Allenamento Innata

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con Tayuya

01:35 Tayuya:
  [Campo] Sono passati un po’ di giorni dalla prima volta che ha provato ad allenare la propria innata, da quel giorno infatti si è dovuta dedicare con maggior tempo a sua madre dato che a quanto pare le sue condizioni hanno subito un crollo improvviso. La giovane Akimichi sta facendo di tutto per occuparsene, ma non può nemmeno trascurare il proprio ruolo e i propri doveri, tutto questo le ha messo addosso un intenso nervosismo che sfoga, come al solito, nel cibo. Mangia soprattutto schifezze, tra patatine e dolci, ma fortunatamente possiede un metabolismo tale da mantenerla con una costituzione nella norma, né troppo madre e né troppo grassa, insomma, ben proporzionata. Tuttavia, nonostante i giorni precedenti, oggi ha deciso che deve provare di nuovo ad entrare in sintonia con la propria innata. Si è diretta quindi al campo di addestramento, ma è da qualche minuto che se ne sta ferma in piedi senza muovere un muscolo. Indossa un kimono corto color pesca smanicato, con dei motivi floreali arancioni cuciti sul tessuto. La vita è stretta da una fascia arancione tenue, legata dietro alla schiena in un fiocco morbido e non troppo grande. Le gambe sono fasciate da dei pantaloni lunghi che richiamano il colore della fascia, molto leggeri, freschi e larghi che si stringono a livello delle caviglie. Ai piedi un paio di scarpe nere tipo ballerine, e al collo indossa il ciondolo che si porta sempre dietro. Un ciondolo dalla forma rotonda con sopra disegnato un albero rosso e stilizzato su sfondo azzurro, unico indizio e ricordo che le ha lasciato il padre prima di fuggire da Konoha. I capelli della quindicenne sono tenuti corti, sbarazzini ed ondulati di un colore rosso accesso, mentre gli occhi sono di un colore viola, intensi e profondi. Se ne sta immobile, colpita da un leggero venticello che le smuove qualche ciocca, con un’espressione persa nel vuoto in qualche pensiero o ricordo lontano. Dubita di se stessa probabilmente o forse è solo preoccupata per le condizioni della madre. Che sia peggiorata per colpa sua? Forse la sta facendo preoccupare troppo. Scuote il capo e quindi deciderebbe finalmente di tentare di impastare il chakra. Non può mollare la sua strada, l’ha decisa e andrà fino in fondo. Le mani si porterebbero al livello dello sterno e le mani si intreccerebbero a formare il sigillo della Capra. Gli occhi verrebbero chiusi per aumentare la propria concentrazione ed immaginare il proprio corpo come una sagoma nera attraversata da una linea verticale dalla testa ai piedi, la quale divide il corpo in due parti simmetriche. Quindi cercherebbe di concentrare tutte le sue energie psichiche a livello della testa, incanalando in quel punto i propri sentimenti, le proprie emozioni e i desideri, fino a creare una sfera di energia psichica dal colore viola, statica. Cercherebbe di tenerla fissa a livello della testa, per poi cercare di concentrare anche le proprie energie puramente fisiche al livello dell’addome. Le energie delle proprie cellule, dei muscoli, delle articolazioni e dei tessuti… cercherebbe di riunirle al livello dell’addome in una sfera rossa e statica. Se fosse riuscita a richiamare quelle due sfere di energia allora cercherebbe di farle scorrere lungo la linea immaginaria per poterle unirle al livello dello sterno. La sfera psichica verso il basso e quella fisica verso l’alto. Le due energie andrebbero quindi ad unirsi in un’unica sfera di energia che prenderebbe un colore azzurro ed assumerebbe un movimento rotatorio. Il chakra quindi dovrebbe essere impastato e ora non le rimarrebbe che tentare di farlo scorrere lungo i canali appositi per poterlo distribuire all’intero suo corpo, fino ai punti di fuga. Gli occhi verrebbero riaperti e una volta consapevole della potente energia che dovrebbe scorrere dentro di lei, allora scioglierebbe le mani e riporterebbe le braccia lungo i fianchi. Si lascia sfuggire un sospiro… ora, da sola, può anche evitare di sorridere sempre e comunque e lasciarsi un po’ andare ai suoi reali sentimenti. [Tentativo Impasto Chakra][Se Chakra: 20/20]

01:48 Tayuya:
  [Campo] Non si è portata dietro niente da mangiare oggi e forse un po’ se ne sta pentendo. Ancora rimane immobile al centro di quel campo come se stesse richiamando a sé la concentrazione o semplicemente il coraggio. Il dolore provato per l’attivazione dell’innata è stato davvero forte, per non parlare dell’intorpidimento che ha accompagnato il suo braccio destro per i giorni successivi. È un’innata che modifica la grandezza di tessuto e muscoli, li tira, li fa pulsare… è semplicemente doloroso. Oltre al fatto che dal punto estetico si deve ancora abituare a vedersi con un arto decisamente enorme e sproporzionato che la fa sentire ancora più goffa. Prende un profondo respiro, i polmoni si riempiono di aria fresca e alla fine si decide a passare all’azione. La mano destra andrebbe ad afferrare la pillola verde al sapore di spinaci all’interno del kimono. Una pillola, o caramella, come piace chiamarla lei, che le permetterà di liberare la propria innata. Dischiude la bocca e ben presto inizia a masticarla. Lentamente i propri denti la triturerebbero accuratamente, liberando sulle sue papille gustative il buon sapore degli spinaci e la funzionalità di tale tonico. Le mani dunque verrebbero portare al livello del plesso solare e formerebbe il sigillo apposito con le dita: gli indici, i pollici e i mignoli di entrambe le mani andrebbero a contatto fra loro, per poi alzarsi verso l’alto. Il tonico dovrebbe averle donato nuova forza e capacità, così incredibili da poterle permettere di andare oltre i limiti umani e poter sbloccare un’incredibile potere. Cercherebbe dunque di smuovere il chakra dal centro del proprio corpo e si smuoverlo velocemente lungo la spalla sinistra. Si concentrerebbe assottigliando gli occhi e andando a mordersi il labbro inferiore, intrappolandolo coi denti. Già immagina il dolore che proverà. Il chakra verrebbe continuato ad esser mosso lungo il braccio e l’avambraccio, fino al polso e alla mano. Vorrebbe inglobare l’intero braccio con la forza del suo chakra, facendolo insinuare nei suoi tessuti, facendo in modo che questa energia avvolga non solo i muscoli ed ogni sua cellula del braccio, ma anche le articolazioni, le ossa, i tendini. Il grasso nel braccio, fino alla pelle, avvolgendo anche esternamente il proprio braccio da una leggera patina di chakra, il quale fuori uscirebbe appena dai punti di fuga posti sul braccio e sulla mano. In un’esplosione di forza il proprio braccio dovrebbe quindi subire una notevole metamorfosi, andando ad ingrandirsi in larghezza e in lunghezza. I muscoli si ingrosserebbero e i tendini seguirebbero l’esempio per evitare troppi stress ai tessuti. Le ossa si fortificherebbero e la pelle si renderebbe più elastica per sopportare quell’aumento di volume. È fatta, dovrebbe essere riuscita ad ingigantire il proprio braccio sinistro. Il destro dopo tutto lo aveva già testato. Il braccio prenderebbe a pulsare ed ecco che inizierebbe a sentire quell’ormai dimenticato dolore che non farebbe che pulsare fino al proprio cervello. <Ah…! Cavolo… spero che col tempo mi ci abituerò.> lo spera vivamente, anche perché combattere con un simile tarlo non deve essere facile. [Tentativo Baika no Jutsu – consumo 1pc a turno – 1/2 turno][Turno: 1][Braccio sinistro: 1 m lunghezza x 50 cm di larghezza][Chakra: 19/20]

02:00 Tayuya:
  [Campo] La giovane cerca di controllare il proprio respiro per poter gestire al meglio quell’allenamento. Calmarsi, sgombrare la mente. Gli occhi vengono chiusi mentre la mano inizierebbe ad essere testata e andrebbe ad aprirsi e chiudersi lentamente, per saggiarne i movimenti, per capire se si ritrova ad essere più impacciata rispetto a prima. <Un braccio così grosso… davvero è utile in combattimento? Al momento mi sembra solo un ingombro.> mormora tra sé e sé, assumendo un atteggiamento piuttosto sconfortato. Eppure gli altri membri del clan sembrano decisamente forti ed abili con questa innata. <Forse ci dovrò solo fare l’abitudine, anche se mi chiedo davvero a cosa serva.> espandere un arto fino a quelle dimensioni… perché mai? Forse dovrebbe testare la propria forza, forse è aumentata? Ora inizierebbe a muovere il polso, a farlo ruotare nei limiti delle proprie articolazioni, per saggiare ancora una volta la libertà di movimento di tale arto ingrossato. Lo sente pulsare, fastidioso e prepotente, mentre il dolore le attraverso l’arto e l’intero corpo. Stringe i denti, deve continuare, andare avanti e non mollare. Digrigna i denti e quindi cercherebbe ora di muovere la spalla, farla ruotare lentamente e cercare quindi di far ruotare il braccio stesso. Lo porterebbe in alto, sopra la sua testa, dritto e perpendicolare al suolo. Lo terrebbe in quella pozione per qualche secondo, per poi portarlo diritto davanti a sé, parallelo al terreno. È faticoso e il cuore inizia a batterle forte nel petto, a pompare velocemente il sangue che scorre nelle proprie vene. La gestione e la manualità sembrerebbero non aver risentito dell’ingrossamento, come anche aveva avuto modo di notare durante quel piccolo combattimento di allenamento con Murai. Eppure la sua espressione continua ad essere perplessa… quale utilità potrebbe mai avere? Andrebbe a piegare il braccio all’altezza del gomito ora, come se stesse sollevando dei pesi invisibile e nel mentre cercherebbe con lo sguardo qualcosa che potrebbe fare al caso suo per verificare un effettivo aumento di potenza o meno. Gli occhi viole scorrerebbero intorno a sé, per quel campo di addestramento alla ricerca magari di qualche fantoccio, ma alla fin fine punterebbe la sua attenzione si qualche tronco. Potrebbe provare a tirare qualche pugno alla corteccia, anche se potrebbe farsi male, ma non ha altro modo al momento per verificare i suoi dubbi. Stringe i denti e la mano sinistra a pugno, per poi avviarsi frontalmente a uno dei tronchi presenti. Non deve aver paura del dolore, non se lo può permettere. Piegherebbe quindi il braccio sinistro a livello del gomito, caricando il colpo portando indietro la spalla e ruotando leggermente il torno verso sinistra. Le gambe rimarrebbero divaricate leggermente, e cercherebbe di mantenere una posizione salda ed equilibrata. Gli occhi vengono chiusi e un respiro profondo viene compiuto prima di scagliare quel pugno contro la corteccia dell’albero. Il torno viene ruotato verso destra e la spalla sinistra andrebbe in avanti per dare maggior slancio al colpo, mentre cercherebbe di colpire la corteccia con le nocche della mano sinistra… con tutta la sua forza. [Baika no Jutsu – consumo 1pc a turno][Turno: 2][Braccio sinistro: 1 m lunghezza x 50 cm di larghezza][Chakra: 18/20][Tentativo pugno ad un tronco][Forza: 20][Taijutsu: 35]

02:16 Tayuya:
  [Campo] Nulla di eclatante, un semplice pugno che andrebbe ad impattare contro quella ruvida corteccia. Le nocche cozzano dolorosamente contro quella superficie lignea, senza darle nessuna impressione di un aumento di forza o potenza… solo un grande dolore. <Ahia!!> si lascerebbe sfuggire un gemito di dolore, mentre la mano verrebbe ritirata dopo qualche istante di immobilità. Le nocche sono ferite, sbucciate e lei si è fatta del male inutilmente… ma che cosa voleva ottenere? <Stupida. Stupida. Stupida Yona!> esclama mentre continua ad agitare nell’aria la mano, prima di portarsela alle labbra e cercare di alleviare il dolore soffiandoci sopra. Gli occhioni si riempiono di lacrime di dolore, che però non scendono lungo le guance. <Brucia!> e non ha nemmeno portato dietro con sé qualche benda o altro. Ben presto si aggiunge anche la frustrazione in tutta quella faccenda, la quale porterebbe la ragazza a chiudere gli occhi con forza, stringendo i pugni, per poi sbottare. <Insomma a cosa serve?! Ingrosso una parte del mio corpo e allora??> per fortuna che non c’è nessuno ad osservare quella scena che assume sempre più dei tratti comici e buffi, con la giovane che inizia a pestare i piedi per terra. Un modo per scaricare tensione accumulata, dolore e frustrazione. <Può essere utile nel parare, quello si, perché essendo più grosso il braccio mi protegge meglio… ma altro?> non riesce proprio a capire, e quello la porta a una sorta di disperazione emotiva. Alla fine di quella mini scenata, la ragazza andrebbe a sedersi per terra, sul terreno, incrociando le gambe e poggiando entrambe le mani sulle ginocchia. Per via del braccio sinistro ancora ingrossato, però, la sua figura risulta decisamente asimmetrica e il torso sarebbe piegato verso destra… così, in quel suo tentativo di riprendere il controllo e riflettere, ecco che un’altra vena di rabbia spunta sulla sua espressione. <Scomodo, decisamente scomodo. Dico io, e se volessi ingrandire una gamba? Non mi porterebbe a nulla di buono camminare o correre!> infine silenzio… istanti quasi interminabili in cui la giovane fissa stizzita il vuoto prima di lasciarsi andare ad un sospiro liberatorio e rialzarsi in piedi. <Vediamo…> il viso assume ora un’espressione concentrata e gli occhi carichi di determinazione, deve riuscire a capire come sfruttare al meglio quella sua innata. Cercherebbe quindi di concentrarsi sul proprio chakra, mentre le mani andrebbero a posizionarsi all’altezza del plesso solare, non senza qualche difficoltà per via delle proporzioni sballare, per poi cercare di intrecciare le dita al sigillo apposito dell’innata. Pollici, indici e mignoli di entrambe le mani adesi fra loro, diritte verso l’alto. Quindi cercherebbe di concentrarsi sul flusso di chakra presente nel braccio destro e cercherebbe di richiamarlo verso il proprio centro del corpo, insomma, di ritirarlo dall’arto. Cercherebbe di cessare la propria innata su braccio sinistro, spostando tutto il chakra usato per avvolgere i muscoli, i tendini, le ossa, le articolazioni e la pelle. Via dalla mano, dal polso, dall’avambraccio, dalla spalla fino a farlo ridistribuire equamente in tutto il corpo. Il braccio sinistro dovrebbe quindi sgonfiarsi, ma la ragazza non smetterebbe di concentrarsi sul proprio chakra. Mantenendo le mani a formare quel sigillo particolare, ora cercherebbe di convogliare il chakra verso il basso, velocemente. Bacino, anca destra e da lì seguirebbe il percorso della gamba destra. Coscia, ginocchio, stinco, caviglia e piede. Cercherebbe, come per il braccio, di convogliare il chakra lungo l’intera sua gamba destra. Tenterebbe di inglobare con la propria energia i muscoli, i tendini, le articolazioni, le ossa… fino alla pelle, fino ad avvolgere il derma attraverso i punti di fuga. Come per il braccio. A quel punto la ragazza caricherebbe tutto il peso sulla gamba sinistra, andando a flettere leggermente il medesimo ginocchio leggermente. Il busto verrebbe piegato verso sinistra e cercherebbe di mantenere l’equilibrio tenendo allargati i gomiti, dato che le mani sarebbero ancora impegnate nel sigillo. La gamba destra invece verrebbe sollevata dal terreno, e nell’esatto momento in cui il chakra l’avrebbe avvolta, ecco che si verificherebbe l’espansione della gamba destra proprio nel momento in cui la ragazza tenterebbe un calcio all’aria. [Baika no Jutsu – consumo 1pc a turno][Turno: 3][Gamba destra: 1 m lunghezza x 50 cm di larghezza][Chakra: 17/20]

02:32 Tayuya:
  [Campo] Un sorriso si formerebbe sul suo viso, dato che quel movimento unito all’innata improvvisa potrebbe essere un bell’effetto a sorpresa per un avversario. Insomma, dopo tutto si vedrebbe addosso un arto allungato ed allargato di colpo. Un qualcosa che non potrebbe fare invece con un pugno, dato che le mani sarebbero impegnate a formare il sigillo… l’effetto a sorpresa potrebbe avvenire solo con un calcio. Ovviamente il problema si presenterebbe non appena la giovane cercherebbe di ristabilire il proprio equilibrio poggiando il piede destro a terra. Totalmente sbilanciata, la ragazza tenterebbe di mantenere l’equilibrio, ma la stanchezza e il dolore provato, non farebbero altro che farla capitombolare a terra col sedere. <Ouch!> i palmi delle mani andrebbero a posarsi contro il terreno, mentre le gambe verrebbero tenute stese avanti a sé. Gli occhi fissi sulla gamba destra ingrandita, e solo ora andrebbe a cercare di muovere il piede, facendolo ruotare e cercando di muovere le dita. A parte il dolore e la pulsazione costante, come se dovesse scoppiare da un momento all’altro, sembra che davvero non ci siamo limiti particolari o danni. Anche se in effetti il limite sarebbe quello di non potersi reggere adeguatamente in piedi. <Be, scommetto che gli esperti saprebbero sfruttare meglio l’innata… per non contare poi le tecniche di clan, insomma, devo solo abituarmi.> tutta la frustrazione sembra sparire velocemente, lasciando posto ad un sorriso rilassato e soddisfatto. La mano destra va ad afferrare il proprio ciondolo e lo sguardo si abbassa per poterne osservare i tratti. L’espressione si perde in ricordi lontani e nostalgici, ma il sorriso permane. <Chissà se anche tu hai avuto queste stesse difficoltà, papà.> sussurra piano in direzione del ciondolo, come se il padre, ovunque sia in questo momento, possa sentirla. Non può smettere di volergli bene. un altro, l’ennesimo sospiro viene eseguito dai polmoni della ragazza, mentre le sue mani tornerebbe a livello dello sterno per formare nuovamente l’apposito sigillo dell’innata. Si concentrerebbe nuovamente sul chakra presente nella gamba destra e lo farebbe scorrere velocemente verso il proprio centro, per essere distribuito nuovamente in maniera equilibrata. La gamba, svaniti gli effetti del chakra sui muscoli, tendini, ossa e pelle, andrebbe a riprendere le sue normali dimensioni, sgonfiandosi lentamente. Il braccio sinistro e la gamba destra sarebbero comunque intorpiditi, mentre il cuore continuerebbe a pompare velocemente il sangue. Sta risentendo della stanchezza, ma non può ancora ritenersi soddisfatta. Sempre manterrebbe il sigillo con le mani e le dita, e andrebbe ora a rimettersi lentamente in piedi. Una volta salta con le piante dei piedi, la ragazza deciderebbe di concentrare il proprio chakra nel busto. Gli arti vanno bene… ma cosa succederebbe se provasse a concentrare il proprio chakra nel busto? Altri profondi respiri, per aiutarsi nella concentrazione e portare il proprio chakra in quella precisa parte del corpo. Il chakra avvolgerebbe ogni singola fascia muscolare, i muscoli, le cellule, i tessuti, persino gli organi contenuti nella zona del busto. Le viscere, le ossa, le cartilagini, il grasso, fino alla pelle. Il cuore pompa sempre più velocemente mentre verrebbe avvolto dal chakra, come in una sorta di protezione. Ed ecco che il busto dovrebbe espandersi, di colpo e dolorosamente, facendole mancare per qualche istante il respiro. Le labbra vengono dischiuse, il cuore perde un battito e gli occhi si fissano verso il cielo mentre la paura inizia a pervaderla. [Baika no Jutsu – consumo 1pc a turno][Turno: 4][Busto: 1 m lunghezza x 1 m di larghezza][Chakra: 16/20]

02:42 Tayuya:
  [Campo] Ora è diventata a tutti gli effetti un bel pallone. Circa. Comunque quella è la sensazione, altro che il gonfiore che ti coglie dopo mangiato. Il busto dovrebbe essere espanso, un metro di larghezza per un metro di lunghezza, mentre gli arti dovrebbero essere rimasti nella loro dimensione originale. <Scommetto di essere… abbastanza… ridicola…> ha il fiatone, non riesce ancora ad adattarsi a quel cambiamento troppo repentino del suo busto. Il dolore la coglie in ogni angolo del suo corpo, ora non solo gli arti, ma anche il petto, mentre il cuore non riesce a smettere di battere così velocemente. Digrigna i denti, soffoca i gemiti di colore e stringe i pugni delle mani… deve provare a camminare, mettere alla prova il suo campo visivo, accertarsi se ci siano o meno dei limiti. Con lentezza, troppa, andrebbe a muovere i primi passi… prima la gamba sinistra e poi la destra, in una camminata decisamente goffa ed incerta. Le braccia rimarrebbero leggermente alzate rispetto ai fianchi ingranditi, e nel mentre cercherebbe di far vagare il proprio sguardo. La visuale non sembrerebbe esserne limitata solo se si tratta di volgere lo sguardo a destra, sinistra e in alto, mentre per il basso è tutta un’altra cosa. Abbassando lo sguardo infatti, la sua propria visuale dovrebbe essere ridotta per via dell’espansione del busto, e quello è un probabile punto cieco o di debolezza… senza contare che si sente decisamente impacciata nei movimenti. <Cosa potrei fare? Rotolare? Mi sa che anche per questa parte del corpo… vada più a scopo difensivo.> ma ne siamo poi totalmente sicuri? Insomma, non ci sarebbe nemmeno tanto da fidarsi nell’usare il busto espanso come difesa, perché in questo modo non farebbe altro che mettere in evidenza una parte delicata del proprio corpo a un probabile nemico. Dato che le parti espanse non sembrano godere di potenza o forza aumentate, dovrebbe essere lo stesso per la resistenza. Quindi in sostanza non le darebbe dei vantaggi, ma, in questo caso, solo svantaggi. <Ovviamente questa innata va… accompagnata con le tecniche di clan… messa così, non ha nessuna utilità…> sbuffa, sospira, arranca. La fatica si fa sempre più sentire e il proprio cuore non sembra reggere oltre. Il chakra verrebbe quindi spostato nuovamente, non solo per far perdere quell’espansione e quella elasticità, ma anche, e soprattutto, per stroncare l’attivazione dell’innata. Smetterebbe quindi di erogare chakra in quella zona del corpo, così da cercare di sgonfiare il proprio busto e far si che l’intero suo corpo torni a dimensioni normali. È stanca, spossata e il dolore ormai ha preso sempre più possesso del suo corpo. <E’ stato… è stato…> prende fiato, si siede a terra, ma poco dopo si lascerebbe cadere con la schiena sul terreno, assumendo una posizione a stella. <Uff… è stato interessante dopo tutto.> l’espressione è soddisfatta e un tenue sorriso si delinea sulle sue rosee labbra, rivolta verso il cielo notturno illuminato dalla luce della luna. [Disattivazione Baika no Jutsu al turno 5][Chakra: 16/20][END]

Yona si reca al campo di addestramento per allenare la propria innata.

PS: domanda sui vestiti... quando si espande una parte del corpo che succede? Sono elasticizzati? Sono fatti di un tessuto super magico? Oppure si strappano alla faccia di Hulk?? Scusate, è l'ora tarda... ç_ç