Raion e le crisi sotto la pioggia.

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20:20 Raion:
  [girone 4] Perché è fuori? perché si trova fuori con una bambina legata sul petto per smettere di farla piangere con un ombrello sulla testa e quest'altra che continua a strillare più forte che mai? forse è li per chiedere una mano, ha la faccia di un disperato in effetti, non a caso gli hanno lasciato delle monete per terra...che non ha raccolto, per più di un minuto sono rimaste li, poi se le intascate per andare a prendere qualcosa da mangiare mentre la bambina cercava di calmarsi. Ha scoperto che le piace la pioggia, che le piace l'acqua in particolare. Il bagnetto? offre una singolare e particolare momento di pace tra lei e lui. Quindi eccola li: vestita di tutto punto, protetta dall'acqua, lui con le sporte del latte in polvere sotto braccio e con la sinistra tiene l'ombrello continuando a canticchiare per la piccola. Ha avuto anche il suo primo regalo: una delle zie di Kusa, una di quelle che è stata minacciata di diventare arrosto da Yukio quella sera tanto lontana, la quale sapendo la notizia si è messa a ridacchiare e citandola ha detto espressamente "bhe, allora per qualcuno sono ancora gustosa", ha fatto un berrettino di lana rosa. Quindi ora la bambina ha un berretto coloratissimo di un orso rosa..lui l'adora lei lo sopporta e non cerca di sfilarlo è fantastico. Almeno non avrà paura di farla raffreddare...anche quando è costretto a portarsela dietro perché non sa a chi lasciarla. Si trova al momento al quarto girone, dove ha una casa sua e dove al momento si sta dirigendo Indosso ha degli abiti leggeri: una maglia a mezze maniche con lo scollo a v a righe blu con il bordo che dava l'idea di essere tirato e consumato, mentre alle gambe porta un paio di pantaloni jeans aderenti alla caviglia sul verde militare mentre porta delle scarpe basse. Con se alla cintura porta una tasca porta oggetti con il pass per certe aree, il portafoglio con i documenti e le chiavi di casa. <c'era una volta un gattino, che saliva sul camino..> canticchia mentre avanza <il camino si ribaaalta....oddio, povero gattino> l'ha capito ora che succede al gattino <...amore il gattino sta benissimo è....è....é arrivata la mamma gatta, che l'ha presa al volo! si..:> non ci sa fare...[ch on]

20:37 Jaster:
  [Quarto Girone] Nubi plumbee si stagliano a perdita d'occhio, riversando parte della loro essenza sottoforma di minute quanto fitte gocce d'acqua. Non s'odono tuoni, nessun lampo a ravvivare la forzata penombra. Solo un costante scroscio, animato dal picchiettare della pioggia sulle più svariati superfici dell'urbe Kusana. Per le vie del borgo aleggia un'aroma familiare, per chi è avvezzo fin dalla nascita. Ricordi di una terra ormai lontana, forse dimenticata. Il grigiume delle strade, pressapoco deserte, è di rado interrotto dalle luci di qualche negozio d'abbigliamento, o un ristorante dalla vistosa insegna, sapiente scelta di marketing. Abbastanza per scorgere un cespuglio di ciuffi rossi ribelli. Due vispi iridi smeraldine saettano qui e lì, riparate al di sotto di un'ombrello verdone dal manico cinto con la dritta. Si tratta di Jaster, interprete di una casuale quanto inopportuna passeggiata in solitaria. Veste un pantalone nero piuttosto largo e spiegazzato, culminante in un paio di stivaletti della medesima colorazione. Qualche elemento ninja ne decora la figura, dai porta kunai ai guanti, dai vambracci ai portaoggetti visibilmente pieni. Dettagli di poco conto, vista e considerata la totale mancanza di un indumento che copra il busto. Si, gira a petto nudo, mostrando quel fisico infantile ed asciutto, l'abbozzo di una discreta forma fisica. Schizza qui e lì, impattando con calcolata veemenza nelle pozzanghere più vistose, incurante delle conseguenze delle proprie azioni. Una danza giocosa che si protrae fino a pochi metri dall'albino e la sua bimba. Ne ode la storia, non potendo fare a meno di intervenire. <La mamma era una gatta ninja!> aggiunge, arrestando di sana pianta il proprio moto, frapponendosi tra l'altro e il suo itinerario. L'ombrello si inclina appena, assecondando il gesto del capo. La differenza di altezza con Raion è abbastanza, ma cerca comunque di ovviare al problema, ricercandone lo sguardo.

21:03 Raion:
  [girone 4] Ed improvvisamente l'aiuto arriva dal basso, non dall'alto, cioè anche dall'altro....wow è in un sandwich di attenzioni. Osserva jaster con gli occhi spalancati, non sapendo che cosa dire. Rimane con le labbra dischiuse non capendo a cosa si riferisse da subito ma poi <ah!!!!> annuisce capendo a che cosa si riferisse <Certo! è un gatta ninja! una fighissima! come la tua mamma, sai è quel tipo di gatta che non importa se c'è un cane più grosso di lei, lei è la padrona della strada, cane> inizia a muovere il collo come se fosse una ghetto girls. <sii!, sesso debole un corno, al diavolo i camini che si ribaltano, non avevano il permesso della gatta e poi, quando ha ripreso il gattino li ha strigliati per bene> ridacchia vedendola tranquillizzarsi, forse spiazzata dalla quantità di parole <siiii...esatto, gliela fatta vedere al camino> quindi muove le labbra e la lingua producendo un "tic tic tic" simile a quel suono che si fanno ai gatti ma con la lingua spinta contro i denti dando un suono differente. <principessa, ne vuoi ancora?> la sente pigolare pronta a riprendere a piangere mentre lui la culla saltellando sul posto senza staccare i piedi da terra <nuova storia..> guarda verso Jaster come per chiedere aiuto, dando un "grazie" silenzioso verso questo <vieni sotto l'ombrello se vuoi c'è spazio> afferma il gigante,per una volta senza occhiali, mostrando quegli occhi verdi brillanti e quel mento dove è presente una rada barba mentre i capelli sono leggermente scompigliati. [ch on]

21:12 Jaster:
  [Quarto Girone] Palleggia con lo sguardo tra l'uomo e la bambina, soffermandosi sui dettagli di quest'ultima, osservandone le reazioni. Pare aver trovato finalmente qualcuno più piccolo di lui, un'impresa ardua quando sei un nano all'inizio della pubertà. L'uomo coglie la palla al balzo, aggiungendo più e più particolari alla storiella della gatta ninja. La bambina pare apprezzare, seppure la crisi di pianto con relativi strilli da millemila decibel sia in agguato, dietro l'angolo. <Nuova storia? Io conosco un sacco di storie!> palesa senza tirarsi indietro da quell'improvvisata sfida. <Sono un ninja di graaaaande successo, anche se ho iniziato l'accademia da poco> rivela, un ghigno soddisfatto a ravvivargli il volto. <Un giorno diventerò famoso e tutti conosceranno il mio nome> sicuro di sé. La storia? <Il mio ombrello va bene, non sono mica un bambino, sai!> declina l'offerta, senza dare l'aria di essersela presa. No, nessuna storia.

21:26 Raion:
  [girone 4] <Oh..> afferma Raion compiendo un sorriso stanco ascoltando il ragazzino <io sono un sensei di successo della accademia...non si vedrà magari ora ma..shhh tesoro> la bambina è sempre li, il tempo di fermarsi un secondo e eccola che piange di nuovo. Sospira continuando ad ondeggiare e saltellare sul posto per confortarla. <comunque....come ti chiami studente e ninja di grande talento?> domanda il Seiun continuando a coccolarsi la bambina. <magari piangi così tanto perché hai fame>si domanda tra se e se non sapendo che fare con il suo cucciolo di umano. <mi dispiace hai ragione> afferma guardando il ragazzo negli occhi senza sorridere continuando a occuparsi della bambina la quale continua a mugugnare non troppo convinta di rimanere in silenzio. <sei un ninja, i bambini non sono ninja, forse ogni tanto i ninja sono dei bambini, tipo io> fa un cenno con la testa a se stesso <bhe, un grande bambino o un bambino grande, dipende dalle occasioni> è quasi malizioso nel dirlo ma Jaster è troppo piccolo per quel innuendo. <allora, hai una nuova storia?> [ch on]

21:40 Jaster:
  [Quarto Girone] L'uomo che gli si para dinanzi si qualifica come sensei di successo di niente di meno che l'Accademia ninja. Una notizia oltremodo gradita, accolta con un gran sorrisone smagliante. <Uh, non lo sapevo, non penso tu mi abbia mai fatto lezione...> afferma, soffermandosi nel valutare se il proprio pensiero sia o meno corretto. <Deve essere divertente> ammette, scorgendo l'insofferenza dell'infante sull'orlo di una crisi. <Forse se l'è fatta addosso!> prova a lanciarla lì, pronto a far valere la propria inesistente esperienza. Difficile percepire gli odori in maniera distinta, considerata la pioggia fitta. <Oh, io sono Jaster, Jaster del clan Yoton> non se lo fa ripetere due volte, accompagnando la presentazione con un semplice quanto subitaneo <tu?> non si perde in convenevoli o formalità, spontaneo e schietto come suo solito. <Si, sono un ninja, e sono grande> conferma, secco. <Per la storia...> temporeggia, agrottando le sopracciglia, assumendo d'un tratto un'aria pensierosa. <Non ne ho idea> come se non si fosse capito.

21:53 Raion:
  [girone 4] Raion ridacchia quando sente Jaster fare quella giusta affermazione, sollevando le spalle <oh, si, sono in maternità, mi sono ritrovato incinto e non lo sapevo> Ma cosa saprà mai Jaster? è un bambino che non sa neppure cosa siano i fiori e le api..e non lo dovrà sapere almeno fino al 18 anni. Sbatte gli occhi e abbassa il capo per capire se ha qualche odore strano o no...per fortuna non è così <no, per fortuna no> la cacca aliena venuta dall'oltre mondo non lo sta attaccando...ancora. <Yoton? oh> annuisce <conoscevo uno Yoton, Yurashin ma è da una vita che non lo vedo> e sinceramente ha parlato così poco con lui che non sente più di tanto la sua mancanza. <puoi chiamarmi il signor Raion, o anche sono Raion o Raion sensei, ho una grande scelta di nomi, alcuni mi chiamano anche nonno> già..un tempo, un tempo una persona a lui caro lo chiamava vecchio o nonno, quanto gli manca. La storia per ora non arriva e la bambina ritorna a piangere. <la costruiamo insieme allora....C'era una volta un panda, al panda piaceva il bamboo, ma un bel giorno...un...un delfino gli ha rubato il bamboo...> guarda Jaster chiedendogli di continuare lui la storia che già di per se è assurda di suo. [ch on]

22:06 Jaster:
  [Quarto Girone] Stanzia ancora lì, picchetto d'eccezione. Rilassa la muscolatura degli arti inferiori, tradendo delle impercettibili movenze con un paio di scricchiolii ossei. <In maternità?!> la mascella cede alla gravità, spalancandosi in un moto di puro stupore. Le nuove generazioni sono incredibilmente informate. <Quindi in realtà sei una donna!> evince, lungi dall'assecondare la vena baldanzosa dell'uomo, novello conoscente. <Yurashin...> coglie l'accostamento di quel nome al proprio clan, ritornando ad un'espressione seriosa. <Non mi sembra di conoscerlo> il tutto si risolve in un nulla di fatto. <Signor Raion> ode la sua presentazione <quindi lei può insegnarmi qualche tecnica ninja figa?> l'interroga, mettendosi subito in gioco. Intanto prende piede la stesura di una storia, futuro bestseller. <Perché pensava di aver perso il naso, e ne voleva uno di bamboo> inventa, con quella fantasia contorta tipica di un bambino <ma un giorno la grande kunoichi turchina lo trasformò in una marionetta...> arresta il proprio dire, passando la palla al sensei.

22:23 Raion:
  [girone 4] <più o meno: sono un padre single> afferma ironico osservando Jaster compiendo un sorriso imbarazzato. <lo so che si dice paternità...ma tra me e sua madre è sua madre che porta i pantaloni> afferma verso il denshi mentre questo pensa al compagno genin di allora, il quale però non è conosciuto. <hum?> sente la domanda di Jaster chiedendo se poteva insegnargli qualcosa di figo, una tecnica <si giovane, ma non qui: come vedi il mio capo e dittatore sta decidendo per me, perciò devo passare per ora> afferma riferendosi alla bambina che intanto continua a piangere ma sempre più piano. <perché aveva bisogno di una sedia e le sedie come le marionette sono fatte di legno, ma dopo essere scappata alla Kunoichi turchina lei si è arrabbiata tantissimo, quindi ha preso i suoi bradipi volanti urlando: volate bradipi volanti, volate! ma i bradipi muovono le ali lentamente e cadono giù. La kunoichi turchina quindi battendo i piedi e muovendo il naso sfrontata, soffia e sbuffa e afferma <prossima volta, metto le ali ad animali più veloci di pensiero e di azione> [ch on]

22:40 Jaster:
  [Quarto Girone] Un padre single, una questione delicata, decisamente appropriata per un bambino di dodici anni. <Ah> bofonchia, inarcando un sopracciglio <Anche mia madre è quella che comanda, mi sgrida sempre!> rivela, palesando assoluta comprensione per la situazione altrui. <Io però alla fine faccio come mi pare, quella stupida maglietta non l'indosso, fa caldo> con la pioggia o con il sole, uno stile di vita. Nessuna tecnica verrà insegnata oggi, il sensei è fin troppo impegnato con la pargola piangente. Urge frenare i suoi lamenti, per cui la storia prosegue, in un vortice di nonsense di prima categoria. <Fuggito dalla kunoichi turchina, il delfino marionetta tornò dal panda per cercare altro bamboo, ma inciampò, rompendosi in mille pezzi> colpo di scena <fu così che il panda ebbe di nuovo il suo bamboo, e vissero tutti felici e contenti, tranne il delfino> un finale degno delle storie più macabre, adatto alla situazione.

23:04 Raion:
  [girone 4] <si è vero, ma dopo ti viene il raffreddore, anche i grandi ninja si devono curare e la tua mamma che ti vuole sempre grande e forte vuole aiutarti a vedere realizzato i tuoi sogni> afferma verso il bambino cercando di spiegargli la situazione. Anche lui guarda Jaster sgranando gli occhi <ahhhm sii...è vero, ma sai che cosa bella? il delfino una volta in mille pezzi è andato in cielo e i pezzi della sua anima si sono divisi in piccole stelle, ora noi non la vediamo, ma nel cielo, di notte, se guardi il cielo nel giusto tempo e nel punto giusto in cui è asceso al cielo, puoi allineare le stelle a costruire un delfino, che vive per sempre> la bambina sembra calmarsi un po' ma ancora una volta continua a pigolare pronta a piangere. Prende un lungo sospiro e gli viene in mente una cosa. Cercando di arrangiarsi con le sporte della spesa avvicina un dito alla boccuccia della bambina. Questa l'afferra con la bocca e inizierebbe a succhiarlo avidamente. <ah....ahi solo voglia di questo, ok..> glielo lascia succhiare andando a guardare il giovane dai capelli rossi <ti ringrazio per la bambina, ora devo andare...e anche tu, non vorrai che la mamma si spaventi vero? io non la vorrei far spaventare e non solo perché mi sgrida, ma perché sarà davvero terrorizzata senza di te> [ch on]

23:14 Jaster:
  [Quarto Girone] Il raffreddore: piaga meschina e silenziosa, almeno fino a quando chi lo contrae non inizia a sternutire. <Fa caldo> ripete, senza dilungarsi in spiegazioni più dettagliate. Nella sua ottica è un presupposto del tutto naturale. <Oggi però le stelle non si vedono, è un peccato> aggiunge a quel finale alternativo, con un tono neutro al punto da rendere un'incognita l'effettiva serietà della constatazione. Nota l'agire del paterno Raion, ed il suo metodo per risolvere il problema pianto. Pare funzionare, seppure si profili essere solo un momentaneo palliativo. La coltre nuvolosa che oscura il cielo ha evitato che s'accorgesse dell'effettivo scorrere del tempo, ritrovandosi a presenziare per le strade cittadine in un orario non propriamente consono alla sua età. Il sensei lo ricorda, fornendo l'assist affinché se ne accorga. <Giusto, meglio che vada> sottolinea, già anticipando il proprio ritiro con la rotazione del corpo in direzione del cerchio più interno. <Ci si vede in accademia, Raion sensei> ammicca, prima di iniziare ad allontanarsi, lasciando che la fitta pioggia copra le proprie tracce.

Raion ha un problema con la sua bambina neonata, la quale non smette di piangere in alcun modo.
Cerca di cantargli una canzone e Jaster si unisce improvvisamente dando una mano al povero disgraziato.