Salvataggi e bastonate

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21:07 Fumiko:
  [pub periferia] È scappata dall'ospedale, bene, è scappata anche da casa quella sera. Sola in quelle stanze non ha potuto resistere se non per una breve dormita e dopo aver scritto e lasciato un bigliettino abbastanza confuso a Shade dove la avvertiva che era uscita per bere qualcosa dentro uno dei tanti pub, più simili a delle bettole, nei confini del centro di konoha, quei pub dove puoi fare a cazzotti con allegria insomma. Ci si ritrova già dentro da un pezzo, seduta sul tavolo più in fondo alla sala sporca. I pavimenti una volta chiari del legno che li compone che adesso sembrano essere fatti di fango , gli sgabelli sgangerati così come i tavoli sporchi e praticamente tutto il servizio di piatti bicchieri e altro, ecco perché ha ordinato una bottiglia di liquore tutta per se e ben sigillata, così da non avere alcuna sorpresa. Indossa solo alcuni dei suoi soliti vestiti, le gambe sono coperte da una lunga gonna nera morbida il cui spacco sale sulla gamba destra fino al fianco , ai piedi un paio di sandali ninja molto più bassi dei soliti, arrivano solo alla caviglia e sono bassi senza alcun tacco. Il petto non è più protetto dal corsetto nero perché è stato tranciato dal padre, al posto di quello ha una maglia che le protegge il seno . Le braccia sono entrambe nude tranne che per il coprifronte legato al braccio sinistro, così come il ventre che presenta i soliti quattro piercing, richiamo di quello sotto al labbro . Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola e anche le profonde occhiaie di pianto , i capelli non presentano più alcuna tosa come simbolo per il padre, lei non è Konan, l'anello che porta al medio della mano sinistra sta sempre li, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida. Sulla gamba destra si vede che indossa un porta kunai, con dentro tre kunai, tre kunai legati a bombe carta e tre shuriken. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro , 2 bombe luce, un set di 5 fumogeni, 1 tonico recupero chakra, 1 tonico coagulante. Ha aggiunto altri oggetti al proprio armamento oggi, ha portato con se 2 fuda con sopra scritto il kanjii 'fiamma', e altre 3 carte bomba, e infine anche 4 fuda completamente bianchi, non si sa mai che non le servano difatti non si fa mancare nemmeno penna e pergamena nel caso le serva usare qualche tecnica dei sigillatori, di cui fa parte. Le mani che salgono ad intrecciare il sigillo della "capra"all'altezza del plesso solare. La mente che visualizza il proprio corpo nella sua interezza concentrandosi sulle energie che lo abitano. Quelle psichiche per prima che visualizza all'altezza del terzo occhio, si concentra su di esse nel tentativo di farle scendere con la propria forza di volontà attraverso il corpo fino al plesso solare, allo stesso modo visualizza le proprie energie fisiche, anch'esse verrebbero visualizzate e fatte congiungere nel plesso solare insieme alle psichiche. Riapre gli occhi, gli uomini in quel posto che probabilmente avrebbero già iniziato a provarci con lei, se non fosse per il coprifronte legato al braccio, e quell'espressione assassina e demoniaca che si porta addosso mentre senza alcun riguardo va a bere e bere liquore direttamente dalla bottiglia. Le piace la sensazione di bruciore dentro, come se riuscisse a disinfettare le sue ferite, quelle dell'animo e quelle fisiche. Quel simbolo, quel segno non se ne sarebbe andato mai più dal proprio corpo. Ma questa sera non è sola, con se ha portato Kei, il suo ranocchio che la fissa dal tavolino con sguardo triste < non fare così > lo rimprovera con rabbia. Povero ranocchio. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ tentativo impasto chakra][png kei

21:30 Shade:
 Tornata a casa di corsa dopo la giornata in ospedale. Odia gli ospedali eppure le persone che ama sono chiuse lì dentro fin troppo spesso. Voleva fare il giro dei saluti, passando da Uta per primo, Hirashin per secondo e Fumiko per ultima, ma non per importanza, solo perché così avrebbe potuto rimanere con lei di notte, essendo una “parente” non avrebbero dovuto cacciarla via e invece viene a scoprire che Fumiko è fuggita. Bene, benissimo. La prima domanda che le è sorta spontanea è: Raido lo sa? No, sicuramente no. Perché Raido è buono ma non scemo e se lei sta male deve rimanere in ospedale. La seconda domanda è se la ranocchia sapeva qualcosa, ma, guarda caso, a casa non c’è nemmeno la ranocchia. Quella maledetta di Fumiko li ha piantati in asso ancora una volta lasciandoli preoccupata per lei. E non è che si è messa sotto la protezione di un amico, o chiusa in un ospedale, come ha fatto lei quando stava in ospedale, no, se ne è uscita da sola chissà dove. Il bello è che le ha lasciato un bigliettino. Le ha fatto prendere una brutta abitudine a quella donna considerando che, evidentemente, è analfabeta visto e considerato che non ha lasciato scritto qualcosa di concreto sul biglietto se non che passava la serata a bere in un pub. Uno dei tanti, come se Konoha ve ne fosse uno solo. Se Uta fosse stato in buone condizioni fisiche avrebbe chiesto aiuto a lui, ma ora se la deve cavare da sola. Ha pensato bene di partire senza equipaggiamento, lasciando tutto sul letto nel momento in cui si cambiava, passando dal pigiamino bianco e blu del pomeriggio al Kimino corto arancione e rosso con il bambù disegnato sopra, la fascia arancione e i leggings neri a completare il vestiario. Capelli sciolti, arruffati ma probabilmente dalla rabbia, chakra HA! Non ha nemmeno pensato di richiamarlo, troppo presa dalla rabbia. Il passo è veloce, i sandaletti fanno quasi rumore nel momento in cui toccano il pavimento, l’andatura è pesante anche se si mantiene diritta sulla schiena e fortuna vuole che riesce a trovarla al terzo tentativo. Tre, un buon numero, Hirashin sarebbe d’accordo probabilmente. La sfortuna vuole che la piccola riesca a intravedere la figura della Senjuu, ferma ad un tavolino, riconoscendola subito non tanto per i capelli o il vestiario, quanto per la stupida ranocchietta che ha con se. Kei l’ha tradita da quel punto di vista, ma non è solo quello il problema. Ad aggiungersi all’elenco delle cose che la ragazza ha fatto per farla arrabbiare, si mette a sgridare la ranocchia con rabbia per di più, senza un valido motivo. Bene, abbiamo raggiunto il limite stasera e, probabilmente, ampiamente superato. Cercherebbe di avvicinarsi alla ragazza, sguardo serio. La rabbia è nascosta da quell’espressione seria nata dalla confusione di quei sentimenti che, la figura della donna, riescono a trasmetterle alla vita, ma si porterebbe ad esplodere come un lampo, nel momento in cui si ritrova accanto a lei. Cercherebbe, qualora fosse riuscita ad avvicinarsi, di metterle una mano sulla spalla, per farla voltare, per farsi contare, alzando poi l’altra mano per tentare di colpirla, con forza e violenza sul volto, qualora questa si voltasse verso di lei. Solo a quel punto, andrebbe a spostare lo sguardo sulla ranocchietta, prendendola fra le sue braccia e cercando di sussurrare dolce <Andiamo Kei> perché con Fumiko ora come ora sarebbe meglio non averci a che fare. [Chakra off]

21:40 Fumiko:
  [pub periferia] Kei dal canto suo abbassa la testolina sotto il rimprovera della Senjuu, la tristezza lo coglie ma la donna non lo consola, non ora, non adesso. Lo osserva dall'alto in basso senza alcuna emozione verso di lui prima di ritornare a guardarsi intorno senza alcun interesse reale, solo la bottiglia ha il suo completo sguardo adesso. La afferra saldamente a metà della sua altezza, la mano delicata che si stringe con forza intorno ad essa. Ne manca un bel po dentro e il rossore sulle sue guance mostra come sia già avviata verso una sbronza epocale. La alza verso jna delle deboli luci li presenti, la agita per vederne il liquido scuro attraverso il vetro muoversi e infine la porta alle labbra per gustare il sapore amaro, forte e aromatico. Un bruciore che scende lungo la gola, sale sul naso, le brucia lo stomaco, e in quel momento le sembra di essere in paradiso. Riabbassa la bottiglia mentre le mani vanno ad impegnarsi con un pacco di sigarette poggiate sul tavolino di fronte a lei, le gambe che vengono accavallate con una certa eleganza e la schiena che poggia alla sedia . L'involucro bianco di carta che viene portato alle labbra piene e viene acceso da uno zippo argentato, il fumo acre che inizia ad impregnare anche la propria figura come quelle dei presenti, inizia ad espandersi davanti a lei e se ne bea di quella mancanza di sentimenti che per adesso ha, la giusta quantità di alcol che la aiuta a non pensare ma a lasciare il tempo scorrere . Non si accorge della piccola figura che si avvia verso di lei, non quando sta guardando beatamente il soffitto perdendocisi dentro < mh? > con noia e apatia volta il capo verso il tocco leggero sulla propria spalla, un secondo per girarsi e mezzo per ricevere quello schiaffo sulla guancia. Non si rende conto di chi sia e starebbe per afferrarla per il collo quasi con la mano destra, lo sguardo assasino, se gli occhi non visualizzerebbero il volto della ragazzina e riuscirebbe a fermarsi prima che la sfiora soltanto. Si ritrova a sbuffare e poggiare di nuovo la mano sul tavolo a riprendere la sigaretta senza dire nulla . Si merita o no quello schiaffo? Non ci pensa adesso lasciando anche che si riprenda anche Kei, non ha voglia di parlare ma solo di bere , ubriacarsi e fare qualche cazzata i troppo, qualche cazzata che avrebbe avuto brutte conseguenze probabilmente < che ci fai qui > tono piatto leggermente arrabbiato ma non si volta a guardarla, quanto più a fumare e dare sorsi alla bottiglia < ti consiglio di non schiaffeggiare qualcuno senza che non ti abbia visto prima in faccia > avrebbe potuto anche stringere la propria mano sul suo collo e provare a soffocarla, o almeno a stare male, se solo non avesse visto prima di chi si trattava. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ on chakra][png kei]

22:01 Shade:
 La reazione della giovane è improvvisa. La prende in contropiede portandole una mano al collo, mentre lei si tiene le sue ben strette al piccolo ranocchietto per lasciarlo andare. Ma dopo la sorpresa iniziale ritorna seria e la guarda. La guarda tornare al tavolo, a prendere in mano la sua bottiglia e ricominciare a bere a Fumare come se il modo non aspettasse altro che verla brilla per farla sentire meglio e farle capitare solo cose belle. Ma quella reazione, quelle parole, sono sufficienti a farla fermare. Non si siede, figuriamoci se va a sedersi in un posto del genere, vicino ad una persona del genere. Fumiko, in questo momento, non merita nemmeno il rispetto che e ha portato per tutto questo tempo, nemmeno la gratitudine. <I consigli di una masochista preferisco non prenderli> ammetterebbe con ribrezzo, quasi come se le facesse schifo parlarle in quel momento. Le vorrebbe sputare in faccia la sua rabbia. Oh quel sentimento, è nato in lei mentre era braccata e, per la prima volta, si è sfogato sul povero Misashi, andandosi poi a spostare ora su chiunque ne capiti a tiro. Non si lascia controllare da questo di solito, anzi ne è normalmente sprovvista, ma la ragazza sembra divertirsi a farle nascere una voglia di picchiarla che supera quasi la realtà. <Sono venuta a parlarti ma vedo che non c’è bisogno di farlo. A te basta una bottiglia per consolarti. Le persone che ti amano non valgono nulla. Vorrei sapere cosa ne pensa Raido su tutta questa storia. Sa che sei scappata dall’ospedale?> non la sta minacciando, perché lei ha già deciso che andrà da Raido, a prescindere da TUTTO quello che potrebbe accadere. <Congratulazioni Fumiko, riesci a ferirti un giorno si e l’altro pure, scappi dall’ospedale, rifiuti le cure, vedo come ci tieni alla tua vita. Se ami me tanto quanto ami te stessa tanto vale andare a cercare tuo padre o partire senza di Uta all’inseguimento del Genjutser.> Tanto lei fa lo stesso. Non si è mossa di un millimetro e guarda solo la ranocchietta, senza voltarsi verso la ragazza

22:17 Fumiko:
 Beve, fuma e ribeve, un circolo vizioso che non accenna a smettere tanto presto, e poi perché dovrebbe? Le piace, le da un poco di pace da quelle domande che possono farle. Non vuole rispondere a nessuno e per questo motivo si è allontanata andandosi a rifugiare dentro quel lurido locale da quattro soldi. Poter soffocare quel dolore a modo suo e poi fare quello che le pare, non ha bisogno di doversi giustificare con nessuno, ha sempre fatto da sola, ha vissuto da sola, ha imparato da sola, non sente quindi il bisogno di informare gli altri delle sue scelte. Sorride a quel pensiero, e pensare che aveva rimproverato Raido di quel comportamento e lei sta facendo lo stesso. Sono molto più simili di quanto credesse, di quanto potesse mai pensare. Ma adesso sono lei e la ragazzina in quel lurido locale, e le iridi peste e prive di alcuna emozione positiva vanno ad alzarsi di nuovo verso Shade. La fissa passando anche a Kei, nessun sorriso, nessuna smorfia, niente di niente mentre segue la sua figura dal basso verso l'alto < masochista? > affogare il dolore per una sera dentro una sana sbornia è masochismo? No. Non lo è, e si ritrova piuttosto ad affilare lo sguardo < ho lasciato i sentimenti a casa questa sera > una specie di avvertimento il suo, come di non esagerare, di non svegliare il cane che dorme insomma. Ma la ragazzina sembra essere presa da chissà quale disgusto che si sente rivolgere e vomitare addosso tramite i suoi sguardi, i gesti e le parole < non aveva senso rimanerci > si limita a dire questo senza spiegare, per riprendere a bere e fumare con gusto , le iridi che vengono celate a tutti mentre porta la testa verso l'alto e sospira per calmarsi. Quando contrae lo stomaco per la rabbia la ferita fa male e brucia, la pelle inizia a tirare terribilmente. Le accuse della giovane che continuano, sembra essere diventata lei la sua valvola di sfogo ma si irrigidisce quando lei sbaglia a parlare, quando lei dice qualcosa che non deve dire e la rabbia ceca si impossessa di lei. Le iridi che si aprono di scatto, il collo che si raddrizza davanti a se e il corpo che in un unico movimento si alzerebbe dalla sedia facendola cadere rovinosamente a terra. Si vede scattare accecata dalla rabbia verso la ragazzina per prenderla per il tessuto sul petto e strattonarla con forza per porre il proprio viso a qualche centimetro dal suo. La fulmina con lo sguardo < non dire cose che non sai > sibila come un serpente la sua rabbia verso di lei. < non dire niente > la lascerebbe stare strattonandola all'indietro senza alcun rimorso per ritornare al suo tavolo per bere ancora e ancora, il liquore che bagna le labbra e le sporca il volto < Raido capirà > [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ on chakra][png kei]

22:39 Shade:
 Non ha la necessità di muoversi mentre sente le sue parole e quelle rispose fredde, insensibili, non fanno altro che aumentare il dispiacere e la rabbia che prova per tutta questa assurda situazione. <Ho avuto a che fare con una persona che i sentimenti non li ha. Ho incontrato Hirashin, il ragazzo senz’anima. Lui ha lasciato i sentimenti a casa> falsa nella voce, nel sorriso e nell’espressione anche andrebbe ora a rivolgere in direzione della Senjuu mentre le mani verrebbero allungate in direzione del tavolo più vicino per posare il piccolo Kai. <tu invece ti stai facendo del male dal sola. Sei qui, che bevi e fumi, come se questo ti desse una ragione in più per stare meglio. Sei una delusione Fumiko> ogni giorno, dal primo giorno che si sono incontrare, il loro rapporto è maturato, è mutato, arrivando probabilmente all’apice del legame solo per sfaldarsi in seguito. Rispetto a com’erano all’inizio entrambe sono cambiate e la dimostrazione più evidente di quel cambiamento è questa precisa sera. Le loro stesse di un mese prima non avrebbero mai creduto che si sarebbe potuta presentare una simile situazione. <Non ha senso rimanere in ospedale ma ha senso ubriacarsi in un pub. Se stai abbastanza bene da sbronzarti qui allora vieni a casa e parla con me. Non vuoi coinvolgermi? Mi dispiace dirtelo ma è tardi, se non volevi tirarmi in mezzo a questa situazione allora non mi tiravi fuori da quella casa o cercavi di starmi lontana quando ho provato a farmi odiare da te!> non aveva previsto questo, pensava che sarebbe stata lei quella nella parte di Fumiko, quella a sopportare le violenze di un uomo che la voleva morta, quando il genjuster ancora l’aveva puntata come preda. Eppure nel suo caso una squadra anbu e una copia di Raido la seguivano ovunque, insieme al ragazzo che ora riposa in ospedale, mentre lei? Lei nulla, non chiede aiuto, non lo vuole e guardala, torna a casa insanguinata e le sviene sulla porta. Chissà quante altre volte è successo prima che si conoscessero e mentre lei non era a casa. Però le sue parole hanno una brutta influenza sulla giovane brilla che improvvisamente si alza e la prende per il vestito, iniziando a minacciarla con la sua presenza e la sua rabbia. <La puzza del tuo alito è un fastidio, Fumiko> ammetterebbe, ignorando i segnarli di rabbia che le sta mandando. <Se non so le cose è perché TU non mi parli.> Questa volta alza il tono della voce, ma vuole essere sentita da lei, deve esser sicura di essere ascoltata. [Chakra off]

22:53 Fumiko:
 Il proprio ragazzo la capirà? Forse, non sa nemmeno quello, ma non è li quindi non deve preoccuparsi di lui e di quello che potrebbe pensare. Chissà se la guarderà di nuovo come prima anche con quel marchio sulla propria pelle. < non guarirà mai > sputa fra i denti con rabbia, la mano destra che scende al suo ventre stringendolo tra le dita, le bende che si disfano un poco per la troppa forza ma non esce poi più così tanto sangue come la sera prima . Le parole della piccola che la feriscono peggio della lama del padre, ma il volto rimane pressoché senza espressione. < sono una delusione. Questo lo sapevo già, ma hai pensato che non voglia parlarne, che voglia passare una dannatissima sera a non capirci un cazzo della mia inutile vita? > il bello è che non grida ma sussurra queste parole quasi apaticamente annebbiata dal velo di alcol che le annebbia la mente. Se non per quella rabbia che ha scatenato in se lei con una facilità ineguagliabile e che le fa tremare la mano attorno alla bottiglia < come puoi credere che mi piaccia farmi del male? Come puoi anche solo pensarlo! > nemmeno la guarda in faccia adesso , un paio di lacrime che scendono sul viso candido e distrutto dal dolore di quello che ha subito, di quello a cui non voleva pensare . La bottiglia che viene traccanata e l'alcol che le fa girare la testa, la lascia la sul tavolo recuperando le sigarette, e dal porta oggetti qualche spicciolo viene lasciato sul tavolo per l'oste. Non vuole restare li dentro ancora perciò meglio uscire, il corpo che si volta verso l'uscita imboccandola con velocità, il corpo che continua a fare male e se proprio deve gridare contro Shade, preferisce farlo all'aperto dove in quella notte , nei vicoli più bui e meno frequentati ci stanno pochi ubriaconi e qualche ladruncolo. Vorrebbe non risponderle, vorrebbe ignorarla ma non ce la fa perciò si volta e se la ragazzina l''avesse seguita andrebbe ad avvicinarsi a lei mantenendo comunque una certa distanza < Non hai mai potuto pensare che non ce la faccio a parlarne? > soffia di nuovo verso di lei, la voce strozzata dalla rabbia e dal dolore lasciando qualche altra lacrima scenderle lungo le guance finendo al mento < vuoi davvero che te lo dica?!> presa dalla rabbi e dal liquore in circolo andrebbe a prendere un kunai dalla gamba destra per stringerlo convulsamente tra la mano destra ma non lo punta a Shade ma a se stessa, al suo fianco destro lasciando che la punta della lama vada a finire nella pelle e inizia a scendere giù per tranciare le bende che dopo qualche attimo si staccherebbero dal corpo lasciando che il ventre si scopra agli occhi di lei. Il simbolo è li, vivo, la carne che si vede deturpata in tutto il cerchio e nella stella , qualche goccia piccola scende da quella finendo nella propria gonna . La sente pulsare e il dolore nemmeno lo sente dato l'alcol, una benedizione insomma < questa non se ne andrà mai. Ed è stato lui a farmela, come puoi anche solo dirmi di andare da mio padre! > gli occhi mandano rabbia ovunque , la voce che si è alzata parecchio raschiandole la gola, la mano strettissima intorno al kunai mentre continua a guardarla < cosa avrei dovuto dirti? > sputa tra i denti di nuovo con lo stesso odio che ormai è sempre con lei. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ on chakra][png kei]

23:14 Shade:
 Le parole dette fra i denti, quei sussurri, li ascolta ma non dice nulla. La guarda alzarsi, uscire, e a quel punto andrebbe ad allungare le mani al ranicchietto, facendogli cenno di saltare su, per poi piazzarselo sulla spalla qualora questo lo avesse fatto. Aspetterebbe qualche minuto prima di provarlo a sposare sulla spalla. Ha iniziato a sentire la sua coscienza fare a lotta con la rabbia per poter uscire, per poter parlare con la ragazza al posto di quel sentimento orrendo che si sta portando addosso da tutto il giorno. <Kei perdonami. Ma Fumiko non ascolta mai, qualunque cosa tu provi a dirgli, non ti ascolta mai. Ma quanto la fai soffrire capisce fin troppo bene…> a questo punto non può fare altro che seguirla. Non la lascia uscire da sola, anche se passano diversi secondi da quando le due escono, continuerebbe a seguirla con passo veloce per poterla raggiungere e rimanerle accanto anche se non la vuole, anche se non la sopporta. <Oh si certo Fumiko, improvvisamente sei diventata debole. Quella che mi ha seguita in ospedale verso la morte improvvisamente è diventata debole> e a quel punto il Kunai la spaventa. Non perché è puntato verso di lei, ma perché è puntato sulla giovane con cui sta litigando. Sgrana gli occhi e inizia a sudare freddo mentre vede passare la lama sul fianco della ragazza, recidendo le bende fino a mostrare quel simbolo. Sconvolta la guarda iniziando a pensare che sia veramente impazzita. <Cosa ti sta facendo davvero male Fumiko. Che hai un segno sul corpo che non andrà mai via o che a fartelo è stato un uomo che non vale la pena di essere chiamato padre?> le parole sono sputate con rabbia, mentre è ancora sconvolta dal gesto del Kunai passato sul suo corpo. <Che stai male. Che sei preoccupata, che ti odi, che ti ami. FUMIKO PARLA CON ME NON CON UNA BOTTIGLIA VUOTA!> una sputa il suo odio e l’altra grida la sua rabbia e disperazione, sono proprio una bella coppia. E poi ci ripensa, al fatto che quella ha capito che sarebbe dovuta andare con il padre. <IO! Io sarei dovuta andare a cercare tuo padre, IO sarei dovuta andare a cercare il Genjutser. Non avere manie di protagonismo Fumiko, sono io quella che farebbe tutto per te ma che non viene calcolata minimamente.> bella serata, per entrambe, soprattutto per Fumiko. Cercherebbe di accorciare la distanza fra lei e la ragazza, con passi incerti, instabile quasi, respiro irregolare, spaventata per una moltitudine di idee che le passano per la testa. <Non mi interessa che non si toglierà mai. Non mi interessa se rimarrà lì in eterno. Non è un segno sulla tua pelle a fare di te quello che sei o a decidere il mio amore per te.> cercherebbe di fermarsi ad un passo da lei, per lasciarle il suo spazio, ma accorciare quella distanza che le divide. [Chakra off]

23:33 Fumiko:
 Che sia veramente diventata pazza? Di certo qualche rotella ha iniziato a perderla ma adesso tutto il suo equilibrio si è andato a fare fregare completamente, adesso c è solo il suo dolore e la testa che gira e la voce che tira la gola, fa male, così come il kunai che lascia il segno sul fianco, ha premuto un poco troppo la punta sulla pelle così da farne uscire qualche goccia di sangue, ma non sente dolore quella notte, nessun dolore fisico sarà mai forte abbastanza da surclassare quello che si porta dentro e a cui non ha dato mai modo di uscire veramente, lasciando che questo venisse covato negli anni dentro di e, come delle piccole serpi a morderla dentro. È debole, in quel momento lo è come non lo è mai stata, non riesce a riprendersi, non riesce a rialzarsi e ha deciso di affogare nel proprio odio e dolore, la cosa più semplice da fare < sono stanca > non spiega a cosa di preciso, ma a tutto. È stanca pure di quella vita che non è vita. È stanca di dover lottare ancora continuando a perdere . Scuote il capo chiudendo gli occhi, barcolla sul posto , la mano che ancora stringe il kunai , non risponde. Cosa le fa più male? Essere stata marchiata come un animale? O che lo abbia fatto quello che dovrebbe essere suo padre? Entrambe. Le sue parole che vorticano nell aria finendo nella sua mente che continua a girare, la nausea che la prende dentro lasciandola soltanto molto confusa su cosa dire < non sei tu quella che deve cercarlo > riesce solo a dire questo riaprendo gli occhi, la vena di follia ancora li che non la lascia andare < non tocca a te farlo.> non è lei quella che deve vendicarsi, non è lei quella che ha subito tanto < non voglio che lo faccia anche a te > la paura che attraversa le iridi con le lacrime che continuano la loro discesa. Lascia che si avvicini e i toni si calmano, più pacati , più intimi tra loro. Si sono sfogate in un certo senso. Lo sguardo che si addolcisce prima che le gambe non reggano più e finisca in ginocchio davanti a lei, il capo chino e le mani a terra, il kunai chs viene lasciato a terra senza essere toccato mentre la disperazione si fa più viva dentro di se stringendole il cuore e soffocandole il respiro. Le lacrime continuano e la voce che soffocata getta dei lamenti. Le mani che vanno ad afferrare le proprie spalle, la destra afferra la sinistra e viceverza, mentre si piega in due su se stessa lasciando che le ondate di dolore la travolgano, che la propria voce si faccia sentire durante quella notte < basta basta > ripete a bassa voce muovendo il corpo avanti e indietro più volte. Sta perdendo completamente la ragione questa sera. [equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken ; 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma - 5 carte bomba- 5 fuda completamente bianchi- penna e pergamena ][ on chakra][png kei]

23:55 Shade:
 La cosa più semplice non è quasi mai la più sicura. Se ci fosse stato Raido al posto suo sarebbe ormai già tutto risolto, ma lei non sa bene come comportarsi con le ragazza, non ha così tanta esperienza con le persone e questo la mette in difficoltà anche per quanto riguarda la sua reazione con Fumiko. <Io non devo e non mi tocca farlo, lo farei solo per poterti rimanere accanto> non riesce a capire l’altra quanto valga per lei e quanto la sua incolumità sia importante, non lo capisce per nulla e lo sente. <Non sarebbe il primo a farmi del male, non sarebbe nemmeno l’ultimo. Smettila di preoccuparti per me e pensa a te stessa per una volta.> Quella ragazza la ucciderà. Finalmente riesce ad avvicinarsi, i suoi toni si sono calmati poco prima, ma il fatto che l’altra si lascia andare e, soprattutto, che lascia cadere quel Kunai le toglie un enorme peso dal petto. Sente di poter respirare liberamente e, a sua volta, finisce in ginocchio con le lacrime che iniziano a bagnarle il viso in maniera molto composta. La osserva portarsi in quella posizione rannicchiata e iniziare a dondolarsi, ripetendo a bassa voce una sola parola: basta. Cercherebbe di bloccare i suoi movimenti, prima in maniera più gentile, quindi portandole le mani sulle spalle e provando a rallentare quel dondolio, per poi tentare direttamente di abbracciarla. Costringerla ad alzare il busto potrebbe non essere semplice, per questo si accontenterebbe anche solo di forzarla in un contatto fisico il più vicino possibile ad un abbraccio. < Va bene Fumiko, basta. Basta così. Torniamo a casa e restiamo insieme. Ma non puoi continuare a portarti tutto dentro. Non lasciarti distruggere, non lasciarti cambiare….> la voce di spezza, il pianto si fa più forte, più vico, più triste <…non farlo vincere.> Andrebbe a chiudere gli occhi barcollando accanto alla ragazza. Sente tutta l’adrenalina abbandonarla e per qualche secondo le gira la testa, ma non la lascia andare, anzi, le rimane avvinghiata come se la sua vita dipendesse da quello. < Fumiko…ti prego non mi abbandonare.> più che supplicarla non ha altro da dire o da fare. [Chakra off]

09:50 Fumiko:
 Non ne può più di quella situazione, e questa sera la donna si lascia andare ad uno sfogo senza precedenti. Forse è stato un bene che sia stato davanti a Shade, forse un male, ma la cosa importante è che Raido non l'abbia vista o avrebbe peggiorato la situazione con una probabilissima attivazione del sigillo maledetto e anche lui sarebbe andato fuori di testa. Che bella coppia. Shade invece è la più razionale di tutti, nonostante l'età. < e io non voglio che lui provi anche solo a sfiorarti > non vuole che faccia del male anche a lei. La testa gira e gira ma ormai in ginocchio può di certo resistere meglio. La nausea che assale e il gusto dell'alcol che le impregna la bocca. Non può continuare e nemmeno si rende conto di stare parlando ad alta voce. Le mani della piccola che lentamente fanno il loro effetto facendola smettere di dondolarsi, e poi l'abbraccio. Non lo ricambia inizialmente, troppo stupefatta da quello ma lentamente le proprie braccia andrebbero ad avvolgersi anche loro al corpicino di lei per stringerlo con dolcezza, il volto nascosto nella sua spalla e le lacrime che dopo poco smettono di scendere . < n-non vincerà > è convinta di quello che ha detto e lentamente andrebbe a rimettersi in piedi completamente barcollante, il corpo che non riesce a seguire una linea retta praticamente < non ti abbandono > non lei che sta cercando di proteggere con tutta se stessa. Il piccolo Kei invece che balza verso di loro guardandola con sguardo triste . Si proverebbe ad abbassare con il reale rischio di cadere di testa al suolo, solo per poterlo prendere tra le mani < scusami piccolo Kei, ero solo arrabbiata > piccole scuse alla ranocchia mentre andrebbe a ricomporsi in piedi < andiamo a casa? > guarda Shade negli occhi attendendo un suo dire e dopo di ciò la seguirebbe dritta acasa , per fare una doccia e mangiare qualcosa, e poi dritti a letto tutti quanti insieme. Ovviamente il kunai lo recupera da terra per riporlo dentro il suo scomparto [end]

10:10 Shade:
 Ha già visto una persona cambiare sotto i suoi occhi. La madre si è lasciata sopraffare dal dolore e dalla paura, mutando lentamente, passando dalla follia alla instabilità fino a lasciare dietro solo un guscio di puro odio, senza ragione, un vero e proprio guscio vuoto che non faceva altro che gridare di essere uccida o di uccidere. Quelle grida non le dimenticherà mai. Non le importa nulla di una cicatrice, non le importa di essere o meno presa di mira da un uomo che non dovrebbe avere nemmeno il diritto di continuare a respirare la loro stessa aria, ma proteggere la sanità di Fumiko le sta molto a cuore, anche se non sa cosa fare, anche se non sa come fare, lei la vuole proteggere. Eppure continua a ribadire che non vuole essere protetta, che non vuole che il padre arrivi a toccare anche la pelle della piccola. <Troveremo una soluzione> magari un giorno ne parlerà con Raido, anche se è stufa di dover continuare a parlare solo di Fumiko ogni volta che lo vede. E quando la abbraccia finalmente si calma. Tira un sospiro di sollievo. <Ottimo> andrebbe a sussurrare, poco convinta della sua affermazione <Io sono sempre qui per te e lo sai. Andiamo a casa> non vuole rimanere in quei vicoli, vicino a quel bar, da sola con una persona per metà ubriaca e per metà mentalmente instabile. Portarla a casa è la cosa più sicura e per questo, una volta alzatasi da terra, con le gambe che ancora le tremano per lo spavento, la accompagnerebbe a casa, preparandole qualcosa di buono da mangiare mentre si lava. [END]

Succedono cose e giuro che il titolo non è opera mia