Rimproveri e pace

Free

0
0

17:07 Raido:
  [Pressi casa] E' uscito da quel caspita di ospedale, ha pagato la tassa e ha preso il treno per dirigersi nell'immediato a Konoha per incontrare Fumiko. E' rimasto da solo per troppo tempo e vuole stare un po' con lei in una casa come si deve, in un posto tranquillo lontano da occhi indiscreti anche se ricorda ancora quel bigliettino pervenuto alla giovane tempo fa. Il sole si porta alto nel cielo, i suoi caldi raggi continuano a infondere calore in tutto il mondo ed è quel caldo che impedisce alla gente di vivere come si deve, di passare il tempo in un modo tranquillo. L'Oboro, come molti altri, ne soffre terribilmente, un po' perchè non è abituato e un po' perchè è appena uscito da un'ospedale. Tanti fattori che vanno a colpirlo duramente e nel vero senso della parola. E' tranquillo, stranamente tranquillo anche se i medici gli hanno detto che deve iniziare la chemioterapia per evitare che il tumore ritorni, per impedire che si riformi nuovamente. Per il momento c'è tempo, adesso si vuole godere un po' questi giorni di libertà assoluta. ndosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Come al solito si muove leggero e tranquillo, per modo di dire, ha giusto il necessario per potersi difendere e per combattere nel migliore dei modi se venisse attaccato. I pensieri affollano la sua mente e uno su tutti riguarda Kaori e la rivelazione che le ha fatto e quella conclusione prevedibile ma comunque inaspettata. Cammina per le strade del villaggio con il capo chino, non guarda nessuno, non ha voglia di vedere nessuno se non la sua Fumiko. Passi lenti e calcolati, passi che mirano alla casa della Senjuu, casa che riesce a intravedere poco più in la, vicino al negozio della giovane. Sale gli scalini uno alla volta fino ad arrivare davanti alla porta d'ingresso. Il braccio destro si alza, il pugno chiusi si abbatte delicatamente sul legno una, due, tre volte, bussa cercando di farsi sentire per poi attendere li fuori, impaziente. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

17:19 Fumiko:
 Ha portato a termine la missione quel giorno, grazie anche ad un Hachimici senza timore, che si è beccato una brutta ferita. Adesso la donna si ritrova in casa, è tornata ad abitarla più o meno , non ha senso che ora vi stia lontano come prima, ha scoperto chi la osservava, chi le ha mandato quei biglietti. E il padre non si sarebbe fermato di fronte una casa vuota. Nonostante passi molto più tempo nel dojo Senjuu, alcuni giorni preferisce passarli in casa da sola, o più o meno sola dato che anche quel giorno si ritrova in compagnia di un ranocchio parlante e di un soffice coniglietto peloso, entrambi sul tavolo della cucina che sonnecchiano beatamente. Li ha lasciati riposare lì dentro dopo uno spuntino, la porta scorrevole che mai chiude quel giorno è chiusa e di certo non aspetta ne ospiti ne soprattutto Raido. La porta fa rumore, ha sempre lo stesso abbigliamento del pomeriggio, indossa un paio di pantaloni attillati blu notte e sulla coscia sinistra sta legato il suo coprifronte, un top che lascia il ventre scoperto e che aderisce alle proprie forme messe in mostra con una leggera scollatura a barca. I piedi calzano dei sandali ninja che lasciano le dita dei piedi scoperti a mostrare le unghie scarlatte, le mani ormai completamente guarite indossano un paio di guanti ninja con le placche di metallo sui dorsi che coprono la cicatrice sulla mano sinistra. I capelli acconciati nello stesso modo di sempre, con la rosa bianca di carta sul lato destro del capo, e le palpebre colorate di un blu intenso a mettere in risalto il viola degli occhi. Sotto il labbro sta sempre il piercing, richiamo di quelli sul ventre. Sulla gamba destra sta un porta kunai, con dentro 3 kunai, 3 kunai legati a carte bomba e 3 shuriken. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro, 2 bombe luce, 1 tonico recupero chakra, 1 tonico coagulante. Estrae un kunai e lentamente va alla porta, meglio essere previdenti no? Apre lentamente la porta facendo scattare la serratura, il kunai puntato verso l estraneo per qualche secondo finché non si ritrova Raido davanti. Osserva la sua figura con un cipiglio particolare < entra > dice semplicemente facendogli spazio e lasciandolo entrare [.equip: 3 kunai - 3 kunai con carta bomba - 3 shuriken - 5 fuda con tronchetti - 1 tonico coagulante - 1 tonico recupero chakra ]

17:41 Raido:
  [Pressi casa] Attende qualche secondo davanti alla porta per poi sentirla aprirsi, il sorriso viene preparato, gli occhi divengono letteralmente scintillanti ma rimane sorpreso nel vedere quel kunai puntato contro, un'arma letteralmente improvvisa <Ehi ehi sono io> si fa indietro con il busto per allontanarsi dalla figura della genin. Non ha paura, potrebbe evitare quella lama facilmente e con abbastanza agilità se lo volesse anche se gli acciacchi sono sempre presenti però è proprio il gesto in se che lo lascia sorpreso e non poco. Vede il suo sguardo, la determinazione e la rabbia, forse è rabbia quella che vede o paura, non ne ha idea ma quel kunai lo spaventa abbastanza. Ode quella singola parola, una sola parola che lo lascia interdetto come non mai. E' fredda, una freddezza che non le ha mai visto e che mai avrebbe voluto vedere in lei. La vede scostarsi, fargli spazio ed entra, entra in quella casa con passo lento mantenendo lo sguardo sulla ragazza in questione, non lo distoglie minimamente ma anzi, è fisso per cercare di capire cosa sia successo <Amore...tutto bene?> domanda visibilmente preoccupato per quello che sta accadendo <Perchè quel Kunai? Sono arrivati altri biglietti?> è la cosa che gli preme maggiormente, la cosa che vuole sapere <Altre minacce? Insulti?> domande su domande vengono fatte <Ti è venuto a trovare?> la peggiore delle ipotesi si fa largo nella sua mente, un'ipotesi che non ha mai vagliato prima di ora ma adesso è qualcosa da prendere in considerazione. Non si sta agitando ma il volto è preoccupato, preoccupato per la sua donna e per la sua sicurezza, vorrebbe che fosse al sicuro ogni giorno della sua vita ma non è un periodo molto consono, non è un bel periodo tutto sommato. Attende secondi, lunghi e interminabili secondi la risposta di Fumiko, ha bisogno di sapere. Adesso è li, sta bene, è di nuovo forte, è guarito per lei e può aiutarla, può renderle le vita migliore, può privarla dei suoi nemici se solo gli desse una possibilità <Fumiko..per favore, parla> la implora di parlare ma una cosa l'ha comunque notata, c'è silenzio e questo vuol dire che quello stupido ranocchio sta dormendo, meglio così, possono star tranquilli. Osserva il corpo della donna in ogni sua forma, osserva ogni singola parte e riesce a notare una cicatrice sulla mano, qualcosa che non ha mai avuto prima, come se l'è fatta? Forse qualcuno l'ha davvero attaccata? Sta impazzendo, troppi pensieri, troppi pensieri negativi che non dovrebbero esistere nella di lui mente. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

17:59 Fumiko:
 Non si preoccupa della sua agitazione, piuttosto lancia qualche occhiata fuori nel circondario prima di rientrare in casa e chiudere la porta dietro le spalle. Lo sorpassa senza alcun problema, su una mensola poco lontano è possibile vedere un kunai con del sangue secco incrostato nella lama, molti centimetri son sporchi < è stato quello nella mano, me lo sono conficcata da sola > una mezza spiegazione dura e breve mentre si dirige con piè veloce attraverso il piccolo corridoio per entrare nel salotto. Aspetta che la segua e se fosse stato abbastanza vicino prova anche a dargli un pizzicotto nel braccio < sembri veramente tu > avrebbe fatto bene a farlo prima, nemmeno entrati < scusa ma dovevo, oggi ho fatto una missione , un mio compagno è stato legato e sostituito da un mukenin probabilmente , dovevo controllare fossi tu > sospira un poco sollevata mentre entra in salotto e sul tavolino al centro della stanza inizia col posare il proprio kunai, e tutti i suoi oggetti e le armi, non risponde ancora alle sue domande. Come procedere? Forse meglio iniziare dalla missione, così da spiegare i biglietti , la mano ferita e anche la sua andata in ospedale. < non mi è venuto a trovare, l'ho trovato io dentro la tana > continua dandogli le spalle. È distaccata, non riesce ancora a lasciarsi andare purtroppo per lui, ha troppe cose da mettere in chiaro, da rivivere,e l'incontro con Kaori è uno di questi < ti ricordi della missione in cui ho salvato il grande capo di Kei? Bene, in quella missione ero affiancata a Hiashi Hyuga > lancia uno sguardo in tralice < ci hanno mandato a vedere cosa ci fosse dentro la cava di marmo , si udivano suoni minacciosi e così ci siamo avventurati al suo interno. Una volta arrivati alla profondità di un tunnel.. > la voce che si mozza e il respiro sempre più affaticato. Non riesce a pensare a quelle cose che ha visto ma deve , ha promesso di raccontargliele < ..abbiamo trovato una specie di setta, tre uomini per la precisione, un rospo di dieci metri incatenato ad un muro e una donna incinta. Questi uomini hanno ucciso la donna aprendole il ventre ed estraendone il bambino, hanno ucciso anche lui per completare un rito > lo sguardo perso e freddo mentre parla con voce monotona priva di alcuna emozione, sembra sotto shock < Hiashi ne ha mangiato i cuori sotto i miei occhi. Poi i tre si sono tolti i cappucci, uno era un Uchiha, uno non ricordo bene, e un altro , il capo, era un Ishiba. Tutti e tre mukenin. Il capo era mio padre, colui che mi ha mandato i biglietti era lui, e li durante quei momenti ha usato un genjutsu su di me per farmi vedere il momento in cui ha stuprato mia madre > le gambe che si muovono automatiche per portarla verso la grande vetrata della stanza, lo sguardo completamente perso < lì mi sono ferita la mano. Questi tre sono scappati, lasciandoci con tre genin che ho ucciso, e un Balrog, un mostro enorme di pietra e fuoco. Siamo rimasti vivi grazie al mio suiton, altrimenti sarei morta la sotto > e termina per adesso il suo dire volgendosi verso di lui, gli occhi leggermente vitrei e sgranati so il suo volto. Si vede come stia rifiutando palesemente quel dolore cadendo in una specie di trans, ma non vuole crollare, non ancora.

18:21 Raido:
  [Pressi casa] La freddezza che vede in lei lo spaventa terribilmente, lo rende irrequieto e nell'udire quelle parole spalanca gli occhi ma riesce a immaginare perchè lo abbia fatto, ferirsi da soli..l'unica spiegazione plausibile in questo mondo è per via di un Genjutsu, poco ma sicuro. Continua a seguirla per tutta la casa, la osserva avvicinarsi, forse per dargli un bacio ma no, deve fare qualcosa di peggio <Ahi!> esclama a quel pizzicotto per poi portare la mano sulla zona offesa iniziando a massaggiarsela con un movimento che va dal basso verso l'alto e viceversa strofinando il palmo su di esso <Certo che sono io, chi altri dovrebbe essere?> domanda alla ragazza guardandola con fare interrogativo mentre la risposta arriva praticamente da sola, una risposta istantanea che toglie letteralmente ogni dubbio <Oh, capisco> una missione, c'entrano sempre le missioni a questo punto ma se è ancora qui non dovrebbe essere stata pericolosa, forse è stato qualcosa di talmente semplice da averla risolta in pochissimo tempo. Finalmente il discorso comincia e le domande hanno una risposta. Il suo dire è lungo e l'ascolta in completo silenzio, ascolta ogni parola, ogni sillaba pronunciata dalla ragazza senza perdere mai il filo. Parla della missione da lei svolta, una missione per liberare delle rane. Gliel'ha già accennata in passato, quel giorno all'ospedale ma sembrano esserci dettagli in più a quanto pare e questi dettagli sono a dir poco macabri, orribili. Una setta, un rospo gigante e una donna incinta. Lentamente sgrana gli occhi, li strizza leggermente, la bocca si apre sempre di più nel sentire la fine fatta dalla donna e da suo figlio non ancora nato. Il fare della ragazza è freddo, molto freddo, non lascia trasparire emozione alcuna, non lascia che niente penetri in lei e questo lo spaventa, lo mette in guardia. E' scossa da quell'evento e solo qualcosa di veramente scioccante potrebbe ridurre una persona in quello stato; nota ancora la freddezza con cui gli parla, quel distaccamento che la donna ha nei suoi confronti. Non è riuscita a passarci sopra, non riesce a stare con lui per affrontare determinate cose <Hiashi cosa?> non crede alle sue orecchie, Hiashi, lo Hyuga ha mangiato i cuori della donna e del bambino. Fa un passo indietro, non crede a quelle parole <Perchè? Come?> non crede che quell'Hiashi sia un cannibale, non ci crede per niente al mondo, è impossibile che sia ancora a piede libero, libero di girovagare per Konoha, di stare a contatto con Fumiko, libero di essere uno shinobi della foglia ed è sempre lui quello che è stato vicino a Kaori per così tanto tempo. Non è possibile ma se tutto fosse vero? Se tutto fosse dannatamente reale? Hiashi ha i giorni contati, lo avrebbe consegnato alle autorità, lo avrebbe butto in galera per il resto della sua miserabile vita o forse lo avrebbe semplicemente ucciso. Il racconto non è ancora finito e le novità continuano imperterrite perchè in quella setta vi è il padre di lei, l'autore di quei biglietti, di quei messaggi minatori ed ecco il perchè della ferita. Un genjutsu e non il migliore. Una scena raccapricciante <Tuo padre?> domanda stupito, più a se stesso che a lei ma sapere che sarebbero morti se lei non avesse avuto il suiton e una notizia che lo abbatte definitivamente. Lo sguardo si porta verso il basso, osserva il suolo, guarda per terra ancora incredulo <Tuo padre si è fatto vivo...> parla a se stesso, parla a bassa voce mentre la rabbia comincia a salire, gli arriva direttamente al cervello <Dove si trova adesso? Dov'è?> deve saperlo per andare a prenderlo, per ammazzarlo sotto gli occhi di tutti quanti <E dov'è Hiashi?> chiede anche di lui perchè ora anche lui è sulla sua lista <Non ti avvicinare più a quel mostro> il respiro aumenta così come il battito cardiaco. Nei suoi occhi è ben visibile la rabbia che cerca di contenere. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

18:39 Fumiko:
 Parla e parla, la bocca che si asciuga e che per qualche secondo le impedisce di parlare in favore di acqua fresca, una caraffa sta lì sul tavolo accanto alle armi , un bicchiere è vicino. Le reazioni del ragazzo sono comprensibili e scontate, sapeva già che avrebbe fatto quelle cose e detto quelle cose, che si sarebbe arrabbiato con Hiashi se solo l'avesse conosciuto, che si sarebbe subito intestardito nei confronti del padre di lei subito dopo. Il tutto è andato come immaginava, forse con meno rabbia, ma comunque già sapeva. < Hiashi ha mangiato i cuori dei due. Ma non voglio che tu faccia niente ancora nei suoi confronti, e non è una semplice richiesta questa Raido, non devi intrometterti per il momento > lo fissa con durezza, nei suoi occhi non c'è nessun tentennamento, ha già preso la sua decisione < se qualcuno deve fare qualcosa quella sono io. E prima di tutto, prima di andare dall'Hokage, ho bisogno di parlare e sapere. Non posso rimanere senza conoscere le motivazioni che per quanto potranno essere banali, voglio saperle. > non ammette alcuna replica al riguardo di quella storia, è un suo impegno, lei deve essere colei a denunciarlo e fargli passare la vita dietro le sbarre, oppure salvargliela da una fine così orribile, e tutto adesso sarebbe dipeso dallo Hyuga stesso. < si è rifatto vivo come mukenin ed ex membro del clan Ishiba, non ha usato nessuna abilità di carta. Ma dio, quanto è stato potente il genjutsu, e il mostro che hanno creato? Pure Hiashi sarebbe morto da solo. > per far capire come lo special jonin era pure in seria difficoltà contro di lui < non so dove si trovi. Ma non sarai tu ad ucciderlo > gli occhi di ghiaccio di nuovo sulla figura del ragazzo < sarò io, non permetterò a nessuno di toccarlo che non sia io, e per farlo devo imparare e allenarmi, è potente e su questo non c'è dubbio, molto potente > le mani che si stringono con forza in dei pugni così stretti da fare sbiancare la pelle e i tendini che si rendono visibili < non so dove sia Hiashi, non l'ho visto più dopo la missione, ma credo mi stia cercando, vorrà sicuramente spiegare il motivo del suo gesto. E io devo ascoltarlo , solo così sarò imparziale > sembra quasi che si erga a giudice di vita o morte, e sembra anche che quel ruolo le si addica molto bene in quanto nessuna emozione sfiora le proprie labbra e il proprio viso se non una ceca determinazione mista ad una buona dose di odio. < Raido.. Io ho iniziato a ricordare > e qui finalmente parte di quella maschera cede mostrando i sentimenti di lei, di paura, dolore, odio e rabbia, qualcosa che la porta a voltarsi per non mostrarsi così debole < c'ero quasi riuscita, a non mostrare nulla e a non provare nulla, nessuna emozione. Dovresti essere fiero di me > e il tutto accompagnato da una risata amara e cupa per ricomporsi e continuare il suo dire < cosa hai da dirmi su Kaori? > il tono di chi chiede ma che al tempo stesso sa, ecco infine un altro tipo di rabbia che sfuma la voce della Sen juu.

19:03 Raido:
  [Pressi casa] Le sue reazioni sono comprensibili e si, anche scontate ma come avrebbe dovuto reagire a una notizia del genere? Sorrisi, fiori e vino? No di certo, non è qualcosa da lasciare in sospeso, per niente, sono questioni che vanno risolte prima di subito, nell'immediato. Deve impedire a Fumiko di correre altri rischi, impedirle di mettersi nei guai ma non è della stessa opinione. Quel cannibale non può stare a piede libero eppure lei gli chiede questo, gli ordina di non intromettersi. Stringe i pugni, le nocche sbiancano; è una richiesta impossibile, letteralmente impossibile. Non può lasciar passare una cosa del genere e se dovesse incontrare Hiashi per strada non può di certo fare finta di niente ma non può nemmeno fare un torto a lei, non può farle tanto male <Lo so che hai nobili intenzioni, so che vuoi sapere ma quello li non può stare a piede libero. Può dirti anche le migliori motivazioni del mondo ma rimane sempre un cannibale, un mostro che mangia carne umana senza ritegno> gli sta per venire da vomitare ma si trattiene. Lo schifo per quello che sta dicendo è tanto, forse troppo per essere davvero retto ma deve farlo, non può mostrarsi debole <Non voglio vederti mai più vicino a lui, non voglio che lui ti giri ancora intorno Fumiko> ha paura per lei e odia lui, lo ha sempre odiato nel suo profondo e adesso ha un motivo in più per farlo, un motivo che pesa fin troppo per essere ignorato <Ma...> la rabbia arriva in una specie di tic alle labbra. Le muove ancora, le muove lentamente cercando di calmarsi e di ritrovare più lucidità possibile <...farò come vuoi, non m'intrometterò> non vuole andarle contro e non vuole allontanarlo più di quanto già non sia. E' troppo fredda nei suoi confronti, troppo distaccata e non gli piace, lo fa pensare e quando pensa riesce a fare pensieri disastrosi che minano la sua stessa sanità mentale. Ora parla del padre, di quanto sia potente e di come quel mostro di roccia abbia messo in difficoltà Hiashi che sarebbe morto senza l'aiuto della Senjuu. Ha allenato bene la ragazza, è fiero di lei per questi risultati ma quello che dice lo spiazza ancora di più. Vuole ucciderlo lei, è comprensibile ma quante possibilità ha? Se è davvero tanto potente quanto è sicura di poterlo battere? Ha bisogno di allenarsi, di imparare cose nuove. Anche qui non può andarle contro, capisce cosa prova, lo sa benissimo e se quella è la strada che ha scelto, non può fare altro che seguirla accompagnandola <Se questa è la tua decisione, allora ti seguirò> come un cavaliere segue la sua regina, lui ha deciso di seguire la sua donna in quella crociata <E' potente e hai bisogno di un allenamento mirato. Non farò come l'altra volta all'ospedale> riferendosi al fatto di averla protetta <Voglio allenarti e ti allenerò seriamente> ovvero senza alcun riguardo. L'allenerà nel modo che conosce e che gli hanno insegnato, un modo crudo e violento adatto solo ai migliori Kiriani. La ragazza è decisa, non si smuove e nemmeno quegli occhi di ghiaccio cambiano idea, ha ben poche speranze i controbattere ma, un briciolo di emozione torna a farsi viva. Sente nella sua voce un miscuglio di emozioni e così lo vede anche nei suoi occhi anche se per pochi secondi <Io sono sempre stato fiero di te ma non con me, non voglio che tu non li mostri a me> con lui deve aprirsi, mostrare anche la parte debole di se perchè le sarebbe sempre stato a fianco <E' cambiato qualcosa?> tra noi. Non lo dice ma lo lascia sottintendere, forse è davvero cambiato tutto. Ancor più spiazzato rimane nel sentire il nome della Hyuga. Cosa deve dire su Kaori? Oltre a tutto quello che ha già detto? Non ne ha idea, pensa, ripensa, la guarda, la scruta andando a posare gli occhi sulla ferita e come un fulmine a ciel sereno, un pensiero giunge nella di lui mente, un pensiero che spera non sia vero. China il capo verso il basso, non la guarda subito, attende qualche attimo per poi tornare sul di lei viso <Vi siete incontrate?> forse Kaori è andata da lei, forse le ha urlato addosso per quella rivelazione improvvisa che le ha concesso <Ho messo un punto alla storia con lei. Abbiamo chiuso, definitivamente. Non vuole più vedermi> e lascia che Fumiko capisca da se quello che sta dicendo e il modo in cui lo sta dicendo. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

19:33 Fumiko:
 Scuote la testa ad ogni sua parola su Hiashi, per quanto abbia ragione, per quanto quel mostro debba essere messo in catene al più presto , si ritrova a negare tutto con forza e decisione < devo prima parlargli. Devo farlo se voglio continuare a dormire la notte, non posso che tutto rimanga così , e per quanto sarà punito, voglio sapere la verità > ne ha il diritto e la vuole, la desidera con fermezza. Non può non sapere di quei gesti, quando ha visto il ragazzo avvicinarsi seriamente ai due corpi privi di vita per poterne recuperare i cuori e ingerirli . La sua bocca coperta di sangue, il suo sembrare così animale senza alcuna umanità dentro. Eppure con lei, prima di quel l'episodio era stato umano, non eccessivamente, ma una sorta di umanità l'aveva dimostrata, e poi , perché ingerire i cuori di solo quei due? A quel punto avrebbe potuto benissimo uccidere lei facendolo sembrare un incidente e strappare pure il suo, eppure non l'aveva fatto, nemmeno con i genin che ella stessa ha ucciso. Troppe domande che devono avere risposta < non mi è mai girato intorno. E in più devo prendermi una volpe da lui, dovrò incontrarlo per forza > si ricorda ancora di quella richiesta particolare su una volpe in un tempo che sembra così lontano da adesso, così spensierato e felice. Osserva l' Oboro e la sua decisione finale < ti ringrazio > il fatto che non si intrometta deve costargli molto per la sua natura impulsiva, chissà se sarebbe rimasto di parola anche se lo incontrasse, ma pensa di sapere già la risposta. < so di dovermi allenare ancora molto, ma non importa il tempo che ci metterò , anche se dovessero passare anni e anni, sarò io a farlo. Potrebbero volerci anni Raido, e tanti sacrifici. > lo sta mettendo in guardia, ma gli fa immensamente piacere che lui stia dalla sua parte, che voglia allenarla per commettere quell'atto di pura vendetta nei suoi confronti. Lo guarda e ascolta attentamente < come posso provarli se so che non riuscirei a reggerli > si sta negando quel dolore così intenso perché non lo avrebbe superato, troppe cose su cui riflettere, sulla quale farsi tagliare in due, e se fosse impazzita totalmente? No, vuole controllarsi, vuole mantenere le redini di se stessa senza che sia l'istinto è l'animale che c'è in lei a prevalere sulla ragione e sulla logica delle cose . Rimane interdetta da quella domanda che le pone, che sia cambiato qualcosa? I piedi che si muovono lentamente, cammina verso di lui guardandolo negli occhi fino ad appoggiare la fronte contro il suo petto, le spalle che si rilassano di più , le iridi che vengono celate < certo che no, sono solo cambiata io > i suoi sentimenti sono gli stessi seppur le ci voglia di più per farli vedere o avrebbe permesso ad altre emozioni di uscire insieme a quella. Come detto, un controllo totale su di se. E infine ecco un punto che le preme affrontare , Kaori < sono andata in ospedale, mi ha curato lei. E mi ha detto che lei sa > il capo che si rialza e fa un mezzo passo indietro per guardarlo in volto e indietreggia ancora staccandosi e allontanandosi da lui, non vuole stargli così vicino, non dopo quelle parole. Cosa significa? Lei non sa che rapporti hanno mantenuto i due. Di tutto quello che si sono detti mentre lui stava già con lei, non sa nulla ma ha dato sempre per scontato che sia stato un rapporto tra genitori di una bambina in comune e nient'altro . Perciò sentire quelle parole la fanno sentire delusa, un movimento nello stomaco che le fa male e gli occhi che pungono di rabbia ma soprattutto delusione, il volto e il corpo esprimono delusione e rifiuto nei suoi confronti < definitivamente > ripete le sue parole scandendole chiaramente < cosa significa? Che hai continuato a vederla e non mi hai messo mai alla luce di tutto > e anche questo le fa rabbia, non sapere < che è stata lei a mettere un punto allora, sapendo che siamo cugini. Altrimenti te la saresti tenuta stretta > lo sguardo è carico di odio, non può credere a quello che sente < tu che sei geloso se passo il tempo con mio cugino che ha quasi dieci anni in meno di me, e invece tu ti fai le belle chiacchierate con la tua ex raccontandole pure un nostro segreto e non mi informi nemmeno, non chiedi se io sia d'accordo o no, perché devi fare di testa tua > perché è quello che e, altrimenti avrebbe attaccato striscioni per tutta Konoha annunciandolo in grande stile < senza dirmi nulla, senza mettermi al corrente dei tuoi piani, delle cose che hai intenzione di fare. Del fatto che hai continuato a vederti e sentirti con lei e io sto qua come una stupida! L'unica ignara sempre di tutto a passare il suo tempo cercando di capire chi è!> sputa quelle parole con forza e decisione, lo stomaco che inizia a fare male < io che nemmeno ho detto nulla a mia madre perché aspettavo te, ma per Kaori è tutto giusto no? Tutto perfetto, raccontiamole pure quello che ci diciamo, quello che facciamo, sembra in diritto di doverlo sapere in quanto tua ex. Ah no aspetta! Si è allontanata lei da te, non tu da lei > come è giusto che sia dopotutto . Continua a guardarlo con aria furente, ormi in bilico tra una Ceca rabbia e delle lacrime che sembrano voler uscire a forza dagli occhi di lei sbarrati.

20:12 Raido:
  [Casa] Alla fine lei ha preso la sua decisione, parlare con lui per capire cosa gli frulla per quel cervello malato che si ritrova, un cervello che va buttato nella spazzatura a quanto pare visto che il cannibalismo è una malattia mentale, letteralmente ma non le va contro, non va contro la ragazza lasciando che faccia ciò che deve ovvero parlare con lo Hyuga. Non si intromette e se lo vede per strada, l'unica cosa da fare è cambiare direzione, andare da un'altra parte e non voltarsi indietro per non cadere prede dell'istinto. Ha fatto una promessa difficile da mantenere ma deve impegnarsi a farlo, deve impegnarsi per lei a tutti costi per non farla soffrire ancora e ancora <Non devi ringraziarmi> non deve farlo, è giusto così, deve rispettare le sue decisioni, deve rispettare ciò che dice anche se molte volte cade preda della sua stessa impulsività. Gli allenamenti servono a forgiare gli shinobi, a renderli più forti e capaci e possono rivelarsi duri, molto duri. Ricorda gli allenamenti a cui lo ha sottoposto Hotsuma anni fa, allenamento che gli hanno spaccato la schiena, lo hanno distrutto e allo stesso tempo lo hanno forgiato nel corpo e nello spirito rendendolo quello che è ora, uno shinobi di Kusa, uno shinobi di Kiri, qualcuno da non sottovalutare per niente al mondo. Deve forgiarla, deve renderla più forte di quanto non sia adesso, molto più forte <Non m'interessa, passerò ogni giorno ad allenarti se si rivelasse necessario> ed è un qualcosa che farebbe, lo farebbe per lei, gli insegnerebbe tutto quello che sa senza indugiare oltre. Ha tanta esperienza nelle battaglie e può trasmettere quell'esperienza a lei, gliela può donare per prepararla ad affrontare nemici sempre più potenti e letteralmente impossibili. Ha imparato a sue spese che nessuno è imbattibile con la giusta strategie e forza e deve riuscire a farlo capire anche a lei. Nessuno è imbattibile, nessuno <Li possiamo reggere insieme> è li che vuole arrivare. Quei sentimenti possono reggerli insieme, possono aiutarsi a vicenda, vuole essere la sua spalla, la sua colonna. La lascia avvicinare, lascia che la testa venga appoggiata sul proprio petto udendo quelle parole. E' vero, è cambiata, molto da quando si sono conosciuti eppure lui vede sempre la stessa Fumiko, sempre la dolce ragazza dei fiori. Il mondo è davvero crudele se l'ha fatta arrivare fino a questo punto, è un posto maligno e malvagio. Hanno trasformato una ragazza ingenua in qualcuno di freddo, qualcuno che non vuole esprimere sentimenti...sembra di vedere lui appena arrivato a Kusa. Un ragazzo che non esprime i propri sentimenti da anni. Deve fare con lei ciò che ha fatto Kaori con lui, deve farlo prima che sia troppo tardi ma non farebbe in tempo a fare niente perchè quel momento finisce. Ode ancora le parole, la vede allontanarsi. Le sue sensazioni si sono rivelate esatte, lei sa, sa tutto ed è stata proprio Kaori a dirglielo. Ha scelto male le sue parole e ora, per la prima volta, vede in lei la gelosia, gelosia mista a rabbia e quelle parole lo attaccano, si sente colpito, si sente affondato. Sta fraintendendo tutto quanto, ha capito male. Fa letteralmente no con la testa <Fumiko..> non vuole che capisca questo, non vuole che capisca male <Non è vero> non vuole tenersela stretta, non vuole tenerla ancora con se, non in quel senso. Non si avvicina, resta a distanza cercando di capire cosa dirle e come dirglielo <Abbiamo deciso insieme di mantenere un rapporto pacifico per Kouki, è solo per lei se ancora ci parliamo, per farle vedere che, nonostante tutto, i suoi genitori sono in pace e non si fanno la guerra> questa è la spiegazione di tutto quanto ma sapere che non ha detto quell'informazione nemmeno alla madre lo butta giù duramente. Ha sbagliato, ha sbagliato ancora una volta. Fa qualche passo in avanti, si muove verso di lei con il braccio leggermente alzato <A me non interessa chi lo sappia o meno, a me non interessa nascondere niente. E' vero, ho sbagliato a non dirtelo ma sarei pronto ad andare anche contro un intero villaggio se tutto si schierassero contro di noi> si avvicina ancora con piccoli passi verso di lei cercando di toccarle il braccio sinistro lentamente e con cautela <Io ho scelto te, ho scelto di stare con te e niente potrà farmi cambiare idea> la sta quasi per toccare ma tira indietro il braccio. Non è la scelta più giusta ne la più saggia. Si volta dandole le spalle. Sta sbagliando continuamente con lei, sbaglia in ogni momento <Sto sbagliando, sto sbagliando sempre con te...pensavo di aver imparato> e si volta nuovamente a guardarla <Ti chiedo di perdonarmi ma..> si avvicina, questa volta più velocemente cercando di carezzarla la guancia sinistra con la mano destra, almeno ci prova <...se vuoi che me ne vada, capirà...non volevo farti stare male, non te lo meriti> vorrebbe cambiare il passato, vorrebbe mettere fine a questa storia ma oramai il danno è fatto, spera solo di ricevere il suo perdono <Ti amo anche se non riesco a dimostrartelo>. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

21:03 Fumiko:
 Sono d'accordo su Hiashi, o almeno, lui accetta la sua decisione senza imporsi e questo la gratifica, anche perché non si sarebbe fatta nemmeno sorpassare da lui, non sulle proprie decisioni. Ogni singola decisione deve essere sua, perché se avesse sbagliato avrebbe dato la colpa solo a se stessa, l'unica responsabile di tutto. Spera che la sua impulsività venga tenuta sotto controllo, non vorrebbe ritrovarsi un cadavere per le mani invece che lo Hyuga . < sto affinando lentamente la mia innata, ma è faticoso per ora, ho bisogno di allenare prima lei , poi potrei continuare ad allenarmi anche su altro > ma si vede che la cosa che le preme di più è quella di imparare ad utilizzare il mokuton, in arte particolare, chissà se avrebbe trovato un sensei capace di insegnarle, di guidarla, perché per quanto Raido sia forte, non crede che sia molto pratico con il ninjutsu, specialmente con in arte segreta come il mokuton. Deve trovare qualcuno che possa insegnarle, e deve trovarlo tra le fila dei Senjuu, qualcuno che possa insegnare ad una donna dato che la madre non è poi andata molto più in là con lo studio. Una società troppo maschilista per lei < io non sono sicura di volerle provare in verità , so che ci saresti , ma .. > non sa come esprimersi, sta scappando evidentemente da quello che potrebbe farle molto male , quello che potrebbe distruggerla e non ne ha le forze. Magari con lui? Ma non è qui che adesso si concentra lei , ma sulla rabbia, sulla gelosia che prova nei suoi confronti. Non ha mai provato quel sentimento così intensamente prima di allora, e ascolta quelle brevi spiegazioni ma non le bastano di certo, vuole sapere < quindi mi giuri che vi siete visti solo per parlare di Kouki allora ? > vuole che lo dica chiaramente, vuole le sue parole per potergli credere e non delle parole che possano dire tutte e niente, deve sapere tutto estrema chiarezza < voglio che tu mi dica tutto, come stanno le cose. Avrei preferito che fossi tu a dirmelo e non doverti quasi costringere > continua a guardarlo in malo modo e quando lui tenta di avvicinarsi fa ancora qualche passo lontano da lui. Deve sapere tutto, prima di potersi fare anche solo toccare dalle sue mani, o lo avrebbe iniziato a contare come un bugiardo < lo griderei io al villaggio, non è quello che mi importa > tenta di farglielo capire senza aggredirlo, non vuole spaventarlo anche se la voce è più tagliente del solito < solo se tu lo facessi con me. Non sapevi cosa pensassi io, e di certo non lo avrei mai detto alla tua ex. Non è qualcosa che deve importarle, che la riguarda visto che avete mantenuto i rapporti solo per vostra figlia no? Allora non vedo il motivo per dirle qualcosa che concerne il nostro rapporto e quello che ci lega. Non ne ha il diritto, e tu non hai il diritto di andare a dire qualcosa di così importante che riguarda noi due senza chiedere anche a me cosa ne posso pensare. Se voglio che lei venga a saperlo. E se lo vuoi sapere, ti avrei detto di non dirle nulla, perché per me lei non è importante, non lo è mai stata, non voglio nemmeno lontanamente che sappia queste cose, né che sapesse che sono la sorella di Kurako > altra informazione personale rivelata a qualcuno di cui non le importa alcunché < Ma per te lo è ancora non è così? È importante, vorresti ancora averla vicina e non solo per Kouki, ma diversamente da me. Ti rendi conto di quanto possa aver sofferto anche lei? > e lo guarda dritto negli occhi senza abbassare lo sguardo, le parole che continuano a uscire e lei le ritiene vere. È una donna, comprende meglio certe cose < e non hai pensato che anche lei desiderasse riaverti per se? > pone in altra domanda per lei semplice. Lui ci ha pensato? Ha saputo quelle cose? < perché mi permetteresti di stare vicino a qualcuno che mi vuole? Che desidera avermi? > pone la domanda al contrario. Lei che si deve sempre controllare, che deve stare lontano dai ragazzi perché lui è geloso, ma da parte sua non ci sono gli stessi pensieri a quanto pare. No. Questo non lo accetta, non lei che è femminista fino al midollo. < io non voglio che tu mi chieda perdono > stringe le labbra < voglio che tu capisca, che ti metta nei miei panni. Come potrei volerla intorno? Se è per Kouki posso capire e non posso dire nulla, non mi compete. Ma se riguarda te posso , e voglio intromettermi > mette un chiaro punto,con sarebbe stata transigente nei confronti di lei, anzi. La mano che poggia per qualche secondo sulla sua guancia prima che faccia un passo lateralmente per togliersi, deve prima sapere tutto, poi potrà decidere se arrabbiarsi ancora o meno, starà tutto alle sue parole < anch'io ti amo > ed è vero, per questo si arrabbia in questo modo dopotutto .

21:35 Raido:
  [Casa] Capisce su cosa deve allenarsi, sulla sua innata, sull'innata dei Senjuu ovvero il mokuton, la stessa abilità in possesso di suo cugino, di Kurako. Come può aiutarla a controllare un potere simile? Allenare lo Zan è facile per certi versi, bisogna solo tagliare oggetti ma il mokuton? Non sa nemmeno come si attiva un potere del genere, non sa da cosa può essere sprigionato, ha sol informazioni basilari come è giusto che sia anche se conoscerne i segreti potrebbe fargli comodo <Controllare l'innata? Un modo ci sarebbe...> però, il suo cervello è comunque in moto, un cervello da guerriero ed è questo che lo contraddistingue su tutti. Pensa come un soldato, proprio come gli ha detto Kaori <La tua innata va usata anche per attaccare, controllala in questo cercando di colpirmi, è un buon allenamento per iniziare> non è il massimo ma è semplice ed efficace, almeno secondo le sue conoscenze in materia, conoscenze veramente poche. Deve aiutarla a crescere, deve aiutarla a sprigionare tutto il suo potenziale senza mai trattenersi, proprio come hanno fatto con lui ma queste sono questioni secondarie, questioni che passano in secondo piano. Ora niente conta, il discorso verte solo e soltanto su lui e su Kaori, un discorso che risulta essere doloroso da affrontare, nemmeno fosse un vigliacco. Le parole della ragazza sono giuste, sono taglienti e hanno il massimo della ragione e questa volta non può ribattere, è nel torto completamente. Si sono visti solo per parlare di Kouki? No, l'hanno sempre tirata in mezzo, è vero ma non è solo per quello, non si sono visti soltanto per la bimba. Kaori oramai è un caso chiuso anche se la sua presenza pesa ancora nel cuore dell'albino, una parte di se è ancora innamorata di lei e nemmeno tutte le donne del mondo potrebbero cambiare questo tipo di amore ma l'altra parte sa che è sbagliato, sa che deve andare avanti ed è riuscito a innamorarsi della Senjuu, sua cugina per una triste fatalità degli eventi. Avrebbe dovuto parlarne con lei, avrebbe dovuto chiedere il suo permesso prima di parlarne con qualcuno e sapere che non avrebbe mai voluto che Kaori ne venisse a conoscenza aumenta il suo senso di colpa, il suo essere totalmente in torto. Fustigarsi non basterebbe, ci vuole di peggio ed è lo sguardo della ragazza il peggio al momento, vederla arrabbiata, ferita, uccisa dalle parole dell'albino. Le domande sono ancora più giuste, Kaori lo rivuole indietro e lo sa, glielo ha detto, ha detto di essere innamorata ancora ed è un sentimento che, proprio come per lui, non può svanire e allo stesso tempo non permetterebbe a nessuno di stare vicino a Fumiko sapendo che prova un certo tipo di interesse nei suoi confronti. La mano si posa sul suo viso per pochi attimi prima che quest'ultima si scosti allontanandosi e affermando di amarlo. Stavolta l'ha fatta grossa e deve capire come muoversi, come agire e cosa fare per non ferirla ulteriormente ma forse la verità è la soluzione migliore che possa trovare. Prende un profondo respiro, la guarda, ne ricerca gli occhi, lo sguardo, deve essere sincero e vuole che lei lo capisca <Tra me e Kaori c'è un passato, abbiamo affrontato di tutto, abbiamo rischiato la vita insieme e siamo molto legati. Io le voglio ancora bene e le vorrò sempre bene> lo ammette finalmente, ammette di volerle bene <E anche per lei è lo stesso, lo so, persino ora che è arrabbiata, lo so che per lei è così> altra piccola pausa prima di riprendere a parlare <Quando la vedevo, parlavamo di Kouki o meglio, lei mi sgridava perchè sono troppo stupido e impulsivo e non pensavo alle conseguenze che le mie azioni avrebbero provato in Kouki ma allo stesso tempo parlavamo anche di altro, cercavamo di instaurare un rapporto tranquillo, un modo per allontanarci senza però evitare di parlarci> non sa se riesce a spiegarsi bene ma ci sta provando, lo sta facendo con tutte le sue forze e spera che la ragazza capisca lo sforzo. <Io ce l'ho fatta ad andare avanti, ho trovato te, non so per quale miracolo o per quale merito ma ti ho trovato e voglio che anche per lei sia così, voglio che vada avanti anche lei come ho fatto io> vuole che stia bene anche senza di lui ma ci sono ancora delle domande a cui rispondere <Ma non la rivoglio al mio fianco> ed è sincero, per quanto le voglia bene, non vuole ritornare ad aver quel tipo di rapporto con lei, ha chiuso con quella storia e vuole andare avanti con Fumiko <E non sopporterei di vedere qualcuno girarti ancora intorno> ed è la cosa che sta provando la ragazza in questo momento. Ha capito, almeno spera di esserci riuscito, spera di essere arrivato a questo livello di intelligenza. China il capo smettendo di guardarla, smette di fissa non ritenendosi più degno di tale onore <Sono uno stupido e me ne rendo conto ogni giorno di più. La vita non è come una battaglia e lo sto capendo, lo capisco ogni volta che soffri per colpa mia, capisco di essere solo uno stupido soldato> non un Kage come ha sperato, non un leader, solo un militare che deve dare la vita come da istruzione <Mi dispiace> è sfinito, sconsolato, distrutto. Non sa cos'altro fare, cos'altro dire. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

22:02 Fumiko:
 Allenare il proprio mokuton, sembra così facile ma le costa un sacco di energie al momento < almeno Kurako all'inizio era una schiappa come me, o almeno così dice nostra madre > che strano sentirla parlare di famiglia, di sua madre e di suo fratello con così tanta tranquillità nella voce e nei modi, si sta abituando e il tempo che sta recuperando con la madre le fa stare vicine, ma non ancora abbastanza come dovrebbe essere un rapporto madre e figlia. < quando richiamo i miei elementi riesco a modificarli, ma trovo sempre difficoltà già solo a richiamarla, figurati a controllarla, mi allena con gli alberi del dojo > afferma, non si è fermata, non ancora anche se ci vorrà tempo, e a lei sembra mancarle sempre di più . Adesso aspetta di ricevere le risposte a tutte le sue domande, alle sue perplessità e lo guarda negli occhi, vuole che lui non menta o se ne sarebbe accorta, e lui decide di darle la verità, per sua fortuna ha deciso così. Se avesse avuto il presentimento di una bugia avrebbe perso quella fiducia creata a fatica con lui, sarebbe crollato tutto come un castello di carte perché nulla era stato creato sulla realtà dei fatti. Le parole che tanto temeva arrivano, lo sapeva, non è ingenua, non più e mai fino a quel punto , ha un sesto senso che funziona molto bene . Ma quando arrivano è sempre un duro colpo, il volto dapprima rosso per la rabbia si fa immediatamente bianco, il lato del naso che diventano più rossi e abbassa lo sguardo, non riesce a guardarlo in viso. Il petto che pompa il sangue sempre più velocemente , il respiro mozzato sapendo quelle cose , perché sentirsele dire dalla sua voce è molto diverso. Le viene da piangere ma non può permetterselo, lo ha voluto lei, ha voluto sapere tutto o almeno l'importante e quello che è stato il rapporto dei due . Non può dire nulla, ha capito che lui la ama ancora, almeno una parte di lui la ama e non può farci nulla se non stare male per quello. Non fiata assolutamente, continua a fissare il pavimento e solo lentamente inizia ad alzare il capo guardandolo finalmente in viso, dopotutto continua a stare con lei, anche se avrebbe benissimo potuto tornare da lei e ricostruire quella famiglia, alla fine ha scelto lei. Qualcosa conterà pure allora. Inghiotte la saliva mentre lo vede abbassare il capo davanti a se, e il cuore si stringe. Non avrebbe mai potuto nascondere i suoi sentimenti con lui nonostante ci abbia provato . Si avvicinerebbe a lui, tenta di prendere le sue mani tra le sue per stringerle delicatamente < sei uno stupido > ripete lei tenendo una voce delicata e leggera < la vita è un avventura > continua lei correggendolo < e tu sei un capitano > stringerebbe di più le sue mani < dispiace anche a me, ti faccio stare male anch'io > ed è vero pure quello, lei ha anche le sue colpe < guardami> il volto alzato verso il suo mentre ne cerca gli occhi < ti amo >

20:08 Raido:
  [Casa] Nessun allenamento è semplice, qualunque sia la sua entità, sia per diventare forti fisicamente, sia per imparare nuove tecniche e sia per allenare la propria innata. L'innata forse è la cosa più difficile perchè sono pochi quelli che sanno padroneggiare determinate abilità e nel peggiore dei casi non vi è neppure nessuno in grado di dare un vero e proprio insegnamento. Capisce Fumiko, almeno in parte perchè per lo Zan ha potuto contare sull'aiuto di Hotsuma, si è allenato con lui per padroneggiare le abilità del clan, ogni singola abilità e questo gli ha fornito un gran vantaggio. Ode quel dire su Kurako, questa è una novità anche per lui, sapere che Kurako Senjuu, un grande shinobi come lui fu una schiappa nel mokuton, un'inetto è qualcosa di irriverente, non l'avrebbe mai detto <Io sono riuscito a risvegliare la mia innata a 17 anni, quando ero Jonin e ho imparato a controllarla a 18 anni invece tutti gli altri ci sono riusciti all'età di 11 o 12 anni appena divenuti genin mentre io ho dovuto lavorare più duramente di ognuno di loro> ha fatto veramente una fatica immane per giungere a un tale livello di padronanza, ha lavorato come non mai eppure, adesso, è il miglior utilizzatore dello Zan esistente, il migliore in assoluto e nessuno può eguagliarlo, forse solo Hotsuma anche se oramai lo ha superato in potenza <Adesso sono un maestro degli Oboro> il più esperto utilizzatore dello Zan esistente in poche parole. Il suo è un vero e proprio vanto perchè è riuscito a compiere un'impresa impossibile secondo molti, un'impresa che ha portato a compimento con sudore e fatica mettendo da parte la sua stessa vita. Sospira nel ricordare quei tempi passati, gli sembra che sia passata un'eternità da allora e invece sono solo 10 anni <Gli elementi hanno bisogno di molta concentrazione, devi capire dove sono, in quale parte del tuo chakra risiedono e una volta compreso è facile tirarli fuori> allunga la mano verso di lei, di poco, non di molto, giusto per farle vedere una cosa. La destra si riempie di chakra, esso avvolge completamente la mano e delle piccole scariche elettriche iniziano a mostrarsi <Raiton> commenta guardando la propria mano e subito dopo i fulmini scompaiono lasciando posto a piccole folate di vento controllate all'interno del palmo <Fuuton> e ancora, via il vento, gocce di acqua vengono a galla, la mano si bagna <Suiton> e, infine, la mano stessa si sporca di terra <Doton> ha mostrato alla ragazza tutti gli elementi che è in grado di evocare <Ci ho messo del tempo ma ora, richiamarli, è facile come camminare>. Sa che è difficile ma deve impegnarsi e se ci è riuscito lui che pecca nel Ninjutsu, può riuscirci davvero chiunque. Non ha mai mostrato a nessuno tutti i suoi elementi, nemmeno a Kaori, lei è davvero la prima che vede quella parte del suo potere, quella parte che è sempre rimasta nascosta. Il discorso va su Kaori e risponde alle domande della ragazza con la verità, dice la verità assoluta senza trattenere niente dentro. Ammette di voler ancora bene a Kaori e, in qualche modo, le fa capire che ancora l'ama, una parte di se è innamorata di lei. Nota come la ragazza stia soffrendo per quelle parole, nota ogni cosa nel suo sguardo, nei suoi occhi, nel suo stesso viso ma, alla fine, la vede avvicinarsi, la vede arrivare vicino. Sente la presa sulle proprie mani mentre l'ascolta in silenzio, in completo silenzio <Tu sei l'unica che mi ha fatto stare davvero bene> non lo ha mai fatto soffrire ed è per questo che china il capo verso il basso evitando di guardarla, di incrociare i suoi occhi ma l'ordine arriva diretto, veloce e subito riporta lo sguardo su di lei sentendo nuovamente quelle parole. Sorride, un lieve e dolce sorriso <Come puoi amarmi? Ho solo portato sofferenza e problemi nella tua vita> se lo chiede spesso e solo ora trova il coraggio di porle quella domanda, solo adesso riesce a renderla partecipe di questo suo pensiero nascosto <Io voglio che tu sia felice ma ultimamente mi ritrovo a pensare che potresti davvero avere di meglio> le stringe le mani perchè, anche se dice quelle parole, non vuole abbandonarla, non vuole lasciarla, vuole rimanere con lei. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

20:28 Fumiko:
 Anche lui c'ha messo del tempo per risvegliare la propria innata, un pensiero confortante di non essere l'unica . Già non era stata in grado di risvegliare l'innata del clan Ishiba. Adesso ha difficoltà con quella del clan Senjuu, due domande se le è posta, fortuna che però sia Iurako che Raido danno conferma che non è sempre facile, e che basterà allenarsi < sei un maestro > ripete con un poco di sorpresa nella voce , ma come non potrebbe esserlo. Ai suoi occhi è lui quello più potente, il ninja con più abilità e tanto altro, che sia vero o meno non lo sa, ma nella sua testa è così . Ed è anche un punto da raggiungere, da eguagliare in un certo senso, e questo la fa premere per allenarsi e diventare più forte, così come poter proteggere chi le sta a cuore. Annuisce, sa che richiamare i suoi due elementi è una operazione complessa , le costa fatica e specialmente il richiamarli insieme e unirli che le dà più problemi, non ha mai la massima potenza. Osserva il palmo con curiosità , ben quattro elementi si palesano sotto i suoi occhi, e sorride finalmente < non hai il Katon > fa notare l'evidente , gli manca quell'unico elemento < ne posseggo solo due di questi in realtà > ammette a mezza voce < suiton e doton , quello che servono per richiamare la mia innata. Ed è dannatamente faticoso farli entrare in sintonia tra di loro , richiamarli non più di tanto, ci riesco . Il problema è il creare il mokuton e avere un controllo sulla vegetazione, sulla loro energia vitale > ci riesce, riesce ad allungare un ramo, ma è troppo sfiancante e le serve la massima concentrazione possibile e il corpo sembra voler cedere subito dopo. Le mani che si toccano finalmente, le palpebre che calano celando il suo sguardo mentre si bea di quel calore . Le stringe di più , il volto che si alza per guardarlo negli occhi sentendo quelle parole. È contrariata, le sopracciglia si uniscono in una linea di disapprovazione, non ha mai pensato che sia lui il suo problema, anzi < tu mi hai dato la speranza, mi hai fatta diventare una kunoichi a tutti gli effetti , hai fatto sparire le mie paure perché senza di te avrei fatto poco e niente. E hai portato la vita dove non c'era più nulla. Mi hai dato il tuo amore ..> il cuore che continua a battere più forte e potente , il sangue che pompa nelle orecchie non riuscendo a capire quello che vuole dire, anzi, non vuole capirlo perciò la sua faccia è così confusa come adesso < c-che intendi dire? > il respiro mozzato, la voce quasi soffocata non riuscendo più a connettere, a dare un vero senso a quelle parole. Non vuole capire , scuote leggermente il capo mentre le mani lasciano quelle di lui, una stretta di ghiaccio le stringe il petto , e adesso aspetta che quel colpo arrivi, sembra prepararsi mentalmente a riceverlo, alla fin fine è sempre stata una comune ragazza incontrata in una fioreria.

21:20 Raido:
  [Casa] Nonostante la sua fama, si ricorda della memoria della ragazza, l'ha persa e, di conseguenza, non conosce molte cose e va bene così, non gli interessa che sappia tutto della sua vita nella gerarchia ninja, non gli interessa che sappia ogni cosa dei vari ruoli che ricopre nel clan, negli spadaccini e nel palazzo del governo <Già> lo conferma. E' un maestro all'interno del clan e non solo, è anche un sensei e occasionalmente svolge lezioni all'accademia istruendo i deshi per farli divenire migliori ed è così che ha conosciuto Kouki, attraverso l'accademia. Son cose che non dice spesso, non lo dice mai apertamente se non costretto perchè non è nemmeno molto propenso a insegnare se non vi è un certo tipo di attaccamento o comunque l'allievo non lo sorprenda per le incredibili abilità. Le mostra tutti i suoi elementi uno dopo l'altro senza nascondersi, non ne ha bisogno con lei e può mostrarlo ogni sfaccettatura del suo potere o quasi. Sa benissimo che non può mostrarle il potere del sigillo con molta leggerezza, è un qualcosa che va ponderato e pensato prima, qualcosa di veramente ma veramente difficile da dire. Ode il suo commento e tra tutti gli manca solo il fuoco, il katon, non che senta la sua mancanza, non è attaccato molto a queste sottigliezze <Il mio chakra non possiede quell'alterazione> il suo è un chakra fresco, pulito per certi versi. Ha l'acqua, il vento, il fulmine e la terra mentre il fuoco è un qualcosa di crudele che uccide senza ritegno e per quanto le tecniche di quell'elemento siano efficaci, preferisce fare affidamento su altro. Il problema è chiaro, riuscire a fonderli per formare il mokuton, un problema che ha notato anche a Kiri da parte di alcuni ninja molto dotati come Yoton e Kori, ninja in grado di fondere gli elementi e come aiutarla in questo? Lui non ha bisogno di elementi per creare la sua innata, sfrutta un po' il raiton per darsi potenza ma niente di più, la sua è un'abilità a se stante difficile da replicare <Ci lavoreremo su, ti aiuterò a non sentire più la fatica, farò del mio meglio...te lo prometto> deve allenarla meglio che può, deve fare del suo meglio in qualità di sensei e in qualità di ragazzo. Con lei non può fallire, non può permetterselo se vuole vederla ancora viva tra 50 anni; deve prepararla ad affrontare la minaccia che suo padre rappresenta per lei. Ora che ci pensa, tutti i nemici sono sempre genitori che hanno perso la testa, genitori che hanno sbarellato, Ryota, la madre di Mekura e ora il padre di Fumiko, forse è una maledizione. L'ascolta, ascolta quella risposta, quelle motivazioni e gli occhi divengono lucidi, si è commosso perchè non pensa di aver fatto tanto, non lo crede possibile ne vero eppure lei lo sente, lei sente tutto quello e non può che essere felice per questo. Sorride, sorride anche quando lei gli lascia le mani per allontanarsi leggermente riuscendo a notare la paura nel suo sguardo come se stesse aspettando la botta finale, il colpo che l'avrebbe portata al crollo totale. China di poco il capo per poi riportarlo ancora una volta su di lei <Intendo dire che ti amo e che non ti voglio perdere> scatta verso di lei, veloce, il massimo della sua velocità e avvicina le labbra a quelle di lei, le tocca cominciando a baciarla, un bacio che avrebbe voluto darle fin dall'inizio, un bacio pregno di passione e di amore. Le mani si portano verso i di lei glutei, vanno a portarsi sotto di essi cercando di sollevarla per portarla un po' più in alto e comincia, comincia a desiderarla ardentemente. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

21:37 Fumiko:
 Su quella parte di lui sa poco, la parte che lo vede come sensei e maestro, è qualcosa che vuole vedere, ma non dice nulla , non vuole forzarlo e sarebbe stato lui a mostrargliela con il suo allenamento . Sa bene a cosa va incontro, e nulla sarebbe stato più come il loro primo scontro. Non si sarebbe fatta trascinare da alcuna emozione e su questo non ci piove, ma è consapevole che non avrebbe mai dato il massimo contro di lui. Sospira, quella parte avrebbe dovuto farla da sola e ben lo sa anche se apprezza il fatto che lui sia così disponibile nell aiutarla. Ma quell'affinità avrebbe dovuto cercarla da sola, avrebbe poi in un secondo momento tentato di usarla per combattere . Magari contro di lui. Attende in silenzio che arrivino quelle parole, non pensa a nulla e si limita a respirare piano e con velocità, con il capo chino per non guardarlo . Non versa alcuna lacrima , attende con assoluto silenzio. E le parole non sono di certo quelle che si aspettava. Aveva avuto il sentore che lui volesse lasciarla, le sue parole lo dicevano, glielo avevano fatto intuire, e adesso la prende in contropiede . Alza il volto, è sollevata e felice che le dica questo, non avrebbe retto in quel momento ad una separazione. Scuote il capo, non vuole nemmeno pensare ad una eventuale separazione tra di loro, non dopo aver sopportato così tanto per averlo vicino, non lo avrebbe fatto andare via per una sciocchezza come quella, non se lo sarebbe fatto portare via per nulla al mondo. Ha deciso di sacrificare tutto per lui, di dare tutto per lui, di andare contro tutti, niente avrebbe potuto portarglielo via con tanta facilità, nemmeno lui stesso e i suoi pensieri < ti amo > il tempo di un sussurro che le sue labbra si ritrovano impegnate in qualcos'altro migliore del parlare. Il corpo che si avvinghia al suo trattenendo lo con forza a se. Si lascia sollevare andando ad intrecciare le gambe alla sua vita mentre le mani si affrettano a fare scendere gli indumenti altrui , il kimono che verrebbe fatto scendere a metà rivelando le sue spalle delineate. Lo desidera come lui desidera lei, vuole continuare e lo avrebbero fatto per il resto della notte probabilmente.

Raido e Fumiko parlano di quello che è successo durante le missione della ragazza, di suo padre ma soprattutto della rivelazione dell'Oboro a Kaori sul rapporto di parentela tra i due.