Giocata
Giocata Invalida
Giocata del 09/08/2017 dalle 15:23 alle 16:53 nella chat "Dojo Senjuu"
Una giornata calda, forse fin troppo per i gusti del povero Hachiman! E per questo ha deciso di farsi un bel bagno caldo oggi. Eh, per chi non lo sapesse, la casa dove il ragazzo vive, quella di famiglia, di per se non ha grosse comodità, è una casa di legno costruita da suoi parenti ormai lontani e per lo più morti, ma ha una bella piscina all' interno. Ma un passo alla volta, prima di tuffarsi ha un compito, ovvero dare da mangiare ai poveri micetti randagi che in genere sono fuori lungo la strada. Esce quindi dall' ingresso di casa, saltarellando, con un bel sacchetto pieno di croccantini e altre cose varie, tra le quali anche una piccola ciotola. La casa non è poi molto lontana dall' ingresso della magione del clan, anzi, è una delle prime. Si china al margine della propria residenza, dove inizia la strada, piegandosi in avanti per appoggiare la ciotola a terra e riempirla di cibo. Neanche riesce a fare troppe mosse, che già viene assediato e circondato da un'orda di gattini famelici. Sorride, anzi ridacchia proprio divertito. <Calmi! Ce n'è per tutti...!> Dice iniziando ad accarezzarne qualcuno con la mano libera, mentre qualcuno più furbo cerca di scapotargli proprio il sacchetto. <Hey! Non si fa!> Dice serio. Non indossa niente di particolare, anzi praticamente nulla! Sotto della biancheria intima nera, molto stretta, forse una taglia troppo piccola per lui, ma alla fine la sua corporatura non è poi quanto marcata, anzi quasi un po' da femmina. E insieme a queste porta sopra una maglietta bianca molto larga, con scollatura ad U e a maniche corte, che gli scende lungo il corpo. Sulla schiena ha stampato lo stemma dei senjuu, ma visto quanto gli sta grande, potrebbe sembrare un vestitino troppo corto più che una maglietta addosso al ragazzo. [Dojo Senjuu] Oggi il vento non vuole proprio saperne di levarsi un poco. Il sole scalda come se non ci fosse un domani e l'umidità non aiuta affatto a raffreddare la temperatura. Il quindicenne scruta con attenzione l'ingresso, i dettagli in legno, il simbolo del Clan etc... porta la mano sinistra all'altezza dell'addome e la destra al collo per poi, con la prima, distendere il tessuto della giacca e con la seconda, tirare giù la cerniera fino a metà busto per cercare di non morire dal caldo lasciando così in mostra una parte degli addominali e i pettorali. Quando decide di fare il suo ingresso nel quartiere, una voce già sentita lo ferma allora, volta il capo verso la fonte del rumore e osserva basito la scena: Hachiman, il cugino, che sta dando da mangiare a dei gattini randagi, indossando una specie di vestaglia praticamente trasparente mentre conversa amabilmente con gli animali. Solleva con scetticismo il sopracciglio destro e, avvicinandosi al ragazzino, lo saluta dicendo < Opera pia per caso? > il tono sfottente è leggermente divertito mentre, gli occhi dorati che vengono puntati in quelli di Hachiman, non mostrano alcuna emozione. Paziente, attende che il cugino finisca il suo 'operato' e che si degni di dargli una risposta.[Equip: porta oggetti - porta kunai e shuriken - 4 kunai - 5 shuriken - 1 kunai a tre punte - katana sulla schiena] Che scena imbarazzante per il giovane Senjuu, non pensava certamente di farsi vedere in queste condizioni, cioè, abbigliato in questo modo, da qualcuno. Doveva essere una cosa veloce e via. Ma ecco che compare una figura proprio davanti a lui, che gli butta addosso anche la propria ombra. Con essa arriva anche una folata di vento, che va a far volar via i capelli del giovane, costringendolo anche a socchiudere un po' gli occhietti, mentre appunto qualche ciuffo ribelle gli finisce o in bocca o sul proprio sguardo. <Kashi... Kashirama... Ciao...> Dice un po' imbarazzato, prendendo un po' di colorito sulle guance. Sentendosi un po' nudo forse, cercherebbe di portarsi il sacchetto davanti al petto, come a coprirsi, mentre resta basso e rannicchiato sulle ginocchia. <Stavo... Stavo dando da mangiare a questi piccoli micetti...> Dice, notando anche che questi ultimi cominciano a scodinzolargli intorno, mentre mangiano, strusciandosi contro il corpo del giovane deshi. <Non... Non avevo niente da fare...> Confessa all' altro. <E prima di tuffarmi in piscina... Volevo rendermi utile a qualcuno...> Tiene lo sguardo basso, sulla strada, temendo un qualche giudizio forse un po' troppo severi. Anche perchè, per quanto lui voglia bene al proprio cugino, e farebbe di tutto per aiutarlo se necessario, sa che comunque hanno due caratteri molto diversi, e quindi deve aspettarsi un po' di tutto (?). [Dojo Senjuu] Quando finalmente Hachiman si accorge della presenza di Kashirama, quest'ultimo lo fissa indagatore mantenendo sempre un'espressione apatica e indifferente; al saluto del cugino il più giovane fa un semplice cenno con il capo per poi rimanere ad ascoltare la spiegazione alquanto 'complessa' dell'altro Senjuu. Un ghigno divertito si dipinge sul volto del quattordicenne che, quando una folata di vento li raggiunge, sposta immediatamente lo sguardo verso il luogo da cui è giunto il fresco. Il colletto rosso della felpa svolazza intorno al collo del giovane mentre i suoi capelli lunghi sopra le spalle - e lasciati liberi - ondeggiano con eleganza intorno al viso un po' abbronzato del quindicenne. Riporta lo sguardo sui gattini per poi posarlo definitivamente sul cugino... più precisamente va ad osservare scettico gli indumenti dell'altro Senjuu. < Ho una domanda. > incomincia a parlare con voce pacata anche se seria < Cosa direbbe tua madre se ti vedesse conciato in quel modo? > a quella frase muove leggermente il capo indicando i vestiti e soprattutto i 'pantaloni inesistenti' (?). < Non ti pare di essere alquanto... indecente? > il tono severo rimane anche quando conclude il 'mini-discorso': < in più... sei in mutande... cerca di crescere Hachiman. > il nome del secondo Senjuu, Kashirama lo pronuncia con una tonalità più dura nella voce ma poi, sbuffando, decide di lasciar perdere il cugino e di tornare ai suoi doveri. Inizia così a muovere i primi passi verso l'interno del quartiere diretto verso il centro alla ricerca dell'uomo con cui aveva già parlato precedentemente. [Equip: porta oggetti - porta kunai e shuriken - 4 kunai - 5 shuriken - 1 kunai a tre punte - katana sulla schiena] Ecco, e ti pareva che come sempre non ha da ridirgli qualcosa quel ragazzino?! Mh... Sicuramente non ha ereditato lo spirito del primo Hokage, questo senza ombra di dubbio. Forse, se avessero potuto conoscerli, allora avrebbero potuto dire che assomiglia certamente più al secondo che al primo. Ma vabbè, dettagli. Quando sente quelle parole, infatti, Hachiman resta un momento paralizzato, arrossendo leggermente e non riuscendo neanche a nasconderlo. Poi, però, dopo qualche altro attimo di silenzio, andrebbe ad esplodere leggermente. <Non c'è mia madre qui! E i gatti non giudicano...!> Dice, quasi che fosse ferito, imbarazzato e pronto a scoppiare in un pianto (?). <Io... Io... Non sono indecente... E tu sei cattivo! Ecco!> E detto questo, flettendo le gambe, si alzerebbe di scatto, iniziando una corsetta verso la porta di casa che aveva lasciato aperta, lasciando li per terra ciotola e sacchetto, incrociando le gambe nel movimento e oscillando con le braccia, neanche fosse una paperella con i capelli al vento. Scomparendo all' interno della propria struttura. [Dojo Senjuu] Quando il cugino inizia a sbraitare (?), Kashirama ridacchia assolutamente divertito da quella scenetta assolutamente buffa; guarda negli occhi Hachiman notando che quelli dell'altro Senjuu si erano velati leggermente: ma stava per piangere? Però, nel momento in cui il più grande - non ne siamo del tutto sicuri - incomincia a balbettare per poi urlargli contro che è cattivo, Kashirama non può che rimanere un attimo stupito. Finalmente il cugino si era deciso a reagire - anche se in modo parecchio infantile -e quindi, a rispondergli pur essendo poi scappato via chiudendosi in casa. Così Kashirama, si ritrova solo per la via principale del quartiere a rimuginare sule sue parole: effettivamente è stato un po' troppo duro, ma di certo avrebbe potuto evitare di aggiungere qualche aggettivo molto probabilmente dono desiderato; guarda con freddezza la porta della casa di Hachiman senza muovere un muscolo, successivamente però, decide di riprendere il cammino con maggiore lentezza perché sa - anzi è sicuro - che il cugino uscirà fuori per parlargli... d'altronde... era troppo prevedibile il cugino (?). [Equip: porta oggetti - porta kunai e shuriken - 4 kunai - 5 shuriken - 1 kunai a tre punte - katana sulla schiena] A dire la verità Hachiman non ha sbattuto ne chiuso con forza la porta di casa propria, s'è semplicemente nascosto li dietro, lasciandosi scivolare sul pavimento e appoggiando su di essa la schiena. Sa di non avere avuto forse un comportamento troppo maturo, ma gli dispiace che il cugino stia sempre a fargli la morale, come se volesse ogni volta dargli una lezione. Non riesce proprio a capirne la logica. Si porterebbe quindi le gambe al petto, urtando quest'ultimo con le ginocchia, una volta raggiunto con il posteriore il pavimento. Quindi le abbraccerebbe, stringendole forte, andando ad immergere la propria testa nei propri arti inferiori, come se volesse nascondersi. Un piccolo riccio insomma, o forse una tartaruga. L'unica cosa certa è che, con la voce un po' rotta, può solo chiedersi <Perchè non va mai bene nulla...> o almeno è così che la pensa, restando nel proprio angolo di timidezza (?). [Dojo Senjuu] Be'... il cugino che dovrebbe essere prevedibile... l'ha stupito nuovamente. Non sentendo altri passi toccare il suolo, Kashirama si volta nuovamente rivolgendo l'attenzione alla casa in cui Hachiman si è nascosto; corruga la fronte assumendo un'espressione contrariata e, dopo aver sbuffato sonoramente cambia meta dirigendosi così verso il cugino. L'ha capito sì... ha capito di aver esagerato e che questa volta, toccherà a lui fare il primo passo per la 'riconciliazione'. Con passi silenziosi e misurati, si porta davanti all'ingresso deciso però a non entrare senza il permesso del padrone. < Hachiman! > il tono può sembrare duro o severo, ma non lo è affatto: la tonalità di voce assunta dal Senjuu è la solita usata per conversare pacatamente con qualcuno. Attende una risposta da parte dell'altro che, probabilmente, si stupirà del fatto che Kashirama, lo ha chiamato per nome e non con il solito "cugino". Cerca di mantenere la calma e d non perdere la pazienza rimanendo lì in ad aspettare mentre un leggero venticello si leva, incominciando a far ondeggiare gli indumenti e i capelli con dolcezza. [Equip: porta oggetti - porta kunai e shuriken - 4 kunai - 5 shuriken - 1 kunai a tre punte - katana sulla schiena]