Si torna in pista...?

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13:52 Misashi:
  [Magione dell'Hokage] Una bella giornata a Konohagakure: il sole si staglia alto nel cielo terso, e neanche una nuvola si sussegue gioiosa nel cielo; gli intensi raggi solari si riflettono brillando sulla testa dorata del Giallo, che con passo rapido e sicuro si dirige alla volta della Magione. Un atteggiamento di sicurezza è proprio quello che vuole dimostrare, nonostante abbia un po' d'ansia per numerose ragioni, oltre ad essere emozionato per la vista di quel luogo e soprattutto del suo vecchio amico Hitomu. Indossa la solita magliettina nera aderente, con le maniche lunghe ed il collo alto, coperta dal giubbotto verde-chuunin; sotto l'attaccatura dei capelli biondi è legato il copri fronte della Foglia, perfettamente pulito e lucidato. Un paio di semplici pantaloni da allenamento, comodi e di colore nero, ed i calzari Ninja ai piedi; ovviamente il resto delle protezioni è posizionato su mani, avambracci e tibie. Si fermerebbe dinnanzi all'ingresso della Magione, sentenziando ai due Shinobi di guardia, prima che questi possano chiedere il motivo della sua presenza sul luogo. <Devo vedere l'Hokage> non aggiungerebbe altro: proverebbe quindi a passare oltre e, se i due non opponessero resistenza in alcun modo e lo lasciassero libero di oltrepassarli, entrerebbe all'interno della grande struttura circolare prendendo le scale ed imboccando precisi corridoi, che oramai conosce bene nonostante la sua prolungata assenza. <Quanti ricordi...> afferma, strisciando un paio di dita della man destra sul muro, mentre lo costeggia dirigendosi verso l'ufficio dell'Hokage. Incontrerebbe diverse guardie nell'intero palazzo, e se ne incontrasse al di fuori della stanza ripeterebbe nuovamente <Sono qui per vedere l'Hokage>, per poi bussare alla porta tre volte ed aspettare pazientemente al di fuori della stanza. Rimanendo in silenzio proverebbe a rendere la respirazione diaframmatica, smorzando l'ansia che lo attanaglia e provando a calmarsi: ma ha troppo da raccontare, da spiegare, e le mille volte in cui ha provato a decidere come iniziare il proprio discorso avanti all'Hokage non hanno fatto altro che rendere la situazione ancor più difficile.
[Ck On] [Equip: 3 kunai, 3 shuriken, 2 fuuda con trunchetto, 1 rotolo piccolo, 2 tonico chakra e 2 tonico coagulante, 3 kunai con carta bomba, 3 carte bomba, vambracci, schinieri, guanti ninja, giubbotto da chuunin]

14:10 Hitomu:
 Un'altra giornata scorre tra ricerche e interrogatori nel Villaggio di Konoha. Il Sole è alto nel cielo e splende verso le terre sottostanti. La discussione di ieri con Fumiko gli è ancora fresca in memoria e il jinchuuriki sta riflettendo su ciò che potrebbe succedere. La storia sembra ripetersi e il kyudaime non vuole che si ripeta la scena vissuta con il fratello della ragazza. Farla seguire forse comporterà qualche rischio, ma in qualità di Hokage deve prendersi le proprie responsabilità. Non vuole perdere altre persone del Villaggio, non può accadere ancora. Il jinchuuriki è alle prese con la situazione attuale che vede coinvolto il Villaggio della Foglia e si trova al momento nel suo ufficio mentre legge dei rapporti ricevuti dai suoi jonin e dalle Forze Speciali ANBU. Il biondo indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto verde ricevuto alla promozione al grado Chunin, mentre nella parte inferiore porta un paio di pantaloni neri con una fasciatura bianca sulla coscia destra e infine un paio di sandali neri da ninja. Il jinchuuriki del Kyuubi si trova seduto dietro la propria scrivania. Il viso è rivolto verso i fogli poggiati davanti a lui sulla base del tavolo in legno e le iridi azzurre si muovono velocemente a destra e sinistra in lettura della parole riportate dai suoi uomini. Nel frattempo, i jonin della Magione portano Misashi davanti all'ufficio dell'Hokage. Un shinobi bussa alla porta e annuncia la presenza del ragazzo che vuole parlare con il Nono <Avanti, fallo entrare pure> esclama il jinchuuriki alzando la voce per farsi sentire. Nel frattempo, termina di leggere l'ultimo foglio posato sulla scrivania e lo sguardo si alza in direzione dell'ingresso della stanza aspettando di vedere la figura di Misashi entrare dalla porta. [chk off]

14:24 Misashi:
  [Magione dell'Hokage] La voce del Nono risuona chiara e ben udibile dall'interno dell'ufficio, nonostante la porta sia ancora chiusa; ed al ragazzo sembra di riconoscere perfettamente quella voce, associata immediatamente alla figura di Hitomu. Sarebbe davvero stato in grado di riconoscerla ed attribuirla all'Hokage, se fosse stato in una situazione diversa. Il cuore del Giallo si gonfierebbe d'emozione per qualche istante, ma subito dopo il Chunin farebbe del proprio meglio per riprendere il controllo di se stesso, rimanere perfettamente lucido in vista dell'incontro col Jinchuuriki. <Grazie> favella verso i due Jounin che lo lasciano entrare ad un ordine del Kage: abbasserebbe quindi la maniglia, entrando e richiudendosi la porta alle spalle. Dovrebbe trovarsi solo con l'Hokage, finalmente: <Buongiorno, Nono Hokage> dice unicamente, con un sorrisetto di affetto e nostalgia commisti insieme, mentre con il capo e parte del busto eseguirebbe un piccolo inchino in segno di rispetto dinnanzi al reggente di Konoha. Farebbe quindi qualche passo in avanti, mentre le iridi cristalline danzerebbero tutto intorno, soffermandosi per frazioni di secondi sui vari dettagli della stanza: è quasi esattamente come la ricordava, eccezion fatta per le varie pile di documenti, sempre diversi, e forse qualche dettaglio di arredamento; non che ci sia stato molte volte, ma su questo almeno la memoria non dovrebbe ingannarlo. Finalmente lo sguardo si poserebbe su Hitomu, ed il sorriso si allargherebbe, solare e sincero, sul suo volto: <Sono qui per spiegarvi molte cose> inizierebbe a dire, dando del voi in segno di rispetto. <Non mi è stato richiesto, in effetti, ma penso di doverle a Voi, al Consiglio ed all'intero Villaggio: sulla motivazione del mio viaggio, sulla mia prolungata assenza, sulle mie avventure... e non solo> asserisce, rabbuiandosi un attimo nello sguardo e portando questo verso il pavimento. Subito dopo però si riprenderebbe, tornando a guardare il contenitore di Kurama dritto negli occhi ed aspettando che gli venga dato il via libera per poter spiegare tutto. [Ck On] [Equip: 3 kunai, 3 shuriken, 2 fuuda con trunchetto, 1 rotolo piccolo, 2 tonico chakra e 2 tonico coagulante, 3 kunai con carta bomba, 3 carte bomba, vambracci, schinieri, guanti ninja, giubbotto da chuunin]

14:40 Hitomu:
 La figura di Misashi fa il suo ingresso nell'ufficio dell'Hokage e le iridi azzurre del jinchuuriki si posano sul volto del chunin appena entrato. Un sorriso si disegna sul viso del kyudaime con le labbra che si allungano all'insù <Buongiorno a te, Misashi> è passato un po' di tempo dall'ultima volta che i due si sono visti. Il chunin del Clan Senjuu era partito per un viaggio e solo pochi giorni fa deve aver fatto ritorno a casa nel Villaggio della Foglia. Il ragazzo china il busto salutando il jinchuuriki e il Nono Hokage abbassa la testa leggermente in avanti per ricambiare il saluto portato dal chunin. Le iridi azzurre si muovono verso la sedia posta davanti alla scrivania presente nella stanza. <Prego, Misashi. Accomodati pure, così potremo parlare tranquillamente> lo invita a mettersi comodo indicandogli con la mano destra la sedia libera. Il jinchuuriki ascolta le parole del Senjuu che spiega il motivo per cui in questa giornata di Sole si è recato in magione per parlare con l'Hokage. <Devo dire che è passato tanto tempo dall'ultima volta che la Foglia ha visto Misashi Senjuu e sono sicuro che sarà una storia lunga quella che racconterai> le parole di Misashi lasciano un velo di preoccupazione negli occhi del jinchuuriki. Forse, non è stato tutto rose e fiori la sua avventura lontana da Konohagakure. Il kyudaime è pronto ad ascoltare le parole del chunin <Quando vuoi, inizia pure a raccontarmi tutto> conclude il jinchuuriki del Kyuubi mentre si appoggia comodo sulla sedia in cui è seduto. Il dorso arretra sullo schienale in legno e lo sguardo del Nono si pone su quello del ragazzo davanti a lui. Non può fare altro che restare in silenzio ed aspettare che Misashi inizi a spiegare l'avventura che ha vissuto. [chk off]

15:12 Misashi:
  [Magione dell'Hokage] <Grazie> sentenzia unicamente, accomodandosi sulla sedia indicata dal Nono e cercando, per quanto possibile, di rilassarsi poggiandosi allo schienale; con l'inizio del discorso però assumerebbe una posizione piuttosto rigida, schiena dritta, gambe strette e palmi delle mani sulle cosce. Non effettua altri preamboli, inizia direttamente con la propria storia <Ho lasciato il Villaggio quando anche Kurako se n'è andato: ricordo l'ultima, struggente litigata tra noi due, davanti ai Volti di Pietra... Da quel giorno mi sono sentito diverso, cambiato per sempre: il mio più grande amico se n'era andato per sempre, e non nel senso che era morto. Aveva imboccato una strada senza ritorno, e forse sarebbe stato davvero meglio che fosse morto> asserisce mentre una lacrima solitaria scorrerebbe giù lungo lo zigomo destro, poi poti tuffarsi sul neri pantaloni dopo aver lasciato un solco umido sulla guancia. Gli occhi umidi tornerebbero ad incontrare quelli del Junchuuriki: sa perfettamente che per uno Shinobi versare lacrime è considerata un'onta, ma non può fare altrimenti in alcune circostanze. <Ho lasciato il Villaggio per ritrovare me stesso: ho visitato molti luoghi, conosciuto innumerevoli persone. In un villaggio in particolare, un ex-Ninja mi ha imposto un sigillo, e da quel momento non sono più stato in grado di utilizzare il Mokuton> asserisce tutto d'un fiato, lo sguardo che di colpo s'abbassa e si rabbuia ad un tempo solo. Ora Hitomu dovrebbe riuscire a capire perfettamente il motivo per cui il Giallo sia così giù di morale, da un certo punto di vista. Finalmente è riuscito a parlarne con qualcuno, finalmente è riuscito a togliersi questa spina: per lui essere preso alla sprovvista, nel sonno, è stata certamente un'onta enorme, qualcosa di davvero imperdonabile. Inoltre il fatto che ora non riesca neanche ad utilizzare la più grande eredità mai lasciata dal Primo Hokage, ossia il Mokuton, non può che aggravare maggiormente la situazione. [Ck On] [Equip: 3 kunai, 3 shuriken, 2 fuuda con trunchetto, 1 rotolo piccolo, 2 tonico chakra e 2 tonico coagulante, 3 kunai con carta bomba, 3 carte bomba, vambracci, schinieri, guanti ninja, giubbotto da chuunin]

15:33 Hitomu:
 Il Senjuu si mette comodo sulla sedia davanti alla scrivania e inizia a raccontare parte della storia che ha vissuto. Il jinchuuriki rimane immobile sulla sedia sopra la quale è seduto. Le braccia sono tenute lungo le cosce e lo sguardo rimane fisso sugli occhi del Chunin. Il Kyudaime ascolta le sue parole e rimane sorpreso all'udire del nome di Kurako. Ancora lui, due volte in due giorni. Anche dall'aldilà, Kurako Senjuu sembra voler dire la sua senza godersi l'aldilà in santa pace. Le parole di Misashi su Kurako confermano quanto il jinchuuriki del Kyuubi avevano capito sul Senjuu legato all'Akatsuki di Akendo. Una lacrima scende sul viso di Misashi che sembra soffrire ancora per il vuoto lasciato dall'amico. Ora il jinchuuriki deve prendere coraggio e dire la verità a Misashi se lui non la sapesse <Vorrei interromperti, Misashi, per dirti una cosa se ancora non ne sei a conoscenza..> si ferma alcuni attimi e per quanto gli dispiaccia dare queste notizie, deve farlo. Lui è l'hokage. <Kurako è morto durante la tua assenza dal Villaggio.. Mi dispiace tanto> sa quanto si possa soffire in questo momento. Nonostante il Nono e Kurako non fossero in buoni rapporti nell'ultimo periodo prima della sua morte, il Senjuu era un allievo del jinchuuriki. Per questo, alla notizia della sua morte, il kyudaime ha sofferto tanto. La strada intrapresa da Kurako era una strada buia, pericolosa e senza alcuna possibilità di ritorno. <Ognuno sceglie il proprio destino e per quanto noi possiamo provare ad aiutare qualcuno, non dobbiamo farcene una colpa se non riusciamo a fargli cambiare idea. Lui sapeva a cosa stava andando in contro, purtroppo..> spiega il Nono a Misashi. Il jinchuuriki di Kurama ascolta la parte in cui il Chunin racconta come un ninja gli abbia bloccato la sua innata del Clan. <Un ex-ninja? Hai informazioni su questa persona?> domanda il kyudaime al ragazzo davanti a lui. <Sei riuscito a liberarti da questo sigillo ora?> chiede per sapere la situazione del Senjuu. In caso contrario, potrà cercare un modo per aiutarlo. [chk off]

15:46 Misashi:
  [Magione dell'Hokage] Le parole di Hitomu naturalmente non gli fanno piacere, nonostante il Giallo sappia che l'Hokage non sta dicendo nient'altro che la verità scoperta pochi giorni fa dal Senjuu. Fortunatamente ha già ricevuto questa notizia ed avuto modo di piangervi sopra lacrime amare, altrimenti di certo non avrebbe potuto reggere il confronto con l'Hokage con una simile, tragica scoperta... <Io... Lo so> asserisce, riprendendo a guardare un punto impreciso sul pavimento, quasi come se volesse essere ovunque tranne che in quel luogo, probabilmente in nessun luogo. <So anche questo: proprio per queste sue decisioni me ne sono allontanato, nella folle speranza, chissà, che tornando al Villaggio l'avrei forse trovato cambiato, pentito...> ma sapeva in cuor suo che erano solo illusioni, queste? Probabilmente si. Il problema è che probabilmente ha preferito seppellirle sotto una montagna di ricordi nell'allontanarsi dal Villaggio, accantonarle da una parte finché non sarebbe tornato. D'altra parte quasi gli fa piacere che l'Hokage gli chieda di più del fatto del sigillo: nonostante sia un altro tasto dolente e decisamente disonorevole per lui, lo preferisce molto che parlare della morte di Kurako, o dei suoi ultimi mesi di vita. <Purtroppo no, signore> gli fa strano utilizzare quella parola nei suoi confronti, del resto prima erano semplicemente amici. <Mi hanno preso nel sonno, non so molto, ricordo vagamente il loro covo, il suo volto sfocato... Non sono riuscito in alcun modo a rimuoverlo> asserisce, slacciando il giubbotto verde ed allargando la maglia elastica per mostrare un sigillo di medie dimensioni posto sulla parte sinistra del suo petto. <Tra l'altro non ho grandi conoscenze nel campo dei Fuinjutsu, quindi non ho potuto far nulla> asserisce. Chiederebbe volentieri un aiuto dell'Hokage, ma non si azzarda a farlo: sa che ha questioni decisamente più importanti cui pensare, non ultima la Golden Week, e non vuole aggiungergli altro peso, perché conoscendolo un minimo crede che accetterà di aiutarlo; in cuor suo però spera segretamente che sia il Nono ad offrirgli il suo aiuto. [Ck On] [Equip: 3 kunai, 3 shuriken, 2 fuuda con trunchetto, 1 rotolo piccolo, 2 tonico chakra e 2 tonico coagulante, 3 kunai con carta bomba, 3 carte bomba, vambracci, schinieri, guanti ninja, giubbotto da chuunin]

16:10 Hitomu:
 Nonostante la brutta notizia data dall'Hokage a Misashi, il chunin non reagisce male come il jinchuuriki aveva pensato. Questo solamente perchè il Senjuu aveva già scoperto la verità da qualcun'altro. <Mi dispiace allora aver riaperto questa discussione.. Parliamo d'altro> cerca di cambiare discorso, in modo da non far stare male nuovamente il ragazzo. Il jinchuuriki del Kyuubi ascolta le parole del Chunin della Casata Senjuu. Ha vissuto lontano dal Villaggio, nella speranza che Kurako tornasse quello di una volta. Speranza vana, purtroppo. Perchè Kurako non è tornato più quel ragazzo che sognava di diventare Hokage. Ed è morto con l'odio nel cuore. Il jinchuuriki non vuole ritornare sul discorso del defunto Senjuu e quindi sposta l'attenzione sul sigillo posto sul corpo di Misashi che gli impedisce di utilizzare il Mokuton del Clan Senjuu. Il Chunin non conosce informazioni sulla persona che gli ha posto il sigillo. Tutto è avvenuto in maniera rapida, senza che lui potesse accorgersi di qualcosa. <Non deve essere stata una bella situazione..> dice il jinchuuriki guardando dritto negli occhi il ragazzo davanti a lui seduto. Ci sono alcune cose che si potrebbero fare per aiutare Misashi. Nonostante il periodo non sia semplice per Konohagakure, tra la Golden Week e gli attentati subiti, il kyudaime non può fare finta di nulla e lasciare al suo destino il giovane Senjuu. Gli occhi azzurri del Nono si posano sopra il sigillo mostrato da Misashi sul proprio corpo <Dobbiamo capire di più su questo marchio. Ti farò incontrare il Capo della Corporazione dei Fuuinjutsu, in modo che potrà esaminare il sigillo sul tuo corpo> prima di tutto, devono capire di che sigillo si tratta. <Ti organizzerò io l'incontro, ma tu nel frattempo vai a parlare con il Capo-Clan dei Senjuu. Cerca di capire se è qualcosa già successo in passato nel Clan. Lui saprà sicuramente risponderti> spiega il jinchuuriki dando alcuni consigli al Chunin. <Dobbiamo trovare un modo per liberarti dal sigillo, dunque dobbiamo metterci al lavoro immediatamente> conclude il Nono lasciando che sia Misashi a rispondere ora. [chk off]

16:32 Misashi:
  [Magione dell'Hokage] <Non fa niente, signore> asserisce in risposta all'affermazione del Nono, mostrando sul volto un flebile ed imbarazzato sorrisetto: gli fa piacere ascoltare queste parole, gli dimostrano il fatto che l'Hokage ci tenga a lui, come del resto agli altri Konohani. <Già... Ora mi sono quasi abituato all'idea, ma non è stato affatto facile all'inizio...> afferma sincero: del resto è come essere improvvisamente privati di una parte del proprio corpo, o di una capacità basilare come scrivere, parlare e via discorrendo. <Vi ringrazio molto, Nono> esprime la sua gratitudine con un cenno del capo, dando del voi all'Hokage ma non chiamandolo con la carica completa, quasi in segno di affetto verso di lui. <Parlerò al più presto con Merumaru, signore> si riferisce ovviamente al Capoclan della casata Senjuu, per ascoltare un suo possibile consiglio. <E vi ringrazio ancora per l'incontro con l'esperto in Fuinjutsu, mi sarà sicuramente di grande utilità su questo fronte> intende quello del marchio che per ora non permette l'utilizzo della sua innata. Si alzerebbe lentamente, compiendo un nuovo cenno del capo e del busto per salutare il Jinchuuriki <Sono in debito con voi, Nono Hokage; dunque se a voi sta bene mi considero reintegrato nei ranghi di Konoha> lascerebbe qualche istante all'altro per esprimere disappunto, in caso ne avesse <...e su questo fronte vi chiedo di considerarmi per qualunque incarico. Anche se aveste qualche compito non ufficiale da affidare a qualcuno, qualcosa che non si debba sapere... Ecco, sono a vostra completa disposizione> asserisce, serio e determinato in volto: gli è davvero riconoscente per l'aiuto che gli ha promesso, e vuole ricambiare in qualche modo. <Grazie per avermi ascoltato, Nono. Se non avete altro da dirmi vorrei avviarmi, buon pomeriggio signore> detto ciò con un ultimo sorriso s'avvierebbe verso l'uscita, soddisfatto dell'atteggiamento dell'Hokage nei suoi confronti. [End]

16:47 Hitomu:
 Il jinchuuriki vede in Misashi la volontà di superare queste difficoltà che sta vivendo e non può che fargli solamente piacere. I momenti difficili sono fatti per essere superati. Il kyudaime sa molto bene come il Senjuu si sente. Infatti, quando il Kyuubi è stato sigillato in lui, il Nono ha perso l'utilizzo del suo Mukoton e capisce come ci si possa sentire ad essere privati di una parte di se stessi. Ormai è passato molto tempo, ma all'inizio non è stato semplice vivere senza la propria abilità innata. <Una volta avvenuti i due incontri, ricordati di informarmi della tua situazione. In questo modo, rimarrò aggiornato e vedremo cosa potremmo fare di conseguenza> spiega il jinchuuriki della Foglia ancora una volta al Senjuu. Misashi ringrazia il kyudaime e spiega come si senta pronto a ritornare a tutti gli effetti a servire la Foglia come uno shinobi. Nessun problema da parte del jinchuuriki che reintegra senza alcun restrizione il Senjuu appena tornato al Villaggio. <Non vedo l'ora di vederti tornare a difendere la Foglia, Misashi> aggiunge il Nono guardando dritto negli occhi il ragazzo davanti a lui mentre egli si alza chinandosi in avanti. <Siamo in una situazione complicata al Villaggio. Stiamo effettuando delle ricerche su delle persone.. Unisciti agli altri e fatti spiegare la situazione. Ci servirà una persona in più per poter risolvere questo evento> conclude il jinchuuriki lasciando che Misashi si congeda andando via dall'ufficio. <Se avrai ancora bisogno, Misashi, sai dove trovarmi. A presto> un ultimo saluto prima di vedere la figura del Senjuu uscire dall'ufficio della magione. Il jinchuuriki rimane nuovamente da solo nella stanza e riprende il lavoro lasciato precedentemente indietro. Bisogna mettersi al lavoro, ora! [end]

Misashi incontra l'Hokage spiegando i motivi della sua assenza. Ora è ufficialmente tornato come Chunin della Foglia