conoscenze e allenamento

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15:53 Hajime:
 Oggi il giovane genin può tranquillamente godersi questa tranquilla giornata estiva. Il sole brilla alto nel cielo, riscaldando gli animi di tutti gli abitanti del villaggio, più o meno. Non sembrano esserci molte nuvole, con la temperatura che è abbastanza calda. Una cosa abbastanza strana ad essere onesti visto che, generalmente, non è sempre bel tempo in quel di Kusa. Molto meglio comunque, soprattutto per chi, come il giovane albino, ha intenzione di allenarsi. Sta per partire per Kiri, un lungo viaggio, o almeno così pensa, che potrebbe riservargli grandissime sorprese. Non partirà da solo, ma forse non è il momento migliore per parlarne. Meglio pensare ai propri esercizi, giusto per essere sicuri delle proprie capacità. L'accademia oggi sembra abbastanza tranquilla, come la strada che ha percorso per raggiungerla. Arrivando dalle cerchie più esterne, dove abita, questa struttura tra la seconda e la prima gli sembra sempre un po' strana, un posto elite che in realtà con lui ha poco a che fare. Sta di fatto che, visto il tempo, con passo molto lento e svogliato ha deciso di dirigersi sul tetto, posto allestito in maniera molto buona per permettere agli allievi e anche a ninja più esperti di allenarsi. Ovviamente c'è già qualcuno, diversi gruppetti che, più o meno, si sono organizzati in diversi angoli del posto per non disturbarsi a vicenda. Chi scambia qualche colpo, chi si da qualche consiglio, chi mostra una tecnica ad un altro e altre cose del genere. Lui ovviamente, non essendosi messo d'accordo con nessuno, cercherebbe un posto abbastanza isolato, in modo di non disturbare e, viceversa, di non essere disturbato. Posizionatosi quindi ad una quindicina di metri dagli altri, abbastanza vicino al bordo, inizierebbe a stirarsi e a scrocchiare un po' braccia e gambe, giusto per assicurarsi che i muscoli siano effettivamente svegli. Quindi, aprendo le mani e rivolgendo i palmi verso l'interno, andrebbe a dare due colpetti sui pantaloni che indossa, a livello delle ginocchia, per mandare via la polvere. Ad essere precisi, i pantaloni sono la parte inferiore di una tuta nera, lunghi, che arrivano a coprirlo fino alle caviglie. Ai piedi porta dei comodi sandali ninja, del medesimo colore, ben legati e stretti ai piedi, così da non farlo scivolare. A coprirgli il busto, invece, c'è una comoda maglietta azzurra, a maniche corte, con il colletto alto. è molto strana, forse potrebbe confondere a vederla, ma a lui piace, anche perchè crede possa mettere in risalto i propri capelli bianchi e gli occhi blu. Sulla fronte tiene legato saldamente il coprifronte del villaggio, mentre su entrambe le cosce ha legati dei porta kunai/shuriken, ovviamente armati all' interno con dei kunai che hanno avvolte intorno delle carte bomba. Non ha ancora impastato il chakra, ma vabbè, nessuno gli fa fretta, quindi se la sta prendendo molto comoda. L'unica nota da aggiungere è che, anche se non indossa la propria armatura, porta i guanti ninja con le placche metalliche sulla parte esterna. [equip: 2 x porta kunai/shuriken | guanti ninja | 6 x kunai con carta bomba arrotolata]

16:02 Kamaji:
  [Accademia] I passi si susseguono uno dopo l'altro, le braccia, alternandosi tra di loro, compiono movimenti oscillatori così da non farlo sembrare un manichino. La giornata è iniziato nel modo migliore possibile: in cielo c'è un sole che spacca le pietre e la temperatura non è per niente asfissiante. Tutto sommato, nonostante si sia alzato di buon ora, la sua giornata può finalmente iniziare. Gli occhi, neri come la pece, fissano la strada che ha intenzione di percorrere; dovrebbe arrivare infatti ora al ponte che separa il cerchio, in cui vi sono parecchie abitazioni, dall'accademia vera e propria. L'intento è quello d'entrarci per vedere se è stata inserita qualche lezione all'ultimo minuto. Giunto dinanzi alla bacheca infatti, andrebbe a scorgere qualche notizia senza però ricavarne niente. < Niente neanche oggi... > chissà quanto dovrà aspettare per far sì che la sua prima lezione da ninja gli venga impartita. < Andrò a sgranchismi un po' i muscoli, allora > la direzione che prende è quindi quella del campo d'allenamento, dove, sin dal corridodio, dovrebbe sembrargli piuttosto popolato viste le voci che riesce a sentire. Gli occhi vanno alla ricerca dei presenti per vedere se è in grado di riconoscere qualcuno ma niente, in fin dei conti la sua vita sociale non è poi così sviluppata. E' un ragazzo piuttosto anonimo. Solo dopo esser avvicinato a Hajime, qualora questo lo permetta ovviamente, andrebbe a rivolgergli una semplice domanda: < Scusa, sai dove è possibile prendere in prestito degli attrezzo? >. Rimane in attesa di una risposta andando ad alternane il peso prima sulla maestra e poi sulla mancina.

16:17 Hajime:
 Un ragazzo che non conosce gli si avvicina. Non vede nessun coprifronte o targhetta che possa far riferimento ad un grado ninja nello studiarlo, quindi proverebbe anche a dedurre che si tratti di un deshi. Come gli è stato fatto notare dal proprio sensei, anche se non è un chunin ma un semplice genin, è pur sempre suo dovere dare una mano alle nuove reclute e, quando necessario, assicurarsi che non si facciano male o qualcosa del genere. <Ciao anche a te...> Commenterebbe con tono un po' svogliato inizialmente, andando a far capire all' altro che non gli è andata del tutto a genio questa azione di avvicinarsi senza neanche presentarsi, anche se accetta il fatto che abbia almeno iniziato la frase con uno "scusa". Piega la testa da un lato all' altro, facendo roteare quest'ultima in senso orario fino a far scrocchiare il collo, per poi fermarla e tornare a fissare l'altro in pieno volto. <Dovresti cercare un sensei all' interno e chiedergli di seguirti nell' addestramento... Purtroppo la mia non posso prestartela perchè potresti finire per fare dei danni o... Peggio... Farti del male...> Dopotutto il giovane albino con se ha solo kunai veri e propri, per di più avvolti da delle carte bombe, quindi altamente pericolosi e sicuramente non da addestramento per un deshi. Ma questo non vuol dire che ciò possa impedire all' altro di allenarsi in qualche modo, anzi, facendogli un sorriso, andrebbe ad aggiungere. <Però posso sempre aiutarti in un altro tipo di allenamento senza attrezzatura... O quanto meno puoi unirti ai miei esercizi> Direbbe per invogliarlo a seguirlo. Quindi, divaricando leggermente le gambe, andrebbe a portare le mani davanti al busto, alzando le braccia, distendendole in avanti e formando un angolo ottuso tra bicipite e avambraccio con centro i gomiti. <Per prima cosa però dovremmo impastare il chakra... Sai come fare?> Chiederebbe. Mentre aspetta una risposta, però, inizierebbe il procedimento per farlo. Quindi, con le mani portate davanti al proprio busto, intrecciando le dita, andrebbe a compiere il sigillo della capra. Ormai abituato a farlo, dopo numerosi tentativi e richiami, non ha neanche più bisogno di starci a prestare troppa attenzione. Andrebbe poi a concentrarsi sulle due sfere che caratterizzano l'essenza stessa di una persona, o quanto meno le energie che possono caratterizzarla. Quelle fisiche e quelle mentali. Le prime le raccoglierebbe più o meno dove si trova l'ombelico, andando a richiamarle anche dal più piccolo tendine o muscolo del proprio corpo. Le seconde invece, richiamandole da ogni neurone che invia i propri ordini e messaggi, andrebbe a richiamarle in una sfera proprio sulla tempia, dove porta il coprifronte. Fatto questo, concentrandosi sul dar loro una forma sferica omogenea, inizierebbe poi a far ruotare queste due. Un movimento rotatorio lento e costante, mosso però da un' accelerazione che le porterà ad ottenere una velocità sempre maggiore. Ottenuta quella che lui ritiene una velocità soddisfacente, inizierebbe a guidare, sempre sotto il proprio volere, le due sfere in direzioni opposte, una verso il basso, l'altra verso l'alto, così da portarle a scontare. Queste due, entrate in contatto, non si infrangerebbero, bensì andrebbero ad unirsi in una nuova sfera, più grande, composta egualmente dalle due. E quindi, con questa sfera che continua il moto delle precedenti, dovrebbe iniziare a sentire l'energia scorrergli nel corpo, andando a dargli quella forza per compiere delle gesta che, normalmente, sarebbero impossibili. <Se hai dubbi chiedi pure> Dice, andando a rompere il sigillo che aveva composto con le mani. [tentativo impasto chakra][chakra 40/40][equip invariato]

16:26 Kamaji:
  [Accademia] <Mh, so che dovrei cercare un maestro per farmi seguire negli allenamenti. In teoria non ho fatto neanche una lezione qui all'accademia, ero venuto per vedere se ne avessero messa una all'ultimo minuto ma...> alzando il braccio destro sino a portare il polso all'altezza del pettorale del medesimo lato, lo ruota in modo da allungare poi l'indice che indica il terreno sui cui si trovano <... adesso mi trovo qui per ovvi motivi!> In volto non lascia trasparire la minima emozione, forse proprio perché si trova in quel luogo perché non ha niente da fare e ha preferito passarlo con suoi futuri compagni, o almeno si spera. Ricordandosi di non esser presentato poi, alza ancora il bracio destro così da portare la mano all'altezza dell'orecchio, palmo rivolto al suo interlocutore e labbra schiuse, piegando verso sinistra il capo. <Il mio nome è Kamaji, molto piacere!> abbozza un sorriso, ma niente di particolarmente convincente. Non può fare a meno di notare che l'altro è molto disponibile in quanto gli propone di unirsi ai suoi allenamenti. <Chakra? Sì, ne ho sentito parlare solamente su alcuni libri presi in prestito dalla biblioteca del villaggio, non so impastarlo, nessuno me l'ha insegnato!> Che l'altro possa farlo? Nel dubbio glielo domanda. Gli occhi su poserebbero sul coprifronte dell'altro, segno distintivo che ha passatato quantomeno l'esame per diventare Genin. <Puoi insegnarmelo?> ritorna con le braccia lungo i fianchi e rimane in silenzio non appena l'altro crea un sigillo con le mani. Capisce che gli serve della concentrazione, infatti non fa altro che sedersi in terra ad osservare le movenze altrui. Solo dopo che gli viene rivolta parola va a schiuder nuovamente le labbra: <Sembri un tipo piuttosto in gamba, sai? Non so quello che hai fatto ma non c'hai messo molto tempo...> silente, gli occhi sono ancora fissi sull'altro.

16:42 Hajime:
 Ovviamente non è un sensei, ne gli è capitato di star ad insegnare troppo a dei deshi su come fare delle cose (escluso quando Raion è scomparso di punto in bianco, lasciandogli come "missione" il compito di badare ai suoi allievi... Sob), però le cose che sa gli sono state insegnate da altri, nulla gli vieta di diffonderle a sua volta (?). Quindi, come prima cosa, ricambia il saluto dell' altro, facendo un piccolo cenno con la testa, piegandola velocemente e leggermente in avanti. <Hajime> Dice senza star a badar troppo alle formalità. Sente le parole altrui ma non risponde immediatamente, preferendo prima impastare il chakra. Quindi, finito questo, tornerebbe a concentrarsi sull' altro. Andrebbe ad incrociare le gambe, portando la sinistra davanti la destra, per poi, facendo forza sulle cosce ed i polpacci, abbassare il baricentro, piegando i due arti inferiori fino a quando non si ritroverà seduto sul terreno, con le gambe incrociate, i piedi all' interno, come un piccolo indiano insomma. Quindi, appoggiando i propri gomiti sulle cosce, così da poter distendere gli arti superiori su quegli inferiori, andrebbe a fissare l'altra figura. <Non pretendo di essere considerato un sensei... Ne generalmente sono uno a cui piace giocare in squadra... Ma posso certamente spiegarti quello che so> risponderebbe con tutta calma, ignorando il complimento finale perchè, bhè, anche se all' esame è andato molto bene, l'albino al momento si ritiene un ninja molto debole. <Quello che ho appena fatto è appunto l'impasto del chakra...> Farebbe una piccola pausa, pensando bene alle informazioni necessarie da poter dare all' altro. <Il chakra non è altro che l'energia che ci caratterizza... Quella forza sovrannaturale che... Se controllata... Ci permette di compiere delle azioni incredibili... Impossibili ai più> Prende un piccolo respiro, in modo di dare del tempo all' altro per afferrare bene le proprie parole. <Ci sono diversi stili di combattimento che caratterizzano un ninja... Che sia Ninjutsu... Taijutsu... Genjutsu... Tutto dipende comunque dall' energia che abbiamo a disposizione...> Fa un' altra pausa, pensando bene alle proprie parole, per risultare il più facilmente comprensibile all' altro. <Insomma... Immagina di avere un serbatoio dentro di te... Più energia riesci a governare... Più cose puoi compiere...> Ma questo non vuol dire che il chakra sia l'unica cosa importante. <Ricorda però... Saper manovrare una grossa quantità di chakra non vuol dire essere più forte... è inutile infatti avere una scorta pressochè infinita di energia se il proprio corpo non è capace di reggere gli sforzi che questa richiede> Insomma, sarebbe stupido mettere il motore di una ferrari con il proprio serbatoio in una cincquecento per rendere l'idea. <Per finire... Ci sono diversi tipi di chakra... O meglio... Ogni chakra è particolare... Cioè è composto da un elemento o più... Il mio ad esempio è legato al suiton... All' acqua...> Ecco, più o meno crede di aver dato tutte le informazioni necessarie che un deshi dovrebbe avere. <Per ora tutto chiaro?> Andrebbe a chiedere, prima di passare ad un aspetto un po' più pratico.[chakra 40/40][equip invariato]

16:49 Kamaji:
  [Accademia] Le gambe non sono incrociate come quelle di Hajime, nome dell'altro ragazzo, bensì sono state portate al petto così da far aderire il dorso delle proprie cosce con i muscoli pettorali d'entrambi i lati. Le braccia, dal canto loro, vanno ad abbracciare lateralmente i polpacci per poi rincontrarsi, grazie alle mani, con le dita che verrebbero strette nella mano opposta. La posizione assunta è piuttosto comune, anche se lui non riesce a capice come una comodità tale sia conosciuta ai più. Osserva l'altro, come se cercasse qualche aspetto della sua persona mutato rispetto a quando il sigillo non era stato effettuato. Ascolta con interesse le parole, in fin dei conti è sempre udire quanto viene detto da individui più esperti di se stessi, è uno dei pochi insegnamenti che è riuscito a carpire dai libri presi in prestito dalla biblioteca. Asserisce con un movimento brusco del capo, effettuato in avanti, cosi che il mento riduca lo spazio tra la testa e il punto in cui s'incrociano le clavicole. <Quindi anche io posso imparare ad impastarlo? E chiunque è in grado di farlo?> Per quanto riguarda il Ninjutsu, il Taijutsu e il Genjutsu, Kamaji ha appreso qualcosa a riguardo dai libri, anche se non ha ben capito quale sia più utiizzabile in battaglia ai fini della vittoria. <Non so se posso chiederlo, ma tu in che modo combatti? So che ci sono varie arti ninja, e mi viene da pensare che quelle magiche ed illusorie prendano l'energia necessaria dal chakra, giusto? E il taijutsu...?> attenterebbe prima la risposta dell'altro, per poi muovere un po' il sedere così da essere ancora più comodo. E' un ragazzo curioso, su questo non ci sono dubbi.

17:09 Hajime:
 Come giusto che sia l'altro, che pazientemente l'ha ascoltato, ha diverse domande da porgli. Domande alle quali il giovane genin può rispondere, per lo più. Non ha certamente intenzione di dirgli i propri segreti e strategie, questo è ovvio, però può certamente dargli dei trucchi che non son niente male. <Che tu possa farlo... Bhè... Se sei un deshi dell' accademia allora sono abbastanza convinto che ne potresti essere capace... Che tutti possano farlo... Ho dei dubbi a riguardo... O quanto meno ritengo che la maggior parte delle persone ignori questa stessa energia> DIce francamente, pensando ad un semplice panettiere o a qualunque altra persona. Certo, potrebbe essere utile, ma a quale pro? Alla fine la gente comune può vivere la sua vita tranquillamente, e poi essere un ninja non è un mestiere per niente facile. Quello che gli viene chiesto dopo, invece, è un po' più personale, inoltre va a toccare un ambito ben diverso. <Calma... Calma...> Andrebbe a rispondere inizialmente, prendendo un altro respiro per far passare un momento di pausa, nel quale può ben pensare a come rispondere. <Come prima cosa... Prima di parlare delle arti ninja devi considerare cosa caratterizza un combattimento... Ci sono tre cose fondamentali... Ovvero il combattimento ravvicinato... Il combattimento alla media distanza... E per finire il combattimento alla lunga distanza...> Andrebbe a far notare all altro, cercando di fargli capire che è molto più complesso del semplice ninjutsu/genjutsu/taijutsu. <Ovviamente ci sono anche le vie di mezzo... Ovvero medio-lunga... Medio-corta...> Andrebbe ad aggiungere, anche se come cosa gli sembrava più che scontata. <Le scuole ninja ovviamente sono più portate per una cosa o un' altra... Ma credere ad esempio che un ninjutser sia forte solamente alla medio-lunga distanza... Bhè... è un buon modo per farsi ammazzare> direbbe con un sorriso un po' amaro in bocca, ripensando alle stesse sfide che ha visto durante il torneo dei villaggi. <E poi... Devi considerare un ultimo aspetto prima di parlare di ninjutsu o altro...> L'aspetto che a lui da un po' più fastidio, ma che non può non essere considerato. <Ci sono... Fammi passare il termine... Quegli elementi che possono essere considerati dei geni... Ovvero quelli che hanno delle capacità uniche che solo loro possono utilizzare... Ad esempio gli Uchiha con lo sharingan> Ha citato uno dei clan più famosi, più che sicuro che l'altro ne abbia almeno una volta sentito parlare. <Oppure gli Hyuga di Konoha...> Ne cita un altro, giusto per. <Questi hanno delle capacità specifiche impareggiabili... Ad esempio uno Hyuga è un maestro del taijutsu... Come un Uchiha potrebbe farti finire in un genjutsu prima ancora che tu possa pensare alla tabellina del due...> fa tutto questo ragionamento perchè vuole arrivare ad un punto ben preciso. <Quindi ora possiamo arrivare al dunque... Io non sono un genio... Ne un ninja forte... Fisicamente son quello che sono... Me la cavo con il ninjutsu... Ma cerco di allenarmi anche nell' utilizzo di armi... Giacchè do per scontato che contro un genio del ninjutsu non avrei probabilmente speranze in uno scontro> a parità di ninjutsu, insomma, pensa di saper benissimo di non avere speranze contro abilità innate. <Per questo tendo a sviluppare molto anche le mie capacità d'analisi...> Che prescinde ad esempio dalla propria scelta di "vita". Ma comunque, c'è un' altra lezione che vuole dare all' altro ragazzo. Con un movimento rapido, flettendo il braccio sinistro, lo farebbe scattare in avanti, tenendolo rigido, con la mano che si aprirebbe, quindi con il palmo rivolto verso l'altro. Andrebbe a spingerlo sulla spalla, un colpo ovviamente non per far male, ma che, vista la disparità tra i due, dovrebbe far cadere all' indietro l'altro con questo semplice tocco. <Non pensare che i taijutser non usino il chakra... Anzi forse sono quelli costretti ad usarlo di più... Guarda quanta forza ti può dare la tua stessa energia> Guarderebbe l'altro con sguardo severo, tenendo sempre il braccio teso davanti a se. Non c'è cattiveria, ovvio. Ma com'è fatto Hajime, odia semplicemente sottovalutare una cosa. [chakra 40/40][equip invariato][turnazione: spinta 1/2]

17:22 Kamaji:
  [Accademia] Le parole di Hajime provengono sicuramente da un'esperienza all'interno il mondo dei ninja che Kamaji, almeno per il momento, può solamente sognare. E' vero che è un Deshi, anche se in teoria non ha partecipato a nessuna lezione per il momento, però pensare che esista qualcuno che può fare qualsiasi cosa utilizzando solamente l'energia del proprio corpo è una questione che non solo l'affascina ma che lo turba in pari modo. Le spiegazioni del Genin sono comunque molto dettagliate, forse troppo vista la specificazione riguardo le modalità di combattimenti. Le iridi del Sang poi, andrebbero a cercare di osservare ogni singolo movimento che l'altro pone in essere, non che riuscirebbe a prevedere sue eventuali mosse, sia chiaro, ma ha comunque questa caratteristica, non gli piace lasciare niente al caso. Riguardo agli elementi del chakra poi, la questione entra più nel vivo. <Quindi, per quello che mi hai detto, devo dedurre che l'elemento del proprio chakra non si può modificare e che si può manifestare espandendo l'energia in modo tale che l'elemento possa apparire?> Non è una constatazione possibile a tutti questa, però, dagli insegnamenti di Hajime, dovrebbe essere riuscito ad azzeccarci. Non vuole rinvangare la domanda alla quale lui non ha risposto, in fin dei conti, se è vero che quella del ninja è una vita nell'ombra, non bisogna andare in giro a spargere i propri trucchi e le proprie tecniche a chiunque, sopratutto se questo è un individuo appena incontrato, che sia Deshi, Genin o Tessai. Avrebbe un'altra domanda, ma gli salta subito all'occhio il braccio altrui che s'alza nella di lui posizione, per poi essere poggiato sulla propria spalla. D'improvviso, sebbene il movimento dell'altro sia stato non violento, il corpo del Sang subirebbe una parziale rotazione verso il lato interessato per poi, inevitabilmente, portare le piante dei piedi a distaccarsi dal terreno e le gambe a distaccarsi dal petto, assumendo una posizione che non può gestire minimamente. Si troverà quindi con la schiena per terra e con le gambe e braccia distese facendolo apparire come un quattro di bastoni sulle più famose carte da gioco. Scosso per l'attacco, se così si può definire, dell'altro, andrebbe ad assumere un'espressione piuttosto accigliata che sarà visibile anche ad Hajime dopo che Kamaji ritorna seduto, a gambe incrociate e con il palmo destro che mette all'opera i neuroni inibitori del dolore all'altezza della spalla viziata. <E' stato doloroso, non te lo nascondo, ma la prossima volta avvertimi prima di fare una cosa del genere...> rimane senza parole, quasi non riesce a perdonare l'altro per la dimostrazione patrica che gli ha fornito sul proprio corpo.

17:36 Hajime:
 Il bello e il brutto del chakra è proprio questo. Permette di fare cose incredibili, ma chi decide se siano giuste o sbagliate? Nessuno. Per questo, per quanto ai villaggi faccia comodo avere ninja forti, più un ninja diventa famoso, più viene temuto. A differenza di Konoha poi, dove comunque sono presenti ninja con la volontà del fuoco, per gli altri villaggi questo "timore" viene vissuto forse in maniera più diretta. Se poi uno nel sangue ha origini di Kiri, come l'albino qui presente, allora figuriamoci, non serve aggiungere altro. <Non solo non si può modificare... Ma ogni elemento ha un punto di forza su un altro elemento e un punto di debolezza su un altro ancora...> Andrebbe a dargli ulteriori informazioni, giusto per rendere un quadro un po' più generale delle cose. <Dopotutto... Sarebbe stupido pensare di sconfiggere con una palla di fuoco un' onda d'acqua... Come con un' onda cercare di scardinare un muro di terra e pietra... Oppure pensare di fermare la diradazione e la forza di un fulmine con della terra e così via...> Deve comunque aggiungere una cosa, perchè non vuole illudere l'altro su questo aspetto. <Ma ricorda... Se a tirarti una palla di fuoco è un jonin... Una palla grossa metri e metri... Allora per esempio... Anche se io manipolo il suiton... Sarebbe stupido pensare che possa contrastarla. Il chakra determina le proprie capacità... Sempre> Fa riferimento al discorso di prima, quello del "serbatoio", per così dire. Poi, ovvio, quello che ha fatto è forse scorretto e ingiusto, su questo non ci piove, ma è la prima lezione che si impara, prima ancora di impastare il chakra. Hajime è cresciuto per strada da solo, senza famiglia e, in parole povere, un po' in cattiveria come un cane ferito e bastonato. è la vita stessa che ti impara questa lezione. Piegherebbe finalmente il braccio, portandosi la mano al viso e indicandosi con il pollice il proprio coprifronte. <C'è una lezione più importante di tutte... E non è certamente questo coso che te la insegna...> Andrebbe a dirgli senza troppi giri di parole. Questo è il suo credo ninja, il suo modo di essere che può non essere condiviso. <Non fidarti mai degli altri... Mai... Soprattutto se vuoi essere un ninja... Non sopravvive il più forte... Sopravvive quello che evita di scontrarsi con un avversario che non può battere...> Magari sembra un controsenso la propria stessa frase, ma quello che intende è che, per quanto possa sembrare stupido e difficile da capire, non esiste nessun più forte. Tutti hanno qualcuno più forte di se, o che semplicemente ha capacità uniche che possono batterlo. La bravura non sta nel trovare una strategia in quella situazione, la bravura secondo Hajime sta semplicemente nell' evitare quella situazione. <Se vuoi possiamo iniziare dal correre... Almeno una decina di giri del perimetro...> Insomma, una cosa leggere (?! LoL). [chakra 40/40][equip invariato]

17:45 Kamaji:
  [Accademia] Ascolta quella che sembra essere l'ultima informazione utile circa il chakra. I vari elementi, cosa piuttosto ovvia tra l'altro, hanno dei punti di forza e dei punti di debolezza. E' piuttosto scontato pensare che un ninja con l'elemento del fuoco possa incontrare delle difficoltà con un altro che ha l'acqua come sua caratteristica predominante. Tutte queste nozioni però, gli sono state insegnate da un ninja di livello Genin, sicuramente in gamba, ma che comunque non avrà le competenze necessarie di un sensei dell'accademia. Apprezza comunque il tempo che sta passando con Hajime, un tipo a posto, nonostante l'attacco a sorpresa che poteva benissimo evitare. Per quanto riguarda quella che sembra essere la sua filosofia di ninja, be', Kamaji avrebbe qualcosa da ridire ma si sa, è il punto di vista di un Deshi che ha appena scoperto che cosa significa impastare il chakra. Poggiando il palmo destro in terra e facendo leva sulle gambe così da potersi alzare, inizia a dire: <Non ne sono molto sicuro, sai? Non sul punto in cui non bisogna fidarsi di nessuno, anche se lì ci sarebbero delle eccezioni da fare, bensì sull'evitare determinate situazioni> fa una pausa per chiarirsi il ragionamento che sta per fare, ingoia un po' di saliva, e continua: <I libri parlano di ninja, neanche di un livello molto lontano da un Genin, che vanno alla ricerca di avversari più forti per mettersi alla prova sia con le proprie arti magiche che con quelle marziali. E' vero che in determinate circostanze sarebbe opportuno evitare un combattimento con una persona più forte ma allo stesso tempo come si fa a vedere a che punto si è arrivati?> finalmente in posizione eretta, gli occhi andrebbero ad essere puntati in quelli di lui. <Io sono dell'idea che anche essere sconfitti in battaglia ha un suo significato, non importante come una vittoria, certo, ma è comunque non rifiutare un duello. Anche tra un Deshi e un Genin!> Le braccia vengono tenute molli e fatte ondeggiare così da rilassare i muscoli, stesso procedimento con le gambe. <Ma sì dai, cercherò di tenere il tuo passo, ma vedi di non sparire ai miei occhi> e così dicendo andrebbe ad inseguire l'altro che, dato il suo livello d'allenamento, dovrebbe essere più veloce dello stesso Sang.

17:58 Hajime:
 L'altro ha giustamente le sue opinioni, ma Hajime non commenta, preso dai propri pensieri che, giustamente, sono oscuri all' altro. Non è vecchio, questo è vero, ma in qualche modo l'albino non è neanche poi così tanto "giovane". Ha vissuto brutte esperienze, come quella nelle fogne. Cose che ti cambiano, senza se o senza ma. Certo, per difendere Shinobu, prima di partire per Kiri, sarebbe più che disposto al sacrificio della propria vita. Ma questo è perchè ritiene quella altrui più importante della propria. Comunque sia, non perde altro tempo, non vedendo la logica in un discorso che non porterebbe a nulla. Non si conoscono, non sanno l'esperienze vissute dall' altro, insomma, è come parlare di un libro che non si è mai neanche visto, non letto, non si ha neanche idea di quale sia la copertina. Quindi, liberando le gambe da quell' intreccio, andrebbe a caricare la muscolatura degli arti inferiori, portando la schiena e la testa leggermente in avanti, per darsi una spinta e rimettersi in piedi. Farebbe roteare velocemente le due braccia, diversi cerchi, giusto per agevolare la circolazione e farle tornare bene in funzione. Quindi, allargando per bene le gambe, in modo che il baricentro cada esattamente all interno dell' area delimitata dai piedi, si preparerebbe a scattare per iniziare la corsa. <Non ti preoccupare... Ogni dieci metri farò un salto all' indietro...> Così da poter rendere la vita più facile al deshi. Poi certo, probabilmente anche se facesse così finirebbe per distanziarlo facilmente, quindi non correrà al massimo delle proprie capacità. <Andiamo> Direbbe. Quindi, scattando con la gamba sinistra in avanti, andrebbe ad alzarla, portando il ginocchio verso il cielo mentre l'arto si sbilancia in avanti. La punta del piede scatta, come se fosse alla guida del corpo. I muscoli del polpaccio andrebbero inizialmente a rilassarsi, come quelli della coscia, mentre si sbilanciano verso l'alto. Il busto curverebbe leggermente nella stessa direzione, in modo di "tagliare" l'aria per prendere un assetto migliore per la corsa. Anche le braccia parteciperebbero, ovvero, in maniera alterna alle gambe, prenderebbero un moto oscillatorio sbilanciandosi una in avanti e l'altra indietro, così da permettere una migliore stabilità. E quindi, compiendo il movimento, mentre la gamba sinistra avanza e si prepara a tornare a terra, con i muscoli che iniziano a tirarsi pronti per l'impatto con il suolo, la destra invece cercherebbe di slanciare il corpo, pronta ad invertire il ruolo con l'altra gamba, in modo di continuare la corsa del ragazzo che, ogni tanto, si volterebbe verso l'altro per essere sicuro che gli stia dietro. [chakra 40/40][equip invariato][end]

18:05 Kamaji:
  [Accademia] Quanto affermato da Hajime lo rincuora, in fin dei conti un Deshi non può avere le stesse capacità fisiche e psichiche di un Genin, a meno che non abbia avuto un allenamento privato, certo. Non è questo il caso di Kamaji però, la sua vita è sempre stata piuttosto particolare, non travagliata tanto quanto quella di altri ragazzi o ragazze, ma comunque non se l'è passato di certo alla grande come un reale o qualcosa del genere. <Ti seguo> direbbe prima di andare a muovere il primo passo con la gamba destra. Il piede di quest'ultima va a distaccarsi dal suolo per mezzo del quadricipite femorale che fa in modo che la gamba venga alzata e piegata all'altezza del ginocchio. Lo stesso fa la gemella, la sinistra, così da assumere quanta più velocità possibile per non far brutta figura non solo con Hajime bensì anche con gli altri presenti, alcuni rivolti verso di loro incuriositi dalla strana coppia. Le braccia, dal canto loro, s'alternano una dopo l'altra, così da mostrare prima all'occhio sinistro e poi al destro, il pollice del medesimo lato. Mai riuscirà a scorgerli entrambi, altrimenti non starebbe correndo al massimo delle proprie possibilità. Sarà dura raggiungere Hajime, è vero, ma prima o poi ci riuscirà. L'abbozzo di un sorriso spunta sul viso di lui: è iniziata la sua avventura. [End]

Hajime, prima di partire per il proprio viaggio, vuole allenarsi un po'. Sul tetto dell' accademia si imbatte con Kamaji. Quest ultimo può ottenere utili informazioni e conoscenze dal loro incontro.