Raido testa di cocco

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11:45 Raido:
 La cavolata giornaliera l'ha fatta, è andato a Konoha, ha fatto quel viaggio che non avrebbe dovuto, è andato fuori Kusa solo per poter vedere Fumiko. Non è riuscito a rimanere oltre in quel letto di ospedale nonostante il tumore avanza minuto dopo minuto e nonostante stia per arrivare alla propria fine. Deve fare un'operazione, deve togliersi quel malanno dal proprio corpo e tornare in salute come un tempo, ci deve riuscire per Fumiko, per Kouki e, in un certo senso, anche per Kaori. I passi si susseguono uno dopo l'altro, cammina lentamente per le strade del centro del villaggio della foglia. E' sceso da poco dal treno, pochi minuti ma già è stanco di muoversi, si è già stancato e forse il letto avrebbe fatto decisamente più comodo. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Sorpassa i popolani senza concedere loro sguardo alcuno, si concentra su ciò che ha davanti e sul luogo in cui deve giungere ovvero il negozio della ragazza, farle una sorpresa improvvisa e farle venire anche una buona dose di infarto. Il tempo passa, i minuti scorrono ma, alla fine, giunge in prossimità di esso, riesce ad arrivare davanti al negozio. Sospira, prende un profondo respiro prima di andare a muovere la porta verso l'interno cercando di entrare al suo interno. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

11:53 Fumiko:
  [Negozio - Interno] La donna si ritrova a passare quel mattino di triste pioggia coricata su uno sdraio con tanto di cuscino che sta dentro il negozio, questa è posta proprio in prossimità della finestra ma il corpo della donna non si vedrebbe perché coperto da una fila di fiori che sfilano con la loro bellezza davanti a questa. Ma le permettono di perdersi nel grigiore mattutino. Indossa un paio di pantaloncini neri, una maglia leggera con spalline sottili e che raggiunge a stento l'ombelico, bianca come la neve, e un paio di sandali semplici. Non sente il bisogno di portarsi tutto l'armamentario dietro specialmente in negozio, non ancora, forse troppo ingenua dal credere che qualcuno voglia fare del male difatti quei biglietti minatori sono stati rimossa dalla mente della giovane donna, sostituiti da altri che crede più importanti. Lo sono? Questo ancora non lo sa,ma sotto le palpebre chiuse e il respiro basso la donna sta pensando. A Raido, ecco a chi sono rivolti i propri pensieri, a l'uomo che ama affetto da quella malattia. Si morde il labbro con forza, le palpebre dipinte di blu che tremano e il piercing a pallina sotto il labbro che non smette di muoversi. E alla fine la mente volge anche alla donna, la ex di Raido, Kaori. Kaori Hyuga. Non si sarebbe potuta più scordare di quel nome, non avrebbe scordato il loro incontro ma sopratutto la stretta al petto quando le aveva detto lei che Raido ormai è il suo uomo. Le dispiace tantissimo per quella donna, ma una cosa non avrebbe mai potuto fare, lasciare Raido. Ha promesso di stargli accanto e lo avrebbe fatto. Magari nel villaggio avrebbero preso ad odiarla, ma non le interessa poi, avrebbe fatto tutto il necessario per stare accanto a lui, tutto quello in suo potere per non separarsi da lui. E non avrebbe nemmeno permesso a Kaori di provare a portarlo via da lei. Che sia egoista? lo ama, e lui ama lei, e lei non se ne sarebbe andata via. Tutto il casino che si era venuto a creare avrebbero fatto scappare i più, ma non lei che nonostante sia debole fisicamente, non lo è anche nell'animo, anzi. Riposa in un certo senso, coricata ed ignara che di li a poco sarebbe entrata proprio l'ultima persona che avrebbe mai potuto credere di vedere in quel momento, Raido stesso. Sente il rumore della porta e il tintinnio dei campanellini appesi proprio in prossimità di questa. Il rumore che la porta a drizzare la schiena, troppo velocemente tanto che ci vuole qualche secondo per mettere a fuoco il locale. Non vede ancora Raido, ma sa che qualcuno c'è < buongiorno > tono gentile e professionale, anche se con una lieve incrinatura dovuta alla stanchezza, mantenendo comunque una delicatezza che la contraddistingue.

12:59 Raido:
  [Negozio] Entra nel negozio dopo essersi bagnato come un pulcino, dopo aver attraversato il paese della foglia sotto l'acqua. E' tutto bagnato ma è qualcosa che ha fatto con piacere, lo ha fatto per rivedere la ragazza, per poterla abbracciare nuovamente e sa benissimo che questa sua mossa lo avrebbe messo nei guai, non solo con lei ma anche con Kouki e con la stessa Kaori. Probabilmente rischia la vita più per via delle 3 ragazze che per la malattia stessa; essa si può curare mentre le botte no, esse arrivano e arrivano pure forti se lo prendono. Deve capire, deve trovare un modo per evitare di essere colpito ripetutamente. Avanza all'interno del negozio riuscendo a notare tutto quello che vi è all'interno, ogni singola cosa e anche la ragazza, bellamente sdraiata invece di lavorare. Non si muove, continua a scrutarla, a osservarla, squadrando il di lei corpo praticamente perfetto in ogni sua parte. Tutto ciò che prova per lei è vero, averla vicino è la cosa migliore che gli potesse capite in tutta questa storia e forse non è ancora un'amore così forte come quello che lo lega alla Hyuga ma è abbastanza da spingerlo fra le sue braccia ogni volta. Non si trova molto d'accordo con il di lei abbigliamento, non gli piace vederla così scoperta, è geloso, molto geloso ma non può farci troppo, è il suo stile e deve accettarlo, con molta fatica però. Non viene notato, non lo vede nell'immediato e questo o porta a sorridere tranquillo, un sorriso delicato verso di lei. Vorrebbe dirle tanto, vorrebbe dire ogni singola cosa che gli passa per la mente. Gli piace, l'adora e vuole stringerla davvero ogni giorno della sua vita, vuole tenerla stretta a se senza mai lasciarla andare, abbracciarla in ogni momento ma quelle parole non valgono niente al momento, sono solo un pretesto per impedire l'inevitabile <Mi hanno detto che questo è il miglior fioraio di tutta Konoha> inizia a parlare, consapevole che avrebbe riconosciuto la di lui voce praticamente all'istante <Vorrei delle rose rosso fuoco se ne avete, sono un regalo> però vuole giocare, vuole cominciare quella conversazione in tutta tranquillità e senza troppi problemi, stare tranquillo almeno per un giorno. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

13:21 Fumiko:
 Il suono che la fa alzare di malavoglia, non ha proprio voglia di lavorare con quella giornata cupa e grigia. Ha pensato pure di chiudere il locale e andarsi ad infilate sotto le coperte ma qualcosa l'ha fatta desistere, qualcosa che adesso può vedere stagliarsi di fronte a se. Una massa di capelli appiattiti, un kimono bagnato e un volto che non dovrebbe trovarsi li. Il cuore che perde qualche battito, le ciglia che sfarfallano più volte non sapendo cosa fare. Che sia il trucco di qualcuno? Non sarebbe da escludere. Ma alle sue parole qualcosa scatta, il volto prima bianco adesso sarebbe più colorato, rosso ma non per qualsiasi imbarazzo, rosso dalla rabbia. La sinistra che scatterebbe verso una spugna sporca di colore e fango poggiata vicino lo sdraio su uno sgabello, vicina abbastanza da poterla afferrare saldamente con la mano sinistra e subito dopo compiere un movimento con questa, da dietro in avanti proverebbe a lanciarla con tutta la propria esigua forza. Mira? Alla faccia di lui ovviamente. < che diamine ci fai qui! > la voce alta e più acuta,e deve ringraziarla pure che non abbia provato a lanciargli un vaso o la sdraio stesso. Vorrebbe rimproverarlo severamente, con più foga e violenza ma le sue condizioni la frenano. Solo l espressione rimane arrabbiata per metà, metà dolce e comprensiva. Sembra che la lotta interiore stia momentaneamente lasciando il posto alla rabbia. < tu DEVI stare a letto, in ospedale > imperativa non si fa ancora scrupoli se non che ormai in piedi, il corpo sarebbe scattato violentemente in piedi, lo fissa rabbiosa con i pugni . Ma in tutta quella rabbia si ritrova a sorridere dentro, è felice di rivederlo, è felice che sia li davanti a lei come tempo prima dove tutto era più facile e potevano godersi quei momenti senza ulteriori pensieri di qualsiasi tipo, quando vi erano solo loro due, nessuna Kaori, nessuna malattia. Solo lei e quel ragazzo tanto stupido quanto dolce. Ma per adesso si limita a fissarlo come farebbe una mamma col proprio figlio, le mani ai fianchi e il corpo proteso verso di lui < sai dove vanno a finire quelle rose? > gli occhi ridotti a due fessure ma lascia che sia l'altro ad immaginarlo, con tanto di spine. Quelle avrebbero fatto molto male. Vorrebbe stringerlo anche lei, vorrebbe tenerlo al caldo, asciugare quei capelli e dargli attenzioni, ma prima si sente in dovere di rimproverare quel comportamento, conscia della testa dura che l'altro si ritrova.

13:37 Raido:
  [Negozio] La sua immaginazione fa centro anche questa volta, è felice di vederla, felice di poter essere li con lei ma la ragazza non è dello stesso avviso e lentamente la vede voltarsi, girare verso di lui con il viso rosso quanto quello di un pomodoro. Lo stupore si manifesta sul viso del Jonin, uno stupore che rimane fin quando non vede quella spugna arrivargli diritto in faccia. Si fa colpire, anche perchè non ha voglia si schivare il colpo, non in questo stato e sente che non è giusto farlo. Chiude gli occhi, chiude la bocca mentre la spugna scivola lungo il viso fino a cadere a terra. Non sa se ridere o avere paura della furia della deshi, una furia che potrebbe riversarsi completamente su di lui se si lasciasse andare ancora un po'. In quella stanza sono presenti molti oggetti grossi, spessi e la maggior parte di essi fanno dannatamente male <Sono venuto a trovare la mia ragazza, è un crimine?> il tono è scherzoso anche se in quello scherzo vi è un minimo di serietà. Sta dicendo il vero, è li per vederla e perchè si è scocciato di stare a Kusa, solo in una stanza di ospedale con nient'altro che un libro e una bottiglia d'acqua a tenergli compagnia. Non vede nemmeno Kouki da un po' e questo lo preoccupa abbastanza, non sa come sta sua figlia, non ha idea di cosa stia facendo. Magari è con sua madre, forse stanno recuperando il tempo perduto, chi lo sa <Lo so ma mi sono rotto di aspettare il giorno dell'operazione> molto franco in quelle parole, fin troppo. Nota i di lei pugni ed è quasi certo che sta per partirne uno, un poderoso gancio destro diretto al suo volto, una sicurezza che si fa sempre più avanti <E poi mi annoiavo troppo e mi mancavi> cerca di addolcire un po' la pillola, renderla più tranquilla e meno furioso ma dalle di lei parole, si capisce che non vi è niente di tranquillo. Sorride chinando il capo verso il basso, un sorriso pacato <In un vaso sopra la mensola di casa tua ovviamente> ha capito il doppio senso ma lasciarsi andare a queste volgarità, mai, davvero mai, forse in privato può fare appello a qualche doppio senso ma adesso no. Cerca di fare qualche passo per avvicinarsi a lei, averla più vicino che mai <Come stai?> vuole sapere anche di lei. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

13:56 Fumiko:
 La spugna per sua grande soddisfazione va a segno, centra la faccia del bianco lasciandola sporca di colore e fango e lentamente cadrebbe giù a impattare con il pavimento. Vorrebbe colpirlo tanto forte da potergli dare un po di buon senso e lo ascolta parlare in completo silenzio. Mentre lui parla lei si avvicina lesta, ma non verso di lui, lo scansa velocemente dirigendosi alla porta e la chiuderebbe a chiave , dopodiché, sempre con le orecchie tese ad ascoltare ogni parola, andrebbe a chiudere un poco le serrande del locale, non completamente così da fare entrare un poco di luce . < il crimine sta nel fatto che tu ti sia alzato e abbia fatto questa strada, con questo tempo per di più > si volta lanciandogli uno sguardo minaccioso. Tenta di prendergli la mano sinistra tra la sua, bagnata e gelida la stringerebbe con delicatezza < andiamo > un altro ordine e lo trascinerebbe volente o nolente verso la porta in fondo alla stanza, quella a sinistra ad essere precisi. Non farebbe molta forza ma sarebbe comunque decisa e ferma nel suo fare. Sorride a quel suo essere così poco volgare, ma questo viene nascosto dato che si trova davanti all uomo. La porta viene aperta in fretta mostrando una piccola stanza con un letto sul lato destro, con comodino scrivania e un piccolo armadio sulla sinistra. Sul fondo della stanza si apre invece una vetrata e da li si può vedere un piccolo portico che nasconde un roseto ben curato < spogliati e siediti > altro ordine ma questa volta è più dolce mentre dall armadio va a prendere alcuni asciugamani, uno di questi viene sollevato dalla destra della donna mentre prova ad avvicinarsi a lui e pulirgli almeno il viso < anche tu mi sei mancato > sussurra verso di lui, un sussurro caldo e dolce mentre tampona con delicatezza il panno sul suo volto. < ma non saresti Lvenire qui, in queste condizioni > la tristezza nella voce, la consapevolezza che l'altro non sia così forte come dice di essere. Avrebbe voluto rimandarlo immediatamente in ospedale ma il tempo è dalla parte dell'Oboro, lo avrebbe tenuto li finché non avrebbe smesso di piovere, poi lo avrebbe almeno accompagnato alla stazione. Lo guarda, lo osserva, il volto soprattutto per vedere le sue espressioni per capire se sia stanco, dolorante o chissà che altro. Non sa nulla di medicina, non è un dottore e probabilmente non lo sarà mai. < come ti senti?> una lieve ansia a sporcare le sue parole.

14:11 Raido:
  [Negozio] Spugna sporca di colore e fango, una spugna schifosa che lo colpisce in pieno. Pochi attimi prima di ritrovarsi, oltre che bagnato, anche sporco <Che schifo> commenta a bassa voce, di tutto quanto, quella è forse la cosa più schifosa che poteva accadergli, forse. Lascia che la ragazza si muove e si avvicina, è pronto ad aprire le braccia, ad accoglierla e le muove anche, le solleva portandole leggermente in sua direzione ma i suo sogni svaniscono ancora prima di cominciare effettivamente. Viene sorpassato, lasciato li immobile <Oh> quasi deluso da quella mancanza che ora sente mentre la porta viene chiusa e le serrande abbassate per non permettere alla troppa luce di entrare all'interno del negozio <Te l'ho detto, non ce la facevo più a stare li dentro e questo era un giorno perfetto per venire, almeno a Kusa> già, li non piove, ha trovato l'acqua soltanto a Konoha ed è questo che lo disturba parecchio. Il tempo, però, è dalla sua parte perchè la ragazza non avrebbe permesse che se ne andasse sotto la pioggia e questo vuol dire che sarebbe rimasto in di lei compagnia ancora per un po'. Ne prende la mano iniziando a seguirla, passo dopo passo fino ad arrivare in una stanza particolare, vi è un letto, un comodino e un armadio. Si guarda intorno, cerca di capire il perchè di quella disposizione <Piuttosto inusuale> commenta tranquillo <Dormivi spesso in negozio?> non è una cosa da tutti oppure quella stanza ha un significato ancora più particolare di quanto la ragazza non voglia ammettere, un significato che vuole scoprire un giorno. Alla fine ode il suo ordine, un'ordine semplice <E me lo chiedi così? Sei diventata più diretta> ovviamente il doppio senso è voluto e la malizia è presenta in quelle parole mentre va a togliere le due spade, sfila il kimono e rimuove i pezzi dell'armatura restando completamente a petto nudo dinanzi alla ragazza. Porta solo i pantaloni e i sandali. Si siede sul letto, il battito è regolare, non sente dolore, non sente fitte, non ha niente, sta stranamente bene ed è una cosa al quanto positiva <Lo so ma sono forte, riesco a resistere> si lascia pulire, lascia che il fango venga rimosso <Bene devo dire ma te l'ho fatta prima io la domanda, come stai Fumiko?> per ora è di lei che deve occuparsi. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

14:28 Fumiko:
 Sospira profondamente celando le iridi all' uomo e si prende qualche momento per stare in quel modo ascoltandolo < quando non avevo ancora molti soldi per permettermi un appartamento, la signora a cui appartiene il negozio mi aveva dato questa stanza > spiega tranquillamente. La vecchietta è ancora viva, col carattere che si ritrova sarebbe vissuta per chissà quanti anni < anche se considero mio questo negozio > e a tutti gli effetti lo è, anche legalmente < so che questo , tutto questo è di quella signora > una veterana , una tosta che le ha dato una possibilità di non dover finire chissà dove. Lo guarda, il volto verso il basso per la differenza di altezza e sorride di quel doppio senso, sorride e si imbarazza come al suo solito. < potrei sorprenderti > e rimane al gioco, non vuole appesantire ancora di più l'atmosfera. Ormai il danno è stato fatto perciò non le rimane che rilassarsi e godersi quelle ore che può trascorrere col proprio uomo. Continua a pulirlo, la mano che pressa sul panno che va a togliere lentamente fango e colore < il fatto che tu sappia resistere non è un buon motivo per sforzarti così > dolcemente proverebbe a fare passare le proprie mani sulla nuca di lui, tra i capelli bagnati per poterlo stringere, il volto che si appoggia alla sua testa mentre chiude gli occhi , le dita che affondano un poco nella sua carne < sei freddo > cerca di stringerlo un altro poco. Deglutisce a quella domanda < sto bene > mente spudoratamente mantenendo il controllo, il respiro basso e la voce ferma e composta. L'incontro con Kaori ha incrinato ancora di più la propria saluta mentale e fisica ma non può lasciarsi sfuggire quell'incontro in quel momento, finché tutto non sarebbe passato. Finché l'uomo non sarebbe guarito avrebbe ingoiato qualsiasi rospo, avrebbe sopportato tutto in completo silenzio e lui non sarebbe stato costretto a sentirsi in colpa o chissà cosa < come ti senti > ripete lasciandolo andare da quell abbraccio per prendere un asciugamano pulito per portarglielo sul suo capo , sui capelli iniziano ad asciugarli in quel modo, il corpo molto vicino al suo. Evita di guardarlo negli occhi, quelli non avrebbero mai potuto mentire specialmente a lui. Continua ad asciugarli piano < prendine un altro e asciugati, o prenderai un raffreddore > ci manca anche quella e lei sarebbe andata fuori di testa.

14:45 Raido:
  [Negozio] Un nuovo pezzo di storia della ragazza viene a galla, una storia non bellissima, triste, molto più triste di quanto si possa immaginare. Sapere che ha vissuto in quel posto per motivo economici lo rattrista non poco e sapere che quel negozio non è totalmente suo lo porta a provare ancora più tristezza. Oltre alla casa, non ha altro di suo, è sempre dipesa dagli altri, da questa vecchia signora. In questi ultimi giorni l'ha fatta soffrire non poco, l'ha vista piangere, l'ha vista talmente triste da vedere il proprio cuore spezzarsi. Deve fare qualcosa per vederla nuovamente sorridere, deve trovare il modo per darle tutto ciò di cui ha bisogno <Mi accompagneresti da questi signora appena finisce di piovere? Voglio parlarle> chiede con una insolita educazione ma cosa vuole fare di preciso? Semplice, comprare quel negozio e regalarlo a Fumiko, darle una piccola felicità. Lo considera suo ed è tempo che lo diventi totalmente e incondizionatamente. Non vuole dirglielo, preferisce lasciare tutto alla sorpresa. Non sa quanto possa costare un posto come quello, spera vivamente poco ma è disposto a spendere una bella cifra se si rivelasse necessario. La malizia arriva anche dalla ragazza, una malizia che gli fa sempre piacere sentire e vedere in lei <Allora sorprendimi> vuole essere sorpreso ogni giorno da lei, è l'unico vero modo per farlo stare davvero bene e in salute. Mica scemo dopotutto. Anche lei ha ragione su questo argomento, è forte e resistente ma anche lui rischia tanto a muoversi in questo stato, rischia la vita e forse non lo ha ancora, veramente, capito del tutto. Continua a farsi toccare, a farsi pulire secondo dopo secondo per poi sentirsi stringere in un abbraccio, un abbraccio che ha desiderato dal momento in cui è entrato in quel posto. Chiude gli occhi, si lascia andare delicatamente contro di lei godendosi quel momento <E tu sei calda> vuole assorbire il di lei calore, assorbirlo tutto quanto <Sicura?> non si fida molto di quella risposta, non si fida delle di lei condizioni. Ha patito troppo in questo periodo, vuole la verità, la pretende da lei, almeno da lei <Sto bene, sul serio. Le fitte sono diminuite drasticamente e mi sto riprendendo. Ho solo bisogno che mi tolgano quell'affare e tornerò lo stesso di sempre> il tono è sicuro, non vuole darle ulteriori preoccupazioni, anche perchè non ce n'è il bisogno. Inizia ad asciugarsi con l'asciugamano, cerca di fare del proprio meglio <Guarda, dopo questo, il raffreddore è un balsamo in confronto> ride nel vedersi raffreddato, ci scherza su, alleggerisce la tensione in modo considerevole. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

15:05 Fumiko:
 La richiesta la fa scostare per guardarlo con aria interrogativa , cosa gli passi per quella testolina non le è chiaro < va bene > acconsente e l'altro dovrebbe sapere come non avrebbe mai accettato quel regalo. Non avrebbe permesso a nessuno di comprarlo ne di regalarlo, nemmeno a lei, ha lavorato tanto, troppo forse e lo avrebbe comprato con i propri soldi. Sarebbe stata una delle più grandi soddisfazioni per lei, vedere che è riuscita in uno dei suoi obiettivi, realizzare un desiderio con le proprie forze. Perché non ha mai creduto nella fortuna delle circostanze, lei si sarebbe creata la propria fortuna. < sorprenderti? > lo osserva con quel suo fare malizioso e va ad allontanarsi per estrarre un oggetto da un cassetto della scrivania , una spazzola comunissima < dobbiamo anche pettinarli > sorride sicura che l'altro si sarebbe aspettato una qualsiasi altra cosa < non ho mai pettinato un uomo > e pettinare il proprio uomo che ha i capelli molto più lunghi dei propri le fa un po strano. Va a sedersi accanto a lui prima per poi spostarsi sulla sua schiena, un altro abbraccio gli viene concesso per riscaldarlo come può, l'oggetto lasciato sul morbido materasso < hai freddo?> va a stampargli un bacio sulla spalla sinistra < adesso sto bene, ci sei tu > e questa è una verità. Non risponde alla domanda vera e propria ma è comunque una risposta che dovrebbe soddisfare il ragazzo . Poggia il viso sulla spalla, il naso che sfiora il suo collo, le braccia che lo circondano e le mani che accarezzano il suo petto < starai bene > lo stringe di più chiudendo gli occhi, vuole credere a quelle parole, deve crederci. Non può nemmeno pensare che sia il contrario, per lui ma anche per se stessa. Per non crollare e per essere forte per lui, deve esserlo. < vorrei vederti col naso che cola > ci scherza su prendendo a spazzolarlo con calma. La spazzola che parte dal capo e scende a districare i lunghi filamenti bianchi, la sinistra che trattiene le ciocche ogni volta che incontra un nodo così da non causargli dolore < come sta Kouki? > vuole sapere come sta quella bambina, inconsapevole della velata minaccia che quella le ha dedicato, evita accuratamente di chiedere di Kaori. Se fosse uscita lei nel discorso quel giorno non sarebbe più stata in grado di mantenere la calma e avrebbe dovuto spiegare tutto al ragazzo gravando ancora di più su di lui.

15:22 Raido:
  [Negozio] Non chiede niente ed è strano, ha chiesto una cosa molto inconsueta, si sarebbe aspettato una infinità di domande eppure la giovane non dice alcunché, acconsente e basta <Speriamo smetta presto di piovere allora> è conscio del fatto che la ragazza si sarebbe opposta a quell'acquisto ma comprare un'immobile vuol dire spendere tanti, troppi soldi e non può lasciare che lei faccia un sacrificio del genere, non quanto può farlo lui per lei. I soldi non gli mancano, ne ha in abbondanza e ogni giorno aumentano grazie al suo stipendio da shinobi e agli introiti derivanti dalla fucina. Ha molte fonti di guadagno che lo rendono, a tutti gli effetti, ricco. Alza lo sguardo su di lei, ha recepito il messaggio <Oh si> e attende, attende il suo fare preparandosi ma non arriva niente se non una spazzola. Lo ha davvero sorpreso e in positivo per giunta. Ride, china il capo e ride di gusto nel vedere quella particolare scenetta che si presenta davanti ai suoi occhi <E' come pettinare una donna, non cambia molto> effettivamente è uguale in tutto e per tutto su questo. Pettinare una donna o pettinare un uomo, almeno per lui, è la stessa e identica cosa. Si prende quel nuovo abbraccio, le mani vanno a toccar le di lei braccia mentre sposta il capo all'indietro, lo volta verso di lei cercando di darle un bacio sulla guancia, un semplice e innocuo bacio <Ora non più> con lei vicino non riesce a provare freddo ma solo un calore che lo avvolge completamente fino a sentire quelle parole che gli scaldano ancora di più il cuore. Esso batte, batte forte sentendosi vivo, abbastanza da parlare ancora <Ti amo, lo sai vero?> glielo rammenta perchè si, è innamorato di lei <Certo che starò bene> niente può ammazzarlo, niente può farlo fuori, nemmeno se stesso, nemmeno il proprio corpo può ridurlo in fin di vita, non lo avrebbe mai permesso. Alla fine si lascia pettinare in silenzio, fa male, quella spazzola fa dannatamente male e i nodi sui capelli sono più di quelli che avrebbe creduto, tutta colpa della pioggia che ha bagnato il suo capezzale <Io spero non mi vedrai mai ahahaha> il naso che cola, che schifo davvero. La simpatia viene messa da parte per parlare di Kouki e di come sta <Sta bene ma è ancora scossa da tutta questa situazione, deve riprendersi purtroppo> non fa accenno alle di lei minacce, non vuole spaventarla. [Chk on][Katana equip][Armatura pesante equip][Samehada equip]

15:41 Fumiko:
 Lo fissa sulla nuca stranita da quelle parole < quando smetterà di piovere sarà tempo che tu torni all' ospedale > un velo di tristezza nella voce. Avrebbe voluto tenerlo li con se, riscaldarlo ancora e ancora ma deve mandarlo via , è necessario < la pioggia è bella > il suono che arriva soffocato alle proprie orecchie e gli occhi che corrono alla vetrata, le gocce che bagnano il vetro con insistenza, quell'odore di pioggia mista a fango che può percepire anche da li < credo sia completamente diverso invece > si ritrova a dire mentre cerca di fare meno male possibile, tiene ferme le ciocche stringendole in un pugno con la sinistra e inizia a spazzolare le punte dei capelli , iniziando così a salire per evitare che i nodi si accumulano tra di loro. Li scosta mettendo a nudo quelle spalle larghe < io adesso non ho le spalle di una donna davanti, non sono delicate, rotonde.. sono muscolose.. ben delineate , decise > si ritrova ad accarezzarle con dolcezza estrema per poi passare le labbra in una linea immaginaria, una scia di baci che giunge anche al suo collo. Sente le sue parole, quella dichiarazione inaspettata. Ogni volta che glielo dice la donna perde qualche battito e un calore intenso le si espande dentro . È felice, estremamente felice di averlo li tra le proprie braccia . Aveva anche pensato che lui avrebbe preferito ritornare con la sua ex, che avrebbero ricostruito la loro famiglia, ma così non è stato. E per quanto possa essere un pensiero egoista, ne è felice < ti amo anch'io > gli sussurra sul collo, sale ancora e ancora finendo sulla sua mascella, e poi sulla guancia. Le mani hanno lasciato capelli e spazzola , preferendo stringere a se il corpo del ninja < spero non sia rimasta traumatizzata > povera piccola, così giovane e ha dovuto affrontare così tante cose poco piacevoli. E pensare che le ha anche accennato del suo passato, peccato non sappia che la piccola con cui ha parlato è proprio Kouki.Continua a cullarlo in quel modo, lo stringe, lo bacia, e infine andrebbe alla ricerca delle sue labbra per dare un bacio più profondo e sentito, completamente persa in quel momento che è solo per loro.

15:54 Raido:
  [Negozio] L'ospedale, che brutto posto dove passare il tempo, un posto a dir poco orribile eppure è un posto che visita spesso. Non arriva mai da una missione completamente sano, chissà perchè ma ogni volta che è lui presente arrivano ninja dalla potenza talmente sbalorditiva da lasciarlo senza fiato e senza energie <Non c'è fretta, oramai il danno è fatto, un minuto in più non cambia poi molto> commenta il giovane nell'udire quelle parole. Non vi è il bisogno di correre ai ripari in quel modo, può godersi tutto il tempo che vuole a Konoha <Tu sei bella> non la pioggia ne nient'altro, lei e soltanto lei. La guarda e nota quanto la di lei bellezza sia davvero tanta, è fortunato ad avere una donna come lei al proprio fianco, molto più fortunato di quanto non immagina. Continua a farsi spazzolare, spazzolate che diminuiscono momento dopo momento mentre sente i baci per la propria schiena, baci che la risalgono arrivano sulle spalle, sul collo, sul viso. Chiude gli occhi, si rilassa totalmente, non pensa più a niente se non alla sua donna, a quello che lei sta per fare, a quello che vuole fare e che lui desidera. Si abbandona alla lussuria ogni qual volta è in sua compagnia, ogni volta si lasciano andare e ogni volta è felice che ciò accada <L'aiuterò a superare tutto quanto> commenta infine prima di accogliere quel bacio. Le labbra incontrano quelle di lei, lascia che la passione venga immessa in quel semplice gesto per poi muoversi, mettersi dinanzi a essa facendola scivolare all'indietro, facendola appoggiare sul cuscino con il capo. Non riesce a resistere oltre, deve andare avanti, fino in fondo e fino alla fine. [END]

Raido va a trovare Fumiko uscendo dall'ospedale e la ragazza lo rimprovera. Nel mentre parlano anche di cose varie tra cui Kouki