{A casa, in famiglia}

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20:52 Kaori:
 Un sospiro stanco si libera dalle labbra di Kaori mentre il Villaggio sottostante festeggia, ride e vive relativamente tranquillo. Nonostante i diversi attentati venutisi a verificare nel corso dell'evento, la Foglia sembra ancora non cadere in una vera e propria situazione di panico. La gente continua ad uscire, ridere, scherzare, senza farsi abbattere dalla paura. L'allerta è massima, la tensione bassa ma sempre presente, tuttavia non sufficientemente alta da impedire a Konoha di proseguire la sua regolare vita. Kaori di questo è sollevata. I konohani saranno anche bonaccioni ma non sono deboli, hanno una grande forza d'animo nel cuore che tutti gli altri villaggi possono semplicemente invidiar loro. La luna è alta nel cielo non ancora totalmente nero: il tramonto è avvenuto da poco e sfumature di un azzurro scuro e violaceo striano ancora la volta al di sopra dell'orizzonte. Kaori siede sul bordo del monte che si affaccia sui volti di pietra scolpiti sulla facciata principale della parete rocciosa, con le gambe penzoloni nel nulla e le mani poggiate sul bordo del precipizio ai lati delle cosce. Indossa un paio di pantaloncini ed una canotta azzurro scuro mentre il coprifronte di Konoha è legato attorno alla gola. Nessuna arma, nessun oggetto, solo un paio di scarpe basse e comode ed i lunghi capelli legati in una coda alta. Sospira stancamente chiedendosi come stiano andando le cose a Kusa, adesso. La Kaori originale è in compagnia di Raido e lo sta scortando in ospedale per prepararsi all'operazione che avrebbe dovuto eseguire alla sua spalla per rimuovere la massa tumorale venutasi a creare a causa del sigillo maledetto. E' preoccupata, la copia, di sapere come l'altro stia, se per caso sia stato già operato o se invece la Hyuga sta ancora studiando le sue analisi e le lastre. Non riesce a pensare ad altro, soprattutto in momenti come quello in cui è sola e con nulla da fare. [chakra: 99/99]

21:03 Mekura:
 A pensato bene di uscire oggi con i bambini. Hanno mangiato fuori ai monti e lei si è messa a stringere un certo imprinting con "sussurro" il suo gufo. Presto lo manderà a Kumo per chiedere informazioni alla copia che si trova all'interno del porto del fulmine. Ancora non è scomparsa quindi è ancora in giro a fare danni...bene. Serve che l'akatsuki inizi a fare amicizie li e se non la corporazione almeno lei deve assicurarsi di avere dei contatti li, sopratutto per via dei serpenti bianchi. é stata così lontano dal dovere, dalla ricerca di potere...la cosa la preoccupa. Presto ci sarà il coprifuoco, ma per ora bisogna prendersi questi momenti d'aria quando se ne ha a disposizione. Indosso porta il guanto di cuoio da falconiere, una maglia nera con le maniche fino alla spalla mentre la schiena è libera fino a metà mentre il decolté è in mostra. Dei pantaloni a pinocchietto azzurro cobalto in cotone leggero e ampi sulle gambe mentre si stringe sui fianchi e sale su fino a metà stomaco. Dei sandali addosso con un tacco leggero e quadrato. Non porta altro se non una tasca porta oggetti grigio chiara con i documenti all'interno così come i soldi e le chiavi. Porta anche una borsa tascapane nera
continuando a camminare verso l'alto mentre Ken è dietro a giocare con il cane, "Andoss" insieme a Ai chiamandolo una e inseguirlo l'altro..del resto sono tutti e tre dei cuccioli che si stanno lanciando verso il vertice delle scale iniziando a correre sulla base sopra le teste dei Kage Il gufo intanto svolacchia non troppo distante da Kaori in effetti prima di tornare verso il suo guanto. [ch on]

21:18 Kaori:
 Sua madre si è accorta che qualcosa non va. Ha notato che da qualche giorno la sua bambina è più pensierosa, più preoccupata del solito. Da quando è tornata dalla sua assenza, in verità, sembra essere piuttosto giù di morale sebbene in qualche modo Kaori sia cambiata. E' più rilassata, più pacata, con quell'ombra scura del lutto a non rilucere più nello sguardo ora sereno. Tuttavia non ha avanzato alcuna domanda, non ha voluto chiederle cosa stia succedendo. Si fida di lei e sa che se ci fosse qualcosa di realmente grave l'avrebbe messa a parte di tutto. La Hyuga non vuole far preoccupare la donna per una semplice rottura. Certo, non c'è NIENTE di semplice in quella separazione, in realtà, considerando che si tratta della rottura con l'uomo che credeva essere quello della sua vita, ma non è neppure un qualcosa di realmente serio da poterle impedire di vivere oltre. E' una rottura, può andare avanti, non si lascia fermare. Ma per ora ha bisogno di avere a che fare da sola con questa consapevolezza, soprattutto mentre Raido rischia di morire per via di un malessere interno. Asia è rimasta a casa assieme alla madre di Kaori mentre la Hyuga ora è sola sulla cima del monte. Beh, sola non più. Il suono di schiamazzi, risa e passi sui gradini metallici che portano lassù la colgono di sorpresa prima dell'avvistamento di quel gufo dalle ali ampie e bellissime. La ragazza ruota il capo verso la direzione da cui ode arrivare il vociare e nota che, effettivamente, il volo del gufo segue quella direzione andando a posarsi -infine- sull'avambraccio di Mekura. Lo sguardo della special, quindi, va a sgranarsi appena mentre le labbra si schiudono ed un fare sorpreso le colora il viso. <Ehi> si ritrova d'istinto a dire osservandola, rimanendo immobile, seduta, con la brezza della sera a solleticare pigramente la pelle della sua nuca. <Quanto tempo, Mekura> aggiungerebbe, poco dopo, con un sorriso mesto, pacato, sentendo le gote alzarsi appena ai lati delle labbra. <Come stai?> [chakra: 99/99]

21:37 Mekura:
 Stava sempre a tenere d'occhio Kei e Ai, sono la sua vita e lei anche se appare non è mai del tutto tranquilla, anzi...sotto sotto non vede l'ora di spaccare la testa a qualcuno, prendergli le gambe rompendogli le giunture lasciandolo strisciare per metri e poi accanirsi sulla sua testa schiantandola ripetutamente sul selciato...ah che soddisfazione. Le cose non le vanno male, per niente, ma a quanto pare ormai è evidente che è lei il problema: non che non amasse stare con i suoi figli: ha avuto modo di tenerli con se, abbracciarli e insomma crescerli. Ha vissuto praticamente senza pensare a nulla ed a nessuno: non si è arrabbiata neppure come al suo solito con Saisashi per la stupidaggine che ha fatto di recente andando da solo ad Oto, non è corsa da Furaya per aprirle il cranio o lamentarsi di lei con Hitomu perché ha permesso di fare una cosa del genere facendo uscire un genin dal villaggio a fare i suoi comodi. Non ne ha avuto voglia persino di litigare con Raido quando questo ha detto che era stanco e che ha "cercato" Kaori...francamente faceva fatica ad importargli di qualcuno e conoscendo la sua storia è strano che questo menefreghismo non sia arrivato prima. Butta lo sguardo verso il gufo togliendo un premio dalla tasca pane, un pezzo di carne per il gufo. Questo vola verso il guanto andando ad afferrare con il becco il suo premio. In quel momento si accorge di Kaori. La osserva li, come se non se ne fosse mai andata, che sorride e la saluta, con tanto di quanto tempo e "come stai". Rimane li, seria ad osservarla, mentre ripensa alla conversazione con Raido quando lei ha chiesto di Kaori, quando ha cercato di dare una frase di conforto a Ren e insieme a questo anche gli eventi che lei stessa ha aiutato a mettere in atto: la ricerca della tigre. Non può essere arrabbiata con lei, in effetti no, è una delle poche con la quale non ha nulla di cui lamentarsi, anche perché, più o meno, aveva sempre intuito dove fosse o cosa stesse facendo, del resto è capitato anche a lei reagendo in modo differente e visto da entrambe le prospettive. Mekura dopo questo momento lunghissimo di silenzio guarda il gufo e da un colpetto in modo che potesse volare via sopra le loro teste, poi si avvicina verso questa, sospira e una volta abbastanza vicina allarga le braccia e cercherebbe di abbracciarla senza dire nulla. [ch on]

21:51 Kaori:
 E quello che accade accade decisamente in fretta sebbene, in realtà, nessuno stia correndo, nessuno si stia agitando. Il gufo prende il suo cibo e vola via ad ali spianate iniziando a volteggiare al di sopra delle kunoichi. I due bambini corrono e rincorrono il cane facendo attenzione a dove vanno e Mekura semplicemente si avvicina senza dire una parola andando ad abbracciare la Hyuga lì dove si era andata ad accomodare. Tutto molto pacato, tranquillo, ma che arriva improvviso ed irruento nella mente della special che, francamente, si ritrova spiazzata ad accogliere questo gesto. Le si sgranano le iridi, si schiudono le labbra, mentre le braccia vanno semplicemente a sollevarsi -sorprese- a mezz'aria, tenendosi a qualche centimetro di distanza dai fianchi di Mekura, come se fosse incerta su cosa fare, se abbracciarla o meno. Non perchè abbia qualcosa contro l'altra, le loro divergenze sono ora solamente un lontano ricordo; ma è colpita e sorpresa da quella gentilezza al punto da non sapere bene come reagire. Nessuno l'aveva accolta a quel modo al suo ritorno, nessuno -credeva- avrebbe potuto salutarla così. Raido aveva sbraitato a distanza, Kouki era ovviamente risentita e alla ricerca di risposte per quanto alla fine sia stata felice di riaverla con sé e Ren era preoccupato per lo stato di shock nel quale aveva trovato la gemella. Hiashi era rimasto sorpreso e Sakura era stata comprensiva in un modo piuttosto bizzarro e vivace, ma Mekura... Mekura non ha detto nulla. Nessun rimprovero, nessun tentativo di capire, niente di tutto questo prima di quel gesto che sembra quasi volerla far sentire a casa. Un tepore piacevole e vibrante si diffonde nel cuore della copia andando a riverberarsi per tutto il corpo mentre quasi si sente il viso pizzicare di una commozione improvvisa. Rimane così per pochi secondi prima di andare a ricambiare l'abbraccio tentando di portare le braccia sulla di lei schiena, cingendola con dolcezza. <Ehi> mormorerebbe goffamente con le labbra spontaneamente bloccate in un sorriso impacciato ed intenerito. <Dovresti insegnare a qualcuno come accogliere una vecchia conoscenza, sai?> cerca di buttarla sullo scherzo prima di andare a sciogliere l'abbraccio e cercarne lo sguardo, le labbra incapaci di far svanire quel sorriso che le deforma le labbra. <Mi spiace di essere sparita> dice allora, poco dopo, sapendo che presto o tardi avrebbero sfiorato l'argomento. A questo punto tanto vale dirlo subito, no? <Spero di non averti fatta preoccupare troppo> [chakra: 99/99]

22:05 Mekura:
 La lascia fare, con i suoi tempi prendendo un lungo respiro una volta che si staccano andando tuttavia a guardarla negli occhi. Ne ha viste tante, ne ha fatte tante, ha sofferto molto ed alla fine non ha più sofferto perché con tutto quello che ha passato, non ha più nulla di cui soffrire, di sorprendersi, di disperarsi. Vive la vita per quello che è, e capisce quello che sta passando Kaori. Nessuno se ne esce facilmente da quello che ha subito, dai problemi che ha affrontato, non tutte le ferite si ricuciono con il tempo, neppure l'amore può fare qualcosa, alla fine sono sempre li, sono sempre presenti..puoi solo accettarle alla fine. <lo so, lo vedo> afferma Mekura seriamente andando a sospira <ma qualunque cosa ti ha costretto ad andare via, lo dovevi fare> chissà se Azrael..in qualche modo ha scelto anche lui quella strada. Sono passati anni, lei si è costruita una vita con il tempo anche se anche questo nuovo amante, sia abbastanza evanescente, ma come ribadito, vive il presente ormai. <...stavi cercando la tigre di Kurako mi ricordo di questo, ti va di parlarne?> domanda la ragazza mentre guarda di nuovo in alto alla ricerca del gufo che silenziosamente piomba di nuovo sul guanto mentre il cane si avvicina dando due sbuffi prima di avvicinarsi ad annusare Kaori <Kaori, questo è Andoss, Andoss questa è Kaori, fai il bravo> sorride osservando il cucciolo di un'anno prendendo un lungo respiro <si, oltre ai miei cuccioli umani adesso ho un gufo per i messaggi e un cane per Ai...in questo modo avrò delle certezze in più quando andrà a vivere da sola, è ancora presto ma, sai, mi preparo preventivamente> [ch on]

22:27 Kaori:
 Mekura si scosta. Non s'allontana, non se ne va, semplicemente si scosta da lei rimanendole accanto e dunque l'osserva. Kaori vede in lei una calma profonda, una sorta di pacatezza che non sa a cosa attribuire. Che anche lei in quel periodo sia cresciuta fino a raggiungere uno stato di pace interiore? O forse è turbata al punto da star combattendo con tutta se stessa per mantenere il controllo che ora sfoggia con sì tanta semplicità? Lo stesso atteggiamento, per assurdo, può dipendere da due stati emotivi diametralmente opposti. Non la giudica, Mekura, anzi; è la prima a dirle che in qualche modo forse ha fatto bene a fare quel che ha fatto. Non le richiede spiegazioni o altro, la conforta, la appoggia, par semplicemente felice di vederla tornata a casa alla fine. E Kaori si sente liberata di un qualche pesante fardello interno del quale non sembrava neppure ricordarsi l'esistenza. Annuisce a quelle sue parole con uno sguardo carico di gratitudine. <Sì> chiosa semplicemente, senza aggiungere altro, fino a quando la ragazza non le chiede qualcosa su Asia. La Hyuga inspira profondamente raccogliendo e accumulando aria e dunque va a schiarirsi la voce portando lo sguardo verso l'orizzonte di fronte a loro. <Sono andata a Kusa a cercare Yukio. L'ho incontrato e gli ho spiegato la situazione come mi avevi consigliato di fare e lui mi ha dato una vecchia veste di Kurako. Con quella sono riuscita a trovare Asia e per poco non l'ho vista morire di dolore sotto i miei occhi> rivela la ragazza ricordando la reazione turbata e dolente della tigre alla notizia della morte del suo vecchio padrone. <Mi sono presa cura di lei con una copia. Sono rimasta a Kusa al suo fianco per curarla e nutrirla e cercare di farmi accettare al suo fianco. Nel mentre la me originale è rimasta a Konoha e... ha saputo da Hitomu che Akane non sarebbe stata punita.> Abbassa appena il capo nel dire quelle parole mentre ricorda quanto la discussione si fosse infiammata col Nono all'udire tale notizia. Non aveva saputo accettarlo, in quel momento, ma ora... ora è tutto diverso. <Non riuscivo ad accettarlo. Mi faceva ancora rabbia. Era come carezzare un nervo scoperto. Avrei dovuto capire qualcosa già in quel momento ma... sono stata sciocca.> sorride amaramente stringendosi nelle spalle, sistemandosi una ciocca fuggiasca dietro un orecchio. <Volevo convincermi di stare bene, di aver superato tutto. E ci stavo riuscendo fin quando non è arrivata Asia.> un piccolo sorriso amaro mentre ruota il capo in direzione di Mekura, guardandola in viso. <Lei mi ha fatto capire tutto. Avevamo gli stessi occhi, io e lei. Lei che aveva perso Kurako e non riusciva ad accettare di essere rimasta sola, ed io che avevo perso mio padre e... me stessa. Quell'esperienza aveva rotto qualcosa dentro di me, aveva spezzato parti di me che non si erano più rinsaldate. Ma non ci avevo voluto pensare. Avevo voluto concentrarmi su quello che avevo invece di pensare a ciò che avevo perso o che era troppo doloroso da aggiustare. Mi sono buttata a capofitto nel torneo, negli allenamenti, nelle missioni, in ospedale... Con Raido, con Kouki, con Ren... E non su me stessa> sospira la ragazza espirando l'aria precedentemente catturata. <Guardando il dolore di Asia ho riscoperto il mio. E ho capito che non potevo continuare ad ignorarlo, che dovevo fare qualcosa in merito. Ma se avessi detto a Raido tutto quanto lui avrebbe voluto seguirmi, non mi avrebbe lasciata sola, lo conosci un po'> ammette lei tornando a guardare la ragazza, uno sguardo colpevole sul viso. <Così sono andata senza dir nulla a nessuno. E ho viaggiato con Asia. Ci siamo avvicinate e abbiamo imparato a vivere in un mondo senza le persone che abbiamo amato. Ci siamo immerse nel dolore fino a quando non ha smesso semplicemente di farci male, finché non l'abbiamo accettato> spiega lei deglutendo, giunta al termine del racconto. <Ed eccoci qua...> sospira ruotando nuovamente il viso verso l'orizzonte, per pochi istanti. La brezza soffia frizzante, qualche cicala canta lontana, e poi il cane si avvicina giocherellone catturando l'attenzione della ragazza. Kaori l'osserva, gli sorride e lascia che lui l'annusi avvicinando una mano al suo muso, cautamente. <Piacere di conoscerti Andoss> sorride la Hyuga alle parole di Mekura, cercando di carezzarlo fra le orecchie se lui avesse acconsentito. <Oh beh, immagino che ormai sia ora che tu ti preoccupi di queste cose. Ai sta crescendo così in fretta! Ormai è una signorinella eh?> sorride la ragazza rivolgendo una occhiata alla figlia di Mekura e poi alla Hyuga stessa. <Già iniziato a fare stragi di cuori?> chiede, ammiccante, ridacchiando a mezza voce. [chakra: 99/99]

22:47 Mekura:
 Mekura rimane in silenzio continuando ad ascoltarla, mentre porta la mano destra attorno alla sinistra. Corruga la fronte mentre rimane ad osservarla stringendo le labbra. Il discorso va avanti e più racconta più diventa comprensibile il perché se ne è andata: non è facile perdonare i propri aguzzini e una creatura altrettanto sofferente aveva bisogno di lei. Le si è chiesto dei sacrifici anche dopo gli eventi del cappuccio rosso e non era ancora pronta a sopportarli con qualcuno o senza qualcuno. Alcune volte arrendersi è necessario, alcune volte scappare è l'unica cosa che serve. La notte si fa sempre più scura, le cicale cantano e il cane scodinzola allegramente avvicinando il muso verso la ragazza appoggiandosi di fianco contro le gambe e la lingua di fuori. <già da un'anno> afferma seriamente preoccupata <adesso c'è uno che le ronza attorno troppo spesso...e non dire di no Ai, l'ho visto l'altra notte> sorride guardando l'imbarazzo della figlia prendendo un lungo respiro. <ha preso dalla mamma in questo senso immagino> sospira ripensando a quante storie ha avuto lei. Alle fine poche ma tutte molto importanti e molto complesse, probabilmente è per questo che è preoccupata per la figlia: non vuole che un tessai un bel giorno arrivi a baciarla sotto effetto di un genjutsu, più o meno quella era la sua età quando è successo con Yukio. <Asia? come sta?> ormai è curiosa anche di quello che è un simbolo dei suoi tormenti passati. <ha preso la sua strada? è autonoma?> chiede incuriosita sperando che quella tigre sia tornata a fare la tigre. [ch on]

23:00 Kaori:
 Mekura non la giudica. Non esprime alcun tipo di parere o pensiero in merito al racconto della Hyuga. Ascolta ed accetta tutto ciò che lei ha da dire e semplicemente non le chiede spiegazioni o giustificazioni. Accetta la verità per quella che le viene donata e si limita a farne tesoro. Kaori le dona i propri pensieri e l'altra li protegge silenziosamente. Uno scambio cauto, semplice, che rende tutto molto più facile. Kaori si sente serena, rilassata al di lei fianco, per la prima volta non si sente giudicata da qualcuno per la scelta intrapresa. Per la prima volta non le servono scuse o giustificazioni e si gode quel momento ritrovandosi poi a carezzare il cagnolino al proprio fianco con fare tenero e rilassato. Un sorriso intenerito increspa le labbra di Kaori quando Mekura le racconta della vita amorosa di una imbarazzata Ai. <Beh dopotutto è una bella ragazza, immagino che sia naturale che attiri attenzioni> commenta Kaori sorridendo con dolcezza alla volta di Ai sebbene sappia che lei non possa vederla. <Ma sono sicura che sarà abbastanza brava da non fare sciocchezze> aggiunge poi per rassicurare Mekura tornando a portare su di lei il proprio sguardo. Sorride pensando a quanto ella le dice, alle vicende amorose della giovane. Kaori sa sia di Azrael che di Yukio, non ha idea di quanto sia accaduto con Akendo e non immagina neppure che possa essere nato un simile risvolto nella di lei vita. <La mamma è stata piuttosto fortunata però, in definitiva, no?> le chiede sporgendosi appena verso di lei, con fare tranquillo, osservandola in volto. <Sono state storie importanti per quel che ricordo. Ti hanno dato molto> esattamente come la propria storia con Raido. Il solo pensiero le adombra per un attimo il viso portandola a distogliere lo sguardo e puntarlo tristemente sul Villaggio sottostante, la mano a fermarsi sul capo del cane interrompendo quei grattini leziosi. <E tolto altrettanto, a volte> mormora più a bassa voce, pensando a tutto il dolore che una storia conclusa è in grado di portare con sé. Ma non vuole pensarci e così scuote la testa schiarendosi la voce. <Asia sta bene. E' diventata più forte, è tornata abbastanza in sé. Le piace molto vivere in casa, Kurako l'aveva abituata così credo. Ma a volte va da sola a passeggiare vicino la cascata o alla prateria e poi ritorna a casa.> le rivela sorridendo tornando a guardarla. <E tu? Come stai? Cosa mi sono persa in questi mesi?> [chakra: 99/99]

23:26 Mekura:
 Guarda il gufo per un secondo, il quale a sua volta guarda Kaori con la sua espressione <vai a cacciarmi qualche topolino sussurro> afferma la donna facendolo volare un'altro po' in modo che fosse sicura che Kaori non si beccasse per errore una artigliata o una beccata. Andoss non la preoccupa...d'altro canto sussurro...non è il più socievole della stirpe dei gufi. <si compiono sempre delle sciocchezze> afferma la donna sorridendo tristemente per poi scuotere la testa. <Hum?> guarda verso Kaori quando le da della fortunata. Sorride, non risponde, sa bene che cosa le hanno dato quelle relazioni: amore e delusione al tempo stesso, abbandono, solitudine, speranza. In definitiva le hanno dato molti problemi, ma si, le hanno dato molto. Non ribatte, sorride mentre lei stessa arriva alla stessa conclusione...hum. <hai già parlato con Raido?> domanda lei all'improvviso preoccupata mentre la fissa. <...sto bene alla fine, alla fine in un modo analogo ho finito per isolarmi anche io, riprendere i miei spazi, dedicarmi a me stessa ed ai miei figli> sospira <ho avuto anche modo di andare a Kumo, per studiare un po', conoscere il mondo ninja> cercare dei serpenti. <ucciderò chiunque abbia cercato di attentare a Ken> parla del massacro dei bambini con le carpe di carte bomba, c'era anche suo figlio in quella circostanza. <le solite cose insomma, prima o poi dovrò sfogare la mia vena distruttiva...e davvero, provo pietà per chiunque avrò sotto mano> non sta scherzando. [ch on]

23:45 Kaori:
 <Sussurro?> domanda Kaori nel sentire le parole di Mekura rivolte al gufo. Alza lo sguardo per cercare la figura del volatile con le proprie iridi e quindi studia la forma delle ali, del piumaggio, dei grandi occhi inquisitori prima di smuovere le labbra una volta ancora. <E' un nome adatto, suppongo> sorride, mesta, pensando a quanto effettivamente i gufi non siano animali notoriamente rumorosi o caotici. Anzi, c'è un qualcosa di elegante nel loro muoversi, nel loro volare. E poi quella domanda. Il nome dell'Oboro porta la Hyuga ad irrigidirsi un attimo sul posto, il cuore a stringersi in una morsa dolorosa mentre il fiato le si spezza per un secondo. Fa male. Fa ancora così profondamente male... nonostante una parte di lei sia furiosa per quella fine precipitosa e affrettata, nonostante i dubbi che lui l'abbia mai realmente amata per averla dimenticata così in fretta, nonostante la rabbia e la delusione per esser stata rimpiazzata dopo così poco tempo, lei lo ama ancora. Rimane immobile per un istante eterno prima di riprendere a respirare e ruotare lentamente il capo verso Mekura rivolgendole un sorrisetto triste e malinconico. <Sì> risponde tacendo per qualche attimo, prima di continuare. <Mi ha detto tutto. Che è andato avanti. Che ha una nuova ragazza> le rivela pensando che Mekura ne sia già al corrente. <Beh, no, in realtà non me l'aveva detto quello. Ho dovuto scoprirlo da Kouki. E poi ho saputo chi è proprio da lei quando l'ho conosciuta per caso> sorride amaramente, con una leggera sfumatura pungente nel tono, prima di stringersi nelle spalle e sospirare. <Mi sembra ancora tutto così assurdo che non riesco a crederci. Ma suppongo che sia normale che sia attratto da una come lei.> sospira pensando a quella ragazza così tanto più bella, femminile e sensuale di lei. Con quelle curve pressate nei vestiti, la pelle scoperta, i piercing... <Anche se...> Vorrebbe dire che non comprende come possa stare con qualcun'altra dopo averla quasi sposata. Dopo aver adottato una figlia con lei. Lamentarsi fino a perdere la voce di quanto ingiusta sia stata quella scelta nonostante lei per prima abbia sbagliato a sparire. Ma non lo fa. Non porterebbe a nulla e forse complicherebbe solo le cose. <...Nah, lascia stare. Non importa> sorride allora cercando di scacciar via il pensiero, prima di ascoltare quanto raccontato da Mekura e quindi ritrovarsi ad annuire con fare un po' più serio. <Posso solo immaginare. Se Kouki avesse rischiato una cosa simile penso che sarei impazzita nell'attesa di trovare chi ha organizzato tutto. Ma tranquilla Mekura, ormai chiunque sia è già morto, solo che ancora non lo sa. Lo capirà quando ti avrà davanti> le dice abbozzando un sorriso. La sostiene, le dà il suo appoggio: non è mai saggio, dopotutto, sfidare la potenza di una madre preoccupata. [chakra: 99/99]

00:08 Mekura:
 <si, devo dire che hai assolutamente ragione è abbastanza appropriato> Afferma lei seriamente senza sentire un solo suono delle ali sbattere, nella notte è come perso eppure è li da qualche parte. Lei rimane seria mentre solleva un sopracciglio quando sente che si è già trovato una ragazza nuova. Aveva detto che ha girato pagina con lei non che avesse una nuova ragazza, forse lo dava per sott'inteso. Lei non è migliore di lui, dovrebbe tacere, ma quando sente queste cose la Hyuga non riesce a trattenere una espressione sorpresa e piuttosto sgomentata: la stava per pugnalare perché la considerava un pericolo per Kaori e poi questo? si è già trovato una ragazza? incrocia le braccia <ma davvero?> era a metà con un misto di disprezzo crescente per Raido e isteria: tutta fuffa la sua a questo punto, ha subito il loro amore, il suo disprezzo e superiorità per poi comportarsi così?. <no no continua, non è che Konoha ci possa sentire o Raido, o la ragazza nuova e se anche fosse...ti importa sul serio rimanere in silenzio?> ah...Kurona, con quel sorriso ed i suoi atteggiamenti da sgualdrina della porta accanto, quel parassita che ha permesso di entrare nella sua vita e rubare il quasi marito con facilità...non che lui abbia fatto molto alla fine accogliendola a casa loro al tempo. <non è che non se lo meriti, queste sono figure...Amore Ken, vieni qui, Ai copriti le orecchie perfavore> detto questo una volta che Ai si fosse coperta le orecchie e lei le avesse coperte a Ken tutto sorridente e soddisfatto vicino al cane la Hyuga si esprime liberamente <dicevo? ah si, figure di merda> annuisce solo alla questione dell'attentato e guarda Ai <hanno già provato a portarmi via un figlio, ora basta> [ch on]

00:26 Kaori:
 A quanto pare no, Mekura non sapeva di Raido e della sua nuova ragazza. Kaori era convinta di sì. Insomma, la ragazza è di Konoha, se si sono conosciuti dev'essere necessariamente successo lì considerando che l'altra non è ancora una ninja e non avrebbe il permesso di lasciare la Foglia. Raido è una personalità rinomata nel mondo ninja e sarebbe stato difficile ignorarlo andare in giro con un'altra, proprio lì a Konoha, per questo la Hyuga non si aspettava di vedere la ragazza sgomenta. <Uh. Pensavo fosse risaputo> ammette Kaori passandosi una mano dietro la nuca. <Uno come lui non passa inosservato in giro> si spiega stringendosi nelle spalle. Ed a quel punto inizia a chiedersi se i due effettivamente passino in giro il loro tempo o se, invece, non preferiscano passarlo al chiuso di una stanza... Ahhh, no! Non vuole pensarci davvero. No. No. No. Scuote il capo, allontana il pensiero e quindi ode le parole dell'altra che pungolano la sua voglia di sfogarsi e svuotarsi. Kaori stringe le labbra, non vorrebbe fare la parte della bambina che si lamenta di quanto sono ingiuste le conseguenze dei suoi sbagli ma... alla fine cede. <E' che non servirebbe a nulla comunque. Ha reso piuttosto chiaro che non tornerebbe mai con me> ammette Kaori abbassando il capo, lo sguardo perso verso la Foglia. <Dice che non si fida di me, che non si fiderà più di me dopo che sono sparita senza dirgli nulla. Che non può perdonare una cosa simile.> Le dita di Kaori si stringono verso il palmo, le mani portate al proprio grembo, strette tanto da far sbiancare le nocche. <E io mi chiedo allora con che persona sono stata finora. Una persona che ha fatto cose assurde, che ha fatto errori su errori e che alla fine ho sempre scusato e che per una volta non può perdonare me, invece> Questo pensiero la fa semplicemente impazzire. <Non è giusto> stringe i denti mentre sente il cuore accelerare il battito. <So di aver sbagliato a sparire così. Di aver fatto preoccupare tutti. Lo so. Mi sono scusata e riscusata, gli ho spiegato tutto. Ma per lui rimane una cosa imperdonabile, come se fosse il peggior torto che avrei mai potuto fargli. Non ha esitato a pensare che lo avessi abbandonato, o che avessi abbandonato la nostra bambina. Non ha esitato a guardare altrove, alla prossima...> Il pensiero la logora, la consuma e la uccide. <Due mesi... cosa sono due mesi? Sono bastati quelli a dimenticare i sentimenti che diceva di provare per la donna che voleva sposare? Sono bastati quelli a far finire ogni cosa?> Kaori rialza lo sguardo puntandolo sul viso di Mekura, deglutendo a vuoto. <Mi fa rabbia. Mi sento delusa anche se ho le mie colpe in questa storia... Ma... non può dire di amarmi quando non può perdonare un singolo errore. Quando non ha esitato un istante a voltare pagina. Quando non gli è servito nulla per passare oltre...> si stringe le labbra, le morde appena, prima di sospirare e scuotere il capo. <Non lo so. Forse devo iniziare a credere che sia meglio così. Che merito più di questo...> si stringe nelle spalle, sospirando. E poi c'è la storia del tumore, il fatto che lui sta morendo, che in quello stesso istante la vera Kaori sta lottando per tenerlo in vita e salvarlo. Ma non sa se è qualcosa che Raido vorrebbe si sapesse. Una relazione non la si può nascondere, verrebbe comunque a galla in qualche modo. Ma un tumore...? Quello no. Soprattutto non per lui che la riterrebbe una debolezza, qualcosa di cui nessuno dovrebbe venire a conoscenza. La special sospira per poi udire il resto delle parole della Hyuga mentre protegge i figli da quanto sta per andare a dire. Kaori sorride, intenerita, osservando la scena e dunque si ritrova a guardarla con rinnovato affetto. <Per qualsiasi cosa conta pure sul mio aiuto. La mia porta è sempre aperta> [chakra: 99/99]

10:49 Mekura:
 Solleva un sopracciglio osservandola con attenzione mentre questa inizia a parlare pensando che fosse risaputo. Mekura incrocia le braccia e sospira <per quanto possa essere visibile anche da un cieco, non è mio interesse sapere cosa fa nella sua vita privata, ho altro da fare> intanto la Hyuga continua a parlare e Mekura ascolta con una mano sotto il gomito e la restante attaccata al volto puntellando uno zigomo con l'indice. L'espressione del volto non cambia mentre la ascolta e solo alla fine del discorso la giovane sospira e porta la mano dal volto al gomito stringendo le braccia <sai, non dico di conoscere Raido, anzi...ci sopportiamo a malapena poi, spesso e volentieri litighiamo per i diversi modi di vedere le cose ed il mondo> sospira <quello che ti dico è solo la mia esperienza personale che ho avuto nel rapporto con uomini potenti e penso che Raido rientri nel genere: è un uomo che è venuto fuori da profonde sofferenze, ma che non ha mai davvero imparato da queste, ha solo covato sempre più rancore nel considerarsi impotente di fronte ai problemi e tende a risolverli senza mai fidarsi davvero di nessuno...questo lo spinge a fare tutto da solo e senza contare che stanno facendo un torto agli altri...e non se ne rendono conto> una espressione triste passa per un secondo sul volto della Hyuga più grande che allontana sospirando pesantemente. <per concludere...Raido è un uomo debole, molto debole, interiormente debole, ferito e spesso per questo tendente al vittimismo oppure a reagire in modo esagerato in qualsiasi cosa...quando..> si trattiene la lingua rispetto a quella storia: doveva dirlo? no, no sono problemi suoi, avrebbe peggiorato solo la situazione. <quando alla fine di quella storia del cappuccio rosso...non stavo bene neanche io, avevo...avevo appena visto i cadaveri dei...> stringe le labbra chiudendo gli occhi ripensando a quella sera a quei bambini sventrati <...al sangue del mio sangue usato per i loro interessi...questo era come se fosse una cosa normale, la trattava come se fosse normale, come se fossi obbligata a riprendermi per forza perché altrimenti sarei stata una madre degenere per i miei figli in vita> si tocca un orecchio nella zona dove per poco non gli aveva tagliato la testa. <quindi Raido è questo: una persona che ha sofferto così tanto, che non è capace di accettare nessun errore altrui, è un egoista, un maniaco del controllo e un egocentrico...ha un sacco di altre qualità "buone" magari, ma personalmente se addirittura è arrivato a lasciarti dopo avermi minacciato così tanto solo perché tu stavi continuando la tua ricerca delle tigri e avevi bisogno dei tuoi spazi dopo lo stress....aggiungerei che è anche un ipocrita e che forse perderlo è meglio che ritrovarlo> sospira pesantemente di nuovo, non è un discorso facile e non ha la verità nel palmo della mano <ma io sono io e sbaglio molto spesso a fare queste considerazioni....l'unica cosa che posso dirti di più è che se hai voglia di un goccio di Sakè anche la mia casa sarà sempre aperta> [ch on]

11:15 Kaori:
 Un piccolo sorriso va dipingendosi sulle labbra di Kaori quando Mekura pronuncia quella prima frase. Le era mancata la totale e pungente schiettezza dell'altra ragazza. Ha un modo così diretto e tuttavia poco offensivo di dire sempre la verità che Kaori l'ha sempre apprezzata per quello. Forse, in alcune circostanze, la sua totale schiettezza ha portato a qualche complicazione, ma insomma: sempre meglio che mentire, no? Non replica la Hyuga lasciando semplicemente modo alla compagna di ascoltare e metabolizzare il proprio racconto e di riordinare le idee prima di darle la sua più sincera e franca opinione. Kaori ascolta in silenzio, senza mai interromperla, rendendosi conto del fatto che durante la loro relazione ha chiuso gli occhi dinnanzi a molti atteggiamenti e campanelli d'allarme che avrebbero dovuto avvisarla della reale situazione emotiva dell'Oboro. Mekura ha ragione. Raido è senz'altro ferito, ha ferite ancora niente affatto rimarginate dentro di sé e che ancora oggi continuano a guidare i suoi passi portandolo ad affrontare la vita con un atteggiamento al limite dello strafottente. No, è più di questo. Raido è tante cose. Milioni di sfumature di colore che in lui s'incontrano e fondono dando vita ad una persona in qualche modo unica. Ricca di pregi e di difetti, che vive di emozioni profonde e che a fatica è capace di controllare i propri gesti e le proprie azioni. E' una fiamma che arde perpetua e che non si può spegnere ma solo tentare di arginarla. Kaori aveva trovato il modo di farlo, un tempo, ma adesso non è probabilmente più capace di gestire quelle pericolose lingue di fuoco. Un sospiro stanco esce dalle labbra della Hyuga quando Mekura pronuncia quelle parole famose. Meglio perderlo che trovarlo. Una parte di Kaori cerca di convincersi di quel concetto dal giorno in cui l'altro l'ha malamente lasciata alla prateria della memoria, tuttavia è difficile riuscire a convincersi di questo quando con lui era stata disposta a condividere la vita, a crescere persino dei figli... Ne avevano parlato, li avevano voluti e per fortuna in qualche modo non sono mai arrivati. C'è Kouki, certo, ma lei è una bambina già grande e fortunatamente molto intelligente. In parte ha già compreso la situazione e si sta abituando a questa. <Grazie. Lo apprezzo davvero tanto> sorride la ragazza quando Mekura le offre la propria disponibilità. <Mi sembra ancora così assurdo!> espira Kaori con uno sbuffo sonoro, portandosi le mani sulle tempie per ravviare i capelli dietro al capo, stancamente. Non piange, non trema, non crolla, ma è semplicemente stravolta. <Non riesco ancora a metabolizzare quello che è successo. Anche se ho conosciuto la sua ragazza, anche se ormai è tutto reale. Continuo a credere che se tornerò a casa lo troverò lì e tutto andrà come sempre.> rivela lei guardando il Villaggio, lo sguardo perso verso l'orizzonte e la lingua a schioccare come una frusta contro il palato. <Ma questo non accadrà, vero?> una risatina amara a liberarsi dalle labbra mentre il capo viene rivolto verso Mekura. <Forse è meglio così. Forse dovrei solo rimanere un po' da sola per ora. Cercare di superare questa storia, accettare che è finita e poi... non lo so. Sposare uno Hyuga, magari. Fare contenti i miei genitori, continuare la tradizione di famiglia.> mormora lei tornando ad osservare la Foglia, le mani a puntellarsi in terra, alle proprie spalle, portando su di sé il peso del corpo. <Ci sarà tempo per pensarci. Per ora... per ora devo solo cercare di guarire. Di tornare a stare bene. No?> sorride, tranquilla, volgendo ora lo sguardo ed il volto verso la figura dell'altra. [chakra: 99/99]

11:41 Mekura:
 annuisce quando Kaori sembra ancora presa da questo problema e non la biasima, non si cambia dall'oggi al domani, non si soffre premendo un bottone o sforzandosi, ci si può solo abituare al dolore. <tesoro, una cosa del genere non si metabolizza come un dolce che finisce sui fianchi e va via con un po' di allenamento...le cose cambiano e solo con il tempo, tenendoti impegnata, non dimenticando quello che sei> afferma portando le mani sui fianchi sentendo quella risatina amara <io pensavo che per quanto folle, Yukio mi avrebbe voluto bene e che si sarebbe scusato per la seconda volta che mi ha lasciato per un suo capriccio, io non immaginavo che Azrael sarebbe scomparso nel nulla, molte cose non sono andate come dovevano, il che rende il destino...illeggibile> afferma la ragazza seriamente <insomma, mai dire mai: se il destino vorrà ritornerete insieme, magari meno sognanti, magari più concreti, magari con delle colpe da darvi l'un l'altro, ma se destino vorrà..in ogni caso, le cose troveranno il suo corso> Prende un lungo respiro leccandosi il labbro inferiore poi sente quello che dice la Hyuga. <ah....> ad un certo punto la ragazza inizierebbe a ridere <ahahahahahAHAHAHAH!> prende un lunghissimo respiro portandosi una mano al petto <oddio...oddio, è assurdo quando le cose si ripetano...oh Kaori, no, ci sono passata anche io in quella fase "sposa uno Hyuga pensa alla discendenza
ed alla tua posizione nel clan"
, ti passerà credimi, se sposerai uno Hyuga lo farai solo per amore e per rispetto>
alle ultime frasi la donna sorride ed annuisce <esatto, prenditi il tuo tempo> afferma la ragazza mentre osserva quello che sta facendo il cane ed i figli per un secondo, non li ha controllati da un po' [ch on]

11:57 Kaori:
 Tornare insieme... Kaori si umetta le labbra, pensando a quella prospettiva. Non lo sa. Non crede che una cosa simile possa essere possibile. Raido è piuttosto sicuro di non avere alcuna intenzione di voler tornare indietro e lei non sa se sarebbe giusto nei confronti di se stessa tornare con qualcuno che l'ha eliminata dalla propria vita così facilmente per un errore del quale non ha voluto neppure parlare, per cui non ha neppure provato a capirla e comprenderla. L'idea le fa male, brucia nel profondo, non può certo dire di non essere ferita. E per quanto lui le manchi, per quanto una parte di lei rimarrà sempre innamorata di lui, non è certa di potersi fidare di lui a livello così intimo una seconda volta. Lei ha sicuramente sbagliato, ma mai con l'intenzione di escludere Raido dalla sua vita. Lui invece l'ha cacciata via senza possibilità d'appello e questo è per lei insostenibile. <Forse. Chissà..> si ritrova semplicemente a mormorare a mezza voce guardando l'orizzonte, le vie del Villaggio sottostante illuminate e vocianti. E poi quella risata. Il ridere pieno e cristallino di Mekura che porta Kaori a voltarsi verso di lei confusamente, sorpresa, a labbra schiuse. <C-che..?> balbetta confusa, sbattendo le ciglia, le labbra leggermente distese in un mezzo sorriso basito. Ascolta quanto viene detto dall'altra e quindi si ritrova a ridacchiare a sua volta, a bassa voce, scuotendo leggermente il capo. <Ci sta passando anche Hiashi, sai?> le rivela quindi ruotando il capo verso di lei con fare divertito. <Ne abbiamo parlato qualche giorno fa. Se un giorno dovesse lasciare la carriera ninja si ritirerà a vita privata. Pensa di sposarsi e occuparsi della discendenza. Anche se non so se sceglierà proprio una Hyuga> sorride lei sospirando. <Aaaah. Non voglio fare progetti. Ho scoperto che non vanno mai come programmato e che finiscono solo col deluderti quando ti fai aspettative troppo alte> esclama alla fine Kaori con rinnovata forza. <Tanto vale vivere alla giornata e accogliere quello che ci viene offerto. Il resto... si vedrà> si stringe nelle spalle sospirando e stampandosi in faccia un nuovo risoluto sorriso. <Sono stata davvero contenta di rivederti. Mi ha fatto molto piacere sai?> le rivela quindi ruotando il capo verso Mekura e guardandola in volto. <Finalmente sembra che fra noi le cose stiano andando per il meglio. E' la prima volta che non c'è nessun problema a rendere le cose tese> osserva ridacchiando, passandosi una mano dietro l'orecchio sinistro per sistemarsi una ciocca ribelle. <E il merito è anche in parte del viaggio fatto. Mi ha aiutata a dimenticare il mio rancore per tua madre. Non credo che potremmo essere propriamente amiche ma... beh, non la odio. Non desidero farle del male o altro. E' una Hyuga come un'altra> le rivela semplicemente facendo spallucce. [chakra: 99/99]

12:17 Mekura:
 Pensando alle sue parole Mekura sogghigna <mi dispiace ma non ce lo vedo...> poi in quel momento pensa a come ha reagito nel confronti di sua madre <...non una della sua età per lo meno> se gli tocca la madre e deve chiamarlo papà lo castra. <mi sembra un'ottima prospettiva, almeno per ricaricare le energie> abbassa il capo per poi sorridere verso la ragazza <...> non dice nulla prima, la guarda con un sorriso melanconico e sollevando il volto lo rivolta verso il cielo riportando l'attenzione verso i bambini <Ai, Ken, non andate troppo lontano attenti al cane> insomma eccola li, la mamma che ogni tanto si riaffaccia <e io sono felice che tu sia qui> non ribatte sulla questione se le cose stiano andando meglio tra loro, non si sa mai, non tenta la fortuna: l'akatsuki è quello che è, mercenari neutrali a tutto anche alla causa di Konoha, potrebbe succedere qualsiasi cosa. <perdonare> afferma pensando ad Akane. <Akane...> prende un lungo respiro ripensando alla madre: ha avuto un sacco di problemi a pensare a cosa fare con lei <va bene dimenticare il rancore, ma no hai tutto il diritto di odiarla, alla fine anche se sotto controllo ti ha portato via il padre, non è una Hyuga come le altre...non lo sarà mai per me e non mi riferisco a lei come madre....la mia si chiamava Baba> la donna che l'ha cresciuta <Akane forse la conoscerò con il tempo>. [ch on]

12:29 Kaori:
 <Effettivamente mi sembra davvero strano un Hiashi... intimo. Voglio dire, non l'ho mai visto interessato ad una donna> ammette lei provando ad immaginare il ragazzo alle prese con una relazione. Il risultato è quasi buffo e nella sua mente non propriamente piacevole. C'è qualcosa di strano nell'immaginarlo a carezzare una ragazza, ad abbracciarla in quel modo che solo gli innamorati hanno. <Ma magari è solo molto riservato. Cioè, di sicuro lo è!> aggiunge stringendosi nelle spalle e prendendo a far dondolare le gambe oltre il bordo del baratro, godendosi l'aria fresca della sera sulla pelle. E' rilassante riuscire a trovare un angolo di pace in una vita così tormentata e piena di problemi. E' rilassante sentirsi a suo agio con qualcuno al punto da riuscire a parlare di qualsiasi cosa vi sia nel suo cuore. Kaori si sente meglio e sorride intenerita quando Mekura va a supervisionare le azioni dei figli intenti a giocare con il loro cagnolino. Le sorride quando entrambe si dicono contente di essersi ritrovate e poi l'atmosfera si fa più seria quando il discorso verte su Akane. Kaori l'ascolta, la guarda e comprende quanto Mekura le dice. E' contenta di sapere che l'altra comprenda quella tensione che sempre sarebbe nata fra la ragazza e sua madre, tuttavia non la condanna per questo. <No, non è come le altre. Sarà sempre diversa per me, porterà sempre con sé il ricordo del periodo peggiore della mia vita. Ma non mi infiamma più come un tempo... mi lascia solo un profondo senso di tristezza.> le spiega la ragazza con estrema calma, andando a portare le mani al grembo, giocherellando nervosamente con le dita. <Spero che qualunque accada fra di voi possa solo andare meglio.> le dice, alla fine, voltandosi a guardarla, prima di inspirare a fondo l'aria notturna e quindi darsi una spinta per tornare in piedi, ritraendo le gambe dal precipizio e spingendosi con le mani contro il terreno per tornare in posa eretta. <Ma per ora basta rimuginare! Sono tornata, ci siamo ritrovate ed è una splendida serata. Andiamo a festeggiare!> esclama Kaori sorridendo, guardandola, portandosi le mani sui fianchi. <Niente alcolici, tranquilla, i tuoi bambini non assisteranno a niente di scabroso. Ma mi hai aiutato tanto questa sera e come minimo è giusto che vi offra qualcosa da bere> sorride Kaori con fare allegro, sollevato, e caloroso. <E non ammetto rifiuti. Su su!> esclama allora, con dolcezza, invitandola ad alzarsi. A quel punto se Mekura avesse acconsentito, le due sarebbero semplicemente andate a scendere le scale assieme ai bambini per dirigersi verso uno dei vari locali della movida Konohana (?) per passare un piacevole fine serata. [END]

12:49 Mekura:
 Da un piccolo colpo di tosse coprendosi la bocca con la mano <diciamo inquietante> afferma lei sgranchendosi la gola pensando a Hiashi. Non è un brutto ragazzo, tutt'altro, è anche sulla testa sulle spalle...se non fosse che adesso sembra del tutto intenzionato a uccidere tutti gli Hyuga ed a muoversi come un lupo..bhe, se alla ragazza o ragazzo piace lo stile doggy...Non parla più di Akane, annuisce ma non spreca altre parole per la sua madre biologica, rimane seria ed osserva Kaori ancora un po' fino a quando non è lei stessa a dare un taglio a questi discorsi. <si certo, andiamocene prima che arrivi il coprifuoco> afferma lei facendo un fischio ai bambini ed al cane. <magari passiamo da casa per lasciare Andoss all'interno, oppure se riesco a legarlo da qualche parte fuori magari è meglio> bhe dovranno trovare un posto all'esterno per bere se si portano il cane dietro, un modo lo troveranno. <tanto la serata alcolici ci sarà...ho ancora la mia riserva personale> del periodo nero <avete sentito zia Kaori? andiamo a bere ragazzi> afferma lei rimettendosi in piedi per poi scendere lungo le scale dove li attende una serata sobria insieme ai suoi bimbi ed alla Hyuga. [end]

Kaori e Mekura s'incontrano per la prima volta dopo il ritorno della special jonin dal suo viaggio misterioso.

Sostanzialmente le due spettegolano. u.u