Copia VS Originale

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15:33 Renold:
  [Cascata - Riva al fiume] Il ragazzo si trova nuovamente alla cascata dell’epilogo, ma non per un allenamento, ma alla concreta ricerca di solitudine e pace, cosa che il luogo è decisamente adatto a conferire. Ciò che indossa sono un paio di calzari blu, seguiti da un paio di pantaloni da ginnastica neri ed adatti al moto. Sulle cosce ci sono due fasciature bianche, sulle quali sono legati un portakunai e un portaoggetti con relativo equipaggiamento. La parte superiore, invece, è rivestita da una semplice canottiera nera, che lascia vedere benissimo il tatuaggio del falco stilizzato sul bicipite destro. Non indossa il coprifronte, né i guanti ninja, che sono tenuti nelle tasche dei pantaloni. I capelli neri con riflessi blu e violetti sono tenuti corti e lisci sul capo, mentre gli occhi perlacei degli Hyuga sono puntati nel vuoto. Siede proprio in riva al fiume, ma non troppo da bagnarsi, le gambe incrociate, la schiena leggermente all’indietro e le mani e le braccia a far da perno al tutto. E se l’atteggiamento è rilassato, l’aria rimane comunque granitica e imperscrutabile e i sensi sempre all’erta nell’individuare eventuali persone in arrivo, trovandosi fuori dai confini del villaggio.

15:39 Mekura:
  [--> cascata/riva del fiume] Stava ritornando a casa, Zaino in spalla e abiti da viaggio ed una espressione stanca sul volto. ndosso porterebbe degli abiti da viaggio. Un coprispalle di pelle nera con la trama a squame, una canotta color sabbia che arriva fino a fianchi diventando più lunga sul retro e con sopra una maglia kimono leggera senza manche violacea la quale è legata sul fianco destro con una leggera trama geometrica verso i bordi. La maglia scopare morbidamente sui fianchi coperti dalla larga cintura di cuoio nero e sotto porterebbe un paio di pantaloni neri aderenti insieme a dei copri pantaloni in pelle grigio scuro ed alla fine la sua figura viene completata da un paio di stivali neri e dalla sciarpa/mantello color sabbia anche questa che scivola attorno al collo e scende sia di fronte che dietro il suo corpo . Borsa tascapane che cade di lato sul fianco destro, pesante e piena di oggetti. I capelli corti sono liberi ed ondeggiano al vento mentre si avvicina di più alla cascata dal lato della statua che un tempo rappresentava Madara Uchiha..o meglio, il suo Akendo. SI avvicina sempre più guardando verso il basso mentre cerca uno spazio o una scala dove poter scendere a riva per rinfrescarsi un poco. Sospira e dall'alto osserverebbe al figura di Ren che la sua copia ha già conosciuto, ma lei, ancora no. Non ci farebbe troppo caso e attraverso una scaletta posta al lato della gola vicino alla statua del grande Madara Uchiha, lei cerca di scendere sino a riva, con calma e senza correre, affaticata dal viaggio che da Kumo l'ha portata fino a Konoha. [ch on]

15:48 Renold:
  [Cascata - Riva al fiume] Continua a bearsi di quel tempo variabile che dà rifiato dalla calura estiva altrimenti insopportabile e della brezza che scompone di poco i capelli. La sensazione di progressivo rilassamento fa da padrone, fermo restando che i sensi rimangono comunque attoniti. Un rilassamento solo apparente, in altre parole. Continua a guardare, con gli occhi perlacei, la superficie del fiume ed annuisce pure tranquillamente, come a volersi convincere di qualche processo mentale che il cervello sta elaborando. Solamente dopo si avvede del rumore dell’erba che si scompone non troppo distante, a conti fatti, vicino a quella che un tempo fu la statua di Madara Uchiha. Volta quindi il capo ed osserva la donna palesarsi. Una donna che lui riconosce, oltre che per fama, anche come conoscente, ma per la quale, evidentemente, non è lo stesso. La vede in quell’atteggiamento indifferente, ne studia il vestiario per qualche secondo e ne trae le proprie conclusioni. Ecco che va dunque ad alzarsi, non perdendola di vista, le mani in tasca, l’espressione granitica che non si scompone di un centimetro. Avanza dunque verso di lei. <Ciao> si annuncia, togliendo la man dritta dalla tasca e mostrandola. L’espressione non si scompone proprio. <… Scusami la domanda: sei la copia di Mekura che ho conosciuto, o l’originale?> domanda, quindi, acuto e sinceramente curioso.

16:02 Mekura:
  [riva del fiume] Si gira ad osservare il ragazzo, un ragazzo alto, avvenente e c'è da dire che se non fosse per i capelli tenuti corti potrebbe assomigliare fisicamente a quello che ci si aspetta da uno Hyuga...bhe del resto è evidente che lo sia, visti gli occhi. <...> forse la conosce per via del clan? non l'ha mai visto alla magione, deve essere un nuovo giovane che ha risvegliato l'innata. Ma quel ciao è stranamente informale ed infatti rimane li, a guardarlo perplessa. Solo dopo quella domande Mekura collega il perché di quel atteggiamento <ahh...> lo allunga lasciandolo morire morbidamente tra le labbra prima di far schioccare la lingua <direi che pensandoci bene ti sei risposto da solo dato che non ti riconosco> afferma la donna avvicinandosi continuando a guardarla in modo curioso: quel ragazzo ha qualcosa di familiare, molto familiare, ma non riesce a capire che cosa. Allunga il passo arrivando verso la riva infine di fronte a Ren a distanza di due metri, per poi rivolgere l'attenzione verso l'acqua lasciando cadere sull'asciutto la sua borsa a tracolla. Si avvicina ulteriormente alla riva e sedendosi, si toglierebbe i calzari <spero non ti dispiaccia se metto a mollo le gambe per un po': i miei piedi mi stanno implorando perdono per la lunga camminata> ed infatti una volta sfilati i piedi e sollevato parte dei pantaloni, la ragazza lascia a mollo le articolazioni inferiori e trattiene a stento un sospiro di sollievo <...ecco, proprio quello che ci voleva> incassa la testa tra le spalle mentre le mani sono strette alla riva. <sarà tedioso immagino doverti ripresentare una seconda volta alla stessa persona, ma come ti chiami?> chiede Mekura guardando Ren con un sorriso piuttosto cordiale anche se distante. [ch on]

16:12 Renold:
  [Cascata - Riva al fiume] Osserva l’atteggiamento e il vestiario della ragazza, vi si sofferma, così come sull’atteggiamento che questa assume. Si avvicina senza timore alcuno a lei, della quale ha già conosciuto la copia. Vi si ferma davanti, la mano che torna nella tasca una volta salutata la ragazza. La scruta da cima a fondo ancora una volta e ne nota l’atteggiamento perplesso, che va a sciogliersi dopo la prima domanda, Annuisce. <Già> scandisce solamente, il tono neutro e tranquillo. <… in effetti hai ragione. Ho conosciuto la copia che hai lasciato a Konoha, apprenderai poi tutto da lei> scandisce, annuendo tranquillamente. E se quello sguardo potrebbe essere vagamente inquietante, lui nel sentirselo addosso non si scompone minimamente, anzi, la guarda di rimando ed in maniera neutra e granitica, come sempre. <Figurati, mi unisco..> scandisce, annuendo ancora una volta. E va a slacciare i calzari pazientemente e a rimanere a piedi nudi. Si avvicina quindi a lei, andando a sedere proprio al suo fianco. Sente il suo dire pazientemente, senza interromperla. <Sono Ren Hyuga, il fratello gemello di Kaori> scandisce, dando per scontata la relazione tra lei e Kaori, già rivelata dalla sua copia. <… ho conosciuto la tua copia un paio di settimane fa ai campi d’addestramento, portava tuo figlio a fare allenamento> scandisce, giustificandosi.

16:30 Mekura:
  [riva del fiume] <ah si, era quella l'intenzione...> sospira affranta in parte della questione: era una causa di forza maggiore, doveva lasciare la sua copia, ma avrebbe preferito di gran lunga rimanere con la sua famiglia, sopratutto dopo il risultato delle sue ricerche: nulle. <tendo ad essere piuttosto scorbutica, spero di non averti fatto una brutta impressione> chiede la donna rimanendo con i piedi in ammollo, sollevandoli ed abbassandoli ogni tanto mentre le mani vengono spostate sul grembo e la sua schiena curvata in avanti. Lascia che questo si unisca a lei, osservando con distacco le sue mosse rimanendo invece concentrata sul viso del ragazzo, qualcosa non le tornava. Poi, finalmente, l'illuminazione <!> Solleva la schiena ed il sopracciglio destro mentre spiazzata lo riguarda meglio dal basso verso l'alto con gli occhi ben aperti. Da quando è spuntato fuori il fratello gemello di Kaori? che diavolo è successo in sua assenza? ora che novità ci saranno? la magione è stata attaccata?Hitomu minacciato? Akendo è andato a vivere con i suoi figli a casa sua? Hiashi è tornato a guardare gli hyuga negli occhi? la cosa sta diventando ridicola. <come prego?> non ne sapeva nulla di un fratello gemello di Kaori, no, non è possibile che lei glielo abbia nascosto..ma è molto probabile che i suoi genitori lo abbiano nascosto, con tutto quello che è successo con gli Hyuga puri. Cosa saprà Ren di lei? come si comporterebbe altrimenti? è la figlia dell'assassina di suo padre del resto. <si chiama Ken..> svia dal discorso che alimenta i suoi pensieri per un secondo, pensando con affetto al suo bambino. <il mio soldatino...comunque, tornando a te..> non sa neppure che cosa chiedere o se sia il caso di chiedere, dovrebbe fare quelle domande a Kaori direttamente <..la somiglianza in effetti c'è, l'altezza magari non è quella di Kaori, ma ci vai molto vicino come somiglianza...> afferma, prendendo un leggero sospiro mentre esclude ogni pensiero superficiale sulla questione <Kaori? come sta?> [ch on]

16:47 Renold:
  [Cascata - Riva al fiume] La osserva di rimando, ed è impressionante notare come gli atteggiamenti dei due Hyuga siano perfettamente speculari, uguali e spiccicati. Il distacco che mostra è lo stesso, la faccia granitica e indecifrabile, anche. Ne sente il primo dire ed annuisce. <Allora ti mostrerà poi la tua copia> scandisce, tranquillo. Sente ancora quello che lei ha da dire e scuote la testa. <La tua copia mi ha interrogato sul Byakugan, sembrava alquanto interessata a testare quanto fossi abile e quanto avessi appreso sull’innata e in generale> scandisce di rimando, facendole un resoconto dell’incontro. E quando lei se lo guarda, la lascia fare, guardandola dritta negli occhi, senza paura e senza il minimo tentennamento, con il necessario distacco si lascia fare quella radiografia in maniera tranquilla. La vede avere quella reazione, quello stupore che le mozza la gola. Annuisce, ormai abituato ad ogni sorta di reazione alla notizia, senza scomporsi affatto. <Già, sono il fratello di Kaori Hyuga. Nati lo stesso giorno dello stesso anno dallo stesso ventre, da Mariko e Naru Hyuga. Lei è stata cresciuta in famiglia, ma tentarono di proteggere me da cose che la copia di Kaori non ha ancora voluto dirmi, affidandomi all’orfanotrofio e tacendo il mio nome fino al giorno del mio esame teorico all’accademia> scandisce tranquillamente, annuendo anche, pazientemente. <… Sono dunque stato condotto da Jusaan-Sama e ho risvegliato il Byakugan, del quale ho acquisito un controllo totale> scandisce, annuendo, il tono basso e pacato di chi sta parlando del tempo. Non c’è vanto, ma semplice tono di spiegazione. Sente quindi le parole sul figlio ed annuisce ancora una volta. <Già. Tuo figlio sta bene ed è felice con la tua copia, o almeno lo sembrava quando l’ho incontrato. Ho fatto vedere qualche tecnica ninjutsu alla tua copia ed era particolarmente interessato> scandisce tranquillamente, ancora. E poi silenzio, fino a quella domanda che va a pungere nel vivo, creando negli occhi perlacei una sorta di malinconia. <.. Non lo so> scandisce, non sforzandosi neanche di mascherare quella malinconia. <L’originale non l’ho ancora conosciuta e la copia non la vedo da due settimane. Le ho mandato un biglietto, ma non mi ha risposto e all’ospedale non mi lasciano entrare e si rifiutano di darmi informazioni> scandisce, riportando lo sguardo su di lei. <… c’è una cosa che mi ha colpito del primo incontro con la tua copia> scandisce dopo qualche secondo, il tono impersonale che non si scompone proprio. <… Mi ha detto che sono abile come Kaori quando era un genin> scandisce, quindi, guardandola.

17:14 Mekura:
  [riva del fiume] <ah, quindi sono stata impudente> allarga un sorriso tranquillo sollevando il sopracciglio destro prima di massaggiarsi il collo. rispondendo al suo comportamento intrapreso dalla copia. <è mio interesse vedere crescere il clan: mio zio Juusan ora più che mai deve avere la certezza che gli Hyuga continuino a crescere mantenendo alto in nome dei nobili di Konoha. Non sarebbe la prima volta che cerco di guidare un giovane del clan dandogli delle dritte sui propri occhi...avessi avuto più tempo sarei stata una sensei, un punto di riferimento all'interno della magione...ma il mio destino è stato quello di viaggiare spesso, più di quanto vorrei...e credimi è una colpa che anche tua sorella mi ha ribadito con forza> assottiglia le palpebre lasciandolo parlare mentre sentendo il nome di Naru, abbassa lo sguardo, distogliendolo mentre osserva l'acqua. <Ken si interessa di tutto quello che è legato al mondo ninja, mi preoccupa tuttavia: è un mondo di sacrificio e la sua fermezza nel continuare questa strada...bhe sono sua madre del resto, non posso fare a meno di avere il terrore che si possa fare male mentre non ci sono> ma anche per questo motivo lo sta addestrando duramente. <...copia?> anche lei ha usato una copia lasciata a Konoha? che sia ancora dietro alla ricerca della tigre di Kurako a Kusa? Torna a fissarlo, il modo in cui ne parla malinconico ed in effetti la stranezza del comportamento della sorella sono comprensibili. Non le piace neppure che dei medici la stiano tenendo sotto controllo all'ospedale, all'improvviso tutti gli orrori che sono accaduti durante la crisi degli Hyuga puri riemergono come dei mostri dal mare dei suoi pensieri: preferisce non rischiare. Così concentrandosi si preoccuperebbe di focalizzare la sua figura con attenzione. Cerca di entrare in dettaglio così da focalizzare la base della sua figura andando sempre più nel dettaglio come uno scultore estrae la figura dalla roccia: l'altezza, la corporatura, la sua figura atletica ma sottile, il viso ovale, le sue forme più esplicite, poi passerebbe al dettaglio inserendo nella sua immagine mentale le dita lunghe ed affusolate, i capelli corti, gli occhi grandi ma con il byakugan disattivato, la forma delle labbra, delle orecchie e la loro posizione, la lunghezza delle ciglia e delle sopracciglia e di conseguenza la loro posizione, la forma del mento e della mandibola, gli zigomi alti, le labbra sottili ed il collo lungo. Passa ai dettagli, alle piccole o grandi imperfezioni, quali delle leggere cicatrici ai pollici la cui pelle è diventata più spessa per tutte le volte nella quale si è accanita per frustrazione strappando pezzi con i denti. Quindi passando per i suoi vestiti cercherebbe di focalizzare l'attenzione sulle cuciture e sulle forme che cadrebbero lungo il suo corpo ed infine vi aggiungerebbe il colore della pelle, dei capelli, il violetto degli occhi la leggera tonalità più scura delle labbra, i colori degli abiti che indossa e insomma cercherebbe di focalizzare la sua attenzione su tutto. Una volta fatto ciò, la giovane comprimerebbe una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco e lo spingerebbe lungo tutto il corpo andando a toccare i punti di fuga. Comprimerebbe e sprigionerebbe il chakra all'esterno e se fosse andato tutto bene a questo punto la ragazza dovrebbe essere in grado di far apparire una nuvoletta di fumo, che in un attimo si dileguerebbe: due copie una vicina all'altra sul lato sinistro rispetto all'originale si palesano <Una va all'ospedale e fatti riconoscere come Mekura Hyuga e se puoi dagli un avvertimento che prima di lasciare andare via un possibile parente devono fare degli accertamenti, l'altra da Raido, andate, cercatelo> lascerebbe andare le copie a questo punto rimanendo con Ren con lo sguardo duro, stoico. <perdonami per la reazione attuale, ma sono successe molte cose e mi devo assicurare che non succedano per nessun motivo, un giorno, Kaori te ne parlerà> afferma lei prendendo un lungo respiro prima di sollevare la testa <anche se..probabilmente non è nulla di grave, se non ti risponde per ora ha i suoi giusti motivi, non dubitare di Kaori è una brava persona> afferma lei alla fine mostrando un sorriso cordiale verso Ren. <ah, abbiamo parlato tanto allora> solleva le spalle e si stiracchia la schiena nel mentre girandosi con il busto verso Ren <allora Juusan mi aveva inviato per insegnare alcune tecniche del clan e per valutare la sua potenza effettiva. Non aveva nessuna grande conoscenza di tai, cosa che mi ha sempre preoccupato, ma sopperiva quella mancanza con una grande conoscenza e talento nel ninjutsu tale che a momenti poteva battere in potenza un chiunin. In effetti se ho detto così è una ulteriore prova che sei affine a lei> scosta una ciocca di capelli e, a quel punto rivolge un'altra domanda a Ren <a che punto sei con il byakugan? lo hai completato?> [ch on]

17:37 Renold:
  [Riva] <Non esattamente> chiarisce in tutta risposta alla frase della ragazza. Assottiglia gli occhi, un momento di silenzio. <Direi più.. sinceramente curiosa di capire quello che sapevo fare veramente> scandisce. C’è sicurezza nel tono, una fermezza ed una sicurezza quasi innaturali. Sente quindi il discorso sugli Hyuga ed annuisce. <Ti capisco benissimo. Troppe cose da fare, troppo poco tempo per farle da sola> scandisce, annuendo ancora una volta tranquillamente. <Lo sei stata. La tua copia mi ha dato dritte e stimoli. Non ho potuto che notare delle somiglianze tra me e te nel modo di ragionare, ponderare con pochi secondi e spronare, comunque> sancisce, andando a tornare col proprio sguardo in quello di lei, tranquillamente. La sente parlare di Ken e un sorriso si slarga leggermente sulle labbra, un sorriso amaro. <… beh, è un ragazzino sveglio, questo senza dubbio. Secondo me diventerà un bravo ninja> va a sospirare, dunque, per poi voltarsi nel vederla eseguire quella tecnica. Assottiglia gli occhi e vede gli ordini dati alle copie. Valuta le copie stesse con gli occhi e le osserva andare. <E’ una variante della moltiplicazione del corpo, ma con meno limiti, vero?> scandisce, dunque, curioso. E poi sprofonda in quella sorta di malinconia e le parole di Mekura gli passano di mente per qualche istante. Vien risvegliato solo da quelle che trattano di Kaori. <Mh?> domanda quindi, tornando su di lei. <Ho paura che possa farsi male. Specialmente ora che l’ho conosciuta. Non voglio perderla> scandisce, tornando a forzare quell’impersonalità che fa quasi impressione, tornando a non far trasparire nessuna sensazione dall’esterno. La sente, quindi, parlare della sorella e sorride leggermente, riflettendoci. <… sembra di sentire il mio ritratto. Mi ha parlato anche lei del suo punto debole nel Taijutsu. Neanche io sono molto versato, ma i sensei all’accademia dicevano che sarei stato bene anche nel corso di Tai, come se fossi portato, ecco> scandisce, ordinatamente. <… e anche io sto cercando di potenziare il mio ninjutsu. Ormai governo perfettamente l’alterazione fuuton. So che le alterazioni governabili sono molteplici: fuuton, katon, doton, raiton e suiton> scandisce, dunque, tranquillamente. <… vorrei provare a vedere se riesco a governare più di un alterazione del chakra. Più alterazioni si governano, meno punti deboli si hanno> scandisce, quindi, annuendo pure.

18:05 Mekura:
  [riva del fiume] Sorride verso Ren facendo una sorta di inchino verso questo <ti ringrazio> afferma sollevando i piedi dall'acqua prima di immergerli di nuovo e creare delle onde. Abbassa lo sguardo ridacchiando pensando a Ken: ogni giorno che passa è più simile a suo padre, ad Azrael e tra un po'...tra un po' potrebbe risvegliare la sua innata, ormai l'età giusta ce l'ha, il tempo passa, diventa più forte...dovrà parlare anche con Furaya della cosa, ma forse troverà il modo di sviare l'argomento al momento più opportuno. <si, la moltiplicazione superiore del corpo ti permette di creare delle copie fisiche grazie al tuo chakra: non saranno molto resistenti, dipende da quanto chakra immetti all'interno e quante ne crei, ma sono capaci di usare delle tecniche e di attaccare fisicamente l'avversario...in più si tratta di una tecnica che è nata con lo scopo di creare una avanguardia da ricognizione senza che l'originale sia costretto a combattere, questo permette di condividere le esperienze tra l'originale e la copia: una volta esplosa o rilasciata, la copia manderà all'originale le varie informazioni apprese....a sei ancora troppo giovane per conoscere tutti i segreti della tecnica, per ora valuta bene come organizzare il tuo allenamento> altri consigli, informazioni che condivide con l'acuto Ren riguardo alle copie superiori andando successivamente a rispondere alle alterazioni che lui vuole padroneggiare <hum...l'alterazione del vento è naturale negli hyuga, ma considero altrettanto naturale l'alterazione del suiton, sia per le sue caratteristiche, sia per come il nostro modo di combattere sia affine a come l'acqua si muove. Il pugno gentile o Juken, è veloce basato sull'usare la forza dell'avversario più che la tua e come il vento e l'acqua che erodono la roccia delle coste, ad ogni colpo noi li indeboliamo ed al contempo ci difendiamo, andando costantemente a bloccargli il chakra. Un combattente Hyuga, è placido e calmo come uno specchio d'acqua piatto, ma basta un solo sasso e le onde si spargono per tutto lo specchio e può diventare tempestoso fino a quando non ritrova la sua calma> sospira prendendo un lungo respiro e guarda Ren <anni e anni a studiare la filosofia dietro lo stile di combattimento degli Hyuga e guardami, parlo come una signora anziana su questo argomento> ma sempre con immensa passione <se ti devo consigliare qualcosa..dipende molto da quello che sei e da quello che vuoi portare avanti. Un ninjutser Hyuga è un combattente che abbraccia la disciplina che io chiamo del "nessun passo" della immobilità apparente, pertanto devi imparare tecniche che rallentino o blocchino il tuo avversario sul posto, impedendogli di avvicinarsi, pensare a barriere difensive e essere in grado di combinarle insieme...mio fratello ad esempio era un ninjutser / tai che però...era tutto tranne Hyuga nello stile di combattimento> sospira ripensando a Daiko <sai, noi due abbiamo una storia in comune: allontanati per proteggerci, alla fine ci siamo ritrovati con una famiglia che non sapevamo di avere...quindi comprendo la tua paura di perdere Kaori un'altra volta...ma non sottovalutarla: è forte, ogni tanto se lo dimentica magari, ma è molto combattiva, lo ha dimostrato e tornerà a casa, ha troppo da perdere ora...suo padre è morto e il destino le ha ridato un fratello, presto sarà sposata con l'amore della sua vita , avere un figlio ed il rispetto del clan...molti non riescono a raggiungere neppure uno di questi traguardi o se ci riescono lo fanno a costi elevati> e lei lo sa fin troppo bene. [ch on]

18:26 Renold:
  [Riva] Osserva quell’inchino attentamente e quel sorriso ricambiato da una semplice espressione più placida e più tranquilla, la guardia abbassata. Sente le spiegazioni sulla moltiplicazione superiore del corpo. Segue, del tutto curioso, acuto. <Una tecnica interessate. Mi piacerebbe impararla non appena avrò le abilità sufficienti a farlo> proferisce, ordinato. C’è determinazione nel tono della voce, una determinazione pari a quella di Mekura e una sicurezza vera, autentica, non ostentata. Segue le parole sull’alterazione della ragazza. Ne viene completamente rapito, le segue con interesse estremo e scuote la testa quando questa interrompe il filo del discorso. <Affatto> scuote la testa vistosamente, ancora una volta. <E’ molto bella la passione che metti nel parlare del clan. E non sembri una vecchia. Mi piace il tuo modo di fare, mi ci rispecchio parecchio> confida, tranquillo. Il tutto assume il tono di semplice constatazione, senza lasciare che niente trapeli particolarmente dal proprio tono di voce. <La casualità?> domanda ancora, tranquillo. <Proprio l’altra volta ho fatto vedere alla tua copia e al piccolo Ken la tecnica dell’onda d’urto. Un classico esempio di ciò che dici. Una tecnica che rispedisce indietro la forza dell’avversario proprio come il Juken, che comunque sto studiando, per inciso> scandisce, annuendo. <Sinceramente per quel poco che ho affrontato all’esame genin sono il tipo di combattente che riesce ad escludere le emozioni e dunque a ragionare lucidamente e mettere a fuoco situazioni in poco tempo. E’ stato proprio questo che mi ha permesso di vincere lo scontro pratico. Pensavo al Katon> confida, dunque, serio. <… è un elemento poco comune in uno Hyuga, mi rendo conto, ma è un’arte, quella del fuoco, che mi piacerebbe molto studiare> scandisce, annuendo. <Mi aiuterebbe a tirare fuori un po’ dell’istintività e dell’esplosività che mi è mancata nello scontro all’esame pratico> scandisce, annuendo.

19:01 Mekura:
  [riva del fiume] Quando sente la scelta riguardante il Katon alla ragazza viene da sorridere <probabilmente è una alterazione meno rara negli uomini Hyuga, anche mio fratello conosceva l'alterazione del katon e la usava costantemente...io non sono fanatica delle bruciature...come puoi ben vedere> afferma facendo un cenno verso le gambe della ragazza tirandole fuori dall'acqua. Dal ginocchio in giù quelle gambe hanno delle cicatrici da ustioni evidenti. La pelle è completamente di un rosa più scuro, quasi violaceo per certi aspetti. La pelle non è deformata fortunatamente, ma lei osserva le sua gambe con rammarico e disgusto. <no, non mi piace per niente il fuoco o le bruciature> anche se quelle non erano colpa di un jutsu katon ma bensì di uno fuuton: Kaori le aveva congelato le gambe fino a creare dei geloni, tanto che se non avessero agito in fretta sarebbero diventate nere con un alto rischio di amputazione...e tutto per uno stupido torneo. <ma non ti fermerò di certo, cerca solo di stare attento a quello che fai..il fuoco richiede conoscenza e rispetto.. ma asseconda infinitamente le tecniche di vento e usate in combinazione sono davvero letali> abbassa di nuovo le gambe e sospira <se vuoi qualsiasi informazione su come usare lo Juken basta saperlo e ti darò tutte le informazioni necessarie al riguardo è un combattimento che richiede molta disciplina, non si finisce mia di apprendere> Guarda verso l'alto, osservando il cielo fare largo alla notte e le ombre farsi sempre più lunghe. <Ren è stato un piacere conoscerti, di nuovo> Afferma la ragazza mentre afferrando i suoi calzari, sollevando una gamba alla volta se li infilerebbe andando a chiudere la zip di lato prima di rimettersi in piedi <ma voglio tornare a casa e coccolarmi i miei figli...oltre a Ken ho anche un'altra signorina chiamata Ai> ed un bamboccione chiamato Akendo. <ti va di seguirmi? in questo modo possiamo fare un po' di strada insieme, devo ammettere che è da tanto che non ho una conversazione come questa> in effetti è strano che non sia ritornata con una spada a due mani, uno sguardo truce sul volto ed una divisa dei guardiani della notte per quanto è stata al porto del fulmine [ch on]

Ren e Mekura si incontrano sulle rive del fiume delle cascate dell'epilogo. Da principio Ren crede sia la copia di Mekura, ma scoprirà che è l'originale di ritorno alla foglia da un lungo viaggio.
I due parleranno della vita da ninja toccando argomenti come il clan Hyuga, le varie propensioni, il ninjutsu e le alterazioni.