Primi passi (?!)

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15:28 Hachiman:
 Sbadiglia il giovane Senjuu, lasciando le braccia slanciarsi verso l'alto, così che anche i muscoli della schiena possono stirarsi e provocare un leggero "crack" per le ossa che scrocchiano. è stanco oggi, un po' come sempre questi giorni. Dopotutto fa troppo caldo, anche se per fortuna non abita in uno dei villaggi più caldi o più umidi. Gli vengono i brividi al solo pensare delle temperature che si possono trovare ora a Kiri o a Suna. Comunque sia, è un po' arrabbiato con i suoi, soprattutto con il padre. è un ragazzo di corporatura un po' gracile, non tanto grande, in parte timido con i lineamenti un po' dubbi, tanto da farlo scambiare per una ragazza molte volte. Il padre quindi, sicuro che sia troppo pelle e ossa, oggi l'ha costretto a mangiare troppo, il doppio di quanto sia normalmente abituato. "come fai a mettere su massa muscolare se non mangi? Ah...!" le ultime parole famose che gli sono state lanciate contro. Non gli bastava infatti la madre tiranna, ultimamente è riuscita a coinvolgere anche troppo il padre che, sulla cresta dell' onda, ha cominciato anche troppo a supportare la madre con le prediche. E quindi, insomma, eccolo qui che cerca di arrivare su una panchina in un piccolo giardino del centro, con la pancia piena e stanco morto. C'è una bella pianta, molto grande, che getta un' ombra molto invitante su quest'ultima, la panca, promettendo un po' di fresco solo a vederla. E quindi, trascinando le gambe, svogliatissimo, il giovane continua a muovere un piede dopo l'altro in sua direzione. Nel parchetto ci sono anche dei giochi, con dei bambini che stanno facendo finta, o meglio, giocando ad essere ninja. Non sta troppo a guardarli, non ha energie per farlo. Indossa dei pantaloncini neri, molto larghi, che gli arrivano alle caviglie, dove vengono tenuti fermi da degli elastici al loro interno. I sandali, grigi, coprono e proteggono leggermente i piedi, impedendo così che la suola di questi ultimi possa poggiare direttamente sul terreno. Una maglia bianca, di lino, molto leggera, gli copre il busto, lasciando un po' intravedere la pelle al di sotto. La scollatura è a "v", mentre le maniche sono ripiegate più volte, fino ai bicipiti. Differentemente dal solito, non ha con se nessun simbolo che possa collegarlo al proprio clan. Per il resto, i capelli sono lasciati svolazzare al vento, anche se non c'è traccia di esso. Arrivato alla panchina, si lascerebbe andare su di essa, sprofondandoci sopra, lasciando la schiena appoggiarsi completamente su di essa. Lo sguardo inizialmente è tenuto rivolto al cielo, anche se subito dopo le palpebre vengono chiuse, andando a coprire gli occhi dalle iridi di quel colore strano, tra il grigio e il violetto.

15:40 Fumiko:
 < che sole > un commento rivolto direttamente al cielo, la mano destra che davanti al viso cerca di fare un po di ombra per gli occhi viola della donna. Il caldo non sembra volerle dare tregua, e per lei cresciuta , molto probabilmente, ad Ame , quella mancanza di pioggia la infastidisce non poco. E anche la presenza molto rara di acqua li nelle vicinanze le fa storcere il naso, ma non può farci granché. Non ancora almeno, magari dopo aver passato l'esame avrebbe potuto allontanarsi dal villaggio e recarsi nel proprio luogo di origine, ignara che metà del suo sangue appartiene proprio a Konoha. Si sta prendendo una pausa dalla giornata lavorativa, con quel caldo e dopo aver pranzato non potrebbe esserci nulla di meglio, se non un parchetto con dell'ombra è un venticello a cullarla, ed è proprio lì che si sta dirigendo, dalla parte opposta di Hachiman. Indossa un semplice abito bianco molto leggero, le spalline sono sottili e sul petto una profondoa scollatura a V lascia intravedere le proprie forme ben sviluppate. Il tessuto ricade morbido sul corpo a clessidra della giovane , terminando qualche centimetro sopra le ginocchia. Sul ventre quattro piercing si intravedono dal tessuto, richiami di quello che porta sotto il labbro , le palpebre truccate di un blu notte intenso, abbastanza scuro da mettere in rilievo le iridi ametiste che si muovono alla ricerca di un posticino un po ombreggiato, e l'attenzione viene portata su una panchina e sul suo occupante, un viso non sconosciuto, ma non ricorda bene di chi sia al momento. Sposta alcune ciocche dietro le orecchie , quelle che sono sfuggite al fermaglio di carta posto sul lato destro del capo, di tanto inizierebbe a rallentare il passo proprio vicino la figura del Senju. Indecisa se disturbar o meno quel ragazzino .

15:51 Hachiman:
 Ha appena chiuso gli occhi, ma è ancora lontano anni luce dal poter dire che si è addormentato. Quindi, per quanto non sia un gran ninja, anzi non lo è per niente per ora, si rende conto se qualcuno gli si avvicina o meno, più che altro perchè il rumore dei passi di quella figura ancora sconosciuta alla vista cessano improvvisamente. Che sia uno di quei bambini che sta giocando che vuole chiedergli qualcosa? Tutto è possibile, certamente per educazione dovrebbe prestare attenzione. Tira su la testa quindi, riportandola in una posizione normale, andando ad aprire gli occhi. E quello che si trova davanti, bhè, è veramente imbarazzante. Come può non fissare il seno della donna che si trova davanti? In parte, vista la scollatura, è rimesso in risalto, poi ad essere onesti va anche aggiunto che bhè, è decisamente grande. E quindi... Attira molta più attenzione dei piercing che porta, o della precisione con cui s'è truccata il volto. Un volto che tra l'altro, guardandolo di sfuggita, riconosce pure come conosciuto, anche se non ricorda bene come e dove. Ma non è questa la cosa interessante, o meglio, non è per niente la cosa importante. Notando che s'è soffermato troppo nel guardare e fissare un certo posto, non può far altro che prendere un rossore innaturale sulle guance, che pian piano va ad espandersi su tutto il proprio volto. Diventa un vero e proprio peperone insomma. E non gli resta altro da fare che abbassare prontamente il capo in avanti, piegandolo di novanta gradi, con i capelli lunghi che gli scivolano con il movimento, andando a coprirlo e gettandosi sul busto. Un po' rimangono impigliati dietro le orecchie, altri invece finiscono per coprire anche quest'ultime. Ha paura a rialzarsi, sia perchè è imbarazzato, sia perchè è completamente rosso. <Scusami... Non volevo...> Dice, imbarazzato. Non sa se l'altra se n'è resa conto o chissà cosa, però certo, non ha fatto una bella figura, almeno crede. Le ginocchia andrebbero ad avvicinarsi l'una all' altra, così che, una volta unite, sembrerebbero formare una vera e propria "x", classica posizione da persona insicura. Le mani andrebbero ad unirsi sopra di esse, stringendosi a pugno con forza e prendendo un colorito bianco, come se stesse cercando di scaricare frustrazione su di esse o di richiamare energie. E poi nient'altro, resta fermo e immobile.

16:01 Fumiko:
 Il ragazzino che si riporta su e finalmente può vederlo bene in volto, lo conosce e non da molto pure. Nota come gli occhi del Senju si siano fermati per più secondi sul proprio corpo, ma non si arrabbia né si scompone davanti lo sguardo di un ragazzino per giunta timido data la posizione che ha preso con le gambe e col corpo < uh? > si avvicinerebbe al suo corpo, i passi lenti e calmi e sul volto un piccolo sorriso < di cosa ti devi scusare?> il tono gentile mentre prenderebbe posto accanto a lui < e stare così non fa bene > e non parla solo a livello fisico. Cerca anche di mettergli una mano, la sinistra, sul capino per scombinare i capelli di lui nel tentativo di smorzare quell'imbarazzo < Hachiman giusto? > rimembra infine il nome del ragazzino dai lunghi capelli e dal corpo un po gracile < ci siamo già conosciuti.. Sul monte dei volti di pietra > cerca di rimembrare l'altro il loro incontro precedente e continua a sorridere < io sono Fumiko > e si ripresenta per ricordargli il proprio nome, non si aspetta di certo che l'altro possa ricordarlo da se, e per quanto non ricordi il proprio passato , lei ha una buona memoria . Ormai seduta cercherebbe di poggiare la schiena alla panchina e quindi di rilassarsi un pochino, le gambe che vengo fatte alzare e dondolare nella panchina < il vento è piacevole sul volto > e infatti gli occhi della donna son chiusi mentre attende che il ragazzino esca nuovamente dal suo guscio e dal suo imbarazzo , nel frattempo si gode quell ombra paradisiaca .

16:14 Hachiman:
 Forse per gentilezza, forse perchè non se n'è accorta, la ragazza fa l'indifferente, chiedendogli addirittura di cosa si debba scusare. Lui ovviamente non risponde, restando in quella posizione d'imbarazzo e imbambolamento, preoccupato sempre di averla in qualche modo offesa. La sente avvicinarsi, sedersi al suo fianco, cosa che gli crea ulteriore agitazione, facendolo tentennare con il cuore che inizia a battere in maniera più veloce, anche se forse non se ne rende neanche conto. E poi arriva quel commento, con quel tocco leggero che sente sul capo che puf... Gli mozza il respiro e lo blocca per un attimo. Resta fermo, sentendo che dopo ogni piccolo secondo i polmoni iniziano a fremere sempre di più, infastiditi e arrabbiati dall' interruzione del flusso d'aria. Ma cosa deve fare? è abituato ad essere trattato un po' come una bambola a volte, soprattutto nel clan. Magari può sembrare una cosa carina, ma essere identificato in quel modo a volte è stressante, anche se lui non ci da molto peso. Però, entrare in contatto così con una figura che non conosce, bhè, è sempre difficile (?). Quindi resta fermo e paralizzato, cosa che può solo peggiorare. Infatti, quando lei addirittura lo chiama per nome, ricordandosi del loro primo incontro, mentre lui s'era dimenticato, o quanto meno non si ricordava bene, lo fa sentire ancora peggio, colpevole. I piedini, intrecciandosi, andrebbero a scontrarsi l'uno con l'altro. Portando i sandali per di più le dita sono libere di giocare fra di loro, come se in questo intreccio riuscisse a scaricare un po' della propria tensione. Le mani restano sempre in quella stretta, con il colore biancastro della pelle che continua a permanere, a differenza del rossore sul volto. Lei cerca anche di cambiare argomento, come se non sia successo nulla, anche perchè, effettivamente, non è successo niente, ma Hachiman non la vede allo stesso modo. <Pe...> Inizierebbe, con la voce che si spezza nella propria gola, vista la situazione d'imbarazzo in cui si trova. Si volterebbe verso l'altra figura, restando sempre con il volto piegato in avanti senza cercare lo sguardo altrui, anzi, nascondendosi. <Perdonami...> Riprende a dire, trovando un briciolo di coraggio per riuscire ad esprimere le proprie più sentite scuse. <Mi dispiace di non essermi ricordato il tuo nome...> Va a confessare, senza cercare di nascondere la propria sbadataggine.

16:25 Fumiko:
 Sente il disagio che l'altro sta provando, per la propria timidezza o altro la donna lo ignora, ma comunque cerca di comportarsi con più naturalezza possibile. I respiri bassi e lenti, profondi con un sorriso sul volto che è portato verso il cielo, le mani che toccano il legno della panchina . Lo accarezzano quasi. E aspetta senza andare a infastidire di più il giovane è infine lo vede voltarsi verso di se, il volto ancora abbassato . Le iridi che cercano di oltrepassare i capelli che gli fanno da tenda e ascolta le sue parole. Una breve risata la scuote < su su tranquillo > e con l indice e il pollice della mano destra proverebbe ad afferrare il mento altrui con estrema delicatezza, e cerca di fargli alzare il volto . Se l'altro alzasse lo sguardo la troverebbe a sorridergli dolcemente < non c'è bisogno mica di scusarsi! Capita a molti di dimenticare il nome di una persona incontrata una sola volta per pochissimo tempo > non sta cercando di giustificarlo. Quanto più di tranquillizzarlo, non è un problema quello per lei perciò cerca di non far pesare un problema che in effetti nemmeno esiste . Gli accarezzerebbe nuovamente il capino, delicata per non fare alcun male < non scusarti se non vi è motivo di farlo > crede che sia un bene che l'altro sia abbastanza umile dal scusarsi , ma non in quella occasione < cosa i ti porta qui? > cerca ancora di cambiare argomento, sperando di riuscirci almeno questa volta, o le sarebbe toccato abbracciarlo. Per come è fatta il suo primo istinto è quello, si è frenata in quanto l'altro è un semi-sconosciuto

16:38 Hachiman:
 Se lo abbraccia pure allora gli scava la fossa e possiamo già scrivere una bella targhetta tipo "R.I.P. Hachiman" o qualcosa del genere. Anche perchè, con i suoi comportamenti, per quanto siano buone intenzioni, l'effetto che hanno è si tranquillizzante da un punto di vista, ma catastrofico da un altro. Quando gli viene alzato il volto, con le dita altrui che gli sfiorano il mento, il ragazzo non può far altro che portare i propri occhi in quelli altrui, finendo per fissarla senza neanche star a pensare a respirare. Ovviamente il rossore sul volto del ragazzo non mostra il minimo interesse a volersene andare, anzi, probabilmente il contrario, finendo, se possibile, per arrossirsi ancora di più. <Hem... Si... Cioè...> Fissa il proprio sguardo sulle labbra altrui, guardando come si muovono, cercando di capire il significato delle parole altrui attraverso quelle e non l'udito, come se fosse in qualche modo rapito da esse. <Capita ma è sempre maleducazione...> Risponde con un filo di voce, restando in quella pseudo trance, imbambolato li sul posto. E poi ecco che arriva la frase che forse lo sveglia un po', o quanto meno che lo riporta alla realtà. Infatti, pensando alle proprie scuse date, non l'ha fatto solo perchè s'è scordato il nome, ma perchè in primis... Bhè... Ecco, l'ha rifatto. Però c'è da dire che è finito in trappola, cioè! Non ha fatto apposta, ma adesso s'è ritrovato nuovamente a spostare il proprio sguardo dal volto altrui al... Bhè... A quelle curve prosperose che la ragazza si trova. "Oh cielo... L'ho rifatto...!" Pensa immediatamente, sentendosi subito in colpa e andando nuovamente ad abbassare lo sguardo, cercando anche di allontanarsi leggermente per l'imbarazzo, cercando di scivolare con il sederino un po' più indietro. <Mi dispiace!> Esordisce con un piccolo gridolino, un tono di voce opposto a quello che finora aveva tenuto. <L'ho rifatto... Io... Scusami è imbarazzante e... Bhè... Non volevo fissarti il seno...> Ammette con tristezza. Cioè, dire che non voleva forse non è onesto, anche perchè se lo sguardo gli è caduto li una ragione ci deve pur essere. DIciamo che gli dispiace di non essere riuscito a trattenersi, ecco. E crede che sia più che giusto scusarsi per qualcosa del genere. Quella che poi viene posta come ultima domanda, giusto per cambiare argomento, non viene del tutto ignorata, anzi forse colta al volo (?). <Cercavo... Un posto per rilassarmi...> Confessa senza nascondere i propri intenti. Voleva proprio riposarsi dopo pranzo, no?!

16:50 Fumiko:
 Nemmeno può sfiorarlo che l'altro arrossisce come un peperone, è tutta quella dolcezza che riscaldano il cuore della donna, ormai manco poco prima che abbracci il ragazzino portandolo proprio sul seno che continua a guardare, così come le labbra. Se ne accorge, sa come possono guardarla gli uomini, ma un ragazzino di quell età non può disturbarla, e nemmeno lo fa notare ovviamente , non vuole metterlo ancora più in imbarazzo . Lo vede allontanarsi con un po di dispiacere , il sorriso che si incrina < mi spiace sto rovinando il tuo pomeriggio > e infine l'altro confessa il suo "problema" . I propri seni che la donna va a guardare scendendo con lo sguardo, le mani che si afffrettano a stringere il tessuto che le copre, lo scollo che tenta di chiudere con scarsi successi . Mugugna un poco indecisa sul da farsi , e infine prende una decisione. Si avvicinerebbe seguendo i suoi movimenti, qualche colpo di fianchi e si rtroverebbe a ridosso del suo corpo. La mano sinistra che cerca di circondare le spalle gracili del Senju , per portarlo a se, facendolo appoggiare sui seni, in un abbraccio che vorrebbe essere qualcosa di materno quasi. Non di certo per metterlo ancora più in imbarazzo, quanto per consolarlo . Con la destra tenterebbe di accarezzargli il capo come un gattino < su su rilassati > il tono dolce come il miele e appoggerebbe anche la guancia sinistra sul suo capo, continuando a stringerlo a se . E pensare che non sa ancora chi sia veramente quel ragazzo per lei, cosa li possa legare < non sono né arrabbiata ne imbarazzata > dopotutto è pure fidanzata con Raido. Quelle sono coccole innocenti, almeno per lei.

17:05 Hachiman:
 Ah, se lei non ha idea di qualche legame che li possano collegare l'uno all' altra, lui certamente non è da meno, non avendo proprio idea di chi possa lei effettivamente essere. Ma oltre a questo, pensando a quello che succede, qui arriva la fine del mondo. Lei torna ad avvicinarsi, tornando all attacco in quel movimento che lo prende in tutto e per tutto alla sprovvista. E poi... Bam... Quell' abbraccio che l'avvicina al proprio seno è illegale, senza se o senza ma. Certo, lui è giovane e forse non c'è maliziosità nel proprio sguardo o gesti, o quanto meno non sono quelli di una persona un po' più grande di lui. Però ha pur sempre quasi sedici anni e... Bhè... Chi deve capire capisce (?). Più che altro è che quell' abbraccio molto "materno" lo porta a scontrarsi con una realtà a cui non aveva pensato, ovvero la morbidezza di quel contatto. Se prima era rosso, ora è proprio viola, con le labbra che restano leggermente socchiuse, gli occhi persi e tutto il corpo che gli freme leggermente dall' imbarazzo. <T--- Tu... No... Io... Si!> Risponde all' ultima affermazione altrui, con un filo di voce che magari potrebbe anche essere poco percepibile. Non riesce neanche a capire a cosa sia dovuto questo abbraccio ad essere precisi, ma va a finire che si trova ad alzare le braccia, rompendo quella presa che le mani avevano l'una sull' altra, per provare a ricambiare inizialmente quell' abbraccio. <Hem... è... Ok?> Chiede adesso con un tono di voce un po' più coinciso, andando a cercare di capire quanto stia succedendo. <Non... Non stai rovinando il mio pomeriggio... è solo che... Bhè... Ero assonnato e non mi aspettavo di... Di trovarmi a pochi centimetri da una ragazza molto... Carina...> Cerca in qualche modo di spiegarsi, in parte scusarsi e chiarire a lei che non c'è niente di cui si deve preoccupare. Per il resto, se lei ha intenzione di lasciare quell' abbraccio, lui farebbe anche la stessa cosa senza problemi, recuperando un po' di coraggio ma sempre con lo sguardo imbarazzato e quel colorito sulla pelle. Per il resto, le gambe restano in quella posizione un po' incrociate come prima, tremolando ne per il freddo, ne totalmente per l'imbarazzo, o meglio, certo per l'imbarazzo ma non ci sta proprio pensando, ne sta cercando di dargli una logica.

17:17 Fumiko:
 Alle sue parole così timide, sul dirle che la trova carina con quella vocina tenera gli occhi della donna si trasformerebbero in due cuoricini mentre ascolta ,per elabora per poi aumentare la voce in un < AWWW > che tutti potranno sentire nel giro di metri e metri da loro. Di certo entusiasmata è mossa da un emozione nuova, qualcosa che forse si può provare con un cucciolo indifeso e che la porta non solo a stringere un poco l'abbraccio ma anche sì di farlo muovere a destra e sinistra, conseguente il movimento del viso di lui nel proprio seno più volte e poi farlo affondare ancora di più dentro lo spacco profondo di queste. Non si rende conto al momento di quello che sta facendo < CHE SEI CARINO > ed è l urlo di una ragazza intenerita al massimo da un giovane così dolce ed educato, qualcosa che la porta a strusciare la guancia sul suo capo con insistenza sull'orlo di lacrime di gioia e tenerezza . < ti porto con me! > quasi fosse un cucciolo seriamente, e continua a coccolarselo così ma se l'altro avesse dato segni di non gradire quel trattamento , lo avrebbe lasciato andare a malincuore, con le mani che fremono per poterlo coccolare ancora. E finalmente la destra passerebbe sotto il naso del ragazzino, giusto per andare a sistemare il vestito sulle gambe che si sta alzando pericolosamente con quei movimenti, e li, sul medio della donna sta un anello di acquamarina, particolare eprobabilmente pure unico , un oggetto che non passa inosservato per la sua bellezza e per il suo alto valore, qualcosa che forse anche il ragazzino conosce, chissà.

17:31 Hachiman:
 Hem... Avete presente quell' immagine che ogni tanto esce fuori negli anime, nel quale il protagonista al posto degli occhi ha due girelle che non fanno altro che ruotare e oscillare come pazze? Bhè, al momento sul volto di Hachiman si può vedere esattamente questo, oltre che lo stupore. Altro che i libretti per ragazzini che si compra con la poca paghetta che gli resta. Altro che i pensieri di un ragazzino... Questa cosa è decisamente su un altro livello. E quindi si fa sballottare tranquillamente come se fosse un vero e proprio peluche. E alle parole che le escono, bhè, non può far altro che affermare e acconsentire con un filo di voce, come se fosse ovvia la cosa e non ci fosse neanche il bisogno di stare a pensare ad una risposta. <Certo... Fumiko-chan...> Risponde con un tono di voce molto tenero e un po' basso, neanche fosse un piccolo gattino in fase di fusa. Si lascia strapazzare ancora un po', con i capelli che oscillano avanti e indietro seguendo l'andamento che lei gli impone. Per finire, però, ecco che il suo sguardo va a finire su qualcosa di strano, qualcosa di diverso che per ora non aveva assolutamente notato. Qualcosa che lo distrae di più delle... Hem... Della bellissima natura che si trova tutto intorno (? Ceeeeeeerto). Non può dirlo con certezza, dopotutto gli ricorda qualcosa di già visto, ma non può ricordarsi esattamente dove. Solo che resta un oggetto troppo unico per dire di non averlo mai visto. Cercando di divincolarsi leggermente, giusto per liberarsi, alzando timidamente le braccia proverebbe a portare le manine aperte su quella altrui, precisamente quella con l'anello indossato. Cercherebbe di afferrare la mano, un tocco molto gentile e lieve, come se fosse una piccola carezza. <è molto bello... E...> Dice con voce molto timida, con il colorito sulle guance che tende a tornare ad una certa normalità. Gli occhi si fissano prima sulla pietra, poi cercherebbero di incontrare le iridi altrui, andandole a fissare con un pizzico di luce solare che si riflette in essi. <In qualche modo... Mi sembra già visto... Familiare...> Non può aggiungere altro anche perchè non ne è sicuro. Resta li, facendosi un po' piccolo e stringendo le spalle, andando anche leggermente ad incurvare il busto per nascondersi un po'. Insomma, non vorrebbe aver detto qualcosa che possa dar fastidio all' altra. Ha parlato senza dare troppo peso alle proprie parole.

17:44 Fumiko:
 Lo sballottola ancor e ancora e con le sue parole arriverebbero anche dei bacetti sulle guance altrui, tutti delicati per non far male < Kawaii! > e continua , grazie la tono dolce di lui che la invoglia a continuare quel dolce strapazzamento che infine termina per volontà altrui. Lo lascia libero ovviamente, non può , purtroppo, rilevarlo a lei. Non ancora per lo meno. Ed ecco che si passa a qualcosa di più delicato delle coccole, qualcosa che la impensierisce molto. La mano destra che viene tenuta da quelle delicate di lui e l'anello che brilla ai brevi accenni di raggi solari che filtrano di tanto in tanto < è una delle poche cose che ho > spiega gentile, senza eccedere per evitare di intristirsi a quel pensiero < qualcosa che mi lega ad un passato di cui ho perso memoria purtroppo.. Magari un giorno mi porterà più vicino alla verità > e sospira abbassando gli occhi a terra, lo sguardo un poco più triste. Qualcosa che dura veramente poco finché l'altro non le rivela qualcosa di sconvolgente , qualcosa che le blocca il respiro e le fa sgranare gli occhi di più . Le iridi fisse nelle sue < davvero? > la voce flebile come se non volesse realmente uscire, il battito cardiaco che aumenta di molto e il volto che prima era roseo, si ritrova ad essere bianco cereo , le palpebre aperte più del normale. Le mani che andrebbero sulle spalle altrui senza stringere, per appoggiarsi < sai veramente qualcosa? Puoi pensarci attentamente e ricordare dove l'hai visto?? È qualcosa di veramente importante! Dovrebbe essere appartenuto ad una donna o ad uomo, un mio genitore penso > l'ansia che trapela dalla voce, quelle informazioni deve saperle , e non distoglie lo sguardo da quello di lui , aspetta con ansia , le mani e le gambe che tremano leggermente.

17:56 Hachiman:
 Che cosa ha sguinzagliato con le proprie parole? Non era certamente sua intenzione, ma qui sembra aver lanciato una vera e propria bomba. Da quello che sente ha certamente toccato un tasto dolente e molto profondo nella ragazza, tanto che le sue reazioni sono totalmente l'opposto di quelle tenute fino a poco tempo prima. <Scusami... Non volevo farti impensierire molto...> Andrebbe a dire, tornando ad essere un po' imbarazzato. Per rispetto altrui, però, questa volta non va ad abbassare totalmente la testa, semplicemente sposta un po' lo sguardo, posandolo sulla figura altrui. Non vuole darle falze speranze o qualcosa del genere, ci mancherebbe altro, sarebbe una cosa ripugnante e che butterebbe vergogna sia su se stesso che sul proprio clan. Però non può neanche affermare che non gli dica niente, cioè, quella pietra non l'ha vista spesso, anzi forse mai... <Non... Non voglio illuderti Fumiko-chan... Quindi prendi le mie parole con le pinse...> Cercherebbe di stringersi ancora di più in se stesso quindi, con le spalle che andrebbero ad incurvarsi ancora di più. Le mani che stringerebbero ancora quella altrui, accarezzandola e giocando con le dita, facendo dei piccoli cerchietti su di essa. <Mi sembra una pietra abbastanza unica... Per questo mi ha colpito... Magari ne ho vista una simile... è stato come un lampo momentaneo alla testa...> Continua a dire, sempre rimanendo un po' sul chi va la, per non illudere. Ma come l'orsacchiotto gommoso che è, anzi, il piccolo orsetto gommoso che è, non vorrebbe non provare a ricordare dove l'abbia visto, ci mancherebbe altro! Rialzando lo sguardo quindi, tornerebbe a posarlo e fissarlo su quello altrui. <Ti assicuro che però farò tutto il possibile per ricordare dove mi sembra di averlo visto e te lo comunicherò subito... Te lo prometto sul mio stesso clan...> Una promessa di un valore veramente forte, almeno per lui. Affermazione fatta con voce fissa e sicura, anche se subito dopo andrebbe ad abbassare un po' lo sguardo imbarazzato. <Forse... Dovrei andarmi a fare un bel bagno caldo alle terme... Potrebbe aiutarmi a pensare...> Dice, prendendo anche questa motivazione per forse ritirarsi e togliere il disturbo, chissà.

18:10 Fumiko:
 < non importa, se c'è anche la minima possibilità di risalire a questo anello devo saperla. Devo conoscere la verità e non posso far finta di nulla. > lo sguardo ansiosa, una briciola di speranza che si accende in lei in quel momento, qualcosa che le smuove le viscere < sempre meglio provare > che non fare nulla no? E in attesa continua ad ascoltare le parole con speranza, il corpo che sembra iniziare a tremare, ma sono le punte dei piedi che premono contro il terreno sotto si se , il movimento le farebbe tremare il resto del corpo. < ti prego Hachiman, ti prego, cerca. Cercalo di nuovo, fallo per me per favore > gli occhi che si fanno più grandi e quasi lucidi. Quella è forse la cosa più importante, quella che più brama e desidera. Conoscere se stessa, il proprio passato, e se qualcosa l'avesse potuta anche solo avvicinare di un passo alla verità , avrebbe scalato mari e monti per trovarla. E se si trova pure nel villaggio, ancora di più < se non ti spiace verrò a trovarti > a grandi linee sa dove quel clan così famoso, quello che ha fondato lo stesso villaggio si trovi. < mi spiace ma non posso farne a meno > e infine andrebbe a togliere le mani dalle spalle del piccolo ragazzo. < ti lascio alle tue faccende, ma ti prego, non dimenticartene > e si alzerebbe in piedi, il corpo che si piega verso di lui per poterlo abbracciare nuovamente < grazie > un sussurro, un bacio sulla guancia sinistra del piccolo e infine andrebbe ad allontanarsi verso casa propria, il passo veloce e scattante, infine sparirebbe dalla vista altrui. Lo avrebbe cercato sicuramente.[ end ]

C'è qualcosa che unisce i due? O è semplicemente una coincidenza tra un ragazzo imbarazzato e una ragazza che ha trovato un bel peluche? Bho!