Condoglianze a prescindere

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17:52 Mekura:
  [stanza 48] Ha mandato a casa i bambini, non li vuole li in giro per troppo tempo in quella camera di ospedale, non è un posto dove devono stare per troppo tempo e sopratutto non vuole farsi vedere in quelle condizioni da loro. Hanno detto che torneranno a breve, comunque, il tempo di cenare e ritrovarsi di nuovo li. Vorrebbe che si dedicassero a altro piuttosto che a lei. La lettera di Juusan l'hanno portata via, Ken l'ha portata via a dire il vero, non voleva che Mekura stessa chiedesse di rileggerla e sentirsi ulteriormente uno schifo, ma non c'è bisogno di rileggere la lettera, il suo intero clan l'ha ripudiata, suo zio l'ha ripudiata...e ora è tornata sola...nel giro di un giorno, tutta la serenità che aveva acquisito è svanita. Ma ora se ne sta li, in quel letto di ospedale alla stanza 48 del reparto di cure intensive le braccia completamente bendate e tenute sollevate, un fianco a sua volta completamente fasciato sotto le coperte, l'abito da ospedale una tunica verdastra e una flebo che pende da una rastrelliera. Praticamente è come se l'avessero messa sotto con un tir per poi ripassarci sopra. Al volto porta la maschera per respirare e lo sguardo è vagamente assonnato guardando il soffitto. Le gambe sono coperte sotto le lenzuola e ogni tanto le agita infastidita cercando di cambiare un minimo la posizione. Respira male ancora depressa dalla situazione in cui si è svegliata oggi, al fatto che adesso dovrà risolvere questo problema, forse ci vorranno anni e altri sacrifici e il peggio è che le persone che le sono più vicine rischiano di soffrire per le sue azioni. Non è stata lei la causa della morte di Hiashi, ma non riusciva a ribattere a quegli sguardi ed a quei modi di fare che hanno assunto con lei da poco. [ch off][sul letto]

17:54 Yama:
  [Verso stanza 48] Aria di lutto, decisamente pesante nell'ospedale in quel di konoha, il biondino che ha di recente ricevuto la triste notizia si reca abbastanza sconvolto e serio in volto, verso la camera che si presuppone di una Mekura appena ritiratasi dalla missione. Zoppicante, il piede sinistro e parte della gamba non manca di una ustione vistosa ad impedire il corretto cammino, il percorso ed un minimo di informazione pare l'unica scelta di lutto concessa al giovane che privo di accompagnatori o infermiere a poterlo portare al funerale si trova con una fascia nera ad altezza del braccio destro, segno di lutto e condoglio. I passi sono lenti fino alla porta, con bastone metallico per potere compensare la gamba sinistra, i vestiti consistono in un pigiama bianco a maniche lunghe, i piedi coperti da un modello vecchio di infradito sono in se l'unica cosa proveniente dall'esterno dell'ospedale, rigido in regole quanto fin ora in personale. Silenzio, solitamente al biondo non possono mancare commenti acidi anche solo per vagare liberamente cosa che oggi eccezionalmente non succede, il biondo in segno di rispetto per privacy altrui e situazione corrente interromperebbe questi solo e solo in una semplice occasione < eh, permesso? > quando bussando alla porta per conferma resterebbe all'esterno della stessa, ben distante ancora da entrare, forse in attesa di conferme da chi all'interno o qualche infermiere.

18:05 Mekura:
  [stanza 48] Rimane li, la finestra socchiusa, la camera piuttosto scura le luci spente, solo una lucina vicino al letto si trova accesa seppure sia tenuta soffusa. Osserva l'aria addensarsi all'interno della mascherina dei respiratore. Prova a chiudere gli occhi di nuovo in modo da scappare ancora una volta dalla realtà solo per qualche minuto. Eppure. Una voce e qualcuno bussa, la cosa la fa ridestare costringendola a sollevare le palpebre mugugnando appena, dolente, sia per l'intrusione sia per il fatto di dover girare la testa. Alla fine si rivolge al tizio che la sta chiamando e ne riconoscerebbe le fattezze di Yama...non che abbia avuto molto a che fare con lui ma, lo riconosce. <...> cosa ci fa lui qui? indossa una benda nera...il lutto, Hiashi, già...<....dipende da cosa sei qui...> afferma la donna dolorante <non che io possa fare molto per fermarti....prego, fai come se questo non fosse un ospedale> afferma guardando il ragazzo facendo un cenno con gli occhi verso una sedia vicina, prima di chiudere di nuovo le palpebre e sospirare pesantemente. Il tono della voce, seppure sia inteso per essere ironico è così flebile da far sembrare che sia sul punto di tracollare di nuovo. [ch off]

18:22 Yama:
  [stanza 48] Sulla soglia fino ad eventuali conferme o negazioni, il biondo rimarrebbe immobile fino alle parole di Mekura < giusto, le mura, … beh non credo tocchi comportarmi diversamente > quelle che almeno in teoria potrebbero permettere lui di comportarsi come a casa, o ciò che lui chiama tale. Piccolo dettaglio su una cosa, Yama sa essere acido, maleducato, strafottente, ma anche a ciò l'animo suo sa trovare a ciò un limite, sarebbe per ciò che a sguardo basso entrerebbe lento in stanza con la stampella metallica a fare il primo passo. In alternanza tra gambe e suono metallico del supporto il biondo entrerebbe da zoppo per evitar di sentire il dolore delle bruciature, per quanto messo ben meglio della Hyuga, quest'ultimo cercherebbe una sedia su cui sedersi per evitare troppi movimenti sul letto da parte altrui < io ecco, non ho mai avuto parenti, ma chi ha avuto di insegnarmi mi ha riferito di dover fare le proprie condoglianze alle parentele di un defunto > e cercherebbe prima di riferire il perchè della propria presenza tanto per iniziare < ah, mi dispiace per la mia inadeguatezza se lo faccio in questo momento, ma come credo tu abbia occasione di vedere, io stesso non ho permesso di uscire come te, … è per me l'unico modo per onorare la dipartita di un amico > poi di inchinarsi ancora prima delle parole di condoglio < porgo le mie condoglianze > il petto verrebbe chinato in avanti per far ciò, quasi a livello del letto, per quanto sia ben più ronin che samurai poco importa se ciò rende più dolorosa la gamba sinistra, che dovrebbe per far ciò rimanere dritta nel conservare dell'inchino in quel momento delicato.

18:31 Mekura:
  [stanza 48] Gira la testa guardando verso l'alto, il soffitto tornando a contare i forellini presenti al di sopra, tanti cerchietti neri sullo sfondo bianco sporco che hanno bisogno di essere quantificati e numerati per file e righe...una pratica inutile alla quale riesce a resistere per circa 5 minuti prima di lasciare perdere andando poi a ripetere a bassa voce il conteggio dei fori fin dove è arrivata. Mekura non lo guarda, ma lo ascolta e questo rallenterebbe il suo conteggio. Lo lascia inchinarsi mentre con lentezza continua a focalizzarsi sulla sua azione/passatempo principale. Poi, si ferma <87> sussurra a bassa voce e prendendo un lungo sospiro torna a rispondere a Yama <Hiashi era prima un amico che un parente, un parente alla lontana, anche se siamo consanguinei saremmo stati cugini di 5° grado nulla di meno...inoltre> prende una pausa meditando andando poi a chiudere gli occhi <ti ringrazio per le condoglianze ma, se stai facendo questo per una questione di parentela stai sbagliando. Io sono stata allontanata dal clan con disonore, non possono neppure permettermi di considerare Hiashi come parte della mia famiglia, o avvicinarmi alla magione, oppure a qualsiasi membro del clan....dovrai rimandare le tue sentite condoglianze a qualcuno di più degno di questo atto di affettuosità> e non dice altro, non osa dire altro prima di tornare a chiudere gli occhi con lentezza, la donna non se la sta passando bene in molti modi differenti. [ch off]

18:51 Yama:
  [stanza 48] Interrompe l'inchino, ma semplicemente al numero venuto fuori, quasi in apparenza a caso < allora in questo caso chiedo perdono, ignoro il significato della parola parentela, se non l'inclusione di legami estremamente importanti, … io non ho parenti ne avuti come forse dici tu, ma Hiashi era forse dal mio punto di vista come un fratello, … beh l'unico a possedere un determinato tipo di occhi forse > il biondo che a fine di determinati pareri si ripoggia sulla stampella non ha problemi a rivelare il suo stato di nulla possedente fin dal principio < immagino che ti sembreranno idiozie, … un orfano non dovrebbe possedere nessuno ma io ritengo sempre di avere fratelli e compagni per tutta Konoha > e chi fin dal principio ha nulla tende ad allargare facilmente lo stato di parentela senza esclusioni come nel suo caso. Sorriso nel suo volto il suo, ma si tratta di un sorriso amaro < considera la mia innata Senjuu come un caso dovuto a Kurako, lui piomba dal nulla e mi dice di avere come padre un parente deceduto, tutto qui, …. non hai di fronte una persona con parenti di 1° o di 2°, o di 3° tanto per capirci, … appena potrò uscire andrò anche da chi consigli, ma non porgerle anche a chi mi trovo di fronte beh, lo trovo un tantino discriminatorio > il biondo che discriminatorio trova le considerazioni altrui autoinflitte, neanche si siederebbe sulla sedia come prima pianificato, andrebbe anzi a guardarsi intorno < ecco, serve che possa porgere qualcosa, magari posso essere utile > lo sguardo calmo è quello di colui che umile è in dovere di servire a prescindere, o per non sentirsi in colpa con se stessi o verso gli altri, beh sia coscienza che bushido sanno essere chiari a riguardo.

19:06 Mekura:
  [stanza 48] Lo guarda di nuovo, lo lascia parlare e sospira ancora una volta, fa davvero fatica. Dischiude le labbra sentendo ancora una volta il nome di quell'altro trovando un fastidio immenso che sia ricordato ancora come un salvatore...ma che ci vuoi fare. <io non lo considero una idiozia...ma non hai capito il senso delle mie parole....non ho il diritto di accettare nessuna...nessuna...considerazione o pietà...> la sua dignità come persona è andata, come ninja. <quindi...credo che tu debba essere discriminatorio...un jounin è morto, un mio compagno da anni ed ho deluso tutti, ho messo in ridicolo il mio villaggio e ora...ora dovrò affrontare il problema e fare ammenda> lo guarda con rammarico, le sue braccia sollevate e bendate, le chiuse nelle bende <...non credo che tu mi possa porgere qualcosa che possa afferrare> afferma la donna impastandosi la bocca. <c'è un panno e una bottiglietta d'acqua, per favore, potresti bagnarla scostare la mascherina? non mi serve per bere ho già la fisiologica...ma ho le labbra secche e avrei...avrei bisogno di lavarmi la faccia> il volto infatti è rigato delle lacrime che sono scese prima e gli occhi arrossati. <posso chiamare una infermiera se non lo vuoi fare> [ch off]

19:35 Yama:
  [stanza 48] Beh c'è chi non considera idiozie e chi invece le considera, seppur in modo limitato < andrebbe contro i principi del mio clan per quanto lontano, andrebbe contro la volontà del fuoco ed il mio credo ninja, la mia morale …. inoltre non so se il mio odio sarebbe mai di utilità, o se la memoria di Hiashi ne gioverebbe > entrambi conoscevano lo Hyuga in fin dei conti, il biondo che fin da deshi ci è stato destro, vorrebbe ricordare lo stesso nel modo più generoso possibile, coi lati migliori che di conseguenza ha imparato ad apprezzare < personalmente trovo che lui si rivolterebbe nella tomba se ti negassi questi diritti > questo comprende la necessità, se non addirittura il dovere di offrire supporto morale a Mekura, completamente conform su quanto riportato nel codice samurai e non solo. Lui forse ha definizioni di onore ben diverse dal comune, da come gli si può leggere negli occhi per quanto per altri possa essere limitatorio, è molto, ma molto difficile che il fallimento di una missione possa contromettere una carriera, anche se in ciò scappa come il mondo ninja talvolta esige il morto < se vuoi fare ammenda, guarisci e allenati, preparati a vendicarti piuttosto che dannarti … cercherò anch'io di fare lo stesso per quando scoveranno chi l'ha fatto > l'odio che il biondo piuttosto rivolge si direbbe piuttosto come abitudine verso il criminale ideatore del tutto, abituato a far gravare il peso delle proprie azioni più su carnefici che su vittime. In seguito, e solo in seguito le sue parole, lo sguardo del ronin andrebbe a porsi come richiesto su bottiglietta e panno < nessun problema > quantomeno per iniziare ad aprire la bottiglietta, e posizionare alla sinistra dello stesso oggetto il panno, pronto ad aiutare come lui stesso in fin dei conti richiesto.

19:56 Mekura:
  [stanza 48] piega la testa guardandolo sentendo ancora una volta una stretta al cuore a malapena riesce a trattenere di nuovo le lacrime. <....non lo merito, ma ti ringrazio comunque> lui è ottuso e ottusamente la conforma almeno un poco, senza dargli addosso qualunque siano i suoi motivi. Forse Hiashi si rivolterebbe nella tomba ma, per quanto si possa arrendere ad accettarli, sa bene che non li merita: si è salvata scappando per poter combattere un'altro giorno, quello che ha fatto è da codardi perché voleva tornare dalla sua famiglia e dai suoi bambini..in quel momento era quello che l'ha spinta a ritirarsi dopo che a Hiashi è stato mozzato il collo. <...era quello il senso. Uscire di qui e fare ammenda significa tornare a comportarmi da ninja e...guadagnare tutto quello che ho perso in credibilità, senza sbagliare più...sarebbe già troppo tardi per farlo, ma se voglio ritrovare la dignità devo mettermi di impegno, però ora non posso andare da nessuna parte e non aiuta il fatto che...mi sento lo sguardo di tutti addosso> non voleva starsene li a raggomitolarsi troppo in un angolo, il tempo di guarire e ritornare in carreggiata, aveva un piano da seguire alla fine, ma adesso, non può fare altro che deprimersi. <grazie> non c'è molto da aggiungere e chiudendo gli occhi le scivolerebbero delle lacrime agli angoli degli occhi finendo sugli zigomi e scendendo lungo il collo andando a bagnare il cuscino. [ch off]

20:23 Yama:
  [stanza 48] Il biondo sorride amaramente alle parole della Hyuga, sul meritarsi o non meritarsi trattamenti di sorta < L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una. > sull'atto di afferrare la bottiglia di plastica inizierebbe ad accennare nulla più che un aneddoto da bushido < vedi da parte mia sarebbe da ipocrita non farti capire, che ti sbagli, … più o meno > e non è che sia un segreto poi così ampio per lui parlarne apertamente, è lui stesso come ronin che si è rivelato come tale nel torneo ninja e per lo più a Konoha. Accennato il dolore che potrebbe seguire in seguito sarebbe così che il biondo andrebbe rivelandosi, più o meno sullo specifico < vedi, più o meno tre anni fa, nella guerra di Ryota, io stesso ho compiuto un simile fallimento, … ho rapportato del ferro al nono, ho cercato di appoggiare una ribellione a difesa di Konoha di cui al momento sono l'unico rimasto, ho fallito miseramente, … ma vedi quanto meno differentemente da me tu puoi ancora definirti Shinobi, e puoi ancora definirti viva > l'acqua andrebbe nel versarsi sulla pezza nel mentre lui non solo andrebbe a rivelarsi come samurai, ma nel mentre cercherebbe di ricordare i dubbi di almeno due culture non una. Se poi si omette che almeno una cultura lo vuole morto, beh questi son dettagli più o meno trascurati, la mano destra solo a fine bagno di pezza andrebbe avvicinata alla maschera della Hyuga, pronto probabilmente lui stesso ad un lavaggio come richiesto < non ringraziarmi, puoi escludere lo sguardo della mia persona da quello che ti senti addosso > e del resto, bella ipocrisia la sua se non si preparasse a farlo.

20:48 Mekura:
 Vorrebbe che ci fosse qualcun'altro al posto di Yama, quel qualcuno le manca, le manca da morire. Ma cosa penserebbe di lei ora che in quella condizione? ora che è una sfregiata del clan? ora che è di nuovo da sola? vorrebbe toccare la sua pelle ed aggrapparsi a questo sentendo il suo odore...ma no, neanche lui è qui. al suo posto c'è solo un ronin che, in un atto improvviso di pietà le sta lavando il volto. <una storia triste> afferma lei rispondendo a quanto è successo a Yama, alla incomprensione che magari ha subito. Non lo sa, non conosce la storia per l'intero, ma di una cosa ha ragione: deve considerarsi fortunata a respirare ancora. Ha molto da fare e deve portarli a termine tra questi vendicare Hiashi. Deve pensare ad un piano collaudato, ben pensato e soprattutto che possa tenere conto degli avversari che ha avuto il "piacere di affrontare" un Aburame, un Senjuu e uno che girava in tutta tranquillità in un ambiente senza chakra alcuno...ha bisogno di combinazioni, strategie ed un piano prima di affrontarli ma sopratutto capire come mai il chakra si è dissipato. <preferisco ringraziare comunque ogni atto di cortesia> afferma lei sentendo il tepore della pezza, era come se qualcuno le stesse dando della linfa vitale. <mi sento in dovere di ringraziare qualcuno...mi è stato insegnato in questo modo> [ch off]

21:10 Yama:
  [Stanza 48] La pezza andrebbe passando si e no tutto il viso, partendo dalle lacrime inanzi tutto, per poi andare con tepore in basso dove più urge, per far ciò non dovrebbe bastare al biondo che alzare per un momento la maschera. Probabilmente è lui stesso venuto in camera alla ricerca di conforto ma con il tempo è stato lui ad accorgersi del contrario, e per non parlare delle sorprendenti somiglianze con la persona trovatasi di fronte < siamo sulla stessa barca, anche se metaforicamente parlando, ecco forse, …. semmai il maledetto di mezzo dovesse centrare con Ryota, o con un individuo di mezzo di nome Rizu o Mifune, … sarei io a ringraziarti di informazioni a riguardo, potrebbe per me rivelarsi una pista su cui indagare > di cui collegamenti alle sue vicende forse non ce ne sono, o non possano essere accertati, ma in fin dei conti anche a rischio di morire un solo dovere gli è rimasto per quanto tutt'altro semplice: il dovere di difendere konoha non molto distante da ciò che potrebbe permettergli di conquistare il suo onore, suo e non soltanto. Finito di passare la pezza, il biondo non si può dire che si infastidisca, del dialogo, del servizio o per lui anche di un eventuale occasione < beh non sono io per forza a doverti fare morali, sei liberissima di farmi chiamare dagli infermieri se ti va di parlare d'altro, o se serve altro, ok? > una volta finito di pezzare e dare condoglianze, così come entrato semplicemente finirebbe per uscire, rumoroso con la stampella in direzione della sua di camera < ci si vede > probabilmente per l'orario di cena, o il brodo che cercano di far passare tale in camere varie (?). [end]

21:23 Mekura:
 Yama fa diligentemente quanto chiesto, anche più di quello che poteva immaginarsi o sperare. Chiude gli occhi quando socchiudendo le labbra succhierebbe dalla pezza l'acqua in questione, poche gocce, in modo da bagnarsi le labbra e la gola. si impasta le labbra e se le lecca con la punta della lingua prima che il ragazzo rimetta a posto la mascherina sul volto. <ho intenzione di riprenderlo vivo, disarticolati magari ma vivo, potrebbe venire fuori qualcosa ma...so poco di questi due nomi, mi dispiace...nel caso ti informerò> deve essere una richiesta legata al paese del ferro, ma questi c'entrano poco con la faccenda mi sa. <ok...> sorride quando questo si propone di tenerle compagnia per un po' per avere qualcuno con cui parlare oltre ai suoi figli i quali comparirebbero dalla porta arrivando rapidamente al suo capezzale. Quello più piccolo rivolge uno sguardo stranito verso Yama ma si rigira subito così da occuparsi della madre e stargli accanto <si, ci si vede in giro> la donna piega la testa cordiale, passando la sua attenzione verso i suoi figli partendo dal più piccolo alla più grande <ciao amori...cosa mi avete portato oggi?> insomma si dedicherebbe a loro senza pensare ad altro, tenendo la voce bassa, un po' per la fatica, un po' per il dolore, un po' perché voleva che questo loro modo, questa loro intimità rimanesse tale.[end]

Venuto a sapere della morte di Hiashi, Yama tutt'ora in attesa di cure alla sua gamba sinistra, approfitta della convalescenza per fare condoglianze a Mekura, il tutto a prescindere da stato sociale e considerazioni d'onore.