Le condizioni e le risposte di Otsuki

Quest

Giocata di Clan

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Otsuki è all'interno del Dojo/Magione come sempre, nel solito salotto. A te la prima

10:49 Kouki:
  [Magione - Salotto] Alla fine si è decisa a tornare alla sede del clan Yakushi, e solo per incontrare Otsuki. È da troppo tempo che non si va viva, se fa avere sue notizie, anche se crede che in un qualche modo possa comunque essere informato su di lei. Come al solito vive la situazione con una leggera paura ed ansia crescente, la classica situazione, soprattutto questa, in cui richiede un minimo di aiuto da parte di Mirako, anche se potrebbe essere pericoloso dato che quest’ultima, se potesse, ci starebbe ancora a vivere con lo scienziato, subendo di tutto se serve a renderla più forte. Indossa il suo kimono corto e smanicato, colore bianco e bordi blu, senza altre decorazioni di sorta. Al livello del cuore vi è ricamato il simbolo del suo clan Yakushi, così come anche dietro la schiena, a livello infra scapolare. È chiuso alla vista con una fascia di colore blu, sulla quale vi è la placca in metallo del copri fronte di Kusa, con il relativo simbolo ovviamente. Pantaloncini corti neri aderenti, ma dal tessuto elasticizzato, scarpe ninja e guanti a mezze dita neri con la classica placca in metallo sul dorso. Porta con sé le sue armi e il suo equipaggiamento, distribuito nel porta kunai e shuriken allacciato alla coscia destra e nel porta oggetti che tiene in vita, dietro alla schiena. Questa volta porta le fasciature bianche a coprirle l’intero corpo come una piccola mummia, tralasciando solo il viso, così da nascondere le cicatrici e le bruciature che segnano ogni centimetro della sua pelle. I lunghi capelli neri e lisci sono tenuti sciolti, liberi di percorrerle tutta la schiena in lunghezza fino a poco sotto il sedere, mentre alcune ciocche le ricadono in avanti sulle spalle. Occhi gialli, pelle pallida, è tutto come al solito, cambia solo che è leggermente cresciuta dall’ultima volta che è stata alla magione. Il chakra dovrebbe essere attivo, dovrebbe averlo impastato di prima mattina, appena sveglia, come il suo solito rituale, quindi attraverserebbe la cancellata della magione ed entrerebbe con passo lento, quasi indeciso, ma per non può certo tornare indietro… dopo tutto anche quella dovrebbe essere casa sua. L’arredamento dovrebbe essere sempre lo stesso, scoordinato e poco armonico ai suoi occhi, ma non è in quel luogo per quello, infatti cercherebbe di raggiungere il solito salotto dove ha sempre visto lo scienziato, forse sperando di trovarlo lì prima di girare tutta la struttura per cercarlo. Farebbe quindi il suo ingresso portando avanti prima la testolina nel luogo, rimanendo sulla soglia. <E’ permesso?> la voce bassa, ma udibile, e sibilante, si impone di darsi un tono più freddo del normale, mentre le iridi ricercano la figura dell’uomo che dovrebbe infine vedere. Non aggiunge altro per il momento, attende facendo solo il suo definitivo ingresso nel salotto. Spera che sia di buon umore. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

Il sole vi è a Kusagaure, un sole che spacca le pietre ed è in questo giorno che nessuno potrà scordare mai. Kouki, la piccola Yakushi, si è diretta al dojo Yakushi, non si sa per cosa, non si sa perchè ma è andata li a trovare una vecchia conoscenza, un uomo che l'ha trattata male, un uomo che l'ha torturata ma è anche il suo creatore, colui che l'ha portata alla vita. Il salotto del Dojo è un luogo tranquillo, il camino è spento, le finestre sono completamente aperte e la luce entra la suo interno. I tre divani sono in ordine e puliti mentre Otsuki è dietro una scrivania sul fondo della stanza, un tavolo in legno di quercia con sopra tanti fogli e una bottiglia del solito whisky che è solito bere quando è da solo. Non fa niente, legge scartoffie su scartoffie e beve, beve nel suo bicchiere mezzo pieno con ghiaccio mentre sente la voce della ragazzina. Alza il capo in sua direzione, un sorriso sadico si forma sul suo viso, un sorriso di puro sadismo ma anche contento sotto certi aspetti di riaverla in quel luogo dopo tanto, tantissimo tempo <E-001> la chiama così perchè quello è il suo nome <Ti sei stancata della tua famiglia e hai deciso di tornare a casa?> inizia fin da subito con le provocazioni per darle fastidio, per rendere la sua permanenza più difficile che mai. [AMBIENT]

11:19 Kouki:
  [Magione - Salotto] Cercherebbe di mantenere un atteggiamento freddo e controllato, puntando su di lui uno sguardo neutro e privo di emozioni, cercando di indossare ancora una volta, dopo tanto tempo, quella sua maschera di nulla. L’uomo è seduto dietro una scrivania, intento in qualche lavoro, ma di sicuro non muore dalla felicità nel vederlo. Ma deve fargli qualche domanda, chiedere anche a lui delle cose, e prima o poi sarebbe dovuta tornare. La tranquillità del salotto, però, cozza terribilmente con la presenza dell’uomo che rende l’atmosfera decisamente nervosa per la ragazzina, e quel luogo è più come un campo minato per lei. Ma un giorno avrà la sua vendetta, poco ma sicuro. Comunque sia lui alza la testa dai suoi affari e la vede, esibendo uno dei suoi migliori sorrisi, quelli che adora Mirako, per intenderci. Chiude gli occhi a sentirsi chiamare nuovamente così, li chiude per mettere un freno alla Voce nella sua testa che preme per prendere il controllo. Non deve succedere, o rischia di non uscire più da questo luogo. La provocazione viene accolta con un tuffo al cuore e dei brividi freddi che si stagliano lungo il proprio corpo seguendo le terminazioni nervose. Prende un profondo respiro e torna ad osservare l’uomo, e compirebbe qualche altro passo giusto per arrivare davanti alla scrivania, ma si fermerebbe a distanza di sicurezza, giusto quei cinque o sei metri. Diciamo che si ritroverebbe più al centro del salotto che davanti alla scrivania. Certo aveva pensato più volte di tornare negli ultimi tempi, e probabilmente lo avrebbe fatto, ma ora le cose si stanno sistemando, quindi no, va a scuotere la testolina. <No. Forse ci ho pensato, ma alla fine credo che la risposta alla tua domanda sia no.> spera di non sembrare impacciata, lo spera vivamente, perché in quel tempo passato con suo padre e sua madre ha imparato a conoscere i suoi sentimenti e ora le risulta difficile nasconderli in momenti simili… e richiamare ancor più aiuto da Mirako non è saggio. <Sono venuta perché voglio farti delle domande. Riguardo a me e altro.> si, forse potrebbe sembrare fin troppo sfacciata e ottimista nel pensare che lui abbia voglia di risponderle, ma ci deve provare. La testa, però, le viene attraversata da una fitta di dolore, ma non è il solito male che da un po’ l’affligge, è Mirako e riesce a distinguerla. L’espressione assumerebbe una leggera smorfia di dolore, mentre la testa si inclinerebbe, come in un tic, verso destra, verso la parte dolorante. Corruga la fronte per aumentare la sua concentrazione, senza demordere. <Vorrei avere delle risposte, vorrei sapere dove si trova il luogo in cui mi hai creata. A Oto, presumo, ma vorrei sapere il luogo esatto e se è possibile raggiungerlo. Vorrei leggere dei documenti su di me, sapere molto di più. Non sono un clone di Orochimaru, o sarei un maschio, quindi per crearmi è stato usato anche materiale genetico femminile, e vorrei sapere di più anche su quello.> per il momento si ferma a questo, ci sono anche altre cose, ma sarà già tanto vedere se risponderà a questo. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

Continua a guardare Kouki con estremo interesse, osserva il suo viso e sa tutto quello che prova, sa ogni cosa di lei senza doversi scervellare. La conosce bene, sa come è fatta e sa come prenderla, sa cosa dire e come dirlo. La osserva mentre si avvicina, i suoi passi sono controllati e la distanza che mette è quella che serve per rimanere al sicuro ma non ha bisogno di toccarla, bastano le parole per portarla dalla sua parte e ne è sicuro di questo <Credi? Non ne sei sicura?> insinua il dubbio in lei, un dubbio profondo che da sempre vive in lei <Cosa ti ha fatto dire di no? Loro sono sconosciuti, dico bene E-001?> con le parole ci sa fare, sa dove toccare, sa dove andare a pungere e questo è una sua qualità fin troppo sviluppata. Ode ancora il suo dire, una richiesta, delle domande sulla sua vita e su di se. Tutto assume una sfumatura interessante e gli piace, gli piace ancora di più vedere come combatte contro se stessa per evitare di far emergere quel lato malvagio di se, un alto che tiene nascosto ogni giorno <Certo ma voglio qualcosa in cambio> non si ottengono informazioni gratis, questo è normale <Prima di dirti la mia condizione voglio che rispondi a una mia domanda: quanto sono importanti queste risposte per te? Cosa saresti disposta a fare per averle?> domanda a sua volta prima di sentire le di lei richieste. Resta in silenzio, attende pochi attimi <Rispondi e io risponderò>. [AMBIENT]

11:53 Kouki:
  [Magione - Salotto] No, non aspetta che lui le dia il permesso di porgli delle domande, dei dubbi o degli interrogativi, ma non può fargli vedere che ha paura, che tentenna. Ma fin quando non pretendere nulla da lei in cambio, allora si sente in diritto di provarci fin quanto vuole. Forse avrebbe dovuto lasciare un biglietto a suo padre, anche se non ha voluto dirglielo a voce, sarebbe stata una sicurezza in più. Ma poi avrebbe rischiato di vederlo fare irruzione nel salotto, e non sarebbe stata una bella scena. Comunque sia l’uomo risponde, le sue prime parole servono solo per insinuarle qualche dubbio, anche perché lei stessa ha usato il termine ‘credo’. Cosa vuol dire? Deve andare ad indagare nel suo sub conscio? Perché non è stata più sicura? Inizia già a sentirsi in difficoltà, ma non vuole cedere subito. <Loro mi vogliono bene. Anche se mi hanno fatto soffrire, non era loro intenzione e comunque mi vogliono bene. Le cose si sistemeranno. Perché invece dovrei tornare qui a farmi fare del male?> troppe emozioni sta lentamente lasciando andare. Ora sente di nuovo la rabbia crescerle dalle viscere, salirle su per lo stomaco ed arrivarle alla gola per essere sputata sotto forma di parole. E come se non bastasse deve lottare contro Mirako che preme sempre di più dalla voglia di prendere il controllo, le urla nelle orecchie ed è insopportabile. Il viso assume un’espressione tra il dolore e la rabbia, non riuscendo più a comprendere se sia il suo male o Mirako. Forse tutte e due le cose assieme. A quelle sue successive parole, però, ecco che ogni sua sicurezza viene meno. Vuole qualcosa in cambio… il suo più grande timore ha preso vita. Cosa potrebbe mai volere? Comunque per adesso nessuno le vieta di rispondere a quella domanda ed ascoltare la successiva condizione… nessuno la obbliga poi a tenerne fede. Può farlo, può fare questo gioco. <Io voglio quelle risposte ed anche altre. Voglio sapere tutto di me, mi spetta di diritto saperlo. E se devo darti qualcosa in cambio, va bene.> sente la frenesia di Mirako e se ne sente trasportata, sta perdendo lentamente quella battaglia nella sua testa e qualche altro passo avanti verrebbe fatto verso quella scrivania. Più sicura, più determinata. L’espressione della ragazzina subirebbe dei piccoli cambiamenti, le labbra si piegherebbero in un piccolo sorrisino, come se Mirako fosse riuscita a respirare un po’ di aria fresca… qualche secondo prima di riprendere il controllo, a fatica. Serra le labbra, stringe i denti. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

Il quesito posto da Kouki è interessante, una domanda molto logica ma la risposta lo è altrettanto. Otsuki si sa, la vuole con se, vuole la ragazzina con se e non c'è niente che non farebbe per raggiungere questo obiettivo <Perchè persino sai che, in fondo, questa è la tua vera casa, l'unico posto dove puoi essere veramente te stessa, l'unico posto dove puoi essere accettata, l'unico posto dove puoi sentirti utile> continua a lavorare sulla psicologia della ragazzina, continua a infierire pesantemente cercando di attaccarla, di farla cedere in tutti i modi possibili <Sai di essere un esperimento e sai che qui mi servi. Non sei come loro, sei solo un piccolo mostro creato per uno scopo più grande> le parole iniziano a diventare pesanti, molto più pesanti del previsto ma non dice altro, si zittisce prima che queste perdano il loro valore. Infine, ecco le domande e come ogni cosa, anche le risposte hanno un prezzo. Ascolta Kouki, è determinata, molto più di quanto si ricordasse ma cosa le vorrà chiedere? La risposta non tarda ad arrivare <Bene> prende un lungo sospiro, sorride <Voglio che mi porti la testa di Raido Oboro> ecco cosa vuole in cambio di quelle risposte <Pensaci? Una vita in cambia di tutto quanto. Ti dirò ogni cosa, ti dirò tutto quanto, ti svelerò ogni piccolo segreto della tua creazione, saprai e ricorderai ogni cosa. Queste informazioni non valgono la sua vita, E-001?> ancora non risponde alle di lei domande ma detta le condizioni ed è qui che si deciderà tutto quanto. [AMBIENT]

14:15 Kouki:
  [Magione - Salotto] Le parole di Otsuki sono come veleno, che in una circostanza normale non avrebbero avuto per niente effetto ormai, ma al momento, costretta a lottare contro Mirako, almeno un piccolo effetto lo fanno. Questa è casa sua, l’unico posto nel quale può essere se stessa, accettata, dove può sentirsi utile. Non nega che quei pensieri negli ultimi tempi non le abbiano sfiorato il cervello, non nega di aver dato più volte ragione alle parole di Otsuki quando le diceva di non meritare altro. Lo ha pensato quando la sua famiglia è andata in pezzi, e per poco non si era lasciata abbandonare a Mirako… ma ora sente che le cose stanno andando meglio. Eppure a quelle parole l’Altra gongola, si sente soddisfatta, orgogliosa di essere utile per qualcosa di grande che però vorrebbe controllare con le sue mani. <A cosa ti servo?> fa quella prima domanda, cercando di mantenere la calma e stringendo i pugni lungo i fianchi. <Anche la mia famiglia mi ha accettata, ci sono persona che lo hanno fatto, e mio padre non smetterà mai di volermi bene. Accetta sia me, che Mirako.> è la prima volta che gli rivela il nome che l’Altra si è scelta, e ciò serve solo a renderla più impaziente, più forte, tanto che la ragazzina è costretta a chiudere gli occhi e portare una mano alla testa. Le dita stringerebbero forte i capelli, in quella sua continua e pericolosa lotta. <Io sono così. La vera me stessa, non ho bisogno di essere diversamente.> sussurra in un sibilo sofferente, ma la forza di Mirako non sembra scemare, anzi, si fortifica. Vuole essere libera, vuole condurre il gioco e parlare con l’uomo che lei considera più di Raido. Mirako avrebbe solo una domanda da fargli, ma la Yakushi cerca di trattenere la volontà dell’Altra. Ma in quel suo cercare di rimanere concentrata, sente la condizione che Otsuki le impone ed è oltre modo ridicola sotto molti punti di vista. Ma non vuole essere affrettata, vuole capire per bene quelle condizioni, anche se è male… davvero male. Perché Mirako ha sentito e se le gira potrebbe anche farlo. <Prima dimmi quello che voglio sentire su di me, e poi avrai la sua testa.> be… almeno ci prova, ma lo scienziato probabilmente non è né stupito né sprovveduto. Prima le informazioni e poi la testa… forse, anche se mai glie la porterà. Cerca di avere un controllo che non ha. La mano torna lungo i fianchi, gli occhi tornano ad osservare la figura dello scienziato… la vista sta di nuovo facendo i capricci e ciò la porta ad assottigliare gli occhi. Quel male, deve chiedergli anche riguardo a quel male che l’affligge. <Devo chiederti anche una cosa che non è compresa in questo scambio… quanto te ne intendi di studi medici?> molto, a giudicare che ha creato una ragazzina in vitro. <Tu mi hai creata, ma qualcosa sta succedendo al mio organismo. Hai modo di fare degli esami? O se ti elencassi i sintomi, sapresti dirmi qualcosa?> è vero, l’ospedale sarebbe un posto decisamente più sicuro. Medici preparati e non pazzi scienziati… ma nonostante la natura di Otsuki, lui potrebbe avere più risorse, metodi non proprio convenzionali ma di successo. Fa esperienti, ha creato lei da un ammasso di cellule, ha cercato di modificarla per ottenere quello che vuole, quindi forse ne sa di più dei medici. Sa che è un azzardo, ma ha bisogno dell'aiuto di più persone. Una cosa è certa, non riuscirà a trattenere l’Altra per molto… e l’Altra non deve avere occasione per fare la sua domanda. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

Ancora quella specie di domanda viene fatta ed è giusta così come la risposta <A portare il clan Yakushi in alto, far tornare Orochimaru come unico e vero capo di noi e tu sarai il mezzo del suo ritorno> questo vuole fare con lei, renderla qualcosa di più di una semplice bambina, qualcosa di più di una semplice kunoichi e le sue successive parole lo portano a ridere, una risata sguaiata che non si ferma. Ride di gusto <Io sono tuo padre, non lui. Io ti ho creata e tu non sei ne Kouki, ne Mirako. Tu sei E-001, la mia creatura> ed è così, non ci si può fare niente purtroppo ma Kouki continua a parlare, lei è così. Gli insegnamenti del Jonin si fanno sentire in lei, la voce del ninja che l'ha presa e scelta <La verità è che, così, siete inutili, sia tu che Mirako> si, anche Mirako la considera inutile <Non valete niente e solo uno stupido potrebbe accettarvi> dimostra che non accetta nessuna delle due ed è giusto, lui vuole usarla solo per ricreare Orochimaru e non per avere una figlia a cui badare <Nemmeno lo stesso Orochimaru vi accetterebbe ma hai il suo DNA E-001 e grazie a te lui tornerà tra noi, di questo puoi starne certa>. Non è stupido Otsuki, non lo è di certo e quell'affermazione viene detta con troppa facilità ed è normale che non ci crede, normalissimo <D'accordo allora ma sappi una cosa, se entro un mese da questo giorno non avrò la sua testa, ti prometto che lui vivrà ma ucciderò personalmente tutti coloro a cui tieni. Uno per uno partendo dalla tua amata mamma, da quel ragazzino...Hiroki, Nahira se non sbaglio, vero? Ucciderò tutti coloro che ti hanno strappato anche un singolo e misero sorriso. Ti farò sprofondare in un baratro talmente oscuro da non vedere più la luce del sole> sorride sadico, malvagio <Ma se mi porti la sua testa, tutto tornerà come prima> e con queste parole dimostra di non averla mai persa di vista, di essere sempre riuscito a seguirla, di averla tenuta d'occhio in ogni momento della sua vita. Tossisce, schiarisce la voce prima di andare a rispondere in modo definitivo <Il luogo dove sei nata è un laboratorio sotto la magione del clan a Oto, si può accedere attraverso un passaggio segreto nella biblioteca, tirando giù il libro di genetica> la prima informazione viene data, semplice ed efficace <I documenti su di te sono custoditi sempre a Oto, in una cassaforte nascosta nel pavimento della stessa stanza in cui ti ho creata. Partendo dalla porta dovrai fare 5 passi in avanti, due a destra, altri due in avanti e 4 a sinistra, li potrai sollevare la mattonella che rivelerà la cassaforte contenente tutti i miei esperimenti scritti su un diario. E' fatta in diamante, non sperare di romperla e anche si riuscissi non faresti altro che attivare un meccanismo di difesa, ovvero libererai dell'acido che corroderà ogni cosa> insomma, non è uno sprovveduto, questo è certo <Non so dirti il codice numerico, viene cambiato ogni ora per un totale di 5 cifre anche se la cassaforte è programmata per dare degli indizi che portano a ciò> un laboratorio molto tecnologico, non c'è che dire, vero Kouki? <Sei un tutto e per tutto un clone di Orochimaru ma per completare la tua creazione ci mancava un pezzo, così abbiamo usato un pezzo di DNA di una donna sperando che essa non sortisse effetti e invece sei nata tu. La donna in questione è scomparsa dopo che siamo scappati da Oto, non so che fine abbia fatto ma può essere ancora li> e la prima serie di domande ottiene ognuna di esse una risposta ma ora Kouki va a porre delle nuove domande, molto specifiche e mirate verso qualcosa. La osserva, riflette, cerca di capire dove vuole arrivare <Me ne intendo, si> conferma senza ribattere <Elencami i sintomi e vedremo> e con questo si zittisce all'istante. [AMBIENT]

15:10 Kouki:
  [Magione - Salotto] Lui risponde alla sua domanda, e trova una risposta abbastanza esaudiente al momento. Obiettivi in comune a quelli di Mirako, la quale però non vuole essere solo un mezzo, ma vuole avere tutto sotto controllo. Non dice nulla, non risponde, lascia che l’uomo continui con il suo parlare che… non fa necessariamente male alla ragazzina. Lei ha accettato Raido come suo padre e tutto ciò che Otsuki le va a dire non la toccano poi tanto… se è inutile allo scienziato, che le importa? L’importante è che abbia le sue informazioni. Ma non ha fatto i conti con l’Altra. Quelle sono parole che feriscono, che pugnalano al cuore la stessa Mirako. Inutile? Persino Orochimaru suo vero e unico padre non se ne farebbe niente? Non può accettarlo. Se c’è una cosa che Lei odia e non sopporta, è proprio quello. Ed è quello che serve per prendere il controllo, la spinta ignobile e sadica che induce l’Altra ad avvelenare la mente della ragazzina, corroderla, allungarsi su di essa come un’ombra mentre con un atto di forza e rabbia… molta rabbia, va a spingere Kouki in un angolo, per sentirsi finalmente libera. L’espressione del viso si fa fredda, come morta, per un istante solo. Il dolore, la rabbia, ogni sentimento semplicemente svanirebbe dal suo viso e così si bloccherebbe. Come se avessero resettato la sua mente. Una transizione che durerebbe solo qualche istante, e alla quale seguirebbe un piccolo sorriso, arrogante, troppo sicuro di sé. Totalmente diversa a prima. <Io sono E-001, ma ho preferito prendere un altro nome. E tu non sei mio padre, mi hai creata, ma il mio unico e vero padre rimane Orochimaru, e non sopporto sentirmi dire che sono inutile.> tagliente e sibilante il tono, così come lo sguardo che regala ad Otsuki. Espressione superiore, di chi si crede migliore degli altri. <A me serve potere, e se tu me lo puoi dare, posso portarti la testa di Raido Oboro. Perché guardiamo in faccia la realtà… non potrei nemmeno sfiorarlo nelle mie attuali abilità.> si avvicinerebbe alla scrivania, passo lento e calcolato, sorriso mellifluo sul viso. E se fosse riuscita a giungere davanti ad essa, vi poserebbe entrambe le mani. <Stai parlando con me, e credimi. Non mi importa di nessun affetto, io voglio solo potere. Essere più forte e seguire le orme di mio padre. Io non sarò un mezzo, sarò molto di più.> convinta di quello che dice e di quello che vuole, nel modo più assoluto. Ed è sempre stata quella che ha avuto il miglior feeling con Otsuki, ma ora l’ha provocata. Ma in silenzio prende nota di tutte quelle informazioni che in seguito lui le andrebbe a dare. Memorizza, o almeno ci prova… sono ottime informazioni. In silenzio, annuisce, ma prima di dare spiegazioni e sintomi, perché sì, guarire da quel male rientra anche nell’interesse di Mirako, andrebbe ad aggiungere un’altra cosa. <Non posso portarti la testa di Raido Oboro. Per quanto non lo consideri un padre, mi serve per farmi dare il potere che ha lui. Ma a questo punto ti faccio un’unica domanda. Tu puoi darmi un potere tanto grande?> perché se può farlo lui… be, non ha più bisogno di Raido Oboro. A questo punto può passare ad elencare tutti i sintomi che la riguardano, andando a pensarli per bene nella propria testa. <Sono collegati a picchi emotivi. La testa inizia a farmi male, la vista peggiora e molto spesso la rabbia prende il sopravvento e non ragiono più. Ho perdite di memoria ed incubi frequenti. L’ultima volta sono svenuta e sono rimasta per non so quanti giorni impossibilitata ad alzarmi.> dovrebbe aver detto tutto, lei d'altronde conosce ogni cosa che le succede, al contrario di Kouki, che può benissimo essere esclusa da determinati ricordi se lei vuole. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

Ha convinto la ragazzina che, ora, fa uscire Mirako, la spinge fuori ed è lei che prende il sopravvento sulla mente di Kouki. Ode il suo dire, vuole davvero far fuori il Jonin, vuole portare la sua testa ma è conscia di non esserne in grado, conscia di non essere in grado di toccarlo perchè ha bisogno di potere, proprio il potere che lei cerca e solo con quello può ferirlo e fargli del male, solo con quello può totalmente colpirlo <Darti potere?> sorride, sorride divertito perchè sa che può farlo, sa che potrebbe provare a darle del potere <Tu non sei E-001, di te non me ne frega assolutamente niente. Sei un'essere inutile, ignobile, sei solo la spazzatura della vera E-001. Sei un putridume che deve essere estirpato. Io non voglio parlare con te, voglio parlare con la mia vera creazione, quella che tutti chiamano Kouki e sai perchè? Perchè quel carattere, quel modo di fare, gliel'ho dato io. Perchè se avessi voluto un'essere arrogante e sicuro di se, lo avrei creato a parte. Tuo padre non è Orochimaru, tu non raggiungerai mai la sua grandezza, tu non potrai mai prendere il suo posto in questo clan> insomma, ha capito che deve tenere a bada Mirako o potrebbe rivoltarsi contro di lui, potrebbe benissimo farlo, quindi è meglio mettere le cose in chiaro fin da subito prima che sia realmente troppo tardi per se e per il suo progetto <Tu non dovrai più presentarti a me o ti estirperò a modo mio, intesi?> la guarda negli occhi anche se la lascia avvicinare, non si muove, la fissa, lo sguardo serio <Ora, dimmi E-001, ci riuscirai in questo mese? Oppure lascerai morire tutti?> adesso parla direttamente a Kouki, non le dice se può darle potere o meno, non fa il minimo riferimento a quello ma perchè non lo fa? Ha i suoi motivi ovviamente. [AMBIENT]

15:42 Kouki:
  [Magione - Salotto] Le parole che Otsuki usa sono in tutto e per tutto un affronto nei riguardi di Mirako. Un vero e proprio affronto che non fa altro che accrescere la sua rabbia verso quell’uomo. Forse, non è stata proprio una cattiva idea parlarle in quel modo… forse ora Kouki stessa potrà fare affidamento su Mirako al cento per cento. <Tu avresti creato una ragazzina piena di sentimenti e debolezze? Una ragazzina che ha avuto bisogno di me per sopportare i tuoi esperimenti e le tue torture! Lei non vuole più avere nulla a che fare con te!> la rabbia divampa come un fuoco dentro il proprio petto. Si sente offesa, insultata, carica di rabbia… e quella rabbia non farebbe che procurarle una dolorosissima fitta di dolore. Entrambi le mani verrebbero quindi portate alla testa, strette attorno alle ciocche dei propri capelli, mentre le gambe inizierebbero a cedere. Le ginocchia molli, e il terrore di un nuovo svenimento prende possesso del suo animo. Non può svenire lì. La vista si farebbe distorta, la rabbia farebbe nascere in lei suoni gutturali che subito tratterrebbe. Quel male, quell’infezione del sangue, si fa sentire più che mai. Gli occhi quindi verrebbero chiusi, con forza, mentre cercherebbe di allontanarsi dalla scrivania eseguendo qualche passo incerto all’indietro. <Non potrai mai estirparmi!> un urlo contro Otsuki, e mentre al di fuori tutto sembrerebbe crollare come un castello di carte, da dentro la propria testa sarebbe ora la stessa Kouki a fare pressioni, mossa dalla paura di quello che sta accadendo con Mirako al comando. Teme tutta quella situazione e non vuole perdere il controllo ancora una volta. Ed è in quel momento, tra il dolore che danneggia Mirako, intenta a tenersi la testa, e Kouki che sgomita per la prima volta dall’interno per ritornare… la ragazzina lancerebbe un piccolo urlo esasperato, trovando la sua vittoria. <Vattene via!> Kouki riemergerebbe con forza, scacciando a fatica l’Altra, e ciò la farebbe crollare al pavimento con entrambe le ginocchia. Ansima, affaticata, mentre il dolore le martella la testa e le lacrime sputerebbero agli angoli dei suoi occhi. <Non posso… non ne avrei comunque la forza… lui è troppo forte…> anche se davvero volesse fare una cosa simile a suo padre, non potrebbe. La testa le gira, si sente completamente scombussolata da quello che è appena successo, qualcosa che la sfianca sia mentalmente che fisicamente, ma almeno sa che per un po’ Mirako non vorrà avere niente a che fare con Otsuki. Questo può essere sia un bene, che un pericolo. <Non ce la faccio più.> sibila contro quella situazione, contro il male che la perseguita, ma Otsuki non le ha detto ancora nulla riguardo a quei sintomi elencati, e lei non può andare via ancora. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

<Certo perchè per avere la forza bisogna essere deboli e non solo fisicamente ma anche mentalmente, solo così si può diventare potenti, solo così Orochimaru può rinascere. Creare qualcuno di spocchioso, arrogante e stupido come te non avrebbe giovato al mio progetto> sorride soddisfatto di quelle parole <Capisci cosa voglio dire? Per quanto tu affermi di essere figlia di Orochimaru, per quanto credi che questo sia il tuo destino...è una convinzione solo tua, tu non servi a niente e nessuno, non servi a E-001, non servi a me, non servi a Orochimaru e non servi a questo mondo> sorride ancora e ancora, convinto delle sue parole <Pensaci bene, chi ti accetta? Chi ti vuole? L'unico idiota che ha accettato te è stato quell'Oboro, ha preso con se anche la parte stupida di E-001. Siete fatti l'uno per l'altra, due stupidi insieme, due persone inutili sotto lo stesso tetto> insulta lei, insulta lui. Non vuole più vedere Mirako, non è la sua creazione, non ha creato lei e vuole Kouki, vuole solo e soltanto lei <Ti estirperò e se non lo farò io, ti estirperai da sola> il disprezzo verso quella parte che mina di distruggere il suo esperimento è tanto, davvero immenso ma ora, finalmente, Kouki torna alla luce con tutta la sua forza sotto gli occhi di Otsuki. La guarda tornare più forte di prima sentendone, poi, le parole e ancora sghignazza, sorride mentre la ragazzina cede cadendo a terra. Otsuki non si muove, rimane seduto a guardare quella scena <Allora metti fine a tutto questo e uccidilo, portami la sua testa e tutto finirà e per incentivarti, non sarà più un mese il tempo a disposizione ma una settimana a partire da oggi> il tempo diminuisce ancora di più, questo potrebbe gravare molto sulla ragazza <Per quanto riguarda i tuoi sintomi, faremo delle analisi ma ti posso dire che riguarda le tue emozioni. Stai provando troppe emozioni diverse in una sola volta e, non essendone abituate, ti affatica. E' una cosa normale, capita persino alla persone normali> indirettamente le ribadisce che lei è ancora un esperimento <E ora vai, vai e svolgi il tuo compito e ricorda, una settimana, non un minuto di più> la conversazione finisce qui e Otsuki sparisce in una nuvola di fumo. [END][End obbligatoria]

16:14 Kouki:
  [Magione - Salotto] Le parole di Otsuki non fanno che ferire ed oltraggiare ancora di più la figura di Mirako. Ne risente, eccome se ne risente… è come se ad ogni parola lei venisse uccisa pezzo per pezzo. Quelle parole sono veleno ed alimenteranno o la sua distruzione, o la sua più grande vendetta. Ma la presenza di Mirako ha la sua fine non appena Kouki riesce a riavere il suo controllo… la spazza via e la rilega nuovamente in quello spazio recondito della sua mente. Fa male, fa fatica… eppure si sente più forte. Ancora una volta è riuscita a scacciare Mirako prima che potesse fare dei danni ancor più maggiori, ed ora che, per una probabile vendetta contro Otsuki, lei sarà dalla sua parte. Rimane lì, in ginocchio sul pavimento, mentre le mani ora tornerebbero dritte lungo i fianchi e a fatica cercherebbe di mettere a fuoco la figura dello scienziato. <Ma come potrei? Lui è troppo forte per me…!> ma nulla, le sue più che valide argomentazioni non vengono ascoltate e il tempo anzi si restringe… e di molto. Da un mese, ecco una settimana. Troppo poco, pochissimo… deve parlare con suo padre il prima possibile. Non dice altro, non aggiunge parole, questo perché ha paura che il tempo possa restringersi ancora di più. Lentamente si rimetterebbe in piedi, traballando, stanca. <Le emozioni non mi darebbero problemi alla vista… penso che sia una qualche infezione, o da fumi tossici o da morso.> è tutto quello alla quale è arrivata. È partito dalle fogne ed è lì che sta il problema. Lui potrà darle un suo parere, e più pareri ha meglio sarà per lei. Non aggiunge altro, anche perché Otsuki svanisce in una nuvola di fumo, facendola rimanere sola e vuota. Si guarderebbe intorno, osserverebbe il mobilio, la stanza, e tutte quelle scartoffie che erano sulla scrivania. Non ha altro da fare ora, quindi si volterebbe e tornerebbe sui suoi passi, diretta verso l’esterno della magione. Forse si è cacciata in qualche guaio, ma lei aveva bisogno di tutto quello, tralasciando la parte di Mirako, e può contare sull’aiuto di suo padre, a meno che non la disconosca dopo quello che ha combinati. Ma una cosa è certa… è in un mare di guai. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END]

Kouki si reca da Otsuki per avere delle risposte ad alcune domande ma lo scienziato mette delle dure condizioni che Kouki è costretta ad accettare.

Note: niente da dire, molto brava come sempre ma niente exp.