Prima o poi la imparo questa moltiplicazione

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22:48 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] Lenti e costanti i passi che portano il deshi su per le scale della prima palazzina, percorrendo lentamente i corridoi dei vari piani, con sguardo curioso: ancora qualcuno è presente tra i corridoi dell’Accademia, ma tutte le lezioni sono ormai finite; i sensei più devoti alla causa sono rintanati con i loro pupilli in stanze chiuse, allenandoli e preparandoli alle sfide future; gli allievi più tenaci stanno lasciando le aule con in braccio libri o pergamene. Indosso le vesti da allenamento: calzari neri, ben adesi ai piedi, con dei lacci di cuoio a cingere le caviglie; pantaloni larghi color grigio scuro, senza alcuna tasca; al torso una maglia marrone scuro a tinta unita con alcune scritte di colore oro sulla schiena; alle mani i guanti Ninja. L’equipaggiamento è più ricco rispetto al solito, dati i recenti acquisti: tra gli oggetti comprati in passato, alla gamba sinistra è legato il piccolo accessorio per portare armi da lancio con dentro tre Kunai e tre Shuriken; al fianco sinistro, il kunai a tre punte; di nuovo invece, vengono esibiti i vambracci e gli schinieri, ben adesi nei rispettivi alloggi anatomici; inoltre, all’interno del portaoggetti, sono posizionati due fuuda con sigillati al loro interno due tronchetti da sostituzione. Una volta giunto all’ultimo piano, sul tetto, gli occhi color rubino si fanno strada tra alberelli e sassi alla ricerca di presenti; il sole è ormai tramontato da tempo e, al suo posto, si erge una splendida luna nella sua metà crescente; i capelli albini sono mossi da una brezza leggera. Nel luogo di allenamento solo un paio di shinobi si stanno ancora allenando, gli altri sono già tutti scesi ai piani inferiori e si stanno dirigendo verso le rispettive abitazioni. Kyokawa in realtà sperava di trovare il ninja che qualche giorno prima aveva sfidato per addestrarsi, ma di lui, purtroppo, neanche l’ombra. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Gambe: schinieri]

23:01 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] Deluso dall’infruttuoso viaggio sul tetto, il giovane deshi compie gli ultimi rapidi passi verso il centro del tetto e, una volta lontano dai pochi presenti in quel luogo, si siede a terra, a gambe incrociate. Un sospiro, o meglio, uno sbuffo infastidito, fuoriesce dalla sua bocca leggermente dischiusa <E ora?> domanda a se stesso, a voce bassa; per girare tutta l’Accademia ci ha messo quasi due ore: a partire dal primo piano tra le bacheche, salendo poi tra gli altri piani ricchi di classi per le lezioni dei vari step accademici e, infine, il tetto; per compiere questa perlustrazione ha pure saltato la cena e in questo momento il desiderio di un bel piatto fumante di spaghetti in brodo è una tra le cose più allettanti che Kyokawa possa immaginare. Con uno slancio di entrambe le gambe il ragazzo si riporta quindi in posizione eretta, voltandosi verso il percorso da cui è arrivato, con l’intenzione di fermarsi al primo ristorantino aperto in zona; le iridi si posano l’ultima volta sull’ambiente che lo circonda e gli permettono di intravedere uno dei tenaci allievi che si sta esibendo in una tecnica. In un batter d’occhio ecco comparire i sensi di colpa, e in parte anche la volontà di essere più forte di quel ragazzo sconosciuto. <Bene, per oggi non si mangia!> borbotta ancora, preparandosi all’allenamento: le mani vanno rapidamente a toccare l’equipaggiamento, accertandosi che tutto sia saldo al proprio posto. Fatto questo, allungando per qualche istante i muscoli delle gambe, il deshi effettua una piccola corsetta in cerchio, alternando passo lento a scatti, così da riscaldare rapidamente il suo fisico. [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Gambe: schinieri]

23:12 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] Una volta concluso il rapido riscaldamento, il primo passaggio da effettuare è quello di richiamare il chakra. Non ha ancora in mente uno schema di allenamento, pur sapendo che gli shinobi migliori di lui preparano una tabella di esercizi e tecniche molto prima di calarsi sul campo ad eseguirle; per lui però questa sessione è del tutto improvvisata e dovrà fare le cose passo dopo passo, come gli vengono in mente. Posizionandosi con lo sguardo diretto alle scale, in modo da poter vedere qualsiasi persona avesse deciso di raggiungere il tetto, si inizia così a preparare per impastare le sue energie: come prima cosa le gambe si portano leggermente divaricate, come la larghezza delle spalle, con le ginocchia flesse per tenere stabilità; poi tocca alle mani, che salgono al petto, dirette l’una verso l’altra, intrecciandosi in modo che solamente indice e medio rimangono alzati, poggiando contro le dita gemelle per tutta la loro lunghezza, mentre le altre si posizionano basse, rimanendo con la dritta sfalsata verso il basso di pochi centimetri rispetto alla manca; in questo modo andrebbe a comporre il sigillo della CAPRA, ormai per la centesima volta da quando ha iniziato il suo percorso all’Accademia. Mantenendo il sigillo, la mente si svuota di ogni pensiero e si abbandona alla concentrazione; ed ecco poi apparire la sua figura, rappresentata come un fantoccio immaginario nella sua testa, diviso a metà da una linea perfettamente perpendicolare al terreno; il deshi si concentra poi sulla formazione delle due sfere di energia che andranno a fondersi: una, di colore blu, a livello della testa, la quale rappresenterebbe la sua energia psichica; mentre l’altra, di colore rosso, all’altezza dell’addome, rappresentando l’energia fisica. Una volta generati e definiti questi due globi di energia, gli stessi dovrebbero iniziare a roteare su se stessi in senso orario utilizzando un asse immaginario come punto centrale del loro moto; una volta iniziato questo movimento, di dirigerebbero l’uno verso l’altro, cercando di raggiungersi a livello del torace. Se tutto questo fosse riuscito, le due sfere si dovrebbero fondere l’una all’altra, generando una terza energia, rappresentata da un colore azzurrino: il chakra. Una volta creata, questa nuova sfera si propagherebbe tramite il sistema circolatorio apposito, in modo da distribuirsi in modo uniforme tra i vari punti dell’organismo. [Tentativo attivazione chakra] [Chakra: 10/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Gambe: schinieri]

23:30 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] In pochi istanti il corpo del deshi inizia a vibrare di energia: il chakra si è ormai diffuso in tutto il suo corpo e infonde le membra di rinnovato vigore; pronto e scattante, il giovane decide subito di eseguire una tecnica: la moltiplicazione. Il suo obiettivo è quello di emulare lo shinobi sconosciuto che ha incontrato l’altro giorno, cioè sfruttare le proprie copie per allenarsi con l’attacco e la difesa. Inizia quindi la sua preparazione per il jutsu: la mente si abbandona nuovamente ad uno stato di concentrazione assoluta, escludendo tutti gli stimoli esterni, anche se in questo momento ci sia ben poco che possa distogliere l’attenzione; rimanendo nella posizione assunta all’inizio dell’allenamento, le mani, che ancora si trovano posizionate nel sigillo della CAPRA, vanno a comporre una serie di altri sigilli: BUE, CANE, DRAGO, CINGHIALE, in rapida successione, quasi meccanicamente. Il andrebbe poi a concentrarsi a livello dell’addome, fluendo tutto verso un unico punto in modo da accumularsi e raggiungere la quantità necessaria per generare una copia. Al contempo Kyokawa inizia a creare mentalmente l’immagine di se stesso, riproposta due volte nello spazio che lo circonda, due metri di fronte a se: due ragazzi identici, dai lineamenti spigolosi, robusti, di 1 metro e 70 centimetri, 60 chilogrammi; i capelli color bianco cenere scendono ondulati ai lati del viso, congiungendosi a una barba finemente rasata a 3 millimetri; gli occhi rosso rubino risplendono nel buio della sera; naso e bocca simmetrici, ben disposti tra gli altri lineamenti del viso. E infine vestiti ed equipaggiamento: ricreando mentalmente tutto quanto portato indosso, il deshi immagine che anche i due cloni abbiano le stesse vesti: calzari neri con lacci di cuoio; pantaloni grigio scuro senza tasche; una maglia marrone scuro con scritte dorate; guanti Ninja; alla gamba sinistra il porta kunai e shuriken, al fianco sinistro il kunai a tre punte; sulle braccia i vambracci in cuoio; sulle gambe gli schinieri; al fianco destro il portaoggetti. Lo sforzo per generare queste immagini, ricche di dettagli, non è irrisorio, ma non basta; l’allievo deve iniziare ad agire sul chakra e modularlo per dar vita alle copie: l’energia raggruppata in precedenza dovrebbe infatti fuoriuscire dai sui fianchi, destro e sinistro, per poi dirigersi in avanti, verso lo spazio vuoto di fronte a se; sfruttando gli tsubo presenti in quelle parti del corpo i due ammassi di chakra andrebbero ad uscire dal suo corpo e, assumendo il solito colore azzurrino, si espanderebbero in avanti, andando a creare le due copie nelle posizioni prestabilite, con l’intenzione di avere sembianze totalmente uguali all’originale. Se la tecnica fosse riuscita, i due cloni si troverebbero ora pochi metri davanti al giovane e potrebbero ascoltare le sue parole decise <Difendetevi!> [Tentativo tecnica della moltiplicazione del corpo – Bushin No Jutsu] [Chakra: 6/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Gambe: schinieri]

00:02 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] La tecnica della moltiplicazione ha effetto in pochi istanti e, dal nulla, compaiono le due copie del deshi: a circa due metri di distanza dalla sua posizione, distanziate l’una dall’altra di mezzo metro; sono entrambe rivolte verso il loro creatore e, in risposta alla sua affermazione, lo osservano perplesso. Senza aspettare altro tempo Kyokawa prepara il suo attacco e con un rapido balzo si posiziona a un passo dalla copia alla sua destra. <Prova a bloccare questo!> esclama, ordinando all’altro di parare il suo colpo. Il busto esegue così un’ampia torsione verso destra, mentre il braccio dello stesso lato si alza, portando il gomito all’altezza della spalla e la mano, sullo stesso livello, si chiude a pugno, rimanendo diretta verso l’avanti; il braccio sinistro, anch’esso con il gomito piegato, si tiene di fronte al giovane, tra lui e il suo nuovo avversario, cercando di tenere una sorta di protezione e in parte anche di bilanciare il movimento all’indietro che sta compiendo. Il braccio destro viene caricato di qualche altro centimetro, prima di essere catapultato verso l’avanti: la mano chiusa a pugno dirige le sue nocche nella traiettoria che la unisce al naso del nemico; la propulsione del colpo viene aiutata da una torsione verso sinistra del busto, con un movimento totalmente opposto a quello fatto poco prima, ma molto più energico e veloce, sfruttando la contrazione dei muscoli addominali laterali e dei muscoli accessori del torace. Il pugno avanza veloce verso la copia di Kyokawa e questa corruccia la fronte portando entrambe le mani al volto per proteggersi il viso; non appena le nocche raggiungono la superficie della copia, questa si dissolve in una nuvoletta di fumo. L’allievo si era completamente dimenticato che la sua tecnica della moltiplicazione del corpo non può generare soggetti tangibili, ma solo figure immateriali che scompaiono al minimo tentativo di contatto; le reminescenze della lezione teorica tornano tutte in un solo istante e la perdita di concentrazione che ne consegue porta all’inevitabile scomparsa dell’altra copia, rimasta immobile per tutto questo tempo. <Diamine! Di nuovo!> si lamenta il ragazzo, conscio del fatto che in qualche modo continua a sbagliare parti di questa tecnica, o meglio, a scordare dettagli tecnici fondamentali. [Chakra: 6/10] [Gamba sinistra: porta Kunai e Shuriken - 3 Kunai e 3 Shuriken / Fianco sinistro: Kunai a tre punte / Fianco destro: portaoggetti – 2 fuuda con tronchetti da sostituzione / Braccia: vambracci / Gambe: schinieri]

00:15 Kyokawa:
  [Accademia - Prima palazzina - Quinto piano (tetto)] Il deshi si trova oramai da solo sul tetto e in questo momento è piegato sulle ginocchia, intento ad ansimare per la stanchezza; il chakra utilizzato per generare due copie è quasi la metà di tutto quello che può circolare nel suo organismo e lui, nel giro di pochi minuti, l’ha praticamente buttato via. L’utilizzo di tutta questa energia in quel breve lasso di tempo viene percepita dal giovane ed è intensificata dalla frustrazione dell’aver commesso l’ennesimo errore; stanco per la complessa tecnica e avvilito per il suo esito, decide quindi di finire qui il suo allenamento. Per quanto sia stato infruttuoso, almeno si è esercitato nel richiamare il chakra, cosa che ormai viene quasi spontanea, e nell’eseguire una tecnica complessa; a furia di provare e riprovare con la moltiplicazione del corpo, prima o poi riuscirà a ricordarne ogni dettaglio. Emettendo un ultimo sospiro di rassegnazione, Kyokawa si appresta quindi a riprendere i suoi passi e tornare verso le scale; subito prima di aver raggiunto il primo gradino, si volta un’ultima volta, guardando con i suoi occhi rossi il punto in cui si stava allenando, al centro del tetto. <Prima o poi vedrete un grande ninja allenarsi qui> promette al vento, più a se stesso che ad altri. <Kyokawa …> esclama, muovendo la mano sinistra a semicerchio nell’aria, raffigurandosi mentalmente un cartello con scritto il suo nome, appeso ad un palo posto all’inizio del giardinetto all’ultimo piano dell’Accademia < … imbattibile shinobi … > e nella sua testa compaiono anche i sottotitoli dell’evento che sta sognando < … avventuriero temerario … > la lista di epiteti si allunga, mentre ad alta voce esclama queste parole < … salvatore del villaggio … > e poi l’ultimo e fondamentale < … grande amico di Roido!> così come ormai sarà già conosciuto in quel di Konoha. Finito lo spettacolino immaginario, il deshi si volta e rapidamente imbocca le scale, diretto alla propria casa, con un sorriso beffardo dipinto in viso e alle spalle un duro allenamento serale, seppur scarno. [END]

Kyokawa si reca sul tetto dell'Accademia cercando qualcuno per allenarsi; non trovando nessuno decide di provare qualche tecnica da solo, ma come al solito la moltiplicazione non è il suo forte, almeno per quanto riguarda i dettagli tecnici.