Giocata del 12/10/2017 dalle 16:16 alle 18:25 nella chat "Ospedale [Konoha]"
Per lo meno oggi c'è un sole caldo, è bello avere un po' di conforto dentro quella stanza. Forse oggi riusciranno a curarla, non porta più nemmeno la maschera per respirare, forse è abbastanza stabile per poter iniziare la cura. forse. Prende un lungo respiro e attende, come ha atteso per gli altri giorni. Rimane li, con un bordo di letto che viene catturato da un raggio di sole, lasciando una parte al fresco e l'altra che inizia vagamente a diventare insofferente al calore provocato dal raggio. Vorrebbe spostarsi ma..con le braccia in quello stato non riuscirebbe a muoversi poi molto senza una infermiera e per ora non ne vuole vedere tante. I capelli sono scompigliati sul cuscino, l'espressione è assonnata e sofferente e preoccupata. I bambini sono tornati da lei, ancora una volta scossi da quello che era successo quando sono entrati a casa: due rose blu è evidente che fossero per loro. Ha già dato istruzioni che rimarranno li con lei nella stanza e poi li porterà da Hitomu o comunque troverà il mondo di mandarli in sicurezza, non si fida più a lasciarli girovagare per il villaggio...che cosa gli prende alla gente? come fa ad essere così malevola da accanirsi contro dei bambini? A casa dell'Hokage saranno più al sicuro, protetti e sicuramente non dovranno pensare a quelle cose, nessuno del villaggio si mostrerà apertamente ostile. Ha già preso accordi con lui del resto, sa che può contare sul portatore della volpe. [ch off]Il sole c'è, il paziente anche, l'ospedale pure, cosa manca? Un dottore ma presto detto si presenta anche lui nella stanza 818 del terzo piano dell'ospedale. La porta si apre, la luce entra ancora di più nella stanza e Mekura può vedere entrare una donnona con un rossetto sulle labbra, un cappellino da croce rossina, una divisa bianca su tutto il corpo che finisce a gonna ma ciò che attira l'attenzione sono i suoi occhi verdi e i 200 chili di peso che fanno tremare tutto quanto sotto il suo passaggio <Io sono Svetlana, la dottoressa che ama> e la sua voce ha un certo accento russo, chissà come mai. Le braccia sono possenti, l'altezza anche essendo quasi due metri <Tu essere Mekura, la piccola pulzella> parla come fosse un uomo e ciò potrebbe portare una piccola dose di paura nella ragazza. La dottoressa sbatte le mani per prepararsi e la bottiglia di plastica, piena, sul comodino cade a terra per il terremoto che quelle mani provocano <Tu essere pronta a farti curare?> un sorriso sadico si forma sul viso della donna, non si prospetta niente di bello e sicuramente niente di poco doloroso. Sei pronta Mekura per essere amata dalle sue amorevoli cure? [CURA]
Ed eccola li il donnone che viene a curarla. Prima la donna strana che fa delle battute inopportune, ora, ha anche a che fare con un ibrido molto vicino all'essere un completo uomo virile in gonnella.<Mekura la pulzella..> ripete tra se e se a bassa voce osservando Svetlana. <eh...> più o meno, ha la forza di un gigante, potrebbe ucciderla nel processo. Ma chi vogliamo prendere in giro? la Hyuga si è presa un metaforico bastone su per il culo tanto grosso e tanto largo che ci vorranno anni prima che possa dirsi a posto, ha provato già tutto il dolore che doveva provare, ora, sentire molto male per il bene superiore è solo un passaggio obbligato <sono nelle vostre mani dottoressa Svetalana> azzarda un sorriso poco convinto osservando con preoccupazione quella bottiglia sul comodino. <....come deve procedere?> domanda in un impeto di masochismo tanto per sapere di che morte deve morire, spostando lo sguardo dalla donna alla bottiglia ed ai figli i quali una è sgomentata, l'altro invece ha gli occhi protetti dalla mano della ragazza in modo che non possa vedere la scena. [ch off]<Nelle mie mani pulzzzella> e li un grande e grosso pezzo di saliva arriva sulle coperte del letto, ha sputato la donnona, che grande esempio di eleganza e raffinatezza. Si avvicina al letto con passo pesante, arriva al lato del letto andando a scoprire Mekura togliendo le coperte. Schiocca le dita, prima la sinistra e poi la destra e poi? Prende letteralmente Mekura di peso la solleva dal letto e la ribalta in modo che si ritrovi a pancia sotto, il culetto in bella vista così che anche i figli possano vederla in tutto il suo splendore <Oh no no, quella gamba è orribile> un commento praticamente appropriato sulla sua gamba tumefatta dalla bruciatura <Lei essere stata curata con piedi> effettivamente non ha tutti i torti mentre le prende le mani e le distende le braccia. Fa male, molto male ma l'eleganza di quella donna è andata a farsi benedire, non gli interessa di fare male a Mekura per curarla. Le da una bella pacca sul culetto una volta che la distesa come un salame <Bello sodo> si complimenta anche. Le mani vengono avvolte da un chakra verdognolo e come prima cosa vengono adagiate sulla schiena, la zona meno colpita e li inizia ad agire il chakra per rendere il tutto più tranquillo ma già i primi dolorini iniziano a scomparire lasciando posto a una certa rilassatezza. [CURA][Mani terapeutiche S][Pv: 30 + 15 = 45]
Sgrana gli occhi mentre sente Ai che bisbiglia "ma...ma ha sputato?". la guarda rapidamente e fa un cenno verso questa alzando la voce <Ai, Ken, andate fuori dalla stanza? che dite? non c'è bisogno che guardiate questo davvero, l'importante è che state li vicini. Si sente irrigidire mentre il donnone la afferra tirandola via dal letto e già li sente dolore. <ahhhnn> si lamenta già dall'essere toccata e muovere la gamba e le braccia. SI accorgerebbe solo dopo di quanto quelli nell'ospedale gliela stanno facendo pagare: hanno preso quello più indelicato, meno igenico e maniaco. Ma non si può avere tutto nella vita, neppure la sicurezza di avere una sanità decente..non le importa davvero, vuole solo che venga curata, va bene il dolore. <AHHHHH!> si lascia sfuggire un gemito di dolore quando questo/a trasforma le cure mediche in qualcosa che assomigliano più ad uno stupro. Viene rigirata come un salame, controllate le ferite e fatti i sui commenti. Ma quando arriva a distenderle le braccia che lei è costretta a stringere i denti per non farsi sentire fuori dalla stanza e non far preoccupare le sue creature. Piega la testa indietro, si morde il labbro non preoccupandosi di farlo sanguinare, stringe le dita dei piedi, spalanca le gambe e cerca di portare le ginocchia verso il petto e poi, continuando a sussultare e gemere per il dolore che sta provando, una volta completamente distesa sente anche lo schiaffo al culo. Oltre al danno anche all'infamia. La gola le si stringe e si arrende del tutto a quella situazione continuando a trattenere il dolore per se e non esprimerlo all'esterno, non vuole farsi sentire da loro due e così neppure da chi le sta facendo questo, non vuole dare nessun tipo di soddisfazione <grazie> afferma a denti stretti guidata dalla forza della tigna. [ch off]Mekura grida come una forsennata, grida senza sosta alcuna la donna ma poco importa, le cure vanno fatte e lei deve eseguire i suoi ordini. Le mani si portano verso il braccio destro e li il chakra medico inizia ad agire risanando tutte le ossa rotte, tutti i pezzettini che la compongono vanno a unificarsi nuovamente. Il dolore nel sentire le ossa riformarsi è troppo, troppo per essere sopportato ma deve resistere se vuole tornare integra come prima senza troppi problemi <Si rilassi, se belli si vuole apparire, in silenzio bisogna soffrire> un vecchio detto che le rammenta così all'improvviso e ci sta, ci sta che deve fare silenzio e stare zitta per farsi curare tutta quanta <Ma ora che ci penso, lei essere ragazza scappata da missione, non è vero?> ecco che la tragedia torna a perseguitarla <Come si chiamava ragazzo? Mh...Hiashi, non è vero?> chiede ancora la donnona curiosa di sapere tutto quello che è accaduto, tutto quanto <Come essere successo?> alla fine, la domanda, viene fatta e Mekura deve rispondere a quelle parole oppure stare in silenzio ma bisogna ricordare che è in balia di quella donnona e delle sue possenti mani. [CURA][Mani terapeutiche S][Pv: 45 + 15 = 60]
<si...l'ho già sentito> le cure di bellezza di quell'ospedale sono state le gambe che si trova ora con le cicatrici da ustione da gelo che non sono riusciti a curarle. <...> poi si accorge che quel uomo/donna, quel che è si è ricordato solo adesso che lei è la ragazza scappata dalla missione. Non dice nulla per un po' evitando di rispondere se non domandato, ma lui vuole parlare. Il problema è che sta urlando senza riuscire a contenersi, sta sudando per quanto sta facendo fatica a gestire la situazione. Stringe le labbra arrivando a lacrimare per lo sforzo prendendo un fato quando la donna rallenta le cure giusto il tempo per risponderle. <...per quanto possa valere ancora qualcosa la mia parola> infondo è una che a tal proposito come ha detto il medico è scappata dalla missione. <non eravamo messi bene: siamo entrati nel territorio ed il chakra si è dissipato nel nulla ma la missione doveva andare avanti, c'era a rischio la vita di un'altra persona oltre alla nostra e per di più, non sarebbe servito a nulla ritornare indietro se non scoprivamo cosa stesse annullando il chakra in più eravamo sotto attacco da tecniche della quale non capivamo la natura...la foresta è piena di cose strane> ne sa qualcosa <ma non voglio discolparmi...abbiamo preso insieme una brutta idea: ovvero proseguire nell'unico posto dove potevamo avere delle risposte rapide ed annullare il problema alla radice, il centro della torre. Ma come avevamo sospettato era controllato da questo criminale e da due alleati della quale non si sapeva nulla> sospira chiudendo gli occhi <ci hanno raggirato, avevano dei sistemi per poter usare il chakra anche in quel frangente..ma prima quel uomo ha ucciso la donna. Ho cercato di prendere tempo, di distrarlo..ma non è bastato> non dice nulla riguardo a quello che ha detto Hiashi: ha avuto un funerale con onore, non lo rovinerà. <ci hanno colpito: io le braccia, Hiashi le gambe, gli ha messo un coltello sotto il mento verso la gola...ci ha chiesto chi voleva mangiare il cuore di chi, gli ho detto che sapeva già la risposta, che non lo avrei fatto...Hiashi invece ha fatto un bluf ed ha cercato di colpirlo a tradimento...lo ha sgozzato davanti ai miei occhi...non ho potuto fare nulla> la voce le si stringe, non solo per il dolore fisico ma anche per ricordare quegli eventi. <mi ha offerto alla fine di scappare o di diventare la sua cena....ed ho scelto di scappare> non le fa onore ma lo sapeva dal momento stesso che lo ha fatto che non le faceva onore. <...i miei figli non se ne fanno nulla di un eroe morto, non porta loro da mangiare, in più se morivo li, sarebbe tutto da capo: altri potevano morire, altre persone mandate per lo stesso motivo nella foresta, almeno in questo modo avrei consegnato delle informazioni che il villaggio non aveva...e una persona sacrificabile da rimandare per evitare altre morti che hanno un valore nel villaggio> è evidente che parla di se stessa come persona sacrificabile. [ch off]Le mani vengono spostate sul braccio sinistro il cui chakra si muove in esso con lo stesso procedimento usato per il destro, lo fa scorrere interamente, le ossa si rimettono insieme pezzo dopo pezzo senza che nessuno possa sfuggire. Il dolore è sempre tanto ma ora può ricominciare a muovere le braccia e, in tutto questo, la Hyuga spiega cosa è successo per filo e per segno, quasi almeno. Omette determinati dettagli, resta silente su alcuni di loro non andando molto sullo specifico e forse fa bene ma non lo scopriremo mai purtroppo <Tra la vita e la morte ha scelto la vita> commenta la donnona in ascolto di tutto quanto, non si è fatta sfuggire nemmeno una parola di quanto detto <Io penso che tu avere fatto bene. Da morti non si può vendicare proprio compagno ma da vivi si e quell'uomo essere stato stupido, ti ha permesso di fuggire e adesso potere organizzare tutto meglio> insomma, non le da contro, anzi, le sta dicendo che ha fatto la cosa più giusta per lei e per Hiashi, per la missione intera tutto sommato <Dove essere corpo?> ma non fa in tempo a pronunciare questa frase che la porta della stanza viene aperta e vi è una infermiera con un pacco lungo tra le mani <Scusate l'intromissione ma è arrivato un pacco per la signoria Hyuga> entra poggiandolo sul comodino per poi uscire. Sul pacco vi è anche un bigliettino. [CURA][Mani terapeutiche S][Pv: 60 + 15 = 75]
<...forse> afferma parlando al donnone <alcune volte pragmatismo e onore non vanno bene insieme> sente intanto quello che ha detto la donna, il fatto che fosse stupido. Le scuote il capo <no...no non è uno stupido è solo sicuro che vincerà ancora> afferma la donna seriamente <si sente un leone e si sente un cacciatore, per questo mi ha lasciato andare: vuole vedere se tornerò a cercarlo solo per darmi di nuovo la caccia, la cosa con lui non è finita..e non finirà fino a quando non lo fermerò> afferma lei sospirando pesante mentre s'accorge, nel dolore di riuscire a muoverle <ahh....dannazione> si morde il labbro prima di sentire la domanda successiva...che fine ha fatto il corpo <....> guarda il donnone e sospira <i nemici erano cannibali> quindi che fine ha fatto il corpo secondo te? non spiega nel dettaglio cosa è successo, ma, intanto un pacco entra, con tanto di bigliettino. Mekura lo osserva stringendo i denti preoccupata nel sapere che cosa ci sarà di nuovo, cosa avranno pensato di nuovo. La donna intanto pensa...due ninja del clan Aburame e Senjuu, anbu morti, i resti della vecchia squadra a terra. Come ha fatto quel uomo a prendere il controllo della torre se non grazie a loro? e come si può prendere il controllo della torre e sapere come funziona quello strumento? non è di quel tizio, non avrebbe il tempo materiale di piantare quell'oggetto.Rabbrividisce all'idea che quelle rose siano sue che lui riesca a muoversi grazie a due ninja che fanno il doppio gioco, potrebbe essere. <...> corruga la fronte furiosa sollevando il mento andando ad afferrare il biglietto con la scatola <per favore, è una questione di vita o di morte, vada a vedere come stanno i miei figli, sono nel corridoio, non li faccia entrare ma si assicuri che siano li per cortesia e stia con loro per favore> ormai non vuole rischiare in alcun modo che qualcuno li avvicini. <la prego> lo chiede con un certo fermento. mentre leggerebbe il biglietto in questione. [ch off]Capisce il dire di Mekura sulla questione e annuisce senza dire niente per poi spostare le braccia sul fianco tagliato andando a muovere le mani anche in quella zona per far riprendere la ferita. Un'operazione veloce e abbastanza tranquilla che non provoca dolore mentre Mekura prende la scatola con il bigliettino e l'infermiera annuisce uscendo dalla stanza. La donnona si sposta, poi, sulla gamba martoriata <Lavori di piedi> commenta iniziando a curare la gamba, quella tumefatta e cosa succede? Le cicatrici poco a poco scompaiono una dopo l'altra, passa dalla coscia al polpaccio facendo tornare la gamba di Mekura bellissima come un tempo così che non ci sia niente a sfigurarle l'aspetto <Ecco fatto, anche gamba è sistemata> tira fuori dalla tasca un piccolo tonico <Mangia> si insomma, lo deve ingurgitare ma prima, cosa ci sarà scritto nel bigliettino? Una frase, una semplice frase "Era delizioso" solo questo e se la ragazza andrà ad aprire il pacco potrà vedere al suo interno il braccio metallico di Hiashi, il suo arto, l'unico pezzo che non hanno potuto mangiare. La cura è finita e la donnona fuoriesce dalla stanza lasciando la Hyuga con se stessa. [END]