Giocata

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22:42 Raion:
  [ristorante] Con il ritorno a casa, i lavori sono continuati, stanno procedendo bene alla fine e quindi lui, nel bel mezzo della notte, con la bambina si dedica a controllare ancora una volta il budget ed a far divertire la bambina. con la mano destra tiene un peluche a forma di gattino ed insieme a questo è circondato di vari giocattoli e sta facendo di tutto per assecondare Suiren facendola giocare. <miao! miamiamiamiamiao!> lo porterebbe verso il volto della bambina premendolo con delicatezza cercando di farle solletico e farla ridere. E Suiren si metterebbe a ridere, a trillare ed a muovere la lingua contro il palato muovendo le manine avanti a se per cercare il peluche ed afferrarlo e Raion categoricamente lo allontanava andando ad attaccare altri punti del corpo, facendo in modo che la bambina sia sempre impegnata. <chi è il gattino? chi è questo gattino?> canticchia lui sorridendo verso la sua bambina <chi è questo bel gattino salterino patatino...che prende il NASINO> e lo spingerebbe verso il naso della figlioletta facendola trillare di nuovo. Questa volta gli lascerebbe il gattino andando a cantare mentre lei se lo stringe e aprendo la bocca inizia a masticarlo come qualsiasi neonato che ha bisogno di qualcosa da mordere. <c'era una volta un gattino che saliva sul camino...il camino si ribalta...> oddio che canzone brutta che è? come diavolo gli è venuta in mente <TE NE RACCONTO UN' ALTRA! TE NE RACCONTO UN' ALTRA! > intanto lui indosso porta un paio di pantaloni grigio fumo, dall'aspetto gonfio e morbido sulla gamba che arrivano fino al ginocchio mentre ai piedi porta dei sandali, Una canotta bianca ed una giacca kimono azzurra aperta sul davanti che arriva solo ai gomiti con le maniche ampie e sulla schiena delle decorazioni floreali ed un carlino dorato al centro. All'orecchio come al solito porterebbe l'orecchino a tre pendenti a goccia, gli occhiali ovviamente sono da sole nel bel mezzo della notte e la bambina ha addosso una tutina da notte per dormire a forma di Tanuki. [ch on]

22:47 Hajime:
 Perchè ha scelto di venire in questo locale? Certamente non perchè è un amante della cucina o gli piaccia mangiar bene, le scatolette di cibo preparato vanno più che bene. Neanche perchè gli piaccia in particolar modo il locale, non è un' appassionato di cose del genere dopotutto. Semplicemente perchè, bhè, è anche ovvio. Questo posto ha un proprietario, il proprietario è proprio il sensei del giovane albino, persona con la quale ha voglia di parlare per più motivi. Hem, si, anche i robot hanno voglia di parlare, soprattutto quando hanno bisogno di informazioni o pareri o entrambe le cose. Hajime, non pensando troppo al look, ha deciso di indossare degli abiti molto semplici ma comodi, visto che ogni momento può essere buono per allenarsi. Quindi, mentre ai piedi porta dei comodi sandali da ninja neri, nella parte inferiore del corpo porta dei pantaloncini simili ad un costume lungo, che gli arriva poco sotto il ginocchio e che sono molto larghi, per niente aderenti alle proprie forme. Questi sono di due colori, giallo e grigio che si incrociano in strane figure senza una vera e propria logica. Erano in saldo al mercato... A buon motivo direi... Nella parte superiore una maglietta nera, a maniche corte, questa a differenza molto attillata. Non che il ragazzo abbia da sfoggiare chissà quali pettorali, anche se non è neanche proprio privo di muscolatura. DIciamo pure che gli piace tenersi in forma, è un ninja dopotutto. Comunque su di essa non c'è nessuna scritta ne altro. Una semplicissima T-shirt. Legato sul bicipite sinistro ha il coprifronte con lo stemma del villaggio, simbolo che ogni ninja del villaggio dovrebbe essere tenuto a portare, in linea di massima almeno. Non ha armi con se, ne porta kunai. Questi giorni si è allenato molto con la propria innata, realizzando che forse un ago di paglia, se ben congelato, può essere pericoloso tanto quanto un kunai. Proverebbe ad aprire la porta del locale. Se ben ricorda un lungo bancone fa da padrone alla sala, dietro al quale il cuoco si può dare alle proprie abilità. Non ha fatto caso all' ora, non è il suo forte guardare questi piccoli dettagli, dopotutto perchè mai dovrebbe preoccuparsi di precipitare a casa della gente come un vandalo o un ladro?! Ma vabbè, sorvolato questo dettaglio, sentirebbe quella pseudo canzoncina che lo lascia basito e guardando verso la bambina andrebbe ad aggiungere d'istinto. <Non crede che... Potrebbe strozzarsi così?> Hem, forse le parole giuste sarebbero "buona sera... Scusate il disturbo... Posso?" o magari qualcosa del genere, ma al momento un cosa molto più pratica ha richiamato la sua attenzione (?).

23:04 Raion:
  [ristorante] Solleva un sopracciglio guardando Hajime fare capolino dalla porta <vieni vieni> afferma lui mentre continua a occuparsi della bambina. <Hajime> lo saluta andando infine a controllare la bambina quando questo dice che potrebbe strozzarsi <...naa> afferma schioccando la lingua tenendo gli occhi fissi guardandola mentre a sua volta la bambina lo fissa continuando a masticare la testa e ridere allo stesso tempo <la testa è troppo grande per la bocca di Suiren: se lo ciuccierà, stropiccerà e altro ancora ma nulla di più è la sicuro> Afferma verso Hajime spiegandogli la cosa mentre riporta indietro una ciocca di capelli della bambina da sotto il cappuccio con le orecchie. <tutto a posto vedi? ma è bello vedere che ti interessi> solleva un sopracciglio cercando di prenderlo in contropiede più per divertimento che per altro, poi sospira e scuote il capo sparendo dietro il bancone andando a prendere qualcosa <vuoi dell'acqua?> domanda Raion per poi fare capolino solo con la testa <oppure vuoi un thé? o qualcos'altro> chiede per curiosità iniziando tuttavia a prendere un bicchiere di vetro con un sotto bicchiere. <ma a parte questo, ti serve qualcosa?> [ch on]

23:15 Hajime:
 Ci pensa un attimo Hajime, le teorie del sensei alla fine sono più che giuste e difficili da obbiettare, almeno dal proprio punto di vista. <Mi interesso di lei?> Ripete quelle parole dette dall' altro guardandolo con perplessità. <Bhè... Avendo bisogno di voi ed essendo voi molto legato a lei... Se dovesse succedergli qualcosa sareste emotivamente compromesso e andrei a perderci pure io...> Commenta esprimendo il proprio pensiero, andandosi pure a grattare la testa. <Ma di mio non vorrei mai avere un bambino o una bambina... Non sono capaci di parlare... Puzzano... Sono per lo più inutili... Se non che un peso...> Continua a parlare, forse un po' troppo, ma non se ne rende neanche conto che queste parole, bhè, non sono le migliori da dire in presenza di un padre molto amorevole come Raion (?). Comunque, lo seguirebbe al bancone, andandosi a sedere su uno degli sgabelli dall' altro lato di dove si trova il proprietario del locale, ma comunque davanti a lui così da potersi guardare dritto negli occhi. <Dell' acqua va benissimo... Grazie> Risponde, ricordandosi le buone maniere, perchè sta ricevendo qualcosa per niente, quindi vanno usate (?). <Oh... Di estremamente necessario no... Ma guardando il futuro si> Aggiunge, togliendo quindi quel dubbio che subito è venuto all' altro. Alzerebbe il braccio sinistro, portandolo sul bancone e mostrandolo. Non nasconde la propria cicatrice, dopotutto perchè dovrebbe? Magari per senzo della bruttezza potrebbe fasciarlo, ma vabbè, non è comodo avere un braccio fasciato per allenarsi. <Volevo un vostro parere... Mi da fastidio vedere il braccio in questo modo... Soprattutto perchè devo metterci ancora quegli ungenti... Ed è il simbolo di un fallimento... Quindi pensavo di farmi un tatuaggio...> Andrebbe a dire, rivelando le proprie intenzioni. <Ha idea di quanto possa costare un tatuaggio su tutto il braccio? Poi... Comunque ogni volta che lo vedo deve ricordarmi del come mi son fatto la ferita e del perchè devo sradicare i legami ad essa legati> Parla del tatuaggio, deve pensare a qualcosa che possa essere associato con questo pensiero.

23:33 Raion:
  [ristorante] Raion tira un lunghissimo sospiro <va bene, va bene> scuote il capo mentre serve da bere al ragazzino allungandogli il bicchiere <ecco a te il tuo Maria sanguinaria senza ghiaccio, senza pomodoro, senza succo di limone, senza alcol, liscio come piace a te> in pratica l'acqua fresca che lui gli ha chiesto. <e comunque ti ricordo che anche tu sei stato puzzolente ed inutile> Raion sogghigna guardandolo appoggiando le braccia sul bancone. Intanto Questo cerca di entrare nel dettaglio del consiglio che Hajime ha richiesto e perciò eccolo li tutto attento <sentiamo, dimmi pure quello che hai in mente> Intanto l'attenzione sarebbe anche sulla bambina per evitare che si muova troppo nel seggiolone dove si appoggi e soprattutto per riavvicinargli il peluche che ogni tanto le cade dalle mani provocando la sua ira funesta se non si sbriga a riconsegnarglielo. Sgrana e sbatte gli occhi quando sente parlare di un tatuaggio <in che senso vuoi farti un tatuaggio?> corruga la fronte storcendo in naso quando sente questa novità ma più il ragazzo va avanti più ha senso quello che sta dicendo Hajime <ah> Non sarebbe male: quelle cicatrici rimarranno a vita, saranno sempre li ed almeno coprirle alla vista è una valida alternativa. Raion rimane in silenzio a penare per un po', poi umettandosi le labbra risponde <no, non ho mai pensato di farmi un tatuaggio> zitti che il simbolo anbu non conta...ha urlato come una femminuccia quando glielo hanno fatto <dovresti chiedere ad uno più esperto di me> tipo Yukio...no meglio di no <ma ci sono diversi laboratori a Kusa del resto è un centro del mondo ormai, qualcosa si trova sicuramente, possibilmente competente che non ti avveleni con l'inchiostro> sospira <sai, lo capisco, è una di quelle volte in cui ti do ragione> miracolo <però, pensaci comunque bene: se è per coprire una ferita e per curare te stesso ok, ci sta, se invece è solo un pretesto per accanirsi sul proprio corpo per segnarsi quanto punirsi per i propri "sbagli"> solleva le mani e tiene su solo l'indice e il medio piegandoli ritmicamente come per simulare delle virgolette <allora, no, perché finisce che ti ricopri di tatuaggi il corpo per ogni ferita che riceverai, ora, che avevi in mente di farti sul braccio?> chiede lui paziente mentre lo fissa[ch on]

23:45 Hajime:
 Quello che dice l'altro in linea teorica sarebbe giusto, perchè in linea teorica tutti nascono e devono crescere, ma in linea pratica non è dimostrabile. <Non ho ricordi di quando sono nato... Ne riesco a ricordare l'infanzia... Si e no ricordo dell' orfanotrofio... Ma ormai è distrutto e dubito sia possibile recuperare qualche informazione... Quindi... Non c'è nessuna prova che io pure sia stato puzzolente ed inutile...> Non è difendibile come teoria, lo sa e non può metterlo in dubbio, ma non ci sono neanche prove per il contrario. Dopotutto non sa neanche come si chiamassero i genitori, magari è uscito fuori da un laboratorio, chi può dirlo? Non che a lui interessi. <Nel senso che voglio che qualcuno mi disegni qualcosa di indelebile sulla pelle... Credo sia questo il significato letterale...> Ehm, lo sa meglio di lui che non c'è proprio speranza quando si blocca in questo modo, non se la deve assolutamente prendere il sensei (?). Sente tutte le altre parole e non è che può dire molto, anche perchè se ha chiesto informazioni proprio perchè non ne sa molto a sua volta. Ma quello che gli dice alla fine l'altro lo lascia nuovamente bloccato mentre sorseggia l'acqua (e la sorseggia molto titubante perchè, a dire il vero, non c'ha capito assolutamente nulla quando l'altro l'ha definita in quel modo). <Sono due cose che fanno parte della stessa medaglia... Lo farei perchè... Lo guardi... Le ferite possono incutere timore negli avversari... Se ad averle è qualcuno che incute timore... Temo di sembrare più un cagnolino bastonato così che... Un ninja... Ed inoltre... Non posso certo cancellare la vergogna del fallimento... Non per ora almeno... Quindi è giusto che mi segni per sempre questo sbaglio> Dice quello che pensa, lasciandosi andare sul bancone ed appoggiando entrambe le braccia su di esso, per poi richiuderle davanti al proprio busto per appoggiarci sopra la testa e sbadigliare, un po' stanco della giornata visto che comunque sono arrivati a sera.

23:55 Raion:
  [ristorante] <hai ragione, tu nasci per mitosi e sei nato così> lo prende un attimo in viro tornando sul discorso più interessante: Il tatuaggio. <capito, ma non è che passi da cagnolino bastonato ad essere scambiato alle terme per uno della Yakuza> in effetti potrebbe causare non pochi problemi alla gente comune se qualcuno gli vede il braccio in quel modo, tutto dipinto. <hum...ma è anche vero che con queste ferie rischi di essere trattato un un modo brutto anche se non intenzionale, non è bello vedere la faccia delle persone commiserate sul volto. >afferma lui seriamente amareggiato mentre pensa al suo paasto. <hai la mia benedizione, capisco quello che dici e hai ragione a farlo, sono motivazioni più che sufficienti ma torniamo alla domanda di prima che stai sviando: che stile vuoi metterci? cosa vuoi metterci insomma, Carpe e Hamburgher? il carlino doraato? la mia faccia? cosa ci vuoi mettere?> incalzerebbe sempre di più con le domande, dato che la cosa iniziava a incuriosirlo un poco <io ti consiglio la mia facciA: si spaventano secondo me, quello sarebbe terrorizzarmi in effetti. [ch on]

00:02 Hajime:
 Le battute volano, in tutti i sensi, dalla nascita a cosa mettere sul braccio come tatuaggio. Ma l'umorismo di Hajime non è mai il suo punto di forza, anzi, già trovarlo è un punto di partenza. Se poi è qualcosa legato alla propria famiglia che non contenga qualche argomento come odio, vendetta, odio e vendetta, allora non si ha proprio speranze. <Nella mia famiglia sono abili a manipolare il suiton con il fuuton... Generando lo Hyuton... Il ghiaccio...> Andrebbe a dire. <Ovviamente disegnare dei ghiaccioli sul braccio sarebbe... Ridicolo...> Commenta, anticipando forse battute che l'altro potrebbe fare. <Ma se penso al ghiaccio... Mi viene in mente qualcosa di bello... Di freddo ed isolato... Qualcosa che è destinato a rimanere perfetto nella propria bellezza finche non svanisce...> Aggiunge, parlando più per quello che sente vedendo la propria abilità innata mostrarsi che per altro. <Cosa ne pensa di petali azzurri? Oppure... Di rose... Di rose azzurre...> Esteticamente poi magari potrebbero anche starci con i capelli bianchi e gli occhi blu del giovane, ma questo è tutto un altro discorso al quale non sta proprio pensando in questo momento. <Parlando dell'abilità innata poi... Non vi ho detto che riesco a creare delle copie di ghiaccio... Il che mi da delle buone alternative in combattimento...> Dice, pensando alle copie che l'hanno anche aiutato in missione.

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