Ghiacciolo Blu e Rosso

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15:10 Hikiro:
  [Centro di Kusa] Lento il passo che il giovane deshi conduce attraverso le affollate vie del centro di Kusa. L'aria indifferente, il volto chino verso il basso di chi è assorto nei propri pensieri lo segnano come tratti distintivi del suo carattere. Il ciottolato risuona leggero ad ogni movenza al di sotto dei semplici calzari che coprono i piedi del ragazzo. Le mani, ben calcate nelle tasche dei pantaloni neri, non sono visibili; a completare il tutto una maglia grigio scuro, maniche corte. Ogni tanto un sospiro emana dalle labbra semi chiuse, quasi non udibile, sovrastato dal fragore delle persone che lo circondano. La sua direzione è casuale, senza una meta precisa, la gelateria è poco più avanti, ma non se ne cura, non nota quasi l'insegna, mentre l'odore di cibarie ne pervade i sensi. Il suo cammino lo porterebbe per il momento nella direzione del giovane Kamaji, di cui ignora tuttavia la presenza, in tutta quel baccano.

15:17 Kamaji:
  [Centro di Kusa] Le mani in tasca vanno ad esser mosse cosicché le unghie d'entrambi gli indici possano andare a sistemarsi le mutande al di sotto dei pantaloni. Brutto essere maschi in età adolescenziale avanzata, ve lo assicuro. Comunque, i capelli del ragazzo dovrebbero muoversi a causa di un leggero venticello che non potrà far altro che portare dei grandi nuvoloni di qui a poco, tant'è che già alcuni di essi si sono posizionati sopra le loro teste in attesa di poter piangere fino ad allagare le strade della città. Probabilmente la temperatura di quest'oggi non è la più adatta per consumare un ghiacciolo ma Kamaji, che ha deciso di prendersi questo giorno di pausa, non ha nient'altro da fare se non dirigersi alla gelateria. Il passo è quindi deciso e lo porterà sino all'ingresso di un locale la cui insegna luminosa rappresenta il contorno di un enorme gelato al cioccolato. <Buon pomeriggio, è possibile avere un ghiacciolo all'anice...?> uno dei suoi gusti preferiti, sicuramente il più rinfrescante in giornate uggiose ma calde come quella che sta andando verso la fine. Solamente dopo aver allungato la mano destra per afferrare quanto richiesto e aver pagato la somma necessaria al gentile signore, Kamaji prenderebbe l'uscita per andarsi a dirigere sulla panchina posta proprio di fronte al Gelataio. Dovrebbe trovarsi in posizione perpendicolare a quella di Hikiro che quindi, qualora si voltasse verso la SUA sinistra, dovrebbe riuscire a scorgere la figura del Sang. Quest'ultimo, moderando l'andatura del proprio passo, andrebbe a bloccarsi solamente quando, se ciò avvenisse ovviamente, gli camminasse dinanzi, per poi osservarlo da capo a piedi. <Occhio a dove vai amico...> Rimane lì, fermo, con il ghiacciolo portato solamente adesso alle labbra.

15:25 Hikiro:
  [Centro di Kusa] Continua nella sua passeggiata il giovane allievo, non curandosi delle altrui presenze. Solo le sagome d'ombra proiettate dalle nubi andrebbero ad attirare a sua attenzione, nel loro cambio di luce repentino, tipico di un annuvolamento estivo. Lo sguardo che si stacca dalla conta delle mattonelle sul calpestabile per andare a scrutare con strana curiosità il cielo. Un ghigno e null'altro. Più che altro dovuto al sole che, colpendo le verdi e sensibili iridi, causa sul volto del giovane una smorfia istintiva per andare a serrare parzialmente le palpebre. Nel suo cammino rettilineo ma vago, una voce, giovane e vicina, andrebbe a destarlo dalle osservazioni climatiche. Lo sguardo che quindi ritorna ad altezza dei volti, cercando quello da cui sono state pronunciate le parole. Sulla sinistra, un giovane dal celeste ghiacciolo, lo osserva, mentre le loro direzioni andrebbero ad incrociarsi. Il passo del giovane Hikiro è quindi arrestato, per evitare un urto...<Ehm...Dici a me?> risponde dubbioso al giovane, non certo ancora di aver udito proprio lui parlare. <Alla fragola c'è?> aggiunge sbadato indicando con l'indice sinistro la merenda del ragazzo.

15:33 Kamaji:
  [Centro di Kusa] L'analisi di Kamaji verrebbe interrotta non appena l'altro inizia il suo dire. Gli occhi verrebbero puntati verso quelli di Hikiro, individuo singolarmente interessante visto che a quanto pare se ne va in giro tutto solo soletto. <Certo che dico a te, stavi quasi per venirmi addosso. Hai rischiato di farmi cadere il ghiacciolo...> Sarebbe successo un disastro, su questo non ci sono dubbi, ma probabilmente si sarebbe risparmiato molto volentieri uno scontro con un individuo di cui non sa assolutamente nulla. Tranne il gusto che preferisce dei ghiaccioli. <Mh? Alla fragola dici?> dà una rapida leccata al proprio freddo spuntino per poi voltarsi nuovamente in direzione del luogo da cui è appena uscito. <Penso di sì, assieme a questo...> e indica il proprio ghiacciolo <... quello alla fragola è uno dei più in voga!>. Esclama per poi rimanere fermo lì, in silenzio, detto questo poi, non andrebbe ad osservare se l'altro abbia intenzione di andarlo effettivamente a comprare ma lo passerebbe in modo tale da raggiungere la panchina posta a circa tre metri dalla posizione in cui si sono quasi scontrati i due giovani ragazzi. L'angolo, perché è di questo che si parla, è rappresentato da una panchina che siede in maniera da consegnare i propri lati a due pareti di edifici diversi che vanno a ricreare un bel posticino. Sopra, per creare dell'ombra, v'è la folta chioma di due alberi che però il ragazzo non è in grado di riconoscere. Non ne sa molto di botanica e di fauna in generale, è per questo che non cerca di fare un'analisi dettagliata della flora presente. Poggerebbe le proprie natiche sulla panchina per poi andare alla ricerca di Hikiro, la cui compagnia non gli dispiacerebbe certo, ma che comunque non ha intenzione di richiedere. Il ghiacciolo tenuto nella testa viene altalenamente portato alle labbra così da assaporare tutto il bel gusto che scaturisce dal liquido congelato.

15:43 Hikiro:
  [Centro di Kusa] Non voleva mangiare nulla, ma l'incontro con il ghiacciolo azzurro è sicuramente un segno. Rapidissimo quindi entrerebbe nella gelateria per comprare un bel ghiacciolo alla fragola. Transizione di denaro correttamente effettuata, ghiacciolo nella mancina, arrivederci e grazie. Rimesso nuovamente piede in strada cercherebbe con lo sguardo il giovane appena incontrato, notandolo su di una panchina poco distante, gli si avvicinerebbe, restando in piedi, non troppo vicino, ma abbastanza da rientrare nella copertura ombrosa delle fronde degli alberi. <Per prima> romperebbe senza indugi il silenzio, indicando indietro con il pollice della mano destra portata al di sopra della corrispondente spalla, <non volevo venirti addosso nè altro, mi ero solo perso tra i pensieri>. Volto che rimane rilassato a queste parole. L'assaggio del ghiacciolo è un momento importante, e un rapido morso viene portato proprio sulla cima di questo. Il freddo pungente sulla lingua è una liberazione dal caldo afoso, mentre soltanto una fitta alla tempia segna il prezzo da pagare. <Comunque io sono Hikiro> pronuncerebbe dopo aver deglutito <piacere!>.

15:50 Kamaji:
  [Centro di Kusa] Non c'era niente di cui preoccuparsi, Kamaji non avrebbe mai iniziato un conflitto armato con un ragazzo solo perché l'aveva scontrato, anche se è pronto a giurare che qualcuno del proprio corso accademico darebbe qualsiasi cosa per poterlo battere durante un duello. Purtroppo, e si spera, questo non potrà accadere molto facilmente, anche perché, diciamocelo, nelle prime quattro lezioni, non c'è stata storia, è stato lui il migliore in assoluto, quindi figuriamoci se c'è qualcuno che possa batterlo. Magari ci fosse, almeno avrebbe qualcuno con cui cimentarsi. Bando alle ciance allora, il ghiacciolo dovrebbe trovarsi a metà vita ed inizia ad intravedersi la punta superiore della stecca, la parte che più odia del ghiacciolo, sebbene sembra che ne rappresenti l'essenza, la radice a cui è attaccato. <Ti ho solamente avvertito di stare più attento. Non è nelle mie corde ma ti assicuro che c'è gente all'Accademia che inizierebbe un duello solamente perché gli hai fatto cadere un ghiacciolo...> in effetti non ha tanto torto, è piuttosto convinto di quello che sta dicendo, anche se potrebbe aver dato un'informazione gratuita al ragazzo che ha di fronte. Apprezza il fatto che questo non prenda posto accanto a Kamaji, non gli piacciono le persone che siedono troppo vicino a lui e qualora succedesse, egli andrebbe a posizionarsi dal lato opposto a quello del suo compagno in panchina. <Il mio nome è Kamaji, piacere!> Si presenta senza troppi convenevoli, è piuttosto curioso di sapere cos'è che l'altro fa nella vita. <Sei di queste parti? Non sono molto abituato a farmi un giro per il centro e non conosco praticamente nessuno...> non che delle altre parti del villaggio abbia amici a non finire, sia chiaro <...e mi sembra che è la prima volta che ti vedo. Non mi sembra che frequenti l'accademia, no>. Fermo, continuerebbe a leccare il ghiacciolo all'anice. Blu e Rosso, che quest'incontro fosse stato predestinato?

15:58 Hikiro:
  [Centro di Kusa] <Si certo, d'altro canto se non avessi detto nulla, forse ci saremmo scontrati realmente.> Altro morso al ghiacciolo, che diminuisce velocemente di volume, non gli piace consumarlo lentamente, perchè poi si scioglie. Restando sempre in piedi di fronte al ragazzo seduto, rinfoderebbe la dritta nella tasca, mentre anche il secondo boccone chiacciato viene consumato. <Più o meno sono di queste parti, sì, cioè no...cioè sono arrivato da poco>. Non aggiunge ulteriori informazioni volontariamente. <Neppure io conosco nessuno, e no, non frequento l'accademia, anche se mi piacerebbe iniziare...lì dentro è davvero così pieno di teste calde?> chiederebbe alludendo alla faccenda dello scontro solo per un ghiacciolo. Terzo morso, uno tira l'altro, finchè la bocca si porta in una condizione di zero assoluto (quasi siamo lì) e il freddo pungente lo inebria salvandolo dalla calura che tanto soffre.

16:06 Kamaji:
  [Centro di Kusa] A una prima analisi effettuata dall'interno, i due sembrano piuttosto diversi l'uno con l'altro, forse perché i loro stili di vita sono differenti o chissà per quale altra ragione, fatto sta che Kamaji non ci si rispecchia in quel ragazzo, nonostante abbia la più o meno la sua età, ad occhio e croce. Acquisisce quelle poche informazioni che Hiriko gli concede, praticamente nulle, è vero, ma sempre meglio di niente, magari se i due dovessero entrare ancor più in confidenza potrebbe saperne di più sulla vita e sulle origini del ragazzo. Per quanto riguarda poi l'accademia, prima di rispondere il Sang andrebbe a dare un bel morso al proprio ghiacciolo lasciando che il nettare dell'anice gelato possa inebriargli i sensi, in fin dei conti se in estate non ti mangi un ghiacciolo non hai senso di esistere. Ingoierebbe per poi iniziare il suo dire. <Guarda, l'Accademia è un posto bellissimo, o meglio, per me, che sono sempre stato un ragazzo solitario, è un posto che bisogna frequentare anche se non si vuole diventare un ninja> probabilmente se ne sta uscendo con una sua rara perla di saggezza <In fin dei conti è una scuola, piuttosto diversa dalle altre in quanto ti indirizzano su su tutte le direzioni e poi sta a te scegliere in quale arte specializzarti, ovviamente si tende sempre a seguire la propria propensione, certo>. Fa una pausa per assaporare ancora una volta il gusto dell'anice e solamente dopo aver fatto sciogliere l'ultimo pezzettino di ghiaccio tra la lingua ed il proprio palato, aggiunge: <Le teste calde ci sono, sta a te saperle gestire. Non sono un tipo umile, assolutamente, né tanto meno tendo a sottovalutarmi, fatto sta che ti dico che essendo uno dei migliori del mio corso, gli altri si fanno gioco di me semplicemente perché riesco ad eseguire una Tecnica alla prima occasione mentre loro devono esercitarsi di più. E' tosta ma ne vale la pena!>. Para sempre in maniera molto entusiasta dell'Accademia ninja, in fin dei conti questo percorso è quasi finito e non vede l'ora di mettersi alla prova con l'esame. E' scontato dire che vuole il massimo dei voti, ovviamente.

16:14 Hikiro:
  [Centro di Kusa] <Ah, capisco.> e quarto morso che va a concludersi velocemente come i precedenti. <In realtà mi curo poco degli altri, se mai dovessi frequentare i corsi mi preoccuperei soltanto dei miei progressi, il resto sarebbe superfluo...> breve pausa per andare a gustare lo scarlatto ghiacciolo. < Sicuramente deve essere per te un bel posto, a giudicare da con quanta vivacità ne descrivi gli aspetti! Ma dimmi, come funziona? Nel senso, come funzionano le lezioni, sono difficili?>. Domande precise vengono rivolte, giusto per farsi un'idea del cammino che forse dovrebbe compiere. L'ostacolo più grande in realtà è per ora il grande caldo.

16:23 Kamaji:
  [Centro di Kusa»?] Non tanto diversi quanto sembra, allora. Che l'altro gli dica che la cosa che gli importerebbe di più sarebbero i propri progressi non può far altro che aumentare la stima ed il rispetto che Kamaji potrebbe provare nei confronti di quel ragazzo. Certo, a differenza sua predilige la fragola all'anice ma vabbè, i gusti non possono essere discussi e così sarà anche questa volta. Apprezza che l'altro noti la vivacità con cui egli parla dell'accademia, in fin dei conti per lui è stata una rivoluzione della propria vita. E' vero, non ha conosciuto molte persone e non ha appreso che dai suoi maestri ma è comunque convinto che tutti i grandi ninja sono partiti da qui, da una semplice lezione su come si impasta il chakra. E chissà, magari lui c'ha messo anche meno di uno dei grandi Kage del passato, questo però, è tutta una sua supposizione. Fatto sta che la cosa più importante che ha appreso da quando frequenta quel posto è che non bisogna mai sottovalutare le proprie capacità, sia mentali che fisiche. Risponderebbe dunque ad Hikiro: <Allora, le lezioni non sono molte ma tutte, dalla prima fino all'ultima sono molto difficili. Bisogna vedere qual è il tuo obiettivo, il mio è quello di uscire con il massimo dei voti e diventare un Genin che possa subito saltare all'occhio dei più non solo del Villaggio di Kusa ma anche degli altri...> sebbene non abbia ben capito quale sia quello da cui proviene visto che non ha mai avuto dei veri e propri genitori <... comunque sì, in linea di principio più in gamba sei più sarà un'esperienza meravigliosa. Attento ad ascoltare quanto ti viene detto dai docenti però, loro ne sanno più di te e se hai intenzione di porre domande fallo, anche se pensi d'aver ragione su una cosa che magari loro non hanno spiegato bene, in fin dei conti quello è un posto atto ad imparare. Sia per noi che per loro!> Detto questo poi, il giovane deshi s'alzerebbe dalla panchina, ormai il ghiacciolo è bello che ultimato, per prendere la via del ritorno: <Adesso devo andare, ci si becca in accademia, allora!> Diretto verso la periferia di Kusa, Kamaji saluterebbe l'altro alzando un braccio verso il cielo, così da rendere omaggio ad un pomeriggio non troppo noioso. Sebbene la sua espressione, sin dall'inizio, alla fine, avrebbe dovuto far capire proprio che si stava annoiando visto che è nella sua natura quello di non stringere molto facilmente le amicizie. Andrà a casa per poi riposare, dovrebbe anche svolgere delle faccende ma possono aspettare.

16:30 Hikiro:
  [Centro di Kusa-->?] <Davvero? Quindi sarà impegnativo...> una riflessione personale la seconda, più che una vera e propria domanda. Anche il suo ghiacciolo è finito, e per fortuna, prima di sporcarsi la mancina di liquido colorato ed appiccicoso. <Grazie delle risposte> andrebbe a concludere sintetico ma sincero, come forse si è intuito non è un tipo di molte parole. Un leggero sorriso accompagnerebbe poi il saluto. <Certo, ci si vede!> risponderebbe infine al giovane, mentre questi con passo veloce si sta già allontanando dalla panchina. Buttato quindi il bastoncino in un cestino lì vicino, andrebbe anche lui a rivolgere il passo verso la direzione di casa, che non è propriamente vicina. La mancina che ritorna, imitando la gemella, nella corrispondente tasca e il passo lento che riprende cadenza. Ora ha qualcosa di nuovo su cui riflettere.

Kamaji ed Hikiro evitano una collisione fisica per il rotto della cuffia. Iniziano a parlare perché entrambi mangiano un ghiacciolo: Kamaji di colore Blu e Hikiro di colore rosso. I due sembrano diversi l'uno dall'altro sebbene la conversazione proceda tranquillamente. L'argomento della conversazione è l'Accademia, in quanto Hikiro pone delle domande a Kamaji riguardo l'apprendimento delle arti ninja.