Giocata del 14/06/2017 dalle 15:26 alle 18:21 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
[Centro -> Chiosco Ichiraku] È una bellissima giornata estiva… e invece no, perché il cielo ha deciso di scatenare una tempesta di pioggia sopra la città di Konoha. C’era da aspettarselo ovviamente, proprio quando la quindicenne poteva godere di un pomeriggio di assoluto riposo dai suoi vari doveri, ecco che il tempo ha deciso di giocarle questo scherzetto. È appena uscita dall’ospedale, dopo essere stata a trovare la madre malata, e si è subito diretta per le vie del villaggio. Sospira amareggiata, ma con quella sua espressione sempre un po’ buffa, mentre cammina lentamente per le strade del centro. Una camminata veloce, bisognosa di trovare un posto nel quale ripararsi dalla pioggia e magari mettere qualcosa nello stomaco. Indossa un kimono corto di un colore viola chiaro e smanicato, dai bordi di un viola invece più scuro. In vita è stretto da una fascia che richiama il colore dei bordi e si lega dietro alla schiena in un piccolo e morbido fiocco. Sulla schiena, a livello infra scapolare, e sul davanti in alto a destra, vi è il simbolo del suo clan Akimichi. Simbolo che ora si sente un po’ più degna di portare dopo che ha concluso i suoi allenamenti. Al di sotto del kimono le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni lunghi e morbidi, decisamente freschi, i quali si stringono alle caviglie e mostrano un colore viola chiaro, che richiama quello del kimono. Ai piedi invece delle scarpe nere simili a ballerine. Alla coscia destra vi è il porta kunai e shuriken, mentre in vita il porta oggetti, in entrambi vi è il poco equipaggiamento e le poche armi di cui dispone. Il copri fronte di Konoha è legato in fronte, ben visibile, contornato da qualche corto ciuffo rosso. I rossi capelli infatti sono tenuti corti, ondulati e ribelli, sembrano non seguire nessun ordine, quindi non perde nemmeno tempo a pettinarli al mattino. Gli occhi viola della ragazza sono invece intenti a ricercare un qualche chiosco, anche se in realtà il proprio stomaco ha già deciso di dirigersi verso l’Ichiraku… sente già l’acquolina in bocca se solo pensa a quel buon ramen. L’espressione si fa quindi più sorridente e felice… le piace mangiare e anche tanto, ma nonostante questo gode di un ottimo metabolismo che le regala un fisico piuttosto nella norma, né troppo magro, né troppo in carne, risultando decisamente proporzionata, forse solo un po’ più bassa rispetto alla media delle quindicenni. Ovviamente al collo porta il ciondolo che le ha lasciato suo padre prima di scappare dal villaggio, un ciondolo rotondo con sopra disegnato un albero rosso e stilizzato su sfondo azzurro. Lo porta sempre con sé, come porta fortuna, come unico legame rimasto col genitore traditore… e dire che viene allontanata e denigrata dalla maggior parte del clan proprio per colpa di suo padre, ma lei continua a preservare quel ricordo gelosamente. Comunque sia nella mano destra sorregge un ombrello azzurro, per ripararsi dalla pioggia, e finalmente sembrerebbe arrivare davanti al chioso di Ichiraku. <Ah! Finalmente!> il sorriso solare si allarga e lo stomaco che può che fare a meno di brontolare insistentemente, provocando in lei una certa vergogna. Chiuderebbe l’ombrello prima di fare il suo ingresso nel chiosco, tenendolo poi basso con la mano destra e bagnandosi giusto un poco prima di entrare all’asciutto. <Buongiorno!> esclamerebbe gentile e solare, come sempre, rivolta al proprietario e cuoco. Il tono è alto, ma non fastidioso, dato che cerca sempre di non arrecare seccature a nessuno. Rimarrebbe per un attimo in piedi, immobile, facendo vagare il suo sguardo alla ricerca di un posto vuoto… magari proprio uno sgabello situato al bancone, perché no? [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale] La pioggia accompagna questa tranquilla giornata estiva, cosa che un po' riflette l'animo del giovane Senjuu. A dire la verità, però, bisogna dire che non è esattamente triste il ragazzo, più che altro è un po' dolorante. Perchè? Semplice... La madre. Eh, non ha proprio vita facile il ragazzo a casa, questo è poco ma sicuro. Il fatto è che si trova a dover sopportare una madre che caratterialmente è letteralmente il suo opposto. Lei è una ninja di quelle un po' "perfezioniste" ad esempio, mentre a lui frega si e no andare all' accademia. Per di più, mentre lui ha il suo carattere tranquillo e per i fatti propri, lei è una di quelle che sprizza energia da tutti i pori. Ma comunque non s'è ancora spiegato il motivo del dolore. Allora, come premessa c'è da dire che un po' il giovane dai capelli lunghi e i lineamenti femminili se l'è cercata. Doveva andare a prendere il latte qualche giorno fa e non l'ha fatto. Oggi doveva andare a ritirare una cosa, ma è rimasto tutto il giorno su un ramo a leggere i suoi fumetti (cose per ragazzi... Hem... No comment (?)), fin quando la mamma non se n'è accorta. La cosa brutta in tutto ciò è che, purtroppo per lui, la bastonata che gli è arrivata era fin troppo "realistica". Infatti non conviene mai fare arrabbiare una madre che può trovare fin troppo facilmente un bel pezzo di legno (non necessariamente una scopa) per rimetterti in riga. Quindi, eccolo che cammina per il centro, fregandosi delle gocce che gli bagnano i vestiti ed i capelli, con un grandissimo bernoccolo in testa. A dire la verità ha anche un po' la guancia destra arrossata, visto che c'ha sbattuto, cercando di evitare l'altro colpo che gli è stato dato come lezione. Infatti, nel suo disperato tentativo di fuga, aveva provato ad evitare l'ira della madre, scartando ed abbassando la testa il più possibile per fuggire dalla zona del suo clan, ma visto che è parecchio goffo s'è ritrovato con i piedi incrociati mentre scartava da una parte all' altra, finendo quindi carponi con la faccia per terra. Anche la beffa insomma, oltre alla mazzata, visto che l'unico commento che ha ricevuto è stato "Neanche capace di scappare! Che figlio... Niente paghetta per due settimane!". Insomma, tutto ok. Indossa dei pantaloncini lunghi che sono la parte inferiore di una tuta nera. Sopra invece una maglietta a maniche corte bianca, con disegnato sulla schiena il simbolo del proprio clan. Questa mette molto in risalto i suoi lineamenti, dagli occhi ai capelli. In mano tiene il proprio piccolo porta monete, mentre tenta di contare i pochi spiccioli che gli restano. Ah... Ha bisogno di qualcosa che possa tirarlo su, un buon ramen ad esempio. E c'è solo un posto dove prenderlo. Sposterebbe una delle tendine quindi, in modo di poter prendere posto davanti al bancone di Ichiraku. <Ciao...> Direbbe in tono non del tutto allegro. ATTENDERE ESITO.
Siamo in totale periodo GOLDEN WEEK! Organizzato dal Signore Feudale per via della nascita del sesto figlio e per migliorare l'unione tra i Villaggi, il Villaggio del Fuoco è ancora in festa. Si possono notare festoni appesi dovunque lungo il Centro cittadino soprattutto, laddove son presenti tra l'altro Yona e Hachiman. Si sono appena incontrate, ma ciò non toglie che tutt'attorno vi sia abbastanza folla. Non troppa, essendo ancora nel primo pomeriggio. Ma vi sono alcuni bambini che scorrazzano qui e lì, in particolar modo un quartetto, formato da tre ragazzini - all'incirca una decina d'anni l'uno - e una ragazzina della stessa età in testa al gruppo. Contro il petto, vestita soltanto d'un abito bianco sporco in alcuni punti di polvere e terriccio - evidentemente, stanno giocando da un po' in giro e non si crucciano di questi problemi - ha un sacchetto marroncino, pieno di non si sa che cosa. I tre bambini dietro, al contempo, aperti a ventaglio - correndo lungo il tragitto centrale - portano con loro altre buste, il cui contenuto, a loro volta, non è specificato. Corrono a perdifiato. La ragazzina ha i capelli arancioni raccolti in due codine, mentre gli altri tre hanno rispettivamente: capelli verdi con cappello nero ( a sinistra ), capelli neri con lentiggini sul volto ( centrale ), e capelli neri con cicatrice sotto l'occhio sinistro ( a destra ). Solo quello coi capelli verdi ha anche una mazza metallica che mantiene nella dritta mentre corre a perdifiato. < E TOGLIETEVI! > Sbraita quest'ultimo, col rischio di colpire al fianco sinistro [ HACHIMAN ]. La ragazzina invece va dritta per dritta contro [ YONA ], sfiorandole - con una bella botta - il braccio sinistro. < AHIA! > Urla, sì, ma cerca di proseguire la corsa a meno che non vengano fermati da qualcuno. La gente si gira a guardarli incuriositi, ma senza proferir verbo, non adesso. [ Chiusa - 20 minuti ( 15.59 ) - Turnazioni Libere ]
E ti pareva che la sfiga non lo seguisse anche fuori di casa, ma tu guarda. E pensare che lui si voleva leggere solamente i suoi fumetti... Dopo aver preso una piccola porzione di ramen (perchè una più grande non può permettersela), per finire poi con il trovare un bel posto dove poter fare un riposino fino all' ora di cena(? Ma gli conviene oggi tornar a casa? Forse conviene andare a cena da qualche parente?!). Ma vabbè, questi piani forse non s'hanno da fare, molto probabilmente. Infatti, il bambino armato di una mazza, per poco non sembrerebbe accoppare il povero senjuu, andando a colpirlo al fianco. Cercherebbe di schivarlo, avendo quei marmocchi attirato tra l'altro anche la sua attenzione, visto il chiasso che stanno facendo. Forse però questa è una benedizione del destino (?), magari qualche buona stella vuole permettergli di sfogarsi contro dei bambini più piccoli. Dopotutto è quello che fanno gli adulti no? Cioè la madre se la prende con lui, lui non ha fratelli o sorelle più piccoli, ergo può prendersela contro bambini che sembrano avere quattro o cinque anni meno di lui (?). In realtà non penso che questa filosofia sia molto corretta, anzi direi proprio di no, ma vabbè, dettagli. Scuote la testa, facendo svolazzare i propri capelli da sinistra a destra, neanche fosse una idol. Eh, un po' di scena va fatta (?! Che poi è un maschio oh, wtf!). <Attento a dove metti i piedi bimbo! Oppure quella mazza ti finisce in testa!> Gli dice con tono un po' severo e serio, come se lo stesse sgridando, quasi che si sente negli stessi panni di un adulto. Ma alla fine fa un piccolo sorriso gentile, perchè in fondo è buono (?), o magari perchè è affetto da doppia personalità, chi lo sa, o forse sta solo cercando di confondere l'altro e anche me (?). Ma vabbè, continuerebbe a fissare quel gruppetto per un po', giusto per assicurarsi che non combinino guai e che spariscano velocemente dalla circolazione, così da non farlo sentire più responsabile per loro in qualche modo (è pur sempre un senjuu e fin da piccolo è stato indottrinato dell' importanza del villaggio, del dovere di difenderlo di ogni membro del clan, di badare su di esso, eccetera eccetera eccetera), in modo che possa tornare tranquillamente al suo dovere, ovvero il perfetto non far nulla mentre si gusta una bella ciotola (piccola) di ramen. Ma chissà, tutto può succedere, l'unica cosa certo è che non s'è per nulla accorto di Yona, cioè, ha visto la sua presenza, ma nulla di più, visto che ne la riconosce ne altro. [Chiosco] Non appena messi i propri occhi affamati sul davanti del chiosco, qualcosa di anomalo sopraggiunge alle sue orecchie… manca qualcosa, c’è qualcosa di strano intorno a lei. I suoni e i rumori si sono fatti decisamente più nitidi e quello che manca sembra proprio essere il suono della pioggia che fino a qualche secondo fa infestava le sue orecchie. Lentamente, trovandosi ancora vicino all’ingresso del chiosco, si volterebbe all’indietro. Un movimento lento, voluto, mentre l’espressione andrebbe a corrucciarsi nel constatare che non appena ha messo piede nel locale il temporale sia finito. <Che? Mi prendi in giro?> lo sguardo è decisamente rivolto verso il cielo, magari verso qualche Kami, mentre ora il viso si imbroncia, gonfiando anche le guance in un’espressione alquanto buffa nonostante voglia sembrare irritata dalla situazione. Stato d’animo che passa nel giro di qualche istante, dato che ora andrebbe a sospirare arresa. Poco male, almeno non si farà il viaggio di ritorno sotto la pioggia, meglio trovare il lato positivo. Ma prima di muoversi verso l’interno del chiosco, una voce di un ragazzo appena giunto, e sconosciuto all’Akimichi, arriva alla sua attenzione. Un semplice saluto, poco vivace, ma la ragazza si volterebbe verso di lui sorridendogli, cortese ed educata. <Buongiorno anche a te.> il tono questa volta si ridimensiona, non alto come prima, ma abbastanza da essere sentita. Tuttavia le sorprese non sono finite qui, la ragazza infatti si perderebbe per qualche secondo a guardarsi intorno, mentre il ragazzo entra nel locale, puntando i suoi occhi sui festoni… fortunatamente la pioggia ha permesso all’atmosfera di farsi decisamente migliore per una settimana di festeggiamenti come quella. In avvicinamento lungo la strada, però, vi sono quattro ragazzini, sulla decina d’anni. Tre maschi e una femmina che corrono come dei forsennati tutti sporchi e recanti ognuno in mano un sacchettino marrone ignoto. Una ragazza dai capelli arancioni raccolti in due codini, alla sua sinistra un ragazzino coi capelli verdi e cappello con… una mazza di metallo in mano? Seriamente? Al centro della formazione invece uno con occhiali e lentiggini e alla destra della ragazzina, un maschio con una cicatrice sotto l’occhio. Corrono velocemente, come se stessero scappando da qualcuno o qualcosa, tanto che uno del gruppo urla per farsi strada e la ragazzina, nella foga della sua corsa, finisce contro la giovane Akimichi, prendendole in pieno il braccio sinistro. <Ehi!> non se l’aspettava, è completamente sorpresa, ma sembra che stia succedendo qualcosa alla fin fine e lei vuole vederci chiaro. Anche perché se sono in pericolo qualcuno deve fare qualcosa… cercherebbe quindi di reagire prontamente non appena la ragazzina le viene addosso, prendendola dentro. Ruoterebbe il busto nella direzione della ragazzina, flettendo appena le gambe sia per meglio avvicinarsi alla figura della giovanissima, sia per mantenere un certo equilibrio grazie al baricentro abbassato. Ecco quindi che, essendosi voltata verso la ragazzina, cercherebbe di allungare entrambe le mani per afferrare il braccio della piccola. Una presa che vorrebbe essere forte e decisa, ma non da farle male. Non vuole fargliene dopo tutto. <Che succede? Perché tutto questo chiasso, vi è successo qualcosa?> domanderebbe se fosse riuscita ad afferrarla. Il tono lievemente preoccupato e forse sta anche andando nel panico… e se qualcuno li stesse inseguendo? Gli occhi si muoverebbe veloci alla ricerca di un probabile assalitore. [Tentativo di fermare la ragazzina][Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale] "Cercherebbe di schivarlo" non è sufficiente per garantire una corretta esecuzione di una probabile difesa. Non che questa avesse per forza bisogno di definirsi tale, ma in altri contesti un bel lividone non gliel'avrebbe tolto nessuno. Alla fin fine, la mazza sfiora il braccio, causandogli/le fastidio e un piccolo rossore che passerà nel giro di poco. Yona, invece, agisce in modo migliore rispetto al/alla compagno/a, riuscendo nel di lei intento di prendere la ragazzina dal braccio. < Oh! L-Lasciami! > Balbetta, mentre le sfugge di mano il sacchetto che cade al suolo. Da questo cadrebbero delle mele, per un totale di cinque: tre verdi e due rosse. < VISTO COS'HAI COMBINATO!? > Il tono è alto, quasi urla per davvero, ma ai lati degli occhi si formano due lacrimoni grossi quanto quelle stesse mele. Gli occhi marroncini si focalizzano, languidi, in quelli della Akimichi, con il labbruccio inferiore che tremula e viene spinto verso l'esterno. I tre compagni circondano in men che non si dica sia Yona che Hachiman, tutte e due non molto distanti l'una dall'altra né dal chiosco. < Lascia andare la mia amica! > E' quello con la mazza in metallo che parla. Già viene brandita e con quest'ultima in mano, inizia ad agitarla davanti al naso di Hachiman. < Ti faccio più male di prima se la tua amica non lascia andare la mia! > Nell'altra mano, invece, ha un sacchetto bianco, con quelli che possono sembrare panini se si guardasse meglio. I tre ragazzini sono ad un metro scarso sia dalla Senjuu che dalla Akimichi. < Un signore ci sta inseguendo! Lo abbiamo seminato, ma tra poco ci raggiungerà. > A rispondere è quello con la cicatrice sotto l'occhio sinistro, più preoccupato degli altri due e anch'egli prossimo al pianto. Si stringe il sacchetto al petto, più forte e tremula. Semnbra veramente spaventato e lancia rapide occhiate oltre le spalle delle due. Il terzo, invece, quello con le lentiggini, si preoccupa soltanto di scaccolarsi il naso con la mancina (?). < OH, QUESTA QUA DOVEVATE PROPRIO VEDERLA! > E la lancia verso.. Yona. Così, a casaccio, perché ci piace fare così! Si dirige con sostenuta velocità proprio contro la guancia della Akimichi. < PUAHAHAHAHAHAH!! > Sempre lo stesso che ride, indicandola. Che bella giornata! Le persone riprendono la loro normale routine, non dando più tanto retta alle due. [ Chiusa - Turni Liberi - 20 minuti ( 16.33 ) ]
[Chiosco esterno] Se poi i ragazzini stanno solo giocando, tanto meglio, ma essendo una settimana particolare loro devono prestare massima attenzione a tutto, così ha detto l’Hokage alla fin fine, no? Inoltre c’è quella mazza metallica che proprio non le sembra un gioco sicuro per dei bambini, tutto qui. Insomma, dovrebbe essere ristabilito un po’ di ordine nelle cose che accadono intorno a lei dato che è già abbastanza confusionaria di suo. Forse potrebbe risultare solamente un po’ troppo paranoica, anzi, quasi sicuramente è così, certo come lo è il panico che le tinge leggermente lo sguardo. Tesa come una corda di violino, mentre la sua mente va a pensare a millemila scenari apocalittici. Riesce ad afferrare la ragazzina e il sacchetto le cade di mano facendo rotolare a terra delle mele. <Oh…> non dice altro sentendosi più in colpa che mai per quel suo gesto avventato ed ad aumentare quel sentimento vi è anche il faccino triste della piccola, con i suoi lacrimoni e il labbro tremulo. Il viso della rossa si fa colpevole e dispiaciuto, ma non lascerebbe ancora la piccola, dato che alle sue orecchie arrivano ben chiare le parole dei suoi amici. <Tranquilli, non voglio farle del male, volevo solo sapere cosa è successo. Mi dispiace di averti fatto cadere le mele.> il tono è sincero e pacato verso i bambini, insomma non sembrano pericolosi se non quello con la mazza. <Calmati e smettila di agitarla, potresti farti male o fare male a qualcuno e poi le conseguenze non sarebbero carine.> diciamocelo… colpire qualcuno con una mazza non regala conseguenze esaltanti per chi la brandisce. Vorrebbe solamente metterlo in guardia fino a quando non sente quelle esatte e successive parole. Un signore li sta inseguendo. La ragazza li osserverebbe, uno ad uno, per poi posare lo sguardo sui sacchetti e sulle mele cadute. <E perché un signore vi sta inseguendo?> incalza il ragazzino con la cicatrice sotto l’occhio, quello più spaventato e preoccupato. Il tono che usa è sempre dolce, per spronarlo a dire di più. Vuole a tutti costi sotterrare e dimenticare l’idea che abbiano rubato tutte quelle cose, non ci vuole nemmeno pensare. Eppure è un pensiero logico e spontaneo… purtroppo. <Se è successo qualcosa di grave vi potrei aiutare, okay? Ma dovete parlarmene.> ci prova, ancora, lei e la sua diplomazia, sperando di poter sinceramente esser di aiuto. La caccola… be, non la vede e non ci fa caso, probabilmente le arriverà sulla guancia scatenando in lei un senso di disgusto. <Ah! Che schifo! Non si fanno certe cose, ti piacerebbe se lo facessero a te?> e ora sembra una bambina anche lei, intenta a litigare con altri bambini. Un’espressione alterata ma allo stesso buffa quella che ora assume, mentre una sola mano andrebbe a lasciare la presa dal braccio della ragazzina per potersi pulire la guancia. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale] A dire la verità non pensava fosse un attacco da schivare quello, ma goffo com'è non se ne fa troppo una colpa. In fondo quei bambini stanno solo giocando, almeno dal punto di vista del ragazzo. Certo, farlo con una vera e propria arma non è del tutto una cosa geniale o che lui approverebbe, finendo anche per chiedersi se i loro genitori abbiano almeno in mente quello che stanno facendo queste quattro pesti. Una bella sgridata non gliela toglierebbe nessuno, questo è sicuro. Li vede accerchiarlo e fare quelle affermazioni che lo lasciano un po' indispettito. Capisce in parte la rabbia, è come si sente lui quando la madre lo rimprovera o cerca di buttargli i fumetti che definisce "spazzatura", guardando le mele per terra della bambina che sta per scoppiare a piangere. <Su... Perchè non vi calmate un po' e vi mangiate quelle belle mele? Basta pulirle un attimo e sono come nuove...!> Suggerisce con tranquillità, cercando di far rilassare gli animi. Certo, il fatto che un bambino lo stia minacciando con un' arma gli da effettivamente fastidio, ma questo non voglia dire che si meriti due schiaffi semplicemente per questo. Però, come si dice, fidarsi è bane, non fidarsi è meglio. Quindi, piegando il busto leggermente in avanti, in modo di poter così portare con esso anche il proprio baricentro e così sembrare più grande agli occhi di quel bambino, piegherebbe leggermente le gambe, formando due angoli ottusi con centro le ginocchia, in modo di poter caricare gli arti inferiori. Quindi, arrivando così a piantare i piedi con forza sul terreno, dopo aver fatto quel piccolo movimento, così da poter mantenere una posizione salda, andrebbe ad allungare in avanti il braccio sinistro. L'arto superiore, quindi, si alzerebbe, andando da una posizione iniziale, lungo il busto, a portarsi ad una posizione un po' più elevata. Non sa quanto sia più o meno alto il bambino, ma lui dovrebbe essere più alto, quindi non dovrebbe servirgli portare il braccio troppo in alto, diciamo ad altezza del proprio petto. Anche quest'arto sarebbe leggermente piegato sul gomito, così da non essere troppo rigido e pronto a scattare per compiere un altro movimento se necessario. Lo scopo principale del ragazzo sarebbe comunque di portare la propria mano su quella altrui, stando estremamente attento per non essere urtato nuovamente, in modo di poterla afferrare per bloccarne i movimenti, così da essere sicuro che quell' arma non possa fare danni. <Stai attento... Non si scherza con le armi...> Dice con un tono nuovamente un po' serio, come se fosse una ramanzina. Ma un dubbio lo prende. Perchè dovrebbero scappare da qualcuno? Sente l'altra ragazza che parla, ma a dire la verità è un po' preoccupato di un' altra cosa, tanto che lo stesso sguardo del ragazzo adesso diventerebbe un po' severo come la propria voce. <Non le avete mica rubate queste cose... Vero?!> Dice con quel tono da fratello maggiore un po' irritato e un po' arrabbiato. Qui qualcosa non gli sta tornando. Anche perchè, ad essere onesti, non vede la logica di un adulto che sprecherebbe tempo ad inseguire dei ragazzini.[tentativo di afferrare la mano armata del bambino] I dubbi di Hachiman sono normalissimi, chiunque ci sarebbe arrivato. < Ma che stai dicendo! Noi siamo degli onesti cittadini e non ruberemo mai qualcosa! > Esordisce la ragazzina con i lacrimoni che scendono lungo le guance e fissando in malo modo il Senjuu, mentre cerca di strattonare a più non posso il braccio, affinché la Akimichi la lasci finalmente andare. < Fammi raccogliere le mele! Dai. > Sbuffa sonoramente dalle labbra, gonfiando le guance. Il ragazzo con la mazza, invece, vede Hachiman avvicinarsi in sua direzione, nel tentativo di rapportarsi con quest'ultimo. < Ultimo avvertimento e poi giuro che lo faccio! Prova solo a sfiorarmi con quelle tue manacce, e ti colpisco! Ti faccio saltare i denti! > Seppur tali siano le minacce, il tono è quello di un marmocchio che ancora puzza di latte, che può anche non intimorire affatto coi propri modi di fare. < Tu sta zitta, invece! > Sempre lo stesso ragazzino dai capelli verdi. < Altrimenti faccio saltare i denti anche a te! > E la mazza viene nuovamente agitata in avanti, sfiorando Hachiman al volto, senza toccarlo neppure questa volta, ma rischiando sempre di più se resta a quella distanza. E ciò vuole che cerchi di afferrare il braccio del ragazzino con il proprio, nel tentativo di fermare il di lui attacco e la mazza che possiede. Invece, se due volte sono fallite, alla terza gli andrà di lusso: la mazza, tramite rotazione del polso del ragazzino dai capelli verdi, viaggia ad una discreta velocità [ Vel. 15 ], in direzione della di lui guancia. Non riuscirà ad avvedersene per tempo, ma può notare il movimento del braccio dato che il Senjuu ha serrato la mano attorno all'avambraccio altrui. [ Difesa EXTRA per Hachiman - Aziona solo LUI ][ Vi ricordo che non avete il Chakra impastato ][ 15 minuti ( 17.15 ) ]
Questo bambino, perchè alla fine è quello che è, sembra un po' troppo su di giri. Che stessero giocando ad essere dei ninja? Che si creda veramente qualcosa di tale? Bhè, almeno per lui, venendo anche da un clan abbastanza importante di Konoha ed avendo visto fin da bambino molto piccolo ninja andare e venire, gli è evidente che questi quattro non possano essere dei ninja, non avendo affatto una caratteristica di persone classificabili come tale. La prima cosa è che sono impulsivi e non pensano, la seconda è l'età che sembrano mostrare, la terza è come non sanno gestire assolutamente le emozioni e per finire, cosa non del tutto banale, è che non mostrano nessun segno di grado o di appartenenza a qualche clan specifico. Ergo, questi sono solo dei bambini maleducati, ed è l'unica conclusione logica a cui può arrivare. Se sono dei ninja, allora non ha senso paragonarsi a loro, ma avendo fatto queste conclusioni, bhè, anche se non ha il chakra impastato, non pensa proprio di poter essere più debole fisicamente di un bambino. Se quindi è riuscito ad afferrarlo, come sembrerebbe, anche se l'altro volesse colpirlo e anche se magari non potrebbe percepire l'attacco, essendo forse troppo veloce, senza alcun dubbio però dovrebbe poter percepire che il braccio/mano che sta stringendo, quindi i muscoli sotto di esso, vogliono compiere uno spostamento. E quindi, dopo essersi assicurato di star stringendo bene con la mano, in modo di avere una presa salda, irrigidendo i propri muscoli dell' arto sinistro, dal bicipite all' avambraccio, gli basterebbe opporre una resistenza rigida a quel movimento, una semplice sfida di forza, per vedere chi riesce a tirare più forte. Crede di poter vincere una sfida contro un bambino, poi vabbè, tutto può succedere, ma se tiene l'arto altrui a distanza, frapponendo tra se ed esso tutto il proprio braccio, allora dovrebbe essere al sicuro. <Bambino mi stai facendo perdere la pazienza...> Mormorerebbe adesso anche arrabbiato. [tentativo di irrigidimento dei muscoli delle braccia per impedire l'azione avversaria] E' vero che la forza del moccioso non è eccessiva, ma è pur sempre ancor più vero che Hachiman ha il Chakra SPENTO. Tutte le statistiche sono dimezzate, ergo velocità, forza, mente e tutto ciò che concerne l'utilizzo del proprio corpo. Irrigidendo i muscoli non riesce a fare granché. Anzi, l'unica cosa che riesce a compiere è quella di non farsi colpire in faccia, bensì sull'avambraccio, lasciandoci un bel lividone - tra qualche minuto - di quelli che si ricorderà per un bel po'. [ -15pv / Agilità/Forza/Resistenza braccio 20% in meno ]. Si sentirà il braccio intorpidito, poiché probabilmente ha beccato un nervo. Il ragazzino, alla fine, svicola dalla di lui presa e tenta d'allontanarsi, ritrovandosi accanto a quello che ha lanciato la caccola in faccia alla Akimichi. Quest'ultima, dal canto proprio, può fare ciò che maggiormente preferisce, rispetto ad Hachiman che proverà dolore al braccio colpito. I tre ragazzini si mettono vicini. I due più grandi - quello con la spranga di ferro e quello della caccola - sono a protezione del bambino con la cicatrice sotto l'occhio, più piccolo dei due. La bambina, invece, è ancora tenuta ferma dal braccio della Akimichi, ma nessuno dei tre risponde alle domande poste dalla Genin e dall'Allievo. < AVETE VISTO QUATTRO RAGAZZINI? TRE MASCHI E UNA FEMMINA! > Un uomo sbraita con un grembiule bianco macchiato in più punti di rosso e una ragazza - all'incirca trentenne al lato -. Né HACHIMAN né YONA possono vederli, ma possono sentire la loro voce. [ Chiusa - 20 minuti ( 17.50 ) - Turni liberi ]
Prossimo fato: ultimo.
[Chiosco esterno] Ed ecco che la voce del suo improvvisato compagno rende reali i suoi pensieri. Una semplice domanda su un probabile furto, e la ragazza sente come un tuffo al cuore. Perché dei bambini dovrebbero rubare? Manca loro qualcosa? Non sono stati educati come si deve? Che per loro sia stato un gioco o una necessità, c’è sicuramente bisogno di un intervento. Ascolta il dire della ragazzina, osservando le sue lacrime… insomma le sembra sincera, ma perché mai allora un uomo dovrebbe inseguirli. Domanda che viene posta. <Allora perché un uomo vi insegue? Se vi vuole fare del male voglio aiutarvi, ma se non mi dite come stanno le cose, come potete pretendere di essere ascoltati e creduti?> il tono rimane pacato, morbido nella direzione della piccola, mentre il dire del piccolo armato le impone di voltarsi verso di lui. <Se vi decideste a parlare con calma non ci sarebbe bisogno di usare questi toni e le minacce.> comunque sia è solo un dubbio che abbiano rubato, no? Ma anche se così non fosse, un uomo malintenzionato si metterebbe ad inseguire dei bambini nel mezzo di una folla? Non sarebbe logico ne conveniente, potrebbe essere fermato da chiunque. Quindi purtroppo il dubbio che abbiano realmente rubato quelle cose rimane e si fa sempre più pressante. <Te le faccio raccogliere, ma tu non scappare. Voglio solo aiutarvi, okay? Se non avete fatto nulla di male, non avete motivo di scappare da me. Non sono un nemico. E se lo avete fatto… a tutto c’è una soluzione, basta parlarne.> l’espressione rimane dolce, con un sorriso accennato, il tono serio, ma non severo, pacato. La lascerebbe quindi e si… alla fin fine quella non è altro che una prova. Ovviamente si metterebbe davanti a lei, almeno per impedirle una repentina fuga nel caso la rossa si sbagli a ritenerli innocenti. Se davvero non hanno fatto niente, comunque, non avrebbero motivo di scappare da qualcuno che vuole aiutarli. Nonostante tutto faccia pensare che abbiano rubato, non può comunque scartare a priori che un uomo possa inseguirli con cattive intenzioni. E se un uomo si sta avvicinando con determinati pensieri, come potrebbe lei mantenere la parola sul proteggerli se non dispone almeno del chakra. È tutto un enorme punto di domanda, potrebbero scappare tutti quanti e lei potrebbe far fuggire dei ladri perché deve impastare il chakra. Però se non lo impasta e l’uomo in arrivo è effettivamente pericoloso? Stringerebbe i denti e porterebbe le mani all’altezza dello sterno, intrecciando le dita in modo da formare il sigillo della Capra. Immaginerebbe il proprio corpo come una sagoma nera, attraversata dalla testa ai piedi da una linea immaginaria che lo suddividerebbe in due parti uguali. In seguito visualizzerebbe all’altezza della testa la prima sfera di energia, viola e statica, una sfera di energia psichica che racchiude in sé i suoi pensieri, le emozioni e il suo animo. In seguito cercherebbe di visualizzare la seconda sfera di energia, rossa ed anch’essa statica, all’altezza dell’addome. Questa sarebbe la sfera fisica, che racchiuderebbe tutte le energie puramente fisiche dell’Akimichi, quelle provenienti dalle cellule, dai muscoli, dalle ossa e dalle articolazioni. Se ci fosse riuscita tenterebbe di unire le due sfere all’altezza dello sterno, in un’unica sfera azzurra dal movimento rotatorio, ovvero il chakra. Energia che in seguito verrebbe distribuita per tutto il corpo attraverso i canali del chakra, fino ai punti di fuga. Lo sguardo ora si terrebbe fisso sulla ragazzina, tenendosi pronta ad intervenire nel caso decidesse di darsi alla fuga. Le dispiace, ma ci sono dei punti oscuri che devono essere chiariti, e non può rischiare di lasciarsi scappare dei probabili ladruncoli. L’altro ragazzo preso di mira dai bambini, invece, sembra voler cercare di tenere testa a quello armato… con scarso successo. Ed ecco che una voce si alza tra la folla, un uomo, che lei non riesce a vedere, ma ne percepirebbe le parole. Tre maschi e una femmina. Se si mette a gridare questo in mezzo alla folla, purtroppo, mi sa tanto che questi ragazzini sono davvero dei ladri. Oppure è solo uno stratagemma di un maniaco per farli passare per colpevoli e portarseli via. Quante menate per la giovane Akimichi! Un leggero sospiro viene emesso, triste per quella situazione… quei quattro passeranno dei guai probabilmente. Ma ora dovrebbe sentire forte il chakra dentro il proprio corpo, e si terrebbe pronta a scattare nel caso qualcuno faccia una pessima mossa… sia da parte dei bambini, che da parte dell’uomo che dovrebbe essere in avvicinamento. [Tentativo Impasto Chakra][Se Chakra: 20/20][Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale] Per quanto possa non piacergli, mettersi a combattere o scontrarsi con qualcuno di più forte di se è imbarazzante ma soprattutto stupido. Ed è evidente che questi bambini o siano dei ninja o qualcosa del genere, perchè sennò non vede ne capisce la logica di come un bambino così piccolo possa non solo reggere e manovrare un arma così pesante, visto il colpo che è stata capace di sferrare e il materiale di cui è fatta. Essere ridicolizzato è sempre una cosa brutta, senza ombra di dubbio, ma dargli troppo peso è ancora più stupido. Subisce il colpo e va a mordersi il labbro, incredulo di quanto sia successo. <Bhè... Sei più forte di me> Direbbe dopo essere stato costretto a lasciare l'altro. Gli da fastidio che dei bambini possano andare in giro per il villaggio a fare un po' come gli pare, tirare colpi alla gente senza che qualcuno faccia niente. Ma ad essere onesti non è effettivamente un ninja di questo villaggio, non ancora, quindi che facciano quello che gli pare. Spacchino tutto se vogliono, a lui non interessa. <Cercavo solo di farti capire che picchiare la gente per la strada non è un bel gesto... E quello che si fa poi si ottiene...> Dice sempre mordicchiandosi il labbro inferiore per il dolore. Si porta la mano del braccio non ferita sull' altro, in modo di provare a massaggiarsi il punto del corpo colpito. Ovviamente gli fa male, ma non può farci niente. è un po' come con la madre, questo mondo dove una persona più forte ha il diritto di imporsi su altri gli da proprio fastidio, ne riesce a capirne la logica. <Fate quello che vi pare... Non sarò certo io a dirvi quello che dovete fare... ne mi interessa...> DIrebbe cercando di voltarsi per andare a spostare nuovamente la tela del chiosco di Ichiraku. Vuole solo sedersi li, prendersi la propria dose di ramen, per di più piccola perchè non può permettersene altra, e poi andarsene. Già oggi gli hanno tolto la paghetta, ha ricevuto una ramanzina e una suonata a casa, una mazzata da un bambino che va in giro armato per strada, spera che la giornata sia finita... Sob. Non appena i quattro ragazzini sentono quella voce - a loro, apparentemente, familiare - sgranano gli occhi e quasi si irrigidiscono sul posto. Il bambino con la mazza serra il polso della bambina dai capelli arancioni. < ANDIAMO, VELOCI! > Tutti e quattro sono liberi dalle rispettive grinfie di Hachiman e Yona, quindi altrettanto liberi di correre via a gambe levate. Le mele restano lì a terra, tutte, tant'è che i due protagonisti potranno appropriarsene se vorranno o capire per quale motivo ne avessero. I due adulti che li cercano ora distano circa una ventina di metri dal luogo dell'accaduto. < Sono lì! > Esclama la donna, evidentemente dalla vista acuta come un'aquila, dirigendosi anch'essa di lì, assieme all'omaccione con il nome di un negozio sul dorso del grembiule: "Da Ichibugin! - La miglior Frutta del Paese del Fuoco!". Che abbiano davvero rubato da questo signore? Apparentemente, tutte le ipotesi e le informazioni portano proprio a questo increscioso crimine da parte dei ragazzini. Spetterà ai due decidere cosa fare, se approfondire la questione oppure farsi da parte e lasciar cadere qui la questione odierna. [ END ]