Piccoli Akimichi crescono

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14:46 Tayuya:
  [Strada] Gli occhi viola sono fissi davanti alla propria figura, non osservano né guardano nulla di particolare, sono semplicemente persi in un mondo vivibile solo per la giovane quindicenne. Espressione lontana che nasconde in sé una profonda ed irrecuperabile tristezza, recentemente ha lasciato da parte quasi tutto quello che girava intorno a lei, isolandosi come mai aveva fatto prima. La sua naturale allegria e spensieratezza sono ormai morte da un bel po’ di giorni, insieme alla sua voglia di fare qualsiasi cosa. È rimasta sola. Per quanto le medicine e i dottori si siano dati da fare, purtroppo sua madre è morta in ospedale, lasciando la giovane Akimichi completamente sola. Il padre traditore ormai lontano e il clan che è sempre lo stesso nei suoi confronti, ha finito per incassare quell’ennesima batosta senza però riuscire a sorridere come faceva solitamente. I capelli rossi e corti sono ribelli come al solito, incapace di avere un loro ordine e preferendo infastidire il viso della ragazza. Indossa abiti semplici che nulla hanno a che vedere col suo essere ninja, caratterizzati solo da un paio di pantaloni scuri, neri, abbastanza morbidi che le ricadono sulle caviglie stringendosi in quel punto mediante un elastico. Scarpe dello stesso colore di pantaloni ai piedi, delle semplici scarpette con un leggero tacco e chiuse davanti. Il petto è coperto da una maglietta a maniche lunghe e larghe di un colore azzurro turchese, formata da un tessuto abbastanza pesante da difenderla dal freddo della giornata, così come i pantaloni. Alla vita vi è una fascia di colore blu, che si allaccia dietro alla schiena in un fiocco morbido e grande, dalle lunghe code. Al collo indossa come al solito il ciondolo che le ha lasciato suo padre prima di tradire Konoha, di forma rotonda raffigurante un semplice albero rosso e stilizzato su sfondo azzurro… unico indizio lasciatole da suo padre per trovarlo. Non porta nessun equipaggiamento con sé, mentre il copri fronte di Konoha si trova relegato in una tasca dei pantaloni. Insomma tutto quello che ha fatto in questi giorni è stato solo allenarsi nel cucinare e preparare piatti con i quali ingurgitarsi e niente altro. Anche se, nonostante il suo appetito, rimane comunque una ragazza con un fisico nella norma e ben proporzionato. Sta piovendo, perfetta espressione dello stato d’animo della giovane, la quale cammina per le strade del centro di Konoha sorreggendo un ombrello nella mano destra, per ripararsi dalla pioggia. I passi sono lenti e l’intera sua figura emana una sorta di tranquillità, pacata nelle movenze, mentre ora con lo sguardo va a ricercare un qualche locale dove potersi infilare e mangiare. Insomma, un luogo dove stare al caldo, all’asciutto e mangiare. Un sospiro, e quando le capita di incrociare lo sguardo con qualcuno, ella cerca di donare un sorriso cortese, e alla fin fine sembra individuare il perfetto locale per lei, specialità: carne. [Chakra off]

15:03 Murai:
  [Centro | Ichiraku] Oggi piove, il tempo è nero e l'acqua cade rovinosamente dal cielo, viene buttata giù come non mai e il giovane Akimichi non sa che fare. Sta riprendendo a uscire di casa, ad andare in giro come un ragazzo normale ma fa ancora fatica, molta fatica, più che altro si diletta ad andare a mangiare fuori, a stare al chiosco di Ichiraku, almeno li gli sorridono tutti, specialmente quando apre il portafoglio e lascia uscire i soldini piangenti. Si trova li ora, proprio da Ichiraku ma non vi è nessuno se non il cuoco dietro che cucina senza rivolgergli la parola. Sta seduto sulla sedia, le chiappone appoggiata sul legno in modo che aderiscano completamente. Indosso porta un paio di pantaloni neri con una fascia bianca sulla gamba destra, sandali ninja neri, una veste rossa a coprire il busto che si apre dalla vita in giù permettendo il corretto movimento delle gambe. Sulla veste vi è una pettorina in metallo recante il simbolo del proprio clan e su tutta la veste sono adagiate protezioni in metallo per attutire i danni, compresi i polsi e gli avambracci, difatti, gli avambracci sono coperti da un paio di vambracci protettivi così come gli schinieri posizionati sulla gambe. Sulla fronte ha legato il copri fronte della foglia attraverso una fascia rossa. Sotto tutto il vestito vi è un'armatura pesante per avere maggiore protezione. E' vestito con il suo solito completo, non lo toglie mai e non toglie mai il copri fronte, unico simbolo del suo unico successo. Sulla vita, precisamente sulla schiena ha un portaoggetti con all'interno i tonici verdi degli Akimichi, 2 tonici coagulanti e 2 tonici per il recupero del chakra. Niente di troppo pesante per lui, alla fine non ha bisogno di chissà che cosa, non ha bisogno di armi, anche perchè non ne sa usare manco mezza. Il chakra è già attivo, dalla promozione ha cominciato a impastarlo fin dal mattino per essere sempre pronto ad entrare in azione ora che è chunin. Le cose stanno prendendo una piega piuttosto favorevole per il ragazzone, deve solo limare qualche dettaglia ma su una cosa è sempre incerto, Yona. Gli manca Yona e vorrebbe rivederla, vorrebbe nuovamente stare con lei ma dopo tutto quello che è successo al villaggio non è riuscito a trovarla e a parlarle, seguire i consigli che Fumiko le ha dato per giunta. Non ha ancora fatto niente e non sa cosa fare, l'indecisione regna sovrana in lui. [Chakra on][Armatura pesante][Portaoggetti: 2 tonici coagulanti | 2 tonici recupero chakra | Vambracci | Schinieri | tonici verdi vari]

15:13 Tayuya:
  [Strada - Ichiraku] Ferma ed immobile di fronte al locale, sembra in realtà ancora leggermente indecisa sul varcare la soglia o meno. Mangiare o non mangiare? Anzi… il cibo non viene messo in discussione, ma sarebbe cosa buona mangiare fuori casa? Oppure sarà meglio prepararsi qualcosa a casa? Sospira, appoggiando l’ombrello aperto contro la spalla destra, riuscendo comunque a proteggersi la testa da quelle goccioline di pioggia impertinenti. Scuote la testa, rinuncia e riprende a camminare. Ogni tanto lo sguardo viene gettato verso il cielo come se si aspettasse di veder splendere il sole, ma a quanto pare il tempo ha deciso così per questa giornata. Camminando riabbassa nuovamente per bene l’ombrello sopra la sua testa, in modo che il viso sia nascosto dagli sguardi della gente. Non vuole rischiare di incontrare qualche membro del suo clan, non potrebbe farcela, ora, ad incassare altre parole maligne o insulti. La pancia però brontola, e in maniera anche abbastanza prepotente e sonora, lasciando un lieve rossore di imbarazzo sulla faccia dell’Akimichi, la quale ferma il passo e si guarda in giro. Occhi che saettano veloci per assicurarsi che nessuno la stia guardando attirato da quel brontolio, insomma cerchiamo di non fare ulteriori figuracce. Ennesimo sospiro e lo sguardo si punta sull’Ichiraku e su di una figura seduta al bancone. Lo vede solo di spalle, eppure le pare una sagoma così conosciuta ed amichevole da farle battere forte il cuore. Decide di entrare, chiudere l’ombrello, lasciarlo sgocciolare appena all’esterno e quindi percorrere pochi passi all’interno del locale. Non ha la certezza che sia qualcuno di conosciuto, ma basterebbe semplicemente avvicinarsi. Uno, due, tre passi, quindi eccola arrivare al bancone, al fianco del ragazzo, e piegare lievemente il busto in avanti. Il viso è voltato verso di lui e lentamente abbasserebbe il tronco per poter vedere in viso il ragazzo. Se ci fosse riuscita, in quel modo un po’ buffo, sbucherebbe al lato dell’altro e, riconoscendolo, non farebbe altro che sorridere. Finalmente, un sorriso nuovamente spontaneo e felice. <Murai!> esclama di punto in bianco, la voce alta ed allegra che dovrebbe risuonare nelle orecchie del poverino. È felice di vederlo, se si facesse un paragona col tempo atmosferico, è come se i nuvoloni abbiano incominciato a diramarsi per lasciare spazio ad un piccolo sole. Dopo di che ella andrebbe a sedersi sullo sgabello accanto a quello del ragazzo, poggiando l’ombrello accanto a sé, contro il bancone. <Non ci vediamo da tanto, come stai?> le sembra di stare tornando alla vita e si sforza di sembrare come prima, sorridente e spensierata. [Chakra off]

15:34 Murai:
  [Centro | Ichiraku] Stare da solo gli piace, non deve confrontarsi con nessuno anche se ieri ha avuto un incontro piuttosto strano con Reykas. Lo ha perdonato per quello che ha fatto e ne ha sentito le motivazioni, tutte giuste però dal suo punto di vista ha fatto comunque un'errore, non può dare la colpa al passato, non tutta almeno e, specialmente, non può paragonare i due eventi. Una missione di livello S non può essere paragonata a una missione di livello C, ne mancano totalmente le basi e questo lo sa e dovrebbe saperlo anche Reykas. Non ci pensa poi molto alla fine ma lascia che il cuoco porti la sua ciotola di rame con manzo e menma, una verdura piuttosto buona e nuova nel menù. Prende le bacchette per iniziare a mangiare ma sente qualcosa, qualcuno sta entrando nel locale. Non si volta, non va a distogliere l'attenzione dalla ciotola fumante il cui fumo fuoriesce e vola verso il soffitto, fumo caldo e appagante. Si guarda intorno, osserva tutto ciò che ha intorno e poi una voce gli rimbomba nelle orecchie, una voce tremendamente familiare, una voce che avrebbe voluto sentire ogni giorno ed è proprio quella voce che è andata a mancare. Yona è entrata nel locale, la ragazzina è li con lui in quel momento. Si volta lentamente verso di lei per osservarne il viso, per sorridere insieme a lei. L'è mancata tantissimo ma ora il sorriso si forma anche sul volto del chunin, un sorriso a 32 denti quasi mentre lascia che la ragazza si avvicini con tutta la sua foga e la sua felicità, lascia che si sieda sullo sgabello vicino. La squadra dalla testa ai piedi non riuscendo ancora a credere che ella sia davvero li, forse gli ha letto nel pensiero, ha letto e ha scelto di andare a trovarlo oppure non lo sa, di sicuro questa è una grande fortuna <Yona> la chiama allo stesso modo, non balbetta ma è sicuro di se questa volta. Non si è preparato niente, non ha fatto niente per stare con lei e non sa se può riuscire a seguire i consigli della Senjuu la quale non vede nemmeno da un po' <Mai stato meglio adesso> una frase un po' strana ma è felice, molto felice <E tu? Sei scomparsa, non ti ho più vista> non si è fatta più vedere nel villaggio, è anche uno dei motivi per cui non l'ha più incontrata <Mi sei mancata...> arrossisce, le guancia si colorano di un rosso chiaro mentre la guarda negli occhi. La sua timidezza torna a farsi sentire ma non vuole farle prendere il sopravvento, non adesso, deve mantenere un certo controllo. [Chakra on][Armatura pesante][Portaoggetti: 2 tonici coagulanti | 2 tonici recupero chakra | Vambracci | Schinieri | tonici verdi vari]

15:53 Tayuya:
  [Strada - Ichiraku] Rivedere il viso dell’Akimichi le provoca un certo sollievo. Un viso amico, sorridente, e non può che sentirsi meglio nel notare che anche l’altro va a ricambiare l’espressione. Nota la ciotola, ma per fortuna ha appena iniziato, così può mangiare insieme a lui. Si siede dunque, distogliendo lo sguardo solo per essere certa di beccare lo sgabello col proprio sedere e di non cadere rovinosamente a terra, poi torna a fissare in viso il ragazzo. Non si sono visti per un po’, tanto, e lui sicuramente è andato avanti con la sua vita, il lavoro, le missioni… lei invece è rimasta ferma, bloccata in un limbo oscuro. Ma sorride, fa finta che vada tutto bene, come al solito, e nel mentre cerca di attirare l’attenzione del cuoco. <Una porzione di ramen anche a me per favore!> fa la sua ordinazione, educata e cortese, per poi rivolgere la sua più totale attenzione a Murai. Ascolta le sue prime parole contenta che l’altro stia bene, al momento almeno, un po’ come lei, ma in seguito un’espressione colpevole si dipinge sul suo volto, colpevole perché è stata proprio lei a isolarsi da tutti. Distoglie lo sguardo, preferendo il bancone ora. <Lo so, mi dispiace. Non è un buon periodo, per niente.> perde il sorriso mostrando a lui il suo reale stato d’animo. <Sono successe cose, ci sono stati dei peggioramenti e ora sto…> si ferma mordendosi appena il labbro inferiore, indecisa se parlarne o meno… ma prima o poi dovrà farlo. <Sto cercando di superare un lutto.> al pensiero della madre una morsa le stringe il cuore, ma si costringe a non piangere come una bambina e cercherebbe subito di assumere nuovamente il suo solito sorriso, un po’ più stanco e triste questa volta, per voltarsi ancora verso Murai. <Ma non voglio stressarti coi miei problemi, basta già la pioggia a rendere questa giornata grigia! Ero molto giù di morale, ma appena ti ho visto è stato come… puff, il sole!> esclama con una naturalezza e sincerità che farebbero quasi spavento. Muove anche le mani a mimare una specie di esplosione, per indicare l’effetto che lui ha fatto… il sole, insomma. Ma dopo quello, ecco che anche la ragazza andrebbe ad arrossire, sia per quello che ha appena detto senza pensare, sia per le ultime parole di Murai. Quelle parole dolci e sincere che le fanno battere forte il cuore. <Ti sono mancata? Mi dispiace, davvero, di essere sparita. Mi sei mancato molto anche tu… il tuo viso, la voce.> sta parlando ancora a sproposito, decisamente troppo. Arrossisce, inizia a gesticolare nervosa alla ricerca di qualcos’altro da dire, ma fortuna vuole che il cuoco le porti la sua porzione di ramen appena ordinata. <Ah! Il ramen, grazie!> sorride nervosa ed impacciata, prendendo velocemente le bacchette e iniziando a soffiare sulla pietanza fumante. <Be… uhm… che mi racconti di bello? Qualche novità?> cerca di portare avanti quella loro discussione, trovando nuovamente un po’ di calma. [Chakra off]

16:19 Murai:
  [Centro | Ichiraku] Aspetta a mangiare la sua ciotola, attende anche ne prenda una anche Yona per farle compagnia e per mangiare lui stesso in compagnia. Gli piace stare da solo ma quando è con lei, tutto è diverso, gli piace stare in sua compagnia. Si sposta leggermente con lo sgabello per permetterle di sedersi meglio. Continua a guardarla con un sorriso e quel sorriso sul viso della ragazza, però, sparisce pian piano che pensa alla sua scomparsa. L'ha fatta intristire, non vuole vederla triste e subito comincia ad agitarsi, quel sorriso gli piace e vederla scura non va bene <Mi dispiace> china il capo verso il basso, osserva anche lui il bancone per qualche secondo prima di alzare nuovamente il viso su di lei. Deve farsi forza, deve guardarla e reggere quella situazione senza intimidirsi nuovamente. Continua ad ascoltarla e quella tristezza riesce a coinvolgere anche lui, si impadronisce di lui senza riuscire ad evitarla. Peggioramenti di cosa? Cosa è successo ma poi, la triste verità, arriva alle orecchie dell'Akimichi e nel sentire la parola lutto si agita e sbianca, gli occhi vengono letteralmente aperti, vengono sgranati come non mai <Lutto? Cosa è successo? Mi dispiace> china il capo per mostrare il suo dispiacere alla ragazza anche se ha fatto una serie di troppe domande per essere sopportate tutte in una volta, purtroppo è così. Chi è morto? Una parte di se vuole saperlo mentre una parte di se no temendo il peggio e forse è davvero in agguato. Quella tristezza che li ha coinvolti è troppa e non sa cosa dire o cosa fare per farla riprendere, per farla distrarre da quel momento infelice che si è andato a creare tra loro <Non mi stressi, se posso voglio aiutarti> ci avrebbe provato con tutte le sue forze ad aiutarla, avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarla a riprendersi totalmente ma sapere che è diventata felice solo per averlo visto lo rende felice a sua volta <D-davvero?> arrossisce nel sentire quel dire da parte della ragazza e note anche il di lei rossore sulle guance della genin. Quelle parole lo portano a intimidirsi ulteriormente. Il viso, la voce, non sa come reagire, non sa dove nascondersi ne dove mettere la testa, si guarda intorno e deve pensare a qualcosa <Ehm..Yona..> comincia a balbettare, le parole escono a pezzi e ci vuole la colla per rimetterle insieme <Tu mi piaci> lo dice di getto, di botto per poi portare il viso sulla ciotola di ramen per mangiare, iniziare a strafogare tutto quanto e poi le ultime domande <Novità? Sono diventato chunin> direbbe mettendo un nuovo boccone in forno. [Chakra on][Armatura pesante][Portaoggetti: 2 tonici coagulanti | 2 tonici recupero chakra | Vambracci | Schinieri | tonici verdi vari]

16:42 Tayuya:
  [Strada - Ichiraku] Quel momento tra loro si trasforma e muta, una ventata di tristezza viene portata dalle parole della ragazza che purtroppo non ha saputo evitarlo. I pensieri sono troppi e ora più che mai vorrebbe davvero rivedere suo padre, sperando che sia ancora vivo. Ma non c’è, non lo vede da un anno e non pensa di rivederlo più a questo punto. Sente il dispiacere dell’altro, ma ancor di più dispiace a lei di aver portato tanta malinconia tra loro. È colpa sua, non avrebbe dovuto smettere di sorridere, di essere solare… eppure è un essere umano anche lei, i momenti tristi capitano anche alla giovane Akimichi. Osserva in silenzio la propria ciotola, ancora non mangia ed ascolta le parole del ragazzo, quelle domande così dolorose ma che lei stessa lo ha portato a fargliele. <Mia madre.> risponde solamente, restando in silenzio per qualche altro istante. <Non mi rimaneva che lei, ma era molto malata da quando… papà se n’è andato da Konoha e nel clan hanno iniziato a trattarci come traditori, come mio padre.> sente la gola chiudersi, un doloroso groppo che alimenta le lacrime le quali però non vengono versate. Occhi lucidi dunque, mentre continua ad osservare la propria ciotola. <Ho cercato di essere forte per lei, sempre sorridente e solare, ma non ho fatto abbastanza a quanto pare. Lei non avrebbe voluto che io facessi il ninja, e probabilmente il mio insistere nel diventarlo è stato un duro colpo.> si confida, senza problemi, con lui. Si fida, e sente di potersi lasciare andare. <E dopo l’ultima missione delle carpe e i bambini morti, il clan si è incattivito di più nei miei confronti e nei suoi... penso che lei non abbia più retto.> il dolore è grande, le toglie il respiro, le ferma il cuore e più volte deglutisce per mandare giù quel groppo. Torna il sorriso, spunta timido sulle sue labbra tornando a voltarsi verso il ragazzo. <Grazie, Murai, sento che posso contare su di te, mi dai fiducia. Anche solo parlarne penso mi possa fare bene, avere qualcuno disposto ad ascoltarmi e non a giudicarmi solamente.> dolce nelle parole che gli rivolge, per poi passare per quel momento tanto imbarazzante fra loro, ma totalmente sincero. Lui balbetta, lei annuisce in risposta. Si, davvero, sta dicendo la verità. È un momento decisamente strano, eppure lei cerca di trovare altro da dire, gesticola, balbetta e di colpo… quella confessione. Il silenzio cade fra loro, lui inizia ad ingozzarsi col ramen e lei semplicemente lo fissa con gli occhi spalancati e il viso rosso quanto un peperone. Lei gli piace? Il cuore inizia a battere forte, quelle sole parole sembrano aver spazzato via le ultime nuvole abbagliandola con i raggi del sole finalmente liberi. Sente calore, fin troppo calore. E in seguito lui parla come se nulla fosse successo, gettando al fuoco anche il fatto di essere diventato Chunin. Cavolo, è andato decisamente avanti! Non sa cosa dire, non sa come comportarsi, il rossore è evidente e il sorriso inizia ad accentuarsi sul suo volto. Se le parole non riescono ad uscire, allora perché non lasciarsi guidare solo dal cuore? La giovane Akimichi andrebbe quindi letteralmente a lanciarsi contro di lui, si butterebbe sul ragazzo in un goffo tentativo di abbracciarlo. Incurante del fatto che stia mangiando, cercherebbe di dargli quel gesto di assoluto affetto. Goffo si, e anche un po’ troppo slanciato, troppo emozionata per contenersi. Sperando di non cadere entrambi dallo sgabello. Se fosse riuscita ad abbracciarlo, allora cercherebbe infine di dargli un dolce bacio sulla guancia. <Mi piaci, Murai. Grazie per queste tue parole, grazie per esserci.> solo ora si distaccherebbe da lui, tornando sul suo sgabello e iniziando a mangiare col buon umore ritrovato, sorridente e gioiosa come un tempo. <E complimenti per la promozione, offro io allora.> esclama tra un boccone e l’altro. <Mi dovrò dare da fare allora… uhm… sono rimasta parecchio indietro. Ma l’idea di affrontare nuove missioni mi mette un’ansia incredibile.> totalmente sincera, senza peli sulla lingua, ma si sente un’altra ora. Si sente felice. [Chakra Off]

17:14 Murai:
  [Centro | Ichiraku] Il lutto è una cosa difficile da superare, molto difficile, specialmente se si tratta di un parente vicino, molto vicino e questo parente è proprio la madre. Deglutisce un groppone enorme, tanta saliva che viene buttata giù senza trattenerla minimamente. L'è morta la madre, un suo genitore, uno dei pilastri della vita di figlio, la mamma è quella che cresce, che li porta avanti. Non può nemmeno immaginare cosa si prova a perdere un genitore, non lui che li ha tutti e due ma con il padre ma non va d'accordo mentre la madre lo tratto come se fosse un'idiota, insomma, la famiglia perfetta e ha dovuto fare praticamente tutto da solo per arrivare a quel punto, un punto ben preciso dove può affermarsi e il chunin è il suo primo traguardo. Ascolta le parole della ragazza su quello che è successo, malata, la mamma era malata e il padre è andato via e il dispiacere torna nuovamente a farsi vedere negli occhi di entrambi, un dispiacere enorme per lei più che altro. China leggermente il capo per qualche attimo prima di tornare a guardarla in viso mentre quelle lacrime le invadono il viso, lacrime che non devono esistere. Allunga il braccio destro verso la ragazza, la mano aperta cerca di toccarle il viso per asciugarle le lacrime dolcemente <Mi dispiace> piccole carezze, piccoli e dolci carezze per consolarla, per farle sentire la sua presenza. Non ha una situazione famigliare felice, non sta passando un bel momento e tutto il clan la detesta per un motivo di cui lei non ha colpa. Non sa cosa fare per poterla consolare, per vederla nuovamente sorridente. Non riesce a credere che il clan si sia scagliato in questo modo contro la sua famiglia, non lo concepisce per niente e li odia per questo, li odia tutti quanti per aver portato Yona a questo <Io non ti giudico, io non sono il clan. Sono io> forse questa può sembrare una cosa scontata ma non lo è, lui è lui e non il clan, non la pensa come loro perchè la conosce e sa com'è fatta veramente. Le rivela quell'informazione, quella dichiarazione improvvisata per poi buttarsi a mangiare il suo ramen, lo mangia tutto d'un fiato in attesa che lei dica qualcosa o faccia qualcosa. Mangia ancora per poi sentirla addosso, sente il suo abbraccio, un gesto di affetto che lo fa smuovere leggermente dallo sgabello e poi quel bacio sulla guancia inaspettato. Lo sguardo si fa sorpreso, non se lo aspettava <Io...>...<Tu...> cerca di guardarla in viso, di scrutarla bene per poter dire qualcosa ma, anche qui, è senza parole, letteralmente senza parole <Ti aiuterò io ad andare avanti> le fa questa piccola promessa, l'avrebbe aiutata mentre con la mano destra cercherebbe di carezzarle timidamente il viso. [Chakra on][Armatura pesante][Portaoggetti: 2 tonici coagulanti | 2 tonici recupero chakra | Vambracci | Schinieri | tonici verdi vari]

17:29 Tayuya:
  [Strada - Ichiraku] Non è da lei lasciarsi andare, non è da lei cadere preda della tristezza e del dolore. Quando suo padre ha tradito Konoha, ha ucciso quello che era per la ragazza come uno zio, il padre della sua migliore amica, ha tentato di colpire l’Hokage… quando a quel punto tutto è crollato e per la maggior parte dei membri dei clan lei e la madre sono diventate traditrici tanto quanto il padre, lei ha retto. È stato un duro colpo ritrovarsi sola e isolata dai membri del clan più stretti. Ignorata o insultata, guardata con odio e diffidenza, lei ha sempre sorriso, è sempre andata avanti per se stessa e sua madre. Ma ora ha ricevuto un’altra terribile batosta con la morte di sua madre, le è venuto a mancare un grande pilastro della propria vita, e le tocca sentire parole cattive di sollievo da parte di alcuni per quella perdita, ed altri ancora più cattivi augurarsi lo stesso destino per la giovane. Non tutti sono così, certo, fortuna vuole che non sono tutti uguali, il capo clan per esempio l’ha accettata senza problemi, e poi c’è Murai. Il suo sole in un certo senso. Quello sfogo purtroppo non riesce a controllarlo, racconta quello che le fa più male e sorride quando lui le dona quelle carezze, asciugandole le lacrime. Un contatto dolce, lenitivo, che rende tutto più leggero sulle sue spalle. <Grazie.> non sa più che altro dire, se non ripetere quei ringraziamenti, un grazie a lui per esserci, ascoltarla, accoglierla. <Mi sento un po’ in imbarazzo, cavolo, mi spiace di gettarti tutta questa tristezza addosso!> cerca di riprendersi, darsi un contegno e cercare inutilmente di dare un ordine ai propri capelli, muovendo nervosamente le mani. <Tu sei tu, hai ragione.> sorride a quella sua affermazione, annuendo ed aggiungendo altro. <Io non sono solita a colpevolizzare tutti quanti. Alcuni membri del clan si comportano male nei miei confronti, ma non tutti per fortuna.> riprende a mangiare il proprio ramen, quella ciotola super calda e fumante che le riempie lo stomaco e anche un po’ l’animo. Infine quella dichiarazione reciproca, l’abbraccio, il bacio, l’imbarazzo crescente e il suo tentativo di non cadere preda del rossore. Si volta a guardare il ragazzo nel sentire quelle semplici ma efficaci parole. <Mi… mi aiuterai? E come?> balbetta appena, in balia dell’imbarazzo e del cuore che batte a mille, ma è felice e torna a sorridere… quella giornata iniziata nel grigiume sta solo finendo nel migliore dei modi. Perfetta. Lo guarda in viso, negli occhi, sorridendogli in maniera dolce ed imbarazzata, occhi tutti per lui, orecchie in attesa. [Chakra Off]

17:46 Murai:
  [Centro | Ichiraku] Forse ci è riuscito, è riuscito a farla riprendere dalla sua tristezza, non sa come ha fatto ma lo ha fatto e tanto basta per lui. Non è il massimo con le parole, non è il massimo in niente ma qui deve aver detto qualcosa di strano, qualcosa che l'ha colpita nel profondo seriamente. Sorride mentre le asciuga le lacrime, le impedisce di piangere, di mostrare quella debolezza anche davanti ad altri. l pollice si muove poco sotto gli occhi per far sparire anche l'ultima goccia presente sul viso della ragazza, ogni goccia va via totalmente e ora è nuovamente perfetta, non che prima non lo fosse ovviamente <La prima volta che ci siamo visti io avevo paura di te, pensavo fossi come tutti gli altri, pronta a tutto pur di vedermi a terra ma mi sbagliavo> sorride in risposta a quella frase detta dalla genin sulla tristezza, una frase che non deve più ripetere <Tu mi hai aiutato, mi hai fatto superare le mie paure> complice anche Fumiko in questo che l'ha spronato in un modo meno piacevole e più duro ma è contento che la ragazza lo abbia fatta, che si sia spinta a tanto per lui <Mi hai accettato per quello che sono e ora io voglio la tua tristezza, voglio condividerla. Non voglio che porti tutto da sola> lui c'è e la vuole aiutare, vuole essere presente nella sua vita, più di un amico, questo è certo, specialmente dopo quella confessione. Non può sentire del clan, non ci crede che gli Akimichi la insultano o le dicono qualcosa, la trattano come traditrice e la trattano male <Nessuno più ti tratterà in questo modo. Io...io...io li affronterò tutti e li farò stare zitti> li avrebbe picchiati tutti, questo è il suo intento ma sicuramente sarebbe finita con lui a terra in una pozza di sangue, è un risultato più che sicuro ma lasciamolo sognare, la sua autostima sta salendo in questo periodo. La dichiarazione reciproca, l'abbraccio, una giornata iniziata male ma che sta avendo dei risvolti veramente positivi, sta succedendo di tutto, veramente di tutto. Si sente felice, si sente la persona più felice di questo mondo ma sta promettendo di aiutarla, di fare qualcosa per lei <Come? Ti starò vicino...uhm...verrò in missione con te, chiederò al Kage questo favore e anche al capo clan, non ti lascerò mai sola> queste piccole cose, piccolissime cose che per loro sono davvero tante, molto di più di quello che si possa credere. Non riesce ancora a credere di averglielo confessato ma ora la guarda e non riesce a distogliere lo sguardo dal suo, non riesce ad abbassarlo, come incantato. [Chakra on][Armatura pesante][Portaoggetti: 2 tonici coagulanti | 2 tonici recupero chakra | Vambracci | Schinieri | tonici verdi vari]

18:03 Tayuya:
  [Strada - Ichiraku] Si sente meglio, molto meglio, quel velo pesante di tristezza che l’avvolgeva ora è stato tirato via, buttato in un angolo, ma non prima di averlo condiviso con il ragazzo. Lascia con tranquillità che l’altro le asciughi le lacrime, che passi i pollici al di sotto dei propri occhi e lei li chiude, finalmente serena dopo giorni e giorni. Piccoli gesti, semplici parole, la sola sua presenza. Lo sguardo viene riportato sul viso dell’Akimichi e ne ascolta le parole, una ad una, con attenzione. Ricorda quel loro primo incontro, ricorda delle sue parole e di averlo ascoltato e di aver cercato di fare di tutto per tirarlo su di morale ed aiutarlo. Quel giorno sono diventati amici, si sono promessi di essersi di aiuto l’uno per l’altra, e oggi si ritrovano a confessarsi qualcosa che va ben oltre l’amicizia. <Sono contenta che tu abbia superato le tue paure, mi dispiace solo di essere sparita in questo modo. Ma vedo che sei diventato più forte, non solo fisicamente.> commenta in maniera dolce, orgogliosa di lui e di quell’obiettivo raggiunto. Non si tratta solo di essere stato promosso, di essere diventato più forte, ma nota quel cambiamento in lui, leggero, piccolo, ma molto importante. Lo ascolta mentre le confida di volere quella tristezza, di condividerla per poter fare in modo che sia più leggera. Il sorriso sul viso della giovane si accentua nella sua dolcezza, annuisce lentamente. <L’uno per l’altra. Ricordati che vale lo stesso anche per te, per qualsiasi cosa dovesse affliggerti.> rinnova quella promessa senza paura, sapendo di poter contare al cento per cento su di lui, e facendosi forza della sua forza. <Grazie.> commenta sincera al successivo dire del ragazzo, al battersi per lei per farli stare zitti. <Apprezzo il pensiero, ma spero che non si debba mai arrivare alle mani.> ammette con un sospiro, ma sentendosi sicura dopo quelle parole. Ma anche lei deve fare la sua parte, farsi forza per poter andare avanti, progredire e non rimanere ferma nel suo dolore e nelle sue paure. Purtroppo l’idea di andare in missione le mette non poca ansia addosso, con la costante para di fallire come l’ultima volta e di portarsi addosso altre male lingue. Ma soprattutto teme di lasciar morire qualcun altro. Si era ripromessa di voler dimostrare a tutti di saper migliorare al proprio errore, ha parlato con l’Hokage affinchè ritirasse quella sua sospensione e le permettesse di tornare a fare il ninja… e ora che può se ne sta chiusa in casa a tremare. Sospira, annuisce alle ultime parole del ragazzo. <Grazie, Murai. So che sono ripetitiva, ma grazie. Farò del mio meglio per andare avanti, col tuo aiuto, e spero un giorno di poter ricambiare.> be, in realtà no, perché vorrebbe dire che spera che il ragazzo sia così in difficoltà da richiedere il suo aiuto e quindi ricambiare il favore, quindi arrossisce, temendo che l’altro possa appunto interpretare a quel modo le sue parole. <Insomma… uhm… apprezzo, davvero. Se mi starai vicino, allora riuscirò ad andare avanti.> sorride, dolce, grata, finalmente sollevata da tutti quei pesi che si era portata dietro per troppo tempo. Un giorno magari gli avrebbe anche parlato più in dettaglio del padre, ma ora non vuole rovinare quel momento e rimarrà con lui fino a quando entrambi non abbiano consumato la loro porzione di ramen. [Chakra Off][END]

18:28 Murai:
  [Centro | Ichiraku] L'amicizia si è trasformata in qualcosa di più e quel suo modo goffo, quel loro modo goffo è il loro modo di dimostrarlo. Non sono il massimo in gesti e parole entrambi ma va bene così, non è qualcosa che interessa dopotutto. La gentilezza della ragazza ha fin da subito colpito il chunin, fin dal primo momento si è trovato molto vicino a lei e avrebbe fatto di tutto pur di vederla sorridere sempre e in ogni momento <Gran parte del merito è tuo, se non ci fossi stata tu sarei ancora in un vicolo a piangere. Mi hai dato una grande forza e non smetterò mai di essertene grato. Sei la prima che ha creduto in me> la prima che lo ha portato a migliore, che lo ha spinto a migliorare sempre di più e in modo tanto veloce. Nemmeno lui ci crede però è successo ed è grazie a Yona <Me lo ricorderò> avrebbe fatto lo stesso, si sarebbe confidato con lei e avrebbe condiviso ogni paura, ogni gioia, ogni singola cosa della sua vita <Alle mani? Le mie mani arriveranno su di loro, io non verrò nemmeno toccato> lo sguardo si infervora, avrebbe fatto letteralmente una strage per lei, li avrebbe ridotti in briciole come quel cucciolo di panda durante la missione, forse un po' più integri ma il pensiero è quello. E' felice, immensamente felice di stare con lei e quei grazie lo fanno sorridere, non ne ha mai ricevuti così tanti tutti in una volta anche se provengono dalla stessa persona, non gli interessa. Inizia a ridere, non è cambiata per niente, è sempre la stessa ed è questo che gli piace di lei, è questo che lo ha portato a provare qualcosa di più della semplice amicizia nei confronti dell'Akimichi <Non me ne andrò mai> mai lo avrebbe fatto, specialmente ora che sta per arrivare la seconda portata. Avrebbe offerto lui e si sarebbe impuntato per farlo, non le avrebbe fatto sborsare nemmeno un singolo centesimo. [END]

Dopo tanto tempo Murai e Yona si incontrano nuovamente. Si aggiornano sulle rispettive novità, belle e brutte e finalmente il pacioccone si dichiara venendo ricambiato.