Chi cerca forse trova... O forse no... è solo una questione di... Cuore...

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con Hajime

17:38 Hajime:
 Non c'è molto da fare per Hajime in questo momento. DIciamo pure che tutte le carte sono state messe più o meno in tavola, o almeno quelle a sua disposizione, quindi adesso deve solo aspettare le mosse altrui e vedere quello che succede. Ha preso delle scelte, tutte molto discutibili, dalla prima all' ultima, anche se in cuor suo è sicuro di aver preso quelle giuste. Infatti, ripensandoci, non poteva non entrare in quella taverna, è suo diritto sapere qualcosa di più su se stesso. Per di più doveva litigare/mandare via Shinobu. Lei può essere d'accordo o meno, ma qui la situazione, almeno dal punto di vista del genin, è molto brutta, tanto che sa di star rischiando la propria vita. Non poteva far correre anche a lei un rischio del genere. Poi, riguardo la scelta di chiamare il proprio sensei e l'originale Raido, perchè fino ad adesso aveva interagito solo con la copia, bhè, anche qui non aveva molta scelta. Ci sono stati tanti sviluppi, forse troppi, finendo anche per imbattersi in qualcosa che è più grande di lui e del suo passato. Non si tratta più infatti di scoprire chi sia o non sia il ragazzo, anche se ha già scoperto tantissimo. Qui siamo arrivati al punto che, per quanto ne sa lui al momento, è forse stata scoperta una combriccola di criminali, quindi va trattata come tale. Eliminata. Dopotutto adesso è un ninja di Kusa a tutti gli effetti, ha anche vissuto un' esperienza come quella delle fogne, cercando di far finta di niente e di convincersi che non sia mai successa. Adesso non può fare la stessa cosa, non può perchè non ne tornerebbe più indietro. Ma comunque, indipendentemente da questi pensieri, passiamo a quello che sta facendo ora. Una cosa l'ha fatto molto riflettere, come cercare e contattare altri Kori per saperne di più, se questo è vero. Probabilmente, da quello che può dedurre, deve esserci un Kori in quell' associazione e, quasi sicuramente, sarà un criminale. Gli è stato detto di aspettare che sarà contattato direttamente, quindi agire senza considerare questa cosa potrebbe mandare cattivi messaggi a quel gruppo. Infatti è abbastanza sicuro che, da quando è tornato dalla spiaggia dove ha incontrato Raido-copia, qualcuno lo stia seguendo o spiando, ma vabbè, è solo una sua ipotesi. Di sicuro, almeno crede, non l'hanno visto parlare con l'altro, anche perchè sennò, se l'avessero sentito, saprebbero che li ha in qualche modo traditi, andando contro le regole, ergo l'avrebbero già sistemato. C'è inoltre da dire che, per quanto fosse solo una copia, la copia era comunque del ninja che ha vinto il torneo dei Jonin tra i villaggi. Quindi se fosse stato presente qualcuno a spiarli, bhè, difficilmente sarebbe passato inosservato. Comunque si trova li, seduto su una panchina in mezzo a questa nebbia perenne su una delle stradine del centro di Kiri. Sta ragionando su come muoversi, se cercare direttamente la sede dei Kori o qualche elemento solitario del clan, oppure non fare nulla e non destare sospetti o altro. Indossa una semplice tuta nera, sia sopra che sotto, un completo. Ai piedi dei sandali da ninja marroni. Il coprifronte è legato sul bicipite destro e nient'altro, con i capelli liberi al vento. Alle cosce ha legati due porta kunai-shuriken, pieni d'armamento. Zaino e porta oggetti sono nella stanzina dell' ostello dove alloggia, sigillati in un fuuda con sigillo nascosto sotto il materasso, in modo che per sbloccarli e rubarli sia necessario quanto meno saper usare il chakra, una buona quantità tra le altre cose. [equip: 2x porta kunai-shuriken| 6 x kunai con carta bomba arrotolata| 6 x shuriken a spirale]

17:48 Hajime:
 Inoltre, c'è un' altra cosa che va aggiunta a tutte le precedenti. La situazione mentale e fisica del ragazzo. Più infatti i giorni passano, più quel maledetto gene corrotto ha effetto su di lui. Gli effetti più dannosi, vista la situazione, sono quelli fisichi piuttosto che quelli mentali. O meglio, quelli mentali sicuramente ne riducono le capacità, l'ingegno e la concentrazione, senza tralasciare la memoria che è quella che ne risente maggiormente. Ma la stanchezza fisica, il perenne mal di testa, gli occhi che bruciano, costringendolo molte volte a chiuderli, limitandone così la vista, sono certamente dei punti molto più pericolosi. Probabilmente è fortunato che in questo momento si trova a Kiri, da diverso tempo anzi. Odia la luce, gli da fastidio infatti solo pensarla, bruciando troppo i suoi occhi. Se non fosse per la perenne nebbia, probabilmente la situazione sarebbe molto peggiore. Per cercare di mettere un freno a questi malus, che sicuramente non aiutano, ha trovato per adesso una sola soluzione. Appena tornerà a Kusa chiederà di essere controllato in ospedale, anche se fosse necessario si taglierebbe da solo un braccio per essere sottoposto ad una cura. C'è qualcosa che non va e comincia a sentirlo, nessun mal di testa o fiacchezza o altro può durare così tanto. Però, per adesso, non può far altro che affidarsi sulle proprie forze, e sono queste la soluzione che ha trovato. Deve utilizzare il chakra e richiamare le proprie energie il più possibile, anche consumando tonici che lo aiutino a mantenerlo se necessario. è una mezza droga insomma, la propria energia. E quindi, anche quest'oggi, sentendo che il proprio corpo sta raggiungendo i limiti normali e vorrebbe solamente dormire, eccolo che inizierebbe la sua dose di "cura", andando a portare le mani davanti al proprio petto, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e, intrecciando le dita, finirebbe per formare il simbolo della capra. Quindi, fatto questo, andrebbe a concentrarsi sul solito processo che ormai conosce meglio delle stesse preghiere, quasi fosse una parte di lui, anzi senza il quasi, è una parte di lui essendo un ninja. Si concentrerebbe sulle due sfere, quella che raggruppa le forze mentali e quella che raggruppa quelle fisiche, quindi, iniziando ad amalgamarle, continuerebbe a concentrarsi fin quando non si troverebbe con due sfere perfette, omogenee e di colori totalmente opposti, una bianco perla, l'altra blu notte molto tendente al nero più scuro. Inizierebbe a farle ruotare, fin quando non si ritiene soddisfatto della velocità raggiunta, per poi, molto pigramente, farle avvicinare l'un l'altra, fino a farle scontare. Ovviamente non si romperebbero nell' urto, invece andrebbero ad amalgamarsi in una nuova sfera, una terza, formata egualmente da entrambe. L'unica cosa che resterebbe divisa è il colore in se e per se, quindi ci sarebbero tracce di bianco e di nero che si circondano, abbracciano e avvinghiano a vicenda. Dovrebbe sentire questa energia scorrergli nel corpo quindi, ridandogli le forze e voglia di vivere, così da poter rompere quel sigillo fatto con le dita e di buttare indietro la schiena, emanando un faticoso sospiro. [tentativo impasto chakra][chakra 40/40][equip invariato]

18:12 Hajime:
 Sentendosi un po' meglio, quindi, potrebbe tornare a concentrarsi sul da farsi. Non che il dolore o le altre cose siano magicamente passate eh. Non è ne un mago ne una fata che con un tocco o con un bacetto può far scomparire le cose, ma almeno adesso può sopportarle, per così dire. E quindi... Deve decidere sul da farsi. Questo infatti, fino ad ora, è l'unico consiglio che non ha seguito della copia di Raido. Ovvero quello di andare subito da quello che dovrebbe essere il capo clan dei Kori, o almeno qualcuno del suo livello d'importanza per il clan, per chiedere informazioni, aiuto e consiglio. Ma come detto prima, mentre l'altro è un Jonin abile e forte, lui è solo un genin che non sa neanche rendersi conto se lo stiano seguendo/pedinando/spiando. Quindi... Prendere decisioni che potrebbero metterlo in difficoltà, come se già non ne avesse abbastanza, non lo galvanizza proprio come cosa. Certo resta il fatto che deve fare qualcosa. Sarebbe sospetto se non cercasse di fare niente, visto quanto ha fatto fino ad adesso, non trovando pace ed arrivando a scoprire la locazione di quel posto segreto. Facendo un piccolo sforzo, caricando i propri muscoli delle braccia, portando il peso sulle mani e dandosi uno slancio in avanti, oscillando con il corpo, compierebbe un piccolo saltello per tornare in piedi. Quindi, in maniera molto svogliata, portandosi le mani in tasca, inizierebbe a camminare, guardandosi intorno. Ha studiato prima di partire, cercando anche informazioni su Kiri e su quello che lo riguarda. Quindi conosce abbastanza quasi tutti i simboli dei clan del villaggio, la piantina che dovrebbe avere e altre piccole cose utili. E quindi, cominciando a guardarsi intorno, inizierebbe a studiare le case e come sono posizionate, cercando di evitare negozi e mercanti per dirigersi verso quelle che dovrebbero essere le zone delle abitazioni. Il suo scopo, ovviamente, è trovare la locazione del clan Kori, osservando simboli e le persone che, dall' abbigliamento, possono dire molto di più di quanto non sembri. E poi niente, camminare fa bene alla circolazione, quindi tanto vale. Anche perchè, restare troppo fermi in questa nebbia, va a finire che si diventa veramente uno spettro... O peggio. Magari può essere questo uno dei motivi perchè a volte i ninja provenienti da questo posto incutino così tanta paura. Dopotutto nessuno vorrebbe combattere con chi è abituato a non vedere chi ti circonda. Anche perchè siamo seri, chi cresce qui, per forza è un tipo diffidente, altamente preoccupato e pronto all' azione. Se uno volesse farti un' imboscata ogni angolo sarebbe buono. Ergo bisogna essere forti e pronti, meglio evitare brutte sorprese. [chakra 40/40][equip invariato]

18:26 Hajime:
 Qualcosa attira la sua attenzione. Spostandosi dalla zona dove si trovava infatti, forse un po' più "turisitica", nel senso che ci si possono trovare ostelli e cose simili, oltre che a qualche negozietto, finirebbe per finire in qualche zona dove, prestando un po' di attenzione, si potrebbero notare diverse cose. Oltre a qualche simbolo e a delle case che sembrano avere una qualche zona comune, lo sguardo degli stessi abitanti che incontra è un po' un indizio. Non che sia visto chissà quanto male, è pur sempre un ninja alleato di questo villaggio, essendo Kusa e Kiri in relazioni amichevoli, almeno per ora, però si è reso conto che bhè... Ai Kiriani piace stare con i Kiriani, senza troppe altre rotture di scatole. Ammira questo lato di questo villaggio, che in effetti è abbastanza isolato dal resto del mondo, tanto che per raggiungerlo bisogna per forza attraversare una barriera naturale. Al contrario, se ci pensa, Kusa a volte pare un' osteria, una casa comune e... Bhè... Si potrebbe usare qualche aggettivo ben peggiore ma vabbè, l'idea è stata resa. Non che poi ad Hajime cambi chissà quanto eh, però se dovesse scegliere, bhè, meglio un mondo dove ci si lava i panni e ce li si sporca in casa da soli, senza far sapere quello che accade fuori, piuttosto che il contrario. Ma vabbè, nota come dei bambini stiano giocando con un pallone ninja. Dai movimenti, rapidi e sicuri, dal numero di regole che stanno non rispettando e dal fatto che si scambiano anche qualche colpo violento senza farci troppo caso o protestare, allora potrebbe tranquillamente dire che si tratta di ragazzi ninja, magari già genin o comunque studenti dell' accademia. Quello che Raido gli ha detto è proprio vero, in questo posto sembra proprio vigere una regola che non è scritta, ma che tutti conoscono e rispettano. La legge del più forte, o quanto meno del "rispetto chi se lo guadagna". Mh, forse ha più di Kiri dentro di se di quanto non avesse mai creduto, dopotutto se qualcosa ce l'hai nel sangue, bhè, c'è poco da sorprendersi. Anche qualche adulto cattura la sua attenzione, ricambiando uno sguardo un po' interrogatorio e curioso. Lui, dal suo punto di vista, non si fa nessun problema a fissare gli altri con le proprie iridi blu, in quel gioco che si va a creare del tipo "tu mi fissi... Io ti fisso... Vediamo chi smette prima". Certo, si rende conto che deve sembrare strano comunque. Un ragazzino, di corporatura piccola, che quindi lo fa sembrare ancora più piccolo di quanto non sia, di un villaggio che si trova dall' altra parte del mondo, o quasi, li da solo che gira per le stradine di Kiri, in mezzo a quella nebbia, senza alcun problema. Ecco, gli piacerebbe sapere cosa stiano pensando. Ma vabbè, probabilmente non potrà mai scoprirlo. [chakra 40/40][Equip invariato]

18:53 Hajime:
 Ecco qualcosa che forse può cambiare questa situazione, o quanto meno renderla più interessante. Non che sia qualcosa che lo riguarda a pieno eh, anzi con lui non c'ha proprio niente a che fare, ma almeno può rendere questa giornata più interessante. Due persone infatti sembrano dialogare in maniera molto colorita davanti all' ingresso di un negozio, circondate da altre quattro che sembrano essere una folla molto interessata alla vicenda. Visti i toni di voce, anche il giovane albino di Kusa può tranquillamente sentire di cosa si stia parlando. Si discute di armi, della poca qualità di quelle vendute in quel posto, mentre l'altro sostiene come quello che cerchi di utilizzarle sia incapace, perchè non ne capisce le qualità e le capacità. Come premessa bisogna aggiungere che l'insegna del negozio cita "Il filo" come nome. Un nome abbastanza peculiare, dal punto di vista del ragazzo, per un negozio di armi. Infatti, come dice il nome stesso, lascia ben capire quali qualità siano considerati importanti e quali meno dal fabbro e dal mercante che in esso lavorano. Non vuole avvicinarsi, non troppo almeno, non da rischiare di essere coinvolto in quel litigio. Ma cerca un' ottima posizione per riuscire a vedere attraverso la folla e studiare tutto quanto, finendo per appoggiarsi ad un muro di una casa li di fianco. RIuscendo quindi a sbirciare un po' meglio, iniziando a fissare le armi prese in considerazione che vengono tenute in mano dai due, non può far altro che notare come si, quelle armi sembrino tremendamente affilate, ma d'altro canto sembrano quasi ridicole, dei giocattoli. Così sottili e fine che probabilmente si potrebbero spezzare con due dita. Come si potrebbe prendere in considerazione un combattimento con un' arma del genere? Non ne ha proprio idea, non essendo neanche chissà quanto esperto nell' Hojutsu. Di certo, se le si vuole usare, bisogna sapere quello che si fa. Ed arriverebbe anche il commento che si aspettava da quello che, probabilmente, deve essere l'acquirente insoddisfatto. "Con queste armi non potresti ottenere nulla. Non hai speranze di difenderti... Ne se un avversario ti stesse guardando hai speranza di ferirlo, potrebbe romperle usando la semplice placca di ferro del proprio guanto!". Hajime non può far altro che acconsentire, muovendo anche la testa leggermente in avanti senza neanche rendersene conto. Ma qui arriva la sorpresa che non si aspetta certamente. La risposta del mercante infatti è repentina e non si fa attendere. Ma non è verbale, tutt'altro. Senza battere ciglio infatti, quella figura andrebbe a lanciare quelle armi verso la stessa porta del suo negozio e... Bhè... Il risultato lascerebbe di stucco il giovane genin. è la prima volta infatti che vede delle armi penetrare così facilmente una superficie rigida come se fosse burro, andandosi ad insaccare in profondità come se non fosse successo nulla. Lui s'è esercitato molte volte nel lancio dei kunai, ma mai ha ottenuto qualcosa del genere sul legno. E non crede di essere molto più debole del venditore. Anche perchè non sembra averci messo molta forza quello. Ma la cosa che poi lo sorprenderebbe è che, da quel gruppo di folla, una persona dopo un sorrisetto si volterebbe per allontanarsi. Di per se non c'è niente di particolare, se non fosse per il simbolo che ha segnato sul retro dei pantaloncini sulla coscia sinistra. Un simbolo che è proprio quello che il ragazzo stava cercando. [chakra 40/40][equip invariato]

19:09 Hajime:
 Il litigio/discorso tra quei due uomini passa in secondo piano, anche perchè non è più interessante. O meglio, non è più la priorità. Certo che continuare a guardare quella scena sarebbe alquanto divertente, giusto per sapere come possa finire, ma seguire quella figura con quello strano e abbastanza univoco simbolo sui pantaloncini può essere una svolta importante. Quanti simboli possono esserci simili a quel fiocco di neve che possono avere un significato diverso? Probabilmente nessuno, anzi sicuramente. Quindi... Che dovrebbe fare? Cercare di pedinarlo? E se l'altro è un ninja, anzi sicuramente lo è, di livello e abilità magari maggiori del suo, cosa potrebbe poi dirgli? Magari otterrebbe solo un effetto negativo. Ma non può neanche fiondarglisi addosso, tempestandolo di domande o anche solo chiedendogli qualcosa. Perchè potrebbe avere anche questo un effetto diverso da quello sperato. Mh... è confuso, tanto che finirebbe per mordersi il labbro inferiore. Bhè... Tra le due opzioni, forse la seconda è quella che gli sembra migiore e più sensata, anche se non sa come l'altro possa prendere o reagire nel notare il coprifronte di Kusa. Magari potrebbe anche essere infastidito, una cosa più che giusta. No ok, c'ha ripensato, farà una via di mezzo, ovvero lo seguirà per un po', giusto fin quando non usciranno da quella strada o da qualche altro vicolo, poi si avvicinerà. Lo scopo è molto semplice, si avvicinerebbe facendo anche qualche passo un po' troppo deciso e rumoroso, giusto per attirare almeno l'attenzione dell' altro, per poi uscirsene fuori con una frase come "Scusami... Sei un Kori? Ho fatto molta strada per arrivare fin qui e... Bhè... Lo so che ci sono dei membri di voi anche a Kusa... Ma avrei la necessità di parlare con qualcuno che comanda all' interno del clan... Qui ed ora... Puoi indirizzarmi verso la sede del clan?". Spera di ottenere quello che gli serve, o quanto meno che l'altro non lo prenda a male o qualcosa del genere. In fondo gli ha chiesto solo un' informazione e se vuole può anche prenderlo in custodia e guidarlo lui stesso. Magari non otterrà niente, magari si. Forse ha preso solo un granchio, un bel buco nell' acqua. Solo la risposta altrui potrà dirlo. Pace (?).[chakra 40/40][equip invariato][end]

Hajime cerca di fare l'ultima cosa che forse gli è rimasta da fare prima della fine del mondo (?Eeeeeeeeeeeeeeh... Esagerato...)