Separazioni momentanee

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15:18 Shade:
 La giornata è nuvolosa, un po’ come lo è la piccola Shade che non sa esattamente come reagire a quell’ammasso di emozioni a cui il corpo e il suo spirito non sono per nulla abituati. Si sente confusa, ma questa non è una novità. Si sente un mostro, una maledizione, una assassina e sente di aver tradito la parola data a Hiashi, a cui aveva promesso che niente e nessuno sarebbe arrivato a modificare il suo cuore buono. Però ha ucciso una persona a sangue freddo, puntando al collo con l’intento di togliergli la parola oltre che la vita. In quel momento, con il sangue di Uta a sporcarle le mani, con i ricordi a sporcarle l’animo non si sentiva se stessa e Fumiko la incitava a fare quella cosa orrenda. La cosa peggiore rimane l’assenza di rimpianto, anzi, si sente sollevata dalla scomparsa di quella persona, ora più che mai. Non sa come comportarsi, non sa a cosa credere e pensa che passare un paio di giorni in solitudine potrebbero aiutarla. Kouki non sembrava pensarla allo stesso modo, voleva rimanerle accanto nonostante il pericolo sempre presente di Mirako. Ormai è pronta, ha preso qualche vestito e qualcosa da mangiare da casa di Fumiko e sembra pronta ad andarsene in giro da sola, nascondendosi dalla loro vista, magari facendosi ospitare da Hiashi che, sicuramente, non le farebbe troppe domande. Ha tanti modi per evitare di esser ritracciata in una città grande come Konoha, non in poco tempo per lo meno. Però, prima di andare via, non è riuscita a non passare in ospedale per controllare le condizioni di Uta. Sa che Fumiko la aspetterebbe lì senza troppi problemi, quindi per i prossimi giorni non potrà andare a trovarlo e per questo prova anche un po’ d’ansia. <Proprio alla gamba doveva colpirmi quella…> non sembra nemmeno la stessa ragazzina di prima, soprattutto nel tono di voce che di dolce non ha nulla mentre cammina appena ad una stampella per evitare di poggiare il piede a terra. Col cavolo che si lascia toccare da un medico ora. Se la vogliono curare dovranno incatenarla e sarebbe sconsigliato fare anche quello. Indossa un abbigliamento sportivo, a maniche lunghe, una comoda tuta che non mette in risalto le assenti curve del suo corpo. Armi non ne ha, per il momento e i capelli sono sciolti, cadono lisci sulla schiena e ai lati del viso dove, qualche ciocca più corta, si mostra evidentemente ribelle, alzandosi a piacere suo. [Chakra off]

15:28 Fumiko:
 Si ritrova di nuovo a camminare su due gambe, il piede fa molto meno male, un leggero fastidio alla caviglia perché l'ha usata durante l'attacco all' ospedale ma adesso può tornare a zampettare fuori,me anche grazie alla febbre che finalmente è scesa. È stata male in quei giorni e non è potuta andare lei stessa da Shade e dal ragazzo che spera vivamente sia vivo. Indossa un vestiario leggermente diverso dal solito , le gambe sono coperte da una lunga gonna nera morbida il cui spacco sale sulla gamba destra fino al fianco , ai piedi un paio di sandali ninja molto più bassi dei soliti, arrivano solo alla caviglia e presentano un tacco alto di almeno sette centimetri Sottile ma resistente. Il seno è coperto dal reggiseno con sopra un leggero velo che lascia poco all'immaginazione . Le braccia sono entrambe nude tranne che per il copri fronte legato al braccio sinistro, così come il ventre che presenta i soliti quattro piercing, richiamo di quello sotto al labbro . Gli occhi sono truccati con il solito blu notte a mettere in risalto gli occhi viola , i capelli sono acconciati nel solito modo con la solita rosa di carta leggermente sgualcita, ma non se ne separa mai così come l'anello che porta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida. Nessun equipaggiamento li dentro l'ospedale , lo sa bene anche se non saprebbe cosa aspettarsi esattamente, non sa come tutto sia stato risistemato. Sulle spalle porta uno zaino pieno zeppo di vestiti nuovi , scarpe, e altro, tutto per Shade ovviamente , e tra le mani una scatola di ciambelle, the e caffè sono dentro due termos differenti Messi sempre nello zaino. Ormai la struttura dell'ospedale si staglia davanti a lei, non sembra esserci agitazione perciò tutto sembra essere tornato alla normalità e la figura di Shade non può passare inosservata sotto i suoi occhi, sta cercando lei dopotutto < Shade > la voce che si alza, la mano destra pure per potersi fare notare. Non sa cosa pensare, ha sentito troppo quel giorno, cose sulla ragazzina che ha di fronte e la curiosità punge sotto la pelle insistentemente, vuole chiedere, vuole sapere. Cammina verso di lei con passo normale, la fissa dritta in volto ma il proprio ha un espressione tranquilla e leggermente soddisfatta forse, l'ha fatta vendicare. Questo le dà pace e una punta di invidia, lei è riuscita a vendicarsi di quello che quell'uomo ha detto che le ha fatto < stavo venendo a cercarti, non ci siamo incrociate e scusa se non sono venuta prima, ho avuto un po' di febbre > non sa della decisione della ragazzina, non sa cosa frulla in quella testolina. < io.. Sono qui per sapere > dritta al punto.

15:45 Shade:
 Sta uscendo dall’ospedale, tentando di fuggire fa Fumiko, ma ecco che la ragazza di palesa davanti a lei, bloccando il suo andare. Inutile dire che anche Shade ha con se uno zainetto al cui interno ci sono dei vestiti, solo che non sono lì per esser portati a lavare, magari a casa, ma per permetterle di avere un paio di ricambi nei giorni avvenire. Per un momento sembrerebbe maledire il biglietto che ha lasciato a Kouki. Quella ragazzina come minimo se lo è fatto rubare e ora le tocca spiegare tutta la situazione. Però quando la sente parlare capisce. Capisce che non sa niente, capisce che può ancora sfuggirle e, istintivamente, sorride. Sa che si arrabbierà, ma non le importa ora come ora, vuole solo rimanere da sola, alle conseguenze ci penserà dopo. La senjuu non dovrebbe trovare poi tante difficoltà nel raggiungere una zoppa, anche se si sta abituando al dolore e riesce effettivamente a camminare meglio di quanto non possa immaginare. <Tranquilla, sono stati giorni duri un po’ per tutti, ho immaginato che fosse successo qualcosa di simile. Scusa se non sono tornata a casa ma…non me la sentivo> non ha mai mentito in maniera così spudorata davanti a nessuno, ma meglio iniziare la farsa da quel momento, in modo che non sospetti di nulla prima della sua piccola vacanza dalla famiglia. <Mh…Uta sta meglio. Perde spesso conoscenza ma non sembra ci siano danni gravi, almeno così mi hanno detto i medici. Tu come ti senti? Non deve essere stata una esperienza piacevole anche per te.> non poteva esserlo per nessuno. Non ha altro da spiegare. Raccontare la sua storia così, di primo acchito, senza nemmeno vedersi da due giorni, non le sembra proprio il caso. Però una cosa è certa, quel sorriso, sul suo volto, non lo si rivedrà poi tanto presto. <Possiamo sederci? Ieri in accademia mi ha malmenata una sensei> direbbe indicando una panca all’ingresso dell’ospedale verso cui andrebbe a muovere qualche passo accompagnata dalla sua fida stampella e da qualche simpatica fitta [Chakra off]

15:56 Fumiko:
 La osserva stranita per quella stampella, in effetti non ricorda che si sia fatta male durante il combattimento contro il dottore,che sia caduta? < giorni duri > ripete quasi apatica < non sono stata io quella presa di mira > anche se in effetti l'uomo aveva iniziato a prendere di mira anche lei come possibile cavia di chissà quali esperimenti < capisco.. Non.. Volevo venire , farmi accompagnare qui, ma non volevo disturbarti ecco > si gratta la guancia sinistra con sguardo assente, le gote che si colorano leggermente di rosa . Le viene un poco difficile rimanere a farsi i fatti propri, non essere sempre presente con lei, ma come ha detto anche Raido deve lasciarle i suoi spazi, deve dargli modo di poter scegliere cosa fare . Non immagina nemmeno che le stia mentendo così , non se lo immaginerebbe mai perciò rimane tranquilla < sono contenta che quel ragazzo stia bene, spero che gli abbiano attaccato le dita pure. Quando uscirà di qui dovrò ringraziarlo come si deve, mi ha salvato la vita praticamente .. Suo padre è stato sepolto? > non sa se l'uomo fosse ancora vivo o meno, ma le circostanze l'hanno portata a credere che sia morto e quello le spiace molto < perciò .. Nessuna festa > pensa già al futuro e menomale, pensare al presente e a quella spada di Democle che si ritrova a penzolare sul proprio capo non fa bene, le fa venire sempre più ansia, più paura di quello che ha da fare da adesso in poi con il padre < andiamoci a sedere allora > si affianca alla ragazzina prendendo posto su un lato della panca e le ciambelle vengono lasciate sulle proprie gambe per poi venire aperte < ho preso queste, e ti ho comprato qualche vestito. Non so cosa ti piaceva però di solito piacciono fiocchetti e conigli..? > cosa le avrà preso di tanto strano? Pigiamini con tanti conigli ovviamente, con pantofole abbinate a forma di coniglio cibante, tutto rosa e bianco < devo dirti qualcosa anch'io e.. E credo che questa mia decisione ci porterà a stare lontane per un po di tempo > la osserva di sottecchi attendendo che sia lei a prendere parola.

16:11 Shade:
 La sente ripetere quella frase e sospira sonoramente. Guarda il cielo grigio per qualche secondo e torna a fissa la ragazza alla quale andrebbe a dire, con espressione dispiaciuta <Avrei preferito che quel passato non mi appartenesse. Ma non posso farci nulla. Ho commesso un errore e ora ne sto pagando le conseguenze…ho ucciso la persona sbagliata quel giorno> crede che la ragazza possa capire a chi si sta riferendo, visto che il dottore ha sbandierato ai quattro venti che ha ucciso lei la madre e non lui. Però ci rimette poco a ricredersi, rendendosi conto ancora una volta che crede vivamente di aver fatto la cosa giusta quel giorno di cinque anni fa. Apprezza molto che non le venga chiesto molto, né del rapporto che ha con Uta né del suo passato e forse anche questo le permette di rilassarsi un po’ nonostante i loro ultimi scontri. Finalmente riesce ad arrivare a quella panca e a mettersi seduta. Stranamente non le fanno gola i dolci oggi, anzi, è da un po’ che nota di non avere lo stesso appetito di prima. Li osserva per qualche secondo, per poi tornare alla ragazza e rimanere fissa su di lei, ignorando la proposta della ciambella. <Sai che adoro tutti gli animali> proprio a quel proposito andrebbe ad inclinare leggermente il capo <Come stanno i cuccioli a casa? Kei sta facendo il bravo? Mangia bene? E Kirara? Non sta ancora inseguendo quella peste di coniglio rosicchiatore, vero?> niente, non ce la fa a non preoccuparsi per gli altri, è una parte della sua natura che non riuscirebbe mai ad abbandonare, anche diventando l’essere più malvagio di questo mondo. Mai, mai, si sarebbe aspettata di sentire da Fumiko che, una sua decisione, le avrebbe lasciate separate. Cade proprio a fagiolo, lo sapete? Le lascerebbe il tempo per schiarirsi le idee senza avere nessuno che prova ad influenzarla al suo fianco. <Parla. Sono pronta ad ascoltare qualunque cosa tu voglia dirmi. Anche il discorso dell’altro giorno, quello su cui ti ho bloccata uscendo di casa, sono pronta ad affrontare tutto> come se quel passato che, all’improvviso, si è ritrovata addosso non le bastasse. [Chakra off]

16:29 Fumiko:
 La fissa di sottecchi sentendo quelle parole che le lasciano solo una mezza risata amara , risata che non ci mette molto a scomparire . Porta gli occhi al cielo nuvoloso e sospira < nemmeno io . Avrei preferito rimanere senza memoria, rimanere senza un passato e continuare a vivere come se nulla fosse accaduto.. > lo ha sperato tante volte , specie nelle sere in cui si ritrova sola a casa propria. < se ci penso però ,se non fosse andata in modo diverso io non sarei nemmeno qui. E noi due non saremo qui, Raido sarebbe ritornato probabilmente con la sua ex ragazza e il mondo avrebbe continuato a far schifo in tanti altri modi . Non hai commesso nessun errore. Non sei tu quella sbagliata qui Shade, non sono nemmeno io per quanto la mia esistenza abbia fatto pietà . Sono loro.. Sono stati loro > si riferisce a quei due uomini che hanno tormentato le loro vite fino ad adesso < come ti senti ad aver ucciso lui? > la curiosità nella voce che la porta a voltarsi verso di lei < che soddisfazione ti ha dato? > deglutisce senza toccare cibo , lo zaino in spalla che ammortizza il contatto con la panca < i cuccioli stanno bene , sono sempre gli stessi. Potresti venire a trovarli .. > lascia in sospeso la frase , è stata via in quei giorni per stare accanto ad Uta , ma quella separazione le è sembrata lunghissima, tanto che la ragazzina abitasse in un altro luogo ormai lontano da lei. < quel giorno in ospedale.. Beh uno dei tanti, ormai sto passando più tempo qui che con Raido > ride della propria battuta prima di calmarsi e tornare piuttosto seria < quel giorno con Raido.. Io non ti ho detto tutto. La rabbia mi ha fatto mettere da parte le cose importanti. > sospira ancora < il mio obiettivo, quale è la cosa che spinge ancora a vivere e a non gettarmi dal primo burrone che capita. Voglio vendicarmi. Voglio vendicarmi di lui. Voglio fargli provare le stesse sofferenze che ha fatto provare a me.. Ma questo non mi basterebbe. Non voglio che altri provino lo stesso dolore che ho patito, che hai patito tu, che ha patito Kouki. Voglio eliminare la feccia da questo mondo, voglio ripulirlo da tutti quelli che tentano di avvelenarlo, quelli che fanno del male agli innocenti, quelli che non si fanno alcuno scrupolo > parla e parla guardando di fronte a se, la voce accarezzata dalla malinconia < un mondo nuovo, un mondo dove c'è amore, dove nessuno può approfittarsi degli altri.. Mi capisci? > torna a guardarla dritta negli occhi < per fare questo devo iniziare da mio padre.. E per farlo devo diventare più forte . Sto cercando il potere per farlo > ecco che confessa finalmente a lei tutto < prima di scappare da me, voglio solo che tu mi ascolti fino alla fine > capisce come quelle parole possano sembrare assurde per le sue orecchie, ma deve continuare.

16:51 Shade:
 Non c’è niente che la ragazza potrebbe dire che potrebbe, improvvisamente, farla sentire meglio, quindi tutti i sorrisi da lì in avanti le verranno mostrati sembreranno un po’ vuoti. Si raccontano a vicenda che non avrebbero voluto recuperare la memoria. Una cosa del genere cambia le persone e con loro due, in particolare, il cambiamento è stato più che evidente. Sembrerebbe sul punto di sospirare ma si ferma giusto in tempo per tornare ad osservare le ciambelle. Può non avere fame, ma quelle cosette tonde fanno gola a chiunque. Però la domanda che segue non le piace e lo si capisce. La delusione è presente sul suo volto. Potrà essere triste, ma non per questo è diventata un mostro insensibile. <Non mi ha dato nessuna soddisfazione. Non ho provato gioia o euforia avendo le mani sporche del suo sangue. Non è dall’odio che voglio farmi consumare, Fumiko, non voglio diventare un mostro come quello.> seppur il tono rimanga pacato, le parole sono di pura rabbia, un contrasto davvero fuori dal comune per quella ragazzina <Posso solo dire che mi sento sollevata nel sapere che non farà più del male a nessuno.> trova almeno un lato positivo in quello che ha fatto. Arriverebbe a mostrare un sorriso sincero quando le viene detto che i cuccioli stanno bene. Non potrebbe esserne più felice, quei piccoli animaletti meritano il meglio e, per un po’, ha pensato che quel meglio potrebbe non essere Fumiko. Poi il discorso entra nel vivo e Fumiko le parla di quello che si sono detti lei e Raido, di quelli che sono i suoi propositi, i suoi sogni, il suo obbiettivo finale. Obbiettivo che, però, la vede mettersi contro una persona buona come Hiashi. Come potrebbe non dubitare di lei? <Capisco> direbbe senza muoversi di mezzo centimetro, figuriamoci se prova a scappare con una gamba zoppa. Vuole davvero capire come la pensa la ragazza prima di decidere come comportarsi con lei da quel momento in avanti. <Va bene, vendicati. Se vuoi un aiuto da parte mia lo avrai. Non ti permetterò però di fare del male a delle persone innocenti.> ed è qui che si va a creare la prima differenza nel loro punto di vista. <Non tutti quelli che provocano dolore a gli altri sono per forza cattivi, Fumiko. Una madre potrebbe arrivare a dare uno schiaffo a sua figlia, ma non per questo andrebbe punita. A lei sta il modo di crescere il proprio bambino. Mia madre qualche volta, quando facevo troppi capricci, mi ha dato un paio di schiaffi sulle mani o sul sedere, ma non per questo sono diventata un mostro> ora ricorda tutto e parla con cognizione di causa <L’ultima volta che mi ha picchiata, mi dato uno schiaffo sul volto talmente forte da lasciarmi il segno per diverse ore. Lo ha fatto perché stavo diventando la servetta di quel medico e rischiavo di diventare come lui. Se sono così lo devo solo a lei> a questo punto si parla di potere, una cosa che lei non ha mai desiderato, ma visto che le viene chiesto rimane in silenzio e ascolta.

17:12 Fumiko:
 La risposta arriva e non si fa trovare impreparata, rimane calma ad ascoltare < comprendo > nessuna parola in più al riguardo , non potrebbe aggiungere niente perché non vuole far cambiare il modo di vedere di Shade. Parla dicendole infine tutto quello che ha omesso, tutto quello che ha da dire, tutto il proprio desiderio morboso che la spinge verso quella strada . Si volta verso di lei sorpresa ascoltandola, lascia che finisca prima di iniziare a ridere divertita < oh avrei voluto averlo anch'io uno schiaffo da mia madre > e lo avrebbe voluto veramente, invece le erano toccate punizioni ben peggiori di quello. < tua madre ti amava molto > sospira adesso ritornando a guardare davanti a se < ma non mi hai capita. Non ho intenzione di toccare innocenti, non sono quelli che portano il male in questo mondo. Non sono le mamme che insegnano le cose ai figli > riprende il discorso di lei con mezzo sorriso < ma persone come quel dottore, persone come mio padre e come quello che ha torturato Kouki. Loro non meritano di vivere e dovresti essere d'accordo. > la voce che si sporca di rabbia sulla fine , le mani che si stringono in pugni serrati < vogliamo ancora lasciarli liberi? Ancora che facciano del male ad altra gente? Vuoi lasciare liberi persone che stupranole donne, le bambine e se ne ritornano poi a casa comodi comodi continuando a vivere le loro vite con tranquillità come se nulla fosse? !> si sta alterando ed è evidente dato che iniziano a tremarle le mani e perciò anche la scatola di ciambelle < io voglio la giustizia. Una giustizia che manca, perché nessuno fa niente, nessuno si azzarda a muovere un dito perché tutti pensano solo ai propri affari. Ogni villaggio che pensa solo a se stesso, pensa solo ad accrescere il proprio potere . Vogliono parlare tutti di alleanza, ma sappiamo come funziona no? Ogni villaggio vuole sopraffare quello più debole per i propri tornaconti. Non si interessa nemmeno di scatenare una guerra civile per raggiungere il loro scopo > odia quel modo di pensare e di fare con tutto se stessa . < ho deciso di andare ad Ame, tornare al mio clan originario e trovare un modo per combattere mio padre. > la voce che diventa non più che un sussurro arrabbiato adesso < andrò anche con lui quando verrà a richiedermelo, probabilmente mi porterà fuori dal villaggio . Ma devo sapere quali sono i suoi piani, cosa intende fare con il mondo animale, chi sono i suoi alleati. Se non lo facessi io non lo farebbe nessuno, nessuno muove un dito nonostante abbia fornito motivi più che validi e guarda un po', hanno messo una squadra di ambu a seguire me invece che proteggere il villaggio > sprezzante come non mai . Sa che il padre potrà farle quello che più desidera, trattarla come un oggetto nuovamente e lei si sarebbe fatta trattare così di propria volontà questa volta. < se sono così lo devo solo a lui > ripete le sue parole daL proprio punto di vista < per favore. Non dire a nessuno quello che ti ho appena detto, se lo venisse a scoprire lui sarebbe la fine, e non solo per me. Anche per Raido, lui è troppo forte perfino per lui. > probabilmente sta andando incontro alla propria morte e ne è consapevole, ma deve farlo, deve andare e provarci almeno o avrebbe vissuto con il rimpianto per tutta la vita. < me lo prometti? > si volta a guardarla dritta negli occhi aspettando le sue parole.

17:36 Shade:
 Potrebbe accettare con facilità il punto di vista di Fumiko, soprattutto in questo momento, in cui si trova a pedere fra il baratro della disperazione, che il dolore e i ricordi le hanno portato, e l’odio più profondo per il genere umano. Solo qualche piccola corda la tengono sospesa a metà strada, quella che potrebbe essere definita un passaggio sicuro per continuare a proteggere quella innocente e quella bontà che, per ora, nasconde alla vista del mondo. Si lascia convincere in parte, quelle parole sembrano degne di nota e la sua visione dei villaggi la considera realistica, ma un dettaglio è stato evidentemente dimentica, un dettaglio importante che non vuole lasciare indietro per nessun motivo al mondo, ma che non mette in campo prima della fine delle parole della ragazza. <Capisco.> si limita a dire, osservandola con attenzione, come se volesse trovare un modo per riprendere a parlare senza ferirla. <Effettivamente le nostre strade potrebbero, non sempre, trovarsi unite. A volte potrebbero separarsi, soprattutto se tu decidessi di seguire quell’uomo.> lei forse per fortuna, forse per sfiga, non è ancora riuscita ad abbinare il padre di Fumiko, al bastardo che ha rapito lei e la madre. <Hiashi Hyuga.> si mostra seria, mentre cerca di alzarsi in piedi facendo pressione sulla stampella. <Che hai intenzione di fare con lui? Gli Hyuga sono un problema per te?> inizia a tastare il terreno mentre si rimette in piedi e distende leggermente i muscoli della schiena, facendo anche qualche esercizio con il collo per mettersi a suo agio, prima di rimettersi seduta. Non ha dormito molto negl’ultimi due giorni, ha qualche problema a dimostrarlo ma è così. <Comunque tranquilla, non dirò nulla, nessuno saprà cosa hai intenzione di fare o quali sono i tuoi obbiettivi, né cosa vuole fare tuo padre. Comunque sia, Fumiko, ti ricordi di Aslan? Lui potrebbe centrare qualcosa in tutto questo?> non ricorda molto di quei giorni, in quel momento non capiva o fingeva di non capire per esser sicura di non ricordare.

09:39 Fumiko:
 < che siamo accondiscendenti oggi > sorride e ovviamente lei è inclusa nella minestra, di solito sarebbe partita nel giro di due secondi ma oggi è stranamente calma, forse la stanchezza che ha addosso la sta aiutando a mantenere la pace < separarsi.. > si volterebbe verso di lei, le mani che tentano di prendere le sue < voglio che tu non dubiti mai dell'amore che provo per te. Del bene infinito che ti voglio > la fissa dritta negli occhi, la voce che non è più che un sussurro < potresti sentire cose brutte su di me durante la mia permanenza con lui, potrei arrivare a dirti delle cose brutte se lui è nei paragi, se lui mi osserva, ma non le penserei mai. Quando dirò una cosa brutta, il suignificato sarà invece il contrario. Se dovessi dire ti odio, significherà che ti amo > un amore in senso lato, un amore tra madre e figlia, un amore tra sorelle. Ed ecco che infinje appare di nyuovo il nome dello Hyuga e si ritrova a sospirare pesantemente <Con lui? Nulla, gli sarà tolto il coprifronte per il tempo necessario e tanto basta adesso. Sempre che guarisca. Ti prometto che non penserò nemmeno a lui, ma se dovesse rifare quello che ha fatto sono sicura che il nono prenderebbe la situazione in pugno > e lo avrebbe fatto o ci avrebbe pensato lei stessa. < gli Hyuga? Oltre a lui, c'è Kaori. Non che sia un problema in generale ma.. è la ex di Raido. Ma non è per questo che dico che sia un problema. Il fatto è che .. > abbassa lo sguardo < quando io e Raido ci siamo conosciuti e ci siamo messi insieme, io non sapevo nulla del mio passato. Avevo dimenticato ogni cosa della mia vita precedente. Quando però ho recuperato la memoria ho scoperto di essere anche una Senjuu e ho scoperto anche qualcos'altro .> deglutisce rumorosamente < il mio patrigno aveva un fratello, questo fratello era il padre di Raido. Io e Raido Oboro siamo cugini anche se non di sangue > sgancia la bomba con una stretta allo stomaco tale da non poterla nemmeno guardare in viso < questo lo sapete solo tu, mia madre, Raido.. e purtroppo anche la ex di Raido. Non è il problema saperlo, tra poco lo saprebbe tutta la città, ma il problema è che questa è considerata la madre di Kouki, non vorrei che lo andasse a dire lei alla bambina. Incrinerebbe il nostro rapporto, ma è anche così difficile dirlo. > sospira di nuovo, le mani che iniziano a giocare tra di loro < grazie Shade, questo è molto importante. Aslan? > si volta a guardarla di nuovo con l'agitazione negli occhi < è tutta colpa di mio padre quello che sta accadendo al mondo animale, per questo motivo devo fermarlo. E quando.. quando ha parlato il dottore, ha detto qualcosa che mi ha fatto pensare molto. Ha detto che riconosceva una voce, una voce molto simile, a quello che ha portato te e tua madre da lui.. > quel pensiero l'ha ucciso nel sonno, non ha potuto non pensarci e non può nascondere i suoi sospetti a lei. Un nodo le si forma in gola, spera solo di non dover pronunciare quelle parole ad alta voce e che sia lei ad arrivarci prima.

10:04 Shade:
 Accondiscendenti, calmi, rassegnati o depressi, il risultato non varia, non hanno voglia di discutere. Forse, se riuscisse a lasciare andare tutto sarebbe meglio per lei, piccola testarda ragazzina. Ma non c’è molto da fare, non è sempre facile lasciare andare quello che si ha dentro. Sospira ancora, portandosi a sopportare quella sensazione di stanchezza ancora una volta. <Io preferirei non saperti al suo fianco. Non sai mai cosa ti potrebbe succede e non vorrei che la tua mente venisse troppo avvolta dall’oscurità e la trovassi confortante.> dimostra di non provare fiducia per lei in questo caso. Non se la sente di abbandonarla a quell’uomo, potrebbe tornare peggiorata, crudele, sadica o non tornare proprio, un rischio che non vuole correre. Sente la risposta su Hiashi e si rilassa visibilmente. Sapendo che non ha nulla contro gli Hyuga sembra poi calmarsi totalmente. Sorride, per un breve periodo di tempo, ha le sue ricerche da fare prima di poterle dare la notizia diretta, ma sicuramente un giorno glielo dirà a voce, o glielo mostrerà direttamente. Poi la bomba, che più che una bomba, sembra un piccolo giocattolino che viene lanciato in un campo di battaglia. Un giocattolino che non esploderà mai e, se dovesse esplodere, sicuramente non causerebbe danni. <Quello cha stai dicendo non ha senso, lo sai vero?> le chiederebbe con insicurezza, chiedendosi se ha veramente provato a pensare alla cosa o si è solo fatta prendere dalla paura di perdere la fiducia di una bambina. <Kouki potrebbe non dimostrarti affetto come un cucciolo quando vede il padrone, ma non credo che abbia così poca considerazione di te. Poi cugini non di sangue…completi estranei…che differenza c’è? Non siete due fratelli che cercano di sposarsi, siete due persone, mature e consapevoli suppongo, che vogliono amarsi. Non devi avere il consenso di nessuno per poter stare al fianco della persona che ami. Se ti preoccupa che Kouki la possa prendere male allora diglielo di persona…come se avesse importanza una parentela alla lontana> non capisce, lei non vede alcun problema in quelle parole. A proposito di Kouki, le viene in mente la ragazzina e la sua parte meno amabile e per un secondo sembrerebbe sentirsi rattristata. <E se non la prenderà bene le parlerò anche io, le ho promesso che le sarei rimasta amica a prescindere da tutto. Poi ho un programma di avere un incontro con Mirako> Suppone che Fumiko sappia tutto, e glielo dice con il sorriso, come a metterla in guardia di non provare a mettersi in mezzo. E si ritorna al suo passato, una parte ancora poco chiara nella sua mente. <Quell’uomo. Non mi ricordo molto di lui. Era venuto a prendere mia madre perché la trovava interessante, la trovava bella, e credo abbia ucciso mio padre per poterla avere per se. Non so cosa è successo dopo e perché ci ha regalate a quel medico> non che le interessi, per lei ormai è tutto finito [Chakra off]

10:18 Fumiko:
 < lo so, nemmeno Raido vorrebbe ma devi star sicura, al cento per cento, che non passerò mai dalla sua parte. Ha fatto troppo per poter provare anche solo compassione..e me ne ha fatte molte per poter diventare come lui > potrebbe anche cadere in qualcosa di oscuro e malvagio, ma sarebbe stato qualcosa di totalmente diverso dal padre < non sarò mai come lui > stringe i pugni per la rabbia e il rancore . Si guarda le mani, le nocche che diventano bianche man mano stringe di più e poi le lascia andare < non ha senso? > sbatacchia le ciglia lunghe verso la sua direzione, completamente sorpresa di quella sua risposta, di quella sua ingenuità che le riempie il cuore di gioia < grazie > prova a poggiarle la mano sul capo con dolcezza < io e Raido ci amiamo. Non so quanto sia forte il suo amore, ma darei la vita per lui se necessario, come lo farei per te > due amori forti e diversi < Kouki.. la nostra relazione è particolare. Quando Raido le disse che stava con me e non più con sua madre, lei si arrabbiò molto e scaricò il suo dolore e la sua frustrazione su di me > non era stato facile convivere con quella bambina che la odiava < lentamente le cose si sono alleggerite, ha accettato la mia presenza per lo meno.. ma Kaori, la ex, non era dello stesso avviso, era forse arrabbiata e delusa di Raido, e se volesse farmela pagare potrebbe mettermi contro Kouki. Non le ci vorrebbe molto, per questo voglio dirglielo insieme a suo padre, ma ogni volta non c'è mai abbastanza tempo. Spero di poter avere un po di pace per qualche giorno > finisce di parlare e quel programma arriva alle proprie orechie sbigottite < con Mirako.. lei è un altro caso. Un incontro? Non dovresti, Mirako, lei è crudele e potrebbe farti del male lo sai? Per di più è un chunin > la guarda con ansia < se dovete combattere voglio solo che sia Raido ha fare da arbitro > lui avrebbe potuto fermare la figlia e proteggere Shade dalla sua furia < solo questo > spera che accetti almeno < interessante e bella > le parole che ha usato per la propria di madre, prima di violentarla < lui..lui ha detto che una voce.. la mia voce gli ricordava colui che vi ha portate via.. > la tensione nella propria voce che la fa quasi tremare < io..io credo che sia stato lui > e non sarebbe poi una cosa tanto strana, l'ha fatto prima con la madre, chissà con quante altre donne ha soddisfatto i propri piaceri. Non si azzarda a guardare la ragazzina in faccia, prova un dolore immenso al petto ma si contiene dal non versare lacrime.

10:39 Shade:
 Le parole di lei non la rassicurano minimamente, anzi, la lasciano con l’amaro in bocca. <Dovresti dare retta a me e a Raido, ed evitare quell’uomo il più possibile. Potrebbe riuscire a manipolare i tuoi sentimenti negativi senza troppi problemi> cercherebbe di portale una mano sul petto di lei, all’altezza del cuore. <Vorrei che seguissi un po’ meno quando si tratta di sentimenti negativi> e lei forse dovrebbe iniziare ad abbracciarne qualcuno, anche se solo in minima parte, uno potente che la possa risvegliare e non la rassegnazione che la sta facendo assopire lentamente. Sospira ancora una volta chiudendo gli occhi, andandosi ad appoggiare con la testa alla stampella. Ancora una volta prova a dimenticare, senza successo e va a ripararsi nei bei ricordi che ha creato nell’ultimo periodo con moltissime persone. Poi arriva il suo grazie e, istintivamente, va a voltare lo sguardo verso di lei. <Se Raido non è amore quello che Raido prova per te non saprei come definirlo. Non lo sottovalutare. Raido è…unico> la sta quasi ringraziando di averle dato la possibilità di conoscerlo, ma poi si prende la briga di insultarla amorevolmente <Basta anche solo pensare a tutta la pazienza che ha. Per stare vicino a te…ce ne vuole TAAAAAAANTA> enfatizza l’ultima parte in maniera visibile. E le sue parole vengono fraintese. Una mano viene portata a coprire il volto, raggiungendolo però in un sonoro schiaffo. Possibile che questa donna pensi solo a combattere? <Incontro inteso come la possibilità di conoscerci, non come quella di prenderci a schiaffi. E comunque Kouki mi ha detto tutto e non mi interessa se è malvagia o crudele o sadica o un angelo, una promessa è una promessa.> e quella è una promessa che viene da lei, non una cosa che si è ritrovata a promettere per far stare zitta una ragazza dai capelli blu appartenente al permaloso clan Senjuu. E infine, ultimo ma non ultimo, dice una cosa che, sinceramente, non riesce a non capire. <Lui è una cosa alquanto generica, lo sai vero? Comunque, chi sia stato, non voglio pensarci al momento. Mi preoccupo più di mio padre…non ne ricordo ancora il nome, e forse sto solo confondendo presente e passato, ma era una persona bellissima e particolare…potrebbe essere…> si ferma per qualche secondo e poi riprende osservandola <no, sicuramente è morto> ha cambiato argomento e le non le rivela per ora i suoi dubbi [Chakra off]

10:53 Fumiko:
 < purtroppo è l'unico modo per sapere di più, senza informazioni siamo al buio e non voglio più andare alla cieca per molto > lo sa che lui potrebbe cambiarla ancora di più < non riuscirà a farmi diventare come lui, perchè io ho delle persone che amo, lui non riesce a provare amore per nessuno, forse solo per se stesso > la guarda e prova a metterle un braccio intorno alle spalle per poterla stringere un poco < qualsiasi cosa ti affligge puoi parlarne, con me , con Raido.. ma parlane, tenersi tutto dentro fa soltanto male > non sa cosa le stia passando ma può ben capire il suo dolore , specchio del proprio. Soltanto che lei sta trasformando quel dolore in odio puro, lei invece rimane ancora buona .Ride di quelle parole < so che mi ama > lo ha dimostrato tante di quelle volte in quegli ultimi tempi che non potrebbe metterlo in dubbio, ne ora ne mai < eh si, ha molta pazienza > se la ride anche lei , qualche momento di ilarità che le serve per spezzare quel magone che le si è formato dentro < molta più di me > l'Oboro si ritrova ad essere meglio in tutto rispetto a lei che non ne combina una giusta < oh bene > aveva pensato subito a combattere lei < mh pensavo che intendessi un combattimento serio contro di lei > alla fine non è solo Raido il soldato, lo è anche lei. < sta solo .. attenta ok? Le voglio bene io e le starò vicino, e anche con Mirako > ne ha passate troppe Kouki per essere lasciata sola, ha bisogno di persone che le stanno vicine. E Raido le vuole bene , tanto basta per fare rimanere anche lei con loro. < lui.. pensavo.. ho creduto che fosse Noboru > forse è la prima volta che pronuncia quel nome con lei < mio padre. Non sarebbe la prima volta che commette qualcosa di simile.. > un motivo in più per odiarlo < ricordi come era fatto almeno? > cerca di capire se sia il padre o meno, ma spera con tutta se stessa di starsi sbagliando < lo troveremo > avrebbero ritrovato il nome del padre, e lei l'avrebbe aiutata come può < il..il corpo di tua madre.. è ancora la > un argomento molto delicato ma a cui tiene tanto < dovresti darle una sepoltura con tutti gli onori > la guarda di sottecchi < così la sua anima sarà in pace completamente > ci crede molto nelle onoranze funebri, qualcosa che il padre stesso faceva quando stavano insieme ad Ame.

11:12 Shade:
 Ascolta tutto in silenzio, senza commentare nulla, pronta a rispondere tutto alla fine e viene toccato un tasto dolente: il corpo della madre. Le dice che, se vuole, la potrebbe aiutare a riportarlo indietro e per un attimo la rabbia e il disgusto appaiono sul suo volto. Porta una mano al petto, stringendoselo forse, prendendo dei profondi respiri mentre il dolore le attanaglia il petto, stringendosi intorno al cuore. <No. Mia madre…> prende un profondo respiro, ci pensa ancora una volta prima di parlare, stringendo i denti e reprimendo la rabbia che quell’argomento le ha improvvisamente portato. Poi si ferma. Rimane in silenzio, chiude gli occhi e respira. Ripensa a qualche giorno prima, al tempo che ha passato con Kouki, alle ore rimasta immobile seduta accanto al letto di Uta e alle divertenti giornate in cui mangiava la torta con Fumiko, eliminando lentamente la rabbia e la disperazione di cui è velocemente diventata vittima. <Mia madre ha trovato la pace nel momento in cui le ho tolto la vita. Non avrebbe mai voluto vedermi tornare indietro per lei e ormai sono passati cinque anni. Ricordi cosa ha detto? A quel maniaco i corpi piacciono ancora caldi…l’avrà buttata da qualche parte> pronunciare quella frase le fa male, ma crede sia la verità <Ritrovarla potrebbe essere impossibile e non voglio inseguire un fantasma del passato. Siete stati tu e Raido a dire lei vive qui, no?> Si porta una mano sul cuore e le fa capire che quello basta e avanza. Rimane con la testa contro la stampella e ricorda la spiegazione che le ha dato lei su suo padre. Il fatto che potrebbe essere stato lui a portarla via dal villaggio, a ucciderle il padre, a renderla schiava di un mostro. Non sembra però influenzarla in alcun modo. <Sei anni fa, eri al suo fianco mentre faceva quelle cose? Eri con lui e lo aiutavi ad uccidere un uomo buono e a rapire sua madre e sua figlia?> la domanda è cruda e detta in maniera anche abbastanza impulsiva. <No. Se non sapevi quello che è successo, se hai dei dubbi, vuol dire che non eri lì. Mi fa male pensare che potrebbe essere tuo padre quello che mi ha fatto questo, ma non arriverò mai ad odiarti per questo. I ricordi di quei giorni sono confusi…se potessi vederlo sarebbe tutto molto più semplice> e forse potrebbe anche ricordare suo padre. [Chakra off]

11:31 Fumiko:
 Ascolta in silenzio e comprende le sue parole, quel dolore che prova e ne prova anche lei, mista a rabbia e dolore verso quello che ha dovuto passare la ragazzina . E quelle parole così crude le fanno venire il voltastomaco, ma si trattiene < quel lurido essere è morto. Non ti toccherà più > stringe ancora i denti < tua madre vive in te > ammette cercando di darle un lieve sorriso per non abbatterla ancora di più. Si passa a quel mostro che è il prorpio padre, possibile che ovunque vada ci siano persone toccate dalla sua mente malata? Deve morire il prima possibile < sei anni fa.. > pensa alla propria età iniziando ad andare a ritroso, tiene anche il conto sulle dita della mano sinistra ripensando agli anni in orfanotrofio , sono stati molti < io.. non credo > inizia a dire confondendosi un attimo con le date < sono a Konoha da sette anni mi sembra , quando ha provato ad uccidermi dovevo averne 16 > si confonde perchè per troppo tempo era sicura di avere un altra età, ma la madre le ha dato pure la propria data di nascita < io non l'ho mai aiutato, alcune volte mi costringeva a guardare cose orribili, ma non ho mai mosso un dito > e ne va orgogliosa, non si è mai piegata a quello, ha mantenuto se stessa in un certo modo < anche se poi venivo punita per questo, non erano cose che mi piaceva vedere, ecco > scuote il capo per evitare di cadere preda dei ricordi < mi fa male pensarlo anche a me.. ma la pagherà, se è stato lui pagherà anche per questo Shade. Ed è una promessa. > si volta verso di lei sorpresa, gli occhi spalancati per poi passare ad un sorriso dolce < credevo che mi avresti odiata, e non te ne darei nemmeno torto. non sono stata capace di fermarlo > se ne rammarica, se solo fosse stata più forte < lui.. non ho una foto con me, non ne ho mai avute.. ha una grossa cicatrice che divide il suo volto a metà, va da orecchio a orecchio. Quando tornerò ad Ame potrò chiedere al clan se hanno una sua foto > si rialza in piedi , lo zaino che le fa male adesso < torniamo a casa o vuoi rimanere qui? Devo andare ad organizzare questo viaggio, e devo anche parlare con il nono per avere il permesso di lasciare Konoha. > e dipende dalla sua risposta avrebbe lasciato lo zaino a lei con tutti i vestiti dentro < nel caso ti servano per stare accanto ad Uta > se non la seguisse verso casa prima di andare via le direbbe < la tua casa sai dov'è , torna quando te la senti, noi siamo li ad aspettarti > la lascia scegliere senza intromettersi, ma sarebbe stata pronta a riabbracciarla < ah.. Uta mi piace, ti ci vedrei bene insieme > sorride prima di girare i tacchi e tornarsene a casa, le ciambelle le lascia a lei ovviamente. [end]

12:00 Shade:
 Non avrebbe mai potuto esprimere quel concetto in maniera corretta senza effettivamente essere cruda a quel modo, anche se si rende conto che le sue parole potrebbero sembrare particolarmente brutali. Non se ne dispiace, perché non ha nulla da dispiacersi sull’esser stata sincera con se stessa. Immagina cosa ha dovuto sopportare Fumiko, ad avere un mostro come padre, ma non potrebbe mai capirlo. Ha avuto due angeli che hanno sempre vegliato su di lei, anche dopo la loro morte, come genitori. Non li baratterebbe nemmeno con una vita priva di sofferenza. Il padre l’ha costretta a vivere una vita infernale, punendola quando non faceva come richiesto. Almeno in quello riesce a trovare una similitudine nelle loro storie, se non fosse per il fatto che lei era costretta fisicamente a sentire e vedere tutto grazie a delle amorevoli e al fatto che tutto succedeva nella stessa stanza. Non sono mai uscite di lì, per un anno o poco più. <Odiare te? Non posso pretendere che tu ti superassi e lo uccidessi a sangue freddo una notte, non sarebbe stato nemmeno giusto chiedertelo.> certamente non si poteva pretendere nulla da una bambina. Lei non ha ucciso il suo carceriere anche se ne ha avuto la possibilità, capisce che non è stata colpa della donna al suo fianco, sarebbe da stupidi far ricadere le colpe su una vittima. <No io resto qui.> direbbe voltandosi verso l’ospedale. <Non sono riuscita a parlare con Uta per davvero…e comunque ho intenzione di scoprire qualcosa su mio padre. Potrei non tornare a casa per qualche giorno ancora…probabilmente mi fermerò a dormire da qualche amico o in ospedale, dipende da quanto questa gamba ha intenzione di darmi fastidio e per quanto tempo ancora.> che poi non sembra ma è anche gonfia. <Tornerò. Potrei tornare diversa, ma tornerò Fumiko.> e poi parla di quel ragazzo. Nonostante il dolore che prova non riesce a trattenere un sorriso quando sente il suo nome. E il fatto che Fumiko la vede bene accanto a lui la imbarazza leggermente, ma il volto non diventa un pomodoro come le altre volte, arrossisce in maniera moderata. <Si, piace anche a me. Bene, a presto, spero> detto ciò cercherebbe di tornare dentro, provando a schiavizzare una infermiera per ricevere un aiuto in cambio di qualche ciambella. [END]

Le due ragazze si ritrovano davanti l'ospedale a discutere delle proprie decisioni e a riflettere su vari argomenti.
Alla fine Shade sceglie di stare lontana dalla propria casa per qualche giorno per riflettere, Fumiko ha intenzione di andare ad Ame e poi unirsi al padre per scoprire cosa ha in mente.
Si lasciano con la consapevolezza che entrambe quando si ritroveranno saranno diverse da come erano.