Alla ricerca di un testimone

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15:06 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] Passeggia con fare annoiato il giovane genin, senza una meta precisa all’interno del Bosco dei Ciliegi; l’intenzione è solamente quella di vagare per il sentiero di mattonelle rosse che attraversa il parco, riflettendo e prendendo un po’ di aria fresca a breve distanza dal centro del villaggio di Kusa. Purtroppo la giornata è accompagnata da una incessante pioggia che batte su tutto ciò che incontra lungo il suo cammino, compreso Kyokawa; il ragazzo però non sembra dare molta attenzione alla questione, trovandosi a suo agio anche bagnato da testa a piedi. Le ultime giornate sono state tranquille, nonostante i recenti avvenimenti che di consolatorio hanno ben poco; di certo nel prossimo periodo avrà da fare, quindi è deciso a sfruttare al massimo queste giornate di ozio. Indosso porta i soliti vestiti: calzari neri con lacci di cuoio a cingere le caviglie, che lasciano scoperte solamente le dita; pantaloni aderenti color grigio scuro, con poche tasche, intorno ai quali è avvolta una benda semielastica bianca, in punti strategici per posizionare accessori; una cintura nera scorre nelle apposite asole dei pantaloni, rimanendo ben salda alla vita, comoda per legare oggetti vari; al torso una maglia nera attillata; alle mani i guanti Ninja; sul volto gli occhiali da una sola lente di colore arancione, fissati al capo con un elastico blu scuro, in modo da proteggere gli occhi dalle gocce d’acqua e mantenere una visione il più precisa possibile nonostante il clima leggermente avverso. Legato saldamente al braccio destro vi è il coprifronte metallico con il simbolo di Kusa. Non possono mancare vari componenti dell’equipaggiamento, considerando gli avvenimenti successi l’ultima volta che era passato da questo luogo: sul corpo, sopra i vestiti, è stata posizionata l’armatura leggera assemblabile con degli appositi lacci nella sua parte posteriore per poter agganciare arco e faretra, nella quale sono posizionate dieci frecce normali e dieci frecce esplosive; alla gamba sinistra è legato il piccolo accessorio per portare armi da lancio con dentro tre Kunai e sei Shuriken, divisi nei vari scomparti; in modo simile, alla gamba destra è presente una copia dell’oggetto con al suo interno tre Kunai e tre Shuriken a spirale nelle prime due tasche e, nella terza, altri tre Kunai a cui sono state legate delle carte bomba con del fio di nylon; i vambracci sono legati alle braccia del giovane e, di questi, il sinistro è stato modificato sulla sua superficie esterna con dei piccoli risvolti in cuoio, in modo da poter ospitare cinque spiedi, facilmente estraibili; gli schinieri sono ben adesi nei rispettivi alloggi anatomici; all’interno del portaoggetti posizionato al fianco destro, sono presenti dieci fuuda con sigillati al loro interno dieci tronchetti da sostituzione, due bombe luce , quattro tonici di recupero chakra e un set di makibishi; sulla parte posteriore della cintura è fissato un kunai a tre punte e, di fianco, un set di fumogeni, con cinque bombolette cariche; infine, nel portaoggetti al fianco sinistro, sono stati posizionati del filo di nylon, del filo conduttore e tre carte bomba; sotto la lingua sono stati posizionati cinque Fukumibari, adagiati tra i tessuti in modo che seguano agevolmente i movimenti della bocca senza provocare ferite. Armato di tutto punto, quasi pronto ad una battaglia, attraversa a passo costante il parco, affondando i piedi nelle pozze che si stanno formando lungo le mattonelle rosse del viale, assaporando ogni volta che le dita scoperte vengono innondate da acqua e fanghiglia. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken – 3 Kunai e 6 Shuriken / Gamba destra: porta Kunai e Shuriken – 3 Kunai con Carta bomba, 3 Kunai, 3 Shuriken a spirale / Fianco sinistro: portaoggetti – 2 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttore, 3 Carte bomba / Fianco destro: portaoggetti – 10 fuuda con tronchetti da sostituzione, 2 bombe luce, 4 tonici recupero chakra speciali, 1 set di Makibishi / Cintura: 1 Kunai a tre punte, 1 set di 5 fumogeni / Corpo: armatura leggera / Schiena: arco e faretra – 10 frecce, 10 frecce esplosive / Braccia: vambracci – 5 spiedi / Mani: guanti ninja / Gambe: schinieri / Volto: occhiali monolente / Bocca: 5 Fukumibari]

15:21 Kai:
  [Bosco] [ Corre dal villaggio verso il bosco. Kai è in missione per conto di ( DIO XD) Raion. Deve assolutamente trovare un giovane genin del villaggio, Kyokawa. L’intenzione è quella di sentire la sua versione della storia che ha portato all’incarcerazione del maestro e convincerlo a testimoniare per scagionarlo. Ha chiesto con discrezione a destra e manca nel villaggio e all’accademia, senza specificarne il motivo, dove potesse trovare l’altro ragazzo. La descrizione combacia alla sua figura: piuttosto alto per la sua età, capelli chiarissimi così come la carnagione. Trai tanti ai quali chiede, qualcuno gli rivela d’aver visto Kyokawa dirigersi in direzione del bosco e così il piccolo deshi non avrebbe esitato. Gambe in spalla, sotto la pioggia incessante si sarebbe avviato a sua volta nella stessa direzione. Indossa un mantello impermeabile nero con dei richiami rossi ai bordi, il cappuccio e tirato sulla testa per evitare di bagnarsi o almeno quella sarebbe l’intenzione. Al di sotto una maglia a maniche lunghe bianca, un paio di pantaloni verde militare che si infilano in delle fasciature alle caviglie. Ai piedi un paio di sandali neri, modello shinobi. Percorre la distanza che lo separa dal bosco con il cuore in gola, ha il fiatone per quanto va veloce. Un passo dopo l’altro cerca nella foresta di Kusa e tra la pioggia fitta una figura che possa corrispondere a quella del genin e finalmente scorge qualcosa. < EHI! EHI! > fa in direzione dell’individuo per ora non identificato all’orizzonte. Kyokawa dovrebbe riuscire a scorgere facilmente Kai avvicinarsi di gran carriera. Se si fosse fermato ad aspettarlo l’allievo lo avrebbe raggiunto e una volta vicino si sarebbe bloccato di colpo. Si sarebbe piegato, poggiando entrambe le mani sulle ginocchia per lo sforzo della corsa. Ha il fiato corto. < … ehi > un respiro affannato < … sei … tu > un altro respiro < … Kyokawa? > e chiedendoglielo avrebbe alzato lo sguardo, ancora piegato su se stesso. Alcune goccioline concentrate sul cappuccio sarebbero scivolate di lato cadendo sul suolo umido. ]

15:31 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] L’incedere è lento e regolare, gli occhi sono fissi davanti a sé, persi nel vuoto, mentre la mente vaga tra i ricordi recenti per cercare di trovare una risposta ad alcune domande; sbuffa ogni tanto, pensando al fatto che, prima di iniziare il suo viaggio, dovrà aspettare il giorno in cui il suo compagno di Accademia supererà l’esame Genin. I suoi pensieri vengono subito interrotti da un lontano richiamo, un ragazzino che corre e urla ansimando, diretto verso la sua posizione, ma ancora abbastanza lontano da dargli il tempo di osservarne aspetto e movenze; il passo viene fermato e, intuendo la possibilità che sia una minaccia, Kyokawa decide di richiamare il chakra, sopito fino a quel momento. Rimanendo fermo in quella posizione, la mano destra sale verso il petto, andando a comporre mezzo sigillo della CAPRA: solo indice e medio sono alzati, diretti verso l’alto e totalmente distesi, mentre le altre dita sono flesse. Gli occhi si socchiudono appena per garantire alla mente uno stato di maggior quiete; ed ecco poi apparire la sua immagine fittizia, divisa da una linea immaginaria che la separa a metà precisa; successivamente, il giovane si concentra sulla formazione delle due sfere di energia: una, di colore blu, a livello della testa, la quale rappresenterebbe la sua energia psichica; mentre l’altra, di colore rosso, all’altezza dell’addome, rappresentando l’energia fisica. Una volta generate le due sfere dovrebbero iniziare a roteare su se stesse in senso orario, utilizzando un asse immaginario come punto centrale e poi inizierebbero a muoversi, dirigendosi l’una verso l’altra, cercando di raggiungere un punto di incontro a livello del torace. Se tutto questo fosse riuscito, le due energie si dovrebbero fondere, unendo ogni singola fibra della loro materia a formare una terza energia: il chakra. Una volta concluso il suo tentativo di impasto, Kyokawa guarderebbe con ancora più intensità questo ragazzo che ormai è a pochi metri di distanza: non porta copri fronte visibili, ma la mantella potrebbe celare qualsiasi strumento o ornamento; la velocità di corsa e il tono della voce però sono rassicuranti, non sembrano definire rispettivamente un prestante shinobi e nemmeno un adulto. <Si, sono io> risponde secco, ergendosi a capo alto sotto la pioggia, non curante dei rivoli d’acqua che scivolano lungo il viso <E tu chi saresti?> domanda subito, incuriosito dalla strana faccenda. [Tentativo attivazione chakra] [Chakra: 20/20]

15:50 Kai:
  [Bosco] [ Il ragazzino fissa di sbieco il genin, ancora affaticato dalla corsa che ha fatto per raggiungerlo. < Sono … Kai > fa all’altro continuando a respirare sonoramente e riuscendo a poco a poco a recuperare un ritmo normale. Si alza infine dalla posa in cui permaneva, e fissa gli occhi di Kyokawa dal basso verso l’altro < Piacere di conoscerti … > dicendo questo avrebbe accennato un inchino riverente. < Sono qui per conto di Raion-Sensei … > continua, lasciando che il nome del maestro parli da solo. L’altro ragazzo dovrebbe immediatamente collegare il nome dello special Jonin a quanto è accaduto e all’accusa di omicidio anzi infanticidio che gli è stata mossa contro e che per il momento gli sta costando la libertà. < … sono un suo allievo. > Lo sguardo dell’allievo è deciso e sicuro, è lì per un motivo e non intende tornare dal maestro a mani vuote. < Devo chiederti un grande favore, e ti … supplico … di aiutarmi come puoi. > E di nuovo, teatralmente si sarebbe inchinato di fronte al genin, in segno di rispetto, aspettando un suo eventuale assenso alla richiesta. Se così fosse, avrebbe continuato. < Il sensei è stato accusato ingiustamente dell’omicidio di sua figlia, credo tu lo sappia … > si passa una mano sulla fronte bagnata, nonostante il cappuccio che la copre. Durante la corsa la pioggia ha trovato spazio anche sotto il mantello ed è sostanzialmente zuppo, proprio come Kyokawa. < … ho bisogno che tu mi dica cosa è successo quel giorno. Il giorno in cui la figlia di Raion-Sensei è morta. Ed ho bisogno che tu lo dica a tutto il villaggio, non solo a me! > conclude risoluto e speranzoso, alzando un pugno a mezz’aria e stringendolo a sottolineare la criticità delle circostanze. ]

16:00 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] Il ragazzo si presenta subito in risposta alla domanda del Genin; le sue parole sono interrotte da qualche respiro di fatica, si vede chiaramente che la corsa è stata eccessiva, di certo avrà avuto un buon motivo per farla. Kyokawa rimane in silenzio, ascoltando tutte le parole dell’altro; a quanto pare vuole avere informazioni su quanto successo diversi giorni prima su quell’isola misteriosa, dove solo lui e il fantomatico cuoco erano presenti. Ormai non ci pensava più da giorni ai particolari di quella storia; aveva sentito la notizia dell’incarceramento di Raion, ma dati gli strani risvolti del loro ultimo incontro aveva preferito non andare a trovarlo. La mano destra si alza verso il volto, andando a massaggiare il mento più volte, con un gesto ripetitivo e costante; le palpebre si socchiudono mentre gli occhi si spostano verso l’angolo superiore destro; sta riflettendo, sta ricordando, sta ragionando. <Bene Kai … > afferma dopo svariati secondi di silenzio <… quindi tu vorresti sapere per filo e per segno quanto successo quel giorno?> la domanda è retorica ovviamente, ma calcando il tono sulle ultime parole il genin cerca di dare più enfasi alla frase stessa. <Non ti basta quanto dicono in giro? O quanto ti avrà già detto Raion?> ora domanda realmente; non vuole esporsi: farsi vedere troppo coinvolto nella situazione può solo essere uno svantaggio, sotto tutti i punti di vista. <Accontentati. Io non ho nulla da raccontare> sbotta, deciso, voltandosi nella direzione opposta al ragazzo e riprendendo a camminare lentamente, quasi come se non gli importasse nulla di quell’allievo e delle sue domande. Se Kai vuole una risposta, dovrà dimostrare che ci tiene realmente e, soprattutto, che non si tratta di una trappola. [Chakra: 20/20]

16:13 Kai:
  [Bosco] [ Kai resta impalato di fronte all’altro, percepisce la sua diffidenza. Lo vede riflettere alle sue parole, e attende pazientemente la sua risposta. Sa che non sarà semplice, anche Raion gliel’ha detto. Impulsivamente poi avrebbe risposto a Kyokawa < No che non mi basta! > puntando i piedi e stringendo ancora più forte i pugni. Fa una mossa avventata, quando il genin si volta per andare via il deshi fa un passo avanti allungando la mano sinistra per afferrare il braccio destro dell’altro e non farlo andar via. Se ci fosse riuscito avrebbe quindi continuato con tono deciso < Raion-sensei mi ha detto che solo tu puoi confermare la sua storia … non capisci? > e qui Kai avrebbe cercato lo sguardo dell’altro, ad un tratto supplichevole < … sei la sua unica speranza. La speranza di un uomo che ha già perso la sua famiglia e che potrebbe essere giustiziato ingiustamente … >. Il suo pare un tentativo disperato. Dopo queste parole il silenzio sarebbe calato trai due e solo lo scroscio della pioggia sarebbe rimasto a far da contorno. Gli occhi del deshi, avrebbero cercato quelli di Kyokawa. Il suo sguardo è sincero, ed è troppo piccolo, troppo inesperto per non esserlo. ]

16:32 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] Riesce a compiere solo un paio di passi prima di essere fermato dalla presa di Kai; il ragazzino ha continuato a parlare e, con una mossa a dir poco avventata, ha afferrato il braccio destro di Kyokawa. Pessima idea. I movimenti del genin sono fluidi e veloci: lasciando la mano dell’altro avvolta attorno al suo braccio compie una rapida rotazione del corpo usando come perno la gamba destra, ben salda al terreno; durante questo cambio di posizione la mano sinistra si lancia verso la cintura, posteriormente, ad afferrare il manico del kunai a tre punte ivi agganciato, per estrarlo con un semplice movimento del polso. Dopo aver compiuto la rotazione, trovandosi quindi faccia a faccia con Kai, il genin andrebbe a ricambiare la presa, aprendo la mano destra e afferrando l’avambraccio del “molestatore”, in modo da agganciarlo in modo stabile; nel frattempo il braccio sinistro scatterebbe in avanti, portando l’arma in direzione del ragazzino: la traiettoria del braccio, e quindi delle punte, è in diagonale dal basso verso l’alto, diretta verso il viso; la lama centrale sarebbe direzionata al collo, proprio sulla linea che lo divide verticalmente, nel piccolo punto dove la trachea non è protetta da alcuna cartilagine di rinforzo e nemmeno dalla tiroide; un punto critico, dove una perforazione porterebbe alla morte in pochi istanti. L’arma però rallenterebbe a pochi centimetri dal bersaglio, appoggiandosi delicatamente, anche se in modo deciso e, successivamente, andrebbe a premere sulla pelle in modo che l’altro possa sentire il freddo acciaio bagnato che spinge sulla sua gola. <Vuoi fare la stessa fine di Suiren?> domanda con voce cattiva; non è solito usare quel tono, ma l’azione di Kai è stata troppo avventata; se avesse avuto a che fare con un’altra persona quel deshi sarebbe già riverso a terra esanime. <Hai dieci secondi per convincermi a non ucciderti> in realtà sta bluffando, non ucciderebbe mai un bambino che non rappresenta minimamente una minaccia, ma le parole vengono davvero lanciate con sfida. <Dieci … > inizia a contare, con gli occhi puntati su quelli dell’altro, parzialmente nascosti dal suo cappuccio. [Chakra: 20/20]

16:45 Kai:
  [Bosco] [ Mentre tenta di spiegarsi, Kai paga le conseguenze di quel gesto impulsivo. Afferrare per il braccio un genin armato fino ai denti e deciso a non dargli retta non è stata sicuramente la mossa migliore da fare. Deve lavorarci su. Kyokawa in men che non si dica lo afferra a sua volta e senza che Kai possa in qualche modo opporsi gli porta un kunai alla gola. Il deshi non ha possibilità di divincolarsi né di schivare alcunché. Il genin è troppo veloce. La sua espressione è un misto di sorpresa e terrore. Tenta di mascherarlo, ma in fondo è solo un ragazzino, e il suo viso tradisce le intenzioni. Il volto è contratto in una smorfia indecifrabile, si morde il labbro prima di rispondere sonoramente all’altro < NOVE! > urla < OTTO! SETTE! > e non riesce più a mantenere la calma. Delle lacrime si fanno spazio, scivolano sulle guance umide del deshi e si mischiano con la pioggia < Non capisci? > chiede all’altro, accorato con la voce spezzata dai singhiozzi < … sono qui per chiederti aiuto e tu te ne vai, abbandoni Raion-Sensei al suo destino! > Tira su col naso, gli occhi sono arrossati ma non per questo distoglie lo sguardo da quello dell’altro. Anzi, lo sostiene. La tensione è tanta, e le lacrime sono la prima risposta del piccolo allievo alla paura. Però il coraggio non gli manca, e non muove un passo né supplica clemenza. < Che razza di shinobi sei? Abbandonare un tuo compagno … e … e > balbetta singhiozzando ancora < … puntare un kunai alla gola di un deshi?? > Sente la lama fredda sfiorargli il collo e non riesce a trattenere il labbro che trema per il nervosismo o la paura. Non lo sa neanche lui. Kai non accenna a muoversi, non sa che è tutto un blef, ma ad ogni modo sarebbe in completa balia di Kyokawa. ]

17:06 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] La reazione di Kai è quella che avrebbe avuto qualsiasi ragazzino della sua età di fronte a un coltello puntato alla gola: terrore; puro e sincero terrore. Comunque se la è cercata lui, ha disturbato un ragazzo armato arrivando addirittura al contatto fisico; la sua morte sarà solo frutto delle sue pessime azioni. <QUATTRO!> urla in risposta all’altro, saltando un numero come gesto di stizza nei confronti di quella reazione poco sensata <Tre> il tono torna subito calmo, come se stesse parlando normalmente; i secondi stanno per scadere e quel ragazzino non ha ancora detto nulla di utile per salvarsi la vita <Due> l’allievo sta piangendo, è in preda al terrore, ma sostiene lo sguardo, nonostante la patina di liquido lacrimale che gli si continua a formare tra le palpebre <Uno> avrebbe abbandonato Raion al suo destino, così sta insinuando questo ragazzetto insolente <Zero! Tempo scaduto … KAI!> esclama, con la voce in crescendo. Il braccio sinistro viene retratto di quasi mezzo metro, allontanando la lama dalla gola dell’avversario, ma solo per prendere la carica al fendente successivo; poco dopo l’arto superiore scatta nuovamente avanti, andando però a compiere un semicerchio, portando in avanti il gomito e piegando il polso all’indietro, in modo da avere le punte del kunai dirette all’indietro; e poi si blocca. In questa posizione l’arma sarebbe orizzontale al terreno, diretta quasi verso Kyokawa stesso, con l’impugnatura verso Kai; l’avambraccio è anch’esso posto parallelo alla strada e si frappone tra i due ragazzi, immobile. Sembra tutto concluso, ma così non è: la mano destra sta ancora trattenendo il braccio dell’allievo e, con uno strattone deciso, cercherebbe di portare l’altro verso il proprio corpo; nel frattempo il busto si porterebbe in avanti, spingendo anche il braccio sinistro. Con questi movimenti Kyokawa cercherebbe di far impattare la superficie laterale del proprio avambraccio contro il petto del piccolo molestatore, con l’intento di colpirlo con forza e farlo cadere all’indietro, a terra. <Che ti sia di lezione. Mai essere così avventati!> esclamerebbe in direzione dell’altro, se questo fosse caduto con le natiche sulla superficie in mattonelle del sentiero. <E per quanto riguarda Raion …> inizierebbe a raccontare, sembra, ma si ferma subito, in attesa di una reazione. [Chakra: 20/20]

17:21 Kai:
  [Bosco] [ E’ immobilizzato. In preda a qualcosa di simile al panico, ma non può fare niente per impedire i movimenti di Kyokawa. Il timer non si ferma e Kai, ancora troppo inesperto non sa che diavolo fare. Cerca invano di divincolarsi portando entrambe le mani all’avambraccio destro del genin scuotendolo istintivamente. La sua forza non è abbastanza neppure per scalfirlo e quando l’altro infine sentenzia lo scadere dei dieci secondi chiude con forza entrambi gli occhi. Le lacrime scorrono copiose e il deshi stringe le dita al braccio di Kyokawa. In quella posizione si abbandona al destino, ormai inerme. Percepirebbe il movimento del braccio sinistro del suo “avversario” solo per lo spostamento d’aria, venendo infine sbalzato dapprima in avanti e poi indietro di colpo. Un tonfo sordo decreta l’impatto dell’avanbraccio del genin contro il suo petto. Perde l’equilibrio, e quando Kyokawa molla la presa non può far altro che crollare a terra sulla schiena. < … COF! COF! > colpi di tosse sentenziano l’esito positivo dell’attacco ricevuto, si porta la mano sinistra allo sterno lì dove è stato colpito. Si massaggia il punto, dolorante, riaprendo gli occhi e cercando di fronte a lui il genin. La pioggia gli ricade sui piccoli pettorali da ragazzino, decisamente non ancora formati o tonici e gli da un minimo di conforto. Il freddo rende più sopportabile la fitta che gli trapassa il busto. Non risponde all’altro, ma lo sguardo che gli rivolge è un misto di odio e riconoscenza. E’ vivo, ed ha sicuramente sbagliato. Si morde il labbro, restando disteso al suolo, alzandosi solo di qualche centimetro facendo perno sul gomito del braccio non impegnato a tenersi il petto. Permane silenzioso, quando l’altro riprende a parlare accennando a Raion, ma il suo sguardo muta quasi immediatamente. Di nuovo speranzoso. < … > Avrebbe aperto la bocca per dire qualcosa, ma il colpo gli ha spezzato il fiato e Kyokawa può continuare. ]

17:31 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] Il ragazzino è finito a terra e il suo colpo sembra averlo davvero messo fuori combattimento: è in terra, dolorante e non riesce nemmeno a rialzarsi. Il genin ora è quasi sicuro che non si tratti di una trappola: o il presente è realmente un allievo di Raion in preda alla preoccupazione che, in modo molto maldestro e poco furbo, sta cercando di aiutarlo, oppure è molto abile nel fingere di essere un deshi alle primissime armi. <E per quanto riguarda Raion …> riprende con la frase detta in precedenza <… tu non ti devi preoccupare> non sembra una risposta molto soddisfacente, ma Kai non dovrebbe davvero immischiarsi in questa faccenda, ha solo da perdere. <Ti basti sapere che non è stato lui a uccidere Suiren> quello che cercava il ragazzo gli viene sbattuto in faccia con pochissime parole: Raion è innocente e Kyokawa ne ha la certezza. <Parlarne ora è troppo rischioso. Racconterò la storia in sede opportuna … al processo> ed ecco la seconda cosa che può essere di conforto al deshi: Kyokawa ha intenzione di scagionare il cuoco e potrà farlo durante il giudizio dello stesso. Non c’è altro che lui dovrebbe sapere, se vuole stare lontano dai guai. <Ora alzati o ti prenderai una polmonite> accenna, avanzando di un passo e allungando la dritta verso Kai. Si sapeva che il genin era un tipo molto particolare, passa da odio ad amicizia in due secondi o, in questo caso, dal buttare a terra un ragazzino ad aiutarlo per rialzarsi. [Chakra: 20/20]

17:42 Kai:
  [Bosco] [ Osserva Kyokawa e ad ogni parola la sua espressione muta. Dapprima risentito, perché certo che deve preoccuparsi ( è già preoccupato!) poi stupito, forse rincuorato. < … lo sapevo … > avrebbe sussurrato, ancora con la voce strozzata. Il colpo subito, senza neppure un tentativo di smorzarne la forza lo ha messo KO. Così, c’è qualcuno che conosce la verità e che può scagionare Raion. Il suo maestro non è l’assassino contro cui tutti puntano il dito. Kai infine non riesce a nascondere un sorriso, un occhio chiuso e l’altro puntato sul genin. Più un ghigno soddisfatto. Ci è riuscito, ma probabilmente il suo tentativo non era necessario e Kyokawa avrebbe comunque testimoniato. Raion si salverà. O almeno è quello che crede il deshi in questo momento. Tira un lungo sospiro di sollievo e quando l’altro ragazzo conclude e si avvicina per aiutarlo ad alzarsi, esitante tende a sua volta la mano per afferrarne la mano. Si sarebbe fatto assistere e lentamente si sarebbe rimesso in piedi. Sarebbe inciampato nel compiere quei movimenti, cercando l’appoggio di Kyokawa per non perdere l’equilibrio. < … grazie > Gli avrebbe sussurrato a mezza bocca, comprendendo ora che il suo comportamento è stato imprudente e che in fondo, molto in fondo Kyokawa non voleva fargli del male ( anche se comunque gli ha dato il ben servito XD) ]

17:49 Kyokawa:
  [Bosco - Strada] Kai sembra soddisfatto e, molto goffamente, riesce a rialzarsi, anche se inciampa quasi subito; Kyokawa si ritrova a doverlo sorreggere con il braccio destro finchè questo non si sia rimesso in piedi stabilmente. <Ripeto, non devi preoccuparti per questa cosa. Raion verrà liberato> vuole essere sicuro che lui non faccia altre stupidaggini, quindi rimarca il concetto. Una volta premurato che il deshi sia autosufficiente si posta cosi di un passo, lasciandogli spazio per respirare. Senza rispondere ai ringraziamenti altrui, il genin riprende il suo cammino che aveva interrotto a causa del ragazzino, intenzionato a immergersi nuovamente nei suoi pensieri. <Conserva nella mente questo piccolo scontro, quasi come una lezione all’Accademia> esclama divertito, senza nemmeno voltarsi ad osservarlo, e questo è il suo saluto. [END]

17:57 Kai:
  [Bosco] [ Kyokawa lo aiuta a rimettersi in piedi e lui permane lì ad ascoltarlo. < Va bene … > gli fa di rimando, ma non è detto che non farà altre stupidaggini nel prossimo futuro. Quando il genin riprende il suo cammino, non risparmiandosi un’ulteriore ramanzina Kai riesce a stare in piedi autonomamente. Non appena Kyokawa si volta, il ragazzino gli fa il verso, senza farsi sentire e rivolgendo una linguaccia alle sue spalle < … gne gne >. Sbuffa, prima di incamminarsi in direzione opposta verso il villaggio. Ha compiuto la sua missione, per ora salvando (l’antico vaso XD) Raion. Anche se, altre prove non sarebbero male. Con questi pensieri muove un piede dietro l’altro e perdendosi lungo la strada che lo separa da casa. ] [ END ]

Kai si mette in cerca di Kyokawa per ottenere informazioni e convincere il genin a testimoniare in favore di Raion, sui fatti che hanno portato al suo arresto.