in cella

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con Raion, Kai

23:07 Kai:
  [Carcere] [ Il sensei non era in accademia e neppure al locale. Kai lo ha cercato ovunque, il calendario che Raion ha preparato per lui parla chiaro ed il fatto di non vederlo in giro lo ha messo in uno stato di agitazione. Poi la notizia, che arriva come una doccia gelata, del suo arresto. Le motivazioni confuse dal chiacchiericcio di chi gli dice di non impicciarsi, è troppo piccolo. Solo un deshi impiccione con nessun diritto di capire qualcosa di più di faccende da “grandi”. Ma il ragazzino di Suna, sa che non può esser vero quello che malgrado le difficoltà è riuscito a sfilare a qualche studente più grande. “Raion-Sensei è un assassino …” gli hanno detto, ma Kai ha scosso vivamente il capo rigettando ogni informazione che porta su questa strada. Non può essere vero. Ora cammina per il lungo corridoio di una delle ali del carcere di Hoozukijoo, scortato da una guardia che lo accompagna alla cella del suo maestro. Stringe tra le mani un pacchetto, richiuso alla bell’e meglio. Al suo ingresso un altro shinobi ha provveduto a ispezionarne il contenuto nei minimi particolari e dopo varie preghiere e lusinghe gli ha concesso di portarlo al detenuto. Kai avanza lento, nei suoi sandali, ed ogni passo è come un colpo su un tamburo nel silenzio assordante del penitenziario. Un bermuda nero, ed una maglia dal collo largo con le maniche lunghe dello stesso colore addosso. Al collo arrotolata la sua sciarpa bordeaux, non striscia al terreno solo grazie al nodo che il sensei ha provveduto a farvi e che il piccolo ninja apprendista non ha più sciolto. Giunge infine, dopo quelle che sembrano ore ma che in realtà sono solo pochi istanti, alla cella di Raion. La guarda avrebbe infine rotto il silenzio che li circonda rivolgendosi al maestro dell’accademia di Kusa “Hai visite … “, solo questo. Detto ciò rifilata un’occhiata a Kai, sarebbe andato via, allontanandosi dai due di qualche passo ma restando comunque ad una distanza di sicurezza. Il ragazzino, si sarebbe avvicinato alle sbarre, stringendo ancora il pacchetto e cercando l’attenzione dell’altro < … Sensei > sussurra incerto < cos’è successo? > ]

23:24 Raion:
  [Carcere] Stava li da poco tempo eppure non se la sta passando alla grande. Mangia, beve, rimane nella sua cella isolato e non fa altro se non guardare un pezzo di muro rannicchiato in un angolo della cella, in pratica sopra la brandina dove dorme. Indossa ovviamente la divisa dei nuovi arrivati nel carcere Hoozukijoo, il che lo evidenziano ulteriormente come vittima sacrificale..non ci vorrà molto per organizzare un'assalto contro di lui in massa, circondandolo nel tentativo di castigarlo e potenzialmente ucciderlo, il problema è che non sa se arriveranno dai carcerati o dai loro carcerieri. Le palpebre si chiudono, praticamente dorme tutto il giorno da quando è in cella e non si aspettava visite, sopratutto dal suo allievo Kai. Ma forse era una questione di tempo, glielo aveva promesso di allenarlo. Si solleva mettendosi a sedere sulla brandina per poi avvicinarsi alle sbarre senza toccarle rimanendo ad un metro di distanza, quindi incrocia le gambe mettendosi a sedere. <cosa è successo?>> Raion sospira alla domanda <mi hanno accusato di essere l'omicida di mia figlia solo grazie a prove indiziarie, solo perché ero io quella che la teneva in mano con il sangue sui vestiti> non c'è molto altro da dire. Lo guarda con i suoi occhi verde brillanti ingrigiti dalla sofferenza e contornati da un paio di palpebre nere <mi dispiace, di non essere in grado di portare avanti il calendario> sospira <...forse posso aiutarti a trovare un nuovo sensei per questo....forse posso anche indicarti il mio vecchio datore di lavoro, in questo modo potrai imparare a cucinare....> lo dice con un tono vuoto e sofferente. [ch off]

23:35 Kai:
  [Carcere] [ Il piccolo Kai finalmente riesce a scorgere nell’ombra dei movimenti, finalmente vede Raion avvicinarsi. Il suo sguardo scruta la figura dell’altro, indaga il volto del maestro di cui incrocia e sostiene lo sguardo. Lo osserva attentamente nelle vesti da detenuto, che rendono tutta la situazione ancora più paradossale. E’ una strana sensazione, come se ci fosse qualcosa fuori posto. Certo Raion è sempre lui, ma allo stesso tempo diverso. < … ma questo … non è giusto > accenna in un primo momento, restando attonito scuotendo il capo < non ha senso, Raion-sensei > aggiunge, cercando disperatamente di collegare i puntini nella sua mente. < Non deve preoccuparsi del calendario, riprenderemo quando uscirà di qui > gli fa, discostandosi per un momento dal discorso sul perché è in gattabuia < io non ho bisogno di altri maestri > conclude, con tono deciso senza perdere di vista lo special Jonin. Tiene ancora il pacchetto tra le mani e pare ricordarsene solo in quel momento. < Le ho portato questo, sono degli involtini. Li ho preparati io … > e prima di avvicinarsi alle sbarre si sarebbe voltato in direzione della guardia distante qualche metro in cerca del suo sguardo di approvazione. Ottenuto l’assenso dello shinobi si sarebbe dunque avvicinato alla cella per far passare il pacchetto richiuso maldestramente attraverso le sbarre per darlo a Raion < … spero le piaccia Sensei > dice all’altro accennando un sorriso gentile, cercando di essere il più rassicurante possibile. ]

23:48 Raion:
  [Carcere] ERa ingiusto? si eccome, non aveva senso? tutt'altro <no Kai, ha una sua logica: vedere una persona insanguinata entrare al villaggio con una bambina tra le braccia, deve avergli fatto paura e per questo escludendo l'assurdo, perché wonderlan è un evento che capita una volta nella vita> a fortuna o sfortuna <è più comune che il padre si sia fatto prendere dalla depressione per qualche assurdo motivo e l'abbia uccisa, quindi, a torto o a ragione...per paura vogliono evitare che un presunto ammazza bambini, un mostro, sia in giro libero per il villaggio...credimi, lo hanno voluto tutti> sospira pesantemente rendendosi conto di come Kusa gli abbia voltato le spalle senza e dico senza un ragionevole dubbio. Non hanno neppure delle prove concrete che sia stato lui: lo hanno visto con il sangue, puff in prigione e ora, mentre sta elaborando il lutto, la cosa inizia a farlo arrabbiare. <ne hai bisogno Kai, potrei non uscire presto di qui> afferma seriamente il Seiun ripensando a quello che fanno a chi ammazza i bambini <potrei anche non uscire affatto, anche se ho delle prove, non è detto che io riuscirò ad uscire e questo non ti deve influire in alcun modo: devi diventare un ninja e devi imparare a cucinare per tua madre> non si avvicina osservando il pacchetto aprirsi e sollevandosi in piedi afferra gli involtini e li guarda. Indietreggia di nuovo di un metro mettendosi a sedere...per poi andare a prenderle uno mangiandole un pezzetto. <....> butta giù riuscendo solo a dire <grazie è molto gentile da parte tua> tiene il capo basso allontanando gli involtini per rimanere seduto sul posto con le gambe incrociate. [ch off]

00:02 Kai:
  [Carcere] [ Molla il pacchetto, e ad un cenno della guardia indietreggia di un passo. Gli rivolge una smorfia seccata, prima di tornare ad ascoltare il sensei. Kai fa fatica ad accettare la cosa, è evidente, ma d’altronde è solo un ragazzino. Come potrebbe? < Prego Raion-Sensei, lei ha cucinato per me … è il minimo che potessi fare > si passa una mano trai capelli bluastri, mentre l’altro mangia un boccone. < Riflettiamo Raion-Sensei > riprende, incrociando le braccia al petto e iniziando a massaggiarsi il mento pensoso. Muove gli occhi da destra a sinistra, puntando il soffitto. < Chi? Assumendo che lei sia innocente … > rivolgendosi nuovamente a Raion < … e noi sappiamo che lo è … > una pausa < … chi trarrebbe beneficio da questa situazione? > domanda lasciando uno spunto di riflessione al maestro. Acuto per essere un deshi, o forse solo un disperato che cerca la ragione dove non c’è? < Per capire le motivazioni dietro tutto questo, dobbiamo capire qual è il lato peggiore. Dunque qual è? > Aggiunge, sussurrando e avvicinandosi nuovamente alle sbarre guadagnandosi un’occhiataccia della guardai < Si, si … ho capito > gli fa Kai, allargando le braccia indietreggiando teatralmente. ]

00:23 Raion:
  [Carcere] A quell'attimo di candore Raion non riesce a non sorridere, assottiglia le palpebre e allarga gli angoli della bocca sollevandoli verso l'alto. Rimane con quel sorriso rammaricato verso Kai, dispiaciuto perché sta provando nel suo piccolo a trovare una soluzione. Piega la testa di lato osservandolo ancora mentre torna lentamente serio sul volto, quasi arrendevole <non c'è beneficio> a meno che qualcuno non sapesse che lui è dentro gli anbu e faceva il doppio gioco in guerra per favorire il consiglio, cosa che poteva sapere solo Kami e Yukio era ben difficile che qualcuno potesse avercela con lui. Forse ha ammazzato qualcuno che non doveva in missione? qualcuno che ha spinto alla sua incarcerazione? no, no la cosa è molto più semplice di così: Kami avrebbe reagito andando da Yukio se lo volesse punire e si sarebbe presentato lui insieme al Kage...invece di loro non c'è traccia, anche loro lo hanno abbandonato a se stesso. <è molto molto semplice: agli occhi di tutti sono un mostro e vogliono vedere qualcuno appeso ad un cappio, tutto qui> eppure qualcuno deve aver spinto: i mandati sono su ordine di Yukio, forse lo vuole li anche per proteggerlo fino a quando non si saprà di più...forse o forse lo crede anche lui un criminale, o forse questo fa parte del piano per il progetto pierrot....Intanto il ragazzo si avvicina alle sbarre e si comporta in modo errato verso la guardia, quel tono non va bene. <Kai, chiedi sinceramente scusa alla guardia: hai fatto una mossa avventata e non puoi avvicinarti alle grate della cella senza il suo permesso, lui fa solo il suo lavoro> un leggero rimprovero per il ragazzo poi sorride comprensivo <è il suo compito mantenere l'ordine e fare quello che è richiesto, come il tuo di rispettarlo va bene Kai? non voglio che finisci nei guai per colpa mia> [ch off]

10:06 Kai:
  [Carcere] [ Il ragazzino dapprima rimane in ascolto delle parole di Raion, a quanto pare non c’è una ragione specifica. O meglio, la ragione è la più semplice e nemmeno il sensei riesce a trovarci un doppio fine dietro. Di certo non può farlo un comune deshi, anche se Kai difficilmente accetterà la cosa. Al richiamo del suo maestro poi, storce il naso, ma accetta il richiamo e senza esitare si volta verso la guardia accennando un sorriso imbarazzato < Chiedo scusa … > gli fa, piegandosi in un inchino riverente tenedo lo shinobi sotto controllo con la coda dell’occhio. Ad un suo cenno sarebbe tornato mansueto alle attenzioni di Raion e di nuovo avrebbe iniziato a fargli domande. < Sensei, allora c’è qualcosa che ignoriamo. Ne sono certo, manca un pezzo del puzzle … > continua, proprio non se ne fa una ragione < … dobbiamo capire chi c’è dietro Wonderland. >. Un attimo di silenzio, cosa può saperne lui di quel che è successo. Infatti le uniche cose che sa, sono quelle che ha potuto sentire in giro. Chiacchiere e nulla più, ma di certo non gli manca la curiosità o la voglia di aiutare Raion in qualche modo. In qualsiasi modo. ]

10:34 Raion:
 ...cosa c'è dietro a Wonderland <non so nemmeno come si chiama quel posto, non capisco neppure cosa ci sia tanto di fantastico: ero su un'isola, con dei cannibali, fantastico non ti pare?> afferma con abbastanza rabbia mentre pensa a quello che è successo, prima di tornare nello stato di prima. <probabilmente...chiunque abbia fatto questo si diverte un po' troppo alle spalle di qualcuno...ci deve essere un indizio da qualche parte: Kai.....potresti farmi un favore?> domanda Raion guardando il ragazzino <ma non voglio che tu ci vada da solo chiaro? vacci con qualcuno che può proteggerti: l'attacco è avvenuto al bosco dei ciliegi, forse li potrai trovare degli indizi se cerchi bene, non penso che sia un genjutsu ma..qualcosa ci ha toccato e deve aver lasciato una traccia da qualche parte, la sua presenza insomma> probabilmente il posto non ha alcuna traccia, ma ora come ora ha pochi pensieri lucidi ed in qualche modo terrà Kai lontano da lui. <Kai...io ti ringrazio per la gentilezza...ma ora ti voglio dare un ordine e promettimi che lo manterrai> afferma l'uomo guardando il ragazzino seriamente <voglio che tu in pubblico non ti mostri in mio favore: potrebbero farti del male se c'è davvero qualcuno che vorrebbe incastrarmi, ma sopratutto e questo è più probabile, le persone continuerebbero a trattarti in modo differente, verresti preso di mira da quelli della tua età, potrebbe venir presa di mira tua madre, la cattiveria delle persone supera spesso le nostre più turpi fantasie. non voglio che succeda una cosa del genere chiaro? non voglio che tu finisca in pericolo per colpa mia> [ch off]

11:05 Kai:
  [Carcere] [ Fissa Raion, da quei pochi metri di distanza, attraverso le sbarre. Cannibali? Stringe le labbra, e la sua espressione non riesce a nascondere un velo di preoccupazione che viene immediatamente ricacciata via. < Certo che posso, Raion-Sensei … > l’allievo non rifiuterebbe di certo di aiutare il proprio maestro, e comunque l’idea di andare a controllare in qualche modo gli era già balenata. Ora non deve neppure giustificarsi dato che è lo stesso sensei a chiederglielo. < … Un genjutsu … > ripete, per un attimo pensoso e di nuovo turbato. Scuote la testa lievemente, per destarsi e concedere nuovamente la sua attenzione allo special Jonin. < Ci andrò Raion-Sensei, e troverò quello che serve a farla uscire da qui > gli fa, cercando di infondere la stessa sicurezza nel maestro e di tirarlo su di morale. Bella impresa, insomma. Infine, all’ultima richiesta del sensei si ritrae. Cerca il suo sguardo, mentre un’inquietudine gli monta dentro. < Ma sensei … > balbetta, stringendo i pugni < … io non voglio tradirla > . Si è molto affezionato a Raion, e dopo tutto è solo un undicenne che fa fatica a capire che alle volte è meglio tenere nascoste alcune cose. Ha ancora tanto da imparare, benché abbastanza sveglio. < Ma se lo ritiene necessario … > aggiunge, dopo una prima obiezione. Farà come dice Raion. Abbassa infine il capo, e qualche ciocca di capelli gli ricade sulla fronte mentre una singola lacrima gli bagna la guancia. < … io la tirerò fuori di qui > conclude, quasi un sussurro a mezza bocca ma pieno di determinazione. Raion, insieme a sua madre è una delle persone più importanti per Kai al villaggio. ]

11:30 Raion:
 Annuisce verso il ragazzino continuando a guardare la guardia per un secondo per assicurarsi dia vere ancora del tempo per delle visite, poi osserva Kai curandosi di quello che sta dicendo, sapendo forse di chiedergli troppo, era solo un ragazzino non potevano chiedergli di comprendere quello che sta succedendo, ma era necessario tenerlo al sicuro. <non mi stai tradendo Kai> afferma serio mettendosi in piedi ma mantenendo le distanze <sei un bravo bambino ed è giusto che la tua vita non sia associata con la mia, non almeno fino a quando non sarò scagionato dalle prove, va bene?> ma probabilmente non sarà così: lo danno già per morto, lo danno già per uno che è destinato alla gogna...e Yukio non ha detto assolutamente nulla ancora. Si sente abbandonato anche da lui ed è una cosa strana: lui stesso è stato vittima del villaggi e di incomprensioni e non si è fatto domande. Scuote il capo, ricordando che nel cuore è e sarà sempre un anbu al sevizio del paese e del suo Kage, non sa le motivazioni di Yukio, non gli è dato sapere. [ch off]

11:40 Kai:
  [Carcere] [ Annuisce, ancora col volto rivolto verso il pavimento. Quella lacrima scende lungo tutto il viso, fino al mento e poi cade al suolo lasciando un macchiolina umida. < Va bene … Raion-Sensei > risponde, rialzando lo sguardo a cercare quello del maestro. E’ visibilmente turbato, ma dopo tutto come potrebbe essere altrimenti? Essere imprigionato per l’omicidio della propria figlia, decisamente una brutta storia. Persino Kai riesce a percepirne l’angoscia da oltre le sbarre. < C’è qualcuno di cui posso fidarmi? > chiede all’altro, cercando un appiglio. Si rende conto anche lui di non poter trovare la soluzione di questo guaio completamente da solo. Non può mettersi contro qualcosa che ha messo in seria difficoltà persino Raion. E’ un deshi si, ma non uno stupido. La sua espressione è insieme crucciata e confidente. Deve esserci qualcuno nel villaggio di cui fidarsi, qualcuno che crede come lui nell’innocenza del sensei. < Sono il solo che è venuto qui … ? > allarga le braccia, angosciato. ]

11:50 Raion:
 Perché li fa sempre piangere? alla fine lui è pessimo con i bambini: ha fatto piangere kami, adesso fa piangere anche Kai, non dovrebbero soffrire così per colpa sua <non piangere Kai, va tutto bene, la giustizia saprà fare il suo corso....e la mia parola contro quello che il villaggio ha visto> afferma con il cuore in gola scuotendo il capo <tutti sono uguali di fronte alla legge ed è giusto così Kai> riguardo a chi fidarsi non la sa neppure lui...tranne effettivamente parlare con qualcuno <non proprio..ma potresti parlare con chi può testimoniare quello che è accaduto> afferma lui deglutendo <è un ragazzino appena uscito dalla accademia , si chiama Kyokawa: capelli bianco cenere lunghi fin sotto le orecchie, occhi rossi, pelle chiara, mediamente alto per la sua età, lo dovresti riconoscere a vista, potresti già partire da lui volendo> afferma questo abbassando lo sguardo verso il pavimento. La domanda lo colpisce con più forza di quanto si aspettasse <sei il primo> afferma guardandolo con un sorriso mesto, cercando la risposta che potesse turbare di meno il ragazzetto, senza accennare al fatto che nessuno è venuto li ancora, o che lo hanno abbandonato o che l'unico al momento che ha apertamente dimostrato di credergli. [ch off]

12:05 Kai:
  [Carcere] [ Tira su col naso, passandosi una mano sul viso per asciugarsi la guancia e poi stropicciandosi gli occhi. < Ok, Sensei … basta fare il bambino > anche se in fondo, altro non è che un moccioso. Si asciuga le lacrime, non servono a niente. Deve far macinare gli ingranaggi per aiutare il maestro. < Certo! Un testimone … è già qualcosa da cui partire > si illumina mentre parla di rimando all’altro. Perché non ci ha pensato prima? < Se questo Kyokawa conferma la sua versione … > si porta una mano al mento, puntando lo sguardo verso un punto non precisato del soffitto. Sta facendo mente locale. Capelli lunghi, bianchi, occhi rossi e pelle chiara. Alto. Cerca nella memoria una figura del genere, per ricordarsi dove potrebbe averlo visto. < Lo cercherò Raion-Sensei … > gli occhi fissi di nuovo in quelli del suo mentore < … e lo troverò > afferma con sicurezza, stringendo il pugno a mezz’aria. Infine, quando l’altro alla sua domanda pare incupirsi anche più di prima, capisce forse di essere stato inopportuno. La famiglia del maestro è tragicamente scomparsa ed ha tutto il villaggio contro. Maledizione, Kai. < Sensei … allora appena gli altri si faranno vivi … dica loro di cercarmi > aggiunge titubante. Malgrado tutto, malgrado il tentativo di Raion ha afferrato il concetto e il suo è solo un tentativo maldestro di tirargli su il morale o comunque di non rattristarlo ulteriormente. Avrebbe dunque, fatto nuovamente un passo avanti, buttando l’occhio alla guardia in cerca di approvazione. Avrebbe allungato le braccia attraverso le sbarre in cerca di un abbraccio al sensei. Se l’altro avesse ricambiato si sarebbero stretti per un istante, prima che la guardia con calma andasse a recuperare Kai. Il tempo a disposizione è finito, ed il deshi deve abbandonare quel luogo. Senza obiezioni si sarebbe fatto trascinare dallo shinobi lontano da Raion < Ce la farò Sensei … > avrebbe infine urlato in direzione dell’altro, arrivato in fondo al corridoio sull’uscio che lo avrebbe portato nei meandri del carcere e poi dopo varie scale e altri lunghi corridoi all’esterno . ] [ END ]

Kai va a trovare Raion e gli promette di tirarlo fuori di li costi quel che costi.