Come è fuori di qui?

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11:45 Shade:
  [Nei pressi delle porte] L’estate ormai sta lentamente giungendo al termine. L’autunno è ancora lontano, ma il fresco inizia ad avvicinarsi. Il problema è che si avvicina troppo lentamente, perché fa caldo. Fa troppo caldo per stare in casa, troppo caldo per le terme, troppo caldo per camminare in mezzo alla piazza senza una meta. Vorrebbe stare in un parchetto e nascondersi all’ombra di qualche albero, ma si sente ansiosa a stare da sola in questo momento. Il giorno prima ha rischiato, ha rischiato molto, eppure ripensandoci avrebbe rifatto tutto allo stesso modo, perché davanti ad una persona che viene presa a pugni al posto suo non riuscirebbe ad indietreggiare. Il solo ripensare a quella strana giornata, alla persona che l’ha salvata e alla preoccupazione di coloro a cui vuole bene, le porta un brivido lungo la schiena che la fa tremare per qualche secondo. Prende un profondo respiro, chiudendo gli occhi, per cercare nella sua psiche un minimo di calma e lasciarsi trasportare da essa. Eppure, nonostante la respirazione, la gente che le cammina accanto in città le fa paura. Ma a furia di fuggire dalla gente è arriva alle porte di Konoha. Un mondo, enorme, si trova esattamente fuori di esse. Un mondo sicuramente pericolo e pieno di insidie, ma grande, molto grande. Vorrebbe davvero vederlo, ma solo vederlo, senza nemmeno mettere il piede fuori da Konoha. Vorrebbe semplicemente mettere il muso fuori dalla città per capire se l’aria è davvero diversa rispetto a quella che tira dentro quelle mura. <Chissà cosa c’è lì fuori> lo dice fra se e se, ma il tono di voce è alto e curioso, il che potrebbe permettere a chiunque le si trovi nei dintorni di sentirla. Si aspetta il richiamo di qualche Ninja o di qualche Vecchietto che le dicono di non passare e di andare a studiare se non sa nemmeno cosa c’è fuori dalle mura della città in cui vive. Il vestiario è alquanto classico al momento. Indossa un Kimono tradizionale di colore bianco. Non ha armi con se, non ha un copri fronte perché non è un ninja e gira con un paio di sandaletti vecchi e rattoppati qui e lì con qualche cordino nuovo. Cerca di passare inosservata, lasciando anche i capelli sciolti su quel Kimono di bassa qualità che potrebbe confonderla con la gente di passaggio. [Chakra off]

11:48 Mekura:
  [esterno --> porte] Una bella giornata di sole, forse un po' troppo caldo. Oggi era giornata di allenamenti e si è portata i ragazzi dietro: Ai, Ken e anche Andoss perché no, almeno si faceva una passeggiata e sopratutto è terapeutico per la sua bambina cieca dato che devono imparare a collaborare insieme. Più o meno erano tutti in divisa da allenamento. Ai è completamente bendata dato che non ha occhi per vedere portandosi appresso il bastone di legno che Mekura le ha portato da Kumo. Pantaloni lunghi, blu scuro e una canotta bianca che lascia la schiena scoperta insieme a degli scarponi sono il suo abbigliamento da allenamento. Ken d'altro canto sta iniziando ad indossare una armatura di cuoio nera, un giacco che Mekura ha modellato per lui sulla base di un suo vecchio lavoro. Le cinghie sono davanti e lascia le spalle scoperte, scendendo fino sotto i fianchi dove si trova un paio di pantaloni color crema che arrivano fino alle ginocchia. Lo stinco invece sarebbe coperto da delle bende ed infine delle scarpe ninja scure. Le spalle invece presentano una maglia a rete tipicamente ninja, Ken forse aveva uno stile nel vestire che ricordava un po' troppo quello che poteva avere un ninja durante la seconda guerra, anche il coprifronte si trova diligentemente sulla fronte mentre Ai lo tiene legato al collo. Mekura invece, indosso porta una semplice canotta color crema con un casto scollo a u che scende fin poco sopra il seno. Alle spalle porterebbe un copri spalle di pelle scura sul grigio scuro che arriva a coprire l’intero arto sparendo sotto gli avambracci scuri. Porta una larga cintura grigio perla con una linea nera al centro che permettere alla ragazza di reggere la tasca porta oggetti in linea con il gluteo destro ed il tanto dentro il fodero in linea con la schiena. Gli arti inferiori sarebbero coperti da un paio di pantaloni neri aderenti con dei copri pantaloni di pelle e degli stivali alla fine a coprire fino a metà polpaccio.
All’interno della tasca porta oggetti sul fianco destro la ragazza porterebbe 6 tonici tra coagulanti e chakra, in particolare 3 coagulanti e 3 di chakra compreso tra questi uno speciale. Due stock di fumogeni, una bomba luce, e del filo di Nylon. Il tanto si trova infoderato all’interno del fodero dietro la schiena, in più nel cosciale porta kunai legato alla gamba sinistra la donna porterebbe 6 kunai, 3 di questi sarebbero collegati a delle carte bomba . Un sigillo potenziato invece si troverebbe sulla gamba destra, nascosto all’interno dello stivale preparato apposta per l’occasione insieme ad un’altro sigillo posizionato con scritto sopra il Kanji “potenza” sul petto sotto tale canotta a contatto con la pelle, da usare per necessità di rendere più forti le proprie tecniche Taijutsu. Insomma una rispolverata la suo vecchio armamentario prima di doverlo usare. In ogni caso eccola li che lentamente cammina diretta verso le porte del villaggio buttando sempre un occhio verso i suoi due figli <oggi che cosa abbiamo imparato Ken?> domanda verso il figlio più piccolo attirando l'attenzione mentre questo risponde muovendo le mani e gesticolando in una lingua silenziosa alla quale Mekura stessa risponde <bravo il mio cucciolo> Portando lo sguardo verso la porta intanto, noterebbe una figura familiare, sorride verso questa ma per ora è ancora troppo distante per salutarla correttamente. [Oggetti tasca porta oggetti 3 tonici coagulanti, 2 chakra normali + 1 speciale, 2 fumogeni, una bomba luce, un rocchetto di Nylon.][tanto][cosciale porta oggetti 6 kunai (3 carte bomba annesse)][armatura: vambracci, guanti ninja]

12:04 Shade:
  [Nei pressi delle porte] Se ne sta tranquilla osservando le porte con un’espressione sorridente. Ammette che si sente sollevata da quando non vive più nel suo appartamento, le manca tutto quello in cui ha creduto fino ad ora, ne sente profondamente la mancanza, ma sta cercando di andare avanti ad un passo decisamente veloce. Quando qualcuno le passa di canto però si irrigidisce, ne osserva la figura come alla ricerca di un coltello e la sua ansia scompare lentamente solo dopo esser stata superata. Oggi è da sola, al momento è da sola, e se le capitasse qualcosa come il giorno prima? Non saprebbe difendersi. Fortunatamente fra le poche persone presenti scorge il volto di una persona conosciuta. Il sorriso torna a prendere piede sul suo volto, evidentemente entusiasta di vederla e notare che, oggi, non è sola. <Mekura> la saluta da lontano, alzando la mano destra e agitandola con veemenza e ben poca grazia. Per esser sicura di potersi avvicina a lei più velocemente inizia a camminare in sua direzione. Sfortunatamente non può correre bene con quei sandaletti rotti, sennò le sarebbe direttamente corsa addosso. Ha la brutta abitudine di prendersi un po' troppe confidenze. Una volta raggiunta la Hyuga si fermerebbe davanti a lei, a qualche metro di distanza, probabilmente preoccupata di poterla disturbare. <Sei mai stata fuori dalle porte del villaggio> in realtà veniva da lì ma la domanda era quasi impossibile da porre per lei <Com’è lì fuori?> Le altre domande di cortesia, il ciao, come stai, che piacere rivederti, sono completamente scomparse dal suo vocabolario ed è talmente presa dall’idea di sapere cosa c’è esattamente fuori dalle porte del villaggio, che non si rende nemmeno conto della presenza dei due figli della donna e del cane. Li vede però, in un secondo momento, cosa che la porta ad inchinarsi leggermente in direzione del gruppo affermando. <Scusate ero presa dai miei pensieri. È un piacere conoscervi!> rivolto ai ragazzi ovviamente. [Chakra off]

12:23 Mekura:
  [esterno --> porte] La saluta alzando il braccio attirando l'attenzione di Ken che guarda la madre e poi la ragazzina successivamente mentre lo sguardo diventa più cupo. Alla domanda Mekura sorride pacata mentre Ken osserva quasi sarcasticamente la nuova giunta mentre Ai sospira pesantemente <qualche volta> risponde intanto la Hyuga la quale passerebbe subito alla domanda successiva <fa caldo, non esageratamente, ma qualche volta si sente, è una bella giornata di fine estate ed i percorsi sono ancora puliti...bhe in genere come è fuori è un po' come è a Konoha: piuttosto calmo se rimani nella strada, ma dipende cosa vorresti sapere esattamente cosa vuoi sapere del fuori> in effetti è una domanda piuttosto vaga quello che le ha fatto Shade. Il cane intanto scodinzola con la bocca aperta, Ken sembra restio a ricambiare il saluto mentre Ai si inchinerebbe elegantemente "mi chiamo Ai Hyuga, solo la figlia di Mekura" afferma la più grande che ha l'età di Shade. Ken invece continuerebbe a guardarla storto ,tanto che per presentarlo tocca alla stessa madre. Poggia la testa sul capo del ragazzino il quale se ne sta rigido e composto come un soldato e lo presenta <Shade chan questo è Ken, il mio figlio più piccolo> da notare che anche Ken ha una benda sopra l'occhio destro <è muto, nel caso ti posso rispondere io se vuoi chiedergli qualcosa>

12:44 Shade:
 Sospira a sentire l’affermazione della ragazza riguardo la proverbiale calma sulle strade. Porta una mano alla testa e inizia a grattare il cuoio capelluto con fare alquanto nervoso. <Calma e Konoha ultimamente sembra non poter stare bene nella stessa frase> ammette con un’espressione seria che va a stonare con i movimenti della mano. <Settimana scorsa un tizio ci ha lasciato a far la guardia ad un mansueto leone sotto la grandine> il tutto ovviamente dove? Nel mezzo della piazza. <E ieri un gruppo di cittadini di Konoha ha pensato bene di protestare apertamente il proprio odio per il paese e i ninja che hanno, a loro dire, lasciato morire tre bambini durante la…festa delle carpe o qualcosa di simile> ammette di non ricordarlo tanto bene. <La fortuna mi ha portata a ritrovarmi bloccata in una schermaglia fra ninja e cittadini…con un signore che ha espresso il desiderio di uccidermi per fomentare la rivolta> si sta sfogando con una persona che ha visto solo una volta nella sua vita e con cui non ha nemmeno tutto questo grande rapporto di amicizia. <Insomma se fuori è più tranquillo sono tentata di rimanere fuori dalle mura piuttosto che girare al suo interno da sola> anche se sta seguendo le lezioni in accademia per diventare Ninja non si sente per nulla sicura a girare fra le strade, considerando che è pacifica come pochi altri qui dentro. Smetterebbe di grattarsi la testa solo dopo aver sentito le parole di Ai. <Mi ha parlato di te. Ammetto di essere particolarmente entusiasta di fare la tua conoscenza. Sei probabilmente la prima persona della mia età che incontro.> ed è proprio per questo che sembrerebbe più rilassata rispetto ad altri momenti della giornata <Salve anche a te Ken. Sono lieta di fare la tua conoscenza.> Ammette osservando il razzino molto più deciso di lei per quanto riguarda l’affrontare il mondo. <Non ci sono problemi.> ammette considerando che non sembrerebbe voler dar peso a nessun difetto fisico, a prescindere da quale questo sia o da quanto sia accentuato o pesante per quella persona. <Voi due avete intenzione di diventare dei ninja?> e notando il copri fronte al collo della sua coetanea <o gia lo siete…?> sembra addirittura indecisa sulla seconda domanda.

13:21 Mekura:
  [esterno --> porte] mekura rimane in ascolto, sorridendo quasi mentre sente cosa è stata costretta a fare la ragazza. <Un leone eh? per caso chi te lo ha chiesto aveva i miei stessi occhi?> domanda Mekura cercando di indovinare nel caso si trattasse di Hiashi. <non capisco questa ossessione di prendersi dei leoni o altre creature che per essere nutrite a settimana devi avere almeno una piccola mandria di mucche. Già lui mangia come se ne avesse per due> punta il cane il quale sentendosi chiamato in causa gonfia fiero il petto per poi rotolarsi a terra. <in più soffrono, non è il loro ambiente...comunque continua> il resto della storia rende il volto di Mekura più scuro tanto che inconsciamente mette la mano sulla testa di Ken. <si so bene questa storia: c'era anche mio figlio li> afferma severamente lei prendendo un lungo respiro paziente. <la festa delle carpe è una festa tradizionale riservata ai nascituri maschi, in pratica è concesso solo a loro la possibilità di potersi costruire la propria carpa per poterla appendere al tetto di casa. le carpe sono praticamente degli aquiloni tubolari: l'aria passa dalla bocca ed esce dalla coda aperta. Qualcuno ha pensato bene di mischiare alla carta normale della quale sono fatta delle carte bomba facendoli passare in incognito...siamo stati fortunati che ci sono stati solo 3 morti> sospira portando una mano sulla spalla massaggiandosela mentre Ken gli fa cenno di lasciarlo perché sta stringendo <oh scusa amore> lascia la presa sul figlio e ricomincia a parlare <detto questo, c'è stata una sottovalutazione del problema in se: la missione era considerata di livello basso e hanno mandato solo dei genin pensavano che sarebbe stato sufficiente insieme ai ninja sensitivi di guardia nel perimetro, ma quei sensitivi li hanno ritrovati morti> insomma, il piano era premeditato <sono arrabbiata anche io...mio figlio poteva rimanere coinvolto, ma ho l'impressione che quelli con cui abbiamo a che fare non siano semplici terroristi, sono troppo efficienti> Tuttavia lei sta parlando di reazioni violente da parte degli stessi cittadini, cosa che le fa sollevare un sopracciglio ed incrociare le braccia, è grave una reazione del genere. <non credere, a prescindere da quello che pensi il mondo fuori è molto più subdolo di quanto sia a Konoha: avere quasi 7 anni di pace interi per un villaggio ninja è una gran cosa un traguardo che pochi riescono a raggiungere, non farti abbattere da quello che vedi ora> afferma lei cercando di tranquillizzarla. Ai intanto sorride verso Shade avvicinandosi quasi come se ci vedesse. "ti ha parlato bene di me?" ridacchia AI tenendo il volto alto "il piacere è tutto mio...davvero? anche se devo darti ragione, non riesco mai a trovare qualche mio coetaneo a VISTA" si mette a sghignazzare tra se e se per la battuta mentre anche il cane sembra in procinto di scuotere la testa. <questa era bruttina> sorride mentre Ai impunita continua a sghignazzare. "ehehe bhe, comunque no, non vorrei fare la ninja, non è la mia aspirazione, tuttavia, Mamma Mek ha sempre cercato di darmi tutti gli strumenti per poter vivere la mia vita nel caso lei venisse a mancare, insomma, non voleva che io mi sentissi debole e bisognosa che...potessi vivere la mia vita con qualche limite è vero ma capace di sopravvivere" Ken invece annuisce con vigore <ah bhe...lui vorrebbe diventare Anbu se è per questo e non è che mi piaccia molto> afferma giocando con una ciocca dei suoi capelli mentre ken assume una faccia dura, così tanto da sembrare caricaturale. <sono entrambi genin...però voglio capire i dettagli di che cosa è successo ieri...ti va di raccontarmelo meglio?> chiede alla fine incuriosita [ch on - stesso equip]

14:00 Shade:
 Ripensa al volto dell’uomo che ha dato loro il mansueto leone da sorvegliare sotto la pioggia. <No> direbbe incerta <almeno non credo. Il leone, della persona che intendi tu, parla per caso?> Ah si, perché Aslan alla fine ha parlato, e ha detto loro di essere pronti. Le parole di lei la trovano in accordo tranne per la parte della sofferenza. <Sono soffocati, e ci vuole davvero molto tempo e soldi, per potersene prendere cura, ma di base non dovrebbero soffrirne se trattati con cura. Non sarà come essere a casa, ma non credo siano così deboli a sopportazione. Almeno lui sembrava felice di esser stato portato all’asciutto alle terme.> Finalmente, grazie al racconto di Mekura, riesce a scoprire cosa effettivamente è accaduto alla festa delle carpe. Lo scenario è peggiore di quello che lei si sarebbe potuta immaginare, non era un semplice incidente, era un omicidio intenzionale e rivolto a colpire proprio i bambini del paese del fuoco. <Capisco molte cose ora.> ammette con aria pensierosa <Se lo avessi saputo prima…> se lo avesse saputo cosa sarebbe cambiato il giorno prima in fin dei conti? Nulla. <…no, non sarebbe cambiato nulla. Mi sarei comportata allo stesso modo.> ammette con sincerità, spiegherà il resto quando le verrà chiesto e comunque non manca poco prima che Mekura le faccia quella domanda. <Si, molto.> ammette verso Ai con voce squillante. <In realtà non è che abbiamo parlato molto di te. Mi ha però aiutato con un noto molto brutto che mi tirava i capelli in maniera molto fastidiosa> e poi ricorda di aver tremato pensando che stesse per farle del male <e lo ha sciolto spaventandomi a morte, ma quelli sono dettagli> fifona come pichi, ma ha il coraggio di gridare ad una folla inferocita. Alla faccia della fifa. Non riesce a trattenere una piccola risatina alla battuta della ragazza sulla vista, anche se poco dopo cerca di coprirla con un colpo di tosse, sperando che non si offenda. <Mi dispiace> e si inchina di nuovo in direzione di Mekura. Ha preso l’abitudine ad inchinarsi alla gente, anche se non accadrà mai il contrario. <Anbu?> chiederebbe sorpresa <Gli anbu non sono le macchine al servizio dell’hokage?> almeno questo ha capito lei dalla sua prima lezione. <Coloro che mettono da parte ogni sentimento per il bene del villaggio. Ma proprio tutti tutti> tutti. <Raccontarti meglio…c’è stato un grande casino. Eravamo forse cinque o sei ad osservare e cercare di calmare una folla inferocita che se la prendeva con Konoha e i suoi ninja. Dicevano che i Ninja difendono solo i nobili e lasciano morire la gente comune, come è successo ai loro figli.> Non racconta la parte di Fumiko e lo Hyuga per ovvie ragioni <Io non riuscivo a sopportarli. Non riuscivo a sentirli gridare contro coloro che sacrificano molto per il bene del villaggio e ho detto la mia…forse esagerando nei toni. Ma ero tanto stanca, ero esausta e mi faceva male il petto. Avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere, sembrava che stesse per scoppiare una rivolta. Ho gridato di smetterla, per favore, e la situazione è peggiorata. Si sono scatenati e non so bene cosa è successo agl’altri. Io mi sono ritrovata al centro della folla, un uomo è stato picchiato perché cercava di difendersi e …> sembrerebbe iniziare a farsi prendere dall’ansia mentre ricorda <uno ha tirato fuori un coltello. Ha detto qualcosa tipo “Boss la uccidiamo per fomentare la folla?” poi…> prende un bel respiro <poi ho visto del fumo, ho sentito degli insetti e un ragazzo mi ha tirata fuori dai guai, scomparendo prima che io potessi ringraziarlo.>

14:20 Mekura:
 <hum no...allora hai avuto a che fare con tutt'altro> un genjutsu? un gioco da parte di qualche buon tempone? magari una evocazione? strano. <no, non si tratta solo di cura e amore, gli animali selvaggi dovrebbero rimanere tali, casa loro è al di fuori del circolo degli umani, non sono animali da compagnia come cani, gatti, pesci e pappagallini.> è il suo punto di vista anche perché prendersene cura richiede enormi sacrifici e lei ha già due bestie selvagge che accudisce e il cane. Intanto Shade si scusa per la battuta di Ai ed è la stessa ragazzina a chiedere il perché "di cosa? tranquilla, ne dico di peggiori non ti devi scusare a nome mio". Il discorso cade inevitabilmente sugli Anbu e sulla descrizione sommaria che Shade ha su di loro <gli anbu si, ma chiamarli macchine è riduttivo, sono gli uomini delle squadre speciali addestrati nelle tattiche di pre guerra e intelligence...se c'è qualcuno che è da accusare alla fine sono loro: dovrebbero tenere conto del pericolo che sta accadendo al villaggio, ma la loro presenza sembra assente...forse stanno agendo nell'ombra ma già il fatto che non hanno tenuto sotto controllo la storia delle carpe e questa rivolta popolare significa che non stanno facendo un gran lavoro> per nulla, cosa staranno facendo? Il discorso si fa più dettagliato, a quanto pare non sono riusciti a controllare la rabbia della folla ed hanno cercato di calmarli a parole, Shade sembra ansiosa ed affranta da questo evento e poi qualcosa, una informazione in più: qualcuno cercava di manipolare la popolazione. <...Shade stai bene?> domanda alla fine la ragazza mentre osserva seria la ragazzina <prima di tutto...hai ed avete fatto il possibile, ingenuamente forse, ma avete cercato di portare la folla a ragionare, ma credimi quando perdi un figlio...quando qualcosa di caro ti è stato strappato via, qualcuno che aveva bisogno di te, che ti sorrideva la mattina e ti abbracciava dandoti tutto quello che sentivi di avere perso non senti ragioni e l'idea che in modo va avanti senza di lui è insopportabile, probabilmente mi sarei tenuta alla larga e li avrei lasciati sfogare, ma qui arrivo al succo della cosa: qualsiasi cosa volevate fare non sarebbe funzionata perché qualcuno stava manipolando la folla da fuori, in qualche modo stavano cercando di aizzare quelle persone perché alla fine dei conti stanno perdendo> è una situazione difficile e non pretende che lei capisca, ma cerca di essere quanto più chiara possibile <Hai già parlato con qualcuno di questa cosa?> domanda la donna in attesa di una risposta. [stessi tag - ch on]

14:35 Shade:
 Molti dettagli mancano alla descrizione sommaria di quanto accaduto quel giorno. A partire dalla lite fra i due ninja, di cui uno appartenente alla stessa famiglia della donna che ha di fronte, e il biglietto che le è stato lasciato dal ragazzo che l’ha salvata, il ragazzo che è fuggito e quello che si è trasformato per paura. Insomma ognuno ha reagito come meglio poteva, lei, avrebbe semplicemente preferito svanire nell’ombra. <Si, sto bene…solo che è stata una giornata difficile. Io ho armi, non mi piacciono, e ammetto di averne anche paura> direbbe fin troppo sincera verso la ragazza e i suoi figli. <Non posso dimenticare quando mi è stato detto in accademia. Davanti al sensei però mi sento un leone> giusto per riprendere il discorso di prima alla larga <Ma quando sono fuori qualunque tecnica io abbia imparato mi sembra inutile se misurata contro qualcuno di più forte di me. Non parlo di forza fisica, non solo di quella, tuo figlio sarebbe più forte di me. È convinto di quello che vuole fare, già da ora, e io invece ho paura. Ho paura di vedere la gente soffrire e di vederla morire senza nemmeno poter essere di aiuto. Io ho paura di tante cose, non mi piace vedere la gente soffrire, ma mi faccio forza, io ci provo> si sta di nuovo incartando in uno si quei discorsi che la portano effettivamente a soffrire delle sue indecisioni e delle sue debolezze, ma cerca di riprendersi, rispondendo all’ultima domanda della giovane e cambiando velocemente argomento. <Ne ho parlato con uno dei presenti all’accaduto e tu, nessun’altro.> Beh figli di lei inclusi ovviamente. Poi tornerebbe a guardare Ai e risponderebbe alla sua affermazione. <Non mi sono scusata per la tua battuta, mi sono scusata per aver riso ad essa> ammette con un sorriso andando a mutare la faccia in una abbastanza ironica sorridente dispiaciuta allo stesso tempo.[ch off]

14:51 Mekura:
 Mekura capirebbe in parte come si sente Shade, la mancanza di fiducia è solo un problema secondario che non aiuta in nessuno modo ma sicuramente meno importante di quanto invece è Shade: una persona potenzialmente pacifica, che non avrebbe molta vita tra i ninja se non sa adattarsi. <sei ancora una allieva, è normale che le tecniche che tu hai imparato ora non ti sembrano utili, un giorno tuttavia sapranno salvarti la vita, non devi fare paragoni ora con gli altri è prematuro, devi trovare la tua strada..e forse la tua strada non è l'offensiva, ma il supporto> afferma mekura portando le mani ad incrociarsi al petto prima di parlare della questione <ogni persona ha un suo scopo e una sua utilità, chi va nelle retrovie e chi va in avanscoperta, Shade, magari il tuo scopo non è puntare su delle tecniche offensive che devono uccidere l'avversario, ma magari il tuo scopo è quello di proteggere gli altri: creare muri, barriere, difese per la protezione dei tuoi compagni, magari potresti essere brava come medico o come sigillatore, credimi se ti dico che c'è sempre bisogno di persone che possano catturare i nemici e supportare i compagni senza infliggere per forza del danni ma portandoli alla resa per sfinimento. Si tratta di una strada molto difficile, per certi versi quasi mai irrealizzabile, ma le guerre possono essere vinte anche con metodi più gentili della spada o delle palle di fuoco sparate contro> magari la ragazza se ha talento può puntare a diventare una illusionista. <la tua strada è ancora da percorrere, non sai dove andrà, non devi paragonarla a chi ha già fatto la propria perché c'è inciampato più di una volta e spesso è più tortuosa di quanto possa sembrare, se non vuoi ferire il prossimo allora allenati per fare in modo di non ferirlo ma di mantenere il controllo sulla situazione e su questo> spiega lei verso la ragazzina lasciando a Shade il tempo di ragionarci su, Ai intanto ridacchia "è una battuta, l'ho fatta a posta per farti ridere" Mekura intanto ragiona su quella minaccia di morte, massaggiandosi il pento prima di scuotere il capo <probabilmente ti manderanno a chiamare per chiedere informazioni ulteriori.> [ch on - stessi tag]

15:10 Shade:
 L’idea di poter affrontare il mondo esterno senza effettivamente esser costretta ad uccidere sembrerebbe attirarla. La guarda con interesse, chiunque potrebbe capire che quelle parole le hanno in effetti portato speranza. <Ti ringrazio per l’incoraggiamento. È una cosa bella pensare che ti stai preoccupando per me che, sostanzialmente, sono poco più di una estranea per te. Proverò a parlarne anche con qualche sensei all’accademia!> ammette trattenendo l’entusiasmo in modo composto, tornando ad ascoltare le sue parole con confusione. <Difficile perché impossibile salvare tutti? O perché molto complessa?> potrebbe affrontarla anche se complessa, non ha problemi da quel punto di vista, e le cose potrebbero cambiare in futuro, rendendola magari una delle più sanguinarie sul campo di battaglia, anche se decisamente improbabile, non si sa mai cosa potrebbe accadere nella vita. <Ho conosciuto un insegnate in accademia che ha detto di essere un medico. Aveva i tuoi stessi occhi, ma non mi ha detto il nome, non credo di averglielo chiesto. Lei mi ha fatto capire che forse non sono tagliata a tutti gli effetti per la via che ho scelto di percorrere> storce la bocca, insoddisfatta di se stessa e torna ad ascoltare le parole sua coetanea. <Certo che devo ammetterlo Ai, quello che hai non è un cane, è un piccolo cavallo!> direbbe volgendo lo sguardo verso la palla di pelo un po' troppo cresciuto del piccolo nucleo familiare che ha davanti a sé. <Un po' vi invidio. Di certo non voglio un leone con me, ma un paio di cani non mi dispiacerebbero, anche a costo di perdere tutte le mie finanze al fine di prendermi cura di loro.> Ma non ha il coraggio di chiedere loro come potrebbe fare ad averne uno, anche perché si è appena trasferita a casa di Fumiko e non c’è molto spazio in cui rinchiudere una coppia di cani, soprattutto non di taglia grande quanto quelli che vorrebbe lei al suo fianco. <Immagino che sia una cosa normale sentire la versione di tutti, ma non saprei cosa raccontare, in realtà ho un po' paura di dire la mia versione dei fatti. Sono rimasta abbastanza scossa e ci sono cose che non vorrei ricordare e cose a cui avrei preferito non vedere, ma soprattutto domande che preferirei non mi venissero fatte> insomma ognuno si fa gli affari propri e tutti siamo felici e contenti.

15:36 Mekura:
 La hyuga scuote il capo <dovere, non lo faccio solo per te, lo faccio anche per me stessa: avere persone che sono pronte è essenziale e guidare i nuovi ninja è compito di tutti gli shinobi e kunoichi che possono vantare una certa esperienza> insomma, non è solo perché Shade l'ha presa in simpatia, ma pre rendere il villaggio più forte, per non lasciare una persona senza scopo <ed inoltre, so cosa significa avere dei dubbi, provo empatia per quello che stai dicendo..anche se in passato ti ho detto parole ben più dure sull'argomento> ricorda la prima volta ed il fatto che potrebbe averla terrorizzata con il suo parlare, con il fatto che un ninja alla fine deve essere pronto mentalmente ad uccidere...dovrà imparare anche lei, ma ci sarà tempo per questo. <per entrambi i motivi e perché non tutti vogliono o chiedono di essere salvati, dovrai affrontare scelte difficili che spesso si scontreranno con il tuo modo di essere e la tua emotività, dovrai imparare a non farti trascinare dal male che sarai costretta a vedere> ma i più saggi, sanno che abbandonarsi al male alla fine è una strada che tutti percorrono. <un medico Hyuga?> una lei, a quel punto schiocca la lingua e si lascia scappare un "ahhh" di comprensione ed un sorriso <ho capito di chi stai parlando: Kaori> sorride lei capendo magari che ne hanno discusso e comprende come possono essere arrivati a quella discussione. <ai tuoi tempi avevano dei dubbi anche su di me, ma puoi chiedere a chiunque per capire che alla fine la mia strada come Kunoichi l'ho trovata...certo, avere difficoltà nell'uccidere qualcuno è un problema, è quasi inevitabile prima o poi che accada ed attaccarsi all'idea di non farlo è un particolare controsenso in un mondo come questo, detto questo il destino non segue regole fisse, un giorno potresti abituarti, o potresti fare pace con la regola della "morte tua, vita mia" e fare di tutto per evitare che si arrivi a questa, ma accettare nel caso succeda> sospira <non è facile, tutti affrontiamo un momento in cui ci guardiamo le mani e le ritroviamo rosse di sangue, metaforicamente o realmente e ci disgusta, ma è anche vero che ogni azione che facciamo, lo facciamo per la nostra sopravvivenza e per quella dei nostri compagni...non è una cosa che si può insegnare ed un giorno lo proverai con l'esperienza, ma fino ad allora allenati e cresci> le cose troveranno il loro corso, e la cosa la colpirà forte, con violenza, ma deve essere lei a provarlo se vuole continuare su questa strada. "vuoi coccolarlo?" chiede AI sorridendo mentre allunga una mano verso Andoss che la lava letteralmente con una sola passata di lingua. "non credo che perderai le finanze per due Cani, già con un paio di missioni ci si guadagna abbastanza per sopravvivere da soli come ninja, mamma ti ricordi i primi temi?" Mekura porta gli occhi al cielo <...un sacco di sacrifici ma fortunatamente eravamo aiutate un po' tra il mio lavoro diviso tra polizia e le missioni ninja insieme ai doveri verso il clan...non me lo ricordare sono fatiche che ho sopito> si lamenta un poco ridacchiando alla fine per poi scuotere la testa. Mekura piega il capo di lato e non sorride questa volta ma sembra comprensiva <Shade, ti parlo come ex poliziotto: tutto quello che sai è per la salvaguardia del villaggio, tralasciare determinate informazioni è reato. Sei scossa, ma fallo per un bene superiore, è questo quello che si chiede ad un ninja, una persona pronta a tralasciare le proprie paure per reagire contro una minaccia o un male che mette in pericolo i più deboli...questa almeno è la visione accademica> [ch on stessi tag]

16:00 Shade:
 L’esperienza è proprio quello che veramente le manca, ma si fida di Mekura cosa che le permette di prendere per vero tutto quello che dice. Ingenua come non mai, ma lei è comunque una delle prime persone a cui ha dato fiducia, l’ha salvata da una situazione molto nodosa. <Il passato è passato> Ammette con leggerezza sorridendo e dondolandosi un po' sul posto. <Inutile stare a guadarlo e soppesare minuziosamente ogni dettaglio e ogni parola> perdoniamo tutto e tutti se promettono di non farlo più o lo dimostrano in un modo o nell’altro. <Capisco. Se non vogliono essere salvati li salverò con la forza> sembra essere particolarmente convinta di quello che dice <e se le cose dovessero mettersi nel peggiore dei modi…non so cosa farò a quel punto, spero solo di non doversi mai arrivare> testarda come non mai. Una bambina chiusa nel corpo di una persona forse un po' troppo cresciuta. <Kaori. Ha un bel nome! La cercherò la prossima volta che metterò piede in accademia> che spera non sia mai dopo quello che è successo ieri, sinceramente spera davvero che non succeda mai. <Non voglio attaccarmi fortemente all’idea di non farlo a dire la verità. Se ho la possibilità di non farlo sarebbe meglio per me, ma se necessario…dovrei davvero lasciarmi morire? Non amo nessuna delle due idee a dire la verità, morire e uccidere qualcuno dal mio punto di vista è sempre una sconfitta. Qualcuno ha perso qualcosa che vale più di qualunque credo, più di qualunque verità e più di qualunque guerra. Chi lo trova divertente non merita la libertà di parola o la libertà di giudizio, ma non merita nemmeno di fare la stessa fine delle sue vittime. Chi lo fa per necessità … non potrei mai dargliene una colpa, ma è una situazione comunque brutta> Se non le piace non le piace. Poi lo sguardo si sposta verso Ai e con gli occhi pieni di speranza, e anche la voce, andrebbe a chiedere <Posso davvero?> cercherebbe di avvicinarsi al cane e alla ragazza, contenendo a stento la sua felicità. Cercherebbe anche di piegare le ginocchia per scendere ad un livello di altezza più accettabile per il canide. Andrebbe ad allungare una mano, palmo tenuto verso il basso, abbastanza debole verso lo stesso botolo peloso per farsi annusare. Una serie di piccole cose che crede siano necessarie per non farsi vedere come una minaccia o un nemico. <Davvero non rischio di morire di fame per due cani? Quasi quasi li prendo subito> prima però cambia casa come minimo. Le parole di Mekura però la portano ad alzare lo sguardo verso di lei e domandare ingenuamente <E se la minaccia può essere arginata? Non tutto il male viene per nuocere>

16:26 Mekura:
 Ecco NO! è proprio il contrario di quello che doveva capire la ragazza <non funziona così, non puoi salvare qualcuno per forza> questi bambini...da dove nascono queste idee malsane? Forse non doveva dare il nome di Kaori a Shade, magari era meglio se lasciava perdere...al momento è l'ultima che ha interesse a sentire certi discorsi. Si, Shade non è proprio capace di sopravvivere in questo mondo, non può continuare a pensarla così e Mekura non risponde a quello che sta pensando la ragazza, è meglio chiudere immediatamente questo discorso sbagliato che sta facendo senza contare che è paradossalmente molto, molto ipocrita. Parla di salvare le persone obbligandole a "salvarsi", chi non la pensa come lei non merita di avere libertà di parola...oh questa ragazza è tutto meno che una liberatrice. <tu hai delle idee molto confuse della vita, molto> sospira parlottando a bassa voce <immagina che qualcuno ti uccida perché tu non hai voluto farlo: le persone che ti sono accanto i tuoi compagni vorranno vendicare la tua morte, non se ne staranno li senza fare nulla, questo scatenerà una serie di eventi che porteranno potenzialmente alla morte dei tuoi compagni e tutto questo perché non hai voluto fare qualcosa> afferma la donna seriamente <ora immagina che tu per questa scelta di non uccidere, finisci per uccidere te un tuo compagno, magari sei l'unica vicina che può fare qualcosa, magari il tuo compagno è a terra ed ha bisogno di una mano e non puoi difenderlo, puoi solo attaccare il tuo nemico: cosa fai? lasci morire il tuo compagno? é vero che uccidere e morire sono due sconfitte, ma devi decidere cosa è meglio perdere: la tua vita o quella del tuo nemico. In ogni caso ci sono sempre delle conseguenze, non c'è una scelta giusta da fare, ma solo una scelta, quello che stai proponendo è una non scelta e l'apatia è morte, forse non per te, ma per tutto quello che a fatica ti sei costruita. Amicizie, compagni, una casa, una famiglia, non reagire per esse è quasi peccaminoso> spiega la donna cercando di farsi capire da Shade. Intanto la belva si avvicina annusando e strusciandosi contro le ginocchia e le mani con la coda che batte contro il polpaccio di Mekura li vicina. <stai cercando una via di fuga per non parlare di quello che è successo con chi devi?> incrocia le braccia quasi a mo di predica <ora ti do un'ordine da superiore: appena vieni chiamata informi immediatamente chi devi quello che sai, su questo non transigo> [ch on - stessi tag]

16:48 Shade:
 Liberatrice? Non ha mai nemmeno pensato di esserlo. Probabilmente le sue idee sono confuse ma quello che dice Mekura. Il fatto che sia seria in qualche modo sembrerebbe turbare la giovane che si trova ad essere contraddetta sotto ogni punto di vista e si rialza senza pensare più al cane da cui era tanto attratta. <Probabilmente hai ragione> ammette osservandola negl’occhi, pronta a controbattere le sue affermazioni. <Probabilmente le mie idee sono confuse, ma non capisco perché tu non guardi anche il rovescio della medaglia. Immagina che io uccida quel qualcuno nel tuo esempio ha ucciso me. Lui non ha di certo una famiglia, non ha di certo una vita, non ha di certo dei compagni che vorranno vendicarlo e non ha sprecato nulla della sua vita perché ucciso da me> questo è quello che evidentemente le dà fastidio <Come ti ho detto, preferirei non farlo, ma non significa che non interverrei per aiutare un amico o un compagno. Dimmi Mekura, dimmi la verità, tu che sei più esperta di me, tu che vivi in questo mondo> quello ninja ovviamente <da più tempo di me, che hai visto più cose, tutte le persone contro cui hai combattuto erano mostri senza cuore, senza casa e senza famiglia che si sarebbero divertiti a toglierti la vita solo per semplice gusto. Solo per vederti agonizzare o esalare l’ultimo respiro. Non voglio cambiare la tua visione del mondo, né tanto meno imporre la mia, sto cercando di capire perché quello che è per noi non deve esserlo anche per loro! Non siamo gli unici al mondo ad avere una casa e degl’amici. Ed ecco che torna ad osservare il cagnolone e a cercare di dargli un po' delle sue attenzioni, anche per lasciare andare il discorso di prima. <Vuoi sapere se ucciderei per salvare un compagno? Potrei mai non salvare un amico? Mi crederesti se ti dicessi che potrei arrivare a fare del male a chiunque si piazzi fra me e lui?> Ma fare del male è una cosa, uccidere è un’altra. Il fatto le dia un ordine da superiore all’improvviso non sembrerebbe piacerle molto. <Si signora. Avviserò le autorità di tutto quello che so> il tono è infastidito ma sembra sincera.

17:08 Mekura:
 Solleva un sopracciglio mentre questa cerca di rispondere alla sua domanda con un'altra domanda, cercando di mettere in dubbio quello che la donna ha imparato per esperienza anche se dice che non vuole farlo. <erano persone che mi volevano morta, erano persone che stavano facendo del male a degli innocenti e li ho uccisi, probabilmente avevano una famiglia, degli amici, ma hanno fatto le loro scelte: loro erano pronti a massacrarmi ed eseguire degli ordini, non importa se la cosa piacesse a loro o meno, non importa se la cosa piacesse a me> afferma la donna seriamente <io ho imparato ad uccidere alla tua eta, l'ho fatto, perché delle persone mi hanno rapito, mi hanno costretto in una cella che annullava il chakra, mi hanno torturato e mi stavano usare come cavia da laboratorio...ti pare che mi interessasse sapere perché me lo stessero facendo e se avevano una famiglia o degli amici?> Lei è diventata prematuramente una assassina, ma lo ha fatto per sopravvivere. <questa è la verità: non siamo qui per dirci cosa è giusto o sbagliato, è una vita fatta di sacrifici, di terribili scelte e perdite e lo facciamo per permettere a molti altri di non fare queste scelte...la pace è fondata su strade di sangue, oltre che alle parole di pace è una realtà indiscussa> non ha paura di questo confronto, non è la prima volta che gli fanno una domanda del genere e la risposta è sempre la stessa. <lo spero che tu lo faccia potrebbe risultare necessario> la morte alla fine è solo una conseguenza. Alla fine sospira <brava> porta le mani ai fianchi e si massaggia il collo <bene, direi che è ora di andare bambini, Shade vuoi venire a sgranocchiare qualcosa?> chiede la ragazza invitandola a seguirla. [ch on - stessi tag]

17:27 Shade:
 In un discorso delicato come quello appena affrontato con la Hyuga si ritrova a vedere il mondo non dalla prospettiva di un nemico, ma da quella di un alleato. La prima parte del suo discorso, quella dell’aver ucciso delle persone di ogni genere non può controbatterla in alcun modo, non potrebbe mai farlo, trovare anche solo le parole sarebbe difficile. Quando però le racconta il momento in cui ha iniziato ad uccidere beh, quel momento, la porta a pensare cosa avrebbe fatto lei e, con un’espressione alquanto sconvolta, si ritroverebbe a pensare che avrebbe fatto la stessa identica cosa. <Capisco> andrebbe a commentare brevemente, bloccata sul posto, sconvolta dal suo stesso pensiero. Forse davvero il discorso di Mekura è giusto, forse davvero uccidere è una necessità che ti si può parare davanti. Una necessità che cercherà di evitare il più possibile, ma quel piccolo tarlo che le ha appena la Hyuga, senza nemmeno saperlo, potrebbe fare più danni di quanto lei non potrebbe mai immaginare. Per fortuna la sua strada non è ancora scritta da nessuna parte ed è ancora tutto da decidere. <Va bene…ho paura a dire che credo di aver capito il tuo punto di vista> e la cosa la turba e non poco. A volte, con i bambini, basta essere diretti. Con Shade sembrerebbe aver funzionato. <Oh si vengo anche io!> e magari cambiare argomento colloquiando tranquilla con Ai del più e del meno, invece di continuare ad affrontare simili discorsi con gli adulti [End]

17:35 Mekura:
 Sicuramente è triste dire ai bambini che babbo natale non esiste, nessuno vorrebbe trovarsi in quella situazione, stessa cosa con Shade. Per deve e la ragazza in parte sembra aver capito. <vieni qui> fa un cenno chiedendo alla ragazzina di avvicinarsi <combattere per la propria vita non è inumano, l'opposto potrei dire e con il giusto allenamento si può trovare il modo di uccidere il meno possibile> afferma la ragazza con calma portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <ma ci sarà tempo per parlarne, è una bella giornata, non ce la rovineremo in questo modo, ti piacciono i dango?> chiede a tutti prendendo Ken per sollevarlo da terra e portarlo dietro alle sue spalle in modo da divertirsi un po' con lui mentre Shade e Ai parlano tra di loro: è una bella giornata tutto sommato. [end]

Mekura e Shade parlano tra loro, sul fatto di essere un ninja, sul fatto di cosa sia giusto o sbagliato e dei sacrifici che bisogna imparare a fare.