Masayoshi sia
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Giocata del 05/11/2017 dalle 14:11 alle 18:04 nella chat "Bosco dei Ciliegi Logoro"
[Bosco] Piove, eccallà. Forse ieri è stata la prova, l'eccezione che conferma la regola. Ieri era uscito e non ha piovuto, quindi era molto contento. Oggi è uscito e piove. Cioè, davvero, lo fate apposta? Ad ogni modo oggi ha deciso di fare una passeggiata, un giro ecco. Pensa e deve pensare a che cosa fare per crescere e che cosa poter diventare in futuro. Indossa il suo solito soprabito nero con il cappuccio che gli copre quasi tutto il volto, lasciando libero solo il sorriso, le labbra. Sotto a questo ha degli abiti scuri e delle scarpe scure. Indossa anche dei guanti sempre del medesimo colore. Lo sguardo è fisso in fronte a sè, come se fosse sicuro di dove stia andando e cosa stia facendo. In realtà non ha una meta questa sua camminata. < Pioggia schifosa > Dice tra sè e sè come se qualcuno lo potesse sentire. Il bosco dei ciliegi è oggi teatro di questo piccolo viaggio del giovane Doku. I ciliegi stanno perdendo le loro foglie, alcuni sono semi-spogli, altri sono ancora pieni delle foglie ormai giallastre, diciamo che non c'è uniformità nella natura kusana. Cammina nella zona "pedonale" ovvero nella parte del parco che di solito è frequentata da famiglie, coppiette e chiunque abbia voglia di passare un pomeriggio nella natura. Comincia a far fresco, sente freddo alle mani e comincia a sfregarle l'una con l'altra soffiandoci dentro. Ad un certo punto nota una specie di gazebo, una sorta di piccola tettoia ottogonale con sotto un tavolo in pietra, tondo, forse adibito per i pic-nic delle giovani coppiette. Si porta lì sotto e si siede tranquillo sulle panchine attorno al tavolo. Sente lo scroscio della pioggia, lo rilassa. Chiude gli occhi, vuole solo rilassarsi. [Chakra on][No equip] [Bosco | Area pedonale] La giornata di ieri si è rivelata decisamente bellissima e anche molto proficua. E' riuscito a scoprire il sesso del bambino o meglio, della bambina, è una figlia e sta per diventare padre di una seconda bambina. Non sa come reagire, si è svegliato questa mattina e ha riguardato le lastre incredulo ma è tutto vero, tutto dannatamente vero, una bambina, la sua bambina. Deve parlare con Kouki a tutti i costi, non può non farlo, deve mostrarle la sua sorellina. Non solo, è riuscito a portare Kai all'interno della Masayoshi, lo ha portato con se e sono a 3 membri totali, senza contare quelli che deve fare fuori in modo praticamente assoluto come Lucifer e tutti i suoi sottoposti, circa. E' uscito di casa, il Jonin, per sfogarsi, per passeggiare e riordinare le idee, troppe cose positive, troppe cose che lo rendono estremamente felice. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Cammina sotto la pioggia con un ombrello in mano, lo tiene alzato sopra la propria testa in modo da ripararsi dall'acqua che cade verso il basso e che bagna ogni cosa. La giornata in se fa schifo, metereologicamente parlando ma potrebbe sempre migliorare, tutto dipende da cosa potrebbe accadere. Cammina verso una tettoia con un tavolo in pietra da pic nic, li è presente un ragazzo e, prima di entrare, chiude l'ombrello, andando a sedersi difronte a lei <In questi ultimi giorni piove sempre, non trovi?> si rivolge direttamente al ragazzo ma manca ancora qualcosa di più formale <Oh scusa, mi sono seduto senza presentarmi> allunga il braccio destro con la mano aperta verso il chunin <Raido Oboro> si presenta con un mezzo sorriso in viso. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] La pioggia cade scrosciante, quasi come se seguisse un ritmo proprio, un ordine anche in questo. In tutto c'è un ordine, nelle più piccole cose, in ogni minimo aspetto c'è un ordine. E' innegabile. Il ragazzo chiude gli occhi come se fosse assorto nei suoi pensieri, incrocia le braccia al petto lasciandosi andare con la schiena contro il bordo del tavolo. Sta seduto così, pensando a che cosa fare e a che cosa potrebbe accadere nel futuro prossimo. C'è una parola che gli rimbomba in testa: Oto. Ci deve andare, deve cominciare a pianificare il suo viaggio a casa, per capire che cosa sia successo ai suoi genitori e per cercare quei dannati serpenti che lo stanno tormendando decisamente. Apre gli occhi sentendo un rumore, sente un ombrello chiudersi e vede un ragazzo, alto, dai capelli molto lunghi e decisamente molto più elegante nell'abbigliamento rispetto al chunin. Il volto non gli è nuovo, d'altronde la fama dell'uomo lo sovrasta, e per un ninja del villaggio dell'erba Raido è sicuramente una figura molto importante e di spicco. Non dice nulla, ma sente parlare della pioggia < Si, decisamente. > Lapidario, freddo nelle sue parole. Non sa che cosa possa volere o se sia una semplice casualità questo incontro. Lo osserva dal basso verso l'alto e nota il fatto che sia armato: ha un'armatura e due armi. Una è una katana normale, l'altra è una spada, probabilmente, dato il manico, ma non ha una lama vera e propria. Lo vede sedersi al tavolo di fronte al Doku < uhm? > Mugugna nel sentire quel nome, è davvero colui che aveva inteso essere. < Sosachi .. > Dice il suo nome < .. Doku > Nome e cognome quindi. Non ha senso nasconderlo con uno così, sicuramente saprà un minimo chi sia il Doku, alla fine è abbastanza conosciuto nel villaggio. < Questo posto mi rilassa sempre molto. > Dice dando la mano all'altro e stringendola in segno di saluto < E' lo stesso per .. devo dare del tu o del lei? > Chiede, umile. Non sa cosa voglia, deve mantenere un attimo di distanza. [Chakra on] [Bosco | Area pedonale] La mano non viene stretta, si ritrova con un braccio teso e una mano vuota. Va a richiuderla formando un pugno, non se l'è presa ma di certo non si aspettava una simile freddezza e forse è una cosa positiva visto che non è andato da lui proprio a caso <Lo so, Jinto mi ha parlato di te> basta pronunciare solo quel nome per capire che sa quasi tutto di Sosachi ma come fa a conoscere Jinto? Durante la rivoluzione di Kusa, Shiro, è andato a cercarlo chiedendogli aiuto ed è andato da Jinto stesso per parlare e da quel giorno ha continuato a mantenere, segretamente, i contatti con la Yakuza. Non ci va spesso, solitamente ci va quando vuole o deve scoprire qualcosa altrimenti inaccessibile per lui, è difficile ma ci sono alcune cose che non può scoprire nemmeno uno come lui purtroppo. Si siede poggiando l'ombrello al suo fianco, lo tiene fermo vicino al tavolo in modo che non cada minimamente e non si sporchi di fango essendo loro in un bosco <Dammi del tu, non ci vede e sente nessuno, le formalità non sono necessarie qui> non ha voglia di sentire tutte quelle divisioni, gli ha chiesto un qualcosa e lui ha risposto, ha mostrato una certa educazione nel farlo e per questo lo ricompensa, si, per lui farsi dare del tu è una ricompensa <Comunque si, tempo fa avevo una casa in questo bosco. Il suo silenzio mi rinvigoriva> ricorda ancora quei giorni passati li, da solo, nel silenzio più totale. Certo, molto del tempo lo ha passato con Kaori, è vero, ma si è sempre trovato bene in quella solitudine e calma che il bosco riesce a dare in modo incredibile <Allora Sosachi, so che sei uno dei membri più...forti e fedeli della Yakuza> non alza troppo la voce, fa in modo che possa sentirlo solo lui anche se non c'è molto di cui preoccuparsi <Ho letto qualcosa su di te e hai riportato solo successi insieme a Shiro> anche Shiro, per quanto imbecille sia, ha una particolarità che alla Masayoshi può fare comodo <Posso sapere come mai hai scelto questa vita? Perchè hai scelto di seguire Jinto o comunque..quella famiglia?> la mafia è una famiglia alla fine e sa che Jinto tiene molto a queste sottigliezze. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] Stringe la mano per poi ritrarla e riportarla sotto alle ascelle, incrociando le braccia al petto. < Jinto .. > Dice quel nome sorridendo, un sorriso non di felicità, ma il nome di una persona che sicuramente dandogli dei compiti lo ha aiutato a crescere e sicuramente gli ha dato certi stimoli sicuramente più particolari. Non sa che cosa possa aver bisogno da lui e non sa nemmeno perchè Jinto abbia parlato con Raido del giovane Doku < Come sta? E' da un po' che non lo vedo > Dice e nel dire questo va a grattarsi il capo andando a togliersi il cappuccio dalla testa. Il crine biondo è ora ben visibile e sicuramente gli rende più giustizia. < Perfetto > Dice sul fatto del dare del "Tu". Poi sente quello che ha da dire Raido al riguardo del loro incontro. Sa essere un membro della Yakuza e lo dice apertamente per cui a quelle parole annuisce con un cenno del capo ed un mezzo sorriso. < Shiro, anche lui è da un po' che non lo vedo. Chissà come sta. > In effetti è un po' scomparso < Ad ogni modo si, ho deciso di intraprendere quella strada. Ho deciso di seguire questa strada visto che mi è sempre piaciuto fare qualche cosa che fosse più stimolante della normale vita da ninja. In una parola? Potere. Potere di fare quello che si vuole. E magari potere in senso stretto, ovvero di superiorità. > Ancora traspare l'idea di potere, di ricercare più potere e di volerne sempre di più, cosa che non ha mai nascosto. Non sa se possa essere in qualche modo collegato alla normale giustizia e non sa se questo possa in qualche modo compromettere la sua posizione. Ma Raido sembra essere in collegamento con Jinto, nemmeno lui sembra troppo pulito sotto questo aspetto. [Chakra on] Nemmeno lui vede Jinto da un bel po' di tempo e, sinceramente, non gli interessa se stia male o bene, gli interessa che non gli dia fastidio e, difatti, non lo sta facendo <Sta bene, se la passa come al solito, a capo della sua famiglia> una risposta semplice ed efficace, no ha detto niente di particolare e niente di troppo strano, l'ultima volta che lo ha visto si è dimostrato in salute e fin troppo pieno di energie. Si fa dare del tu alla fine ma non è ciò che gli interessa, quello che vuole sapere è il perchè si è avvicinato tanto alla Yakuza ed è li che la sua attenzione viene presa in modo quasi totale, forse. Ascolta le parole del ragazzo su Shiro, non gli interessa rispondere, gli interessa altro e quell'altro arriva. Le dichiarazioni sono assai interessanti, anomale ma tutto si volge sempre e solo a una cosa, al potere, un potere che accomuna tutti per davvero. Fumiko vuole il potere, Kai vuole il potere e anche Sosachi lo brama e lo desidera, ha capito finalmente, ha capito che deve fare leva su quello se vuole ottenere dei risultati ben più ampi di quanto sta facendo adesso <Mh> riflette e pensa pochi istanti, cerca di riordinare tutto ciò che viene detto dal Doku per evitare di fare qualche casino ma sono parole su cui vale la pena riflettere <Più stimolante...vuoi fare qualcosa che vada oltre la legge dunque> di stimolante c'è solo quello <La vita da ninja non ti appaga oppure c'è qualche...astio tra te e l'essere ninja?> vuole sapere il perchè di questo, il perchè di questo suo strano pensiero ma anche il potere merita domande, il potere di fare ciò che si vuole, il potere di essere superiori a tutti. La superiorità, giudici supremi, sono pensieri molto vicini tra loro, molto legati come non mai ed è una cosa che gli fa estremamente piacere <Cosa intendi per superiorità? Non pensa riguardi la mera forza fisica, sarebbe da sciocchi puntare solo a quello> la forza fisica è una cosa che si può battere con molta facilità se si usa un po' di strategia. Sosachi ha ragione, non è molto pulito ma conoscere il capo della mafia non ti rende automaticamente un criminale, le azioni ti rendono tale. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] Eh il vecchio Jinto non sembra essere una presenza costante nei pensieri di Raido. Tanto male, non è questo l'importante. < Bene. > Dice riguardo alle condizioni di Jinto. Raido sembra effettivamente preso dalle parole di Sosachi riguardo alla domanda che precedentemente gli aveva posto il Jonin. Una volta finito il discorso Raido sembra voler fare un'analisi di quanto è stato detto precedentemente dal Doku. < Si, stimolante > Dice in direzione dell'altro. Forse il discorso lo aveva attirato un poco, ma non ci spera, anche perchè per lui questa conversazione non è altro che una semplice chiacchierata, sebbene sia strano un incontro casuale con questi presupposti. Guarda l'altro e cerca di capire che cosa voglia effettivamente dal ragazzo < Non oltre la legge. Ora è la Yakuza che va oltre alla legge. Io obbedisco. > poi sente qualche cosa sulla questione ninja < Assolutamente. Io sono uno shinobi del villaggio, ma vado oltre a questo. Non ho astio nei confronti del Kage o della mia missione da shinobi, ma sono soltanto spinto alla ricerca di qualche cos'altro. > Una sorta di caccia al tesoro verso un tesoro sconosciuto e non ben chiaro. < Superiorità per me vuol dire non essere più forte, ma avere a disposizione delle conoscenze, avere delle possibilità che gli altri non hanno. Tutti vorrebbero essere forti come un Kage, ma se poi non sei capace ad applicare queste conoscenze ti ritrovi come a possedere un potere inutilizzabile, non trovi? > Cerca di dare una spiegazione, o meglio una risposta alla domanda dell'altro. < Vorrei crescere, acquisire maggiore potere, consapevolezza. Un potere che mi possa garantire dei vantaggi assoluti nei confronti dei miei avversari. Ma ovviamente nessuno è invincibile, ognuno ha un punto debole > Finisce. < Posso chiederti, se mi è concesso, cosa vuol dire per te superiorità? > una sorta di interrogatorio reciproco. Vuole rendere la cosa molto informale, non un dialogo, una sorta di intervista unidirezionale. [Chakra on] Il discorso continua tra lui e Sosachi, un discorso che verte, per lo più, sul Doku e su quello che intende fare. Le risposte sono soddisfacente e non, ci sono cose che avrebbe voluto sentire e che non è riuscito a sentire purtroppo e gli da abbastanza fastidio questo. Si è informato con Jinto che lo ha definito in un buon elemento all'interno della Yakuza e su questa conferma ci è andato, è andato a cercarlo. Lo stimolo che cerca non va oltre la legge, segue ciò che lo eccita in qualche modo, qualcosa che lo renda vivo? Non lo sa ma sono domande interessanti quelle che il Jonin si sta ponendo e capisce sempre di più quanto possa essere vario il mondo. E' fedele al villaggio, alla suo ruolo di shinobi ma è spinto alla ricerca di altro <Interessante> di certo non è un elemento come tutti gli altri, non è completamente da buttare, questo è sicuro, poco ma sicuro. Si parla di superiorità e di cosa intende lui per essa, qualcosa che racchiude le conoscenze, un po' come il Jonin per vincere i suoi scontri. Non ha studiato tutti i clan per niente alla fine, ha svolto una ricerca piuttosto minuziosa per capire che cosa sono capaci di fare tutti quanti e, di conseguenza, come batterli senza troppa fatica. Non ci riesce quasi mai a batterli senza uscirne malmesso però è sempre utile <Concordo> annuisce a quel dire e poi ancora parla, lo sente ancora parlare e questa sua sete di potere che lo pervade. Vuole di più e forse potrebbe dargli quel di più, quello che ambisce a tutti i costi e poi, infine, quella stessa domanda gli viene rivolta contro. Qual è per lui il significato di superiorità, una domanda a cui non ha mai pensato e la risposta non è pronta ma qualcosa dentro di lui si scatena, lo sente muoversi a la bocca si apre in automatico <Vedere ciò che gli altri non vedono> questa, per lui, è la superiorità <Conoscere ciò che altri non conoscono> un po' come Sosachi ma amplificato ai suoi ideali di giustizia <E ciò che vedo, ciò che conosco riguarda tutti i villaggi. Io vedo un mondo in rovina, un mondo che nessuno scorge ma io si e lo vedo anche qui, adesso. Vedo una terra devastata che aspetta solo di essere risanata, una terra che si merita giustizia per tutti gli abusi e i soprusi. Vedo tanta gente che soffre per colpa dei potenti, vedo potenti che agiscono a convenienza senza mai essere equi> questa è la superiorità per come la intende lui <Vedo un mondo dove il potere non è accettato perchè ritenuto troppo pericoloso> conclude il suo dire. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] Il ragazzo che sta dall'altra parte del tavolo sembra avere delle idee chiare, delle idee assolutamente nuove. Che sia uno di quei fanatici che mirano a cambiare il mondo? < Beh, penso che ognuno sia interessante a modo suo. > Dice in direzione dell'altro. Sicuramente nella sua vita ha avuto modo di scoprire, di fare le sue esperienze, di fare tutto ciò che è stato in suo possesso. Sente quindi la versione di Raido al riguardo e cerca di capire effettivamente da che parte stia nel mondo, se dalla parte dei "buoni" o dei "cattivi". Sicuramente è un'ideal più volte sentito, ma che effettivamente si è mai verificato ed è stato poco applicabile, forse perchè il tentativo era stato fatto da persone con mezzi inadeguati? < Capisco. > Scuote il capo verticalmente, come dare un assenso a questo ragionamento. < Quindi, permettimi di fare una sintesi. Vorresti cambiare il mondo e importi come salvatore del mondo. Ma ti vuoi collocare al di sopra dei Kage? Cioè creare un nuovo ordine? Una dittatura? Oppure cosa? > In effetti sono delle parole comunque forti < Io ho visto la rovina di molti Paesi. Sono originario di Oto, sono scappato a causa della guerra civile e qui a Kusa ne ho vissuta un'altra. Direi che a rovine sono messo molto bene. > Dice all'altro. < Ad ogni modo è sicuramente sempre stato un'ideale alto, presente in molti. Spesso le persone che mi hanno detto questo genere di cose, millantando piani, poi si sono trovati inermi, schiacciati dai loro stessi pensieri. Tu cosa vuoi effettivamente? Un nuovo ordine delle cose? > Chiede, perchè effettivamente sono degli ideali abbastanza importanti, forse più stravolgenti di quelli della stessa Yakuza. Vuole sapere il perchè di quella conversazione ed arrivare alla fatidica domanda < Ed io cosa c'entrerei in tutto questo? > Si, perchè il fatto che Raido abbia detto tutto questo al ragazzo vuol dire che o si fida o ha bisogno del Doku [Chakra on] Il ragazzo fa una sintesi di quanto detto, una sintesi a tratti giusta e a tratti sbagliata, ha capito e non ha capito ciò che intende dire ma è meglio così, non c'è rischio di fraintendimento da parte sua però, ora, deve spiegarsi e risolvere i dilemmi creatisi. Le sue sono una serie di domande che arrivano una dopo l'altra senza sosta, dittatore, nuovo ordine, sopra dei Kage, insomma, cosa interessanti. Lo lascia parlare senza interromperlo volendo ascoltare ciò che ha da dire e si, conosce la storia di Oto, sa come sia finita letteralmente in rovina, non che gli dispiaccia poi molto, è stato il villaggio a scegliersi quel fato. L'osservazione che fa Sosachi è giusta, molti hanno cercato di fare qualcosa ma nessuno aveva i mezzi, sono rimasti schiacciati e inermi. Lui è diverso, la Masayoshi è già attiva, è già in attività da tempo e ora deve solo divenire più grande e potente che mai, diventare qualcosa di più <Se vogliamo metterla così, si, voglio creare un nuovo ordine delle cose ma non come salvatore, non voglio che mi venga riconosciuti un simile titolo> inizia a spiegare un po' la sua filosofia <Cosa c'entri? Io ho bisogno di Shinobi forti e potenti che si avvicinino ai miei ideali e che possano lottare senza rimorsi, agire senza rimpianto alcuno> questo vuole principalmente da lui, vuole tutto ciò ma deve spiegarsi meglio, molto meglio <Tu vuoi il potere e io so di potertelo dare, so di poteri concedere ciò che cerchi più in la, farti accedere a ciò che ora, per te, sembra inaccessibile> ha molti agganci e ha visto tanto per non sapere, ha visto troppo e sa come muoversi e sa dove andare <Vedi, questo mondo ha bisogno di giustizia, ha bisogno di essere liberato di ogni ingiustizia, ha bisogno che la giustizia regni sovrana. Ecco cosa voglio io, portare giustizia in un mondo che non ha. Oto cosa ha ricevuto? Niente. Kusa cosa ha ricevuto? Una guerra civile, mostri nelle fogne e innocenti morti e attaccati a questi mostri. Konoha? Traditori, solo traditori. Ryota Nara è nato a Konoha e lui ha portato la guerra ovunque. Io voglio portare la mia di giustizia e si, voglio ergermi sopra i Kage per farlo ma non come un capo> insomma, conferma e smentisce molte cose <Allora? Tu cercavi uno stimolo, cosa te ne pare?> chiede infine poggiando la schiena contro lo schienale della panca. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] Sente le parole dell'altro. Molte cose ora sono decisamente più chiare e meno oscure, complesse. Lo osserva nel dire quelle cose, sperando che gli si faccia più chiarezza. Sente le parole di Raido ed è particolarmente colpito. Tendenzialmente queste idee provenivano da fanatici, tizi che assolutamente non sembravano avessero la testa attaccata alle spalle. La cosa che lo fa riflettere riguarda il fatto che un ninja del suo calibro avesse tali pretese e tali ideali. < Non ho mai avuto rimorsi o rimpianti, non sarei mai entrato nella Famiglia. > Dice all'altro. In effetti essere un membro della Yakuza prevede spesso agire senza ideali, solo alla ricerca del guadagno, della ricchezza e del potere. Sente quanto riguarda il potere, lui può dargli qualche cosa che lui brama e che potrebbe bramare in futuro. Morde la mano nel guanto, cercando di mantenere alta la sua attenzione. < No, Oto e Kusa non hanno ricevuto nulla. > Conferma quanto detto dall'altro fondamentalmente. < Mi pare sia un'idea stimolante. > Si parlava di stimoli, no? < Sicuramente può essere qualche cosa di interessante. Ma ora toglimi un dubbio .. Cos'è quella spada? > No, non la katana. La Samehada. Se deve ballare, deve almeno sapere con chi ballare [Chakra on] Annuisce al dire di Sosachi, non ha rimpianti e questa è una buona cosa, davvero buona. Forse sta andando meglio di quanto pensasse, davvero meglio, mai avrebbe creduto di ottenere tanto responso in una volta sola. Forse lui non ha proprio la mentalità della Masayoshi ma è uno che esegue gli ordini e anche questi possono essere utili, davvero utili alla causa <I rimpianti e i rimorsi non ci consentono di agire mentre questo mondo ha bisogno di qualcuno che agisca senza problemi> continua con la sua opera di convinzione, continua a parlare sperando di ricevere più responsi positivi possibili. Parlando del potere ha fatto colpo, ne è sicuro, molto sicuro ma ora è lui che concorda, concorda sul serio su quanto detto, Oto e Kusa non hanno ricevuto nulla <Esatto, nulla> Oto è stata lasciata a morire con se stessa, è stata abbandonata come se niente fosse <Lo so e serve grande impegno per portare avanti questo progetto> è stimolante ma ci vuole impegno e se viene a mancare quello, manca letteralmente tutto. Un mezzo sorriso si forma sul volto dell'albino mentre quella domanda viene posta a riguardo della samehada. Porta lo sguardo sulla sua fiera compagna di avventure, colei che lo ha sempre seguito fin da quando ha messo piede a Kusa per la prima volta <Ognuno di noi ha un'arma segreta, questa è la mia> è il suo asso nella manica durante le battaglie. Ovviamente non è l'unico asso ma è quello che conserva più gelosamente anche se potrebbe farne davvero a meno, ha già tante abilità dalla sua <Allora Sosachi Doku, dimmi, vuoi entrare a far parte di questo progetto e portare la giustizia nel mondo? Vuoi trovare la via per avere il potere che brami?> ecco le stesse domande che ha posto a Kai il giorno prima <Sappi, però, che una volta deciso, non si torna indietro e solo la morte ti può portare via> lo guarda negli occhi in attesa di una risposta, una risposta che spera giunga presto a decisiva. [Chk on][Armatura pesante equip][Katana equip][Samehada equip] [Bosco] Il rimpianto non è mai stato un suo problema, nel senso che fin da quando ha preso parte al piano della Famiglia non si è mai tirato indietro. D'altronde la stessa avvenutra con Ryuuma, quella sbrilluccica 2.1 era segno della sua voglia di fare qualche cosa di assolutamente stimolante. < Si è ninja e si svolgono dei compiti, senza se e senza ma. Il kage impone degli obiettivi e bisogna raggiungerli, poche chiacchiere. > Dice in direzione di Raido facendo quindi intendere come lui sia molto militare in questo. < L'impegno è una cosa che non mi è mai mancata, qualunque cosa decidessi di fare. > Dice in direzione dell'altro. < Ognuno ha un'arma segreta. Ne vorrei una anch'io di queste armi segrete .. > Riferendosi ad una spada del genere < .. ma anche qualcuno di originale > e ha già bene in testa che cosa stia cercando e no, non sono i serpenti. < Allora Raido Oboro, accetto questo progetto. > Non dice nulla nè sulla domanda sulla giustizia nè su quella del potere. Accetta. Punto. < Non è il primo progetto particolare che decido di intraprendere. > Lo guarda negli occhi < anche se sembro giovane, sappi che molte volte sono stato in situazioni complesse > D'altronde quella famosa cricca di pazzi drogati lo aveva catturato una volta arrivato a Kusa tempo fa. Era riuscito a liberarsi da quella droga soltanto grazie all'intervento di Yukio. Qui non ci sono particolari cose da assumere, se non quelle di Ryuuma, magari. Lo guarda negli occhi, deciso. Sono due sguardi nettamente diversi. [Chakra on] Sosachi si rivela di spirito kiriano sotto sotto e questo gli piace particolarmente, gli piace davvero molto, l'ideale della vecchia Kiri vive anche fuori di essa, è soddisfatto, molto soddisfatto, un comportamento adatto a uno come lui <Concordo> ripete ancora una volta, poche chiacchiere e si porta a compimento la missione. Anche l'impegno è importante e ciò va soltanto a suo beneficio, un impegno deciso e preciso quello che va utilizzato <Faremo in modo che anche tu ne abbia una> e non una spada ma un'arma segreta, qualcosa che deve stupire e lo avrebbe aiutato a raggiungere questo suo obiettivo. Alla fine riceve la risposta, accetta di entrare a far parte della Masayoshi <Non lo metto in dubbio> non guarda l'età ma l'utilità e il tipo di pensiero che hanno <Bene Sosachi, allora ti do il benvenuto nella Masayoshi, la mia organizzazione> ecco, finalmente, rivelato il nome di tutto il progetto, Masayoshi, ovvero giustizia, simbolico sotto certi aspetti, molto simbolico <Noi agiamo nell'ombra Sosachi, nessuno deve sapere chi siamo e nessuno deve sapere chi sono i membri della Masayoshi, la segretezza è una cosa fondamentale perciò non farne parola con nessuno e a nessuno devi dire ciò che è successo qui oggi. Se hai bisogno di parlare, vieni da me e solo da me. Nessun altro deve sapere di noi, nemmeno la persona a te più stretta> questo è fondamentale, è decisivo per la loro organizzazione. Non ha più niente da fare li con il giovane, ha portato a compimento tutto quanto <Detto questo, vieni, andiamo a prenderci qualcosa di caldo, offro io> e con questo apre l'ombrello per dirigersi verso il villaggio a bere qualcosina, si spera, insieme al chunin. [END] [Bosco] Raido alla fine dice quello che maggiormente interessa al chunin: una ricompensa. Agire per sè stessi è la migliore delle opzioni. Se uno agisce solo e soltanto in linea con quelli che sono gli interessi del singolo non va a deludere nessuno, nè gli amici nè i nemici. < Ottimo, non vedo l'ora di vedere il mondo con occhi nuovi > Un indizio sulla richiesta del chunin, un indizio però impossibile da comprendere e/o interpretare essendo particolarmente slegata da ogni tipo di contesto, ma è il motivo per cui andrebbe ad Oto, il prima possibile. < Ti ringrazio, e Masayoshi sia. > Dice all'altro. < Agire nell'ombra è la mia specialità, non ho legami, sono praticamente Nessuno > Una parola detta con enfasi < Una facciata, quella che cerco di tenere in piedi, il resto è tutto ciò che conta. > In effetti tutte le bugie sono sempre state uno schermo davanti alla sua vera natura. < Mi farò fare una maschera per l'occasione, renderà tutto più figo. > Beh, alla fine è pur sempre un ragazzo ed una maschera potrà sempre farsela fare da qualcuno. < Sono muto come un pesce, so tenere segreti > Dice all'altro per rincuorarlo decisamente. < Se ho delle cose da dirti vengo da te, chiaro. > Vuole far capire di aver decisamente compreso. < Va bene, occhio che ho fame > Decide di andare via con il Jonin con l'ombrello, mentre lui va con il suo cappuccio in testa, sotto la pioggia ancora scrosciante. [Chakra on][END]