Questione di legami di famiglia

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19:37 Raido:
  [Stanza 1480] Dopo aver ricevuto due sgridate, una da Kaori e una da Fumiko, ha lasciato Konoha per tornare a Kusa in quell'ospedale maledetto. Non ha potuto rifiutare, specialmente perchè Kaori lo ha accompagnato e a breve deve operarsi. Non ha fitte da un po' di tempo, sta piuttosto bene anche se sa che il tumore è sempre li presente pronto a colpirlo in ogni momento. Il sole è ancora alto anche se il cielo si presenta molto più scuro visto che la sera sta comunque arrivando e di conseguenza anche la notte. Il Jonin è sdraiato nel letto, le coperte sono tolte, il cuscino alzato e posto dietro la schiena mentre le mani sorreggono un libro, il paradiso della pomiciata, il romanzo erotico che ha cominciato a seguire da un po' di tempo. La stanza è sempre quella, finestre aperte e tenda scostata, tavolino davanti al letto con una sedia, comodino di lato, sulla destra del letto avente una bottiglia di acqua sopra, oramai divenuta brodo. Alla destra della porta d'ingresso vi è la porta che conduce al bagno. Niente di nuovo e nemmeno il suo camice lo e la noia torna a governare in lui, una noia che non vuole scomparire in modo alcuno. Sbuffa, gira le pagine del libro con una certa svogliatezza ma allo stesso tempo prende appunti di quello che legge <Certo che Jiraya era davvero un maniaco> commenta divertito ciò che quelle parole gli riferiscono. Molti si ecciterebbero nel leggere una cosa del genere ma lui no, si diverte ed è un divertimento che gli piace <Potrei usarle con Fumiko alcune di queste cose> e pensa, pensa alla sua donna, a quanto manca, pensa a cose sconce e pensa a lei in modo sconcio. Gli manca in tutti i sensi me deve resistere, deve farlo per lei, deve combattere e vivere per lei senza indugiare ancora. In viso porta i suoi occhiali, non riesce a leggere senza di essi, i capelli sono lisci e ricadono lungo la schiena. Sbuffa nuovamente, sente i passi delle infermiere, dei dottori e ogni spera che sia Kaori, la ragazza pronta ad operarlo.

19:55 Fumiko:
 È rimasta con la madre per tutto il giorno, hanno parlato tantissimo soprattutto di quello che hanno fatto in quei 23 anni di distacco forzato, e anche prima parlando della madre. Lei purtroppo si era dovuta fermare a qualche anno di chiacchiere perché purtroppo il prima è ancora completamente oscurato nella propria mente. Ma le ha detto tutto, di quelle persone incontrare a cui vuole bene, specialmente Raido. Si era messa a parlare di lui per tanto tempo, e la madre le ha parlato di lei, della sua gioventù , e di Kurako. Suo fratello. Le sembra tutto così strano e surreale ma è successo davvero, è successo tutto quello nel giro di pochi giorni. E adesso è a Kusa, può farlo, il copri fronte che porta al collo le da questo diritto che prima non aveva. Quello di spostarsi di paese in paese, ed è lì non per una visita di piacere o una vacanza, è lì per andare a trovare il proprio ragazzo in ospedale. Cammina per i corridoi, non ha alcuna arma con se , in quel luogo sono vietate. Indossa un semplice abito , uno con delle spalline sottili bianco come la neve, questo raggiunge i glutei e scende ancora per qualche centimetro. Ai piedi un paio di sandali semplici. Sul capo indossa la solita rosa di carta e sulla mano sinistra ancora l'anello . Avrebbe voluto restituirlo alla madre, ma come le ha detto lei, è un modo per avere sua madre sempre vicina a se. È dannatamente felice , ma non sa ancora che quella felicità verrà distrutta per l'ennesima volta proprio perché ha raggiunto la propria famiglia. Gli occhi sono vivi, lucidi di una emozione profonda, le gote leggermente rosee, non era così da troppo tempo ormai e aveva dimenticato la sensazione che si prova ad essere così felice. Sta andando da Raido, deve stargli vicino in quel momento, deve fare vedere come lei abbia adempiuto alla promessa, e adesso tocca a lui sconfiggere quel male. Deve dirgli che adesso ha pure una madre e un fratello, che ha scoperto la sua età , dove è nata, il giorno pure, e dirgli soprattutto che ha deciso di prendere il cognome della madre, Senjuu. Ormai la porta è vicina , molto vicina, le basta qualche passo e va a bussare delicatamente . Tre colpetti leggeri e attende che Raido la inviti ad entrare. Un sorriso sulle labbra e va ad aprire la porta con lentezza < buona sera > il tono caldo e avvolgente mentre avanza e finalmente si fa vedere da lui. Lo guarda immobile per qualche secondo prima di andare a chiudere la porta dietro di se e iniziare ad avanzare verso di lui < ho mantenuto la promessa > Lo osserva mentre sta seduto, con gli occhiali intento a leggere un libro. < sei bello con gli occhiali > forse glielo ha già detto, ma dirlo di nuovo non fa alcuna differenza, anzi < anche se sei sempre stato bello >

20:08 Raido:
  [Stanza 1480] Chissà perchè quel libro gli sembra sempre troppo corto. Non mancano molte pagine alla fine, ha quasi finito di leggere le disavventure di quei due poveri sciagurati ma per fortuna esistono un paio di seguiti che deve recuperare al più presto, deve riuscire ad averli tra le sue mani e leggere come continua la storia. Non può dire che lo stia appassionando, non può dire che gli piaccia veramente ma piuttosto che stare dietro a una lettura pesante e con una falsa morale, preferisce qualcosa di stupido e leggero che gli faccia passare il tempo senza sentire troppo il peso della giornata. Il suo pensiero è rivolto anche a Kaori in un certo senso, pensa alla Hyuga, a come stia, a quanti progressi ha fatto nella sua ricerca contro i tumori; non ha la benché minima idea di cosa stia facendo e non vuole metterle fretta...però gliela deve mettere. Sbuffa, sospira, si lascia andare contro il cuscino cercando di non abbattersi. Oramai è arrivata la sera, è quasi ora di spegnere le luci in ospedale, manca poco e pensare che nemmeno oggi può vedere Fumiko lo manda in agitazione, lo demoralizza pesantemente. Vorrebbe alzarsi e fuggire nuovamente come ha fatto qualche giorno fa, essere libero per un paio di giorni e passarli con lei. La preoccupazione sale, arriva al solo pensiero di Fumiko. Non si è dimenticato di quel bigliettino, non ha dimenticato niente e purtroppo non ha nemmeno avuto il tempo di parlare con i suoi uomini. Teme per la di lei salute, per la sua vita, ha paura che possa accaderle qualcosa da un momento all'altro. Chiude gli occhi per qualche secondo prima di sentire bussare alla porta. Alza lo sguardo verso di essa, la scruta <Avanti> il tono è calmo, pacato e attende che la figura dietro di essa si rivela. Mai rivelazione potrebbe essere più bella. La vede, è li, è li con lui, è venuta a trovarlo <Amore> sorride andando a chiudere il libro. Lo poggia sul comodino mentre ne osserva le fattezze, il corpo, il modo in cui è vestita e il copri fronte del villaggio. Ce l'ha fatta, è riuscita a superare l'esame, adesso è una Kunoichi <Vedo, complimenti, lo sapevo che ci saresti riuscita>, non ha mai perso la fiducia in lei, mai. Ode quel complimenti abbassando di poco il capo, ride, sorride <Tu riesci a battermi> perchè, davanti a lei, lui non è niente, non può essere paragonato a una tale bellezza <Come stai? Va tutto bene a Konoha?> riferendosi a quel bigliettino.

20:29 Fumiko:
 Il cuore perde qualche battito sentendosi chiamare in quel modo, le gote che si infiammano all'istante mentre muove i piedi verso di lui per raggiungerlo finalmente . Si appoggerebbe pure sul bordo del letto per averlo più vicino < Ei > sussurra guardandolo con dolcezza, la mano sinistra che prova ad appoggiarsi sulla sua guancia e si avvicina per potergli dare un bacio sulle labbra < come ti senti? > sussurra delicata per non spezzare il clima serale di pace e calma, prima della tempesta che ormai è all'orizzonte specialmente per Fumiko. Lo scruta con lo sguardo, passa in rassegna il suo aspetto, il suo volto. < te lo avevo promesso dopotutto e io mantengo le promesse > fa un occhiolino ma in fondo è veramente orgogliosa di se stessa, non credeva di poterci riuscire alla fine. Si bea della sua risata ma non risponde ancora, ci sono questioni ben più importanti da affrontare è uno di questi viene sollevato proprio da lui < non è successo nulla con la storia dei biglietti, nessuno si è fatto avanti > tutto nella norma, apparte una rana saggia enorme che ha messo alla prova le sue capacità intellettive, e Kouki. Di lei gli avrebbe parlato dopo l'operazione, è un argomento troppo delicato. E magari prima avrebbe potuto parlarci lei. < però qualcosa di nuovo c'è.. > lo guarda prendendosi qualche secondo per cercare la mano di lui < ieri sono andata da Hachiman, il Senjuu di cui ti avevo parlato qualche tempo fa > spera solo che questo non si arrabbi < era stato lui ad avermi detto che il mio anello non era qualcosa a lui nuovo. In giro per casa aveva molte foto e... E alla fine, l'ho trovata. > cerca le iridi di lui, gli stringerebbe pure la mano < la persona a cui appartiene questo . Una donna di nome Shura. > non dice ancora che lei è sua madre, ci sta arrivando lentamente < sono andata a trovarla questo mattino e abbiamo parlato tanto, di come fossi venuta in possesso di questo anello.. E lei mi ha detto di averlo dato a sua figlia prima che venissero separate. Raido > la voce che è un sussurro, ma è felice, si vede negli occhi e nell'espressione del volto < ho trovato mia madre > l'ha trovata finalmente è quella Gioia nessuno avrebbe potuto portargliela via. < e ho anche un fratello che è morto purtroppo, si chiamava Kurako > ovviamente non sa che Kurako e Raido siano cugini, con conseguente parentela con lei. Non sa nulla di tutto ciò, non ha potuto chieder di più alla madre quel giorno. Ovviamente non accenna ad alcun padre al momento, di entrambi i padri dei due Senjuu rimane solo rabbia e dolore nei loro confronti. < ho anche deciso di prendere il cognome di lei , Senjuu > e questo la farebbe diventare in teoria un membro del clan. Attende che l'altro le dica qualcosa, che condivida quella felicità con la donna, ma non sa quanto si sbaglia.

21:25 Raido:
  [Stanza 1480] La vede avvicinarsi al letto, nota le sue guance arrossire al suono di quella parola, quell'uni a parola basta a farla diventare un piccolo pomodoro, un peperone. Sorride a quella scena, sorride felice di averla li andando a ricambiare quel piccolo bacio mentre il braccio destro si alza, la mano aperta va a toccare quella di lei stringendola delicatamente <Ora che sei qui, benissimo> stare senza di lei è una rottura e ora la giornata può essere più bella, più costruttiva, più tranquilla. Può passare il tempo in compagnia di qualcuno e non di uno stupido libro, erotico per giunta <Oggi sei anche più bella del solito> forse perchè non la vede da tanto, troppo tempo, ne sente la mancanza, una mancanza terribile. Le prende la mano trascinandola verso la bocca per poi baciarne il dorso <Lo so e sono fiero di te> lo è per davvero, ha mantenuto davvero quella promessa e adesso anche la sua carriera è definitivamente iniziata, adesso è una Kunoichi e può capire il lavoro da ninja quanto sia estenuante. Un po' ha paura, paura che entri davvero in azione, paura di vederla ferita, di sapere che sta combattendo contro nemici potenti, ha tanta paura ma sa che è la via più giusta da seguire quella intrapresa dalla giovane <Meno male> il tono diventa leggermente più cupo. Sapere che nessuno si è fatto avanti non lo consola ma lo spinge soltanto a pensare di più di quel che avrebbe creduto. Perchè non ne sono arrivati altri? Perchè non ha continuato a darle fastidio? Cosa sta facendo questo qualcuno? Molto probabilmente, in futuro, ne sarebbero arrivati altri e con minacce ben più grosse, con cose ben più gravi. Deve tenere d'occhio la situazione, capire come agire anche stando a Kusa e, soprattutto, deve riprendersi alla svelta per andare a indagare di persona su questa faccenda <Qualcosa di nuovo?> lo sguardo è interrogativo, la fissa, la guarda negli occhi curioso i sapere queste novità <Ancora lui? Sarà meglio che ci vada a parlare con questo ragazzino> ma scoprire che è un Senjuu lo lascia un attimo stranito avendo parentele proprio con quel clan. Ascolta le parole della neo genin senza interromperla e man mano che le parole vengono dette, Raido sbianca, a cominciare dal nome della donna. Shura..la conosce, sa chi è questa donna e sentire Fumiko dire tutto quello lo porta ad aprire gli occhi, a voltare il capo portandolo avanti a se. Non crede a ciò che sente, non crede a quelle parole. Il battito del cuore accelera a sproposito, l'agitazione sale. Shura è sua madre e Kurako suo fratello...lei è sua cugina. Non può essere vero, non può essere vero, il destino non può avergli riservato un simile trattamento. Forse è la punizione per non aver aspettato Kaori, forse il fato si diverte a giocare con lui. E' impossibile, dannatamente impossibile. Una possibilità su un milione c'è per far capitare una cosa simile e lui è riuscito a prenderla. E' impossibile. Non la guarda più, recepisce ogni parola ma non la guarda. Pallido come non mai, come se fosse morto, un morto che cammina <Io avevo un cugino appartenente al clan Senjuu> inizia a parlare, le parole sono strozzato ma le fa uscire con forza, le spinge fuori non curandosi di niente. Lo sguardo è spaventato, incredulo. E' andato a letto con sua cugina, si è innamorato di sua cugina senza saperlo <Si chiamava Kurako, Kurako Senjuu, figlio di Shimici di Kiri del clan Oboro e di Shura Senjuu> smette di parlare, non dice altro, non osa dire altro. Il corpo è fermo mentre lentamente muore.

21:53 Fumiko:
 < non esagerare > coi complimenti, ma sorride nel vederlo, finalmente è lì per stare con lui, per stargli accanto come può. Avrebbe viaggiato ogni dannato giorno per venirlo a trovare e sarebbe tornata a Konoha solo per conoscere la madre. Sono i suoi due pilastri, avrebbe fatto di tutto per loro. Anche lui è fiero, qualcosa che la riempie di amore ancora di più e la invoglia in un certo senso ad andare avanti, a continuar senza doversi fermare . Diventare qualcuno magari, ma non lo farebbe di certo per quello. Lo avrebbe fatto per proteggerli, così come con Kouki nonostante la bambina la odia dal profondo. < già , spero non si faccia sentire più > una speranza vana la sua, sa bene che quello non si sarebbe fermato, che avrebbe continuato a torturarla psicologicamente. Ma adesso almeno può provare a difendersi, può fare qualcosa senza essere soltanto di impiccio < oh non c'è bisogno che tu parli con lui, fa parte della mia famiglia ormai > perciò anche lui diventa intoccabile, un piccolo fiore da proteggere insieme alla madre e al jonin . Stringe la sua mano, il racconto che va avanti e che le da felicità , ma il suo comportamento non è come se lo aspettava. Il volto di lui cereo come una statua, non la guarda negli occhi e non ne capisce il motivo, non ancora. Si morde il labbro, che gli abbia dato fastidio qualcosa nelle sue parole? < Raido che c'è ? > una domanda più che lecita la sua, ma mancano solo le parole di lui per metterla al corrente di tutto. < stai male? Vuoi che chiami un dottore? > che la sua malattia gli stia dando fastidi in quel momento? Se ne preoccupa, lo guarda con ansia e la mano destra che andrebbe ad appoggiarsi sulla sua guancia sinistra e fa un lieve pressione provando a portare il suo viso di nuovo sul proprio, vuole guardarlo negli occhi. E infine arrivano come lame e coltelli, parole che nessuno dovrebbe sentire mai < cosa.. > non riesce a ragionare in quel momento, cosa significa avere dei parenti nei Senjuu? La mano cade dal suo viso pesantemente, gli occhi che si riempiono di lacrime. È suo cugino. È suo cugino. Non fa che ripetersi queste parole in mente, quante possibilità aveva di innamorarsi del proprio cugino? Di ritrovare la propria famiglia e sapere che anche Raido ne fa parte ma non nel modo in cui avrebbe desiderato lei? È sotto shock, il respiro è corto , il cuore che batte a mille mentre prende coscienza di quella verità. Sposta lo sguardo, non riesce a guardarlo ancora. Per quale assurdo motivo doveva essere proprio lui? Non erano bastati i problemi con Kaori, quelli con Kouki, il male che affligge il jonin e la vita complicata di Fumiko, adesso si ritrova pure ad essere sua cugina. È come se una forza segreta stesse dicendo loro "non siete fatti per stare insieme" , facendo di tutto per farli separare. Non riesce a dire nulla perciò si sforza di fare uscire la voce < noi.. > ma non riesce a dire quella parola. L'uomo che ama, l'uomo a cui ha dato tutta se stessa, con cui ha fatto l'amore più e più volte è suo cugino.non sa che dire perciò piange in completo silenzio senzta guardarlo, il volto che si gira togliendosi dal guardare quello di lui.

22:15 Raido:
  [Stanza 1480] <Non esagero, sei stupenda> come fa ad esagerare ora che l'ha davanti dopo che non la vede da giorni. E' impensabile ma è davvero bellissima, è stupenda sotto ogni punto di vista e non può negarlo, nessuno può farlo perchè lui non lo permetterebbe in alcun modo. Si, è fiero dei passi che sta facendo, passi da gigante, letteralmente e la cosa lo soddisfa. Quel copri fronte le dona parecchio, le dona davvero moltissimo ma magari, al collo non molto. Le scruta il corpo cercando una zona che potrebbe essere più consona, più bella per lei e la coscia sembra il posto ideale, il posto più bello dove mettere un oggetto del genere. Non lo dice ad alta voce ma lo pensa, lo pensa e deve solo trovare il momento adatto in cui dirglielo. Non vuole interrompere le di lei parole, la vede molto felice, spensierata ed è contento, contento di vederla in questo stato dopo tanto, tantissimo tempo ed è proprio per questo che le gelosie aumentano, gelosie che vanno verso quel ragazzino che si ostina a incontrare, quel Hachiman. Ode quell'affermazione ma il resto viene interamente dopo ed è ciò che lo spinge a sbiancare e impallidire. La preoccupazione dell'altra è visibile, riesce a scrutare fin troppo bene quel tipo di preoccupazione ed è normale ma non sta male, sta solo avendo un infarto per la recente scoperta. Non può essere vero ma lo è, il destino sta giocando con loro e comunicarlo a Fumiko è un'impresa, la cosa più difficile che abbia mai fatto in tutta la sua vita. Dire alla persona che si ama che sono imparentati e che quella relazione non dovrebbe e non deve esistere in alcun modo. Non riesce a guardarla negli occhi, non riesce a guardarne il viso anche se il proprio viene preso. Sente le sue mani sopra le guance ma lo sguardo è perso, perso nei meandri della propria mente a scorrere immagini di loro due insieme. Forse è vero, non sono fatti per stare insieme, non posso tare l'uno con l'altra, il destino non lo vuole, non li vuole. Sono maledetti fin dal giorno in cui si sono incontrati, quella notte alla fioreria, una notte di passione estrema che li ha uniti, li ha fatti trovare ma perchè? Perchè li ha fatti incontrare per poi dare loro tutti quei mali e tutti insieme per giunta. Kaori, Kouki, il tumore, i bigliettini e ora questo. Nota come si sta allontanando, riesce a scorgere le lacrime solcare il di lei viso, vede come il pianto prenda il sopravvento <...siamo cugini> finisce la frase per lei ancora senza guardarla, senza incrociare il viso ma lasciando il proprio sguardo basso a fissare le coperte. Le labbra tremano, piccole e minuscole lacrime scendono lungo il viso del Jonin, lo bagnano ma non fa un verso, non fa una piega mentre le mani iniziano a stringere le coperte forte, sempre più forte <Quello che è successo tra noi...non doveva accadere> la famiglia è sacra e violarla come hanno fatto loro è inconcepibile <Noi facciamo parte della stessa famiglia> stringe maggiormente le coperte per poi alzare, finalmente, lo sguardo e portandolo verso di lei. La guarda, si lascia andare nel suo viso...potrebbe davvero lasciarla andare? Potrebbe davvero mettere fine a tutto questo <Fumiko...> chiude gli occhi, digrigna i denti aumentando il pianto e le lacrime, è impossibile.

22:42 Fumiko:
 Le parole di lui che finiscono la sua frase, dice quello che non ha il coraggio di dire , non ne ha le forze ne il coraggio di ammettere quello che sa. Se non si fossero incontrati quella notte non sarebbe successo nulla, se lui fosse tornato tra le braccia di Kaori , se l'avesse attesa per più tempo tutto quello non sarebbe successo. Ma non riesce a pentirsi di quello che ha fatto, delle scelte prese nell'inconsapevolezza di essere parenti. È pazza nel non provare rimorso? Forse si . Ma non doveva accadere comunque è lui ha ragione, hanno toccato qualcosa che non si tocca, un tabù che non si sarebbero mai dovuti azzardare a compiere. Ma che colpa ne hanno? Che colpa hanno se non hanno mai saputo, se si sono visti sempre come uomo e donna ha senso che si sentano così in colpa? Nonostante tutto quello che è successo sia dannatamente sbagliato, chi avrebbe potuto condannarli per quello che hanno fatto? Porta la mano sinistra a coprire la bocca così da zittire ancor di più quel pianto muto, un dolore così profondo che sembra squarciarle il pezzo e le sue parole che le fanno bruciare le vene come veleno . Lentamente sta morendo anche lei, un fiore che appassisce , dopotutto a quante altre cose avrebbe potuto reggere ancora? È forte , ha retto tutto senza lasciarsi mai andare in presenza di quello che è ancora a tutti gli effetti il proprio ragazzo. Non se ne rende conto ma adesso sta scuotendo la testa, si rifiuta di accettare tutto quello che sta accadendo loro, gli occhi che continuano a perdere lacrime su lacrime e adesso arriva pure una stretta al cuore ancora più forte. Non è stupida, si sarebbero dovuti lasciare immediatamente, cancellare tutto e andare avanti come possono. Ma come avrebbe fatto a lasciarlo andare? Dopo tutte le promesse fatte per stargli vicino sempre e comunque, e lui che le ha fatto pure quelle promesse, non ha il coraggio di lasciarlo, non vuole lasciarlo ma è tutto così dannatamente complicato. Si sente male, tutto sarebbe terminato li ? < se hai preso la tua decisione, qualsiasi sia, l' accetterò senza dire nulla > non lo guarda, il volto è abbassato sulle proprie gambe , il tono soffocato è triste . Perché le era capitato tutto questo? Perché proprio a lei ? Ha dovuto sopportare già abbastanza e ancora non era nemmeno finita. Sente il suo sguardo su di se ma a differenza sua ci mette più tempo prima che lentamente alzi il viso per guardarlo negli occhi. Lo ama, eccome se lo ama. Ama tutto di quell'uomo è il sapere che probabilmente di lì a poco si sarebbero separati la fa stare troppo male. Vorrebbe dirgli di fregarsene di tutto quello, dirgli che lo ama e che vuole solo stare con lui, ma le parole muoiono in gola < cosa..> cosa facciamo? È questo quello che gli chiede con una espressione particolare negli occhi ,non si azzarda a toccarlo ne ad avvicinarsi al momento.

23:05 Raido:
  [Stanza 1480] Cosa hanno fatto di male per meritarsi tutto questo? Entrambi hanno sofferto per un passato burrascoso, un passato che Fumiko nemmeno ricorda. Entrambi soffrono in questo momento, una sofferenza ineguagliabile. Sapere che è costretto a lasciarla perchè tra loro vi è un legame di parentela, un legame che non dovrebbe esistere, non tra loro. Perchè è successo? Perchè proprio a lui? Conosce la storia di Kurako, gli hanno detto cosa ha fatto e nonostante sia morte, riesce ancora a portare distruzione nelle persone, riesce a mettere il suo zampino ovunque persino dalla tomba. Odia quel Senjuu, odia tutta quella parte di famiglia, odia Shimici per quello che è successo. Non vede suo zio da anni ma se un giorno, per caso, se lo ritrovasse davanti, lo ammazzerebbe perchè lo ha privato della donna che ama. Gli occhi sono fissi sul viso di Fumiko, ha avuto il coraggio di alzare lo sguardo, di guardarla e affrontare quell'argomento faccia a faccia, hanno bisogno di parlare, di dire tutto quanto, di confrontarsi ma le lacrime scorrono sui visi di entrambi, bagnano le guance dei due cugini in modo copioso. Non riesce a concepire una situazione simile, non riesce a concepire una coincidenza come questa, è troppo persino per uno come lui che ha visto tutto e fatto praticamente tutto. Ha combattuto, ha visto il sangue, il dolore, la passione, è andato con ragazze, donne mature e sposate. Ha fatto ogni tipo di esperienza possibile da quando quella donna lo ha abbandonato ma l'idea di andare con un suo famigliare lo repelle, lo butta giù ma come fa a lasciare andare Fumiko? La donna che ama e desidera ardentemente anche in questo momento, anche ora vorrebbe farla sua, prenderla e tenerla con se. Il battito del cuore continua ad accelerare mentre la ragazza parla, nuovamente si esprime e ciò che dice non è per niente rassicurante. Prendere una decisione, una decisione così difficile da non avere la forza di decidere cosa fare. Deve pensare, cosa potrebbe fare? Cosa riuscirebbe a fare? Vederla tra le braccia di un altro uomo? No, non lo tollererebbe mai, è troppo. Si muove, muove le gambe poggiando i piedi sul pavimento per poi alzarsi mettendosi in piedi. Guarda Fumiko, osserva la ragazza; gli occhi sono rossi, le lacrime si asciugano da sole <Non possiamo stare insieme Fumiko> cammina, avanza lentamente verso di lei <E' una cosa proibita e immorale> lo sa, ne è convinto, è convinto di ogni singola parola che sta dicendo ma...la convinzione non basta a fermare i sentimenti che prova per lei e che continua a provare nonostante tutto <Ma non m'importa> scatta verso la ragazza al massimo della propria velocità, non gli interessa sprecare energia, non gli interessa più niente. Velocemente le afferra il viso con i palmi <Ti amo> le labbra vanno a poggiarsi su quelle di lei. Un bacio passionale, un bacio non semplice ma complicato, un bacio provocatorio, malizioso, un bacio che ha tutti in se, la dimostrazione che non vuole mettere fine a quello che c'è tra loro.

23:26 Fumiko:
 Si sente anche in dovere di specificare la questione, non può lasciare che certi dettagli importanti non saltino fuori, quello è il momento giusto per dirli < M-mia madre è stata violentata tempo fa, un anno dopo la nascita di Kurako > ricorda la foto di quel bimbo, non sa cosa è diventato dopo ma una cosa è sicura, lui è sua madre si volevano molto bene, perché le lacrime di Shura erano state vere e sentite < da un uomo che non so chi sia, sono il frutto di quella violenza > il capo chino e gli occhi che smettono di piangere lacrime, la rabbia che si fa posto dentro di se come un serpente pronto a morderle il cuore. Odia sapere di essere stata il frutto di un atto senza amore, che sia per questo che la propria natura gentile e dolce si fa vedere così spesso? Per riparare qualcosa che uno sconosciuto è riuscito a romperle? Per dare alla madre l'amore che tanto si merita? Allora perché le viene negata quella felicità che cerca? Pensava di averla trovata nel l'uomo che ha accanto e invece le sta venendo spazzata via come se nulla fosse. Quanto avrebbe resistito? Guarda il proprio abito, dando la schiena al ragazzo, non vuole più guardarlo mentre attende che quelle parole escano dalle sue labbra per mettere la parola fine a tutto. Chissà, sarebbe potuto ritornare da Kaori e ricostruire la loro famiglia insieme a Kouki, lei avrebbe continuato la sua strada ma probabilmente non si sarebbe riuscita a dimenticare dell'uomo , si sarebbe potuta sposare con qualcuno, avrebbe avuto dei figli, ma nel profondo sarebbe stata sempre legata a lui. Il letto che si fa più leggero , capisce che l''Oboro si è alzato e adesso cammina avanti e indietro di fronte a lei, ma gli occhi continuano a guardare le proprie gambe e le mani si torturano con forza tra di loro. Non possono stare insieme, sa bene che lui ha ragione, quella sarebbe la cosa giusta da fare, ma dentro si sente morire ancora e ancora, il volto ormai bianco e il corpo senza forze. Ha ragione a dirle quelle cose, non può ribattere di certo alla verità e all'evidenza di tutto , può solo farsi trasportare da tutto quel dolore che le cresce dentro. È finita e lo sa bene, deve andare via da lì per non rendere il tutto più complicato ancora < capisco > sussurra con voce strozzata . La stupisce però , alza il volto con gli occhi spalancati. Non gli importa. Lo ha detto. Che il suo amore sia più forte di quello che è giusto fare? Se lo ritrova addosso così velocemente da sobbalzare , gli occhi incastrati in quelli di lui , le sue mani che le danno calore e quelle parole, la ama. Le labbra che si incontrano di nuovo, violente e passionali, non si tira indietro ma lo avvicina a se, lo stringe come può passandogli le braccia intorno al busto . Piange di nuovo, il calore che lui le trasmette, i brividi che salgono lungo la schiena mentre cerca le sue labbra, ne vuole ancora e ancora < ti amo > si stacca solo per sussurrargli queste due parole, il cuore che freme e batte sempre più veloce , vuole baciarlo ancora e ancora fregandomene del fatto che sia cugini, che siano parenti, lui è il suo uomo, questo non sarebbe cambiato.

23:40 Raido:
  [Stanza 1480] Ulteriori precisazioni vengono fatte, precisazione che alleviano, stranamente, quel dolore che è nel cuore di entrambi. Non è figlia di Shimici, non è sua figlia ma è vittima di una violenza, di un gesto senza amore ne passione, solo un atto carnale che non vale niente, un atto che non ha significato eppure questo rende le cose migliori. Non hanno un vero e proprio legame di sangue, si, sono cugini ma da parte di madre e Shura non è imparentata con l'Oboro, non hanno niente in comune se non Shimici. Forse per loro c'è speranza, forse per loro vi è un futuro ma quei pensieri sono egoistici, lo sono fin troppo. Una relazione come la loro difficilmente può andare avanti, si ritroverebbero tutti quanti contro, nessuno escluso, l'immoralità è troppa per poter essere tollerata. Non ce la fa, non ce la fa a vivere in questa situazione e allo stesso tempo non ce la fa a lasciarla andare, non vuole che vada via da lui in alcun modo. Si alza da letto, parla, parole difficili da pronunciare, parole dure non poco e poi scatta, corre al massimo in sua direzione per baciarla, per farle capire che non sarebbe andato via, niente di tutto questo sarebbe finito. L'ama, lei lo ama e niente può cambiare questa situazione. La porta della stanza è chiusa, nessuno può disturbarli e quel bacio continua imperterrito, continua senza sosta ad andare avanti come se la stessa mangiando e, difatti, è così per certi versi. Le mani scendono lungo il di lei corpo abbandonando il viso, ne carezzano il busto arrivano fino ai fianchi portandosi dietro, sulla schiena, scendono fino ai glutei. I palmi vengono stretti attorno a quest'ultimi, le tiene ben stretti cercando di sollevare la ragazza, di portarla in braccia in modo che le cosce vadano ad aderire alla vita del Jonin. La tiene sollevata da terra, si muove, cammina per la stanza portandola sul letto ed è li che andrebbe ad adagiarla. Sono in ospedale ma non gli interessa niente, deve riaffermare il suo amore per lei e quello è l'unico modo, il più puro e il più giusto. Porta il proprio corpo sul suo, le labbra tornano su quelle di Fumiko ricominciando a baciarla senza sosta e la loro notte sta per iniziare, non si sarebbero lasciati per una cosa del genere, non avrebbero messo fine a tutto quanto, non ora, non adesso, mai. [END]

23:48 Fumiko:
 Lei non sa ancora come l'Oboro sia imparentato con lei, non sa che non vi sia un vero e proprio legame di sangue e questo piccolo dettaglio le sarà di aiuto per affrontare tutto il resto che verrà . Avrebbero avuti tutti quanti contro, nessuno escluso, chissà cosa avrebbe pensato la madre di quella relazione, ma non avrebbe ceduto proprio adesso che l'uomo le sta dando la più grande dimostrazione di amore infischiandomene di quella mezza parentela. Lo ama troppo per lasciarlo andare, egoista anche lei fino al midollo non può permettersi di perderlo in quel modo. E lui la bacia, un bacio passionale e burbero, sente le sua mani sul proprio corpo scendere e salire. Ad ogni tocco un brivido la scuote, un brivido di piacere. Si lascia sollevare rimanendo attaccata a lui come una scimmietta per tutto il percorso, le labbra che non intendono scollarsi dalle sue e infine la schiena va ad impattare dolcemente contro le lenzuola. Sa dove stanno arrivando nella consapevolezza di quello che sono, e nella consapevolezza che si amano tanto da non badare a quello che altri possono dire su di loro. Adesso ci sono loro due, sarebbe stata una notte dove il sonno non sarebbe arrivato tanto presto [ end]

Fumiko va a Kusa per parlare con Raido e tenergli compagnia in ospedale. Lo mette al corrente del fatto di aver mantenuto fede alla promessa, e in più gli racconta della propria madre appena conosciuta. Il discorso inevitabilmente volge verso Kurako, fratellastro di Fumiko,cugino di Raido. Vengono così a conoscenza di essere cugini ma senza alcun legame di sangue, Dopo varie titubanze , lacrime e dolore, i due si dichiarano il proprio amore vicendevolmente , non si lasciano e finiscono col passare la notte insieme.