grazie al suo chakra, avrebbe tentato di prenderne il controllo. Quel chakra sarebbe passato dai fori nell'epidermide della schiena, per i canali del suo sistema circolatorio al contenitore pieno di sabbia per mescolarsi ad essa. Nel momento in cui questo fosse accaduto avrebbe sentito quelle particelle di sabbia iniziare a muoversi, come risvegliati da un lungo sonno. D'apprima lentamente, poi sempre più rapidi. Avrebbe "ordinato" a quella sabbia di fluttuare fuori dal foro superiore del contenitore e se fosse riuscito un fiotto compatto si sarebbe innalzato su di lui. L'ammasso di sabbia inizierebbe a vorticare sopra la testa del Sabaku, immobile sotto una nuvola dorata. ] [ Tentativo di risveglio innata Sabaku ] [ Controllo della Sabbia I ] [ Chakra 29/30 ] [ Turni 1/2 per il risveglio ] [ Risvegliata l'innata del suo Clan, Kai si sarebbe mosso verso quegli strumenti che ha già utilizzato per i suoi ultimi allenamenti. Ci sono diversi strumenti, rimasti lì dal giorno prima e altri che ha portato appositamente per l'allenamento odierno. Pesi di diverse misure, bersagli posizionati a diversi metri di distanza. Si porta una mano all fronte, da dove cominciare? Muove incerto qualche passo verso i pesi. Ha già testato la sua capacità nel sollevare oggetti, ma ora vuole vedere se riesce ad alzare anche qualcosa di più pesante. Sarebbe passato dunque oltre il peso da 10 KG e avrebbe posato lo sguardo su un'altro oggetto, più grande. Un peso da 20 KG. Continua a non essere nulla di eccessivo, qualcosa che anche un uomo a mani nude potrebbe sollevare agevolmente ma per lui e la sua sabbia c'è ancora bisogno di allenamento. Kai fa schioccare le ossa alla base del collo muovendo la testa a destra e sinistra, come se dovesse alzare quell'oggetto lui stesso. Può farcela, si direbbe, facendo schioccare la lingua contro il palato. A quel suono la sabbia si sarebbe mobilitata. Dalla posizione in cui orbitava quieta, si sarebbe spostata verso il basso. Un movimento fluido, decisamente più ordinato rispetto ai primi tentativi. Qualcosa di similie ad un gancio sarebbe venuto fuori dall'ammasso informe che sovrasta il Sabaku e si sarebbe avvicinato all'apice del peso. La sabbia, i suoi granelli, si sarebbero stretti sullo strumento. Una presa piuttosto salda, abbastanza da poterlo sollevare, almeno così crede Kai, che infatti coordinando il moto della sabbia avrebbe fatto in modo di alzare di qualche centimetro quell'affare di metallo. Se fosse riuscito, con uno sforzo considerevole, Kai avrebbe potuto vedere il peso stretto nella morsa di quei granelli sollevarsi dal terreno di circa 10 cm. Sarebbe rimasto per qualche secondo in quella posa, per poi aumentare l'altezza. La sabbia, proprio come una gru, avrebbe sollevato il peso di altri dieci centimetri, poi venti, trenta, fino ad arrivare ad un metro. Il sorriso spunta sul volto di Kai. < ... mpf > Non è poi così pesante in fondo, non per la sua sabbia. Avrebbe poi fatto abbassare il peso ripercorrendo la strada inversa, al terreno, molto lentamente. Questo si sarebbe nuovamente avvicinato al suolo, permanendo ora a cinque centimetri di distanza dalla superficie. Soddisfatto del movimento Kai avrebbe allora ripetuto la cosa per un paio di volte ancora, sollevando e abbassando il peso. ] [ Tentativo di sollevamento ] [ Controllo della sabbia I ] [ Turni 1/2 per il sollevamento ] [ Chakra 28/30 ] [ Terminati i sollevamenti, avrebbe posato sapientemente il peso al suo posto. Un sospiro profondo. < … ffiuuu > Lo sforzo, sebbene anche questa volta il peso non fosse così grave, sarebbe stato comunque importante per il ragazzino. Ad ogni modo la presa sul peso, sebbe sia ora al suolo rimane salda. Ha in mente qualcosa. La testa ruota verso il bersaglio più lontano, a circa 10 metri da lui. Lo punta, ghigna. < ... bene bene, facciamogli vedere di che pasta siamo fatti > sussurra, ma a chi? ai granelli ovviamenti, piccoli amici del Sabaku. Ma a chi devono far vedere di che pasta "sono" fatti? Non si sa, Kai inizia a gollummizzarsi. I suoi tessssori. Senza perder tempo, nuovamente, con un cenno della testa avrebbe ordinato ai suoi fidi compari di sollevare l'oggetto. Il moto questa volta è più rapido, conscio del suo potenziale e della forza della sabbia. Il peso sarebbe arrivato a circa due metri d'altezza, più in alto rispetto al ragazzino. Il fiotto che lo tiene saldo spunta dal foro della giara e si allunga dalla testa di Kai. Il genin avrebbe compiuto una mezza rotazione, in direzione del bersaglio distante diversi metri. Avrebbe compiuto un paio di saltelli sul posto, per rilassare i muscoli e poi piegando leggermente le gambe e alzando le braccia si sarebbe posto lateralmente. Assume una posa da lanciatore di baseball, alzando le mani all'altezza della bocca. In realtà non stringe nessuna pallina, lui, ma è la sabbia a farsi sempre più stretta attorno al peso. La presa deve essere solida, se vuole che il tutto riesca. Punta l'obiettivo, fessurizza gli occhi per prendere bene la mira. E' chiaro che quello che ha in mente è di lanciare quel peso proprio verso il bersaglio. Non è un mago dell'houjutsu, ma forse la sua sabbia può dargli una mano anche in quello. E' decisamente più forte di lui, più forte di quanto il suo fisico gli permette. Scimmiottando quello che sarebbe il movimento di un vero lanciatore, Kai alzerebbe la gamba destra, lui è mancino, iniziando a caricare il braccio sinistro. Lo porta leggermente più indietro, e così di riflesso anche la sabbia che stringe il peso indietreggia. Rimane in quella posizione per un istante, il busto intenzione, leggermente roteato per assecondare il moto del braccio. Prima che la mano sinistra arrivi al limite possibile, Kai avrebbe poi disteso il braccio nuovamente in avanti, in direzione del bersaglio. La spalla si sarebbe mossa in avanti, così come il resto dell'arto e la sabbia avrebbe assecondato la fantasia del genin. La gamba destra prima alzata sarebbe tornata al suolo, consentendogli un maggiore slancio. In un lancio immaginario, dalla mano di Kai sarebbe partito qualcosa ma invece è da qualche metro più su che parte veramente quel qualcosa. La sabbia infatti muovendosi come un'ombra del ragazzino si sarebbe allungata in avanti nello stesso momento in cui il braccio del ragazzino avrebbe puntato l'obiettivo e da lì, sarebbe partito quel peso di 20 KG lasciato libero dalla morsa. La forza impressa col caricamento dovrebbe essere tale da farlo volare a diversi metri di distanza. Non è detto che arrivi a destinazione o che colpisca il bersaglio, ma comunque dovrebbe essere stato sbalzato in avanti di diversi metri. ] [ Tentativo di sollevamento ] [ Controllo della sabbia I ] [ Turni 1 per il lancio ] [ Chakra 27/30 ] [ Se il lancio fosse andato a buon fine, il piccolo Sabaku vedrebbe dunque partire il bidone alla volta del trespolo. Se davvero fosse riuscito a mirare come si deve e ad effettuare un buon movimento con la sabbia, allora il peso sarebbe andato ad impattare contro il bersaglio alzando un polverone non da poco. Il tonfo secco che sentirebbe, e il rumore di legno frantumato decreterebbe la vittoria. Kai alza entrambe le braccia al cielo iniziando a correre in tondo disegnando cerchi concentrici. < Chi è il miglior Sabaku in circolazione? CHI ? > urla a nessuno di preciso, iniziando a sembrare davvero un tantino troppo strano. Si sarebbe puntellato il petto col dito in tutta risposta. Lui, è lui il miglior Sabaku in circolazione. Certo, come no. Dopo tutto è un ragazzino, ci sta un po' di entusiasmo. Messo d'aparte l'effetto vincita, comunque sarebbe tornato all'allenamento. Con un sorriso stampato in volto, sporge le mani avanti lasciando che la sabbia ci passi attraverso. Un solletico piacevole ed un paio di occhi amorevoli decretano un sentimento che si potrebbe riservare ad un amico o tutt'al più ad un animale domestico. Solo che quell'amico, è la sabbia. < ... bene bene >. Si porta una mano alla nuca, grattandosela pensieroso. E ora? Che si può inventare? Schiocca le dita, ha trovato. < Ecco! > Cercando di concentrarsi, visualizzerebbe nella sua mente un disco. Un disco delle dimensioni di circa un metro di diametro. Una forma circolare e piatta. Tenendo bene in mente quel che ha appena immaginato, Kai avrebbe iniziato ad agitare le mani. Come un artigiano, uno scultore le sue mani avrebbero plasmato la sabbia come fosse argilla o creta. I granelli avrebbero seguito il moto del genin, che pare un direttore d'orchestra iniziando a posizionarsi come egli desidera. Uno dietro l'altro in un filo di sabbia si sarebbero posti sempre più vicini a formare non un disco, ma una sfera. Non appena quei granelli si fossero compattati abbastanza, addensati in quella sfera di fronte al piccoletto, Kai avrebbe spinto con un dito, l'indice, sulla forma come se fosse necessario. In realtà non lo è, ma sta giocando. Al suo tocco la sabbia si sarebbe schiacciata. La sfera avrebbe preso ad allargarsi dal centro, verso l'esterno con i poli che si avvicinano sempre più. Alla fine del processo, quell'iniziale pallina di sabbia sarebbe diventata proprio quel disco che Kai aveva immaginato. Un metro di diametro e circa 20 cm di spessore. ] [ Tentativo di creazione oggetto - Disco di 1 m di diametro e 20 cm di profondità ] [ Controllo della sabbia I ] [ Turno 1/2 per creare l'oggetto ] [ Chakra 25/30 ] [ Una volta creato il disco, ammesso che ci fosse riuscito, se lo sarebbe guardato per bene. Kai si avvicina, ci poggia una mano sopra spingendo, poi anche l'altra. Cerca di testarne la resistenza. Praticamente ci si butta su, pare abbastanza solido. I granelli si sono uniti a formare una superficie compatta e resistente. Bene, è ora di mettere alla prova sul serio quel disco. Con un cenno, la sabbia in quella forma si sarebbe abbassata di mezzo metro, radente il suolo. Incerto, con la lingua tra le labbra, Kai avrebbe fatto un passo avanti. Il piede poggiato sul disco, di nuovo lo avrebbe tastato tenendo però ancora un piede a terra. Non si fida del tutto del suo controllo, ma deve rischiare. Chiude gli occhi, e sale. Stringe i pugni, ma ... niente. Piano piano avrebbe aperto le palpebre. Prima un occhio, poi l'altro. Allarga le bracca per tenere l'equilibirio, è sul disco che si trova a circa 5 cm da terra. Relativamente poco, ma a quanto pare lo regge. Diciamo che lui non è di certo un peso massimo, una quarantina di chili scarsi, però è un risultato. Potrebbe tornargli utile. Sorride, a momenti salta sul disco ma si trattiene. Una risata isterica < AHAHAHAHAHAHAH >, prima di alzare teatralmente le mani < SI SALE! > asserisce, portando le braccia al cielo. Al comando quel cerchio di sabbia si sarebbe lentamente alzato da terra. < Piano ... Piano ... adagio ... > Si guarda intorno, mentre i centimetri aumentano. Sta applicando praticamente i fondamenti appena allenati, sollevare qualcosa tramite la sabbia. Solo che quel qualcosa è lui. Si acquatta per non cadere nè perdere l'equilibrio mentre il disco ormai è a circa 2 metri da terra. Si sporge un po' per capire la distanza, ride nervoso. Non soffre di vertigini, nè quell'altezza sarebbe letale, soprattutto per uno shinobi, ma fa un sempre un certo effetto. Così com'era salito, ora avrebbe cercato di tornare a terra. Il disco di sabbia si sarebbe mosso nuovamente verso il suolo e lui dopo pochi attimi sarebbe saltato giù da esso, lasciando che la sabbia torni a dissolversi ed a ronzargli intorno. ] [ Charka 24/30 ] [ Turni 1/2 per il sollevamento KAI ] [ Nuovamente a terra, Kai si sente soddisfatto. Ogni giorno il controllo che ha dell'innata aumenta, così come la sintonia con la sabbia. Un novello Gaara, penserebbe. Un antenato, una leggenda. Ma di strada da fare ce n'è ancora tanta, e tanti sono i granelli che dovran passare sotto i ponti (?). Il piccolo genin sarebbe andato verso il bersaglio distrutto poco prima, a raccogliere le schegge di legno ed il peso. Deve sistemare tutto prima di tornarsene a casa. Così si sarebbe messo a raccogliere gli oggetti che pazientemente s'era portato dietro per l'allenamento, per poi pulire il resto. Tra una cosa e l'altra si sarebbe fermato come spesso gli accade a guardare il cielo, in vista dal cortiletto interno. Cosa gli riserva il futuro? Non lo sa. Ma per adesso, gli pare un bel futuro. ] [ END ]