[Ricerca IV] Tappa: Necessità Di Distrarsi.

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Giocata di Clan

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con Koichi

16:39 Koichi:
  [Anteiku.] A quanto sembra, seppur la propria luna sia oramai scomparsa da differente tempo, il sole dovrà continuare a brillare per le sorti di coloro che attendono quel fascio di luce. Anzi, dovrà impegnarsi molto più per non permettere agli altri di avvertire l'assenza di quella luna. Un peso che incombe sulle spalle del Chuunin, il quale quest'oggi sembrerebbe all'interno dell'Anteiku, per poter completare il proprio turno lavorativo, in quanto, da quando ha rinnovato la propria vita, avrebbe accettato anche di contribuire in quella struttura, in favore della proprietaria, nonché guida del Clan. Impegnato momentaneamente a lucidare quel bancone ligneo, mediante un panno umido, con l'intenzione di farlo brillare come non mai, in cui risulti possibile quasi specchiarsi dato il grado di pulizia che vorrebbe arrivare. Movimenti rotatori di quell'arto destro, mentre impugnerebbe l'occorrente, affinché il proprio compito possa attender solo un meritato successo. Non commenterebbe, non proferirebbe nulla, in quanto dall'altra parte non sembrerebbe accomodarsi ancora nessuno, fortunatamente. Il vestiario, data la situazione, si tramuterebbe in una semplice divisa lavorativa, con una camicia bianca, a fasciargli il petto, e dei pantaloni lunghi, leggeri, che coprono interamente le gambe, color pece. <Uh...> Un respiro, poco più profondo, per scaricare tutto l'impegno che sta immettendo in quella procedure così semplice e banale e... non solo. Potrebbe considerarsi ancora tramortito, un individuo che deve ancora metabolizzare completamente la verità e rinchiuderla all'interno di sé. Deve riuscire a superare questa fase, a qualsiasi costo! [Chakra On]

16:48 Koichi:
  [Anteiku.] Pochi minuti prima che possa osservare, con quelle iridi arancioni, il lavoro appena svolto. Torcerebbe appena il capo verso sinistra, di una decina di gradi, insieme ad una smorfia che si delinea sul volto proprio: soddisfatto? <Può andare.> Si giudicherebbe in modo autonomo, per poi posare quel semplice panno, inserendolo in un cestino che raccoglie tutto ciò che deve esser lavato quanto prima; un locale pur sempre pulito, attento al particolare, che è riuscito a strappare un'ottima nomea all'interno di quel cerchio in cui si troverebbe. E poi? Una voce improvvisa, un collega che sembrerebbe avvicinarsi al Goryo ed informargli di tenersi pronto, in quanto stavano per raggiungere il bancone alcuni ospiti ben graditi. Un lieve cenno del capo, in senso positivo, prima di spostarsi e posizionarsi al centro del bancone, pronto ad accogliere i lì presenti; li potrebbe scorgere, da lontano, mentre un trio di ragazzi, con passo fiero e divertito, si avvicinano in sua direzione. <Salve.> Allargherebbe appena le braccia verso l'esterno, quasi presentando l'intera area: <Son colui che quest'oggi si occuperà di voi.> Una presentazione minima, mentre le braccia calano lentamente: sembrerebbe tranquillo, addirittura pacato, in direzione della controparte, ma dentro di sé accadrebbe tutt'altro: un turbinio di sentimenti contrastanti che si divertono a distruggersi, l'un con l'altro. <Cosa possa servirvi?> Chiederebbe, infine, lasciando che le dita si muovano appena, nel voler riscaldare i muscoli appositi. Il lavoro può essere davvero un ottimo modo per distrarsi? [Chakra On]

17:03 Koichi:
  [Anteiku.] Un enorme stress che incide su quel corpo, il quale acquista sempre più stanchezza psicologica, eppure non poterlo dimostrare e lasciar che il proprio corpo possa esser avvolto da una patina che rende distorto il vero animo del Chuunin. Quest'ultimo vorrebbe essere altrove, vorrebbe distruggere tutto ciò che avrebbe accanto e vorrebbe smettere di parlare con coloro i quali non possono minimamente concepire il dolore che intanto starebbe provando. Eppure, come Zashiki, deve riservare quella gentilezza, quella cortesia, verso chiunque superi quella soglia, rispettandolo fin quando il cliente non scomparirà dalla propria vista, dalla stessa porta da cui sarebbe entrato. <Perfetto.> Solo ciò esprimerebbe, udendo le tre ordinazioni che vengono inviate: tre bevande che poggiano fondamente su tre differenti frutti. Mani che dunque andrebbero ad armarsi di utensili vari, tra cui coltelli e contenitori per poter eseguire le varie miscele. La frutta che andrebbe ad esser poi catturata e fatta a pezzi, di diversa taglia, prima che possano esser parzialmente frullati, scomposti in modo tale da favorire un facile sorso. Sarebbe uno spettacolo anche vederlo in quei movimenti decisi, che non ammettono timore alcuno: sembrerebbe totalmente padrone di quel banco di lavoro, mostrando le sue migliori doti. Si impegnerebbe molto più del normale, come se fosse per la mente d'egli una valida pausa: non scoraggiato dinanzi a ciò, ma tutt'altro. <Ecco a voi.> Tre vitrei bicchieri che vengono posti, in cui verrebbero emersi i tre liquidi differenti, in tre colori diversi. Solo? Di propria spontanea volontà, prenderebbe un paio di vassoi e, su di essi, lasciar qualche piccolo tramezzino, da sgranocchiare nel durante. [Chakra On]

17:16 Koichi:
  [Anteiku.] Meravigliati dinanzi a tale preparazione e quella presentazione: contenitori colmi, abbondanti, che non lascia trasparire alcuna intenzione di limitarsi ad un semplice assaggio, come accade spesso in altre strutture simili. Potrebbe studiarli, potrebbe fiondare su di loro il proprio sguardo, senza esser eccessivo e fastidioso, per notare quei lineamenti facciali ed intuire qualche segnale che possa rispondere alle proprie domande. <Spero che sia tutto di vostro gradimento.> Calerebbe appena il capo, per una manciata di secondi, prima di rialzarlo e lasciare che possa seguirli man mano, nel caso in cui gli stuzzichini possano terminare. Eppure i loro discorsi sembrerebbero interessanti, li potrebbe quasi ascoltare involontariamente. Già, senza farlo con cattiveria: si può credere a tutto ciò? <Scusatemi...> Prenderebbe parola, spezzando quei temi che il trio stavano compiendo. <Avete mai riscontrato qualche Shinobi...> Non continuerebbe nell'immediato, lasciando che l'interessa vada ad esser catturata, strappata lentamente. <...che combatteva con l'aiuto di qualche rospo?> Avrebbe compreso che dinanzi avesse tre colleghi, dati i loro coprifronti presenti in più punti, ma avanzare quella domanda non potrebbe risultare pericoloso? <Ho letto molte storie su uno dei Sannin di Konoha, ma volevo conoscere qualche episodio più recente.> Un semplice lettore, questa sarebbe l'idea che vorrebbe far credere agli avversi, attendendo ora qualche risposta a riguardo. Nulla vieterebbe che uno dei detentori di quel contratto possa trovarsi ancora nel territorio di Kusa, in attesa di qualcuno degno, capace, a cui affidare l'arduo compito di far siglare un patto tra quelle due specie. Potrà ritenersi fortunato? [Chakra On]

17:28 Koichi:
  [Anteiku.] Informazioni che vengono richieste, dati che vengono raccolti dai padiglioni auricolari del giovane, intenzionato a scoprire qualcosa di più rispetto all'attuale condizione di questo contratto e di colui che detiene il rotolo in cui si necessità una firma col sangue proprio. <Capisco.> Emetterebbe all'esterno, nel tentativo di rendere sempre più ricco il suo grado di conoscenza a riguardo e costruire, con tutti i particolari ottenuti fino ad ora, un puzzle che possa portarlo in un nuovo punto, ignorando se possa esser l'ultimo o no. <Vi ringrazio della gentilezza.> Andrebbe ad espriemre, indipendentemente dalla mole di notizie che potrebbe ricevere da costoro. Da lì a poco il trio andrebbe ad innalzarsi dagli sgabelli e, con un semplice sorriso, andrebbero a congedarsi dopo aver salutato il barista. Son rimasti contenti, questo lo potrebbe facilmente intuire, data la piccola mancia che avrebbe ottenuto; e non parliamo di monete o banconote, ma quella fonte di conoscenza. Possiamo definirla comunque un tesoro, una fonte di lucro? <Meglio tornare a sistemare.> Prenderebbe così i recipienti sporchi, quei bicchieri svuotati del liquido prima inserito, e li pulirebbe tutti, posizionando poi i vari oggetti sulle mensole poste alle proprie spalle, ancorate alla parete. Terminate quelle mansioni, potrà semplicemente attendere qualche nuovo ospite e lasciar che le proprie mani possano delizare i palati avversi. Un ciclo continuo, tra servire e pulire, fin quando il proprio turno non terminerà, da lì a poco. Chissà se poi riuscirà davvero a ritagliarsi del tempo per farsi un bagno e riposare, infine. [Chakra On]

17:38 Koichi:
  [Anteiku.] Tempo che passa, inesorabilmente, mentre il Chuunin potrebbe godersi di vedere l'area dinanzi a sé, dell'Anteiku: tavoli che rimangono sempre colmi di gente, di persone che continuano a parlare di vari argomenti e che continuano a scherzare, a divertirsi, per il semplice piacere di stare in compagnia di qualcuno. Una sensazione così bella, davvero. Ma non per lui, non per chi avrebbe perso una parte di se stesso; una persona che era lì, al piano superiore, che poteva vederla ogni volta, anche mentre passeggiava per il semplice corridoio. I lineamenti d'ella ancora son ben impressi in quella mente, un respiro che andrebbe a divenire sempre più carico, a farsi più pesante. Come potrebbe sottrarsi a quelle sensazioni, a quella chiusura dello stomaco? Riuscirà davvero a sopportare l'assenza di Natsumi? Eppure sarebbe sempre con lui, all'interno di quel Fuuda in cui l'avrebbe rinchiusa; ma non sarebbe lo stesso, affatto. Un corpo privo di vita, esente di quel soffio vitale: un semplice oggetto, ben distante da quel corpo che adorava, soprattutto quando l'aveva vicina, su un letto, in un semplice e comune abbraccio. Il mondo, crollato sotto i propri calzari, piano piano sembrerebbe ricostruirsi, ma ancora distante da poter esser così sicuro. Aver timore di innamorarsi nuovamente? Probabilmente la paura che, più lontanamente possibile, sta iniziando a nascere all'interno del proprio cuore. Legarsi nuovamente, con l'opportunità di ferirsi: chi sarebbe quel folle che riuscirebbe a lanciarsi nuovamente oltre un dirupo, non conoscendo questa volta quanto possa esser profondo? [Chakra On][EXIT]

Koichi, ancora succube della perdita recente, si impegna il doppio durante il proprio turno lavorativo, all'Anteiku.

Qui scatta una domanda sui rospi, ad un trio di clienti in arrivo al bancone.