Chi non beve in compagnia...

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20:44 Kaori:
 Lo sguardo della Hyuga non è mai stato così minaccioso come in questo momento. Le gote sono arrossate, le iridi perlacee lucide a brillare su un volto ovale dai lineamenti delicati ma dall'espressione felina. I capelli scuri, sciolti, le incorniciano il viso ricadendo poi lungo la schiena altrimenti lasciata nuda da un vestito con un ampio scollo sulle spalle. L'abito è color blu notte, con un paio di bretelline che si annodano dietro la nuca ed una scollatura a cuore per niente volgare sul petto. Scivola morbido lungo il ventre, il busto stringendo attorno ai fianchi e ricadendo poi in una gonna morbida lungo le cosce, terminando poco sopra le ginocchia lasciate nude. Le gambe son scoperte, agili, magre, con un paio di tacchi che al momento potrebbero costarle una caviglia rotta. Un outfit sicuramente insolito per la nostra cara special jonin che, smessi gli abiti da kunoichi, questa sera riveste semplicemente quelli di ragazza. Una ragazza stanca, ferita col cuore a pezzi e il fuoco nelle vene. Vuole solamente pensare ad altro questa sera, vuole dimenticare, vuole fare qualcosa di folle e per questo ha optato per indossare un abito che non avrebbe mai messo in altre occasioni e per dirigersi nel primo pub incontrato per le vie del villaggio. Vuole bere. Vuole bere fino a dimenticare persino il proprio nome, bere con la speranza di dimenticare almeno per quella notte quanto scoperto quel pomeriggio. Vuole sentire la mente annebbiata, i sensi annientati, vuole spegnersi per una notte soltanto e scappare ancora dal proprio dolore. Siede al bancone del bar accanto ad uno sgabello vuoto con un bicchiere di sakè fra le mani e la bottiglia mezza vuota dinnanzi a sé. La ciotolina con gli spuntini da accompagnare alla bevuta è intatta, non toccata, mentre la sua espressione è palesemente annebbiata dia fumi dell'alcol. Diversi occhi sono puntati su di lei e non è ben chiaro se la gente la stia osservando perchè è una Hyuga, perchè è la Hyuga che ha vinto la sua categoria al torneo, perchè è una bella ragazza da sola al bancone di un bar o se è per via dello sguardo alticcio e furente che ha stampato in viso. Manda giù l'ennesimo bicchierino ritrovandosi a sentir scendere una gocciolina lungo le labbra fin sul mento, la gola e poi fin dentro il vestito. Quasi non se ne accorge mentre sbatte il bicchierino sul bancone leccandosi le labbra per assaporare anche l'ultima goccia di bruciante liquore rimasta intrappolata su di esse. [chakra: on]

20:54 Hiashi :
 Lo shinobi indossa delle calzature in stile ninja di colore nero, un pantalone di tessuto nero più stretto di quelli che utilizza di solito ed una maglia semplice a maniche lunghe in tessuto, anche questa non aderente e di colore nero al di sotto della quale veste una seconda magli smanicata dato il freddo che c'è; le mani sono coperte dai guantini senza dita in tessuto con le placche metalliche sul dorso. In verde sulla fronte ha un tatuaggio, fatto da diverso tempo recante il simbolo del marchio della casata cadetta della Clan Huyga, che, seppur abolito, rappresentava per lui un modo per ricordare il padre mai conosciuto. Gli avambracci sono protetti da delle placche metalliche ed il suo coprifronte con il marchio della foglia inciso nel metallo si trova in bella vista assicurato ad una cintura che porta poco sopra gli occhi. Fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione si trovano nascosti sotto il coprifronte, sotto i vambracci e sotto gli schinieri, 5 in tutto e tutti non visibili. Dietro il fianco destro un porta kunai a dove sono inseriti 4 kunai e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno 5 Fuda vuoti, 3 bomba luce, 2 fili di nylon, 1 filo di nylon conduttore, 6 carta bomba, 3 tonico coagulante e 3 per il chakra. Altri due portakunai sono legati alle cosce, quello destro contiene cinque kunai i quali sono collegati tramite un filo di nylon lungo un metro ai fumogeni, il cui stock è assicurato al portakunai stesso in modo che lanciando il kunai questo si porti dietro anche un fumogeno almeno secondo le intenzioni dello Hyuga; nel portakunai sinistro invece ci sono 4 kunai con le carte bomba arrotolate attorno all'impugnatura. Per l'occasione ha deciso di sfoggiare anche una bella armatura pesante composta da più parti naturalmente e che vanno a proteggere le zone lasciate scoperte dalle altre protezioni e quindi cosce, braccia, spalle, petto e schiena mentre la testa è libera. Il braccio destro è coperto da bende dalla punta delle dita fino alla spalla e pertanto non è stato difficile aggiungere 1 fuda con il kanji "potenza" sotto l'avambraccio, mentre un secondo sigillo uguale è stato assicurato sul petto tramite due giri di bende aggiuntivi insieme ad un sigillo potenziante speciale per il ninjutsu ed uno per il taijutsu. Inoltre ha deciso di passare il filo di ogni sula lama con un veleno allucinogeno di classe A, tanto per mettersi al sicuro. Due dei fuda che si porta dietro sono stati preparati con i kanji inscioglibile e fiamma più 8 fialette del proprio sangue. La gamba va molto meglio ormai, ma la mente continua ad essere affollata da mille pensieri. Troppi pensieri perchè possano essere ascoltati tutti quanti e per calmarli ha deciso di concedersi qualche bicchiere di liquore. Sta prendendo posto su di uno sgabello al bancone ma senza guardare coloro che lo circondano <Sakè, leggermente caldo. Non quello economico, grazie> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore, 8 fiale di sangue, ricetrasmittente - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 1 sigillo speciale potenziante taijutsu - veleno allucinogeno A su tutte le lame -3 sigilli potenzianti petto (potenziante taijutsu), braccio destro (forza), gamba sinistra (agilità)][Chakra on]

21:05 Kaori:
 Riempie un nuovo bicchierino, guardando fisso fisso il liquore trasparente che va posandosi dalla bottiglia fin nella tazzina. Si lascia stregare dal fluido che scivola fuori rimanendo a fissarlo per alcuni secondi in totale contemplazione. E' la fissazione di un attimo prima di allontanare la bottiglia e tornare presente a se stessa, al locale che attorno a lei è pieno di vita. Gente che beve, ride, scherza, chiacchiera. Uomini d'affari che si rilassano dopo una lunga giornata di lavoro, amici che ridono, appuntamenti che si consumano e poi c'è gente come lei. Gente venuta a dimenticare, a riflettere, a cercar pace. O cadere nel più profondo tormento. Non si guarda attorno, non le interessa nulla di quello che le succede accanto, vuole solamente continuare a bere per i fatti suoi. Non ha mai provato prima un simile istinto e non ha mai compreso tutte quelle persone che parlavano del loro bisogno di bere qualcosa. Per lei è sempre stato un pensiero inconcepibile ma solo adesso realizza quanto, in certi momenti, l'unica cosa di cui si ha bisogno è l'alienazione. L'estraniarsi del mondo rifugiandosi nelle illusioni e le distorsioni che per esempio l'alcol è in grado di donare alla nostra mente. Così si ritrova a buttar giù l'ennesimo bicchierino sentendo la gola bruciare, gli occhi farsi ancor più lucidi. Un velo di lacrime ne annebbiano la vista portandola a stringere gli occhi una, due, tre volte, nel tentativo di tornare a vedere tutto con maggior nitidezza. Non riconosce al volo la voce dell'individuo sedutosi al suo fianco, non lo degna di una occhiata fino a quando, nel momento in cui cerca di versarsi un altro bicchiere, non si ritrova a sentirsi scivolare la bottiglia di mano facendola cadere sul bancone. Il sakè si versa immediatamente sulla superficie dello stesso andando a caderle addosso, gocciolandole sul vestito che, pregno d'alcol, le si incolla ora alle cosce. <Aaaaaaah, nooo!> esclama contrariata, infastidita, alzandosi di scatto dallo sgabello. Almeno, insomma, ci proverebbe. I suoi riflessi sono decisamente limitati per via dell'alcol e i tacchi ai quali non è affatto abituata non aiutano il suo già precario senso dell'equilibrio. La ragazza si ritrova ad inciampare sui suoi stessi piedi fino a scivolare all'indietro e sbattere contro un uomo in piedi poco dietro di lei. Un uomo che va poggiando le sue mani sulle spalle per aiutarla a mettersi in piedi. <Non mi toccare! Lasciami stare!> esclama lei, burbera, d'istinto, tentando di liberarsi bruscamente dal tocco delle mani dell'uomo sulla sua pelle. <E tu, portami un'altra bottiglia! Ne voglio ancora!> aggiunge volgendosi poi verso il barista, indicandolo con un cenno della destrorsa, reggendosi ora in piedi grazie solo alla mancina ben stretta attorno allo schienale dello sgabello che le funge da appoggio. [chakra: on]

21:24 Hiashi :
 Ha mangiato. Ha mangiato ancora. Ha assaporato di nuovo il sapore di cuore umano. Quello della donna e del bambino che le hanno strappato dal grembo... ma questa volta qualcuno l'ha visto. Fumiko. Non capirà mai, nessuno potrebbe capire. Un atto barbaro come quello che in realtà il moro sente intimo, dolce, avvolgente e benevolo che nella sua mente permette a quelle innocenti vittime di continuare a vivere attravero il proprio corpo. Ne ha strappato il cuore ancora caldo e l'ha fatto proprio attraverso la bocca e le viscere... proprio come aveva fatto con Runriko, la sua Madre/Sorella. In più c'è il suo mancante senso d'appartenza a Konoha, il suo bisogno di avvicinarsi ai Lupi, le questioni ancora aperte del Clan Hyuga... insomma un po di roba. Un cenno del capo al barista che gli porta l'ordinazione quando sente qualcuno alzarsi di scatto e finire col fare carambola su di un poveruomo che si prende pure male parole quando cerca di aiutarla. Si volta distrattamente ed impiega qualche secondo per identificare in quella donna Kaori, una persone che conosce molto bene... quasi intimamente un tempo, come fratelli, mentre ora qualcosa di più che semplici conoscenti. Ma non può abbandonarla così, lei lo ha comunque aiutato innumerevoli volte nonostante tutto... e sembrerebbe che ora sia arrivato il momento di ricambiare il favore. Tenterebbe di alzarsi per avvicinarsi alla ragazza <ho appena ordinato da bere> le fa sapere <vuoi finire la bottiglia con me prima di ordinarne un'altra?> insomma se è lui a versare può controllarla meglio e parrebbe che la Special abbia già bevuto più che a sufficienza. Sicuramente l'abbigliamento della donna è molto "particolare", totalmente differente dal solito ma sul quale non fa alcun commento adesso [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore, 8 fiale di sangue, ricetrasmittente - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 1 sigillo speciale potenziante taijutsu - veleno allucinogeno A su tutte le lame -3 sigilli potenzianti petto (potenziante taijutsu), braccio destro (forza), gamba sinistra (agilità)][Chakra on]

21:37 Kaori:
 Il pover'uomo che si è ritrovato con Kaori addosso cerca di aiutarla a rimettersi in piedi e in cambio riceve maleducazione e scortesia. Qualcosa che in condizioni normali la Hyuga non si sarebbe mai sognata di sputare così sfacciatamente addosso ad un estraneo ma che ora non riesce proprio a contenere ed evitare. Le dà fastidio l'idea di essere toccata, guardata o considerata. E ma allora perchè vestirsi a quel modo? Perchè andare lì a bere invece che a casa? Semplice. A casa sua c'è sua madre, c'è Asia e nessuna delle due dovrebbe vedere la Hyuga conciata in quel modo. Nessuna delle due dovrebbe vederla così mal ridotta e incasinata. Non vuole che si preoccupino più del dovuto per lei: meglio che a vederla in quelle condizioni siano un mucchio di estranei che l'indomani avrebbero dimenticato tutto senza nessun tipo di conseguenze nella loro vita. Tuttavia non aveva considerato il fatto che qualcuno, a vederla in quello stato, ci sarebbe potuto essere. Rimane a dir poco basita quando Hiashi le si avvicina per invitarla a bere con lui. Non lo riconosce nell'immediato, la sua prima reazione è quella di fissarlo male e arricciare il naso quasi con sdegno. <E perchè dovrei? Che vuoi?> risponde lei fissandolo sfrontatamente, ritrovandosi solo in quel mentre a riconoscere un ordine quasi familiare nelle linee che segnano il volto del giovane. La sua espressione cambia lentamente, poco a poco, andando a far perdere quella sua rigidità in favore di una espressione un po' più sorpresa e consapevole. <Hi--ashi?> azzarda stringendo lo sguardo, la vista che s'annebbia di colpo e che ritorna nitida poco dopo, all'ennesimo tentativo di sbattere le ciglia per far svanire quel fastidioso velo opaco dinnanzi agli occhi. <Uh, va bene> annuisce allora una volta realizzato che lo conosce, che forse può fidarsi di bere con lui. <Va bene. Beviamo!> annuisce con vigore questa volta tentando di sedersi, barcollando un po', tentando tre volte di salire sullo sgabello prima di sfilarsi le scarpe e farle malamente cadere a terra con un verso stizzito, rimanendo scalza e con il vestito fradicio attaccato alle gambe. <Queste maledette cose! Non si può camminare!> borbotta con la voce impastata e poco chiara, riuscendo alla fine a sedersi e tentando d'afferrare senza troppi complimenti la bottiglia destinata ad Hiashi per riempire nell'immediato il suo bicchiere. <Alloooora allooora! Che sci fai tu qui? Eh?> domanda alzando il bicchiere e attendendo che anche quello di lui sia pieno per poter brindare. <Sentiamo, sentiamo. Raccontami! Parliamo un po'!> lo esorta con la voce acuta e leggermente sbilenca di chi non ha esattamente il pieno controllo di sé. [chakra: on]

21:50 Hiashi :
 Ed ecco che pure per il moro non manca la propria dose di scortesia, non che ci faccia più di tanto caso in realtà dato ciò che ha visto pochi istanti prima e dato che conosce approfonditamente la ragazza, a sufficienza da essere conscio che quell'atteggiamento non le appartiene affatto. La vede litigare con le scarpe e lo sgabello ma se con le prime si arrende col secondo riesce a vincere lo scontro ed a sedersi. Quando lei però afferra la bottiglia per riempirsi il bicchiere i lragazzo tenterebbe di afferrarla a propria volta <lascia che faccia io> e se gli venisse concesso non farebbe altro che versarle solamente un goccio di liquore nel bicchiere, sufficiente appena a riempirne il fondo <io sono qui perchè apprezzo il buon sakè> mente spudoratamente provando a prendere posto accanto alla ragazza. Proverebbe a fare un cenno all'uomo che si è beccato gli improperi, un mezzo ringraziamento ed una mezza scusa cercando di guadagnarsi abbastanza simpatia da permettergli di lasciar perdere quanto appena accaduto <Non mi aspettavo invece di trovare qui te. Hai un abito molto diverso dal solito> cerca di sviare il discorso chiaramente <vuoi parlarmi di qualcosa?> insomma si rende disponibile ad ascoltarla. Probabilmente se lui ora le parlasse di mangiar cuori finirebbe sol trovarsi coperto di vomito magari e preferisce certamente evitare una simile situazione. Dall'altra parte cerca di intavolare un discorso in modo da distrarre la special dal suo bisogno di alcol occupandole la bocca con le parole piuttosto che col liquore che pare ansiosa di consmare [Stessi tag]

22:13 Kaori:
 Quando Hiashi si occupa di versare da bere Kaori rimane per un attimo spiazzata a fissarlo stordita, confusa dall'alcol per riuscire a rendersi conto di cosa egli voglia fare. Lascia semplicemente ch'egli prenda la bottiglia senza assicurarsi di quanto liquore faccia finire nel suo bicchiere e annuisce con la testa pesante come per dargli il permesso di continuare. <Ah sì, certo> borbotta sentendosi la bocca impastata, la testa che gira appena. Ignora questi fastidiosi segnali e quindi butta giù tutto in un sorso il suo bicchierino una volta che l'altro avesse finito di armeggiare col di lei bicchiere. <Buono sì, buono> commenta con fare goffo ed impacciato ripetendo le parole del ragazzo, totalmente ignara del fatto che egli la stia bonariamente assecondando onde evitare di peggiorare la di lei situazione. Osserva il bicchiere vuoto respirando a fondo, perdendosi con lo sguardo a fissare il nulla. La voce di Hiashi la raggiunge ovattata, distante ma ben chiara. Ci mette solo alcuni secondi di troppo a raggiungere il centro del suo cervello che, più lentamente del solito, lavorano quelle parole fino a donar loro un qualsiasi senso. Kaori rivolge a lui lo sguardo ruotando il capo e dopo qualche secondo passato a fissarlo in silenzio con espressione distante, eccola iniziare a parlare d'improvviso, come se improvvisamente avesse ricevuto una carica di energia. <Ah sì, il vestito. Bello vero? Però non lo guarda nessuno. Perchè Hiashi?> domanda lei parlando improvvisamente di corsa, fissandosi il vestito prima e gli occhi dello Hyuga poi. <Perchè non mi guarda nessuno, eh? Non sono abbastanza bella? EH? Non sono abbastanza alta? E' perchè non mi so truccare? Perchè non ho abbastanza curve?!> Quelle domande escono a raffica dalle sue labbra man mano che nella sua mente fa un ritratto mentale di Fumiko e di tutte le differenze fra loro. <Magari se mi bucassi e riempissi di piercing forse mi noterebbero. Magari coi capelli corti. Magari blu. EH? CHE NE DICI?> sbrocca lei alzando la voce, con gli occhi lucidi ed il tono furioso e decisamente per niente controllato. <Ma no. Noooo. Non mi guarderebbero lo stesso! Perchè io non sono lei.> continua allora ruotando il capo, portando i gomiti a puntellarsi sul bancone e le mani ad incastrarsi fra i suoi capelli. Rimane qualche attimo così, disperata, furibonda, ad osservare il bancone col fiato corto e le guance arrossate. Le mani tremano, non ha equilibrio e non sa calibrare bene la sua forza. Sente il vestito umido attaccarsi alla pelle in maniera fastidiosa, i capelli sulle spalle a far calore. Sente lo stomaco in disordine, vuoto e al tempo stesso pieno, mentre la gola si chiude poco a poco in un vago senso di disgusto e dolore. <Non mi interessa. Non voglio che mi guardino. Non volevo nemmeno vedere nessuno stasera.> ammette alla fine con tono molto più basso, meno chiassoso e imbarazzante, il tono decisamente malinconico. <Voglio solo bere. E dimenticare.> E, detto questo, andrebbe a cercare di afferrare la bottiglia per riempirsi un altro bicchierino. [chakra: on]

22:27 Hiashi :
 Ed eccola partire per la tangente, come normale per qualsiasi ubriaco dopotutto. In questo stato si fanno dei ragionamenti perfettamente sensati e coerenti per se stesso, ma che risultano del tutto incomprensibili per i poveri sventurati che ascoltano. Si prende quella raffica di domande come fossero una scarica di pallottole uscite da un uzi e se lei impiega qualche secondo per rispondere a causa dell'alcol, lui fa la medesima cosa ma per motivi differenti: non è abituato a questo tipo di domande e quindi non sa neppure bene cosa rispondere, come rispondere... quali saranno le risposte giuste da dare per non ferirla ma senza neppure alimentare il suo delirio alcolico?! Non risponde, sceglie di non rispondere. Non subito quantomeno e la lascerebbe sfogare dunque dandole modo di esprimere tutte le sue parole prima di tentare di elaborare una risposta che possa essere coerente e che gli permetta di mettere un freno a quella situazione <cosa ne pensi di uscire e fare una passeggiata all'aria fresca?> nel mentre allontana la bottiglia di sakè, alla fine lui lo ha appena assaggiato e la bottiglia è ancora piena ma sarebbe il caso di cambiare aria. Tenterebbe di poggiare a propria volta una mano sulla testa di Kaori, tra i suoi capelli incurante delle mani di lei <non devi porti questi problemi> non ha la più pallida idea di cosa stia parlando, non capisce se voglia realmente attirare l'attenzione o se sia solo uno sfogo sfuggitole di mano <nessuno è come te, non hai bisogno di altri che di te stessa> [Stessi tag]

22:43 Kaori:
 Quasi Kaori non fa caso al fatto che Hiashi non le stia rispondendo. Ha iniziato a sparare domande a raffica ma alla fine non le interessa davvero sentire una risposta. Non vuole attirare l'attenzione di nessuno, non vuole essere guardata, non vuole niente del genere. Vuole solamente sfogarsi, buttare tutto fuori perchè tenere ogni cosa dentro fa solamente troppo male. Vuole capire e vuole dimenticare insieme e questi due bisogni cozzano l'uno contro l'altro in un marasma alimentato dalla nebbia alcolica del saké. Si ritrova a sentire la mano di Hiashi fra i capelli, quel gesto inaspettato e che la coglie alla sprovvista facendole ruotare il capo. Lo guarda confusa, stranita, come se non capisse il senso di quel fare. L'idea di uscire non la convince, non le piace particolarmente, ma a quel punto della serata neppure rimanere lì le sembra una idea brillante. Fin dall'inizio sarebbe voluta rimanere sola, questa sarebbe potuta essere l'occasione per allontanarsi da tutta quella gente che ora la fissa bisbigliando qua e là per il locale. <Uscire.> mormora lei deglutendo, sbattendo le palpebre, come a voler soppesare quell'opportunità. <Mhn. Sì. Uscire> ripete quasi roboticamente, tentando di andare ad allungare una mano per recuperare la bottiglia. Ma Hiashi la scosta e la protesta di Kaori muore sul nascere mentre sente le sue parole andare quasi a volerla carezzare. Lei lo fissa a labbra schiuse, confusamente, ritrovandosi a sentirsi scombussolata da quel discorso che l'altro cerca di tenere in piedi per distrarla dalla sua voglia di bere. <Davvero?> domanda lei con fare sprezzante, tagliente, fissandolo con lo sguardo ricolmo di lacrime mute. <Perchè l'ultima volta che ho pensato a me stessa mi sono ritrovata così!> esclama lei tentando di battersi una mano sul petto per indicarsi, ma alla fine sembra più uno schiaffo il suo diretto contro il proprio torace. <Ho perso il mio quasi marito e per poco mia figlia. E quando ho tentato di difendere lui ho perso te. E quando ho tentato di difendere me ancora prima ho perso Mekura.> Rivanga tutti quegli eventi andando all'indietro nel tempo fino a tornare al periodo di Cappuccio Rosso. <Continuo a perdere tutti, Hiashi. Perchè?> domanda lei con il tono adesso stanco, abbattuto, sconfortato, abbassando il capo e sentendosi infinitamente stanca. <Perchè non sono capace di tenere stretto qualcuno?> Il suo umore cambia rapidamente, in maniera repentina, a seconda dei processi mentali che la sua testa fa sul momento. Passa dall'euforia alla rabbia alla tristezza in un istante ritrovandosi adesso a sentire la gola ostruita da un groppo pesante e ben amaro. [chakra: on]

23:02 Hiashi :
 Uscire, si decisamente è il caso di uscire. Sembra che Kaori accolga l'idea ma senza trasformarlo poi in pratica ed allora dovrebbe pensarci il moro a permetterle di lasciare il locale prima che si combini troppo male da finire con lo stare male ed imbrattare tutto il bancone <Vieni> la stessa mano che prima le ha poggiato sui capelli tenterebbe di abbassarsi sull'avambraccio della ragazza in modo da aiutarla a girarsi <appoggiati pure a me> offrendole il destro affinchè possa utilizzarlo come supporto <Non sempre le cose vanno come speriamo, spesso soffriamo, ma tu sei l'unica persona di cui hai bisogno> ribadisce con sicurezza il giovane. Non è capace di tenersi qualcuno, perchè? Lo sta chiedendo alla persona che allontana chiunque da se... che bella coppia di opposti che sono no?! Sarebbe difficile intavolare un discorso coerente e sensato che possa far breccia nelle difese dell'alcol ma ancor di più sarebbe difficile per il moro poter discutere di un simile argomento. O meglio: è difficile farlo dal punto di vista di Kaori; lui ha una visione completamente differente <perchè non mi parli invece del negozio dove hai comprato questo vestito? Magari potrebbero avere anche qualcosa di adatto a me> la crisi alcolica triste è difficile da superare, se la Hyuga fosse sobria si accorgerebbe di quanto patetico sia questo tentativo di cambiare argomento. Alcol aiutami tu! Servi un assist a questo imbranato Shinobi ed aiutalo a cavarsi fuori da una situazione spinosa... in questo momento quasi rimpiange il Balrog che ha affrontato qualche giorno fa finendo con l'ustionarsi pesantemente la gamba [Stessi tag]

23:20 Kaori:
 Hiashi le mette una mano sull'avambraccio per fornirle un qualche appoggio, un sostegno, eppure Kaori ne sembra quasi offesa. <Non mi serve!> esclama ritraendo violentemente il braccio -o almeno tentando di farlo-, cercando di alzarsi da sé, con le mani a poggiarsi sul bancone e il corpo a scivolare via dallo sgabello, aiutato senz'altro dall'assenza di inappropriati tacchi che le facciano perdere ancor più facilmente l'equilibrio. <Ce la fascio anche da sooola, che ti credi?> esclama offesa, oltraggiata dalla gentilezza dell'altro, quasi volesse dimostrare a chiunque che può farcela anche da sola. E sarebbe una grande dimostrazione se solo non fosse che rimanere in piedi eretta si dimostra improvvisamente così difficile. Tutto gira attorno a lei e la terra sotto i suoi piedi sembra essere molliccia. Barcolla, vacilla, ma ancora non cade. Ondeggia pericolosamente sentendosi ad un passo dal cadere. <Gira. Gira tutto> osserva stranita come se stesse osservando un caleidoscopio di stelle scintillarle tutt'attorno. <Che strano> mormora mentre sente le gambe molli, non reggerla, e la testa pesante. <Un sacco di gente ha bisogno di me.> commenta lei le parole di Hiashi con tono strascicato, lamentoso, sentendo improvvisamente un gran caldo, il viso che suda, le guance in fiamme. <Kaori, adottiamo questa bambina senza famiglia. Kaori, toglimi questo tumore dalla spalla. Kaori insegnami a essere un medico. Kaori operami. Kaori, prelevami il sangue. Kaori aiutami> inizia a elencare con tono irriverente e di scherno la serie di richieste ricevute negli ultimi mesi senza quasi rendersi conto che parte di queste provengano dallo stesso Hiashi. E' come se nella sua mente non riuscisse a realizzare di avere davanti la persona alla quale sta facendo in qualche modo il verso. <E io lo faccio. Lo faccio sempre eh? Perchè se vuoi bene a una persona le cose le fai no?> dice lei come se stesse dicendo la cosa più ovvia del mondo. <E poi che succede? Vanno via! No Kaori, è finita. Sono andato avanti, Kaori. Adesso ho mia cugina. Non mi interessa cosa ne pensi> dice la ragazza senza ovviamente considerare che Hiashi non può capire ciò di cui sta parlando. <No Kaori, è troppo tardi. Andiamo avanti. Non siamo più amici> continua ripetendo grossolanamente quello che per lei è in sintesi la sua "rottura" con Hiashi nella sua mente confusa ed annebbiata dall'alcol, troppo spaesata per poter concepire ragionamenti più dettagliati e complicati di quelli. <Hanno bisogno di me e poi non mi vogliono nella loro vita. Capisci? Perchè? Sono così insopportabile? E' così orribile starmi vicino?> domanda lei, stanca, cercando solamente di capire come si sia ritrovata a questo punto della sua vita. Beh, e anche fortemente spinta a crogiolarsi nei suoi problemi dalle enormi quantità di alcol presenti nel suo sangue al momento. <Lo so che tu puoi capirmi, tu non faresti mai mai mai così> disse al ragazzo che sta sostanzialmente accusando nei suoi deliri alcolici (?). Ma, come detto, in questo momento ha distaccato totalmente nella sua mente la figura dell'Hiashi al suo fianco da quella dell'Hiashi che invece descrive nei suoi deliri. Quando poi il ragazzo le chiede del vestito Kaori si ritrova a fissarsi notando solo ora il vestito rovinato, bagnato e decisamente corto che ha addosso. Non ci è abituata, quasi non si ricordava di cosa avesse indosso fino a questo momento. <Ah. Io... non lo so... non.. ricordo> ammette confusamente, stordita, passandosi una mano fra i capelli, barcollando pericolosamente sul posto, vicina quasi al crollare al suolo. <L'ho rovinato.> nota guardando la gonna fradicia, la macchia che si mostra su tutta la parte inferiore dell'abito. <Ho rovinato tutto> la voce si spezza e si ritrova col sentire una goccia cadere sul suo viso, scivolare piano dall'occhio sinistro per ripercorrere tutto il volto fino a cadere dal mento. [chakra: on]

23:45 Hiashi :
 Si prende quell'altra scarica di affermazioni che assomigliano più ad una serie di accuse rivolte a lui ma non rivolte a lui in realtà, o meglio tutte tranne una che sicuramente è sua. La lascia in pace, non la tocca ma le rimane accanto in modo da poter tentare di sostenerla nel caso fosse necessario e le lascerebbe il braccio se dovesse averne bisogno. Soffre la giovane, sta soffrendo molto è chiaro. E' evidente, ma come dovrebbe consolarla? Come dovrebbe aiutarla a soffrire meno? Non ne ha idea... non è pratico di queste cose. Non è affatto abituato <Le persone non capiscono quanto vale ciò che hanno fino al momento in cui lo perdono. Ricordati che se dai troppo finirai ferita, ma sono i rischi che si corrono nell'amare qualcuno o qualcosa. Non c'è amore senza rischio... se non rischi allora vivrai completamente sola come me> prova a spiegarle anche se pensa sia inutile dato lo stato d'ebbrezza ma poi e poi la Hyuga gli offre un'ottima palla che tenta di cogliere al balzo <che dici allora se andiamo a cercare il negozio? Magari ne compriam un'altro anche per te dato che questo è rovinato. Cosa ne pensi?> insomma ci sta provando... ma ci riuscirà? O meglio, ci prova a farla distrarre non a portarsela a letto [Stessi tag]

23:57 Kaori:
 Inizia a fare davvero caldo. L'aria lì dentro è asfissiante e il fatto che tutto continui a girare in quel modo non aiuta di certo i sensi già piuttosto instabili della Hyuga. Kaori si ritrova a passarsi l'avambraccio sulla fronte, a scollarsi i capelli dal collo. Il viso è sempre più arrossato, gli occhi scintillanti dell'alcol e il respiro corto per via della temperatura interna del suo corpo che continua a salire e salire e salire. Kaori si ritrova d'istinto ad aggrapparsi al braccio che Hiashi le offre, andando a sentire le gambe sempre meno solide sotto di sé. <Caldo. Fa caldo> mormora sentendosi per un istante sperduta, confusa, soverchiata da sensazioni che non riesce esattamente a riconoscere o comprendere. <Mi serve aria> biascica guardando l'uscita e quindi tentando di arrancare verso di essa senza neppure recuperare le scarpe ormai lasciate a terra ai piedi dello sgabello. Tenterebbe di raggiungere l'esterno, di superare la soglia di pochi passi, abbastanza per sentire la brezza serale scivolarle sul viso. La sentirebbe deliziosamente gelida, rigenerante, e un brivido le salirebbe lungo la schiena fino a solleticarle la nuca per via della differenza di temperatura con l'esterno. Sente le parole di Hiashi ma riesce a capirne solamente la metà. <Ho rischiato troppo, mi sa> osserva con l'espressione ottusa ed innocente di un bambino, sparando quella frase con la disarmante ingenuità di chi è incapace di mentire. In quelle condizioni una menzogna richiederebbe fin troppi sforzi e sacrifici, non è davvero nelle condizioni migliori per farlo. Eppure, nonostante il delirio dell'alcol, è vero quel che dice. Ha rischiato troppo. Ha donato tutto e si è ritrovata col perdere ogni cosa. Ha perso quella scommessa col destino e il suo cuore ne è uscito distrutto. Qualcosa di straordinariamente doloroso e che la porta a piangere quell'unica lacrima prima di dar ascolto alla voce di Hiashi e quindi e deglutire a vuoto un paio di volte, guardandosi attorno con gli occhi spalancati, l'espressione euforica e iperattiva di chi ha bevuto troppo. <Ma è tardi. Non sarà chiuso?> si chiede lei fissando ora Hiashi, reggendosi ancora al suo braccio con fare debole, vacillante. <Comunque dovresti prenderlo bianco. Sì.> aggiunge poi fissandolo, portando l'altra mano a poggiarsi sul suo haori, saggiando la consistenza del tessuto sotto le dita semi insensibili. <Il bianco ti fa bello> biascica con la voce impastata, i capelli a svolazzarle attorno al viso per via di un alito di brezza che soffia lontano. [chakra: on]

00:34 Hiashi :
 Aria. Menomale, cominciava ad essere sempre più a disagio con tutti quegli sguardi addosso richiamati soprattutto da Kaori, non certo dal moro, ma sicuramente ci finisce anche lui di mezzo volente o nolente. Preferirebbe essere in qualsiasi altro posto del mondo ma l'idea di lasciare la ragazza li da sola non gli appartiene, per quanto si siano allontanati non potrebbe fare una meschinità simile <Hai rischiato, ma è ciò che si fa quando si vive. Bisogna rischiare per vivere> e non limitarsi a sopravvivere come sta invece facendo lui. Insomma due filosofie che si scontrano in questa strana conversazione <non pentirti di ciò che hai fatto, ma prendilo come insegnamenti per il tuo futuro. Prendili come delle storie che potrai raccontare a tua figlia un giorno ed alle tue nipoti così che anche loro potranno imparare dalle tue esperienze> l'aria fresca esterna è rigenerante, rinvigorente e permette anche al moro di tornare a respirare. Solo ora si rende conto di un nodo in gola che si va sciogliendo... non ci stava neanche badando fino a poco fa <va bene sarà bianco, quando lo troveremo> se lo troveranno, ma anche in tal caso sarà chiuso quindi va bene così <se non è aperto torneremo un altro giorno> qualsiasi cosa per asseconda. Meglio parlare di vestiti che non di sentimenti, di ferite, di dolore, del senso della vita... <domani non sarà meglio, magari neanche dopodomani, ma un giorno ti sveglierai conscia di aver imparato a convivere col tuo dolore perchè seppur non svanirà mai imparerai a farlo tuo ed a vivere con queste ferite> [Stessi Tag]

01:00 Kaori:
 Il discorso si fa troppo complesso. Kaori non riesce a seguire bene le parole di Hiashi, parla in un modo che per lei risulta sconnesso e incomprensibile a tratti. Difficile, troppo difficile per la sua mente confusa e vagabonda. Insegue mille pensieri diversi ad un ritmo folle e l'aria fresca della notte scompiglia ancor più la matassa intricata di riflessioni nella mente della Hyuga. Si sente travolta da una violenta ondata di sentimenti che cambiano ad ogni battito di ciglia. Voglia di fare, correre, distruggere. Voglia di ridere, ballare, fermarsi, scappare, piangere. Niente rimane stabile troppo a lungo e lei si sente come un pesciolino travolto dalla marea. Ha persino il mal di mare! Lo guarda confusa, con gli occhi grandi di confusione e le sopracciglia aggrottate. Hiashi si lascia andare ad un discorso che probabilmente da sobria non sarebbe mai riuscita ad estorcergli e questo forse vuol dire che l'altro si sta liberando di un qualche pensiero che non sente di poter dire a nessun altro che possa razionalmente ricordarlo l'indomani. Kaori annuisce quando lui le assicura che avrebbe preso un vestito bianco e quindi sorride appena soddisfatta sentendo all'improvviso un fastidioso senso di vertigine allo stomaco. Lo sente strano, dolente, un fastidio pulsante che preme fino a salire alla gola. E' una sensazione debilitante che la porta ad aggrapparsi con più forza al braccio dell'altro, all'haori che ancora stringe con l'altra mano. <Mhn. Gira tutto..> ripete ancora chiudendo adesso gli occhi, cercando di far smettere quella giostra poggiando la fronte contro il petto altrui. <Solo un attimo> bofonchia con voce strascicata, cercando sostegno sull'altro, l'odore d'alcol a farsi fastidiosamente penetrante persino per lei. Respira a fondo cercando di immagazzinare aria, sente il corpo bruciare, un brivido salirle la schiena. E poi sente le parole di Hiashi, quelle parole che non hanno senso ma che in qualche modo forse capisce. <Ho imparato a vivere col dolore. Ma non voglio vivere solo con lui> biascica lei con tono lamentoso, stringendo la mano sulla veste dell'altro, un piccolo pugno contro il suo petto. Insomma, sì, ha imparato a convivere con la sofferenza in quei mesi d'assenza sebbene questa sera abbia preferito mandare all'aria i suoi progressi in favore di una scorciatoia della quale si sarebbe sicuramente pentita il mattino successivo. <E ora non posso nemmeno tornare a casa. Mia mamma si preoccuperà se mi vede col vestito rovinato. E anche Asia...> borbotta sentendo adesso, lentamente, la testa farsi pesante e gli occhi sempre più gonfi. <Portami su una panchina. Sono stanca. Ho sonno. Voglio dormire> mormora alla fine abbandonandosi del tutto contro il corpo dell'altro, le gambe ormai molli, la stanchezza a far da sovrana. <Voglio smettere di pensare. Voglio... voglio spegnermi solo per un po'> stanca, spossata da tutte le dure prove che ha dovuto affrontare in così poco tempo. Sospira distrutta, nauseata, tentando di alzare ora lo sguardo su quello del ragazzo. <Aiutami> si lascia scappare via in un sussurro a metà fra la supplica e una lagna, le gote a bruciare per via dell'alcol, gli occhi lucidi per le lacrime trattenute e i bicchieri di troppo ormai tracannati. [chakra: on]

01:16 Hiashi :
 La situazione sembra peggiorare velocemente con Kaori che sicuramente comincia a pagare le conseguenze dei suoi eccessi nel locale di poco prima, almeno questa volta dunque toccherà allo Special andare a supportarla oltre che sorreggerla dato che momento dopo momento parrebbe che la ragazza diventi sempre più stanca e sempre più instabile sulle proprie gambe. Inutile lasciarla andare e tra una cosa e l'altre beh ha una sola opzione: aiutarla a reggersi in piedi ed è ciò che tenterebbe di fare tentando di appoggiarle una mano sul fianco dopo avergli passato il braccio dietro la schiena prima di guardarsi intorno alla ricerca di una panchina proprio come ha appena chiesto <ti aiuto a sederti> e ci proverebbe sul serio a portarla in direzione della prima panchina utile a disposizione. Solo che beh sicuramente tornare a casa in queste condizioni potrebbe far preoccupare la famiglia di Kaori, sebbene non ci sia più il padre lei ha ancora una famiglia <ascolta Kaori, io ho una camera vuota in casa mia. Vuoi passare li la notte per riprenderti?> insomma è un altro modo per poterla aiutare ceramente senza lasciarla andare dato che sembra talmente a pezzi da poter crollare in terra in qualsiasi momento. Seduta o non seduta. Ma il moro? Beh lui è probabilmente il più imbarazzato dalla situazione, l'ultima donna che ha dormito in casa sua risale a tempi praticamente immemori e nel periodo in cui aveva un Jonin Hyuga alle calcagna [Stessi Tag]

01:26 Kaori:
 Quasi non si accorge lei del fare imbarazzato di Hiashi mentre va a sorreggerla in quella specie di goffo abbraccio. Per lei non c'è assolutamente niente di male o di imbarazzante in quel gesto, è tutto semplicemente naturale. Oltretutto le dà sicurezza sapere che se le sue gambe dovessero abbandonarla ci sarebbero un paio di braccia a tenerla in piedi, diciamocela tutta. La Hyuga ondeggia, si sente sempre più prossima a cadere e quando sente la proposta dello special si ritrova ad alzare lo sguardo per guardarlo stralunata. <Casa tua?> domanda con occhi annacquati, distanti. <Uhhh... dove ci sono taaanti animali> biascica abbozzando un sorriso un po' goffo. <C'è Hidalgo e poi un falco e le pecore e i lupi...> il tono si fa sempre più cantilenante e strascicato man mano che la ragazza prosegue fino a quando, letteralmente, non si ritrova con la lingua intorcigliata nel tentativo di dire altro e un mezzo sbadiglio a bloccarsi in gola. Gli occhi si chiudono pesanti, il capo si abbandona contro il suo petto e la mano che fino a poco prima stringeva l'haori va allentando la presa fino a scivolar giù, lungo il di lei fianco, privo di forze. L'incoscienza arriva così, di colpo, a ciel sereno, spegnendo la giovane com'era suo desiderio. Kaori annega in un oblio opprimente e soverchiante, in un sonno che non sarà ristoratore ma che porterà con sé mal di testa e chissà che altro. Si addormenta fra le braccia di un povero, imbarazzato ed impacciato Hiashi, totalmente inconsapevole del disagio che gli sta creando. Crolla così, con una lacrima a pendere dall'occhio sinistro ed il viso a stretto contatto col suo cuore. [END]

01:34 Hiashi :
 Avrà bisogno di un enorme sforzo per riuscire a superare l'imbarazzo di quel momento. Kaori però gli da un grande aiuto andando ad addormentarsi, quasi tira un sospiro di sollievo il moro che sottovoce replica <si tanti animali> anche se ormai la ragazza ha praticamente preso un treno espresso per il mondo dei sogni. Tenterebbe di togliersi il proprio Haori per andare a poggiarlo sulle spalle della ragazza; sicuramente le starà grande ma potrebbe essere una buona soluzione per coprirla almeno parzialmente dato che il vestito della giovane è quantomai composto da troppa poca stoffa -a parere di Hiashi, ma solo ed unicamente suo-. Cercherebbe infine di passarle un braccio dietro la schiena e l'altro sotto le ginocchia tentando di sollevarla di peso cercando di non farla cadere chiaramente... direzione: casa propria dove andrebbe innanzitutto a prepararle un futon nella camera vuota e dove tenterebbe di sistemarla. Chiaramente vestita, sia mai che vada a scoprire qualcosa che non debba [End]

Kaori ubriaca.
Hiashi a disagio.
Lei si addormenta.
Lui se la porta a casa.
E dormirono tutti felici e contenti ♥