Rapporto

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14:56 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Finalmente è nuovamente a Kusa, finalmente torna nel villaggio dell'erba dopo abbastanza tempo passato a Konoha e come ogni ritorno, gli spetta anche il lavoro. La fucina è aperta, vi è qualche apprendista che gestisce il bancone mentre lui è al palazzo del governo a sistemare qualcosina in ufficio. Aiuta Yukio con la gestione degli shinobi, da promozioni ai deshi meritevoli di divenire genin e segue l'andazzo di tutti quanti i ninja del villaggio per vedere dove vogliono andare a parare. Insomma, non è un compito propriamente facile ma deve svolgerlo o il tessai lo butta fuori dal villaggio senza pensarci due volte. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Le armi non sono ammesse purtroppo ed ecco perchè le ha lasciate al primo piano con gli agenti di sicurezza senza dimenticarsi di dire loro di non toccare la samehada o potrebbero ritrovarsi senza mani o peggio, senza un pezzo di braccio. Al momento si trova in ufficio, è da solo, seduto a una scrivania con tanti fascicoli da controllare, il tavolo è pieno di scartoffie e fogli, complice anche il tumore appena superato. E' rimasto lontano dai suoi doveri per molto tempo ma ora deve rimediare, deve tornare ad avere tutto quanto sotto controllo e non solo. Ha mandato una lettera ad Hajime intimandolo di rientrare a Kusa per alcune novità e oggi dovrebbe avvenire l'incontro con il genin, oggi dovrebbe riuscire a vederlo proprio in quell'ufficio, sempre che gli abbia dato retta. Legge, nel mentre legge così da ammazzare il tempo, si informa sui nuovi deshi che frequentano l'accademia, su tutti coloro che presto o tardi potrebbero prendere il suo posto. [Chk on][Armatura pesante]

15:02 Hajime:
 In genere dopo una lunga assenza si dovrebbe avere nostalgia di casa. Ma a dire la verità ad Hajime non mancava per niente il villaggio. Non che gli dispiaccia essere tornato eh, qui si sente sicuramente più al sicuro, però semplicemente non ha qualche legame che lo porti a preferire questo posto più che altri. Diciamo che è legato a questo posto perchè è un ninja di questo villaggio, inoltre lo preferisce perchè conosce la zona, conosce i posti dove s'è sempre mosso e quindi ha meno paura. Comunque sia, sa benissimo che la prima cosa che deve fare è un rapporto sulla situazione, anche perchè non sa ancora quale ramanzina o peggio lo aspetti. Quindi, sceso dal treno che collega Konoha a Kusa, si è fiondato più o meno direttamente verso il centro, il palazzo del governo, o meglio verso quei tre edifici che lo compongono. Non indossa niente di particolare, gli stessi abiti del giorno prima che, per ovvi motivi, non si è potuto cambiare. Quindi una semplice tuta nera, con la parte inferiore che gli arriva alle caviglie, tenuta li ferma da un elastico interno per lato. La parte superiore, sempre dello stesso colore, ha le maniche corte, con una zip che la tiene chiusa centralmente. Sulla fronte ha messo però il coprifronte con il simbolo del villaggio, lo stemma che caratterizza i ninja di Kusa. Ai piedi dei sandali marroni accompagnano il tutto, mentre porta sulle spalle lo zaino che ha all' interno tutto il resto dell' equipaggiamento, dall' armatura alle armi. Ha addosso tutti i segni di un viaggio abbastanza lungo, I capelli bianchi sono un po' unti, anche se a Konoha è riuscito a dargli una veloce pulita nel giorno in cui ci ha alloggiato con Raion arrivati da Kiri. Sotto gli occhi ha due segni neri, occhiaie che vanno proprio a rappresentare qualcuno che ha dormito poco e male. Una leggera abbronzatura sugli arti e sul collo/viso, la parte più esposta al sole, che viene facilmente messa in risalto dal chiarore della pelle negli altri posti. è un po' sbilanciato in avanti, con una leggera gobba, dovuta più che altro al peso dello zaino che, per non essere troppo sbilanciato, lo porta a buttare il proprio corpo per l'appunto in avanti. Arrivato nei pressi della palazzina, subito viene notato e avvicinato da chi di dovere all' ingresso. Generalmente nessuno è autorizzzato a girare li senza un buon motivo, ed infatti il ragazzino spiegherebbe la situazione, facendo anche vedere la lettera mandatagli dal proprio superiore, Raido Oboro, con la necessità di vederlo per fare rapporto. Lo zaino gli viene "confiscato", o quanto meno è costretto a lasciarlo all' ingresso, visto che in esso tiene tutte le cose tra le quali le armi. Probabilmente qualcuno di quei ninja sarà anche capace di percepire il chakra altrui, notando quindi che il genin non lo ha attivo e non dovrebbe assolutamente essere una minaccia. Viene quindi guidato ed indirizzato davanti quello che dovrebbe essere l'ufficio del Jonin. <è permesso?> Andrebbe a chiedere dall' esterno, bussando leggermente sulla porta dell' ufficio.

15:16 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Il ragazzo arriva alla porta dell'ufficio, non ci ha messo molto a conti fatti, meglio così, meno scartoffie da leggere per lui. Posa i fogli e si appresta a togliere gli occhiali dal viso, nessuno deve vederlo con quelli addosso, solo pochissimi eletti <Vieni pure> è seduto su una sedia in pelle, lo schienale è alto, i braccioli sono in pelle anch'essi e ha le ruote, perchè non può esistere un ufficio personale senza una sedia girevole con le ruote. L'ufficio si presenta come il più classico dei classici, appena entrati si può vedere la scrivania davanti con l'Oboro seduto dietro, davanti alla scrivania vi sono un paio di poltroncine più piccole di pelle nera e questo non girano ne si muovono. Sulla scrivania sono presenti molti fogli e anche un computer con schermo a tubo catodico; per quanto Kusa è avanzata, non ha ancora fatto chissà quali progressi tecnologici in quell'ambito. Le pareti sono di un giallo molto opaco e alle spalle del Jonin vi è una grande vetrata che si affaccia su tutto il villaggio. Alla sinistra, dal punto di vista della porta, vi sono degli scaffali fatti alluminio, molto resistenti e funzionali; ogni scaffale ha 4 cassetti e ognuno dei quali contiene dei fascicoli. Sopra ogni scaffale abbiamo della piantine piccole per decorare la stanza, così come sulla destra dove ai due angoli del muro vi sono delle piante grasse. Insomma, un ufficio semplice alla fine <Siediti pure Hajime> va a dire una volta che il ragazzo abbia oltrepassato la soglia. Attende pochi attimi, giusto il tempo per permettergli di sedersi <Come stai?> prima domanda, molto tranquilla, giusto per rompere il ghiaccio con qualcosa di semplice e non andare diretti al punto, non è completamente privo di sentimenti <Hai scoperto altro a Kiri oppure da quando me ne sono andato è rimasto tutto tranquillo?> ennesima domanda, lo spinge a fare un rapporto completo e ufficiale davanti a lui. Nel mentre che pone le domande va a prendere un foglio bianco e una penna nera, il minimo indispensabile per prendere appunti e non ritrovarsi alla deriva quando deve tirare le somme della questione <Sono tutto orecchi> e ora non gli resta che aspettare la risposta del ragazzo in merito a questa questione. [Chk on][Armatura pesante]

15:29 Hajime:
 Al segnale dell' altro entrerebbe nell' ufficcio, muovendo qualche passo per dirigersi davanti all' altra figura, ovviamente dall' altra parte della scrivania, ovvio. <Raido-Sama> Direbbe facendo un inchino abbastanza marcato con il busto, tenendo però sempre il viso alto nel guardare l'altra figura. Ultimamente è un po' paranoico, gli viene naturale cercare di tenere le cose sotto il proprio sguardo anche se sa che non potrebbe farci nulla per fermarle. Andrebbe a sedersi quindi, prendendo posto dove l'altro lo ha invitato a sedersi. Come sta? Probabilmente è la domanda più difficile che l'altro gli potrebbe porre, anche se magari l'ha fatta solamente per rompere il ghiaccio. Con voce ferma, sguardo fisso sull' altro, forse un po' perso in qualcosa che solo i pensieri del ragazzo possono vedere, andrebbe a rispondere. <Sono vivo Raido-Sama... E per quanto non mi senta molto bene il mio corpo non ha riportato nessun danno... Quindi direi che come ninja sto perfettamente signore> Andrebbe a rispondere, lasciando da parte tutti quei sintomi che lo stanno accompagnando da un po'. <Da quando è partito... Dopo un po' è arrivato Raion sensei. Ho ricevuto una maschera da quell' organizzazione... è nello zaino che ho dovuto lasciare all' ingresso> Fa un attimo di pausa, cercando di concentrarsi per pensare ad altri particolari. <Abbiamo cercato altre informazioni... Ma purtroppo non siamo riusciti a pensare ad un modo per far avvicinare Raion sensei a quella taverna senza essere prima avvistato... E quindi non c'è molto altro che ho scoperto... Seguendo gli ordini del sensei infatti ho continuato a fare come se nulla fosse successo... Non posso dirle se Raion però abbia ottenuto altre informazioni> Confessa, non avendo passato tutto il tempo insieme, non sa cosa l'altro abbia fatto in quei momenti dove erano divisi. Non c'è molto altro da aggiungere a dire il vero, anche se vorrebbe fare un miliardo di domande, ma capisce anche che non lo compete, ne è suo compito, per ora.

15:53 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Un cenno del capo nel sentire il suo nome e poi quell'inchino abbastanza profondo che francamente non capisce <Non c'è bisogno di tanta formalità> basta essere così formali, va bene che è un genin ma la situazione è abbastanza grave e va risolta e poi, non è mica il Kage anche se è un suo superiore. Lo osserva mentre avanza e si siede sulla sedia. Tutto normale, tutto tranquillo fino a quando le risposte non cominciano ad arrivare e la prima lo lascia quasi stranito, è vivo, una cosa che non avrebbe mai immaginato a questo punto <Fisicamente ma tu hai capito cosa intendevo io e lo hai capito anche meglio di me> non vuole che faccia il furbo con lui, non vuole che gli nasconda niente perchè non sta bene, non lo sta per niente ed è palese persino a uno come lui. Tolto questo piccolo particolare, ne arrivano altri più succosi, molto più interessanti, a cominciare dalla presenza di Raion a Kirigakure <Raion Seiun?> lo conosce, purtroppo lo conosce, è lo stesso che ha fatto strani apprezzamenti sulla propria figura e davanti a Kaori per giunta. Non gli sta antipatico, non ha mai approfondito un discorso con lui e non gli interessa nemmeno farlo visti i gusti dell'uomo, fondamentalmente ha paura di cosa possa succedere <Descrivimi questa maschera, perchè te l'hanno data? Cosa dovevi fare?> vuole sapere tutto altrimenti non può ricollegare le informazioni in suo possesso con quelle del genin, tutto è di fondamentale importanza ma purtroppo nient'altro viene alla luce, niente viene più detto, solo cose abbastanza inutili per l'argomento <Capisco> ha coinvolto anche Raion in questa storia, non sa se esserne felice o meno di questo però si, il ragazza ha bisogno di aiuto <Prima di tutto vorrei chiederti scusa per non essere venuto a Kiri dopo il tuo messaggio, ho avuto problemi di salute e i dottori non mi hanno permesso di uscire dall'ospedale> non dice altro su questo, meglio tenere segrete le sue vere condizioni o potrebbe accadere il finimondo sul serio <Ma, nel mentre, ho scoperto qualcosa su questa organizzazione e mi sono informato anche su ciò che il Mizukage ha in mente. Essendo lui mio sensei personale, ci siamo scambiati dei messaggi privati e mi ha confermato di essere a conoscenza di tale organizzazione, sa della sua esistenza ma allo stesso tempo non può agire> comincia con il proprio dire ma si ferma, vede il giovane, ne scruta il viso <Però tu hai delle domande su tutto questo, non è vero? Avanti, cosa c'è?> e con questo conclude il proprio dire in attesa della parola del genin. [Chk on][Armatura pesante]

16:15 Hajime:
 Si, l'ha capito piuttosto bene cosa intende l'altro, ma non ha molta voglia di parlare di se stesso in questo momento, anche perchè odia tutto e tutti, è proprio nella fase adolescenziale del "vaf**** a tutti". <Se si preoccupa delle mie condizioni mentali per continuare ad essere ninja... La prego di non farlo... Non ho intenzione di permettere ai sentimenti o ad altro di intralciare i miei allenamenti o i miei compiti... Può esserne sicuro> Risponde, cercando di evitare così la domanda. Poi esce fuori il discorso di Raion, si, proprio lui. <Si. Raion mi ha aiutato diverse volte con gli allenamenti e non solo, quindi lo considero come un sensei. Non sapendo chi contattare ho scritto anche a lui quando vi ho mandato la lettera> è abbastanza sicuro di aver scritto qualcosa a riguardo, ma capisce anche che l'altro è indaffarato e potrebbe essersi momentaneamente dimenticato della cosa. <La maschera, di per se, è brutta ed una presa in giro. Quasi voglia essere una provocazione. Semplicemente... Visto che tengono sotto perenne controllo quella zona del villaggio di Kiri... Per accedervi senza intoppi bisogna indossare una maschera conferita proprio da loro... Così si può riconoscere l'appartenenza a quel gruppo> Fa una piccola pausa. <Ogni maschera ha un numero identificativo. Se ne possiede solo una a testa e quel numero è l'identità della persona, così che non si possono avere altre informazioni sugli altri. Credo sia una questione anche di pseudo sicurezza per chi comanda, così da restare celato ma sapere l'identità di tutti gli altri> Fa una piccola seconda pausa. <L'unica persona a non indossarla che ho visto era una barista. Non so se fosse sotto latecnica della trasformazione... Però posso provare a disegnare un ritratto se necessario> L'altro comunque non si deve scusare, o almeno non ne vede un vero e proprio motivo. <Non vi dovete scusare... Ho scritto quella lettera perchè era giusto farlo... Ho deciso io di fare questo viaggio... Ma l'unica cosa che mi premeva era avvertirvi anche per mettere Shinobu in salvo...> Confessa, anche se non sa ancora che fine abbia fatto quella ragazza, ma crede che molto difficilmente voglia vederlo. <Di domande ne ho molte... Ma credo di conoscere la risposta a quella che mi preme di più... Se potrei avere il permesso per partecipare ad un possibile attacco a quell' organizzazione... Ma la risposta sarà ovviamente negativa> Non pretende che un genin senza esperienze venga mandato in una missione del genere. Sarebbe stupido, perchè pericoloso non potrebbe rendere l'idea di tale stupidità. Ma il problema è ben diverso. è pieno d'odio. Non ha mai avuto una famiglia ne si è mai chiesto il perchè o ha cercato di volerla. L'ha accettata come cosa. Ma adesso che è in qualche modo entrato in contatto con essa, in qualche modo assurdo, il suo unico scopo è recidere quel legame con quei traditori, se c'è.

16:41 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Per essere un ninja bisogna avere una mente di ferro, bisogna impedire ai sentimenti di prendere possesso di se, impedire che siano loro a comandare. Non sempre questo accade e molte volte anche lui si è lasciato trasportare, ne è conscio e ogni giorno cerca di seguire una specie di allenamento per controllarsi meglio, per tornare lo shinobi di un tempo <Va bene> lo guarda senza distogliere lo sguardo, deve capire ogni cosa che gli passi per la testa, è necessario per questo tipo di missione. Non ricorda benissimo il contenuto della lettera che ha ricevuto dal ragazzo, ha letto talmente tanta roba da aver eliminato alcuni passaggi, forse anche alcuni importanti. Ha la mente troppo piena, troppe cose stanno succedendo in questo periodo e pensare di dover risolvere tante di quelle faccende lo manda quasi nel panico, non sa esattamente come deve comportarsi e non può nemmeno interpellare Yukio, lui è ancora più occupato di quanto non sembri. Ode il dire di Hajime in completo silenzio, sente la spiegazione su quella maschera e la cosa si fa abbastanza interessante. Per entrare in quella zona bisogna avere una maschera con un numero identificativo, in questo modo è impossibile farne delle repliche e di sicuro non possono sapere il numero esatto dei membri di quel posto. Inoltre grazie a quel numero sanno l'identità di tutti gli altri ed è un altro problema da superare ma forse la sua mente sta creando un piccolo piano, un qualcosa per portare avanti questa farsa <Un ritratto?> prende un altro foglio di carta e una penna per porgerli al ragazzo <Prego, disegna pure> come lasciarsi sfuggire un'occasione come questa, fa tutto parte del gioco e deve avere più elementi possibili se vuole arrivare in fondo a questa faccenda insieme a lui <Shinobu è in salvo, non preoccuparti per lei, non le accadrà niente. Mi sono preoccupato di tenerla al sicuro, c'è sempre qualche special a tenerla d'occhio senza farsi vedere> insomma, la ragazza è completamente al sicuro, non ha bisogno di stare in pensiero per lei perchè tutto va bene a Kusa, almeno per ora e poi, alla fine, arriva la domanda che più gli preme, la domanda che anche lo stesso albino avrebbe voluto sentire. Lui può prendere parte a queste operazioni? Una domanda veramente difficile a cui dare una risposta eppure è sicuro di quello che sta per dire <Prenderai parte all'operazione> non ha dubbi su questo, non ha alcun dubbio <A patto che tu metta i sentimenti da parte, sei troppo coinvolto emotivamente ma non possono impedirti di partecipare perciò cerca di eliminare ogni sentimento e..dovrai eseguire i miei ordini alla lettera quando arriverà il momento> queste sono le condizioni per farlo partecipare a tutto quanto. Sa che è rischioso ma lo deve fare. Gli argomenti non sono ancora finiti, ha un'altra cosa da dirgli, molto importante <Parlando di qualcos'altro, dalle informazioni ricevute dalla mia copia, so che sei un Kori> lo fissa nuovamente <Perciò ti ho organizzato un incontro, ho contattato il capo clan dei Kori e vuole vederti tra un paio di giorni al dojo Kori proprio qui a Kusa> una bella notizia dopotutto, dovrebbe esserne felice di questo. [Chk on][Armatura pesante]

16:55 Hajime:
 Sembra che le cose stiano prendendo una piega del tutto inaspettata, cosa che di per se muove le carte in tavola e in qualche modo gli provoca un piccolo barlume di gioia. Come prima cosa, però, gli viene consegnato questo foglio dove può mettersi a disegnare un ritratto approssimativo di quella figura. Non è andato ad una vera e propria scuola, ne ha mai fatto un corso di disegno, quindi le abilità del ragazzo sono quelle che sono. L'unica cosa che può fare è disegnare il volto di una ragazza che in realtà è molto bella, almeno da quello che ricorda. Abbastanza giovane, avrà avuto tra i 25-30 anni, capelli lunghi, scuri. Nessun lineamento troppo marcato, anche se qualcosa gli rimane impresso. Quel sorriso strafottente di chi sa che può tranquillamente prendersi gioco dell' altro perchè in una chiara posizione di vantaggio. Sente i dettagli sulla sicurezza di Shinobu e in cuor suo è felice, ma non lo darebbe a vedere, cercando di rimanere impassibile come prima, non permettendo ai propri sentimenti di esprimere qualcosa attraverso il corpo. E poi arriva l'affermazione più importante, quella che può prendere parte alla missione. Resta per un attimo con la bocca semi aperta, con le labbra leggermente socchiuse, come se stesse per replicare o protestare. Ma qualcosa gli sussurra che non è saggio, qualche voce nella testa che va a dargli questo consiglio. Obbiettare in qualche modo vorrebbe dire "scordati di venire allora". Non può permettersi qualcosa del genere. <Agli ordini> Risponde quindi, abbassando per la prima lo sguardo sulla scrivania, verso il basso. Quello che viene detto dopo, però, anche se leggermente lo tocca, forse non nel senso che si aspetta l'altro. <Kori è solo un nome che non mi appartiene... Non ho una famiglia e di certo non la chiedo... Ma come ho studiato anche in accademia... So bene che ogni clan ha le proprie abilità peculiari... Quindi la ringrazio per aver fissato questo incontro... Mi presenterò li anche immediatamente... Non è un' occasione che posso farmi sfuggire> Confessa, pensando più al mero guadagno che gli possa dare l'apprendere da qualcuno che sicuramente ne sa più di lui, che continuare ad allenarsi da solo. Dopotutto non importa quale mezzo si usa, venderebbe anche l'anima al diavolo in questo momento se fosse necessario. L'importante è l'obbiettivo. Ed il suo è semplicemente eliminare le emozioni e la gente che collega a quelle negative.

17:15 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Osserva il disegno che sta facendo il giovane e da quanto riesce a capire, il barista è una barista, una ragazza. Un piccolo tassello che può volgere a loro favore ma ciò non toglie che possa anche rivelarsi molto pericolosa questa ragazza, una pericolosità sconosciuta all'albino e anche al genin probabilmente. Deve pensare a un piano piuttosto alla svelta e deve anche trovare gente da guidare in quell'attacco, non possono andarci in due e non può lasciare che ci vada Hotsuma, hanno bisogno di forze maggiori, di forze di Kiri e deve trovarle alla svelta. Per sua sfortuna non incrocia più Hikari, non sa dove si trovi o che fine abbia fatto e questo è un grosso problema. Anche se genin, la ragazza ha del potenziale e poi vi è Ikkino, scomparso nel nulla anche lui. Ci sono tanti shinobi in questo mondo che possono tornare utili, come la stessa Aiako, non sa dove sia finita. Sono abbastanza nei guai con gli uomini eppure deve trovare una soluzione, deve riuscire a trovare un modo <In questo momento, Raion, dove si trova? E' rimasto a Kiri oppure è tornato a Kusa con te?> gli domanda improvvisamente e nel bel mezzo del nulla, un argomento campato in aria ma gli serve sapere, ne ha bisogno. Hajime fa bene a non replicare, ha fatto la scelta più saggia o lo avrebbe davvero lasciato a casa senza nemmeno dargli il permesso di uscire dal villaggio. Sa essere severo ma il buon senso del ragazzo gli impedisce di vedere quella severità e poi, alla fine, esprime il suo parere sull'incontro con il capo clan dei Kori e non sono proprio le parole che ha sperato di sentire <E' vero, ogni clan possiede delle abilità ma non tutti riescono a svilupparle, bisogna fare i conti con questa evenienza quindi non andarci con troppa sicurezza> lo mette in guardia fin da subito per evitare delusioni ben più grandi <Puoi anche andare ora ma non arriverà a Kusa prima di un paio di giorni comunque. Ha delle faccende da sistemare alcune cose a Kiri con Hotsuma, per quanto non sembri, anche lui combatte contro questa organizzazione> rivela infine al ragazzo, una verità ben voluta forse ma non è sicuro, non è sicuro di quello che il ragazzo provi in questo momento. [Chk on][Armatura pesante]

17:27 Hajime:
 La domanda su Raion è più che giusta, anche perchè pure Hajime s'è chiesto in treno cosa avrebbe dovuto rispondere. Magari Raido si aspettava che l'avesse accompagnato fino a qui, magari no. Comunque andrebbe a dire la verità. <Ci siamo separati a Konoha. Da quello che ho visto e capito era in vacanza con la sua piccola figlia... Quindi credo abbia ripreso da dove ha lasciato... Anche io gli ho detto di non doversi preoccupare e che una volta raggiunta la stazione sarei arrivato qui tranquillamente> Che forse non sia il miglior momento per avere dei ninja in vacanza, visto il corto numero di uomini, bhè, Hajime non può certamente saperlo. Quello che poi l'altro dice è più che giusto, ma finalmente forse riesce a strappare un sorriso dalle labbra del giovane genin. Un sorriso freddo, come lo sguardo del ragazzo. Infatti, le uniche cose che ridanno un po' di colore a quel volto spento, decorato da quei due occhi blu mare, sono le labbra leggermente violette, che si arricciano agli angoli in quella smorfia. <Mi ha frainteso Raido-sama... Certo... Se potessi riuscire ad apprenderle mi farebbe molto piacere... Ma vado li perchè prima di apprenderle... Vorrei conoscerle e vederle...> Fa una piccola pausa. <Per questo voglio andare subito... Non vedo la necessità di parlare immediatamente con il capoclan. Magari vorrei avere la fortuna di vedere dei ninja allenarsi... Tra i nemici che affronteremo è probabile... Per non dire certo... Che ci saranno dei Kori... E francamente se hanno qualche legame con me... Spero di sradicarlo presto... Quindi potrei non apprendere nulla per me... Ma come quando guardavo il torneo dei villaggi a Konoha... Spero di poter apprendere molto semplicemente guardando...> In fondo, se si vuole uccidere qualcuno o combatterlo, è sempre più facile farlo quando si conoscono i suoi punti di forza. E sicuramente sulla strada del ragazzo ci saranno dei Kori, persone che francamente stanno abbastanza in cima alla propria lista.

17:52 Raido:
  [Primo Palazzo | Ufficio] Raion è in vacanza, una notizia pessima, davvero pessima, deve tenerlo pronto, prepararlo per questa missione. Cosa può fare? Strapparlo alla sua vacanza adesso o aspettare che tutto sia pronto? Forse la seconda opzione è quella più giusta, lasciar che si rilassi prima del gran casino <Molto bene, facciamogli fare le vacanze in pace, poi penseremo a reclutarlo e a dirgli ogni cosa> questa è la decisione che ha preso al momento. Non può fare di più di così, finchè non ritrova un po' di gente ha le mani completamente legate e poi, l'ultimo argomento toccato da Hajime. Vuole capire e scoprire l'abilità dei Kori per contrastarla ed è giusto in fin dei conti, ha ragione a voler agire in questo modo ma ha il permesso di entrare nel Dojo? Non lo sa, quel tipo di permesso possono darglielo o i Kori o il Kage stesso e il Jonin non ha un simile potere purtroppo <Se vuoi provare a entrare, va bene ma non lo so, solitamente nei dojo permettono l'accesso ai membri del clan la cui discendenza è accertata e al momento la tua non lo è pienamente. Conosci solo il tuo cognome ma non abbiamo documenti, non che io sappia almeno> mette in chiaro subito questa questione <Ma se vuoi provarci, vacci adesso. Per quanto mi riguarda abbiamo finito e sei libero di andare> non c'è più bisogno di parlare adesso, sono liberi entrambi se lo vogliono <Ma ti chiedo soltanto un cosa: non fare niente di stupido Hajime, non agire d'impulso e per qualunque, se dovesse succedere qualsiasi cosa, vieni a parlarne con me> ovviamente il tutto è riferito a quell'organizzazione e non ad altro, non vuole intromettersi nei fatti privati del ragazzo <Detto questo, sei libero di andare, passa una buona giornata> lo congeda così e attende, attende che il ragazzo se ne vada prima di portare le dita a incrociarsi e appoggiare il mento sopra le mani unite <Buona fortuna ragazzo, ne avrai bisogno> ultima frase ma nessuno può sentirlo mentre la pronuncia. [END]

18:00 Hajime:
 Ovviamente vorrebbe avere il proprio maestro dalla propria parte, così da poter portarselo in questa pseudo missione. Ma dover solamente pensare di dover attendere il ritorno del sensei per poter partire gli mette un po' di agitazione e di frustrazione. Ma come prima vale lo stesso ragionamento. Non spetta a lui decidere su queste cose. Magari un giorno sarà abbastanza abile per fregarsene, ma non è ancora questo il momento. Quindi farebbe un gesto del capo, affermativo. Riguardo al clan e all' ingresso nel dojo, acconsente nuovamente alle parole altrui. <Non sono la mia famiglia... Non vedo perchè dovrebbero farmi entrare semplicemente perchè ho lo stesso cognome...> Mugugna tra se e se, pensando che, anche se accertassero la sua naturale nascita nel clan, non si vedrebbe comunque come un loro membro. <Ma non possono impedirmi di dormire davanti al loro ingresso o di stare li tutto il tempo che voglio... Tanto con Kiri funziona così... Bisogna sempre dimostrare qualcosa...> Quello che dice è più un proprio pensiero che una vera e propria affermazione, a testimoniarlo è il tono abbastanza basso della voce. <Certo signore... Allora aspetto nuovi ordini...> Dice alla fine, congedandosi ed uscendo quindi dallo studio. Deve pur tornare a casa propria, giusto per vedere in che situazione è. Ormai è passato più di un mese da quando ci ha messo piede l'ultima volta. [end]

Raido convoca Hajime per parlare degli avvenimenti di Kiri e gli comunica che vedrà il capo clan dei Kori tra un paio di giorni.