"La Nebbia ti accoglie a braccia aperte"

Quest

0
0

Una struttura cupa, completamente in legno scricchiolante, molto datato, dalle pareti dipinte di nero. Qualche finestrella qua e la, che mostra una luce tremolante provenire dal suo interno. Un paio di torce di fronte ad un portone massiccio in legno che fa da ingresso, poste per illuminarlo in modo tetro. Sopra la porta, ad altezza del tezzo, un'insegna scritta in rosso, con una calligrafia quasi inquietante "La Nebbia Oscura". Dal suo interno proviene un forte brusio. Sembra che non sia vuota, anzi, vi è parecchia vita all'interno. Finalmente la leggenda di questa locanda viene smascherata. Esiste, è cosa reale ed è di fronte ad Hajime. Ciò che lo attende sembra tutt'altro che positivo.

10:15 Hajime:
 Non è ancora pazzo, non del tutto almeno, però una risata isterica gli cresce dentro, quasi irreale. Non è ne in uno stato mentale ne fisico giusto per affrontare una qualsiasi avventura, tanto meno un luogo che sembra così ostile. Uno di quei posti dove non ti aspetti di trovare una persona disarmata, neanche per sbaglio, neanche se avesse cinque anni. E poi, basta pensare alla fatica per arrivarci. La statua gli ha fregato una marea di chakra, per di più ha dovuto anche usare diverse tecniche per arrivarci, anche se in realtà era solo una ma vabbè, non lo sapeva ed ha testato altre cose. Quindi... A rigor di logica dovrebbe voltarsi e andarsene, adesso che sa come funziona tornare con Shinobu o magari cercare la copia di Raido e visitare questo posto insieme. Ma la cosa bella è che, ovviamente, tra logica sul da farsi e quello che si fa effettivamente c'è di mezzo non un mare, bensì un oceano. Fa uscire quella risata alla fine, godendosi quel momento divertito. E tutto finisce con un ghigno isterico nel finale, che non ha intenzione di togliersi dal volto. Con l'aiuto delle mani va a cercare di sistemarsi gli abiti che indossa, dei pantaloncini lunghi e grigi ed una maglietta nera sotto i pezzi di protezione che si era messo, ovvero l'armatura leggera, gli schinieri, i vambracci e i guanti ninja, mentre ai piedi porta dei sandali marroni e in fronte, a reggergli i capelli bianchi che gli cadono in avanti, c'è il coprifronte con il simbolo del villaggio di Kusa. Ovviamente lui non ha armi con se, scontato, perchè se no sarebbe stato troppo facile. Anche se poi, per un ninja, alla fine l'arma più importante è qualcosa che non ti si può essere tolta. La volontà? No direi il chakra... Meglio. Però può finire eh. Ma vabbè, detto questo non gli resterebbe altro che guardarsi intorno, sicuro che qualcuno l'abbia già notato, magari anche studiato ed osservato. Poi, visto che è abbastanza convinto di non riuscire a notare nessuna figura, tanto gli è sempre sfuggita fino ad ora, con gli occhi un po' iniettati di sangue, prima parte del corpo che comincia a mostrare i problemi che ultimamente stanno sempre più crescendo nel ragazzo, caricherebbe le leve inferiori, alternandole per dirigersi verso la porta d'ingresso. [chakra 9/40][equip invariato]

D'innanzi alla porta puoi sentire come il brusio risulti sempre più forte. Sembrano principalmente voci maschili. La porta non è protetta in alcun modo, ne da alcun tipo di guardia, probabilmente tutte le misure di sicurezza prese fino ad oggi, risultano essere abbastanza per fare stretta selezione dei pochi temerari che desiderano scoprire tale luogo. La porta viene di colpo spalancata, e di fronte a te si palesa una figura piuttosto imponente. Un omaccione, muscoloso, 1,90 di stazza, con il coprifronte di Kiri intorno al collo...un piccolo dettaglio coglie subito la tua attenzione: quel coprifronte ha una linea retta, come uno sfregio, prorio sopra lo stemma del proprio villaggio. Cosa potrebbe voler dire? TRaditore o semplice malinteso? Ma ciò non è affar tuo, quell'uomo infatti, coperto da una maschera simile a quella degli anbu, si limita ad andare in avanti senza porsi problemi dell tua presenza. Una spallata poderosa è in arrivo, capace di sbilanciarti con facilità verso sinistra, quasi a farti cadere. "tsk...levati di mezzo pulce..." pronuncia con voce grottesca per poi dirigersi verso chissà dove. La cosa particolare, è che oltrepassato il velo di nebbia presente intorno alla locanda, egli uscirà completamente fuori dalla tua vista, come se sparisse.

10:34 Hajime:
 Quella figura gigante, di quasi due metri, che esce da quella porta in questo modo tutto fuorchè gentile non sembra avere tante intenzioni amichevole. E questo si potrebbe capire in un battito di ciglia. Meglio scontrarsi con lui o evitarlo? Senza alcun dubbio la seconda, anche se l'albino dalla risata isterica con il ghigno in faccia avrebbe anche voglia di rispondere a tono. Ma vabbè, prima di fare qualunque cosa, come gesto istintivo, cercherebbe di abbassare il proprio baricentro, piegando le ginocchia, in modo di avere garantita una maggiore stabilità. Quindi fatto questo, negli stessi istanti in cui il corpo si abbassa, cercherebbe di buttare la schiena leggermente all' indietro, portandosi quindi con se busto e spalle. Avendo abbassato il baricentro dovrebbe riuscire a mantenere facilmente il controllo del proprio corpo, allontanandolo però dall' altra figura per guadagnare qualche attimo prezioso ed essenziale per evitare quel contatto fisico. Se ci fosse riuscito a guadagnare anche pochi istanti, allora , visto che il colpo sembrerebbe arrivare sul proprio lato sinistro, caricherebbe i muscoli della gamba destra, andando a tirare sia i tendini che tutte le parti della coscia e del polpaccio di quest'ultimo arto, in modo di usare il piede alla fine di esso come perno, cercando di caricare la punta piuttosto che il tallone o la pianta per permettere una manovra più facile. Con questo slancio, cercherebbe di fare una piroetta, facendo una piccola "u" con punto di partenza la stessa gamba destra. Una mossa non troppo complessa ma che dovrebbe essere forse abbastanza rapida da permettergli di schivare quello scontro, avendo spostato la propria figura di almeno mezzo metro abbondante sul proprio lato destro. Se ci fosse riuscito, cogliendo quel dettaglio del coprifronte con i propri occhi iniettati di sangue, non potrebbe far altro che tornare a sogghignare divertito con quel comportamento un po' insterico. <Si... è il posto giusto...> Dice con la bocca semichiusa, facendo scivolare i denti superiori su quelli inferiori, provocando quel suono un po' fastidioso. E quindi cercherebbe di varcare la soglia, senza capire, ne tanto meno badare, al fatto che invece di essere preoccupato o quanto meno impaurito, è divertito dalla cosa.[tentativo schivata con piroetta sulla destra][agilità 30][chakra 9/40][equip invariato]

L'uomo avendo andatura lenta, non impatta contro Hajime, che senza nessun tipo di problema scansa il contatto fisico con quest'ultimo. Una volta varcata la soglia potrai vedere come a primo impatto, questo si presenti come una normale locanda. Interni completamente in legno, incluso il pavimento che scricchiola ad ogni passo sotto i tuoi piedi, probabilmente piuttosto datato. Sono sparsi qua e la tavolini tondi piuttosto alti, affiancati da sgabelli dell'altezza giusta per stare comodi accanto al tavolo. AI lati della stanza, lungo le pareti sono invece disposte lunghe tavolate, con delle panche che le contornano. TUtto sempre rigorosamente in legno. Il bancone si trova sul lato destro in fondo, tutti i bicchieri delle varie dimensioni sono esposti appesi a testa in giù sopra al "bar man". A detenere il bancone vi è una donna. Il suo aspetto è quasi angelico, veste una gonna nera ed una camicetta bianca che trattiene quella terza abbondante di seno, occhi azzurri e capelli lunghi mori...lisci. L'unico dettaglio che cambia tutta la prospettiva è....una benda.. proprio come i pirati, va a coprire il suo occhio destro. Il suo sorriso nasconde qualcosa di amaro mentre serve i clienti al banco. Non sono presenti molti dettagli, l'interno è illuminato da torce appese qua e la, dando luce calda e fioca, e ci sono quadri appesi come abbellimento, di cui non riesci a capire la figura da questa distanza. All'interno saranno presenti una trentina di persone circa in questo momento. E' piuttosto affollato. Ti accorgi di una cosa importante: tutti hanno il volto coperto. Ognuno ha una maschera ben distinta sul volto.

10:56 Hajime:
 La cosa è divertente e lo eccita sempre di più. Ovvio che in un posto del genere nessuno voglia mostrare la propria faccia. Farlo infatti può benissimo equivalere a condannarsi a morte o quasi. In fondo qui si faranno affari loschi, incarichi sporchi o si ritireranno taglie molto probabilmente. E il primo passo per non essere inserito facilmente in una lista è quello di non rivelare troppo facilmente la propria identità. Che fare quindi? Ormai è già dentro e non si può uscire dalla padella fin quando non si è pronti. A questo punto, meglio esserlo in maniera perfetta. Starà impazzendo, ma non è ancora stupido, quindi per quanto le sue abitudini sembrino e sono fuori dall' ordinario, questo non vuol dire che voglia dirigersi a morte "certa". Non può passare troppo tempo all' uscio per diversi motivi. Come primo attirerebbe troppo l'attenzione, anche di quelli che magari non l'hanno troppo degnato (mettiamo quel troppo perchè è più che convinto che in quella stanza tutti lascino sempre un occhio all' ingresso). Punto secondo, se rimanesse troppo tempo sull' uscio ad aspettare, allora sembrerebbe o spaventato o qualcosa del genere. Oppure potrebbe sembrare anche un impiccione o simile, cosa che non lo metterebbe in buona luce. Quindi, l'unica cosa che gli resta da fare velocemente è lanciare uno sguardo veloce ai presenti, cercando di vedere se, per qualche strano motivo, qualcuno assomigli alla descrizione che il mercante di Kusa gli aveva dato di quei due ninja. Pensa siano morti a dire la verità, ma meglio stare sempre all' erta. Fatto questo, più rapidamente possibile, presterebbe attenzione a dove mette i piedi, sia per non urtare qualcuno che per non beccare qualche trappola, incamminandosi verso il bancone. Se l'hanno fatto arrivare fino a questo punto, tanto vale aspettare per vedere cosa succede. è abbastanza convinto che chi sta "giocando" con lui non lascerebbe che arrivasse fin qui senza tenerlo d'occhio, quindi magari farà lui stesso la mossa. Cercherebbe di sedersi su uno sgabello vuoto, magari isolato dagli altri, almeno sui lati. Non si fermerebbe a fissare ne guardare nessuno, non vuole dare ne lanciare nessun messaggio. Invece, l'unica persona su cui si concentrerebbe è quella barista un po' pirata. Con un sorriso e quella smorfia stupida che ha ormai in faccia, con l'angolo destro della bocca leggermente alzato sulla guancia, andrebbe anche a chiedere. <Potrei avere un bicchier d'acqua... Te lo chiedo mettendoci la faccia...> è una battuta con tono abbastanza tranquillo e forse cordiale. Spera in qualche modo di provare a farsela amica o di suscitare divertimento in lei, sia per la sfrontatezza che per la propria stupidità. è ovvio che sia un piccolo insulto o messaggio rivolto a tutti i presenti che lo possano sentire. Ma vabbè, se deve raccogliere informazioni, tanto vale partire da qualcosa (?).[chakra 9/40][equip invariato]

L'ingresso di Hajime attira certamente l'attenzione. E' evidente che sia "nuovo", visto il suo volto scoperto. Può tranquillamente sentirsi osservato da chiunque sia presente in quel momento, lasciando persino un attimo di silenzio nella stanza, con il brusio che si interrompe qualche istante. Decide di prendere posto al bancone, posizionandosi a qualche sgabello più in la rispetto a due tizi, di cui uno parrebbe esser donna, l'altro un uomo. Entrambi non particolarmente muscolosi ne alti, voltano il capo in sua direzione fissandolo, tenendo con una mano il bicchiere contenente l'alcolico che stanno consumando. La barista intenta ad asciugare i bicchieri appena lavati , utilizzando un panno grigio, segue Hajime con la coda dell'occhio ed una smorfia divertita, particolarmente inquietante. E' stupenda e paurosa allo stesso tempo. "hey marmocchio..non dovresti essere a casa dai genitori? Qui non serviamo acqua... ti sei forse perso?" sorride lanciando una provocazione al ragazzo "non ti conviene "metterci la faccia" " direbbe seria, andando poi a fare cenno con il capo verso gli altri, facendogli capire che tutti indossano una maschera personale. Ma la cosa che puoi notare osservando i due a qualche sgabello di distanza da te, è che aldilà della forma o dei disegni presenti sulle loro maschere, hanno inciso in rosso anche un numero. QUei due sono rispettivamente il 17 ed il 28.

11:19 Hajime:
 è riuscito ad attirare l'attenzione della barista, quello in cui sperava, o quanto meno quello che gli serviva, giusto per provare a saperne qualcosa in più. Non gli da vero e proprio fastidio quel commento dell' altra, ci sta tutto e se lo prende in pieno petto (?). Però, essendo un po' pazzo ultimamente, non è detto che non le risponda più o meno a tono, un po' scherzosamente almeno. Infatti, sistematosi un po' meglio sulla sedia, aiutandosi anche con gli arti superiori per bilanciare un attimo meglio il peso su quello sgabello, appoggiandosi anche al bancone, andrebbe a dire con tono calmo, sempre con quella smorfia in faccia. <Si forse mi sono perso... In fondo penso che capiti spesso di vedere un ninja di Kusa in questa taverna che si è fatto tutto il viaggio a caso per perdersi in un posto che per molti di Kiri neanche esiste...> Lo dice sempre tenendo quel sorriso in faccia. Ovviamente con quel sistemarsi aveva cercato di guadagnare qualche istante, giusto per non dare l'idea di sentirsi fuori luogo o qualcosa del genere. Ne tanto meno troppo preoccupato o altro, anche se poi non lo è affatto. Comunque, sbuffando, aggiungerebbe dopo un attimo in cui ha ripreso il respiro. <Peccato... Neanche avessi detto di non voler pagare... Però sarebbe uno spreco lavare tutti questi bicchieri con qualcosa che non sia acqua... Non ti pare?> Chiede un po' curioso, cercando di vedere quanto l'altra lo prenda sul serio o come stupido. Può notare di aver attirato l'attenzione di figure presenti, andando a vedere anche i numeri sulla maschera. Diciassette e ventotto... Cosa vorrano dire? è una data? Un numero di riconoscimento? Un codice? O il grado di potenza... O il numero in graduatoria... Non può dirlo, ne tanto meno può chiederlo perchè, nel migliore dei modi, anche se ottenesse una risposta molto probabilmente potrebbe essere il falso. Quindi, facendo una piccola torsione del busto, sempre rivolto alla barista, cercando di scrocchiarsi le spalle, andrebbe ad aggiungere. <Qui dentro difficilmente qualcuno può conoscermi dal volto... La mia faccia al momento è la migliore maschera che potrei indossare credo... Non ho da nascondere niente... E forse se c'è qualcuno che può riconoscermi... Magari è quello che voglio... No?> Lo dice quasi ponendo una domanda all' altra, cosa che in realtà non è, visto che sono semplici e dirette affermazioni, ma magari vuole non sembrare stupido, o forse si dicendo quello che pensa. Comunque, chissà se è riuscito ad ottenere dell' acqua. Intanto, con la coda dell' occhio, cercherebbe di capire quante altre maschere hanno i numeri in faccia. [chakra 9/40][equip invariato]

La barista corruga la fronte, per poi inarcare il labbro in un'ulteriore smorfia sadica e divertita. "a qualcuno qui piace giocare a fare l'adulto vedo ehehe" ddirebbe per poi posare il bicchiere asciutto. Andrebbe poi a riempirlo d'acqua del rubinetto, non avendo realmente acqua in bottiglia, nessuno la chiede mai. Poggia il bicchiere sul bancone e lo lancia verso di lui facendolo scorrere con abilità, fino a farlo fermare precisamente davanti ad Hajime. Nel mentre il brusio riprende, e nonostante le continue occhiate da parte di tutti i presenti, egli passa leggermente in secondo piano. E' tenuto sott'occhio, questo è certo. "riconoscerti? Un ragazzino? Perchè mai qualcuno qui dovrebbe conoscerti...si vede che sei nuovo e sei qui per puro caso...conoscessi un pò di più la Nebbia oscura, sapresti che ci sono delle regole. Come la maschera. Qui nessuno entra con la propria identità. Questo conviene per i presenti ed anche per chi gestisce il locale. " spiega la barista per poi proseguire "dunque falla breve marmocchio. Come sei finito qui, chi ti ha detto dell'esistenza di questo posto...e soprattutto...che cosa vuoi?" Non è stupida, ne ha vista di gente furba in questo posto, e sa già che Hajime è in cerca di qualcosa.

12:01 Hajime:
 Oh... Non sapeva delle regole di questo posto e questo gli dispiace senza ombra di dubbio. Accetta il bicchiere d'acqua, comunque sia, portandoselo alle labbra per trarne un sorso profondo. Ne aveva assolutamente bisogno, anche perchè la gola cominciava a farsi secca e, visto le forze che sono un po' basse, questa può anche tirarlo un po' su di morale. Non sta giocando a fare l'adulto però, anche se ormai dovrebbe avere più o meno diciassette/diciotto anni, o almeno dovrebbe andare per quell' età, anche se la propria corporatura potrebbe nasconderlo. Sta semplicemente facendo quello che gli sembra opportuno. E in questo caso rispondere a quella battuta non lo è. Però poi, riguardo le regole, crede di trovarsi in una brutta posizione. <Mi dispiace... è già stato difficile trovarlo come posto... Figuriamoci sapere che ci fossero delle regole da rispettare...> Direbbe con tono calmo e un po' più basso rispetto a prima, facendo scomparire per un attimo la smorfia che finora l'ha accompagnato. Ma non per questo si farebbe abbattere nello spirito o qualcosa del genere, tanto che tornerebbe subito alla carica con un sorriso subito dopo aver bevuto un altro sorso d'acqua. <Ci sono altre regole che dovrei sapere prima di cacciarmi in qualche problema che ovviamente non vorrei?> Chiederebbe cercando di risultare cordiale. In fondo tiene alla propria testa, soprattutto se può lasciarla li dov'è, sul collo. Anche alle altre parti del proprio corpo tiene eh, non vuole certamente finire in brutti guai insomma. Il fatto di essere chiamato marmocchio però gli da fastidio, tant'è che non lo nasconderebbe, tornando a fare quella smorfia di prima quando lei lo chiama in quel modo. <Puoi anche chiamarmi albino... Suona meglio sai...?> Andrebbe a dire senza troppi peli sulla lingua, non nascondendo di essere leggermente infastidito da questa cosa. Per quanto riguarda le informazione che vuole, bhè, deve pensarci bene sopra a cosa chiedere. <Ok...> Direbbe inizialmente, facendo capire che ha intenzione di chiedere quello che gli serve. Abbasserebbe anche il tono, sperando che solo la barista possa sentirlo, o almeno il minor numero di persone possibile. Quindi, in un fruscio di voci direbbe. Il problema è che fa fatica a concentrarsi, o quanto meno a focalizzarsi su dei ricordi, come se pian piano stesse perdendo la memoria. <Più o meno... Una decina di anni fa deve esserci stato uno scontro qui a Kiri... Tanto da portare dei ninja a lasciare i propri bambini a dei mercanti per inviarli via da qui...> Si ferma un attimo a riflettere, non ha ancora posto una domanda, sta solo dando delle informazioni per vedere la reazione altrui, giusto per capire di primo getto se sappia di cosa sta parlando, se lo consideri un' idiota perchè di conflitti ce ne sono sempre e quindi è inutile fare queste domande o altro ancora. <Ora... Non mi interessa sapere quale fosse il motivo... Ma sapere se qualcuno di nome Kay... Kayasu... Si...> Si porta una mano alla tempia, massaggiandosela, cercando di concentrarsi di più senza nascondere i piccoli vuoti di memoria. Per fortuna questa informazione è abbastanza recente, quindi non dovrebbe avere troppi problemi a recuperarla. <Dicevo... Kayasu Koritsu sia ancora vivo o meno... Un uomo di buon fisico... Sguardo glaciale... Capelli bianchi... Accompagnato da una donna di nome Hana... Bruna...> Prende un profondo respiro di pausa, tornando a sorseggiare l'acqua neanche fosse un wisky troppo invecchiato.[chakra 9/40][equip invariato]

La barista, continuando a rimanere nell'anonimato, scuote la testa ascoltando Hajime per poi schiocare la lingua qualche volta contro il palato. "nono no mio caro...non è con me che devi parlare. Io qui mi occupo solo di dissetare quelle gole" indicherebbe poi con l'indice della mancina, allungando il braccio alla propria sinistra, una parete, che al contrariod delle altre è lasciata completamente spoglia da quadri ed altro, se non per una lavagna nera, di grandi dimensioni, dove sembrano essere appesi molti fogli bianchi. "beh mio caro...qui si possono certamente ottenere informazioni..guadagnare soldi tramite qualsiasi tipo di incarico... oppure cercare qualcuno che faccia qualcosa per te...qui alla nebbia oscura tutto è possibile...e tutto resta celato nella nebbia. Tutto ha un prezzo" andrebbe a servire poi del Rhum ad un paio di uomini poco più in la. "in primis. Occorre firmare un patto con noi. Avrai notato che al tuo ingresso sei stato privato di ogni arma. Questo perchè potevi essere un intruso, siccome non sei un membro della "Nebbia". Può non sembrare, ma in quella piazza ed anche qui...siamo osservati 24h su 24. Ciò vuol dire che ogni passo falso non porterà buone conseguenze. Per far parte della Nebbia...devi firmare un patto con noi. Con il tuo sangue. Infrangilo e ne pagherai le conseguenze. Ma non ti preoccupare sono solo delle formalità. Firmato il patto, riceverai una maschera e quando entrarai qui dentro il tuo nome sarà il numero inciso su di essa. E poi quella bacheca...è li tutta la magia. Potrai chiedere ciò di cui hai bisogno...e qualcuno si presenterà a te se possiede quelle informazioni...ricorda...nulla è dato in cambio di nulla..ti chiederanno sicuramente qualcosa come riscatto. Semplice no?" Sorride in modo angelico nonostante tutto ciò sia losco e criminale.

12:27 Hajime:
 Non nascondendo un po' di delusione per quelle risposte, scrolla le spalle, andando a finire il bicchiere d'acqua che gli era stato dato. Fa anche un sospiro subito dopo che l'altra abbia finito di parlare, constatando come questa situazione sia quanto meno infelice. Per quanto possa sembrare stupida come cosa, tutto voleva tranne che mettersi a leggere. Infatti, anche se non sembra sia forse possibile come cosa, ultimamente mettersi a leggere scritte piccole risulta più difficile di guardare un punto in lontananza. Infatti, mentre il secondo alla fine risulterebbe comunque un po' sfocato, guardare qualcosa che si ha sotto il naso ma che non si riesce bene a leggere è certamente molto più fastidioso. E gli occhi un po' iniettati di sangue andrebbero a testimoniare questa cosa. <Un affare insomma...> Dice sarcastico, visto che gli viene richiesto di accettare quello che succede per ottenere qualcosa che gli serve. Ovviamente non è uno scambio equo, ma qui non si tratta di "giustizia", più che altro se gli servono veramente quelle informazioni o meno. Ergo... Non ha molta scelta. <Se pensi che solo qui siamo osservati 24 ore al giorno... Ultimamente non ne sarei così convinto...> Va a dire anche questa volta molto riluttante. E quindi, mettendosi il cuore in pace e tornando a fare quella smorfia odiosa all' angolo destro della bocca, con le labbra che si inclinano verso l'alto, aggiungerebbe. <Una formalità che ti costa solo la vita immagino... Nulla di che alla fine...> Continua a stare più o meno a questo gioco, per quanto questa situazione si possa chiamare effettivamente "gioco". Ma appunto non ha scelta, tanto da andarlo a fare notare all' altra. <Devo andare a leggere quello che c'è scritto o mi puoi dire direttamente dove firmare questo... Accordo? Ho bisogno di quelle informazioni... Che valgano o meno la mia vita...> Eh si, perchè ormai questa cosa è una bella ossessione che deve portare a termine. Certo, non aveva pensato che questo volesse dire iscriversi in una organizzazzione che si porterà avanti per il resto della vita ma vabbè, dettagli (?).[chakra 9/40][equip invariato]

La barista procede con serenità nel suo lavoro, per poi andare a schioccare un paio di volte le dita e comporre un mezzo sigillo della capra con l'altra mano. Istantanamente appare un rotolo nella mano con cui ha precedentemente fatto quel suono. Lo lancia con una piccola parabola verso Hajime che potrebbe afferrarlo al volo senza problemi. "Ecco qui mio caro, nulla di più semplice " gli lancia un occhiolino, con una posa super sexy. "ovviamente non serve penna per firmare..hai dell'inchiostro ben più caldo nel tuo corpo dico bene?" fa chiaramente riferimento al suo sangue, cosa normale insomma. "Scrivi il tuo nome e cognome. Firmando quel patto, farai parte ufficialmente della Nebbia. Le regole sono semplici: 1) Mai tradire la Nebbia Oscura, o rimarrai intrappolato dentro la sua oscurità 2) Un incarico preso, od un accordo stipulato con quella bacheca, va portato a termine, a costo della propria vita. 3) Ciò che accade nella Nebbia, resta nella nebbia. 4) Oltre a questo, le regole sono dettate da voi...ciò vuol dire che non ci interessa di quel che fate, cosa fate, come lo fate...tutto è lecito...anche ammazzarvi a vicenda. Non so quanto sia adatto a te, ma nessuno ti vieta di entrare a farne parte. Se firmi, noi ti troveremo...ed entro un paio di giorni ti verrà consegnata una maschera con inciso il tuo "nome". Intanto potrai scrivere su un foglio bianco ciò che ti serve ed appenderlo in bacheca. Torna tra qualche giorno e vedrai se qualcuno ha risposto. " Sorride ancora una volta con una dolcezza inquietante.

12:53 Hajime:
 In effetti se quella ragazza dall' aspetto angelico e quella buffa benda da pirata sull' occhio non fosse una sadica manipolatrice (?), magari potrebbe risultare anche carina, o forse no (?). Di certo Hajime, se tiene ai propri testicoli, è meglio che non pensi a queste cose, non vuole mica far arrabbiare Shinobu... Un attimo... Pensandoci bene... Non dovrebbe parlarne prima con lei? Prendere una scelta del genere senza neanche averla consultata bhè... Si prevedono delle belle botte temo. Però, lei è andata a caccia di volpi, portandosene una dietro così, senza dire nulla, come se fosse normale, quindi perchè mai lui dovrebbe farsi questo problema? No vabbè, non è in se, sennò non farebbe mai una cosa del genere, su questo può esserne sicuro. Ascolta le regole dette dall' altra, mentre la osserva sornione e pensieroso. <In parole povere... Qui è dove si cerca la feccia per fare il lavoro sporco... Senza offesa ovviamente...> Lo dice facendo un piccolo sorriso mentre afferma la cosa. Perchè ha affermato questo? Semplice, perchè in quelle regole non c'è ombra ne di onore ne di qualcosa che possa andare lontanamente vicino a questa cosa. Da quello che può constatare, gli sembra di aver capito che sia molto simile a qualcosa tipo l'akatsuki, dalle informazioni che ha almeno. Certo, qui ti puoi iscrivere in maniera molto semplice, senza troppi problemi all' apparenza, ne sai quanti altri membri ci sono o quali incarichi puoi svolgere. E soprattutto puoi ricevere un kunai alle spalle da uno che dovrebbe essere un tuo "alleato" in un battito di ciglio. Insomma, una gilda di ladri e tagliagole, ecco come la definirebbe. Più o meno quello per cui era stato messo in guardia. Aprirebbe il rotolo sotto di se, portandosi il pollice alle labbra mentre apre la bocca per morderselo, provocando così una piccola incisione che dovrebbe ferirlo, facendo fuoriuscire un piccolo filo di sangue. Quindi, appoggiando quest'ultimo dito sul foglio, sempre cordialmente con il sorriso andrebbe a dire. <Non ho un cognome... Spero non crei problema...> E intanto andrebbe a segnare quindi il proprio nome, scrivendo i kanji con il quale è scritto. Prende un attimo di sospiro mentre studia le altre parole dette. <Immagino che le mie cose prese... Molto gentilmente non torneranno indietro... O sbaglio?> Andrebbe a chiedere, riferendosi al furto che ha subito l'altra volta, che gli è costato un po' di monete per ricomprare l'attrezzatura che, questa volta, furbamente non si era portato (?). <Posso inoltre chiederti gentilmente due fogli...?> Andrebbe a dirle. Il discorso è facile, uno come le è stato suggerito per scrivere la propria richiesta, l'altro, se servisse, per rispondere ad una che può "compiere", tanto deve stare qui in questo villaggio ancora qualche giorno da quello che può capire, tanto vale provare a vedere come funziona questo posto entrando nel vivo della cosa. [chakra 9/40][equip invariato]

La barista socchiude gli occhi divertita e sorridente "feccia dici? Chi può dirlo...alla fine chi è che può realmente definire cosa è feccia e cosa no? Una parola è così restrittiva...ognuno di noi può avere diverse motivazioni...chi nobili..chi no..ma dopo tutto siamo artefici di noi stessi no? La legge non offre speranza...i kage non rendono possibile ciò di cui noi abbiamo bisogno...qui noi ci limitiamo ad offrire uno spiraglio di luce a chi ha perso ogni speranza di raggiungere ciò che vuole...siamo buoni non trovi? Hihihi" ridacchia dolcemente per poi procedere "Uh il tuo arsenale? Certamente, si trova nello stanzino qui dietro. Appena iscritto ti verrà riconsegnato con la maschera, non preoccuparti marmocchio...Ad ogni modo troverai i fogli nel tavolino accanto alla bacheca..." Un ghigno malefico si palesa sul volto della ragazza che sembra quasi cambiare personalità "oh , non dire così. Tutti abbiamo un cognome non trovi? Qui noi sappiamo tutto...o forse quasi tutto...di Kiri sappiamo molte cose...e non serve tanto a capire chi sei dal tuo aspetto...dico bene Hajime Kori? Hhihihi ups" Si tappa le labbra con la mancina, così piccola e delicata, con una semplicità incredibile, nonostante abbia appena detto qualcosa che potrebbe essere devastante per il genin."Beh benvenuto tra noi, la Nebbia ti ha accolto a braccia aperte e ti avvolgerà dentro di se. Fa attenzione però....potrebbe stringere tanto da soffocarti." Conclude come piccola raccomandazione inquietante per poi riprendersi il rotolo e farlo sparire in un "puff" con tanto di nuvoletta. Hajime potrà ora segnare ciò che desidera sul foglio bianco , ed appenderlo. Dovrà tornare dopo qualche giorno, ma non prima di ricevere la maschera con il suo numero. [EnD][End obbligatoria]

13:19 Hajime:
 Chissà cosa detta una delle regole più standard che guida qualunque mondo, quella dove più una persona, indipendentemente che sia maschio o femmina, sia carina o di bell' aspetto, più la voglia di farla fuori a volte possa essere più grande di quanto non si possa pensare. Senza togliere lo sguardo un po' diffidente dall' altra, che continua a fissare come se fosse tutto fuorchè una docile e carina barista, commenterebbe sempre sarcastico. <Proprio una crociata della giustizia... Sono proprio fortunato a poterne far parte allora...> In realtà no, non lo è, o almeno non pensa di esserlo. La cosa infatti gli lascia troppi dubbi aperti, ma del resto non aveva scelta. <Sicuramente più buoni dentro che fuori...> Direbbe con un sorrisetto comunque. Le sta dando della brutta? O magari è troppo vecchia (almeno per lui?!)? Chissà, certo che se lui è un moccioso, allora ha tutto il diritto di comportarsi da tale. Ma quello che lo lascia più perplesso sono le parole che vengono dette dopo. Non tanto quelle dell' arsenale, cosa vuoi che gliene importi. Anzi a dire la verità non gliene frega proprio niente. Quello che lo lascia perplesso è come l'altra lo chiama. Per nome. E non solo. Ha aggiunto un dettaglio che non può passare inosservato per il ragazzo, tanto che quella attirerebbe su di se lo sguardo degli occhi blu del ragazzo, che sarebbero sgranati e, come detto prima, un po' iniettati di sangue. Sa per forza cosa voglia dire quel cognome, perchè l'ha studiato prima di partire. O meglio, ha studiato i clan di Kiri, provando ad accostare quel cognome che gli è stato detto di quella figura che l'aveva abbandonato a qualche posto, senza però trovare nulla. Ma adesso... Che odio... Cielo. <è così divertente il tuo sarcasmo da avere voglia di abbracciarti...> Ha impiegato un attimo per riprendere parola e fiato, lasciandole finire le proprie parole e facendo lui stesso una battuta simile alla barista, riflettendo sul fatto che si, la nebbia possa strozzarlo, ma se lui stesso ne fa parte adesso... Bhè... Chissà che un giorno non possa essere il contrario (?). è un tipo vendicativo dopotutto. E poi i propri demoni li ha già vissuti... Anzi, anche peggio. L'incubo delle fogne di Kusa... Quelle no che non può scordarsele. Ma si può ritenere fortunato, qui dicono di sapere tutto su tutti, o almeno su quello che succede a Kiri. Chissà quindi che non possa ottenere qualche informazione a riguardo. Alzandosi quindi, allontanandosi dal bancone senza continuare ulteriormente quella conversazione (tanto teme di dover rivedere quella barista più volte in futuro), andrebbe verso la bacheca. Proverebbe a prendere due fogli quindi, andando a scrivere su di essi con il proprio sangue, visto che si era ferito precedentemente e non avendo una penna. Sul primo scriverebbe "Chi è Hajime Kori", perchè altre parole, visto le emozioni che gli stanno venendo dentro, non gli vengono. Ovviamente non sa se quanto sentito sia vero o meno, ma cosa gli resta? Sul secondo, invece, senza stare a pensare troppo scriverebbe "Abominei... Fogne" Non vuole dare altri dettagli, vuole giusto vedere se qualcuno che si trova a leggere queste parole possa collegarle alla stessa cosa a cui ha pensato lui. Dopotutto nelle regole nessuno vietava di postare messaggi anche cifrati. Quindi, attaccati alla bacheca, cercherebbe di uscire da quel posto per tornare al proprio ostello, ha bisogno di riposare e di raccontare a Shinobu l'accaduto... Forse. [chakra 9/40][equip invariato][end]

Hajime fa il suo ingresso all'interno di quella che viene definita "Nebbia Oscura". Una locanda normale all'apparenza, ma che nasconde dentro di se un circolo ben preciso e losco. Scoperti i vari dettagli sulla questione, firma un patto per entrare a farne parte, ed utilizza la bacheca per commissionare un incarico. Oltre a questo, i proprietari sembrano conoscere molte cose...tanto da chiamarlo per cognome.