[esame pratico] Kotaro

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La luna è alta, un'altra sessione di esami fatta In accademia, un'altro scontro che vuole vedere i nostri allievi pronti a prendere il coprifronte. Ma questa è una cosa particolare forse. Perché oltre al sensei Tobimasu Aburame [https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/14/11/a8/1411a83a429687a99d9c35d31a21917a.jpg] si trova anche una vecchia conoscenza: una donna enorme, una creatura che veste con un completino rosso, ma i muscoli sono così pompati che l'inuendo sessuale viene schiacciato e ucciso da quella virile creatura [https://static.comicvine.com/uploads/original/11122/111225301/4608813-4132884-6732680195-13756.jpg] Ognuno di questi ha la sua fila di allievi, quattro a testa, Kotaro si trova nella linea di Tobimasu Aburame. L'arena davanti a loro non è la solita di quando si fanno gli scontri 1vs 1, in questo caso invece non c'è arena, o meglio è il giardino l'arena. UN quadrato di terra di 40 m x 40 m, pezzato tra erba ed il secco, polveroso. Due alberi sono evidenti e si troverebbero a distanza a due metri di distanza dal muretto che chiude il giardino. Gli studenti sono distanti tra loro 5m uno guarda l'altro. <buongiorno studenti oggi l'esame sarà un poco differente rispetto al solito: infatti come potete ben vedere non ci sono quasi limiti di spazio per poter attaccare, ma, dato che potreste trovarvi in combattimenti confusi,raramente vi troverete a confrontarvi uno contro uno, perciò abbiamo deciso di provare un esperimento. mettendovi in una condizione realistica di battaglia. Ognuno di voi avrà un avversario, ma combatterete allo stesso momento, di conseguenza qualsiasi cosa lancerete, devierete e butterete influirà sulla strategia del vostro compagno o avversario> afferma Tobimasu mentre la donna prende parola <ovviamente si tratta di una simulazione, non vogliamo uccidervi, perciò! non voglio vedere in alcun modo carte bomba, mine, nulla di nulla. saranno permessi solo kunai, shuriken, bombe luce e fumogeni, ma nulla di più è permesso> afferma la donna con un sorriso sinistro sul volto. <preparatevi, avete qualche domanda prima di iniziare?> domanda l'aburame osservandoli [richiamate il chakra]

22:05 Kotaro:
  [Giardino] E' cosi dunque giunto il giorno, in cui il deshi può compiere il proprio passo sul sentiero percorso dai soli ninja. Ed egli permane immobile, li, affiancato da ben altri tre parigrado, fronte ai quali v'è un secondo quartetto di ulteriori individui. Lo sguardo si leva su di essi, le ambrate scivolano sui loro volti, mentre le parole di Tobimasu prendono vita. <...> Le ascolta, le assimila, senza lasciar trapelare in alcun modo una qualsiasi forma d'emozione. Già, perchè il pallido viso, quasi fosse una maschera di porcellana, vien incorniciato da sbarazzini capelli celesti i quali, a loro volta, non fanno altro che specchiarsi nelle medesima tinta che ricopre il lato destro di un haory il cui lato manco è di nero colorato. Maniche lunghe sin alle nocche della mani, celando robusti vambracci su ciascun arto, le cui appendici si vestono di appositi guanti con una metallica placca posta sul dorso della mano. E poi via, discendendo lungo la cintola, dove alloggia il porta oggetti nella zona sinistrorsa, al cui interno v'è un fumogeno nell'apposito scomparto, concedendo ad un secondo d'esso l'alloggiamento di tre fuuda al cui interno vi sono sigillati altrettanti tronchetti adibiti all'uso della sostituzione, in cui il caso lo richieda. E poi, nel terzo scompartimento, ecco due curiosi shuriken, al centro dei quali, ove il piccolo occhiello fà capolino, c'è un filo di nylon ben annodato ad una sola estremità. Particolari essi, dall'uso variegato e, forse, astuto, chissà...Ed infine, a fasciar le piccole gambette comodi pantaloni color pece, dove la destra leva inferiori, all'altezza della coscia, vede spuntar un porta strumenti saldamente ancorato all'arto, al cui interno riposano ulteriori tre shuriken e tre kunai. Metallo nero ed affilato per loro, che ancor dormono sonni tranquilli, non chiamati in causa dal Nara. Ordunque, sotto ai calzari ninja, la soffice erba verde di Konoha sembra essere il palcoscenico per l'esibizione. <..Uh..> Un mugolio, di rimando, al sentor dell'esperimento tentato quest'oggi. <..Che rottura..> Ed il sussurro successivo è l'ovvia conseguenza di quel che sembra essere un esame fin troppo problematico per lui, pieno di giri di parole e regole che, purtroppo, dovranno essere rispettate. Ma la fortuna, o il destino, vogliono che quel fiume di parole cessi in breve, permettendo ad egli di chiudersi in se stesso...Leggero il volger d'entrambe le braccia all'altezza dello sterno, unendo ciascuna estremità a ridosso del plesso solare. Le dita, in un gesto automatico cercherebbero la composizione del sigillo caprino, tentanto la minuziosa precisione in esso. E li, senza che le palpebre calino, le ambrate si poserebbero sui volti degli astanti, soppesandoli uno ad uno. La concetrazione diverrebbe suprema, totale, abbandonando il proprio spirito alla totale libertà d'azione...Infatti, proprio egli chiamerebbe in causa le energie psichiche, liberandole da inutili fardelli che or non devono in alcun modo intaccarne il momento. Ed un sol volere della mente li dovrebbe far vorticare all'unisono, generando una sorta di turbinio senza fine, laddove il controllo però salirebbe in cattedra per ridurre man mano lo straordinario evento, concentrando la totalità delle energie in una piccola sfera d'un profondo blu. All'unisono, ove dimorano le fasce addominali, gli organi interni e persino le ossa componenti varie zone del proprio corpo, lo spirito emulerebbe il fare poc'anzi messo in scena. Strapperebbe energia, ruberebbe forza a chi ne può dare, rinchiudendola in quella che dovrebbe essere nient'altro che una bianca sfera rotante sul proprio asse. Ed infine, l'unione del duo si dovrebbe concretizzare mediante l'incontro a metà strada, lasciando che la possenza del chakra divenga realtà grazie alla fusione d'esse. <..Nessuna domanda Tobimasu-sensei..> Sentenzia, freddo, gelido, distaccato persino da chi dovrebbe essere dalla propria parte, facente pertanto parte di un quartetto alleato. Che dunque le danze si aprano, che lo spettacolo abbia inizio al chiaror di luna.[Tentativo impasto chakra]x[Se riuscito ch 10/10]x[Vambracci Dx-Sx]x[Guanti Dx-Sx]x[Schinieri Dx-Sx]x[Porta strumenti Dx:3 shuriken/3 kunai]x[Portaoggetti Sx: 2 filo di nylon con 2 shuriken/3 fuuda con sigillati 3 tronchetti/1 fumogeno]

Mekura tira un D2 e fa 1

Kotaro riesce a richiamare adeguatamente il proprio chakra pronto a combattere in questo grande scontro tra le due scuole: la scuola ninjutser e la scuola taijutser. La donna ride, il sensei disegna sulla lavagna una faccina felice. Insomma tutti sono pronti allo scontro. Fatto questo, Kotaro può vedere chi ha di fronte a lui: [https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/b2/cd/98/b2cd98c12265d2cabb97d46cb6e84198.jpg] un ragazzino con i capelli scuri e spettinati, molto allento con addosso una sorta di tuta bianca e verde con alcune borchie metalliche, guanti, e insomma abbastanza coperto come vestiario. Il sensei, con il braccio destro teso davanti a se per dividere a metà il campo. <pronti?> domanda dando tempo a Ren di mettersi in posizione e poi <via!> Ed ecco che inizierebbe lo scontro. Gli allievi sono distanti tra loro solo 5m, un misero spazio per iniziare. A Kotaro va di lusso, perché il ragazzino non sembra intenzionato realmente a combattere dando al nara la possibilità di iniziare [distanza totale dall'avversario 5m totali][hai 20 minuti di tempo per costruire l'azione e inviarla, in caso di ritardi di 1 o 2 minuti non succede nulla, ma se si sfora troppo nelle tempistiche ci saranno dei malus alla azione]

22:46 Kotaro:
  [Giardino] Il tempo delle parole è ormai già lontano, or nella propria mente alberga un solo ed unico pensiero. <...> Il tutto deve avere fine nel minor tempo possibile, onde evitare che la situazione diventi alquanto seccante, almeno per lui. Ed infatti, il via all'esame vero e proprio sembra giungere come il lampo che rischiara il cielo oscuro. <..Pff..> Sbuffa, continuando a fissare chi ha dinnanzi, osservando e scrutando quel giovine che par essere tutt'altro che interessato all'evento. Ma d'altra parte non v'è modo alcuno per evitare il destino che li attende...<...> Lesta la man dritta tenterebbe cosi di scattare, muovendo alla ricerca di quel porta strumenti dislocato proprio all'altezza della medesima coscia. Indice e medio in azione cooperante dovrebbero poter far scattare la chiusira dello scompartimento ove alloggiano i kunai, tentanto d'avvolgerne l'impugnatura appen sotto l'occhiello. Un abbraccio portato dalle quattro dita, con il pollice posto all'interno del piccolo buco, provando a determinare una presa inversa sull'arma bianca. Attimi, istanti e le leve inferiori dovrebbero flettersi all'unisono, seguite da un voluto sbilanciamento frontale del tronco superiore. I talloni si distaccherebbero dal suolo ed il piè dritto scivolerebbe oltre il gemello. Aprirebbe la falcata, rilasciando la forza muscolare che risiede nei piccoli quadripiti, richiamando all'avanzata l'intera figura. Alternerebbe le leve in una continua e precisa flessione ed estensione d'arti, affinchè la distanza dalla nemesi possa di fatto venir frantumata. E li, lascerebe che a prender il sopravvento sia il sinistro calzare. Affonderebbe su quel fazoletto di terra, calcherebbe, premerebbe, presentandosi più avanzato del gemello, mentre il tronco superiore non farebbe altro che esibirsi in una lieve torsione oraria. Spalle in gioco, fasce addominali che si rilasserebbero per favorire la rotazione, ove l'arto superiore diletto non farebbe altro che ascendere fin a portarsi parallelo alla linea delle spalle, proteso all'esterno. Vuole che il nemico lo veda, vuole attirare la di lui attenzione sulla leva armata, caricata come fosse un elastico d'una fionda. Già, perchè in un batter di ciglia rilascerebbe il colpo...Tenterebbe di frustar l'azione rotante del busto, nell'antiorario senso, disegnando nel vuoto una traiettoria perfettamente parallela al terreno con il braccio destro. Bicipite in contrazione, atto a muovere in quei cinquanta centimentri che dovrebbero separarlo dal volto altrui e l'arma che mortifera verrebbe diretta di taglio un quel dritto tondo pronto a tranciare. Già, pronto, per chi dovrebbe prepararsi alla difesa, ma in realtà, pochi attimi prima dell'impatto il gomito lavorarebbe di prepotenza, portando la leva alla flessione improvvisa con la mano che dovrebbe giungere a ridosso del pettorale stesso. Una finta che dovrebbe potersi materializzare, facendo invece perno sulla gamba sinistra. Su di essa graverebbe il peso del corpo e la preziosa giuntura dovrebbe potersi far carico dell'oneroso gesto che la porterebbe alla flessione totale. Richiamato dalla forza di gravità dovrebbe poter precipitare violentemente, quasi a sfiorar il terreno con le natiche, mentre a salire in cattedra ecco la gamba destra...Dritta, tesa, contratta allo spasmo verrebbe protesa all'esterno, con il piè a martello e lo schiniere posizionato a protezione dello stinco rivolvo verso la caviglia sinistra della nemesi. Forza di rotazione che non dovrebbe far altro che proseguire ed incalzare nel senso imposto poc'anzi, tentando d'impattare sulle carni del bersaglio. Una spazzata che dovrebbe garantirgli il contatto con successiva caduta dell'altro, potendolo veder cosi troneggiare su di esso.[Tentativo di spostamento 5mt 1/4 + attacco con arma 1/2]x[Ch 10/10]x[Equip On]

freeze

sfreeze

Ed eccolo che il nostro Kotaro mostra le cosiddette palle quadrate andando di ignoranza a colpirlo frontalmente MA è una trappola infatti Kotaro cerca di portare avanti non un attacco con il kunai, ma bensì una spazzata da andare a danneggiare le articolazioni che più sono pericolose da colpire per un taijutser: le gambe. Ma Kotaro non ha tenuto conto che seppure la tattica sia efficace quanto semplice, il ragazzo che ha di fronte è veloce, molto veloce. Infatti alla finta indietreggerebbe per poi compiere un passo lungo abbastanza da fiancheggiarlo sul proprio lato destro, fa per compiere un mezzo passo in avanti, ma cambiando al volo la gamba destra con la sinistra facendo un saltino sul posto, letteralmente solleva il piede verso l'alto dandosi una carica notevole tanto che il ginocchio arriverebbe fino al naso quasi, se non fosse che in mezzo a quella traiettoria si troverebbe il mento del povero Kotaro, il quale adesso deve fare i conti e schivarlo..prima di subito. [ difesa 2/4 + libero][tempo 20 minuti per azionare poi malus][orario 20.54]

21:22 Kotaro:
  [GIardino] Leggero e sinuoso il kunai scivola nel vuoto, tranciando l'aria alla volta del viso di chi gli stà dinnanzi; per poi virar bruscamente quasi vi fosse stato un ripensamente. Ma la realtà è ben altra, ed il vero intento del Nara vien messo a nudo portandolo a giocar la propria carta, tentando d'effettuare una spazzata...Eppure, in cotal istante, ecco che a venir a galla sono le doti altrui. <..Nh..> Mugola di rimando, prendendo atto di come le altrui movenze sian ben più rapide di quanto abbia anche sol potuto pensare. L'analisi prende forma, osserva ed immagazzina, dovendo tuttavia far i conti con quell'improvvisa offesa messa in campo dalla nemesi. <..!!..> Le ambrate si portano sull'avversa gamba, focalizzandosi sul ginocchio d'essa. Il battito cardiaco aumenterebbe sensibilmente, il sangue andrebbe a scorrere con maggiori vigore date le circostanze avvertite dai sensi allertati. Attimi, istanti, il battito di ciglia determinerebbe l'azione corpoea...Leste le punte dei calzari andrebbero a calcar il suolo, interrompendo di fatto la torsione poc'anzi intrapresa, concedendo ai talloni di sollevarsi leggermente, affinchè la muscolatura degli arti stessi possa venir messa in contrazione. Le fasce muscolari si tenderebbero allo spasmo tentando di spingere il tronco superiore a divenir sovrano dell'azione. Spalle, dorsali e addominali dovrebbero agire all'unisono, supportate dall'improvviso colpo di reni che andrebbe a sommarsi a contemporaneo scatto delle gambe. Si spingerebbe all'indietro, distendendo le leve inferiori, facendo esplodere di fatto quell'esile muscolatura, laddove le spalle dovrebbero essere le prime ad evadere oltre la propria figura, affinchè la totalità del corpo ne possa seguire il fare con estrema fluidità. Già, ma li, in quel moto frustato per propria volontà, atto ad interrompersi un sol metro più indietro, ecco che il capo stesso, bersaglio principale, dovrebbe di fatto restar in balia del resto. Rapito, trascinato con violenza per cercar d'evadere completamente dalla mortifera minaccia, lasciando che in suo soccorso possa giunger persino il sinistrorso arto superiore. Si fletterebbe, tentando di portar in ascesa l'avambraccio stesso, perfettamente perpendicolare al suolo con la mano che si serrerebbe totalmente con l'ovvio richiamo della muscolatura in contrazione. Si bloccherebbe, distante poco più d'una decina di centimetri dal viso, porgendo ad ulteriore scudo la zona celata dall'haory, sotto al quale v'è ben ancorato alle proprie carni il vambraccio dotato di sottile ma resistente placca metallica. Solo ora, quando dovrebbe potersi ritenere al riparo, incolume, lascerebbe che entrambi gli arti inferiori possano divenir nuovamente protagonisti. Piante stabili al terra, e sguardo che virerebbe su quella figura avversa in ascesa, ma che perforza di cose dovrebbe poi discender verso il basso. E quale momento sarebbe il più propizio se non quello...Rapido, veloce come fosse un predatore affamato dovrebbe distnder le gambe, in una rapida falcata laterale a dritta, spostandosi d'un solo metro, tentando d'esser favorito dall'aiuto del busto in pronta virata. Gamba destra che si bloccherebbe, fissandosi sul terreno con il più appen in torsione e via, che dovrebbe potersi godere la zona posteriore del corpo altrui. Sinistrorsa leva inferiori invece, che proverebbe a flettersi caricandosi d'iraconda tensione, per poi esplodere in una furibonda distensione. Il corpo del Nara dovrebbe cosi proporsi in avanzamento a tal punto da lasciar che le spalle vadano ad innescare una torsione antioraria. Il braccio armato si porrebbe parallelo al terreno, disteso al massimo, con il kunai ancir stretto in presa inversa, al fine di pennellare un arco preciso e sinuoso, con il fil tagliente rivolto sul nemico. Da dritta a manca, in quel dritto tondo che or non s'interromperebbe, con la ricerca delle carni altrui all'altezza del quadricpite femorale, con il chiaro e solo intendo di tranciare per poter limitare il punto di forza dell'avverso. [Tentativo di difesa 2/4 + Tentativo di contrattacco 2/4]x[Ch 10/10]x[Vambracci Dx-Sx]x[Guanti Dx-Sx]x[Schinieri Dx-Sx]x[Porta strumenti Dx:3 shuriken/3 kunai]x[Portaoggetti Sx: 2 filo di nylon con 2 shuriken/3 fuuda con sigillati 3 tronchetti/1 fumogeno]

Kotaro porta avanti la difesa in modo eccezionale perché se avesse tentato qualcosa di più complesso il ragazzo, la sua "nemesi" come lui lo descrive lo avrebbe preso. Sente il peso della gambe che sale prepotentemente tanto da spostare l'aria. "Woop" il rumore dell'aria tagliata dall'arto a pochissimi centimetri dal suo volto prima che il Nara pensasse ad un contrattacco. Cerca di dare un colpo questa volta con il kunai da destra a sinistra al livello del quadricipite con l'intenzione probabilmente di azzopparlo. Il tutto avviene in contemporanea e mentre il ragazzo avversario è sul punto di saltare per deviare il colpo ad un certo punto succede esattamente quanto auspicato. Infatti in direzione di Kotaro al livello della spalla destra si sente un fischio sibillino e con la coda dell'occhio Kotaro riuscirà a vedere un movimento quasi circolare, una scia di luce, un acciaio, che tuttavia non riesce a capire dove possa puntare. Stessa cosa sta per succedere al suo avversario il quale sarebbe costretto a deviare all'ultimo anche lui [Difesa Extra : 1/4 per schivare le due armi, il kunai lo vedi, l'altra no][tempo 20 minuti per azionare poi malus][orario 21.43]

Kotaro usa Fuuda!

22:06 Kotaro:
  [Giardino] Pochi attimi, pochi istanti in cui tutto sembra quasi rallentare...<...> Il silenzio lo avvolge, il cuor si ferma contronatura ed il sibilo del vento accompagna il proprio moto d'evasione, mentre la propria lama avanza mortifera alla volta delle carni altrui. Ma è li, in quel frangente che il destino mette in mostra cosa voglia dire ritrovarsi nel bel mezzo d'una furibonda battaglia. Lo sguardo virerebbe nella dritta direzione, ove l'aria vien tagliata appen percettibilmente. Le ambrate si fermano, le palpebre calano per focalizzare meglio ciò che viaggia nel vuoto. <..Che rottura..> Un sussurro, un dire che si manifesterebbe in contemporanea con l'improvviso abbandono dell'arma stretta nella destrorsa mano. Il kunai dovrebbe cadere a terra, solitario, con entrambe le leve superiori che andrebbero a convogliare alla volta del plesso solare. Agili, scattanti i gomiti lavorerebbero per concedere alle mani d'unirsi nello stesso istante. Un incontro il loro che, tuttavia, non sarebbe affatto solitario, visto che nell'ombra della propria anima occhi sinistri figli dell'istanto di sopravvivenza andrebbero a cercar di strattonare quella massa d'energie fuse insieme. Il chakra s'agiterebbe, verrebbe chiamato in causa, spinto ad essere inserito nel flusso circolatorio ad esso adibito. COme un fiume in piena esso dovrebbe scorrere con potenza e costanza, implacabile, inarrestabile sin a portarsi a ridosso di ogni singolo tsubo presente sulla totalità del corpo del Nara. E mentre egli dovrebbe far il proprio corso, ecco che le dita si snoderebbero in quella sequenza di quattro sigilli. Con minuzia proverebbe a comporre serpente, drago, cinghiale e cavallo, affinchè il tronchetto sigillato all'interno del fuuda presente nel portaoggetti si possa illuminare. Sarebbe il suo turno, la sua volta d'esser protagonista per un mero istante...Ma li, ad anticiparlo, ecco che il gioco di prestigio dovrebbe materializzarsi agli occhi degli astanti. Il chakra verrebbe espulso con violenza, gli tsubo dovrebbero aprirsi come le porte dei campi elisi, ed un'esplosione si dovrebbe materializzare all'improvviso. [Puff!] Una nube di fumo bianco come la candida neve lo dovrebbe avvolgere, quando il tronchetto sigillato entrerebbe definitivamente sul campo di battaglia, sostituendosi, di fatto a quell'eslie corpicino del Nara. Si, perchè all'unisono le proprie leve inferiori dovrebbero poter avvertire una straordinaria potenza in ogni singola fibra muscolare. Scatterebbe secondo una diagonale dalla lunghezza d'un solo metro, virando bruscamente alle proprie ore sette, con entrambi i calzari sfioranti la soffice erba, per poi ritrovarla nell'immediato. Si rannicchierebbe, fermo, immobile come una serpe in agguato. [Tentativo Sostituzione]x[Spostamento 1 metro]x[Agilità 20]x[Se ch 7/10]x[Vambracci Dx-Sx]x[Guanti Dx-Sx]x[Schinieri Dx-Sx]x[Porta strumenti Dx:3 shuriken/3 kunai]x[Portaoggetti Sx: 2 filo di nylon con 2 shuriken/3 fuuda con sigillati 3 tronchetti/1 fumogeno]

Il primo errore del ragazzo. Decide di usare una tecnica che tuttavia è troppo lento nel muoversi. Il fischio si fa più evidente e uno skuriken gli taglia la coscia sinistra sul lato della gamba togliendogli il sangue [3 pf] e il kunai che si conficcherebbe seppure non troppo nella carne [10 pf] ma si conficca dando a Kotaro un dolore immenso alla spalla destra, ma seppure con delle limitazioni [malus -20% alla agilità e forza del braccio destro] è ancora abbastanza per poter combattere. Kotaro improvvisamente si troverebbe in mezzo al fumo nero di un fumogeno, all'interno del raggio di circa 1m potrebbe uscire e tornare allo scoperto e farsi vedere, OPPURE trovare una possibile strategia alternativa, ma sta a questo decidere perché ha perso di vista il suo avversario a causa di questo fumogeno e così sembra anche il taijutser. [tempo 20 minuti per azionare poi malus][orario 22.15]

22:39 Kotaro:
  [Giardino] Un dolce sorriso si potrebbe dipingere sul proprio volto, se ne fosse capace, nell'istante in cui le proprie mani starebbero per ultimare al sequenza, quando...<..K'so!!> Violenta è la fitta che lo coglie alla coscia sinistra, portando lo sguardo a volger su di essa, notando come rivoli di sangue lo abbandonino. Ma non v'è tempo per disperarsi ulteriormente, giacchè nella dritta spalla dritta s'andrebbe a conficcare un kunai. <..Argh!> Stringe i denti, per la prima volta rompe quella maschera di porcellana che incarna il proprio pallido viso. Una smorfia di dolore vien disegnata, mentre la sinistrorsa mano non farebbe altro che venir accompagnata alla volta dell'oggetto contundente. Lo stringerebbe, proverebbe ad afferrarlo, serrando per un mero istante gli occhi e tirando verso l'esterno, con il tentativo d'estrarlo. Il dolore farebbe la propria mossa, avvolgendo e braccando l'arto ferito...Ma dove le cose sembrerebbero andar male, ecco che a ricarar la dove vi si metterebbe una nera coltre di fumo che lo avvolgerebbe completamente. La vista parrebbe inutile e la totale mancanza d'informazioni su dove possa essere l'avverso non giocherebbero certo a propria favore. Calmo, si placherebbe per un attimo, socchiudendo le palpebre cercando d'analizzare la possibilità di mettere in campo una delle tecniche conosciute; passando poi in rassegna i suoni, i rumori per provar ad individuare la zona ove l'altri corpo è presente. Ed è li che il pensiero volgerebbe fisso ad un solo ed unico mezzo. Lesta dovrebbe essere la man mancina, andando a raggiungere il portaoggetti all'altezza della cintola, insinuando al suo interno le dita alla ricerca del filo di nylon con annesso shuriken. Lo estrarrebbe, lasciando che indice e medio possano avvolgere parte del filo attorno ad essi, concedendo all'arma bianca di rimaner solitaria dalla parte opposta, rivolta verso il terreno. Le leve si fletterebbero per portar il ginocchio sinistro a baciar il manto erboso, mentre il gemello sosterebbe all'altezza del petto con il calzare ben ancorato sul terreno stesso. All'unisono le spalle andrebbero ad imprimere una torsione antioraria alla totalità del busto, lasciando che addome e dorso giochino a suo favore per concedere una fluidità nei movimenti. Come un elastico andrebbe a tendersi, distendendo l'arto armato oltre la propria schiena. Conscio e consapevole della situazione, si affiderebbe all'ipotesi che il nemico non possa esser andato lontano, data la situazione ostile nella quale anch'egli era coinvolto. Ed infatti, ecco che in seguito alla preparazione, rilascerebbe il proprio tronco superiore...Uno scatto supportato da ogni fibra muscolare, la contrazione sarebbe unisona sin nel sinistro arto superiore, tentanto di far saettar da sinistra verso destra, in un moto circolare, il lungo fil di nylon. La forza centrifuga dovrebbe far il proprio dovere, giacchè l'arto si leverebbe sopra il capo, andando a ruotar in senso orario di continuo mediante il gioco del polso. Il peso dello shuriken farebbe il resto, nell'uscir letteralmente all'improvviso da quella nube nera con il doppio scopo d'avvolgersi all'altezza della basse leve di chi vi fosse più vicino, per poi incalzar il moto con lo shuriken facente da contrappeso per bloccare, si spera, il parigrado.[Tentativo attacco con fil di nylon+shuriken]x[Hou 5]x[Ch 7/10]x[Vambracci Dx-Sx]x[Guanti Dx-Sx]x[Schinieri Dx-Sx]x[Porta strumenti Dx:3 shuriken/3 kunai]x[Portaoggetti Sx: 2 filo di nylon con 2 shuriken/2 fuuda con sigillati 2 tronchetti/1 fumogeno]

Un'altro errore che Kotaro imparerà alle sue spese: Mai, mai togliere una arma senza esperienza in questo modo, alcune volte, spesso, è meglio tenerlo conficcato ed aspettare i soccorsi piuttosto che toglierlo, infatti...Appena tolto con non poco dolore dalla carne la ferita si apre ulteriormente e arriva a zampillare sangue fuori [5 pf + 5 ogni turno di sanguinamento] sono errori pericolosi, dettati dalla inesperienza del denshi, ma è ancora presto per dire che è tutto perduto, non lo è affatto. Si tratta di un esame difficile, perché non c'è un solo avversario ma ci sono anche gli effetti degli altri avversari attorno a loro. Kotaro intanto decide di optare per una strategia che richiede abbastanza precisione, ma è interessante. Infatti Il Nara da prova della sua mente tagliente, tipica di chi appartiene a quel clan e la strategia funzionerebbe in effetti. Ha capito da subito il punto debole dell'avversario, ha capito forse che è anche timoroso ad attaccare subito. La sua forza e la sua debolezza sono le gambe ed è li che Kotaro punterebbe ascoltando attraverso la percezione e il rumore. Attorno a lui ce ne è molto, troppe grida, armi che fischiano attorno al Nara arrivano a piantarsi vicino ai suoi piedi ma la pesca non è a vuoto: lo prende. Sente un lamento ed un tonfo pesante di un corpo che cade a terra non troppo lontano a due metri, lo stava cercando a quanto pare, forse è un bene se Kotaro non si è mosso anche se ha fatto piuttosto rumore lamentandosi. [tempo 20 minuti per azionare poi malus][orario 22.56]

Kotaro ti concedo due minuti e poi malus

23:23 Kotaro:
  [Giardino] Togliere qualcosa di fastidioso dal proprio corpo, spesso e volentieri comporta dei rischi, ed è questo il caso in cui la rimozione dell'arma bianca non farebbe altro che tramutare il rischio in concretezza. <..Grrr..> Ringhia per il dolore che lo pervade all'interno di quella nube nera come la pece. Eppure, laddove il prezioso fluido vitale ne andrebbe a macchiar le vesti in maniera ben più copiosa, a sortir l'effetto sperato sarebbe l'azione mossa dal fil di nylon. <...> Non un verso, non un lamento eccessivo o un gesto poco consono alla situazione. Il filo dovrebbe tendersi nella propria mano, indicandogli la direzione in cui la preda sarebbe crollata al tappeto. Sente d'esser in vantaggio, sente di poter concretizzare quanto messo in atto, ma la prudenza, in questi casi, non è mai troppa...Infatti, lascerebbe che sia la man dritta a scivolare, con lente movenze, a ridosso della tasca porta strumenti posta all'altezza della coscia stessa. Un gesto delicato il suo, atto a ricercare il contatto fra le quattro dita e l'impugnatura dell'arma, ponendo il pollice al centro dell'occhiello. Lo dovrebbe cosi afferrare, estraendolo per poi lasciar il braccio cindolante. Già, perchè è in tal frangente che la mente elaborerebbe il pensiero principe...La man mancina verrebbe mossa alla volta dell'haory ove dimora la ferita, stringendosi attorno alla stoffa d'esso, per poi spingere verso il basso strattonando con forza affinche possa il taglio venir alla luce. Non v'è casualità in tal gesto, ma un profondo pensiero che, in quello stesso istante, andrebbe ad unirsi con l'azione cooperante d'entrambe le leve inferiori. Calzari che punterebbero verso il basso, talloni in lieve ascesa e quadricpiti ch'esploderebbero all'unisono, facendogli abbandonare quella posa rannicchiata. Aprirebbe la falcata, s'allungherebbe in avanti, nella direzione in cui il fi sarebbe teso, con il tronco superiore che si dovrebbe portar quasi parallelo al terreno onde evitar d'incappare in spiacevoli incontri con armi altrui. Le ambrate farebbero il loro gioco, cercando d'individuar la nemesi, e solo allora il serpente predatore ch'egli incarna darebbe uno strattone al guardato. Un colpo di coda, identificatosi nel sinistrorso braccio che frusterebbe oltre la schiena, virando bruscamente con il tentativo d'imporre l'immobilità a chi dovrebbe ormai essere a stretto contatto con la propria persona. Le giunture lavorerebbero, gli arti inferiori dovrebbero via via flettersi mentre egli si presenterebbe alla sinistra altrui, ruotando nell'antiorario senso mentre parrebbe precipitare sempre più verso il basso. E li, come il veleno che abbandona la cavità orale del rettile, egli andrebbe a ricercare la flessione violenta del braccio, affinche durante la rotazione possa il prezioso fluido vitale schizzar alla volta del viso altrui. Astuzia, furbizia e perchè no, utilizzo del proprio dolore per cercare un vantaggio, giacchè durante la fase ove il busto dovrebbe presentarsi proprio fronte al fianco manco nemico, egli farebbe saettar il kunai a ridosso del collo di chi dovrebbe esser stato privato della vista. Il moto s'interromperebbe, la leva andrebbe ad immobilizzarsi ad un mero centimentri dalla carne altrui. <..Ti avrei potuto uccidere..> Sentenzierebbe, sperando nella fine delle ostilità.[Tentativo di spostamento + accecamento/attacco interrotto]x[ch 7/10]x[Vambracci Dx-Sx]x[Guanti Dx-Sx]x[Schinieri Dx-Sx]x[Porta strumenti Dx:3 shuriken/3 kunai]x[Portaoggetti Sx: 2 filo di nylon con 2 shuriken/2 fuuda con sigillati 2 tronchetti/1 fumogeno]

Il fumo si dissipa e Kotaro esce vincitore dallo scontro, sentenziando questa frase al povero taijutser che rimarrebbe a terra. tuttavia dalla manica e nella ferita inizia a vedere degli insetti, degli insettini neri che vanno a succhiare il sangue ed a posizionarsi sulle dita del Ragazzo, in quel momento Tobimasu farebbe la sua comparsa di nuovo insieme alla donna mentre il ragazzino da quando Kotaro lo ha atterrato non si è azzardato a fare più nulla. In quel momento notando TObimasu alla sua destra non riesce a vedere la lavagnetta che viene data in testa al Nara in segno di rimprovero <ed avresti fatto un terribile errore: non ti avremmo permesso di tornare mai più in accademia> Afferma guardando senza emozione il ragazzo seppure sempre gentile <sei un ragazzo intelligente Kotaro, di conseguenza dovresti capire perché questo non è un semplice scontro: non vogliamo solo vedere di cosa siete capaci, o di quanto avete imparato ma anche del rispetto verso i vostri avversari e sopratutto se siete capaci di fermarvi e non di infierire...non dire mai più una frase del genere ad un tuo fratello Kotaro Nara, perché d'ora in poi come ninja verserete il vostro sangue insieme in battaglia, vi coprirete le spalle e con un team stringerai dei legami che saranno indissolubili, fino alla morte, ricordalo sempre e anche se senti male ora, anche se sei arrabbiato non dire mai più queste cose ad un tuo compagno. chiaro?> detto questo la donna solleva il suo allievo e gli da una pesante pacca sulla spalla complimentandosi <molto bene, il risultato degli esami lo scoprirete appena lo affiggeremo in bacheca, Kotaro san perfavore mi segua in infermeria per il pronto soccorso, fermiamo quel sangue per lo meno> detto ciò lo porterebbe altrove. COme sarà andato l'esame? bene o male? [end]

Allora, c'è stato quel grosso errore nella sostituzione, hai fatto 1/4 invece di 2/4 e questo ti ha compromesso un po' la parte del combattimento arrivando a ferirti pesantemente.
Ti ho voluto premiare per la strategia e la capacità descrittiva tuttavia.
Inoltre hai dimostrato di conoscere i turni di conseguenza ti consiglio di riguardare bene la tecnica della sostituzione.
Ma per il resto penso che ci sia il minimo per il genin.