Fuuinjutsu e Spaccalegna

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11:24 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] La leggera brezza mattutina e quel gioco delle nubi che si divertono a rincorrersi lungo il cielo azzurro, tanto da coprire a tratti lo steso Sole, rendono di questa giornata una bella e piacevole giornata. Il clima gradevole, l’arietta che sfugge e lambisce il ragazzino dalla lunga coda bionda, tutti elementi che non sembrano affaticare più di tanto l’ascesa verso il monte del giovane deshi. Egli veste una nera casacchina e dei lunghi pantaloni che arrivano in quasi le caviglie tanto da lasciare in vista gli stivaletti ninja che ne coprono i piedini. Una cintura sostiene gli indumenti e, ben legata in vita, si fa carico anche delle due sacche che pendono dal fianco destro e da quello opposto, al loro interno ci sono degli strumenti essenziali per quanto si sta prefiggendo di fare <…Oggi è una giornata estreeemaaaa per fare le magie con i fuda…>, un modo del tutto errato di descrivere l’utilizzo di quei piccoli pezzetti di carta. Nel frattempo lui segue la via lungo la scalinata, passo dopo passo dovrebbe finalmente giungere in cima con i faccioni degli Hokage delle generazioni passate sotto di lui. [Equip sacche: 4 Fuda, Inchiostro]

11:33 Kaitsume:
  [Testa del terzo] É ancora mattino a Konoha il sole é già alto nella volta celeste anche se i suoi raggi non sono alla loro massima potenza, perciò si può ancora camminare per la strada senza che il nostro caro genin muoia abbrustolito ma nonostante ciò, indosserebbe vestiti leggeri composti da una semplice cannottiera larga senza maniche bianca e dei pantaloncini neri che gli cadono lungo le ginocchia, ai piedi i soliti sandali ninja mentre legato al bicipite sinistro sarebbe situato il copri fronte della foglia, segno di riconoscimento come ninja di Konoha. Il ragazzo si troverebbe sui volti di pietra, esattamente sul volto del terzo Hokage: Hiruzen Sarutobi, una famiglia conosciuta soprattuto per la loro volontà del fuoco e per la loro determinazione nel proteggere il villaggio nascosto della foglia. Si ricorda esattamente quel luogo quando una settimana fa si é lanciato da lí verso il balconcino sottostante, ha fatto un volo di dieci metri circa ottenendo solo un graffio sul ginocchio, molto fortunato il ragazzo visto che rischiava di farsi molto male se fosse atterrato sulla testa e non sul ginocchio. Cosa lo ha spinto a buttarsi da lí? Nessuno lo sa, nemmeno lo stesso kamikaze che ha tentato di volare. Sa solo che le sue gambe agivano da sole come se fossero attirate nel vuoto. Si siederebbe a qualche metro dal bordo della statua cosicché l'istinto suicida di lui non potesse riemergere all'improviso e fargli spiccare un altro volo.

11:43 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Per quanto abbia portato la minuteria necessaria all’arduo compito, manca la materia prima, ed è qui che si è spinto tanto in alto per cercare qualcosa tra gli alberi che sorgono al di sopra del bel monte che sovrasta il villaggio della Foglia <Ricerca Estrreeeemaaa…>, e l’unico occhietto visibile, il destro inizierebbe a scandagliare la zona mentre, lemme lemme, il biondino procederebbe in linea retta dirigendosi verso alberi ed arbusti. Non gli serve che molta attenzione, occhio fino e la capacità di captare, in quel marasma di verde e marrone dove i trova la “preda” tanto agognata. I volti sono ormai alle spalle, lo sguardo è rivolto più verso “l’entroterra” di quel luogo, ma di certo il suo fare e le sue parole sono ben udibili, si espandono in questo grande spazio aperto <…Dobbiamo trovare un bel tronchetto etreeemoooOOooo…>, proprio quello che sta cercando e non si risparmia di avvicinarsi anche a degli arbusti e [Fruuush Fruuush] spostare i vari rami e cespuglietti per vedere se ha modo di trovarne uno nascosto non lontano. Il passo si fa molto più discontinuo [Tap Tap] per poi fermarsi ed osservare in lungo ed in largo in quella vasta zona. L’operazione andrebbe avanti per parecchio, un continuo muoversi e fermarsi, muoversi e riprendere il passo. Fortuna vuole che finalmente dovrebbe notare un albero abbattuto, dista ancora qualche metro da lui e non ha la certezza di quello che potrebbe trovare ma l’entusiasmo non manca ed una belle corsetta verrebbe messa in scena per giungere sul posto appena notato <Dai-dai…>, in quel movimento frenetico delle gambette per arrivare dinnanzi il tronco abbattuto. Quello è decisamente troppo grosso ma forse <Vediamo…>, l’occhietto seguirebbe quello scuro profilo legnoso e <ECCCOLLOOOO!>, noterebbe finalmente un piccolo ceppo abbandonato al suo destino.[Equip sacche: 2 Fuda, Inchiostro&Pennello]

12:00 Kaitsume:
  [Testa del terzo] Resterebbe seduto ancora li, sulla testa del terzo riflettendo su ciò che gli é successo, oggi é talmente distratto che non ha nemmeno il suo piccolo arsenale con se stesso, infatti gli mancherebbero i suoi solito otto fuuda, i suoi porta kunai e la sua katana con la quale deve iniziare ancora ad allenarsi. In effetti ha da molto quella katana. Il problema sta mel fatto che lui non sa usarla a dovere perciò rischierebbe di fallire in ogni colpo e l'unico che conosce che possiede delle spade é un samurai: Yama. Non lo vede da molto, magari è impegnato nel guidare la sua rivoluzione contro il falso Mizukage. Ora che ci pensa, anche il genin stesso é in pericolo visto che il samurai gli ha rivelato certe informazioni scottanti riguardo i samurai! Che cosa stupida non portarsi le armi dietro anche se é abbastamza capace nel ninjutsu, ma avere le proprie armi con se gli darebbero un'enorme possibilità di vincita contro qualcuno come é successo nello scontro contro Satoru. Beh, allora siveva tentare di colpirlo solo a diatanza dato che l'amico é un Aburame e se si fosse avvicinato si sarebbe teovato contro uno sciame enorme di insetti da dover fronteggiate perciò si é dovuto affidare alle proprie armi e fortunatamente é un vero portento con esso il nostro genin. I suoi oensieri ora verrebbero interrotti da una voce, una voce giovane, quella di un bambino, infatti girandosi verso la fonte di quelle parole noterevbe la presenza di un ragazzino che andrebbe verso la vegetazione alle spalle dei volti. Probabilmente starà giocando o cercando qialcosa. Si alzerebbe il genin e si dirigerebbe versi il biondino con calma lasciandolo continuare nella sua ricerca. Solo wuando sentirebbe l'esultazione del bambino andrebbe ad aprire la bocca per parlargli <Che stai cercando?> chiederebbe con un sorriso sulle labbra per poi continuare <Ti serve una mano?> attenderebbe ora la risposta in silenzio sperando di non infastidire il ragazzino e sperando che esso non si metta a gridare a squarcia gola.

12:09 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Farebbe spazio, o per meglio dire lo spazio se lo creerebbe da sé. Le manine andrebbero ad aderire contro il grosso ceppo di legno. Si chinerebbe con la schiena portando quasi ad un abbraccio dello stesso stocco ii presente. Le dita i serrerebbero ed eccolo che inizierebbe a tirare <Ooooooh Isssa…> per quanto non stia issando proprio nulla ma lo sta piuttosto trascinando e non con poca fatica. Un pensiero lo sfiora e non sembra tanto sbagliato se voleva evitarsi questo sforzo disumano <Se c’era Henka lo facevo fare a lui…>, ma ecco l’ennesimo sforzo per spostare di un po’ quel maledetto tronchetto <Anff…che fregatura estremmaaaa…>, e proseguirebbe per parecchio in quel difficile compito <Ooooooh Isssa…> mentre il giovane visino andrebbe ad imperlarsi di sudore, c’è un motivo se non ha portato con c’è un tronchetto ma l’ha certato qui, sapeva che sarebbe morto di fatica ben prima di aver raggiunto qualunque luogo. Quando ancora il grosso tronco è tra le sue mani e saldo nella presa sentirebbe una voce alle sue spalle. Ormai si è allontanato a sufficienza dalla vegetazione ed è ben più vicino allo spiazzo presente sul monte. Lascerebbe cadere il tronchetto, levandosi ben eretto nella postura e voltandosi vero la fonte sonora. Il viso sudato, il respiro affannoso ed un aria stranita <…Ehh-m…>, gli ci vuole un istante per collegare il tutto <Con questo no…>, e magari gli va bene questa volta <Però portarmi quell’altro ceppo estreemoooOOOoo che c’è in mezzo a quegli arbusti>, e si volterebbe vero il boschetto che sorge sulla cima del monte. Braccio proteso ed indice che punta all’albero abbattuto <Visino quell’albero…>, il motivo è semplice <Devo confinare questo tronchetto in un fuda e mi devo allenare…>, così dicendo si piegherebbe nuovamente andandosi a sedere sul terreno tenendosi il tronco dinnanzi a lui. Le manine agirebbero cercando dalle sacche inchiostro e fuda vergini. Il pennello è nella sacca sul lato opposto <Ecco qui…> e con pazienza inizierebbe a disporre un paio di fuda al suolo così da poterci scrivere sopra i kanji necessari al confinamento. [Equip sacche: 2 Fuda, Inchiostro&Pennello]

12:33 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Linee decise lungo quei foglietti, il nero inchiostro scorrerebbe preciso delineando quanto la mente del piccolino si sta prefissando <Ooooh là!> staccando la punta setolosa ed intrisa di liquido scuro da supporto cartaceo. Ne ha ben due lì davanti, uno è il caso che lo conservi per altri momenti ma per il momento andrebbe a riporre il contenitore di inchiostro nella sacca e con lui il piccolo pennello. Ora che le mani sono ben libere da ogni impedimento non farebbe altro che congiungerle dinnanzi il proprio plesso solare <…Concentrato…> senza però chiudere li occhi o estraniandosi nel proprio mondo, anche questo è un buon allenamento per non distrarsi nonostante ciò che lo circonda. La mente elaborerebbe quel pensiero mentre le dita si legherebbero tra di loro in un indissolubile abbraccio, ecco che il sigillo della capra dovrebbe prendere vita così che “sblocchi” la situazione. Deve trascendere la realtà così da potersi focalizzare su ciò che ora è importante. La mente diventa protagonista, la stesa volontà e determinazione del piccolino sono il carburante perché tutto possa attuarsi tanto che dalla zona frontale del cranio dovrebbe immaginarsi di poter attingere, eliminare quella paratia che mantiene tutto rinchiuso in modo che vi sia uno scroscio deciso verso il basso. E’ l’energia psichica quella che desidera, non deve appore impedimenti di sorta ma deve essere libera di arrivare ben più in basso, verso il petto. Allo stesso modo, e qui è il fisico stesso che pare irrigidirsi e rilassarsi. Ogni fibra muscolare, ogni minima particella di potenza e forza verrebbero canalizzate in un unico punto, verso il basso ventre così che possano successivamente prendere la strada diretta verso il cielo. Una risalita forzata, spinge ed obbliga quella sostanza incorporea, ma fondamentale, ad unirsi con quanto deriva dalla sua mente. Hanno l’obbligo di amalgamarsi nella zona del plesso solare e dopo il proprio gorgogliante attimo d’esitazione ecco che il tutto diventerebbe omogeneo ed ordinato, scorrendo secondo il moto delle lancette, in senso orario. Solo ora si accorgerebbe che il giovane che era apparo poso prima pare essere svanito, forse si è inoltrato nel boschetto ben oltre il punto indicato dallo steso Deshi <Ma…>, ed osserverebbe a destra e manca, persino dietro di lui <svanito in modo estreemooooOOoo>, più probabile altro <E se me lo sono immaginato per la troppa fatica? Una visione estreemmaaa>, ma questo è quanto. [Tentativo Impasto del Chakra]

12:43 Kaitsume:
 Con lo sguardo seguirebbe il movimento del ragazzinoentre esso si avvicina lentamente trascinando un ramo. Guarderebbe il ragazzo voltarsi e sposterebbe ora lo sguardo guardandolo negli occhi, anzi nell'occhio destro dato che l'altro è coperto dai capelli. Ascoterebbe le sue parole per poi replicare a bocca aperta <Sei un allievo?> domanderebbe stupito per poi udire le sue istruzioni. Da qui non vedrebbe il ramo e perciò si avvicinerebbe alla posizione dell'albero che il ragazzino ha indicato e li noterebbe solo l'albero indicato steso a terra, insomma quello con vedeva. Non vedrebbe nessun ramo. Troppo distratto forse, ma è così, non vedrebbe nulla. Quell'albero è troppo grosso persino per lui, perciò dovrà spezzarlo in qualche maniera e purtroppo non ha rami. A quella distanza punterebbe lo sguardo sul ragazzino seduto vicino al tronco che ha trascinato con sé e alzerebbe le braccia portando le mani attorno alla bocca per amplificare la voce <EHYYY, QUESTO ALBERO È TROPPO GROSSO PURE PER ME!! SE VUOI POSSO SPEZZARLO E PORTARNE SOLO UN PEZZOOO!!> griderebbe nella dorezione del ragazzo. Tenderebbe l'orecchio verso di lui una risposta, in caso essa fosse positiva, Kaitsume penserebbe come fare a spezzare quel coso. Magari potrebbe farlo esplodere, ma non ha carte bomba ne il chakra Katon. Ma ora che ci pensa, ha letto all'Accademia aproposoto ad una tecnica esplosiva suiton, e il bandito che ha affrontato la scorsa volta l' ha usata su di lui, perciò non ci sarebbero problemi nell' usarla. Naturalmente ora proverebbe ad usarla anche in caso si risposta negativa del ragazzino. Con le mani comporrebbe il sigillo della pecora e chiuderebbe gli occhi. Immaginerebbe immediatamente due sfere: una all'altezza della fronte e una all'altezza del ventre. Esse assumerebbero due colori differenti, la prima si tingerebbe di blu mentre la seconda assumerebbe un colore più caldo, il rosso. La sfera posta in alto starebbe ad indicare l'energia psichica, ovvero quella che rispecchia l' animo del genin mentre la sfera posta in basso indicherebbe l'energia fisica, quella che scorre in ogni fibra muscolare presente nel suo corpo. Quelle sfere ora inizierebbero a ruotare su se stesse per poi avvicinarsi. Quella in alto scenderebbe mentre qiella in basso salirebbe. Si fonderebbero poi all'altezza del petto formando il chakra. Se ciò fosse avvenuto, ora il genin ripenserebbe a quella tecnica che ha dovuto schivare l' ultima volta. [Tentativo impasto chakra] [chk: 30/30]

12:59 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Resta il fatto che ora non ha modo di potersi far aiutare e quell’altro tronchetto, visto poco prima, potrebbe tornare anche lui molto utile <..Uffa…>, si rammarica nel constatare che tocca a lui, e a lui soltanto, il lavoro sporco. Si rialzerebbe aiutandosi persino con la mandritta per sostenere il peso in quel momento transitorio in cui gli equilibri non sono certo dei migliori <…Andiamo e recuperarlo in modo EstreemoooOOOoo…>, ma non si leva dalla testa un’idea <Con Castagna-Kun avrei risolto giù tutto…>, si riferisce ovviamente al ragazzino del ghetto che non perde occasione, o situazione, per potersi allenare. Lemme lemme tornerebbe nel bel mezzo del boschetto ed ecco che la sua apparizione non sarebbe così tanto un fantasma giunto da chissà quale realtà <Aaaah, ma non sei un’apparizione…> perché quel tizio è davanti a lui e parla <Si…sono uno studente…>, tanto che l’interlocutore si offre di rompere l’albero. Non sa perché ma era convinto di aver notato anche un altro ceppo <L’avevo visto, l’avranno portato via o me lo sono immaginato come te…> un discorso bizzarro ma per qualche istante si è sentito anche lui un po’ frastornato. Le rosse si schiuderebbero nuovamente, <Ooook, spezzalo con un gesto estremoooOOooo>, e visto che lui non serve più lì si volterebbe nuovamente per tornare al suo posto, sedersi e procedere con il primo confinamento, così da sigillare quel grosso tronchetto all’interno di un odei due fuda. Si inginocchierebbe, dinnanzi a lui il fuda, alla sua sinistra, mentre a destra l’oggetto da sigillare. Le mani andrebbero a disporsi nel giusto ordine così da aver contatto con le due parti di interesse. Palmi ben aperti e in aderenza con la carta e con lo stesso rugoso tronco <Verso le braccia in modo estremoooOOooo…>, così dicendo si dovrebbe concentrare per lasciare che da quell’immaginario bacile, nel quale e riposto tutto il chakra di cui dispone, si creino due grandi canali che dovrebbero unirsi con entrambe le braccia, dall’interno di immetterebbero nei due arti e come se aspirato il chakra dovrebbe defluire e risalire vero l’alto, permeando nella sua totalità, ogni fibra del corpo e, nello specifico quello del palmo delle mani. Deve irrorare la zona, come una fontanella o un irrigatore per piante. Non gli resta che aspettare di aver accumulato il giusto quantitativo di chakra per rigettarlo in un sol colpo contro quei due oggetti. Lo deve percepire, deve sentire il momento <…Ecco!> e così dicendo proverebbe ad eseguire quella semplice operazione. Il risultato, forse non del tutto ovvio, è che il tronchetto sparirebbe in una nube bianca. Non vi sarebbe più nulla dove prima giaceva, solo quel candido ammazzo spumoso che via via si diluirebbe nell’aria. La testolina del giovane devierebbe verso sinistra, l’azzurro occhietto spalancato contro quel foglietto <Sarà andata bene?>, deglutirebbe per il timore di aver sbagliato qualcosa. [Tentativo Fuuinjutsu su Tronchetto] x [Se positivo: Chakra 7/10]

13:11 Kaitsume:
 Si rivolgerebbe ora verso il ragazzo che é sbucato vicino a lui e gli verrebbe da ridere per il suo modo di parlare, bej infondo é ancora piccolo. Aprirebbe le labbra per rassicurarlo <ora che lo spezzo, te lo porto immediatamente> direbbe verso il biondino.Se il chakra fosse impastato, andrebbe ad annalizzare il tronco, sembra secco, molto secco perciò basterebbe qualche botta per spezzarlo. <Bene, inziamo> direbbe tra se e se. Cercherebbe di ricordarsi i sigilli di quella tecnica e fortunatamente riguardo a ciò il genin ha una buona memoria e si ricorda chiaramente che quella tecnica non ne ha bisogno. Infatti sovrebe solo modellare il chakra. Andrebbe ora a concentrare il chakra suiton sulla bocca dello stomaco formando piccole sfere, rapidamente farebbe salire il suiton fino alla bocca dove con i vari liquidi corporei del ragazzo e mischiarli alla saliva. Espellerebbe quattro sfere di acqua che andrebbero a modellarsi grazie al chakra. Ecco che spunterebbero delle teste e delle ali dalle sfere. Quelli quattro uccelini volerebbero contro il tronco schiantandosi tutti insieme provocando un rumore assordante accompagnato dalla rottura del tronco. Kaitsume si aspettava che gli uccellini esplodessero ma non è stato così, si sono solo schiantati. Sono dei semplici kamikaze come il nostro genin. Andrebbe ora a raccogliere quel pezzo leggermente umido e issandoselo sulle spalle. Con passo calmo si dirigerebbe verso lo studente e poserebbe affianco a lui il tronco lehgermenre inumidito. Noterebbe come il ragazzo provasse a sigillare il tronchetto precedentemente trascinato e direbbe <Te la cavi per essere così giovane> non vuole assolutamente dubitare delle sue capacità, ma non è una cosa da tutti i giorni vedere un ragazzino come studente. [Chakra 22/30] [tentativo colibrì acquatici 3/4]

13:23 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Decisamente a affaticato, sia per lo sforzo fisico richiesto nello spostare quel piccolo ceppo di legno che il chakra necessario affinché il tutto andasse per il meglio, e non ha nemmeno certezza che quel tronco sia dentro il fuuda oppure si è disintegrato <…Mmmh>, l’aria dubbiosa mentre reta in estatica ammirazione di quel foglietto di carta <…deve essere andata bene…si-si…> annuendo ma non c’è la solita gioia e vitalità di sempre, quel piccolo tarlo gli sta rosicchiando il cervello e non smetterò finché non avrà modo di provare un rilascio dell’oggetto sigillato. Il genin sfoggia un tecnica decisamente coreografica <Estreemmaaa…> e subito dopo si ritroverebbe davanti a lui quel tronchetto umidiccio ma utile per quanto si è prefissato <Si-si> levando il capo verso l’alto in direzione del giovane <Grazie…>, parole esposte con tono gentile. Ora le mano i appoggerebbero contro il nuovo fuuda ed il tronco umidiccio <Tu chi sei?> domandando mentre cercherebbe ancora una volta di chiedere in prestito un altro quantitativo di chakra dal proprio corpo. Si sta impegnando al massimo per raggiungere il proprio obiettivo. Anche ora deve ripercorrere a ritroso quel percorso mentale <Verso le braccia…> mentre i flussi e gli tsubo dovrebbero aprirsi a lasciare defluire il chakra suo palmi, in una corretta ripartizione dell’energia tra ceppo di legno e foglietto. In modo impulsivo lascerebbe al chakra di uscire come uno scoppio, ma altri non sarebbe che la nuvoletta bianca che determina la sparizione di questo secondo tronchetto di legno <…e due…>, per quanto non sia pienamente convinto delle sua capacità, nonostante l’elogio dell’altro. Il viso tornerebbe con il naso all’insù <Io sono Hanzo Aburame…e non sono così estremoooOOoo nel sigillare i tronchetti…non so nemmeno se ha funzionato>, la frustrazione è palpabile. Ordinatamente andrebbe a prendere quanto ha lasciato in giro, in pratica i Fuuda “caricati” con i tronchetti. Le esili dita si chiuderebbero sui due supporti di carta per andare a riporli dentro una delle sacche legate al fianco <Ecco qui…>, cercando ancora una volta di riportarsi eretto nella postura. Osserva il boschetto, osserva i geti mirabolanti dell’altro <Ehm…> e l’imbarazzo sale <…Sei veramente estreemoooOOooo…> e si guarderebbe in giro, si volterebbe persino verso il dirupo ed il villaggio che si staglia, piccolo piccolo, sotto di loro <…è ora…>, per quanto non dica ancora di cosa <….ed ho una fame estreemaaaa…>, ecco di cosa è ora, del pranzo. Non gli pare di aver lasciato nulla, i guarderebbe definitivamente in giro per accertarsi di questa cosa, notando il coprifronte altrui <Tu sei già diplomato…EstreemooOOooo>, non aggiungerebbe altro per ora. [Tentativo Fuuinjutu su tronchetto] x [Chakra 7/10] x [Se positivo: Chakra 4/10]

13:35 Kaitsume:
 Sorriderebbe quando il ragazzino confermerebbe il fatro che il tronco, nonostante sia umido, vada bene. Fortunatamente anche la sua tecnica andata bene visto che è la prima volta che usa i colibrì. <Do niente> risponderebbe al ringraziamento del ragazzo con un sorriso <Kaitsume, genin di Konoha> intanto che lui risponderebbe alla domanda postagli dal ragazzino, lui andrebbe a sigillare l' altro tronchetto. Ascolterebbe ora la presentazione altrui <Un Aburame? Sai, conosco un tuo conclannato. Si chiama Satoru ed è un sacco di tempo che non lo vedo> direbbe per poi continuare <sappi che il tuo clan è... Estremo come dici tu, infatti Satoru mi ha battuto senza teoppe difficoltà> dorebbe ridendo verso il ragazzo ricordandosi della propria sconfitta. <Si, sono diplomato, e ho fatto anche qualche missione> firebbe indicando il coprifronte che ha sul bicipete sinistro. <Comunque non ho mai visto uno studente della tua età abile come te, insomma, io ho avuto qualche difficoltà a sigillare i tronchetti durante la lezione qualche mese fa!> dorebbe facendo un chiaro conplimento al ragazzo <Sai secondo me doventerai un ninja formidabile se continui di questo passo> ammetterebbe Kaitsume. Infondo è una cosa rara vedere dei ragazzini così giovani abili nel ninjutsu. <Quante lezioni ti mancano?> chiederebbe con un sorriso rivolto al ragazzino. Beh se esso sa sigillare già gli oggetti, le peime lezioni le avrà svolte con successo. [Chakra 22/30]

13:40 Hanzo:
  [Konoha ♣ Monte dei Volti di Pietra] Lo stomaco brontola, ora più che mai [Bruuublbl], un suono forte che non lascia scampo alla fantasia <Questa è una protesta estreemaaaa…>, è ben concio che non ce la a più e necessita di compensare con l’eccesivo uso di chakra in pochissimo tempo, considerando le due esigue risorse. L’occhietto azzurro, uno solo visto il ciuffo biondo che copre il sinistro, è fisso sul suo interlocutore <Si-si…> annuirebbe per un’idea che gli è passato per il cervello come un lampo <…se vuoi ti offro il pranzo per il favore che mi hai fatto…>, dedicando al giovane genin un sorrisone genuino. Nel frattempo il genin snocciola nuovi argomenti <Anche il mio papà e la mia mamma hanno gli insettini…>, e non si è certo dimenticato della sua croce <Anche il mio fratellone, ma lui mi fa sempre dei brutti scherzi…> mentre la testolina si muoverebbe con un cenno di diniego <Non lo conosco questo Satoru…ma deve essere forte…>, una specie di complimento tra le righe per il buon genin. Non trova difficoltà forse perché la cosa lo diverte <…Eheheh…sembra di fare i giochi di prestigio…è estremoooOOoo>, ecco perché ha uno stimolo ogni volta a fare bene. Solo ora si muoverebbe indirizzandosi verso la scalinata <Se vuoi l’offerta per il pranzo è sempre valida…dai-dai Kaitsume-kun!> cerca di convincerlo in ogni modo. Resta il fatto che in compagnia o da solo si dirigerà verso il più vicino chiosco per un bel ramen fumante. [EnD] x[Chakra 4/10]

14:01 Kaitsume:
 Sentirebbe lo stomaco del ragazzino brontolare e il genin sorriderebbe nell'udir quel suono. Ignorerebbe per ora la proposta del pranzo e ascoltare le successive parole del ragazzo per poi aggiungere <Wow, hai una famiglia fortissima allora!> direbbe sorpreso visto che conosce solo in parte la forza degli aburame anche se quella piccola parte è bastata per essere sconfitto! Guarderebbe ora il ragazzino andare verso la scalinata e solo ora darebbe una risposta allo studente <No, io resto qui ancora, ho da fare un paio di cosette!> direbbe per poi aggiungere <guarda, la prossima volto ti offro io il pranzo> conluderebbe qui con un sorriso sul volto rivolto all'aburame. Non può farsi offrire da mangiare dal ragazzo, si sentirebbe troppo in colpa a far pagare lui perché beh... Non è giusto e basta! Ora che il ragazO si avvierebbe per le scale, Kaitsume andrebbe ad avvicinarsi al terzo hokage e lì seguirebbe la discesa del ragazzino per poi vederlo sparire tra i palazzo di Konoha. Si siederebbe sul bordo del viso di Sarutobi per posare lo sguardo sulla balconata. Insomma, come mai si è buttato così nel vuoto? Dovrà dar risposta a questa domanda il più presto possibile, di certo non può andare in questo stato in una missione. Se il suo corpo impazzisse nuovamente e al posto di diffendere i suoi conpagni gli attacca? No, non può permetterlo. Dovrà trovare al più presto una soluzione cosicché possa dare il 100% in una missione senza rischiare di farsi male o peggio: far male ai propri compagni [chakra 22/30] [end]

Hanzo si reca sul Monte dei Volti di Pietra per cercare un luogo comodo ed idoneo dove sigillare dei tronchetti dentro ai dei fuuda, tutto in preparazione all'esame pratico da genin che lo attende. Con grande fatica riesce a trasportare un tronchetto ma è l'arrivo di Kaitsume che salva la situazione. Il genin sfoggia una gran tecnica che lo aiuta a spezzare il grande albero abbattuto in modo da ottenere ulteriori ceppi di legno. Hanzo riesce a sigillare due tronchetti in altrettanti fuuda.