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23:06 Ishiga:
 <ma cosa dici non ho un Kunay al posto del naso e tantomeno uno Shuriken ahhahahahah> ride, beh si è divertente, il giovane immagina per un attimo un kaunay al posto del naso <ho ancora il mio naso, solo che, è rotto e dunque devo farmi curare ma nel frattempo ho messo una benda> dice sorridendo. Il dialogo tra i due si fa interessante e il giovane ascolta con attenzione le parole della giovane <beh secondo me nessuno di noi è fatto per combattere, ognuno di noi impara a combattere e può decidere se combattere o meno, in situazioni difficili devi assolutamente saper combattere secondo me, anche per una soddisfazione personale ovvero quella di sapersi difendere senza dipendere da qualcuno> prende fiato < non bisogna abbattersi subito, vedi anche io nel mio piccolo ho preso una bella batosta, ma sono contento perchè ho imparato dai miei errori e ne farò altri centomila ma so che poi imparerò> si si sta riprendendo anche moralmente da questa batosta il giovane. <yuki-onna? e cosa sarebbe? > sorride, si sta divertento anche se si sta facendo abbastanza tardi <ops, forse me lo dirai in un altro momento, ora devo scappare, ciao Shade ci vediamo in giro> si si è fatto veramente tardi e il giovane dopo aver salutato la ragazza ecco che a gambe levate si dirige verso la dimora dei Senju. [end]

23:17 Shade:
 Oh bene, si sente sollevata dallo scoprire che il ragazzo non ha il volto sfigurato da un oggetto che ha preso il posto del suo naso. Anche perché sarebbe stato costretto ad indossare una maschera per il resto della sua vita e dobbiamo ammettere che non è una cosa poi così simpatica. In estate sai che caldo dietro quella maschera. Sorride a questo punto anche lei, l’immaginazione fino a quel momento l’aveva fatta preoccupare, ma quando si rilassa si rende conto che potrebbe essere una visione ironica. Disgustosa, ma sicuramente ironica. <Oh dunque una frattura. Non deve essere per nulla simpatico avere il naso rotto. > sembrerebbe tranquilla a fare quella affermazione ma Ishiga accorcia i tempi perché sembra in procinto di scappare. Si dispiace quasi di tale incontro, ma effettivamente ormai la luna ha ben superato le case dietro cui era nascosta e ora domina incontrastata il cielo notturno. In altre parole si è fatto tardi. <Bene. Ci vediamo in giro> e se ne scappa ad una velocità considerevole. Potrebbe essere la volta buona che la madre le ha aperto la porta notando la sua assenza. Ci spera e inizia a fare ritorno verso casa, ripensando all’incontro della serata e quello della volta prima, sempre nella piazza. Si, la piazza è un luogo fortunato, e forse dovrebbe smettere di chiedere scusa alla gente quando le urta, anzi, urtarle fino ad ora le ha permesso di incontrare qualche persona simpatica. End