Giocata del 22/06/2017 dalle 20:47 alle 23:22 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
La serata è segnata da una discesa del sole che ancora tarda a lasciare che le tenebre della sera prendano il suo posto. Il cielo è striato di rosa e azzurro con una linea verde all'orizzonte, molto leggera ma percettibile alla vista. La parata è ai suoi inizi, la strada ghermita di persone, alcune si affacciano dal balconi sventolando bandiere del paese del fuoco, alcune con il simbolo della casata dei Daimyo del fuoco. Un rombo, di tamburi, che battono procedendo con un ritmo scandito. L'aria è di festa, fiori cadono dai tetti e tutto è palesemente sotto controllo da parte di diversi ninja appostati, ma sicuramente ce ne sono altri sotto copertura...forse. La gioia persevera, la tranquillità permane e tutto sembra organizzato al meglio. Alcune lucciole iniziano a comparire ai lati della strada aiutando a scandire gli spazi dedicata alla parata ed agli spettatori. [entrata libera]
https://www.youtube.com/watch?v=qupswFhMCxI <--- i tamburi
[Centro ♣ Strada] Il cielo striato di molti colori, una livrea infinita che si fonde intrecciandosi con gli ultimi raggi solari creando un gioco perfetto, l’equilibrio all’orizzonte è quanto mai palpabile ed affascina, così come potrebbe farlo quel rullo di tamburi. La festa, la parata sembra aver inizio ed è un crescendo, una galoppata che inizia lenta, ritmata e in attesa di avere un’improvvisa impennata nella ritmica e nelle tonalità. Fuori, urla e gente che acclama l’arrivo del prestigioso Daimyo, ma si sa che l’entusiasmo non è di solo appannaggio delle molteplici persone che sono scese in piazza <EsstreeemoooOOOoo>, hai margini della strada vi è un piccolo biondino vestito di tutto punto. Questa sera è una era particolare e per l’occasione è riuscito a convincere la madre a poter uscire indossando l’azzurro Haori con tanto di motivi a greche bianche che riquadrano e delimitano tanti piccoli insettini stilizzati dalle tinte rosse. Un abito decisamente appariscente che è perfetto ed in linea con il carattere del ragazzino che saltella per cercare di vedere oltre le teste dei molti spettatori. Una sequenza infinita di movimenti, molleggiandosi sulla gambe <Kotaro…>, lo chiama perché il ragazzino del clan Nara è a pochi passi da lui [Stack] l’ennesimo colpo con il terreno prodotto dagli zoccoletti ad infradito con la suola di duro e spesso legno [Stack] il finire dell’ennesima elevazione per poter vedere qualcosa <Kotaro….è così estremooooOOOoo…>, l’occhietto azzurro brilla di gioia mentre cerca di captare ogni elemento degno di nota. Ma non si ferma per quanto dopo alcuni istanti terminerebbe di fare la cavalletta e rivolgerebbe lo sguardo sul ragazzino svogliato <…Dai-dai…> cercando di strattonarlo tirandolo per il lembo dell’abito <Andiamo più avanti…sarà esstremoooOOooo>, e ci vuole poco per mandarlo in visibilio. [Centro - Strada] E' il giorno d'inizio, è la serata che l'intera popolazione di Konohagakure no sato attendeva con ansia e trepidazione. Grandi e piccini sono li, lungo la strada principale ove la parata è ormai in procinto di prender vita, lasciando che le più variegate voci si possano sormontare in un contrasto di suoni e rumori. Eppure, al di sopra di queste, in un continuo ed incessante avanzar sempre più altisonante, ecco che risuonano i tamburi accompagnanti l'intero corteo. Gli occhi si sgranano fra i più, ma a trovare il tutto abbastanza, noioso, ecco far capolino la figura del Nara situata ai margini della strada. Le ambrate vagano verso l'empireo, si spostano da manca a dritta apprezzando la colorazione odierna, mentre di li a poco ecco far la loro comparsa le tanto importanti lucciole. <..Mh..> Un mugolio nei loro confronti, riportando alla mente i recenti trascorsi in fase di trattativa durante una missione. Ma ciò nonostante, la felicità sembra regnare sovrana persino negli abiti degli astanti, ove colori sgargianti la fanno da padroni, eccezion fatta come di consueto per chi sembra indossar una maschera di cera perennemente priva d'espressione. Un nero haory, per l'intera parte dritta, ne cinge il tronco superiore, lasciando che l'opposta sia dipinta d'un celeste perfettamente identico alla capigliatura sostenuta dal coprifronte. Comodi pantaloni, invece, ne celano le piccole gambette, presentandosi d'un color pece interrotto sol dalla bianca fasciatura presente all'altezza della coscia destra, ove ad alloggiare v'è il fido porta strumenti. Già, perchè in esso v'è un trio di shuriken nel primo scompartimento, seguito da un ulteriore terzetto di kunai nel secondo, e per finire una coppia di fili di nylon con agganciati a ciascuno uno shuriken ed un kunai. La prudenza non è mai troppa, ed il fatto d'essere ormai uno shinobi implica che la sorveglianza debba sempre essere messa in campo. Braccia conserte al petto dunque, e noi che par poter prendere il sopravvento fin quando la voce di chi lo accompagna non frantuma il tutto. <..Aaaah..Sò che sarà una rottura questa parata Hanzo, non capisco perchè vuoi andare in prima fila..> Replica all'Aburame, lasciandosi tuttavia coinvolgere da quel piccolo strattone dato alle proprie vesti, onde evitare che la situazione degeneri..<..Avrei dovuto restarmene a casa..> Eh si, il Nara non si smentisce mai.[Equip on]attendere Henka
[Centro - Strada] Aria di festa, aria di gioia: gente che sventola bandiere rappresentanti il Paese del fuoco, che gioiosa partecipa alla parata. Situazione pericolosa, se solo fossimo in un periodo di guerra, ma fortuna che ci sono gli shinobi a mantenere la pace. Anche il piccolo Henka aspira ad un tale titolo, ma per il momento deve accontentarsi della sua carica di denshi, non potendo fare altro che partecipare alla parata in mezzo ad un gruppo di ragazzi del ghetto, scuri come lui, che come un branco di cani randagi schiamazza a modo loro in simbolo di festa. Henka non è di questo avviso, rimanendo stranamente calmo in mezzo a tanta baldoria, osservando a braccia conserte l'evolversi della scena, sorridendo gioioso, quasi lasciandosi trasportare dall'euforia che aleggia. Indossa i soliti abiti, canotta nera, pinocchietti grigi e sandali blu. Al viso i soliti occhialetti da sole, tenuti indosso nonostante l'ora, mentre il biondo crine viene ondulato dalla brezza che ne accarezza anche il volto. L'equipaggiamento viene tenuto sempre con se, sia mai che qualcuno abbia bisogno di lui nel ghetto, con la solita sacca porta kunai-shuriken alla coscia destra ed il taschino porta oggetti legato al fianco sinistro. < Silenzio, non fatevi notare dalle guardie... > rimprovera i compari, definendo "guardie" le forze di controllo presenti. Sia mai che venga associato a quel gruppetto, vedendo la sua corsa verso la carica di shinobi svanire per sempre. [Equip On] La parata è continua, si fa sempre più rumore, i tamburi sono sempre più forti e tremendi e finalmente il corteo si palesa sulla strada di Hanzo e Kotaro: davanti a loro il corteo è aperto da una danza composta da soli uomini, vestiti in modo iconico ma estremamente elegante ognuno rappresentando le varie discipline all'interno del paese del fuoco del potere militare: Shinobi, guardie imperiali, soldati armigeni, polizia tutti marciano da ore in quel modo uno sforzo notevole. [https://www.youtube.com/watch?v=g1GK6p5993g <-- la suddetta marcia] Insomma è tutto in grande stile e dietro questi in marcia i baldacchini decorati a festa del Daimyo, consorte e figlio appena nato mentre gli altri figli si trovano nelle carrozze dietro. Carri su carri ne seguono, guidati dagli uomini con i tamburi posizionati sopra...insieme all'uomo che spara fuoco dalla chitarra. No scherzo, quello NON c'è. La marcia prosegue "li porteranno verso la piazza centrare" si sente in mezzo alla folla. "in piazza? " si dove attende l'hokage per l'invito al villaggio" altre risate "siamo un po' teatrali" ed un'altro dalla folla "bhe! è una gran festa, perché non esserlo?" [continuate stessi turni]
[Centro ♣ Strada] Oltre quell’azzurra ed appariscente casacchina, al di sotto dei lembi inferiori si sviluppa il morbido tessuto dei leggeri pantaloni che discendono sino alla caviglia. Ad altezza coscia, solo per quest’oggi, vi è la semplice e piccola sacca porta kunai, agganciata con un legaccio di cuoio sotto al quale ci sono diversi giri di bianche bende. All’interno un quartetto di Kunai ed altrettanti Shuriken, nulla più di questo. Con sé ha veramente poco, vuole godersi il momento e di certo non si aspetta altro che un grandioso clima di festa. Atmosfera che non viene di certo accolta, di buon grado, dal diafano Nara che si lamenta, come al suo solito, di tutto ciò che implica sforzi o un dispendio inutile di energie <Ufff…>, sbuffando vistosamente e mostrando al ragazzino, che ancora proverebbe a strattonare, una torva occhiataccia <Sei noioso Kotaro…altro che restare a casa…>, ed ora il buon Aburame proverebbe a farsi largo tra la folla, magari sfruttando persino gli spazi creati da quelle lucciole che vanno delimitando l’area di accesso e, forse per forza di cose, devono mobilitare ed ordinare la ressa di persone che non vuole perdersi nemmeno un dettaglio della parata d’onore. Si farebbe piccolo, schiena reclinata in avanti e viso tosto che non ne vuole saperne di cedere il passo <Permesso….>, direbbe alzando la voce <Mi scusi…>, per poi voltarsi e replicare <Grazie grazie…>, sempre che riesca a farsi largo ed al tempo stesso portarsi dietro, tirandolo sempre per la manica del nero Haory, il lamentoso Kotaro. Giusto quesito quello posto dal buon Nara, perché sforzarsi tanto senza aver il minimo risultato o riscontro utile. Il biondo lascerebbe agire il capo in modo che possa ruotare sul posto e dirigere l’occhietto verso chi dovrebbe seguirlo forzatamente <…Kotaro…io non ho mai visto un Daimyo da vicino…>, ecco perché, la curiosità. E’ lei che muove il mondo e spinge i popoli a tante gesta, così nel suo piccolo il biondo Aburame vuole estinguere la sua curiosità <…Se tu l’hai visto resta qui…>, ma nonostante le parole non sembra mollare le presa tanto che le dita, piuttosto che dissipare la forza impressa sul quei lembi di tessuto, serrerebbero ancora di più il tutto <Tanto diresti di sì per evitarti la fatica…>, gli pare di aver capito come ragiona l’altro <Non dire le bugie…>, per quanto non gli permetta nemmeno di replicare <Andiamo a vedere il Daimyo estremoooOOooo>, ciò detto rinvigorirebbe il passo e la volontà di farsi largo per arrivare ai limiti della strada e delle “transenne” luminose. Pane per i suoi denti, le osserverebbe per poi dirigere lo sguardo, con un scatto secco, su Kotaro <Lo sai che ora riesco a capirle…>, avesse potuto parlarci quel giorni, quella sera, in quella missione. Non sa comunque chi le stia conducendo, con ordine e disciplina, a mantenere intatta la formazione ed adempiere al proprio compito <Ehi…Pppshhh>, cerca di attirare l’attenzione di una delle lucciole <…Fai vedere al mio amico che mi capisci?>, parole dette in modo che l’altro possa udire, per quanto non siano altro che versi per chi non è pratico della lingua adottata nel regno degli invertebrati. Voltandosi per un attimo vero Kotaro <Le dico di fare due lampeggi veloci…guarda come è estremoooOOooo>, si sta lanciando e già fantastica, per poi tornare sulla piccolina, sempre che l’abbia raggiunta e gli stia dando retta <Faresti due lampeggi veloci? Dai-dai…Per favoree>, la sua richiesta più strana. Passando sotto quelle braccia ed in mezzo alla gente dovrebbe percepire, oltre che poter vedere a sprazzi lo spettacolo organizzato in pompa magna <In piazza??!>, capendo che quest’informazione non può che generare uno spostamento a mandria di tutti i presenti <Kotaro-Kun…>, cercando di cambiare direzione, ma sempre tirandosi dietro quel poveretto che potrebbe apparire come un fantoccio a dimensione reale. Lo stupore una volta elaborata la possibile conseguenza <Dobbiamo muoverci…! Si-si!>, qui ci sono tante figure di spicco che si incontrano <Hokage e Daymio…EstremooooOOooo>, affrettando il passo ed intensificando, in quanto a frequenza, gli strattoni che proverebbe a dare al Nara per portarselo a spasso <…Quando ci capita un’altra occasione del genere…> dunque la meta ultima è quella di seguire il corteo e dirigersi dove il luogo che le voci di corridoio pare abbiano lasciato sfuggire. [Equip On] [Centro - Strada] Siamo solo all'inizio, agli esordi d'uno spettacolo che man mano si fà sempre più interessante entrando nel vivo. <...> Lo sguardo non può che scivolare a ridosso di chi tiene banco al centro della strada, ammirando ed osservando coloro i quali s'esibiscono in una danza alquanto pittoresca. <..Tsk..> Frusta la lingua sul palato, mentre al proprio fianco non v'è altri che il biondino privo di calma e razionalità. <..E dopo che avrai visto il Daimyo che farai?! Non sarà cambiato nulla..> Come si può dargli torto, in verità non sarà di certo costui a rivolgere sguardi o parole all'Aburame che sembra esser colto da un'irrefrenabile vena di curiosità. Ma si sà, alle volte, la suddetta, può anche portar alla morte. <..E ricorda che a ficcar il naso in faccende che non ci riguardano, si finisce male..> Un avvertimento, una sorta di ammonizione nei confronti di quel modo d'essere che contraddistingue il parigrado, questo è certo, ma che può rivelarsi fin troppo pericoloso. Eppure, il salto da un argomento all'altro sembra poter essere ciò che li dovrebbe salvare, almeno teoricamente, da una figuraccia. <..Ah si?! Tu capisci cosa dicono?!> QUestiona al cospetto di una delle tante lucciole ivi presenti, ben consapevole di come il proprio rapporto con le suddette non sia di certo ai massimi livelli. Ciò che comunque ne smuove l'attenzione, è il fare quasi sicuro dell'Aburame, il quale, dal canto suo, par essere realmente in grado di far quanto pronunciato. <..Vediamo..Ma poi ci spostiamo verso ca...> S'interrompe bruscamente il dire, visto e considerato che immediatamente dopo il teorico spettacolo che l'anmaletto dovrebbe offrire, voci di corridoio non farebbero altro che far agitare ancor di più l'Aburame. <..Sei una seccatura Hanzo..Non puoi credere ad ogni cosa che ti dicono..Pff..> Non c'è modo di dargli torto, ma per il quieto vivere e la felicità altrui, in quest'occasione, acconsente. <..Ma per questa volta ti seguo, sappi solo che se non è vero, io me ne vado..> Lui deve poter vedere l'Hokage, questo è sicuro, ma non di certo in tali circostanze.[Equip On] [Centro - Strada] Baldoria, musiche, tamburi che rullano, così come i suoi amici... solo che loro rullano altre cose (?). Ma lui no, osserva la scena dall'alto di una cassa poiché, data la sua altezza, vedrebbe solo qualche natica, magari graziosa, ma che non sarebbe sufficiente a saziare la sua curiosità. Solo adesso, un ennesimo ostacolo gli si para dinnanzi: un bestione, talmente alto da impedirgli la vista. < K'so.. > sbotta, balzando ancora più in alto, in una tettoia di un negozio, ad appena un paio di metri da lui. Tenterebbe di afferrare il nuovo appoggio con le mani, per poi sollevarsi su, spingendo con i bicipiti per elvarsi ancora più in alto. Da quella posizione, potrebbe avere la perfetta vista della parata e non solo. Tra la folla, potrebbe notare una chioma bionda che si fa spazio tra la gente che gli fa da ostacolo: lo vede muovere le labbra, ma, ovviamente, non lo sente. < EHI HANZOOOOOOO!!!! > mano manca che si porta a cono dinnanzi la bocca, quasi volesse far da megafono, mentre con la destra sventola alto in modo da provare a farsi vedere. < OHIIIIIII!!! > ci riprova, ma dubita che lo possa sentire dato che, adesso, l'annunciatore dichiara il punto di arrivo della parata: la piazza, li ove a suo dire dovrebbe incontrarsi con l'Hokage. < Uhm.. devo trovare un punto di osservazione migliore... > si guarda in giro, scrutando il percorso dinnanzi a se in modo da portarsi avanti con il lavoro: cerca un appiglio, un qualcosa che possa permettergli di andare avanti da quella posizione sopraelevata. E' nigga lui, deve fare la differenza a tutti i costi. [Equip On] La voce della folla è così alta che Henka difficilmente potrebbe farsi sentire, ma chissà! la gente si riversa lungo la piazza, il centro viene lasciato sgombro e chi può occupa anche i tetti delle case. Viene passato un megafono, portato su un palco dove si trova il daimyo ed i consiglieri. Il daimyo alla fine arriva, la famiglia cammina composta e cerimoniale verso l'Hokage e con questo si cambiano un saluto formale, un inchino rispettoso l'uni verso l'altro. Un boato insorge dalla folla, contenta per il gesto...ed infine, il daimyo prende parola. <benvenuto, benvenuti a tutti...sono felice di potervi conoscere finalmente, tutti voi, anche se voi probabilmente conoscete me> ironizza lui per poi occuparsi della cerimonia <oggi..apro la golden week con gioia, onore, di trovarmi qui in questo meraviglioso villaggio, porgendo i miei saluti al vostro o meglio, il nostro Kage...un regalo insomma che la magione degli hokage possa preservare nel tempo> Insomma un regalo regale dalla figura regale. Quindi arrivano, dei servi che appoggiano per terra al centro della piazza un enorme rotolo che viene srotolato e aperto mostrando dei sigilli sopra. <ecco, ora a breve vi saranno lasciati tre simboli per glorificare e segnare la nostra imperitura alleanza: un gioiello meraviglioso fatto di giada purissima e grande come un uomo. Incenso pregiato e raro, infine ultimo ma non ultimo...sarà una sorpresa> Quindi ecco che i servi si preparano, poggiano le mani al suolo e puff..una immensa nuvola di fumo bianco si palesa. Grande quanto la piazza. La nuvola si dissipa lentamente, ma si dissipa iniziando a mostrare nuove immagini. Dapprima....non si vede molto, qualcosa è a terra, qualcosa di grosso, si era parlato del gioiello di giada grande come un uomo no? ma i colori si fanno più vividi e qualcosa a terra cola: rosso cremisi, sanguigno, quasi ribollendo. Poi un urlo, spaventato unito ad altri più sconcertati ed ecco cosa c'è nascosto all'interno di quel rotolo. Tre corpi, la loro testa mozzata e sostituita con delle teste di volpi. I corpi, qualcuno forse li riconoscerà dalle divise che indossano, sono di tre anbu di Konoha. Sotto ognuno di esso c'è scritto un titolo differente: "Hokage" al centro, "daimyo" a destra e "Anbu" a sinistra. Sul rotolo in più viene lasciato questo messaggio "Non vi possono proteggere" e sotto i simboli di Iwa e Kumo. Presto, quanto prima viene impartito un ordine e le persone che erano a protezione dell'hokage si mobilitano così come la polizia a fare da barriera alla folla. <signori non vi preoccupate è solo uno scherzo, mantenete la calma!> rispondono in modo autoritari anche se alcuni tra le persone decidono di andare via in ogni caso "non si sa mai...non dopo quello che è successo alla magione" afferma qualcuno nella folla "si...ti capisco, le mie finestre sono esplose dalla pressione, mia figlia si è ferita con le schegge di vetro...sta bene ma....non voglio che succeda mai più> [end scroll fato continuate se volete]
[Centro ♣ Strada] Giuste le rimostranze del piccoletto dai capelli celesti e splendenti, peccato che anche lui sia lì e non a caso <…Se non ti interessi mai a nulla diventerai una pianta grassa…poi dobbiamo anche metterti in un vaso estremoooOOooo>, si sta già immaginando il parigrado di un ben verde brillante con tanto di spine <Ti lamenteresti in modo estremoooOOoo anche se fossi una piantina…>, giusta puntualizzazione riguardo chi non sembra mai contento di nulla. Non può esimersi dal rispondere <…Perché sono curioso di sapere com’è fatto…> decisamente vaga come risposta ma, in fin dei conti, la curiosità può scaturire per ciò che agli occhi degli altri appare futile. Il genin del clan Nara sembra voler asseconda il volere del biondino, probabilmente vi è anche altro sotto <Kotaroooo…>, lo chiama con una forte cantilena mentre il paso verrebbe accelerato per giungere vero la presunta meta di raccolta <Non è che e anche tu curioso e non vuoi ammetterlo?!> ed il castello è già tato ben eretto in aria <EstremooooOOooo>, convincendosi da solo che quanto sta dicendo corrisponde a verità. Il fiume di persone giunge sin verso la piazza e lui, memore della sua precedente affermazione fornirebbe qualche elemento in più al Genin <Dovrò farti vedere una cosa veramente estremaaa…oltre che a raccontarti cosa è successo…>, un momento molto importante e felice, la sua iniziazione al clan, pare voglia condividerlo con Kotaro. Per quanto la gioia ed il gaudio siano palpabili, l’atmosfera si a sempre densa di eventi. Onori per gli ospiti e per chi giunge da lontano, doni, parole ben pensate e cordiali. Tutto farebbe pensare al meglio peccato che nel momento di svelare un mirabolante dono…bhe, la situazione è ben più cruda di quella che ci si doveva aspettare. La voce di spezza in gola, come bloccata da un grumo di tristezza. Per quanto possa essere uno scherzo tutto ciò lo lascia di stucco <Ma…ma quello non è il dono estremoooOOOoo…>, volgendo lo sguardo sul genin poco distante da lui <…Non va bene….vero?>, cerca conforto, forse una conferma di quello che li sta passando per la testa <…Pensi che termini qui…?>, per quanto ci siano molteplici interpretazioni di quest’ultimo quesito <Della pace…>, ecco a cosa si riferisce, una cosa a cui tiene molto e che i suoi genitori gli hanno da sempre insegnato che è da preservare. Non ci sono più parole. [Equip On] [Centro - Strada] Si rimette al volere altrui, assecondandone il fare in ogni sua volontà, cosi che per il futuro tutto ciò possa essere ritorto contro al biondino. Infondo l'estremo sforzo che ora gli tocca fare dovrà, in qualche modo, essere ripagato. <..Sei veramente una rottura, cosi come tutta questa parata che finirà in un nulla di fatto..> Brontola come sempre, seppur in cuor suo un fondo di verità assoluta nelle proprie parole egli lo esprime. E cosi, sfilando fra i presenti, scivolando fra i corpi d'adulti ed adolescenti, ecco che dovrebbe giungere sin nella piazza tanto desiderata dall'Aburame, seppur la testa gli stia letteralmente scoppiando a forza di sentirne la voce. <...> Inoltre, come se già tutto ciò non fosse sufficiente, ecco che a prender le redini della situazione non sarebbe altri che il Daimyo in persona. <..Aaaah..> Sospira, socchiudendo le palpebre quasi in cerca di riposo dovuto e meritato, ma quando vengon menzionati doni e quant'altro, pare ovvio che una sbirciatina debba comunque esser data. Le ambrate farebbero cosi capolino nuovamente, focalizzandosi su quell'enorme rotolo all'interno del quale dovrebbero esservi sigillati i regali portati direttamente all'Hokage. <...> Ed in un batter di ciglia, ecco lo sbuffo di fumo comparir da nulla lasciando che al suo interno possano man mano prender vita i...<..Ma cosa..> Sobbalza, il cuor in petto accelera ed il trio di corpi ivi presenti, senza testa e con il capo di una volpe in sostituzione, divengono immediatamente l'attrazione principale. <..Tutto ciò non può essere uno scherzo..> Sentenzia serioso, senza dar minimamente retta alle voci che paion circolare nell'immediato. <..Quei simboli non sono messi li per caso...Ne sono certo..> Non può essere smosso da quel pensiero. <..Qualcosa stà cambiando Hanzo ed ora è meglio andarsene da qui..Il tutto si è rivelato solo una gran seccatura..> La preoccupazione lo attanaglia, seppur non possa di certo darlo a vedere, limitandosi a svicolare fra i presenti con passo svelato, distaccandosi dai compagni per finir inghiottito dalla notte.[End] [Centro - Strada] < Oooplà... Oplà.. > come un ranocchio, salterebbe da tettoia in tettoia, superando in altezza la fiumana di gente, fino ad arrivare alla piazza, lì ove si tiene l'incontro tra l'hokage ed il daimyo. La folla impazzisce, per poi zittirsi mentre il capo del villaggio della Foglia prende la parola, inaugurando la golden week con un dono. Ebbene si, un piccolo presente nei confronti del daimyo, segno di alleanza e di amicizia. Un enorme rotolo viene aperto, lasciato schivolare sulla superficie della piazza, contenente tre kaji che, a suo dire, dovrebbero contenere il dono. < Wow, che bello! > felice, entusiasta, tanto che il sorriso quasi gli taglierebbe il volto in due: peccato che quello che vedrà sarà qualcosa di veramente terribile, qualcosa che un bambino, sebben del ghetto (?), non dovrebbe mai vedere. L'enorme nuvola rilasciata dall'attivazione del fuda ora va diradandosi, ma non vi sarebbe nessuna gemma, come preannunciato poco prima: tre cadaveri con testa di volpe, con tanto di nome scritto. < Ma che cazz... > fa un passo indietro, falso a dirla tutta dato che si sbilancia all'indietro cadendo dalla pensilina. [ TONF ] Mentre tutta la piazza impazzisce e cerca di scappare, lui cade in un carretto contenente paglia da destinare alle mucche che, fortunatamente, attutisce la caduta. < Ohi ohi... > quasi si dimentica dell'accaduto. < Ma che cazz... > ecco, se ne ricorda, per questo scenderebbe dal carretto, dirigendosi verso i due compagni d'accademia, Hanzo ed il simpaticissimo Kotaro (?). < Ohi brothers... > si, fratelli, come no < Qualcuno mi sa che non si è regolato.. > braccia conserte, aria da teppistello di strada che indica con il mento la zona d'interesse, curioso di sapere la loro opinione. Ma una cosa vera l'ha detta: qualcuno non si è regolato, per niente. [Centro ♣ Strada] Quelle teste mozzate, la follia e il caos che si genera. Non vi è modo di bloccare quella macchina che ta spingendo a tutto gas, non vi è freno che posa trattenere la olla caduta nel panico, per lo più che il modo con cui sono stati presentati quei cadaveri, nello stupore e nell’incredulità generale. Kotaro, una volta tanto sa quando è il tempo di defilarsi, lo voleva fare prima convinto come non mai che tutto ciò fossa una perdita di tempo. In effetti non si hanno gli effetti ed i risultati sperati, ma è giusto che anche loro abbiano visto <Penso che non sia stata una perdita di tempo…>, quella doccia fredda l’ha decisamente ridestato dal frenetico desiderio di poter vedere e sentire tutto non volendosi perdere nulla delle cerimonia. Un profondo respiro, le narici si dilatano come sconsolato <…Qualcosa cambierà…> e lo dice con la voce flebile di chi non riesce ad accettare che si possa cadere in questo modo nello sconforto. Lo stesso nero, dopo acrobazie funamboliche e cadute nei carretti si avvicina al duo. L’Aburame volgerebbe lo sguardo vero questi <…Hanno esagerato in modo estremoooOOooo> ma si percepirebbe una nota amara in tutto ciò. Sempre con l’occhietto destro su Henka <Abbiamo visto abbastanza…andiamo…> seguendo con decisione il passo di Kotaro che li precederebbe di poco. [EnD] [Centro - Strada] Quindi per loro è meglio andare. Solitamente i bianchi hanno fiuto per le situazioni di pericolo, quindi meglio ascoltarli (?). < Già, forse è meglio.. > direbbe il piccoletto che, seguendo i due compari, comincerebbe la ritirata, allontanandosi da quell'orrendo spettacolo. Passo deciso, braccia conserte, ed ecco che la piccola bestiolina si volatizzerebbe dalla zona, abbandonando anche il gruppetto dei ragazzi del ghetto che erano con lui: meglio non farsi vedere insieme a loro, dopotutto, un gruppetto di ragazzi di colore genera sempre qualche sospetto (?).