Esame Genin Kamaji - Teorico
Quest
Giocata del 06/08/2017 dalle 14:47 alle 16:08 nella chat "Accademia Ninja - Kusa (vecchia)"
Prima palazzina. Secondo piano. Aula C-7. Sensei deve ancora arrivare. A te la prima
[Accademia|Aula C-7] Al villaggio di Kusa il clima è quanto di più particolare è possibile trovare. Un secondo prima c'è la pioggia, quello dopo esce il sole. Tutto molto strano. Kamaji non è riuscito a mangiare molto a pranzo, non tanto per l'ansia della prima parte del suo esame per diventare Genin, no, quanto per la volontà di ottenere il massimo dei voti. Non si può dire che non si sia esercitato nelle varie tecniche che gli sono state insegnate, questo no, anche se sul rilascio illusorio dovrà mettere a punto qualcosina, ma la parte teorica è una questione più delicata. Gli è sempre stato insegnato di non inserire, qualora ci fossero dei testi da scrivere, i pareri personali riguardo una serie di eventi, anche se lui non è mai riuscito a rimanerne esterno. Boh, ci proverà. Il ragazzo, sebbene la temperatura non sia particolarmente calda, indossa una canotta nera accompagnata da un pantalone del medesimo colore che rimane largo sino a terminare a metà polpaccio. I capelli sono poi sparati alti e da questi dovrebbe essere abbastanza complesso individuare la rotazione del proprio chakra all'interno del suo corpo. Il passo è deciso, intende sedersi in aula ed iniziare questa prova, la prima della sua vita. Per prima cosa infatti, il Sang si dirige alla prima palazzina, individui di tutte le età e di tutte le razze se ne vanno in giro, chi di fretta e chi con più calma, e lui, con pochi compagni di classe, imbocca l'ingresso dell'edificio. Si porta poi dinanzi alla bacheca per individuare l'aula in cui deve recarsi ed una volta individuata andrebbe a prendere la direzione delle scale. La rampa che deve prendere è quella che porta ai piani superiori e continuerà a salire i gradini fino a quando non giunge al secondo piano. Qui la situazione dovrebbe essere quantomeno più calma, tranquilla, nonostante ci dovrebbero essere delle persone intenti a ripetere le parti teoriche del programma svolto in aula. Lui non porta niente, non uno zaino, non una penna né un foglio. Individuata l'aula poi, s'accerterebbe che si tratti proprio della C-7, picchia con le nocche per palesare la sua presenza. Il docente non è ancora in aula e il posto che intende occupare si trova proprio di fronte ad un eventuale cattedra, al primo banco. Vuole dare il massimo.Nuova giornata in quel di Kusagakure, una giornata tranquilla, semplice e priva di chissà quali casini anche se qualcosa bolle in pentola nella magione. Le acqua si stanno agitando e non poco ma i cittadini, per ora, non ne sono al corrente e non devono esserlo o scoppierà il panico. I popolani stanno passeggiando per le strade del villaggio in compagnia della propria famiglia, tornano dal lavoro, si rilassano e si godono il pomeriggio in pace eppure non per tutti è così. Il tempo non è il migliore amico oggi, vi sono le nuvole che passano a oscurare il cielo e il sole alternando momenti di oscurità a momenti di luce accecante ma in tutto questo non manca il caldo. Fa tremendamente caldo e nessuno può farci niente, nessuno può impedire al proprio corpo di sudore. I deshi odierni sono tutti rinchiusi nell'aula C-7 ad attendere il sensei e l'ansia è palpabile ma perchè lo è? Perchè oggi vi è l'esame teorico, il primo passo per diventare dei genin e questo il nostro Kamaji lo sa, lo ha compreso e si prepara ad affrontare le prove. L'aula è composta da 5 file di banchi da 5 banchi l'una e ogni banco dista dall'altro un metro di distanza. A 2 due metri dalla prima fila vi è la cattedra dietro la quale vi sono un paio di lavagne mentre a sinistra, dal punto di vista dei banchi, vi è una finestra con le tende e le ante aperte per far circolare l'aria. La porta viene aperta permettendo l'ingresso di un chunin classico, giubbotto verde, vesti neri e copri fronte di Kusa legato sul capo <Buon pomeriggio> saluta tutta la classe avanzando verso la cattedra <Siete carichi?> chiede rivolgendosi a tutti quanti. [ESAME]
[Accademia|Aula C-7] Il banco occupato da Kamaji è affiancato, sia a destra che a sinistra, da una coppia di medesime fattezze. Gli occhi vanno poi a posarsi sulla cattedra, che dista solamente un paio di metri, la quale dovrebbe essere occupata di lì a poco dal docente in questione. Se il Sang fosse stata un'altra persona, una che volesse copiare insomma, la posizione che ha deciso di occupare non sarebbe stata affatto idonea e conveniente per l'obiettivo. Lui questo lo sa ed è per questo che dopo aver poggiato il proprio corpo sullo schienale della sedia e poggiati gli avambracci sul banco dinanzi a lui, fisserebbe il posto vuoto del sensei. Solamente dopo che questo abbia fatto il suo ingresso in aula poi, le pupille vanno a fissarsi sulle fattezze di lui, individuo nella norma, senza né arte né parte. <Buon pomeriggio sensei!> esclama a voce alta, gli hanno insegnato che se bisogna parlare lo si deve fare a voce alta e non tenendo la bocca semi aperta facendo uscire le parole tra i denti quasi serrati. E' carico? Sì, molto. Intende prendere il massimo sia alla prova teorica che in quella pratica, in fin dei conti, almeno da quello che abbiamo visto, è sempre stato uno dei migliori della classe, se non addirittura il migliore. Le labbra vengono poi inumidite al passaggio della lingua su di loro, un paio di respiri profondi per far sì che il blocco, comunque presente visto che si tratta di un esame, all'altezza del plesso solare possa scomparire. <Sì, sono pronto...> questa volta non vuole riferirsi a nessuno in particolare ma vuole darsi ancor più la carica per affrontare la prova. Che si cominci?In pochi rispondono a quella domanda, è evidente come tutti siano fin troppo in ansia per questa giornata. Il sensei cerca di sorridere per dare un po' di forza a tutti quanti ma, alla fine, cede anche lui <Va bene> prende dei fogli dalla cattedra cominciando a passare per i banchi lasciandone uno per ciascuno ma capovolto in modo che non possano vedere le domande e non solo, viene lasciata anche una penna nera vicino per permettere loro di scrivere. Passa per ogni banco in silenzio lasciando i vari fogli per poi tornare vicino alla cattedra con lo sguardo fisso sui ragazzi <Oggi si terrà l'esame teorico, se lo supererete dovrete affrontare una lezione sul combattimento e successivamente la prova pratica che decreterà se siete pronti o meno per diventare ninja> si ferma qualche attimo, le spiegazioni sono importanti giunti a questo punto e tutti quanti devono capire alla perfezione <Vi ho appena dato dei fogli, su quei fogli sono scritte le domande a cui dovrete rispondere in un tempo limite di 30 minuti. Non sono concessi minuti extra e chi non consegna entro quei 30 minuti verrà bocciato. E' vietato copiare e/o suggerire, pena la bocciatura per chi suggerisce e per chi recepisce il messaggio e anche per chi copia. Se verrete scoperti in possesso di possibili bigliettini verrete bocciati. Insomma ragazzi, usate la testa e le vostre conoscenze dando il meglio> comincia a camminare andando a sedersi sulla sedia posta dietro la cattedra per poi dare un'occhiata all'orologio <Cominciate pure> e con questo l'esame ha inizio. [ESAME][NON azionare, attendere le domande]
Inizio 15:12. Fine 15:42
1 minuto alla consegna
Fare end
[Accademia|Aula C-7] La mano termina il proprio movimento, la testa, dal canto suo, sembra non voler finire di ragionare. Ci sarebbero state tantissime altre cose da scrivere su quel foglio ma reputa che quanto presente sia idoneo da fargli passare la prova teorica con un voto molto buono. E' piuttosto presuntuoso, su questo non ci piove, e bisogna ammetterlo, ma è fatto così e nessuno potrà mai farci nulla. S'alza dunque, poggiando la penna sul banco e facendo così che il foglio rimanga lì così da poter essere prelevato dal docente in questione solamente dopo che il Sang abbia lasciato l'aula. Silenziosamente quindi, andrà a prendere la via dell'uscita dando un ultimo sguardo non solo al foglio ma anche al banco. Quella potrebbe essere una delle ultime volte che entra in un'aula dell'Accademia e anzi, ci spera vivamente. <Arrivederci!> dice solamente dopo aver aperto la porta per poi prendere il corridoio e di lì l'uscita. Ha più ansia adesso di quando è entrato, forse la sua sicurezza non basta a fargli passare l'esame come vuole lui. Per il momento però, nella sua testa, considerato che non avrà mai un voto di tutte le prove dell'esame, ha fatto un compito perfetto e per festeggiare se ne andrà in gelateria per comprarsi un bel ghiacciolo.