[ Yakuza ] Preparazione

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Giocata di Lavoro

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12:13 Rasetsu:
 Tutti, almeno una volta, si saranno chiesti dove abiti un disadattato come Rasetsu. Giusto? Ah, non frega a nessuno? Bene. Perché si dà il caso che egli cambi abitazione periodicamente, non avendo una fissa dimora dove vivere e proliferare come i sorci. Dopo la guerra di Ryota, molte case esterne al Villaggio di Kusa rimasero vuote, disabitate giacché gli abitanti non hanno fatto questa gran bella fine. Altre sono rimaste semplicemente diroccate nel corso del tempo. Difatti, il Rosso si è appropriato di un casolare, a qualche chilometro di distanza dalle porte di Kusa. Il tetto è parzialmente crollato, ma ciò non impedisce ad egli di viverci e lavorarci. < Nessuno verrebbe mai qui, no? > Perché dovrebbe del resto, se è disabitata? All'interno della stanzetta nella quale si trovano, c'è giusto un paio di sedie vicino ad un tavolaccio, sul quale ha sistemato fialette, becher, un fornellino, beccucci vari, attrezzi per sintetizzare e creare delle pillole. < In ogni becher, ho tutte le parti che compongono la Sbrilluccica. Uno, due e tre. Questi servono per quella base, ma noi vogliamo la 2.0, ergo mi serve un altro po' del tuo veleno. > Il ghigno sul di lui volto, pallido ovviamente, si distende da un orecchio all'altro, mentre infila un paio di guanti in lattice esattamente come farebbe un medico, seppur non faccia più parte dell'ordine mondiale dei dottori ormai da un po'. Sul lato opposto al tavolo, dunque sull'altra parete, c'è un letto, giusto una branda con un materasso cigolante e qualche lenzuolo. Niente di più e niente di meno. In fondo, non è roba sua, eccetto gli aggeggi che ha poggiati sul tavolo. Indossa un paio di pantaloni neri, una t-shirt del medesimo colore e con uno scollo a V sul petto, anch'esso piuttosto pallido rispetto al normale colorito umano. Bisturi e altri oggetti utili son posati anche loro vicino agli altri di dubbio utilizzo. I capelli rosso sono raccolti in una coda bassa, discendente lungo la schiena, sino alla vita. Insolito per un uomo, ma non per lui. Attende un dire, un qualcosa da parte del suo collega in affari: Zashiki. [ Chk On ]

12:35 Zashiki:
 Una casa strana, che dire. La guarda, la fissa, non comprende <Rasestu, scusa una cosa> borbotta pensieroso <Ma tu veramente abiti qui?> per forza, c'è la brandina e tutto il resto, il minimo indispensabile per vivere. E' stupito, o forse sconvolto. Sarà che per molto tempo, da piccolo ha vissuto in condizioni simili e che ora non lo farebbe mai più. Sarà che Rasetsu è un importante esponente della yakuza e merita di meglio <Non hai mai pensato di vivere in una casa quanto meno decente, degna del tuo nome?> poi scuote la testa il ragazzo. Ma che parla a fare, cosa cerca a fare il senso, quando un senso non c'è l'ha. Quindi segue il discorso del collega <Capisco> osserva dunque tutto ciò che serve per produrre la sbrilluccica. E' curioso di vedere in azione Ryuuma, ma poi arriva all'orecchio quello che non voleva sentire. Sospira <E va bene, mi metto a lavoro> sbuffa leggermente. Ma nonostante ciò resta impassibile, un volto completamente inespressivo, concentrato. Andrebbe dunque a sfilare quei freschi guanti in pelle che coprono le pallide mani del ragazzo. Una volta tolti li poserebbe sul tavolino. Chiuderebbe gli occhi, un respiro profondo per trovare la concentrazione. Quindi nella mente verrebbero rappresentati due fiumi, forti, impetuosi ma ben canalizzati. Questi fiumi rappresentano le due energie fondamentali energie del corpo umano, quella fisica e quella mentale. Quindi le mani si intersecherebbero dinnanzi al petto, così da poter comporre il sigillo della capra. Una volta fatto ciò cercherebbe di far confluire quelle due grandi energie all'altezza del plesso solare, se fosse riuscito cercherebbe di generare un grande lago. Lago formato da una nuova e forte energia, il chakra. Quindi tenterebbe di inviare quella nuova energia per tutto il corpo, così da poterlo rinvigorire e sfruttare al massimo delle possibilità. Se fosse riuscito esalerebbe un ultimo sospiro prima di aprire la bocca, di nuovo <Ah, hai saputo della nuova recluta?> giusto per colloquiare un po' ecco, del resto sono argomenti che riguardano la Yakuza e quindi anche Ryuuma. [Tentativo Richiamo del chakra]

12:56 Rasetsu:
 Inarca un sopracciglio perché, per lui, è altrettanto strana la domanda che pone Zashiki. Perché non dovrebbe vivere lì? Perché dovrebbe avere un'altra abitazione? Sul di lui viso, si disegna il dubbio, palesemente. < Dove altro dovrei vivere? Ho tutte le case che voglio, senza pagare niente e nessuno. > Poiché, alla fine, sono disabitate, quindi di proprietà di nessuno e lui può occupare quel vuoto come preferisce. Indisturbato, tranquillo, senza rompi scatole. Che ami vivere da solo? Che sotto sotto ci sia qualche altro motivo sconosciuto? Ci sarebbe anche la casa dove ha vissuto da piccolo, dove ha ucciso i genitori, Ma non ama particolarmente quel luogo, com'è facilmente intuibile. Gira le spalle verso Zashiki, iniziando a recuperare i vari ingredienti da mettere in un unico contenitore, così da unire i vari ingredienti, formandone soltanto uno. È un po' come l'unione delle due energie che formano il Chakra, a voler fare un paragone di ben poco conto. Infilati i guanti, ha quantomeno le mani protette. La mascherina non è poi molto importante, d'altro canto i Kokketsu non possono morire per ciò che è dannoso agli umani. Sono demoni, semplici demoni per metà immortali, a voler ben vedere. Quasi dei vampiri di un'epoca recente. Inizia a sistemare alcuni becher e a preparare il fornello che userà per l'ultima parte della creazione della droga. < Il mio nome è degno di qualcosa quando le mie mani sono sempre state sporche di sangue e la mia anima scura come il mio sangue? > Permane in quella posizione, divaricando appena le inferiori leve, in modo tale che possa avere anche un corretto equilibrio e postura mentre lavora. Le braccia si muovono celeri, come se avessero fatto già mille volte quel lavoro - e non è impensabile che lo abbia fatto davvero -. < Qui vivo indisturbato da chiunque. > Asserisce, stringendosi nelle spalle, oggi apparentemente più serio del normale, forse perché non è sotto effetto di nessuna roba particolare che ne modifica parte del pensiero. < No, io sono sempre l'ultimo a sapere le cose. Nyahahah! > Non che ci sia da ridere, eh. < Chi è? > Chiede, continuando a lavorare come da prassi. < Quando hai fatto, puoi usare questo contenitore. > Glielo allunga sul tavolino, giusto per aiutarlo. [ Chk On ]

13:23 Zashiki:
 Prossimo step, richiamare l'innata. E' da un po' che non lo fa, è da un po' che non usa il chakra. Gli ricorda i combattimenti e diavolo se odia combattere. Preferisce decisamente far combattere gli altri al posto suo. Le nude mani, prive dei consueti guanti in pelle andrebbero ad intersecarsi nuovamente dinnanzi al busto del ragazzo. Un sigillo, la capra, lo aiuta a concentrasi e a gestire il chakra. Quindi da quel lago, quel grande bacino prima generato, verrebbe prelevata una piccola parte che rapidamente dovrebbe giungere verso la bocca del giovane. Quindi una volta raggiunta la zona dove sono presenti le ghiandole venerie, tipiche dei Doku, cercherebbe di far impregnare per bene quell'energia pura, azzurrognola. Il veleno, cercherebbe di trasmettere quella sua caratteristica al chakra. Una volta che quella piccola porzione di chakra è stata bene infettata, cercherebbe di inviarla nuovamente nel grande lago. Vuole infettarlo tutto e ci dovrebbe volere discretamente poco. Non appena la contaminazione sarebbe completa andrebbe ad inviare quella nuova forza in giro per tutto il corpo, pronto ad usare la forza peculiare del proprio clan. Prenderebbe infine il contenitore posto da Ryuuma. Avvicinerebbe il contenitore alla bocca e cercherebbe di far fluire fuori una buona dose di veleno <Dimmi se ti basta> poi tornerebbe sull'argomento precedente <Va bene, come vuoi, la mia era solo una domanda> se a lui va bene vivere in posti del genere di certo non sarà Zashiki a fermarlo <Non so chi sia, ma Shiro l'ha affidata a me e insieme dobbiamo fare una missione, la devo testare> freddo, oserei dire gelido. Continua a guardare il collega, attende un segno, qualora la quantità preparata dal Doku fosse sufficiente lascerebbe il contenitore nelle mani di Rasetsu. [Tentativo attivazione dell'innata] [Chakra ON]

13:48 Rasetsu:
 Mentre Zashiki è intento ad attivare il proprio Chakra e conseguente Innata, il Kokketsu sta ancora lavorando, sistemando il giusto dosaggio dei vari ingredienti. < Non mi piacciono queste domande. > Sta ragionando a mente anche fin troppo lucida, se consideriamo come non sia sotto effetto di nulla, quindi pulito soltanto per riuscire a crearla di nuovo. Con la coda dell'occhio, scruta il contenitore nel quale il veleno allucinogeno stanzia e attende soltanto l'utilizzo del Kokketsu. < Va aggiunto ad una specifica temperatura, quindi per ora lo mettiamo a cuocere, per così dire. > Si stringe nelle spalle, specificando questi piccoli dettagli al Doku, come se fosse realmente necessario. < Non ne conosci il nome? Peccato~ > Soprattutto perché si tratta di una donna e sappiamo tutti come funziona Rasetsu quando c'è di mezzo qualcosa che abbia anche solo lontanamente l'odore di donna. < Fanmi sapeee come andrà questa missione. Non appena avrò terminato la preparazione della Sbrilluccica, andrò a cercare quella Hikari al centro. > Aggiunge verso il ragazzo, dal momento che questi gli ha chiesto di cercare la ragazza e assicurarsi che non faccia danni, più del normale. < Conosci qualcuno che abbia qualche legame con lei? Potrebbe essere utile. > Asserisce, dando ad egli modo di parlare e di rispondere alle richieste del rosso. [ Chk On - Conoscenza dei Farmaci ]

14:17 Zashiki:
 Lo terrà a mente e aggiungerà anche questo nella lista delle cose da non dire e non fare in presenza di Ryuuma. Del resto deve rispettare anche il carattere particolare del collega. Segue dunque con attenzione tutta la spiegazione di Rasetsu, vuole cercare di comprendere al meglio quel particolare processo di produzione <Interessante> e nel contempo nota anche con quanta maestria e destrezza riesce a fare tutto Rasetsu <Immagino tu lo faccia da molto, si vede che sei molto pratico> e questa volta lo dice sinceramente. E' quasi stupito dalla bravura e l'attenzione che ci mette. Non lo ha mai visto così, serio. Scuote la testa il ragazzo <No, mi dispiace ma ancora non so niente> spiega il giovane <Ha detto Shiro che lei verrà al mio locale, quindi non so neanche come sia fatta> si, conosce bene l'attitudine di Ryuuma <Certo, ti farò sapere> ormai sono discretamente in confidenza, questo è il minimo. Pochi istanti e il giovane andrebbe a rimettere i guanti in pelle, guanti che avvolgono completamente le mani del giovane <Mmm, c'era un ragazzo, che ha anche lavorato per me su quella cosa delle scommesse> un piccolo sospiro <Era, o forse è il suo ragazzo> altra piccola pausa <Però è scomparso ed ora mi tocca anche cercarlo> sbuffa. Non voleva casini, non così tanti almeno. Ma questo è un altro discorso, un discorso che richiederebbe troppo tempo e troppa concentrazione.

14:48 Rasetsu:
 Continua a lavorare con maestria, poiché è una delle poche cose che riesce a fare in modo discreto. Messo a riscaldare il composto, non resta da far altro che aggiungere, lentamente, il veleno di Zashiki. Lo recupera con la dritta, coperta ovviamente dal guanto in lattice, dal momento che non vuol rischiare d'essere contaminato dallo stesso. L'ha studiato, quindi sa di cosa potrebbe essere capace. < Tua sorella è ancora consenziente a quest'uso del vostro veleno? > Chiede, giusto per fare due chiacchiere e sviare argomenti dei quali Rasetsu non sembra voler discutere. E tutti, solitamente, acconsentono pur di non attirarsi le ire del Kokketsu. E' un Clan ben conosciuto a Kusa, a quanto pare, e perché non sfruttare questo dettaglio? C'è anche da dire che sfrutta il suo essere Yakuza inoltre, seppur non sia corretto né giusto nei confronti del lavoro e di chi n'è a capo. < Oh, una donna. Chissà. > E già si pregusta la scena, con un piccolo ghigno che s'allarga man mano sul di lei viso. Perverso come pochi, non vede l'ora di conoscere la nuova leva, pur di soddisfare la propria curiosità e sfrenato desiderio. < Conosci il nome? Potrei cercare anche lui. > Si stringe nelle spalle, poiché sta ragionando per riuscire ad arrivare quanto prima a questa Hikari, affinché possa svolgere in modo perfetto il proprio incarico. In fondo, non ha quasi niente da fare, eccetto preparare la Sbrilluccica, ragion per cui può anche occuparsi d'altre faccende della Yakuza. < Così, ti risolvo anche questo problemuccio. Nyahahaha! > Insomma, a lui piace divertirsi davvero con poco. Continua, dunque, a lavorare, iniziando a versare quel veleno all'interno del composto precedente, lentamente affinché si uniscano e formino il composto specifico. [ Chk On - Conoscenza dei Farmaci C & Conoscenza dei Veleni C ]

15:00 Zashiki:
 Scuote appena la testa e fa spallucce <E' da un po' che non la vedo> sentenzia freddo, sincero, è da un po' che non ha sue tracce però non è preoccupato, anzi, è del tutto normale <Quindi non saprei dirtelo> spiega il ragazzo. Fissa ora il vuoto, forse è meglio se ci si mette in contatto, in fin dei conti gli vuole bene ed è l'unico pezzo della famiglia che gli rimane <Però non farti problemi, se ha dato il consenso quella volta di certo non cambierà ora> ancora con quella sua classica parlata lenta, ma densa di carisma. Scandisce bene le parole ma spesso non le enfatizza troppo. Questo è Zash, prendere o lasciare. Si torna a parlare della donna, la neo entrata e già sa quali strani pensieri si potrebbe esser fatto il collega <Non farti venire strani pensieri> ma forse è già troppo tardi, il viso si tinge di una strana forma <Eccoci di nuovo> un sorriso idiota, il classico sorriso di chi ha pensato cose poco pure. E poi si arriva all'argomento delicato <Shitsui> lo dice con un enorme freddezza, quasi l'odiasse <No, non ti preoccupare, a lui ci penso io> borbotta il ragazzo <Tu pensa ad Hikari, anche lei lo vuole cercare ma ho paura che vada a cercare in posti in cui non deve farlo> continua la giovane salamandra <Mi hanno cacciato in una situazione di merda, che palle> non è proprio contento, proprio no. Conclude quindi il giovane <Però ora preoccupiamoci della Sbrilluccica, è fondamentale per la nostra espansione dentro la Yakuza> sentenzia infine il ragazzo. Cinico, cinico come non mai.

15:18 Rasetsu:
 < Beh, spero che lo sia. > Afferma verso Zashiki, quando gli annuncia che effettivamente sua sorella non si fa vedere da un po'. Consenziente, intende, ad ogni modo, perché non vuole avere problemi con chi usa del Veleno. Ne conosce gli effetti, della maggior parte, e sa anche come risolvere i problemi principali dell'avvelenamento. Ma ciò non toglie che di problemi non ne vuole comunque, il che è quantomeno ovvio e giusto, anche dal punto di vista di un Demone com'è lui. < A te non vengono mai strani pensieri? > Commenta in sua direzione, tenendo sotto controllo il composto, affinché sia pronto come dovrebbe, prima di poterlo completare e versare negli appositi stampi. < Mai sentito nominare neanche lui. > E' anche vero che bazzica davvero poco all'interno del Villaggio, ragion per cui è anche ragionevole che non conosca poi così tanta gente. < Oh, ora capisco il perché bisogni tenerla a freno. > Si stringe nelle spalle, piegando appena il capo lateralmente, verso la propria spalla destrorsa, nonostante non rivolga nessun accenno di sguardo in sua direzione, poiché impegnato a far tutt'altro. < E' fondamentale per ogni cosa la mia Sbrilluccica. > In fondo, l'inventore è lui, per così dire. Sbatte le palpebre, sistemandosi con la mano mancina gli occhiali, spingendoseli più sopra lungo il setto nasale. < Voglio il monopolio del traffico illecito. Voglio essere un pezzo grosso della Yakuza come lo era Kurako. NYAHAHAHAHAH! > E ride, questa volta ride di gusto, perché vuole superare chi, prima di lui, s'è preso beffa del Demone Mangia Uomini. [ Chk On - Conoscenza dei Farmaci C & Conoscenza dei Veleni C ]

14:42 Zashiki:
 Annuisce, in fondo lo aveva avvisato e gli aveva lasciato completa libertà a riguardo <Si, non ci saranno problemi> serio e sicuro, del resto sa quello che dice, nella maggior parte dei casi. La preparazione della Sbrilluccica 2.0 prosegue, Ryuuma come un grande cuoco mescola elementi, cuoce, prepara quella che sarà il loro Jolly, il loro molto possibile lasciapassare per i piani alti della yakuza. Fa appena spallucce <Siamo esseri umani> guarderebbe quindi per qualche istanti Ryuuma <Più o meno> breve pausa <Ma non è questo il punto> sbuffa un poco <Tutti facciamo strani pensieri, ma non li mostriamo con un ghigno enorme> una piccola risatina dunque. Sta scherzando è ovvio, giusto per conversare insomma <Capisco, non era un pezzo grosso, era un genin ed è sparito dopo il torneo di Konoha> prosegue il Doku <Si, è per quello, mi affido a te> conclude il giovane. Lo sguardo si muove rapido, cerca di cogliere ogni particolare di quella preparazione così particolare <Anche io Rasetsu, vedrai che ci riusciremo> ed è la verità, è fiducioso, molto. Sente che potrebbero farcela, piano piano a scalare la gerarchia <Kurako?> non lo conosce, non lo ha mai sentito nominare effettivamente <Chi è?> domanda, curioso. Strano che non conosca qualcuno, di solito lui sa tutto, conosce tutti, ma non in questo caso a quanto pare. Attende ora quindi una risposta da parte del Demone della Yakuza. Nel mentre il corpo resta ben sciolto, rilassato <Ti dispiace se fumo?> non vorrebbe danneggiare la creazione, per questo domanda. Mentre aspetta la mano destra si infila nella tasca destra del pantalone e inizia a cercare qualcosa.

15:03 Rasetsu:
 Il Rosso blocca il fornello, or che tutto sembra pronto. Sistema il contenitore sul bancone, lontano dal fornello sul quale ha miscelato tutto. < Deve restare a riposare per un po'. > Asserisce verso il compare, coprendo anche il contenitore con un coperchio adatto, dal momento che potrebbero rientrare delle entità non ottime per il suddetto elemento. Non deve essere contaminato, in parole povere. < E' quasi pronto. Devo solo tramutarle in pillole, ma non è un lavoro che richiede chissà quanto tempo. > Si stringe nelle spalle, ascoltando comunque le parole che vengono pronunciate da Zashiki, preparando il resto del necessario per ultimare la preparazione della Sbrilluccica. < Non c'è niente di male in quello che faccio io. In fondo, sono un Mostro. Sono un Demone. Sono diverso da voi comuni e fragili mortali. > Perché, vorresti dire che tu non sei fragile? D'altro canto, ha sempre detto, sempre specificato con fierezza, che il di lui cuore non batte, ragion per cui lui sarebbe clinicamente morto. Tuttavia, si tratta pur sempre di un Demone, a suo parere, dunque è ancor vivo. < Nessuno d'importante, insomma. Un nome che può essere sotterrato in quattro e quattr'otto assieme a quello di questa Hikari, nel caso in cui facesse ciò che non deve fare. NYAHAHAHAHAH! > E ride di gusto, perché con lui funziona così. La risata è il suo marchio di fabbrica, assieme a quel ghigno onnipresente che mai sparisce e scema, dilungandosi da un orecchio all'altro. < Era il braccio destro del Capo, colui che mi permise di entrare nella Yakuza. Aveva un piano per uccidere l'attuale Capo, ma con la sua morte non ho più saputo quale fosse. > Espira dalle labbra, sistemandosi qualche ciuffo di capelli rossi sulla fronte, prima di girarsi repentinamente in sua direzione. < Andiamo fuori a fumare e passamene una. Non fa bene ai tuoi polmoni, ma ehy.. Neanche la Sbrilluccica fa bene al corpo di voi umani! NYAAHAHAHAHAH! > Bravo, ottimo. Perfetto, davvero! [ Chk On - Conoscenza dei Farmaci C & Conoscenza dei Veleni C ]

15:32 Zashiki:
 Scruta il contenitore e già gli si vedono i dollaroni al posto degli occhi. Sa che quella sostanza bianca potrebbe essere l'ago della bilancia del futuro della giovane Salamandra. La squadra per bene <Quindi manca poco?> domanda in una forma quasi retorica <Bene, quando sarà pronta ti manderò qualcuno a prenderne un po' e mi darò da fare> sentenzia gelido. Sempre meglio delegare agli altri questi compiti, sia mai che rischi lui. Lui, il genio della malavita, quello che ha fondato la propria vita sulla propria parola, sulla riduzione dei rischi e sul delegare agli altri. La mano destra dunque uscirebbe fuori con un pacchetto di sigarette quasi finito, ne sono rimaste due <Sei fortunato Rasetsu, ne sono rimaste due> quindi le pallide dita le trafugherebbero, ponendone una al collega e lo seguirebbe verso l'esterno. Una volta fatto ciò estrarrebbe anche un accendino con il quale accenderebbe la sigaretta una volta appoggiata tra le labbra. Un rapida boccata di fumo e tenterebbe di accendere anche la sigaretta di Rasetsu <Posso?> domanda, non sia mai che attiri le ire del demone <Sei il demone della Yakuza, credo sia un qualcosa di molto positivo, ti rende unico> sincero? Si, assolutamente. Probabilmente la figura del demone è la persona che sente più vicino, del resto ormai sono entrati in confidenza <No, cerca di resistere all'impulso, per ora> quel per ora è molto singolare. Ascolta dunque la storia di Kurako <Uh interessante> breve pausa. Si fa un altro bel tiro di sigaretta, a tutti polmoni. Ama fumare e si vede in queste circostanze <Sai cosa penso Rasetsu, che magari un giorno potremmo esserci noi la, su in cima alla piramide> pura follia? Sogni o solide realtà? Chissà. Del resto ha sempre avuto un'idea precisa a riguardo. Un grande capo è colui che sceglie dei grandi assistenti ed infondo così è la vita di Zashiki. Sicuramente lui e rasetsu potrebbero controllare la malavita Kusana.

16:05 Rasetsu:
 < Sì, manca poco. > Effettivamente, sì. Non c'è molto altro da fare. < Dividiamoci l'effettiva quantità del carico. Così facendo, possiamo venderla entrambi e cercare di guadagnare di più. Non entrare nel mio territorio. > Le coordinate dovrebbero essersele passate, pertanto entrambi sanno in che territorio dirigersi, purché nessuno rientri in quello del Kokketsu. Potrebbe dare di matto, specialmente se si trattasse di un collega. Attualmente, però, solo loro due sanno - e ben pochi altri che non siano acquirenti - ciò che stanno facendo e attuando, dietro le spalle degli altri colleghi della Yakuza. < Meglio così. > Asserisce, brandendone una che porterebbe in direzione delle labbra socchiuse, poggiandola tra le stesse. No, non è solito fumare, ma i Kokketsu non possono morire per cause naturali. E, dunque, seppur i polmoni dovessero danneggiarsi in modo irreparabile, lui non ne risentirebbe. E' un beneficio dell'essere Demoni, d'essere superiori rispetto al resto del mondo, formato da semplici e comuni esseri umani. < Fai. > Avvicina di poco il volto all'accendino, tirando un paio di volte affinché la sigaretta s'accenda completamente. Espira all'esterno il fumo inspirato precedentemente. < Oh, io sono sempre stato unico. NYAHAHAHAH! > Ad ogni modo, sgusciando verso l'esterno, potranno notare come la campagna aperta sia uno spettacolo, ma che non inficia per niente nei confronti del Demone. < Chissà. Potremmo. > Già. Ma chi volterà le spalle all'altro in quel momento? O resteranno "Uniti"? E' tutto da vedersi, ma per il momento, la situazione pare perfetta esattamente così com'è. Stanno lavorando come si deve. [ End ]

16:22 Zashiki:
 Annuisce <Bene, sarà fatto> continua prendendo in consegna la sigaretta con la mano destra e la porterebbe lontana dalla bocca <Allora tu pensa alla tua zona ed io alla mia> spiega il giovane rafforzando quella che è l'idea del demone. Dovrebbe avere pensieri ora, tanti pensieri, molti più pensieri di quelli che ha ora. I lavori stanno procedendo bene, tutto sembra quasi pronto. Però, quanto durerà, cosa succederà in futuro. Beh, per ora si gode la vista e la sigaretta <Una cosa importante, sondare il mercato, quindi è importante recuperare il parere dei clienti> sentenzia <Cerca di ricordarlo> conclude. Un piccolo monito, giusto per ricordare insomma. La sigaretta torna sulle labbra pallide della Salamandra. Via con un'altra boccata di fumo. Si guarda intorno <Beh, è tempo che io vada> afferma <Già, potremmo e mi auguro che sarà così> veramente? Chi lo sa. Il potere cambia le persone, li rende degli animali senza scrupoli. Lascerebbe dunque cadere la sigaretta al suolo e l'andrebbe a calpestare, con eleganza ma anche con veemenza. Un ultimo sguardo al collega <Beh, a presto Rasetsu> alzerebbe i tacchi e se ne andrebbe, il locale lo attende, così come i suoi giri. La dura vita di uno Yakuza molto indaffarato. [End]

In una casa abbandonata al di fuori del Villaggio, Rasetsu inizia la creazione della Sbrilluccica 2.0, la quale ha la base della Sbrilluccica primordiale con il Veleno di Zashiki unito al composto. Frattempo, i due parlano e si confrontano sul futuro della Yakuza e dei loro progetti.

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