[Cura] Tabacco

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A te la prima azione

19:00 Koichi:
  [Ospedale.] Vi s on cure che il Chuunin non potrebbe applicare su se stesso, vi sono atti medici che deve obbligatoriamente ricevere da altri colleghi e, per tale motivo, subito dopo l'ultima missione, sarebbe stato invitato ad indirizzarsi verso la struttura ospedaliera di Kusagakure no Sato e lasciar che le cure possano avvenire. E, data la propria professione, potrebbe già conoscere la metodologia da attingere per far sì che l'osso del braccio leso ritorni nuovamente in asse, ripristinando la corretta postura del corpo umano. Silente, mentre attenderebbe al di sopra di un lettino, seduto, senza compiere movimenti. Già avvertirebbe dolore, un prolungato dolore che lo attraverserebbe ad ogni minima movenza della zona indebolita, dunque tenterebbe di tenerla fissa, distante da ogni singola distrazione. Anche un grattarsi il naso potrebbe produrre un livello molto più alto di sofferenza, dunque proverebbe ad evitare, rimanendo totalmente immobile. Fisso. Statuario. Una posa marmorea che non sembrerebbe piegarsi in nessuna direzione. <Uh...> Solo un lieve respiro, dalle proprie labbra, mentre la propria mente rifletterebbe sull'esperienza appena conclusa, seppur ponendo un esito negativo. E dunque? Dovrebbe mutare qualcosa? Anche i fallimenti aiutano, anche questi rendono speciale un percorso: non si può sempre esser sotto il bel tempo. L'importante è ritrovarsi vivo, insieme alla Genin; null'altro. [Chakra On]

Sicuramente tra colleghi una mano è più facile darsi una mano... o una spalla che dir si voglia. Una infermiera infatti raggiunge Koichi portando un gran numero di cartelle <Vai nell'ambulatorio tre, c'è qualcuno che puo sistemarti la spalla> gli spiega. Quell'ambulatorio è solamente uno dei tanti per le visite dei pazienti e le terapie di breve durata ma al momento l'ospedale è tranquillo, non ci sono molti pazienti ed il da farsi è veramente poco. Proprio per questo motivo c'è tempo e modo anche di dedicarsi al personale medico che per motivi vari è passato dal lato opposto della barricata divenendo paziente. Il dottore è molto vecchio, alto non più di un metro e mezzo e con la pelle secca e rugosa. Una lunghissima barba bianca che arriva fin quasi alla vita e neppure un capello in testa completamente calvo; la struttura invece prevedec una libreria, un lettino, due sedie più altre due davanti alla scrivania naturalmente ed un appendiabiti con un separè [Cure per Koichi]

19:20 Koichi:
  [Ospedale.] Vestito di una semplice candida tunica e di un paio di pantaloni leggeri, in modo tale che possa riposare, che possa giovare di quel pernottamento temporaneo: ah che felicità, vero? Non si potrebbe neanche sedere, in quanto un movimento errato del busto potrebbe farlo sobbalzare, con un urlo. Fantastico, oserei dire. Intanto farebbe fluire una porzione di chakra verso l'alto, dal plesso solare all'insù, superando sia la zona dei polmoni che quella della gola. Tenterebbe di arrivare direttamente al cervello, ove si presenterebbe quella cavità tra i due emisferi: è lì che rilascerebbe il potere raccolto, quella pillola d'energia, creato mediante la combustione di energia fisica e psichica. Un gene che verrebbe sollecitato, risvegliato, lasciando che la trasformazione possa avvenire tempestivamente. Le ciocche azzurre diventerebbero dei fili candidi, mentre le iridi slitterebbero da un'arancione carico ad un brillante verde, equivalenti a due gemme smeraldine. Cosa vorrà fare? Sicuramente sfruttare il proprio potere innato per aiutare quel processo di recupero, pronto a contribuire all'azione del collega che avrebbe ora dinanzi. Chakra che andrebbe ad esser dunque spinto in tutto l'organismo, facendolo fluire mediante un sistema simile a quello d'irrigazione. Costante flusso, un omogeneo torrente di potere che accarezzerebbe tutto l'interno d'egli. Un potere che potremmo affermare quasi sotto il controllo totale del Goryo; mancherebbe davvero poco, no? Passi che andrebbero a portarsi verso la stanza designata, socchiudendo la porta dietro di sé, se fosse possibile, accomodandosi senza troppe domande, dato che avrebbe dinanzi un semplice collega, poco più anziano d'egli. <Salve.>
Un lieve cenno del capo ad abbassarsi, questo sarebbe sufficiente, senza aggiungere altro.
[Chakra On][Sindrome: Secondo Stadio]

Al saluto di Koichi il dottore sussulta e quasi cade dalla sedia. Si era appisolato, è evidente tanto che si strizza gli occhi senza capire neppure di essere al mondo <ti pare il modo di svegliare un vecchio? Vuoi forse farmi venire un infarto? E perchè non sei una bella ragazza dannazione... stavo sognando di fare una visita approfondita ad una ventenne e ti presenti tu> ci manca poco che non provi a prenderlo a sberle allora <avanti che cosa hai? Chi sei? Ho io la tua cartella?> su quella scrivania c'è il caos più assoluto, se fosse esplosa una carta bomba sarebbe più ordinata la stanza e il tavolo in particolare. Lentamente si alza il dottore, si appoggia le mani sui fianchi e comincia ad ondeggiare il bacino con le ossa che sembrano stiano per spezzarsi da come scricchiolano [Cura per Koichi]

19:50 Koichi:
  [Ospedale.] L'anziano dottore sussulterebbe appena, alla comparsa del Chuunin alla sua vista: sembrerebbe quasi che l'altro si fosse appisolato e quell'entrata improvvisa di sé lo abbia appena risvegliato. Il suo modo d'esser scorbutico ne convalida la teoria appena espressa. <Il mio nome è Chikage.> Si presenterebbe e, potenzialmente, potrebbe non combaciare con il nome che qualcun altro potrebbe avergli espresso, dato le due entità che albergano in un unico corpo. <E sono un praticante di Kusa.> Per fargli intuire che dinanzi avrebbe un collega, seppur molto più giovane rispetto all'altrui presenza. <Avrei la spalla sinistra disarticolata ed avrei bisogno che ritorni in asse quanto prima.> Avrebbe anche altre ferite, ne sarebbe cosciente, ma nulla in confronto a quel dolore che continua a pulsare, a quella sofferenza continua. Silenziosamente, andrebbe ad attingere al proprio chakra Goryo, lasciando che questo vada ad esser spinto verso i propri vasi sanguigni, intenzionato ad attivare una delle più importanti tecniche che il proprio Clan potrebbe permettersi: Effusio. Un miscuglio nuovo che dovrebbe ora accarezzare il corpo maschile, intenzionato a ripristinare immediatamente una parziale quantità di danni che sorvolano il proprio organismo. Quell'ematoma e quelle ferite varie che ancora sarebbe visibili su di sé; non si preoccuperebbe di farsi notare dalla controparte, il quale potrebbe anche rimanere lievemente sbalordito da quel processo di cura così differente, anomalo rispetto a qualsiasi altro Jutsu. <Può aiutarmi con la spalla?> Lo sguardo smeraldino che accarezzerebbe l'arto leso, volendo quasi aiutare il medico affinché possa non affatticarsi troppo, per rendergli le cose quanto più semplici possibili. [Chakra On][Secondo Stadio: Sindrome][2/4 Turno: Jutsu Goryo Effusio][PV Koichi: ??/100]

Sembrerebbe che il dolore sia più intenso di quanto il Goryo pensi dato che non riesce ad attovare il suo Effusio. Sarà anche un processo che ben conosce ma almeno in questa occasione parrebbe aver preso sottogamba la concentrazione necessaria per questo jutsu che dunque non nasce nel suo corpo <Beh che fai li in piedi come un pezzo di stocco?! Spogliati e siediti sulla branda... Anzi, ancora meglio sdraiati> scuote il capo <guarda tu se alla mia età devo ancora dire a dei maschi di spogliarsi, voglio tornare al mio sogno> dal cassetto estrae una striscia di cara, qualcosa di essiccato che potrebbe sembrare tabacco e comincia a preparare ciò che ha tutta l'apparenza di essere una sigaretta fatta in casa [Cura per Koichi]

20:17 Koichi:
  [Ospedale.] Avrebbe avuto esagerare, come se quel Jutsu potesse già alleggerire quel peso che graverebbe su di sé, come se avesse quasi fretta di tornare all'esterno, come se non riuscisse più a respirare rimanendo così tanto tempo incatenato ad una situazione in cui la propria salute lo vede incatenarlo da qualche parte. Fin troppi ricordi del proprio passato probabilmente che incidono su quell'intenzione, la quale andrebbe a risolversi con nulla, in quanto una nuova scossa, una nuova vibrazione, andrebbe a circondarlo, a causa del dolore che avrebbe in quella zona. <Si.> Ultimerebbe, muovendosi lentamente verso quel lettino, impegnando il braccio sano a compiere la maggior parte dello sforzo: si alzerebbe la maglia, partendo dal basso, dal fianco opposto, intenzionato a denudarsi e mostrare il corpo al dottore. Vorrebbe quasi strapparla, pur di non muovere quel braccio dannato, eppure dovrà farlo ugualmente. Stringerebbe i denti, un mugugno che celerebbe il dolore che proverebbe: lo avvertirebbe, ancora. Se riuscisse nel proprio intento, dovrebbe trovarsi nelle vicinanze di quel lettino, verso cui poggerebbe prima le natiche, per poi torcere il busto con l'atto ultimo di accomodarsi, tentando di far muovere quanto meno possibile quel braccio. <Tabacco?> Chiederebbe quasi, mentre l'altro andrebbe a prelevare quel miscuglio, quel composto che non riuscirebbe ad identificare perfettamente. <Potremo fare uno scambio?> Avrebbe anche lui del tabacco, d'ottima fattura, utilizzata quando utilizza il proprio Kiseru, una pipa orientale. <Forse sarebbe ciò che ci vuole.> Per placare il proprio nervosismo; forse il fallimento lo avrebbe comunque inciso, seppur non possa minimamente fermarlo. Assolutamente no! [Chakra On][Secondo Stadio: Sindrome]

<Tabacco? Naaa quella robaccia fa male! Dovresti saperlo dato che lavori qui> insomma il vecchio è abbastanza rimbambito ma sufficiente per fumarsi qualcosa che non sia tabacco. E non attende neppure che la visita sia finita: prende un fiammifero e comincia a boccheggiare mentre si avvicina al lettino. Ora il paziente è sdraiato, il vecchio mette prima un piede sullo stesso lettino e poi anche il secondo... ci si mette letteralmente in piedi <questo potrebbe farti un po male ma questa> indica ciò che sta fumando <aiuta parecchio sai> solo che dovrebbe essere il paziente a fumarla non il medico ma son dettagli. Il dottore prenderebbe il polso sinistro del ragazzo fino a portarlo perpendicolare rispetto al bustoe già questo dovrebbe fare parecchio male. Andrebbe poi a poggiargli un piede sulla spalla lussata e porterebbe anche la seconda mano sul polso e quindi andrebbe a tirare con forza. Dovrebbe esserci un forte "crack" con un conseguente fortissimo dolore quasi fino a farlo svenire <se era solo la spalla il problema puoi andare>

20:51 Koichi:
  [Ospedale.] Non comprenderebbe neanche quanto stia eseguendo l'altro, ma potrebbe notarlo mentre si isserebbe al di sopra del letto, totalmente alzato, mentre gli indicherebbe ciò che verrebbe fumato. <Noi Shinobi potremo morire da un momento all'altro, ogni istante potrebbe essere l'ultimo, dunque del Tabacco non potrà esser così dannoso per noi.> Sopratutto per lui che può rigenerare interi organi, senza alcun problema. Lo osserverebbe, mentre andrebbe a prelevare il proprio polso e tirarlo verso l'alto. Potrebbe già gridare, ma si limiterebbe, lasciando che dalla propria bocca possa fuoriuscire quasi un ringhio, un dolore che potrebbe assaggiare e che non riesce ad espellerlo all'esterno. Si trattiene, questo sarebbe il proprio intento, almeno fin quando il movimento rapido del dottore vada a compiersi. Lesto e determinato, con un suono che andrebbe a definire la spalla sinistra, mentre ritornerebbe in asse. Ed ecco che un suono potrebbe esser proferito all'esterno: un grido, forte, diretto, che rimbomberebbe dalle proprie labbra fino alla presenza del medico. Potrebbe quasi spingerlo, con quell'onda sonora, talmente che risulta potente, talmente che avverte dolore, mentre pervade tutto l'organismo. Al diavolo quel vecchietto: lo ucciderà, ma non ora. Soffrirà almeno cento volte tanto quanto starebbe provando. La volontà di voler terminare quelle cure risulterebbe lodevole, tale da spingere quel connubio di chakra, di natura Goryo, a prendere nuovamemente possesso di sé. Lo avvertirebbe mentre sarebbe evocato, mentre confluirebbe all'interno di sé, come se fosse all'interno di un sistema d'irrigazione. Un'energia poderosa che andrebbe a prendere familiarità col proprio sangue, una volta che il flusso energetico vada a congiungersi con i vasi sanguigni del Chuunin. Si amalgano, si uniscono, nel formare un nuovo composto, una sostanza che potrebbe permettergli un più facile ripristino delle proprie energie. La propria innata andrebbe ad attivarsi, a divenire parte attiva di quel processo, che non presenta l'utilizzo di sigilli fortunatamente. Un potere che dovrebbe velocizzare quell'atto di guarigione, sollecitando il corpo maschile, affinché i danni presenti vengano assorbiti rapidamente, come se fosse una semplice magia, come se fosse un miracolo della natura. Ed invece sarebbe semplicemente quel gene che andrebbe ad essere utilizzato, attinto, per avvertire quanto meno dolore possibile. Ed il vecchietto lì? Che scappi pure, che ritorni pure nei suoi sogni, potrebbero essere gli ultimi. Se e solo avesse avuto la capacità di rigenerare i suoi mali, andrà a fuoriuscire da quella stanza, da quella struttura ospedaliera, intenzionato ad elaborare un piano utile, per far soffrire quel dannato dottore! [Chakra On][Secondo Stadio: Sindrome][2/4 Turno: Jutsu Goryo Effusio][END?]

Semplice role di cura dove viene ridotta la lussazione e viene completata la guarigione da Effuvio (spesa di 29 punti chakra per Koichi)

No px

Spalla dolente per 2 giorni, bisogna utilizzare il tutore