Chi è Kurako?

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15:33 Shade:
 Una bella giornata in quel di Konoha. Una di quelle giornate in cui il sole, alto nel cielo, fa il suo lavoro e riscalda l’aria che poi il vento tende a rinfrescare, lasciando alle persone la possibilità di vivere nella più totale pace. Giornata mite, di quelle che passeresti volentieri nei prati, magari con un libricino nero sulle gambe a studiacchiare, mezzi addormentati, qualcosa riguardo l’addomesticare le bestie. Invece no, quest’oggi abbiamo deciso di passarlo chiusi dentro casa, o sarebbe meglio dire chiusi a metà fra l’ospedale e la magione dell’Hokage, visto che a casa sembra non volerci tornare. Ogni tanto da una capatina alla casa vecchia, si lava, si cambia d’abito, e poi riparte in vista dell’ospedale. Le infermiere non la sopportano più e passano più tempo a cacciarla che altro, ma tanto non riescono a liberarsi veramente di lei, perché si acquatta, quasi come se fosse un predatore, fuori dall’ospedale, aspettando la fine del turno di quelle antipatiche per poter rientrare facendo finta di nulla. In tutto questo è anche riuscita, per fortuna, a prendersi il coprifronte all’esame dell’accademia. Non lo tiene ben in vista, sinceramente, ma oggi è diverso. Oggi lo tiene ben in mostra, legato al collo, con il simbolo della foglia ben in vista e lucidato, semplicemente perché deve andare a parlare con l’hokage, di molte cose, e per la maggior parte sono questioni personali. Per l’occasione ha pensato bene di mettersi un kimono, rosso e arancio, ricoperto di diversi steli di bambù sulla parte inferiore. Il Kimono è lungo, potrebbe non essere il massimo per combattere, ma non sembra intenzionata a farlo considerato che non ha armi con se. I capelli sono sciolti, lisci e le contornano il viso in maniera aggraziata, mentre invece ai piedi indossa un paio di sandaletti…quasi eleganti. In parte non capisce perché ha scelto quell’abbigliamento, ma è sicura che l’hokage non la rimprovererà. Si lascia scortare verso l’ufficio dell’hokage dalle guardie Jonin, senza proferir parola, se non per il chieder loro di esser accompagnata. La realtà l’ha resa decisamente più taciturna rispetto a prima e evidentemente molto più seria. <Kyudaime Hokage> direbbe eventualmente facendo il suo ingresso nell’ufficio del più importante ninja del villaggio della foglia. <Posso rubarle un po’ di tempo?> l’inizio della fine(?) [Chakra off]

15:41 Hitomu:
 Una giornata di Sole volge nel Villaggio della Foglia. Gli alberi iniziano lentamente a spogliarsi dei loro verdi vestiti e le foglie cominciano a danzare nell'aria cadendo verso il terreno sottostante. Le temperature iniziano ad abbassarsi e le giornate si accorciano. Insomma, l'inverno sta arrivando.. Comunque, il Villaggio trascorre un periodo tranquillo dopo gli ultimi avvenimenti che hanno turbato la quiete degli abitanti e degli shinobi a loro guardia. Il jinchuuriki della Foglia si trova nel suo ufficio nella magione, intento a prendersi cura dei documenti posti sopra la sua scrivania. Se la minaccia può considerarsi passata, il kyudaime non può stare tranquillo neanche per un attimo. Dopo l'ultima Grande Guerra, il Nono aveva creduto che i problemi potessero terminare. Un Mondo senza guerre, senza combattimenti, senza malvagità. Forse, si sbagliava. Forse, è davvero impossibile terminare quel ciclo che vedre contrapporre sempre una guerra alla pace. Prima una, poi l'altra. Insomma, lui ci aveva sperato in tutto ciò. Invece ora si trova nel suo ufficio, preoccupato per quale possa essere la prossima minaccia verso Konohagakure. Il kyudaime indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu scuro con sopra il giubbotto da chunin senza maniche. Nella parte inferiore, porta un paio di pantaloni neri e un paio di sandali da ninja del medesimo colore. L'haori da Hokage è tenuto sopra la spalliera della sedia sopra la quale è seduto, dietro la sua scrivania. Ad un certo punto, qualcuno bussa alla sua porta e i jonin, ricevendo il permesso di aprirla, invitano qualcuno ad entrare nell'ufficio. La figura che si mostra è quella di Shade, una nuova Genin della Foglia. <Buongiorno, Shade. Entra pure, certo> sorride il jinchuuriki volgendo le iridi azzurre verso la ragazza. <Siediti davanti a me, se vuoi. E dimmi tutto> conclude il Nono indicando la sedia davanti alla sua scrivania e rimanendo in silenzio attendendo le parole di Shade. [chk off]

15:49 Shade:
 L’ufficio dell’hokage, come al solito, si mostra a lei come un posto in cui non le piacerebbe passare il suo tempo. Un uomo che ha dato tutto per il villaggio, e che continuerebbe a farlo, si trova seduto sulla scrivania posta al suo interno. Si chiede che senso abbia diventare Hokage se poi non riesci ad uscire dalla tua gabbia per vedere il mondo com’è fuori. Oh si, le persone fuori ridono e scherzano, i bambini giocano, i ninja muoiono, e quella autoritaria figura viene a sapere tutto attraverso dei rapporti, delle voci o dei racconti. Non è bello, non è bello per nulla. Inizia ad avanzare, fermandosi prima di raggiungere la scrivania, lasciando abbastanza spazio da permetterle un inchino nei confronti di Hitomu, per poi iniziare a parlare direttamente. <Scusi se vado diritta al punto, ma non credo sia il caso di rubarle del tempo prezioso.> dice così ora, ma sicuramente si farà scappare qualche curiosa domanda sulla volpe che, ancora una volta, andrebbe a non vedere all’interno dell’ufficio dell’uomo. L’esser stata isolata dal mondo per più di sei anni non è che le sia poi di grande aiuto, considerando che in totale ha 16 anni. <Ho l’impressione che molte cose che stanno succedendo intorno a me abbiamo decisamente molto più senso ora, rispetto a prima, e visto che ho deciso di fidarmi di lei> lo ha deciso, lo ha deciso ora perchè non sa più chi è dalla parte del giusto e chi no, e da qualcuno dovrà pur iniziare. L’hokage dovrebbe essere un buon punto di inizio, almeno dalla prospettiva con cui sta guardando il mondo ora. <sono sicura di poter ricevere una risposta esaustiva, seppur imparziale> nessuno saprebbe essere imparziale su una persona che conosce. <Chi è Kurako?> la domanda a questo punto ha bisogno di ricevere una risposta diretta, la risposta di una persona che, l’ultima volta che si sono visti, sembrava sapere molto più di lei su quell’argomento. Solo a questo punto andrebbe a percorrere l’ultimo tragitto che la separa dalla scrivania, sedendosi di fronte all’hokage. Il suo volto, che cerca di far sembrare il più apatico possibile, trasmette la sua tristezza, la sua stanchezza e la dolcezza che, in questo momento aleggiano nel suo cuore. Ha bisogno di avere le idee chiare, ha bisogno di poter conoscere tante cose prima di affrontare nuovamente qualunque tipo di discorso con Fumiko. [Chakra off]

16:04 Hitomu:
 La ragazza fa il suo ingresso nella stanza e sembra essere decisamente tesa. Il motivo? Il jinchuuriki, purtroppo, non ne è a conoscenza e non può fare altro che restare ad ascoltare le parole che proferirà Shade. La kunoichi vuole andare direttamente al punto focale del suo discorso, senza far restare il Nono troppo sulle spine. La ragazza spiega che vuole ricevere una risposta direttamente dall'Hokage, siccome si è fidato di lui. E la domanda, però, lascia spiazzato il jinchuuriki. Chi è Kurako? Bella, anzi, ottima domanda. Il Nono se lo domanda da tempo, ormai. Chi era diventato davvero Kurako prima di porre fine alla sua vita? Questa ancora non lo sa. Ed è per questo che vorrebbe parlare direttamente con chi ha vissuto con lui nell'ultimo periodo, ovvero Akendo. Qualcosa sa però, ovviamente. Shade si siede davanti al jinchuuriki del Kyuubi attendendo una sua risposta esaustiva. Le iridi azzurre dell'Hokage si posano sul viso della ragazza notando in lei uno sguardo freddo. Chissà cosa le sta frullando per la testa in questo momento. <Kurako era un ninja della Foglia, nonchè un membro del mio Team per pochissimo tempo prima che io divenissi Hokage. Era un ragazzo solare e sono abbastanza sicuro che il suo sogno fosse quello di diventare un giorno Hokage. Invece, un giorno decise di unirsi all'Akatsuki e da quel giorno, iniziò a covare un odio profondo verso il Villaggio. Verso la struttura della Foglia, verso il passato del Villaggio, verso me..> un tono di delusione si potrebbe notare nella sua voce. <Quando Kurako lasciò il Villaggio, non fu più lo stesso. Era accecato dalla voglia di potere, voleva diventare sempre più forte.. Non gli interessava i mezzi usati. Quali fossero i suoi reali obiettivi, però, non lo so. Sono a conoscenza solo dell'odio che riversava in tutti noi perchè me lo disse in faccia.. Se avesse avuto qualche piano in mente, sicuramente non sarebbe venuto a dirmelo direttamente. Non sei l'unica che sta cercando delle risposte su di lui.. Anche io mi sono messo alla ricerca di più informazioni sui suoi ultimi anni di vita. E spero di ricevere presto le risposte che cerco> conclude il jinchuuriki mantenendo lo sguardo fisso sulla ragazza. <Come mai questa domanda, Shade?> riguarderà Fumiko, per caso? [chk off]

16:20 Shade:
 Mentire, mentire non è mai stato il suo forte, eppure da quanto ha affrontato il suo passato non sta facendo altro che mentire, che tenere segreti per il bene di qualcuno e il male di qualcun altro. Bene e male sono due concetti completamente personali, come le cose belle e le cose brutte. Visti sotto diversi punti di vista, il suo bene, potrebbe essere il male di qualcun altro e in questo momento, dire qualcosa di sconveniente all’Hokage, potrebbe essere più negativo che altro. Ascolta comunque la sua risposta con attenzione. Kurako era un ragazzo solare che ha lasciato tutto di punto in bianco, dichiarando il suo odio per il villaggio con fermezza, e unendosi a qualcosa che lei non sa nemmeno cos’è. <Akatsuki? Cos’è?> Ci sono troppi vuoti da colmare nella sua conoscenza di questo mondo, ora più che mai, ma forse non è proprio la domanda che avrebbe voluto fare all’Hokage in quel momento. <Quindi non sono l’unica che vorrebbe sapere qualcosa su di lui> sorride, per la prima volta, ma più che felice sembrerebbe amareggiata. La domanda che segue, ovviamente, viene presa con le pinze e la irrigidisce per qualche secondo. <Perché?> se lo sta chiedendo da sola. Non sa cosa l’ha spinta ad andare a chiedere all’Hokage qualcosa di così personale per la persona che si prende cura di lei. <Io fino a qualche settimana fa vivevo con Fumiko> direbbe con leggerezza. <I suoi anbu potrebbero darle conferma su questa cosa senza troppi problemi, visto che ero sorvegliata tanto quanto la mia…tutrice…> potrebbe definirla così, per non sentirsi dire di nuovo che Fumiko è troppo giovane per essere sua madre. <Fumiko ha questo piccolo altarino su cui c’è la foto di Kurako. Ammetto di essermi…incuriosita. Ammetto di essermi anche preoccupata dopo il nostro primo incontro, Kyudaime. Mi piacerebbe sapere di più sul passato di Kurako, capire perché Fumiko le ha gridato contro “Kurako aveva ragione”. Spero che lei possa comprendere i miei dubbi, io voglio bene a Fumiko e farò di tutto per lei> per proteggerla, per aiutarla, sono cose su cui sta pensando su, e cose che la preoccupano. [Chakra off]

16:36 Hitomu:
 Strano come i morti possano creare così tanti problemi anche dall'altro mondo. Il jinchuuriki deve muoversi a trovare il Rikudo Sennin per parlare insieme a lui. In questo modo, troverà le risposte che gli servono per risolvere alcune situazioni come quelle di Fumiko e Shade. Il Nono ascolta le parole della ragazza con attenzione e cerca di darle tutte le risposte che vuole con la maggior chiarezza possibile. <L'Akatsuki è un'organizzazione composta da ninja di vari Villaggi. In passato, era diventata un'organizzazione criminale con scopi malvagi. Invece ora, è tornata allo scopo iniziale per la quale era stata creata. Un gruppo di mercenari che presta il proprio servizio ai Villaggi che ne hanno bisogno. Nell'ultima Grande Guerra, è stata d'aiuto per l'Alleanza per sconfiggere il nostro nemico. Non attribuirei il cambiamento di Kurako a questa organizzazione, anche perchè conosco il loro capo e mi posso fidare> spiega il jinchuuriki alla kunoichi seduta davanti a lui. Shade spiega il motivo che l'ha portata a domandare all'Hokage queste informazioni su Kurako e il kyudaime riflette sulle parole della genin. <Non sei l'unica, ma io lo faccio solamente per assicurarmi che Fumiko non si caccia in guai più grossi di lei. Non voglio che faccia la stessa fine di suo fratello..> spiega sincero il Nono. <Kurako aveva ragione.. Ricordo bene quelle parole. Proprio quelle mi hanno spinto a scoprire di più su ciò che Kurako aveva intenzione di fare. Fumiko, forse, si riferiva all'odio che provava verso il Villaggio e verso di me. Siccome ho rifiutato la proposta che mi aveva fatto su Hiashi, si è sentita tradita e ha pensato che fossero giuste le idee che aveva suo fratello> il Nono sta ragionando sull'attuale situazione. <Di sicuro, non posso esaudire ogni richiesta di ogni shinobi che si presenta alla mia porta chiedendo che un altro ninja viva il resto della sua vita dentro una cella. Ci sono situazioni differenti e per questo, in quel momento ho dovuto valutare tutta la storia dietro Hiashi. Rifarei la stessa scelta, ma non voglio che Fumiko si incammini in strade pericolose per questa situazione..> conclude il discorso il jinchuuriki attendendo che Shade chieda qualcos'altro. [chk off]

16:50 Shade:
 Le parole del jinchuuriki le permettono di capire una fetta di mondo a cui non è molto legata. Le fa capire che non è stata una singola situazione a portare Kurako a fare quella fine, non è stata una singola persona o un gruppo malvagio e la cosa le fa pensare che, forse, il problema era lui. Non sembra esprimere altre curiosità per quella particolare organizzazione e torna al punto cruciale della questione: Kurako e Fumiko. <Non credo che Fumiko arriverà a fare la stessa fine del fratello> e lo dice da persona che le è stata accanto, da persona che le rimarrà accanto per molto tempo. <E si, immagino che si riferisca a quello. Ha una brutta visione di Hiashi Hyuga, quel ragazzo ha un problema che Fumiko non riesce a digerire> perdonate il gioco di parole, ma non si è nemmeno resa conto di averlo fatto. <Ma, come lei, io continuo a ribadire che Hiashi è buono. Fumiko credo che…lo stia lentamente accettando, anche perché sono l’aiuto-addestratrice di Hiashi, lo vorrei considerare un amico, e credo che Fumiko abbia capito che può diminuire la sua ansia e preoccupazione> almeno lo spera, ma non ci metterebbe la mano sul fuoco. <E posso capire che si sia arrabbiata con lei, Nono Hokage. Ha un bel caratterino e perde facilmente la pazienza. Quando lo fa dice cose che non pensa e alla fine mi tocca sempre andare a chiederle scusa. Ma, tutto sommato, anche lei è una brava persona. Mi ha tolta da una situazione orrenda, mi sta lasciando i miei spazi ora che ho bisogno di stare lontana da lei, e mi rimane vicina quando siamo insieme.> a questo punto si trova sicura nell’affermare che <Fumiko non farà la stessa fine del fratello perché ha intorno troppa gente che la ama.> sorride alla fine, con una dolcezza e una sicurezza che l’hanno accompagnata per tutto il suo discorso. <Tornando a Hiashi> eccola, ecco che arriva a preparare la domanda più importante di tutte, quella che si porta dietro da tanto tempo. <Hiashi ha detto che lei è giusto anche perché non è solo, ma a me lei sembra solo in questo ufficio signore> Anbu spioni chiusi nella doccia e nel bagno e perfettamente mimetizzati con il pavimento e le mura esclusi. Dissimulazione OP [Chakra off]

17:05 Hitomu:
 I discorsi vanno avanti tra la genin e l'Hokage. La kunoichi spiega che Fumiko non farà la stessa fine del fratello Kurako e il jinchuuriki è felice di sentirlo dire. Questa è la forza del Villaggio della Foglia: aiutare le persone che si amano. Finchè ci saranno abitanti del genere, chiunque oserà dire che la Foglia si basa su fondamenta di bugie dovrà farsene una ragione. Konohagakure vive sotto i sentimenti dell'amicizia, del fuoco che arde in ognuno di loro. Un sorriso si disegna sul volto del Nono guardando la ragazza e ascoltando le sue parole. <Sono felice, sai? Sapere che lì fuori ci sarà qualcuno pronto ad aiutare Fumiko, mi fa piacere. E sono certo che non le succederà nulla, le tue parole sono convincenti. Sono sicuro che farai di tutto per proteggerla> e questo perchè anche Fumiko ha fatto lo stesso con lei. <Non lasciatela mai sola, in questo modo capirà che il posto migliore in cui può stare è il Villaggio. Qui ha te e tutte le altre persone che la amano> spiega il jinchuuriki di Kurama. La kunoichi conclude il suo dire con una frase verso il Nono e il kyudaime rimane per alcuni attimi in silenzio. <Guarda oltre queste mura, Shade. Non potrò mai essere solo> dietro le spalle del jinchuuriki, infatti, si estende il Villaggio della Foglia, visibile dalle finestre poste sulla parete. <Sono sicuro che voi siete al mio fianco in ogni momento, senza avervi per forza fisicamente vicini. Se io posso contare su di voi in ogni istante, come posso essere solo?> domanda il jinchuuriki alla ragazza. <E poi, passano molte persone dentro questo ufficio. Ogni giorno incontro tante persone come te che chiedono di parlarmi. Infine, non sono davvero mai solo> spinge la schiena verso la sedia battendosi la mano destra sulla pancia un paio di volte. Ovviamente, si riferisce a Kurama ma non sa se la genin è a conoscenza del potere che risiede dentro il Nono. [chk off]

22:03 Shade:
 Sembra compiaciuta all’idea di esser stata capace di convincere l’hokage e un sorriso va a comparirle sul volto. Quel sorriso però dura ben poco e lascia abilmente spazio a quella strana apatia che cerca di trasmettere per nascondere i suoi dubbi, le paure e il dolore. <Non credo che questo sarà sempre possibile. Tende a prendere decisioni di sua iniziativa e le porta avanti senza curarsi troppo di quello che gli altri potrebbero pensare. A volte parte e va a trovare Raido> sembrerebbe più parlare con se stessa che con l’hokage, quasi come se fosse esasperata dalla questione e abbia bisogno di sfogarsi con qualcuno. Il problema è che in questo caso, non per cattiveria verso Hitomu, anche un muro potrebbe essere più che sufficiente. <Altre volte decide di allenarsi con qualcuno e farsi male un piade per poi rimanere chiusa in ospedale, con tutti i suoi animali, senza dire niente a nessuno per DIVERSI giorni> quella cosa le ha dato non poco fastidio e non solo a lei. Però soprattutto a lei visto e considerato che è rimasta a casa da sola senza nemmeno il piccolo Kei a rompere le scatole…non sono stati giorni felici quelli. <Ha la testa dura!> sembrerebbe cercare ancora una volta l’approvazione dell’hokage, sospirando pesantemente, per poi ascoltare il resto del discorso. Cercherebbe di guardare un muro…ma non può ovviamente vedere oltre. A volte sarebbe più appropriato non prendere alla lettera tutto quello che le dicono. Torna velocemente alle cose serie e sposta lo sguardo sull’hokage, rispondendo alla sua domanda, retorica per giusta, con un sicuro <Si.> e non si ferma lì, perché dopo qualche secondo riprenderebbe a parlare. <Non essere mai veramente solo non significa essere con qualcuno. Stare in mezzo alla gente e passare una giornata con qualcuno che possa aiutarti e capirti…sono due cose differenti. Il lavoro, qualunque lavoro, per quanto lo si possa amare, porta una minima solitudine. Io adesso parlo per ipotesi, ma> si ferma e si guarda intorno, come alla ricerca di un dettaglio che possa fare al caso suo. Non lo trova, e torna a pensare a cosa potrebbe fare un Hokage. <lei solo sa quanto è difficile prendere determinate scelte, lei solo sa quanto è importante fare la cosa più giusta per la maggior parte delle persone, così come lei solo si ritrova a dover vivere le conseguenze di un eventuale errore. Più importante sei come persona e maggiori sono le conseguenze…per lei, immagino, potrebbero essere abbastanza pesanti. Mi sentirei sola io sapendo che pochi potrebbero comprendermi e quei pochi potrebbero non essere sempre con me> si fermerebbe, guardando nel vuoto, in totale silenzio, per poi riprendersi e dire <Ah io ovviamente non conosco la sua situazione, Hokage-sama, non la sto giudicando né sto giudicando le persone che la circondano. Era solo un ipotesi, un punto di vista> no, lei della volpe praticamente non sa niente. [Chakra off]

22:27 Hitomu:
 La kunoichi seduta davanti alla scrivania spiega il carattere dell'amica Fumiko, molto testarda quando si impunta su qualcosa. Il jinchuuriki del Kyuubi ascolte le parole della ragazza e cerca di comprendere il suo pensiero <Raido è un bravo ragazzo. Sono sicuro che la tiene sott'occhio, vuole il meglio per lei> spiega il kyudaime riguardo all'Oboro, sicuro che anche Shade conosca la bontà dello spadaccino. <Ognuno di noi ha un carattero diverso. Magari difficile per chi ci sta attorno.. Ma se noi vogliamo bene a quella persona, dobbiamo fare di tutto per aiutarla e comprenderla. Stai ancora più vicino a lei, falle sentire la tua presenza come se fosse fondamentale per lei. Se tu sei davvero importante per Fumiko, non può escluderti in nessun momento della sua vita> conclude il Nono cercando di aiutare Shade a risolvere questi piccoli problemi con la sua amica. Successivamente, la kunoichi spiega ciò che intendeva dire con la sua frase precedente. In parte, Shade non ha tutti i torti. Le decisioni prese dal jinchuuriki sono difficili e potrebbero portare delle conseguenze su tutto il Villaggio. Ogni volta che il Nono fa una scelta, rischia di mettere in pericolo tutto ciò che ha fatto di buono precedentemente. Questo, però, può succedere solo quando qualcuno si assume le proprie responsabilità. <Sai Shade, ognuno di noi nella propria vita sarà costretto a fare delle scelte. Accettando questo incarico, ero a conoscenza che le mie decisioni avrebbero potuto avere gravi conseguenze se si fossero rivelate sbagliate. Bisogna accettare questo fatto e prendersi le proprie responsabilità, in ogni azione che facciamo> continua il suo discorso il Nono guardando dritta negli occhi la ragazza <C'è la mia famiglia, ci sono gli amici di una vita.. E anche qualcuno di voi. So di avere la fiducia di queste persone in ogni caso. E poi se mi sentissi solo, sposterei il mio ufficio al centro della piazza del Villaggio> se ne esce con una battuta per smorzare i toni della conversazione. Fino a quando sarà Hokage, sentirà di avere la fiducia di tutto il suo Villaggio. In ogni caso. [chk off]

22:42 Shade:
 Raido è un bravo ragazzo, quella affermazione sembrerebbe riportarla con i piedi per terra. Andrebbe ad annuire con decisione e sicurezza, iniziando a muovere i piedi avanti a indietro come una bambina felice. <Raido è di per se unico. Ha una pazienza infinita, soprattutto per quanto riguarda certe reazioni di Fumiko. Non credo sarei riuscita a stringere un legame con Raido e con sua figlia se non ci fosse stata per quella Senjuu testarda, le devo davvero molto. Raido è una brava persona, anche per questo mi sono presa la libertà di sfidarlo!> condivide con l’Hokage il suo folle progetto, e con rinvigorito entusiasmo andrebbe ad affermare <E ora che sono Genin> l’entusiasmo cala velocemente <niente...non riuscirò a batterlo da Genin> e ritorna ad ardere con forza poco dopo <ma, un giorno lo batterò> non sembra molto convinta di questa affermazione. <E mi farò offrire la cena> beh, per quello non ha bisogno di farsi picchiare dal Jonin. Sta trattando l’Hokage come un amico, una persona cara che conosce, a sua volta, le persone che lei ama. Ma con Shade la cosa è a dir poco normale, tanto vale farvici l’abitudine. La battuta dell’hokage non viene capita, per nulla, anzi sembrerebbe prendere quasi sul serio le sue parole. <Sarebbe difficile concentrarsi al centro della piazza, e poi ci sarebbero troppi Anbu in giro a rompere le scarole, ma potrebbe funzionare come rimedio anti solitudine. Oppure potrebbe semplicemente uscire la sera a mangiare qualcosa con qualche amico> sarebbe ben disposta ad offrire la cena all’Hokage, ma non è propriamente la persona più ricca del mondo…con tutte le torte che le tocca comprare a Fumiko per chiederle scusa. <Signore lei ha un nome vero? Un nome che non sia né Hokage né Nono ovviamente> Si dovrebbe vergognare per non sapere il nome del suo Hokage, ma non sembra avere nessun problema ad avergli fatto quella domanda, anzi sorride tranquilla, mentre aspetta con ansia la sua risposta. [Chakra off]

22:58 Hitomu:
 Come il jinchuuriki sospettava, la ragazza conosce bene la bontà di Raido e spiega quanta pazienza possa avere quel ragazzo con Fumiko. Infine, la genin si lascia andare dicendo che non vede l'ora di poter battere lo spadaccino in una sfida. <Sarà una sfida difficile ma se ti allenerai ogni giorno al massimo, nessun obiettivo sarà impossibile> cerca sempre di spronare i suoi ninja a migliorare le loro capacità. Solo così la Foglia potrà rimanere sempre in ottime mani, anche quando lui non ci sarà più. La kunoichi sembra non capire la battuta del jinchuuriki e il kyudaime decide di stare al gioco spiegando come effettivamente possa essere difficile lavorare in un'ambiente del genere. <Hai ragione, Shade. L'idea di andare a mangiare fuori qualcosa in compagnia potrebbe rivelarsi migliore della mia> sorride il jinchuuriki alla ragazza. <Ma devi sapere che lo faccio spesso. L'ultima volta sono andato a cena con Raido, proprio pochi giorni fa> dopo l'incontro avvenuto tra il Nono e lo spadaccino nell'ufficio in magione. Infine, la domanda della ragazza si rivela un po' strana. Shade chiede quale sia il nome del jinchuuriki della Foglia. Dovrebbe averlo studiato in Accademia, ma il Nono non sta tanto a pensarci. Anzi, sorride divertito alla richiesta della ragazza rivelandole quale sia il suo nome. <Mi chiamo Hitomu Kibou> diretto, senza giri di parole. Si sta divertendo in questo incontro inatteso con la piccola genin. E, a pensarci bene, un po' di fame gli è venuta siccome non ha ancora pranzato. <Ascolta, che dici se andiamo a mangiarci qualcosa insieme? Così saresti sicura che io non mi senta solo per questa giornata e, nel frattempo, mangerei anche qualcosa visto che non ho messo niente sotto i denti da questa mattina. Hai voglia, Shade?> domanda il jinchuuriki ora sorridendo per l'ennesima volta alla kunoichi. [chk off]

23:19 Shade:
 Non se ne rende conto, ma quella che era iniziata come un importante discussione si stava improvvisamente trasformando nella classica conversazione fra una bambina e una persona ben più matura che la incoraggia a qualunque sua strampalata o folle idea. Il bello è che le parole dell’Hokage fanno il loro lavoro, andando effettivamente a motivare la ragazzina che sembra quasi essersi dimenticata tutti i suoi problemi. La figura del Hokage le fa meno paura di quanto si immaginasse, anzi, lo trova quasi simpatico, quasi solo perché non è sicura di potersi prendere troppa confidenza visto il ruolo che ricopre, altrimenti si sarebbe presa la libertà di passare con lui più spesso una parte del suo tempo, un po’ come fa con Hiashi. <Raido conosce un sacco di posti a Konoha in cui mangiare.> sembrerebbe essere completamente rilassata rispetto a prima, infatti si comporta quasi normalmente. <Conosce la città meglio di me e io ci sono nata qui. Solo che ho avuto qualche…problema e posso dire che conosco poco e nulla di quello che è successo negl’ultimi 6 o 7 anni. Mi dispiace se non so….tante cose> ammetterebbe verso l’hokage. Ha chiesto scusa almeno una volta, ora è completamente se stessa. Poi le viene rivelato il nome. Quello le suona familiare…ma solo il nome, il cognome sembra convincerla poco, ma visto che è stato l’Hokage stesso a dirglielo dovrà fidarsi per forza, in fin dei conti che motivo avrebbe per mentire sul suo cognome. <Posso chiamarla Hitomu?> chiederebbe ancora una volta. Questa volta sta effettivamente sperando di ottenere il permesso di mostrarsi più amichevole verso di lui, eppure gli da del “lei” forse per educazione. La prossima volta inizierà a dargli del tu e poi…poi è la fine, non se la scrollerà più di dosso e entrerà a far parte di quelle persone che, secondo lei, vale la pena proteggere a qualunque costo. Maledetta fiducia istantanea, le porta più problemi che altro. <Oh si! Non mi sembra una cattiva idea. Anche se…> e qui torna mogia <ho un amico in ospedale che mi dispiacerebbe lasciare da solo…quindi preferirei non tardare troppo se non le dispiace> così dicendo aspetterebbe la risposta dell’Hokage, seguendolo eventualmente per una eventuale cena veloce in cui sicuramente gli chiederà se ha mai avuto l’occasione di giocare con una volpe, raccontando con entusiasmo dei versi simpatici e bizzarri che la volpe di Fumiko fa quando giocano alla lotta, per poi avviarsi verso l’ospedale. [End]

23:31 Hitomu:
 L'incontro tra il kyudaime e la kunoichi va per terminare. Qualche ultimo scambio di battute prima che possano uscire da quell'ufficio a prendere una boccata d'aria. Shade racconta come Raido conosca meglio di lei il Villaggio della Foglia e questo perchè la genin ha passato con qualche problema gli ultimi sette anni conoscendo poco ciò che è successo in questo lasso di tempo. L'informazione mette preoccupazione nel jinchuuriki, curioso di sapere cosa le è successo in questo periodo così lungo che l'ha tenuta all'oscuro di ciò che succedeva nel mondo. <Tranquilla, non devi preoccuparti. Piano piano, inizierai a conoscere bene il Villaggio e venire a conoscenza di tutto ciò che è successo in questi ultimi anni> spiega il jinchuuriki senza troppi problemi verso la ragazza. Shade domanda se può prendersi il permesso di chiamare il Nono con il nome datogli alla nascita. Una richiesta difficile, ma il jinchuuriki non sa dire di no ai suoi ninja. <Certo, Shade. Dovrà rimanere un segreto tra di noi, però> la raccomanda di non spifferare in giro il permesso che ha appena ricevuto. Mica tutti possono permettersi di chiamare per nome il proprio Hokage, eh. La genin accetta l'invito del kyudaime per andare a mangiare qualcosa fuori, anche se non può tardare troppo a causa di un impegno che non può permettersi di non rispettare. <Oh, tranquilla. Sarai libera in poco tempo> si sazia presto il jinchuuriki. <Andiamo, seguimi. Offrirò io per oggi> sorride a Shade dirigendosi all'esterno della magione e verso un ristorante che conosce bene. La fame inizia a farsi sentire, meglio affrettare il passo. Nel frattempo, parlarà con Shade fino a quando la ragazza non dovrà recarsi all'ospedale e lui sarà libero di tornare in magione per terminare il suo lavoro odierno. [end]

Shade va dall'Hokage per chiedere informazioni su Kurako, ma il discorso svia e finisce con il farsi offrire una cena anche da lui...scroccona come pochi a volte eh