[Cura] Hirashin

Quest

0
0

19:43 Hirashin:
  [Ospedale di Konoha] Il passo del giovane studente è pesante, alternato da qualche sbuffo proveniente dalla bocca che chiaramente lascia trasparire lo stato d’animo di Hirashin. Trova che andare in ospedale sia una dannata scocciatura, ma d’altronde quella contusione non sembrerebbe guarire da sola e suo padre si è fatto sempre più apprensivo. Non vuole dover rinunciare alla vita da ninja e quindi ha accettato di fare un salto nel prestigioso ospedale di Konoha dove chissà quanti medici lavorano. Ha puntato sull’orario serale sperando di non dover fare troppa coda, d’altronde il suo non è un caso grave quindi potrebbe voler dire aspettare un sacco. Anche il sensei gli aveva suggerito di fare una visita dopo la bastonata presa dal suddetto quindi la scelta compiuta, seppur sia frustrante, è quella giusta. I lividi che si era procurato in piazza erano già guariti da soli, almeno per quello gli è andata bene. Il giovane dai capelli bianchi oggi porta una semplice maglietta blu scuro, con degli ornamenti a spirale arancioni al livello delle spalle che termina all’interno di un paio di pantaloni lunghi neri tenuti su da una cintura in pelle. Ai piedi un paio di scarpe chiuse, non si sa mai che vi sia un dress code in un posto del genere. Non ha armi né attrezzatura ninja, anche perché ha sentito che è vietato e la sua dovrebbe essere una faccenda semplice. Alzando lo sguardo andrebbe a fissare l’entrata del luogo affermando <Che scocciatura!> e in qualche istante attraverserebbe i cancelli e poi la porta di quel posto deprimente. Si guarderebbe intorno e avvistando l’entrata del pronto soccorso andrebbe ad appropinquarsi ad esso per poi dire all’addetto <Salve, son qui per una contusione da kunai e una botta, vorrei vedere un medico>. Attenderebbe in seguito una risposta da parte dell’altra persona e in caso ci sia bisogno di attendere, andrebbe a sedersi su una delle sedie disponibili poco vicino. [Ch off]

La donna alla sede della infermeria dietro il bancone all'entrata fa un cenno verso HIrashin come per dire che lo sta ascoltando. Poi abbassa lo sguardo e compila dei moduli <nome prego> completata la parte burocratica glieli consegna e poi gli da anche un bigliettino con un numero sopra <siete il 56, appena dicono il vostro numero andate nell'ambulatorio da dove vi hanno chiamato> e quindi lo lascia andare. Il resto sono minuti infiniti di attesa, Hirashin sentirà chiamare diversi numeri, come un conto alla rovescia ma al contrario. Alcuni ci mettono più tempo, altri meno, purtroppo ci sono molti anziani oggi e questi, in qualche modo sono sempre in testa alla fila. <56, chi è il 56?> chiede una voce tra i vari ambulatori, appartiene ad una donna sulla quarantina. Viso ovale, occhi scuri e occhiali rossi, i capelli sono ricci e cadono fin sotto le orecchie nascondendo in parte le due perle ai lobi, un camice bianco su cui su un taschino si trova lo stetoscopio e il suo tesserino sanitario. Non è ne troppo alta, ne troppo bassa e seppure non sia truccata si vede comunque una certa cura che sottolinea la sua professionalità, bisogna andare da lei [Cure Hirashin chiusa]

20:02 Hirashin:
  [Ospedale di Konoha] Compila velocemente le quattro scartoffie e si andrebbe a sedere al primo posto libero che trova vicino a lui. L’aria dell’ospedale gli dà alla testa, probabilmente a breve sarà circondato da malati e la cosa lo turba un poco: lui non è lì perché è malato, bensì solo per un’inutile scherzo di un qualche ninja che doveva testare il suo interesse per il pericolo. Ha già deciso che finché non diventa genin non si metterà a fare l’eroe ad ogni occasione, deve prima crescere e diventare più forte per gestire le situazioni che sono più grandi di lui. Attende impaziente di farla finita il più presto possibile, facendo ticchettare il piede destro sul pavimento in un moto oscillatorio praticamente perpetuo. Non si è portato nemmeno qualcosa da leggere e ne rimpiange la scelta ora che deve rimanere lì con altri moribondi che lo guardano cercando di capire cos’abbia di tanto grave. I minuti sembrano non passare mai, vecchi che vanno giovani che vengono, una noia mortale. E pensare che potrebbe allenarsi in questo momento. Proprio quando stava per decidere di andarsene sente una voce annunciare il suo numero, ma a lui sembrano le trombe del paradiso. Velocemente si alzerebbe e muovendosi verso quella voce andrebbe quasi ad urlare <Qui! Sono io> per poi notare il volto di lei, soprattutto quegli occhiali rossi che saltano all’occhio. Letteralmente. Sembrerebbe un medico dal camice bianco che indossa, è anche abbastanza curata d’altronde. Senza aggiungere altro cercherebbe di starle appiccicato per ridurre al minimo la sua permanenza in quel luogo che come abbiamo già più volte sottolineato, gli dà la nausea. [Ch off]

Il medico abbassa lo sguardo andando a sfogliare la sua cartella nera che tiene nella mano destra, lo guarda e annuisce <Ah..signor Hirashin, buona sera, mi chiamo Madoka Iru, sarò il vostro medico curante per oggi> sorride cordiale al ragazzino senza sembra troppo forzata, <prego, entri e chiuda la porta> e con questo la donna entra all'interno dell'ambulatorio andando ad appoggiare la cartella sulla scrivania una volta questo ha chiuso. <si metta a sedere sul lettino> fa cenno verso il lettino bianco con la carta già srotolata in modo da accogliere un nuovo paziente. <allora, abbiamo un livido che dobbiamo controllare il braccio destro e una contusione al fianco destro, si tolga la parte superiore dei vestiti per cortesia> chiede la donna mentre si mette dei guanti da lavoro e sul bancone appoggia una pomata e degli oggetti necessari per curare le varie ferite. <il braccio ad ogni modo non credo che sia grave: se fosse rotto sarebbe gonfio e non lo riuscirebbe a muovere, ora controlliamo se nel fianco si è incrinato qualcosa, fa fatica a respirare?> chiede al ragazzo che, se e quando si sarà tolto la maglietta girerà attorno al lettino dando indicazioni, <stia ben seduto e faccia del lunghi respiri, devo controllare che sia effettivamente tutto in ordine> afferma la donna mentre poggerebbe la parte metallica e fredda sulla schiena del ragazzo. <allora, come va?> [cure Hirashin]

20:26 Hirashin:
  [Ospedale di Konoha] Segue la sua salvatrice per i corridoi del posto muovendo un poco la testa a destra e a sinistra per osservare con gli occhi il panorama di derelitti che lo circonda, neanche stesse attraversando l’Acheronte da solo con il suo nocchiere. D’altronde non siamo all’inferno ma ci siamo vicini, qualcuno più di altri. Si ripromette ad ogni metro di riuscire a diventare più forte in modo da non doverci mai più tornare in quel maledetto ospedale; bhe una cosa è certa: non farà il ninja medico. Spera che si tratti di una cosa rapida ed indolore, della serie una pillola e tutto va posto, anche se sa che non sarà così, d’altronde è almeno una settimana che gli fa male il fianco e la ferita non sembra guarire da sola. Andando a sostenere la porta con la destra, entrerebbe poco dopo la donna rimanendo per ora in silenzio fino al suo prossimo ordine. <Il lettino, certo> direbbe quasi imbarazzato facendo un balzo su di esso dopo aver poggiato le mani sul tessuto sterile ed essersi dato una spinta. E ora lo spogliarello ovviamente. Incrociando le braccia le porterebbe avanti, andando ad afferrare le estremità inferiori della maglia per poi rimuoverla in un sol colpo, rivelando oltre che al fisico asciutto ma comunque muscoloso, un gibollo sul fianco destro ed un bel livido all’altezza dell’avanbraccio dallo stesso lato. Il braccio si muove sì, un poco dolorante, più un fastidio forse, ma non sembrerebbe grave <Il braccio non da problemi, non è quasi dolorante> mentre poi si andrebbe a sfiorare la contusione sul fianco <Questa invece mi fa ancora male. Mi è arrivato addosso un kunai e non avevo protezioni lì, è stato circa 9 giorni fa>. Fa una breve pausa e poi riprende a parlare < Respirare ci riesco senza troppi problemi, fa solo male il punto del colpo > aggiungerebbe. Poi andrebbe a fare dei grossi respiri quando il medico appoggerebbe lo stetoscopio freddo sulla sua pelle. In effetti ora che glielo fa notare un po’ di dolore c’è, ma riesce a sopportarlo. <Era un lancio partito da abbastanza lontano, quasi 7 metri, il dolore è leggero mentre respiro>. Attenderebbe dunque altre indicazioni da parte del suo curante. [Ch off]

<bhe è normale che le faccia ancora male dopo 9 giorni se si tratta di un Kunai, e alla fine poteva essere peggio ma rimettiamo tutto a posto subito> afferma lei con calma <comunque tutto a posto alla fine: non c'è rottura o scheggiatura delle ossa, nessuna incrinatura> afferma la donna portando le mani verso il fianco con delicatezza <solleva il braccio, ti pizzicherà solo un po'> afferma la donna nel tentativo di tranquillizzarlo <hai un piccolo ematoma, vedi la zona?> afferma facendo un cerchio attorno alla zona ormai violacea tanto da sembrare scura con un alone giallo attorno <questa è la rottura dei vasi sanguigni fortunatamente non c'è neppure una emorragia ora osserva> dalle mani comparirebbe un alone verde acqua con la quale sfiora l'ematoma in questione. Inizia a pizzicare la cute del ragazzo ma al tempo stesso se ci butta un occhio potrà notare come il viola attorno alla ferita inizi a ridursi vistosamente ed a fare meno male. <ci vorrà un po' di tempo, rilassati il più possibile> afferma la donna continuando imperterrita. [cura HIrashin]

21:07 Hirashin:
  [Spedale in quel di Konoha] Ottimo è su un letto a torso nudo con una donna che lo tasta ovunque. Sembra la prospettiva dei suoi sogni, se non fosse che occorre guardare la cosa nel suo contesto. Infatti è lì perché deve farsi curare un paio di botte, in un ambiente che gli fa venire l’orticaria al naso. Il giovane segue le parole della dottoressa e quando questa gli dice di alzare il braccio, la segue a ruota, immaginando che gli sia andata bene quando questa parla di “rottura dei vasi sanguigni” e di ossa rotte. Subito dopo un alone verde appare sulle mani della curante, la cosa stupisce un poco il giovane Hirashin che non aveva mai visto un ninjutsu medico. Il pizzicare non dovrebbe dargli fastidio e invece scoppia in una risata quando questa comincia <AHAHAHAH>. Si tratta di un caso davvero raro, lui non ride praticamente mai, ma quella reazione strana è involontaria, magari la dottoressa sta stimolando qualche punto strano. Bhe fatto sta che non riesce a controllarsi andando a velocizzare così la respirazione. Non riesce a tenere lo sguardo fisso per la situazione ma di scorcio noterebbe la ferita ridursi gradualmente. <Fa stranissimo AHAHAHA> accennerebbe tra un singhiozzo e l’altro attendendo che questa finisca. [Ch off]

Eccolo li, abbiamo uno dei momenti più difficili di un medico ninja: I pazienti che soffrono il solletico <suvvia cerca di resistere> afferma la donna vagamente frustrata dalla reazione anche se ad un certo punto inizierebbe a ridacchiare, quasi Hiarshin le avesse attaccata la sgrigna. Intanto il livido si riduce e così anche il dolore. Il tutto alla fine si ridurrebbe solo ad una si larga macchia nera, ma di un nero più sano rispetto a prima. Si allontana alla fine abbassando le mani per poi andare verso il tavolino metallico dove ha lasciato la pomata. la apre e ne prende una noce andando a massaggiare con delicatezza quella parte ma espandendola fino al completo assorbimento. Farebbe lo stesso procedimento al braccio destro, finito anche li, la donna si allontana e va verso un lavandino dietro un tendaggio andando a lavarsi le mani. <molto bene, puoi rivestirti, poi ti prescriverò una pomata da mettere mattina e sera, il lividi andranno via da soli> Detto questo la donna va a scrivere la ricetta e gliela consegna <bhe, abbiamo finito qui, si riguardi e buona serata> a questo punto tocca ad Hirashin uscire con le sue gambe fuori dall'ambulatorio. [END]

21:29 Hirashin:
  [Ospedale di Konoha] La reazione di Hirashin forse non è la più consona alla situazione, ma sicuramente la più spontanea. Bhe almeno così anima la serata, anche se lui si vergogna profondamente di quella risata. Il medico non è certo lì per perdere tempo con un ragazzino che non sa contenersi, ma quanto questa accennerebbe ad una reazione simile, Hirashin si sentirebbe più a suo agio. Guarderebbe il colore della ferita cambiare e il dolore sparire <Wow> direbbe dopo aver arrestato la sua risata. Si farebbe massaggiare la zona con le mani impastate di pomata e osserverebbe il ripetersi del procedimento sul braccio. Questa volta però riesce a contenersi, tenendo comunque un sorriso forzato. <Grazie dottoressa> direbbe rimettendosi la maglietta. Prenderebbe poi la ricetta da lei scritta e facendo un piccolino inchino proferirebbe <Grazie ancora, sto molto meglio. Arrivederci> per poi voltarsi verso l’uscita e sparire il più velocemente possibile da quel posto. <Che bello mi sento meglio> direbbe soddisfatto del trattamento mentre si incammina verso casa. [Ch off][End]

Hirashin viene curato da tutti i mani per imposizione delle mani del medico.
Gloria al chakra.

OFF// Quest di cura necessaria in mancanza di medici pg e dopo una certa attesa da parte del giocatore ovviamente sotto il permesso di Kaori (permesso richiesto dal giocatore)