[Cure Yama e Kaitsume] Avanti Un Altro!

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Giocata di Corporazione

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17:42 Koichi:
  [Ospedale.] Ancora in quel territorio, a causa delle ricerche che starebbe portando avanti, conscio che ben presto dovrà ritornare a Kusa per poter recuperare altre questioni, personali; con la speranza che nessuno l'abbia dato per disperso, in effetti. Silenziosamente, andrebbe a solcare quei corridoi, con un passo lento e sicuro, come se fosse oramai ben cosciente della sua posizione. Già, un'entità internazione, la corporazione medica permetterebbe il lavoro anche al Chuunin, oltre al fatto che quest'ultimo era presente in quello Staff Medico, durante il Torneo dei Villaggi. Che abbia acquisito un minimo di familiarità con qualche infermiere non sarebbe proprio da escludere, d'altro canto. <Uh.> Un respiro, mentre qualcuno sembrerebbe avvicinarsi: una ragazza di bassa statura, la quale avviserebbe sulla presenza di qualche semplice paziente. <Andrò io.> La rassicurerebbe, accentuando la velocità, diretto verso la stanza in cui potrà operare con più facilità. Un semplice camice bianco a velare il corpo maschile, lo fascerebbe e risalterebbe quella fisionomia. Un semplice danzar di quelle ciocche azzurre, ribelli, prima di porgere sguardo all'interno di quell'area: una serie di lettini, posti uno accanto all'altro, ma separati semplicemente con una tendina che rende la giusta privacy. <Chi è il primo?> Chiederebbe, prima d'esser scortato dal primo paziente, curioso di comprendere i danni su cui dovrà operare. [Chakra On]

17:58 Yama:
  [Lettino] Se per privacy da una parte della tendina si trova il medico, dall’altra parte della tendina si trova il biondo in atto di scoprire i tagli superficiali della gamba sinistra. Seduto su un lettino il ronin veste prevalentemente abiti neri a manica lunga, sia giubbotto chunin che coprifronte si trovano al di sopra di una sedia, unica vista interna al posto del calmo tempo esteriore < questa voce mi pare di averla già sentita > ascolta si la voce del praticante in arrivo, incrociato massimo una volta senza aspettarsi che si potrebbe trattare proprio della figura stessa. Cosa succede? Che il biondo continua a fare un risvoltino fino al ginocchio mentre risposta alcuna verrebbe data in direzione dello stesso < ahm, dunque … > cerca per ora di farsi venire alla mente di chi potrebbe effettivamente trattare si, non che si dimentichi del volto di chi l’ha curato, ma tra golden week, recite da orfanotrofio e molto sicuramente di problemi samurai ancora in corso con cui cercare di mettersi in carreggiata, il biondo sembrerebbe almeno al momento con la mente decisamente vuota. Nessuna risposta, non si direbbe conscio dei numero assegnatoli il chunin, poco ma sicuro tuttavia che in caso che il kuasano in camice giri possa trovarsi di fronte una faccia alquanto conosciuta.

18:13 Koichi:
  [Ospedale.] Altri pochi passi, quelli sufficienti, per potersi addentrare in quella prima cabina, o quello che si potrebbe definire tale, potendo visionare il primo paziente, nei suoi tratti estetici principali. Quella capigliatura dorata, quell'espressioni, non potrebbe risultare altro che... <Yama-san.> Ne evocherebbe il nome, in un sussurro leggero, lasciando un piccolo sorpresa dalle labbra dell'infermiera che sembrerebbe seguirlo, accompagnarlo. <Si, ho avuto modo di curarlo già.> Le spiegherebbe, avvicinandosi al lettino, tentando di catturare quel riquadro, quel foglio bianco, su cui sarebbero delineate la diagnosi. <Nulla di preoccupante.> Aggiungerebbe, notando come l'altro inizi già a scoprire la prima zona lesa, quella della gamba sinistra. Un taglietto che potrebbe esser facilmente visibile dalle iridi arancione d'egli. <Ed ora svelami come sei arrivato a ferirti.> Non sembrerebbe essere una semplice domanda di cortesia, ma lieve interesse che sembrerebbe avanzare all'esterno, mentre il processo di richiamo verrebbe ora attivato. Flusso di chakra neutro, già richiamato all'interno di sé, con lo scopo di setacciare quell'energia e prelevare solo quella fisica, rendendola pura, predisposta ad atti medici. Un composto nuovo, differente da quello utilizzato dagli Shinobi, traslocato in un secondo momento verso le proprie braccia, dalle spalle fino ad oltrepassare i gomiti, i polsi, arrivando fino all'estremità delle leve superiori, creando un alone verdognolo. Se così fosse accaduto, se quel potere fosse costante, non si limiterebbe a rimanere immobile, ma trascinerebbe ambo i palmi verso la ferita presentata, disponendo una mano sull'altro, nel tentativo di sollecitare la reazione desiderata, risvegliare quell'emoglobina, per poter ripristinare la salute d'egli. [Chakra On: 63/70][Chakra Medico][Jutsu Medico “Mani Terapeutiche C”][+5 PV Yama: 95/100]

18:27 Yama:
  [Lettino] Non arriva a riconoscere il kusano dalla voce ma si direbbe arrivare a ricordarlo una volta visto camice e volto < uho, sei il kusano dell’altra volta, ehm … > nome no, sicuramente non se lo ricorda, a stento hanno scambiato parole su ben altro. In quel nulla di preoccupante tuttavia non ci sono problemi per il biondo a rivelare il tutto < uh > ed anzi addirittura affermare positivamente in un verso gutturale monosillabico < piccola trappola nella foresta durante una missione di scorta, fortunatamente c’ero io d’avanti come avanguardia, kunai e shuriken me li sono visti arrivare a raffica praticamente tutti io > il biondo come risposta allo shinobi kusano illustra praticamente il classico scenario da missione, roba affatto difficile verificarsi. Nel preciso mentre entrambe le mani andrebbero verso il basso della maglietta intanto ed andrebbero a togliere la stessa per scoprire interamente torso e parte del fianco sinistro, luogo dove lo shinobi può vedere tranquillamente un’altra ferita superficiale, insomma, mobilità tutt’atro che compromessa e ferite superficiali facili da mostrare, il biondo probabilmente questa volta verrà dimesso dopo minuti se non secondi (?).

18:45 Koichi:
  [Ospedale.] Il taglio che prima si trovava lungo la gamba sembrerebbe risanarsi, con quella ferita che sembrerebbe richiudersi dopo una semplice manciata di secondi, data la superficialità del danno. <L'avevo espresso, nulla di serio.> Un sorrisetto, quasi beffardo, che si mostrerebbe per qualche istante prima di spegnersi totalmente. <D'altronde, in quegli ambienti così ostici, preparare trappole potrebbe risultare una mossa facilmente vincente.> Piegherebbe appena il capo, verso destra, mentre inizierebbe a spostare le mani altrove, non allontanandole fra loro: <Sei fortunato che non ti abbiano reso maggior danni.> Raddrizzerebbe nuovamente la testa propria: <Oppure sei molto abile e resistente.> Un complimento velato, senza preoccuparsi eccessivamente. Mani che vanno dunque ad imporsi, a stendersi verso il fianco d'egli, ove un'altra ferita potrebbe esser facilmente visibile. Si distaccherebbe lievemente dal corpo del samurai, con lo scopo di rendere la giusta ed adeguata soluzione, con quel processo di cura. L'alone verdognolo dovrebbe esser fonte di una sensazione di piacere, che pervaderebbe la zona colpita del Chuunin. E poi? Vorrebbe chiedergli a riguardo di quanto gli disse tempo fa, sul contributo del Kusano per colpire la fazione dei Samurai. Le labbra si aprirebbero appena, prima che una voce dal proprio subconscio si farebbe udire, all'interno della mente maschile: no, non chiedere. Quasi intedetto, per una frazione di tempo millesimale, prima di ritornare alla realtà, silenziosamente. <Fai più attenzione la prossima volta.> Ultimerebbe, mentre si concentrerebbe per l'ultima fase. [Chakra On: 62,5/70][Chakra Medico][Jutsu Medico “Mani Terapeutiche C”][+5 PV Yama: 100/100]

19:04 Yama:
  [Lettino] Poco più apparenza che non il resto, il biondo che si fa curare poco di niente rimarrebbe muto per il rimarginarsi delle varie ferite, nel mentre la chiacchiera col kusano in camice si direbbe roba abbastanza naturale < quale ambiente ostico? Mi sono dimenticato un fuuda e niente più, nella foresta con la mia innata sono io quello avvantaggiato > lui rispondendo del resto farebbe ben notare roba che di solito al villaggio è gia più conosciuta se non addirittura data per scontato, è un senjuu, foreste oscure o meno sono per lui nulla più che un vantaggio < per farmi danni maggiori dovevano essere chunin o poco più comunque, ero bardato pesantemente, con una tecnica di tipo doton a rendermi ancora più bardato, non è che mi sono messo avanti a caso > oltre ad esser samurai che beh, già di per se è sinonimo di bardatura, di corazze al limite del pesante. Spallucce su quanto detto in seguito le braccia andrebbero messe in seguito dietro per rilassarsi e stendere il collo nel bel mentre dell’aloe verdognolo < prossima volta che mi porto un fuuda per illuminare il cammino ti faccio sapere, ok? diamine non è che mi graffio per piacere > piccoli pareri su dimissione od altro verrebbero intanto attesi dal giovane, ovvio, in caso non ci sia altro da fare nel turno altrui.

19:11 Kaitsume:
 Il ragazzo si troverebbe su un lettino, affiancato da due tendine che lo coprono escludendolo dal resto del mondo e da chiunque lo circondi. Naturalmente si trova li per farsi curare, nonostante siano dei tagli superficiali quelli che si è provocato nella scorsa missione. Poco prima dell'ingresso del dottore, il genin si trovava sdraiato sul lettino, gambe incrociate e le mani posizionate dietro la nuca nonostante il cuscino. Rifletteva sulla missione di ieri, sull'uomo al quale ha reciso i legamenti delle ginocchia. Non voleva di certo provocarli quelle gravi ferite, infondo erano solo due shuriken speciali. I sensi di colpa lo stavano attanagliando ma nonostante ciò, in qualche modo Kaitsume si è addormentato. Infatti non si accorgerebbe della presenza di Yama e del medico al suo fianco, entrambi oscurati da una tendina. Beh, dopotutto è normale che stia dormendo, infondo ha trascorso la notte in bianco riflettendo sulle ferite che ha provocato al nemico. Troppi sensi di colpa per una sola persona! Non è questo che i suoi genitori, ma soprattutto la madre, gli hanno insegnato. Pace e rispetto per tutti, non la guerra, l'odio e il mutilamento degli arti altrui. Non sa se riuscirà a proseguire il sogno della madre, quello di distruggere le differenze sociali. Ma ormai non ci starebbe più pensando, infatti il sonno ha preso il sopravento e kaitsume dormirebbe beato sul lettino. Non si sveglierebbe nemmeno per i discorsi dei due ninja affianco a lui. Durante io sonno, quando questi terminerebbero il loro discorso, il genin si girerebbe sul fianco, un movimento troppo veloce infatti sentirebbe mancare la base che lo sosteneva durante il riposo e si sveglierebbe per la caduta appena fatta trovandosi per terra avvolto dalla tendina guardando ora in volto il medico senza notare Yama.

19:23 Koichi:
  [Ospedale.] Tutto bene quel che finisce bene, no? Alla fine, le ferite vengono totalmente ripristinate, ripulite totalmente, donando la piena salute al biondo, smettendo di infondere quel miscuglio lenitivo, facendo cadere anche le braccia lungo i fianchi. <Non dovresti agitarti in questo modo, Yama-San.> Ne evocherebbe quelle parole, lentamente, suonando come una delicata melodia, una sinfonia di fonemi che dovrebbe segnalare una totale pace dei propri sensi, non affatto intossicato da quelle rudi paroli avverse. <Tutti sbagliano, l'importante è farti capire che si può sempre migliorare.> Rassicura, anche a proprio danno: se le persone migliorassero così tanto da non subire ferite, la corporazione medica sarebbe totalmente futile. E sarebbe proprio in quel momento che avvertirebbe un suono o , per meglio dire, un rumore. Si volterebbe quasi di scatto, torcendo il capo repentinamente, per poter osservare quanto accaduto: l'asta che deteneva la tendina sarebbe stata oggetto di pressione e sarebbe fuoriuscita dal binario impostato. Questo avrebbe permesso la caduta della tendina separatrice, avvolgendo il malcapitato. <Prevedo danni maggiori.> Ammetterebbe, mentre lo osserverebbe con una certa curiosità. <Infermiera, la sua cartella clinica gentilmente.> Ed una richiesta che verrebbe esaudita con successo, potendo visionare i danni che attanagliano l'altro, il nuovo paziente. <Sarebbe una seccatura spostarlo in un altro lettino, dunque, se non abbiate problemi fra voi, curerei pure...> E ricercherebbe quasi il nome su quella cartella: <Kaitsume-San, esatto?> Tenterebbe quasi di aiutarlo, a rialzarsi, liberandolo da quel tessuto candido. <E se mi spieghi anche come tu abbia raggiunto queste ferite, sarebbe ottimo.> Placato, senza ombra di dubbio, una figura che potrebbe rivelarsi affidabile, al primo impatto. [Chakra On: 62,5/70]

19:37 Yama:
  [Ospedale] Le parole del biondo, le sue attenzioni per un bell’istante si direbbero dirette nulla più che alla figura incamiciata del Goryo < non ha che fare col migliorare o meno, è che in ospedale detesto sentirmi dire di fare attenzio - > almeno fin quando nella tenda accanto alla sua non dovrebbe udire un tonfo. Il biondo in quell’istante essendo nei paraggi si alzerebbe dal suo lettino, scalzo si dirigerebbe correndo conciato come a fine cura nella tenda affianco. Si direbbe sul punto di comporre mezzo sigillo della capra, si direbbe sul punto di impastare il chakra ma una figura alquanto famigliare verrebbe da lui notata appena voltato l’angolo < ah, non ha finito un attimo di ronfare sembrerebbe > ancora convinto di vedere il compagno dormire invece di aiutare il medico a rispondere il biondo si posizionerebbe alle spalle di quest’ultimo di scatto percorrendo in giro tutto lo spazio rimanente della tendina per non disturbare le operazioni mediche. Una volta alle spalle del genin, ancora prima che il kusano possa consultare il fascicolo il biondino affermerebbe < Kaitsume, c’è Saisashi gonfio di botte tra queste tende sveglia > è particolare che per farlo svegliare da ipotetici incubi di violenza il biondo cerchi di svegliarlo con le liti ricorrenti dello stesso genin, si insomma, sarebbe a dire altra violenza, un modo singolare per fare abituare quest’ultimo ad eventuali parole prima di futuri discorsi.

19:46 Kaitsume:
 La caduta andrebbe naturalmente a svegliare il ragazzo creando scompiglio in quella sala. Udirebbe le parole del biondo, ma no le decifrerebbe all'istante, infatti andrebbe a dire al medico che ha posto una domanda molto semplice <Si, sono io> direbbe con calma e sorridendo rispondendo alla domanda postagli dal dottore. Nel rialzarsi con l'aiuto del medico noterebbe vicino a lui Yama, probabilmente anche lui li per le ferite ricevute nella missione. Mentre si risitemerebbe sul lettino schiuderebbe le labbra rivolgendosi al biondo dato che solo ora essendosi risvegliato completamente eiuscirebbe a decifrare le parole del chuunin che prima gli ha rivolto <MA COME? CHI L'HA PICCHIATO?? TOCCAVA A ME RIEMPIRLO DI MAZZATE. GIURO CHE PICCHIO SAISA PERCHÉ SI È FATTO MENARE E POI QUELLO CHE HA PICCHIATO SAISA PERCHÉ TOCCAVA A ME PESTARLO!!> Quasi quasi il genin griderebbe per poi guardarsi attorno cercando di intravedere la figura del Taijuster. Insomma, hanno un combattimento da fare i due, non può farsi picchiare così quel esaltato di Saisachi, poi andrebbe a rispondere al medico calmandosiun po'<Beh, sono caduto nella sua stessa trappola, solo che non sono riuscito ad evitare tutti i kunai per via del chakra non impastato> dopo queste parole, uscirebbe una lieve risata imbarazzata dal genin. Sa bene che ha sbagliato ed infatti andrebbe a continuare il discorso <So che ho sbagliato, ma mon ci avevo fatto caso dato che era la mia prima missione di livello C.> è vero, e sa che non dovrà più rifare questo errore. <Cercherò di ricordarmi di impastare il chakra prima, non voglio rischiare la vita per una sciocchezza del genere!> concluderebbe qui aspettando altre domande da parte del medico.

20:10 Koichi:
  [Ospedale.] Un lungo respiro, carico questa volta, nel notare tutta la scena che si presenterebbe dinanzi, dato che il duo sembrerebbe già conoscersi adeguatamente; in parte meglio così, in modo tale da non aver problemi di violazione di privacy. <Impasta sempre il chakra quando sei in missione. Ti aiuta ad esser più concentrato, pronto a qualsiasi reazione.> Come una macchina che attende solo d'ingranare, ma già pronto all'utilizzo. <Spalla destra.> Mugugnerebbe appena, avvicinandosi al Genin e prendendo la maglia lungo i fianchi. Non vi sarà malizia, né altro, ma tirerà semplicemente verso l'alto, per poter estrarre quell'indumento e mostrare il corpo maschile al samurai ed alla infermiera dietro il Praticante. <Siete così fortunati qui a Konoha?> Pochi danni, nulla di serio: a Kusa si vedono solo ferite peggiori, almeno media entità. Lascerebbe che il chakra venga nuovamente richiamato all'attenzione, già fluente all'interno di se stesso; preleverebbe solo il potenziale fisico, affinchè possa esser sfruttato per utilizzare il chakra medico. Un semplice movimento di quell'entità verso le proprie braccia, fino a farlo fluire all'esterno, dai propri polsi fino alle dita. Si potrebbe facilmente notare quell'alone che delinea il contorno, chiaro elemento che sia pronto ad utilizzare quell'arte antica e sconosciuta ai molti. Sovrapposizione delle due mani e, con un minimo di distacco, porrebbe ambedue le mani sulla zona lesa, su quella spalla ove può incrociare quel taglietto. Poco più profondo rispetto a quelli appena curati, ma sicuramente nulla di anomalo o strabiliante. Attenzione verso quel processo, verso quella semplice prassi: lo farà anche mille volte ed il danno risulta lieve, ma questo non significa che può sottovalutare il proprio impegno per la buon riuscita. <Saisashi-San non si farebbe colpire così facilmente.> Che sia strano o meno, lui avrebbe avuto il lusso di incontrarlo e capire qualcosa in più di quel potenziale. Chissà quale altre doti ha celato e continuerà a nascondere al genere umano. [Chakra On: 55,5/70][Chakra Medico][Jutsu Medico “Mani Terapeutiche C”][+5 PV Kaitsume: 95/100]

20:23 Yama:
  [Ospedale] Ascolta l’ironia del medico giusto per rispondere a riguardo < non so fai tu, se consideri ciò di cui ti ho parlato la volta scorsa FORse, e dico forse > beh i due hanno già parlato di Mifune e del ferro in passato, da quel che potrebbero sapere entrambi potrebbe essere solo un inizio pacifico prima della tempesta < Kaitsume, non c’è Saisa da nessuna parte, poi mi spieghi perché ce l’hai tanto con lui che è compagno di villaggio, mentre per il primo criminale in missione tiene il broncio per il resto della scorta > cammina attorno per consentire la cura il biondo, nel fare ciò lascerebbe si lo spazio privato adibito alle cure ma si dirigerebbe palesemente dietro la tenda poco prima a lui dedicata, dove ancora si possono dire presenti parte dei vestiti e sandali. Se intanto una sola frase andrebbe al povero agricoltore, la spiegazione di una situazione andrebbe al kusano dalla parte opposta < beh diciamo che Saisa non è il tipo da farsi colpire, ma è così grezzo che difficilmente si fa amici, metti lui e Kaitsume qui presente, insieme non sanno stare > una volta seduto inizierebbe a sistemarsi i sandali il biondo, come minimo per prepararsi ad uscire alla prima parola di altri camici o infermiere.

20:36 Kaitsume:
 <Si si, lo so, e l'ho imparato a mie spese> semplici parole uscirebbero dale labbra del genin il quale andrebbe poi a farsi sfilare la maglietta dal medico anche se è capace di farlo da solo. Quando sentirebbe le parole del medico, capirebbe all'istante che l'altro si riferiva alle ferite <Beh, forse dipende dalle capacità del ninja che viene attaccato> (o forse dalla clemenza dei master e.e) <Come non c'e??> direbbe rivolto ora verso il biondo <Beh, meglio per lui> continuerebbe per poi rispondere alla domanda del chuunin <Non ce l'ho con lui, semplicemente sono consapevole della sua forza, e l'ho accettato come un rivale che devo battere per migliorare me stesso e diventare più forte> direbbe con un sorriso leggero sulle labbra <Ho notato la sua forza nell'istante in cui è riuscito a schivare il mio cannone acquatico.> infatti quella tecnica è stata tirata mentre il Taijuster era distratto, cosicché lo potesse sorprendere. Quando sentirebbe entrambi esclamare che saisa non si farebbe colpire facilmente, continuerebbe il discorso di prima <Lo so, è un ninja formidabile, lo ammetto. Però ho notato che io e lui siamo quasi opposti> direbbe pensando alla personalità del ragazzo <Come dire, lui si scalda per un nonnulla, mentre io fortunatamente riesco a mantenere sempre il sangue freddo.> qui si fermerebbbe per riprendere fiato e poi riprendere a parlare <Lui è un Taijuster, io un Houjuster.> ed ecco che qui il sorriso sparirebbe dal suo volto <Dobbiamo sfidarci tra qualche giorno, e purtroppo non posso usare le mie armi> ripenserebbe ora al bandito dello scorso giorno <Potrei fargli dei danni seri senza volerlo. Ieri, durante il combattimento, per sbaglio ho reciso i legamenti delle ginocchia del tizio che mi stava attaccando. So che è una persona malvagia, ma se lo meritava veramente? Meritava di essere ferito così duramente alle gambe?> nella sua mente sentirebbe nuovamente le grida agonizzanti dell'uomo <Il suo urlo di dolore mi ha fatti riflettere. Infondo se fosse stato costretto in qualche maniera ad attaccarci? Se fosse stato costretto a diventare un delinquente? Se lo meritava?> finirebbe qui con una domanda lasciando parlare gli altri.

20:49 Koichi:
  [Ospedale.] Rimarrebbe fisso, in quella posizione: braccia che continuano ad essere estese, dritte, verso il punto cruciale, verso quella ferita che lentamente si sta richiudendo. Potrebbe notare come gli argini si avvicinino fra di loro, come porzioni di pelle vengono recuperate, dato il proprio operato. Incentiverebbe il processo di cura, affinché il corpo possa giovare quanto prima di una completa guarigione. Chakra medico che continuerebbe ad esser trasferito, andrebbe ad esser impresso, mediante quelle mani che sembrano sfiorarsi: palmo sinistro che incrocerebbe il dorso della mano destra; ed entrambe a qualche centimetro di distanza. E lì che il proprio sguardo punterebbe, come se stesse esaminando il continuo evolversi della tecnica e le sue dirette conseguenze. Impegnato in quel momento, ma senza che possa esser immerso totalmente in un mondo estraneo. Gli altri sensi sarebbero pur sempre attivi, contratti, per catturare suoni, odori e metabolizzarli all'interno della propria mente. Una banca di informazioni, un magazzino in cui si possono riversare una quantità notevole di dati che, in un secondo momento, potrebbero rivelarsi anche utili. <Il primo criminale..> Un sussurro, leggero, mentre andrebbe a completare quell'elaborazione. <Dimmi, cosa sarebbe accaduto?> Un semplice sibilo, leggero, nel chiedere quell'informazione, quasi se stesse accettando una confessione, quasi come se spronasse l'altro a rivelare quanto sia accaduto in quella missione. Avrebbe udito d'altro canto che sarebbe stata la sua prima missione, la prima di quel grado forse, e questo farebbe intuire le primordiali difficoltà che ognuno riversa, trasportato sul reale campo di battaglia. Non semplici lezioni o qualche allenamento sfiancante, ma un contesto sicuramente più elaborato, una tematica che potrebbe far fiorire nuovi ideali e nuove fobie. Perché ti interessa saperlo? Questa sarebbe la voce dell'albino che, all'interno di sé, si divertirebbe a suggerire, mentre sarebbe rinchiuso in una dimensione che i presenti non possono cogliere. Alla fine, non è nessuno! <...> Come potrebbe dargli torto, in effetti, ed intanto la conversazione proseguirebbe, la risposta giungerebbe lentamente come desiderata. L'episodio verrebbe rivelato, come se fosse un segreto, mostrando i timori del Genin appena scoperto, tra le file di Konoha. <Sai, questo discorso potrebbe farlo anche un Medico. Noi siamo persecutori della vita, nella sua ideologia più estrema.> Uno sgarro del genere potrebbe rivelarsi dannoso anche per la propria figura: <Ma ricordati che non puoi farti schiacciare.> Sussurra lentamente, tentando di concedergli un semplice sguardo, fugace, prima di ritornare alla ferita. In quel momento, vorrebbe far trasalire tutta la serietà possibile. <Avrai delle persone da difendere, no?> Come tutti. <.O degli ideali da portare innanzi.> Altrimenti perché continuerebbe a respirare? <A volte strappare una vita significa salvarne cento.> L'infermiera sembrerebbe quasi preoccupata dal discorso avanzato. <Non siamo ipocriti, chi uccide un nemico salvando una popolazione verrà sempre visto come un eroe.> Taglierebbe corto, lasciando senza alcuna obiezione quella fanciulla. Anche lei saprebbe che avrebbe ragione. <Spingiamo solo la morte del nemico come ultima possibilità, altrimenti ci limitiamo a ferirlo, a renderlo immune di compiere altre cattiverie.> Un respiro, un altro: <A volte riuscire in ciò significa complicarsi, ma è un gesto che sicuramente viene apprezzato.> Un sorriso debole, appena accennato. <E non solo dagli altri, ma da te stesso. Riuscire a fare qualcosa che risulta complesso non concede un brivido di soddisfazione in più?> Domanderebbe retoricamente, mentre continuerebbe ad infondere quel chakra nell'apposita zona. <Son contento del tuo modo di migliorarti. Trovare qualcuno di più capace che possa spronarti a migliorare, realmente, è un qualcosa che non tutti riescono.> Solitamente si ricerca qualcuno di egual potenza, con cui confrontarsi, non uno ad un livello superiore. <Saisashi sarà anche testardo e forse bizzarro, ma saprà come aiutarti.> Se gli potesse realmente dire ciò che avrebbe appena udito, però. <E non aver rimpianti.> Quell'accenno di sorriso scomparirebbe, poco a poco, mentre gli ultimi fonemi andrebbero ad esser espressi: <Combatti per vivere.> Terminerebbe, lasciando che possa terminare così la cura. [Chakra On: 55/70][Chakra Medico][Jutsu Medico “Mani Terapeutiche C”][+5 PV Kaitsume : 100/100]

21:03 Yama:
  [Ospedale] Allacciatosi i sandali ai piedi, il giovane chunin passerebbe al lato superiore del corpo coprendosi con la maglia a maniche lunghe poco prima indossata, le braccia in quell’atto sarebbero forse nell’atto l’unica parte visibile nello svolgimento della scena. Quanto sente sul litigio tra compagni è una cosa che fa storcere il naso inutile a dirsi < senti, mi rendo conto che non si può andare d’accordo con tutti, ma perché diamine? Motivi di forza? Questo è banale, .. ecco kaitsume, questa è la stessa identica ragione per cui si scatenano le guerre, … potere, forza > il perché si può dire facile da intuirsi, è uno dei più giovani veterani di guerra che Konoha possa conoscere tra le sue fila, sia negli ultimi attacchi di Ryota per quanto non sia riconosciuto ufficialmente nel contributo, sia per spionaggio e battaglie contro ferro e samurai distanziatisi dalla via da lui conosciuta, sia a Kusa come il Goryo nei paraggi forse ha già avuto modo di sapere, e strano ma dirsi ma i due sembrano avere pareri simili ma differenti a riguardo < non siete due diversi lati della medaglia, siete identici, lui ha bisogno di contatto fisico per attaccare, tu presto o tardi avrai bisogno di ravvicinatezza nell’uso della lama ed è in questo che il nemico piazza trappole, prova uno scontro con un grado più basso e probabilmente noteresti all’ultimo dei makibishi a fargli da scudo, è così che passai il mio primo esame, è questa ravvicinatezza che il nemico aspetta > lui vede come differenza un legame più essenziale rispetto ad un rivale, ma in fin dei conti si può dire normale, per quanto bastardo sia è un senjuu in tutto e per tutto. Dissenso sulla questione compagno, ma sulla questione criminale il biondo può dirsi concorde al medico < posso capire come ti provi kaitsume, ma tu in futuro ti fermeresti a recidere un legamento per lasciar vivere, un criminale invece no > quasi addirittura potrebbe andare su particolari più crudi ed accurati a riguardo < se la cosa va bene ti stenderà come tu hai fatto con lui per poi trascinarti inerme ad un mercante di schiavi della Yakuza, niente libertà, niente igiene, sei fortunato se vieni liberato da un amico o venduto come merce, ma anche in quel caso da come ho sentito in un esperienza personale c’è chi muore per il compito assegnato, tipo non so, fare da cavia se non peggio, finire nella mano di qualche scienziato pazzo o maniaco a segnare la tua condanna, …. In una missione al tanzaku, da infiltrato, ci sono andato tanto così, …. Non è sempre se puoi lasciar vivere o meno Kaitsume, a volte può essere o tu o lui > esperienze personali vissute troppo presto, molto ma molto prematuramente.

21:25 Kaitsume:
 Quando il medico gli chiederebbe i dettagli della missione, il genin aprirebbe la bocca per iniziare il racconto <Dopo lo scattare di una trappola, alcuni banditi ci attaccarono. Pensavo di poter ingannarlo con qualche copia, ma fallendo la tecnica ho dovuto per forza attaccare direttamente l'avversario con due shuriken speciali i quali colpirono le ginocchia di quella persona e recisero i legamenti. Lo vidi lì a terra che gridava in preda al dolore.> intanto guarderebbe il chakra medico che andrebbe ad illuminare la propria spalla guarendola con lentezza. <Certo che ho un ideale!> ecco che ricorderebbe la propria madre e ciò che gli ha insegnato. Ora si rivolgerebbe a Yama <Ripeto che non ho nulla contro Saisa, anzi, lo vedo come un obbiettivo da raggiungere. Di certo non abbiamo discusso su nulla, c'è solo della sana rivalità tra di noi.> Ascolterebbe i due, sentirebbe le parole pronunciate sia dal medico che dal samurai, ora guarderebbe il primo e gli direbbe < Certo, sarò visto come un eroe dai cento che ho salvato, ma sarò anche visto come un mostro dai altri cento. Purtroppo se un ninja uccide il suo nemico, allora scatenerà sentimenti di odio e vendetta nei cuori dei cari e degli amici della vittima. Essi a loro volta agirebbero per vendetta ed ucciderebbero il ninja assassino, scatenando anche nei loro cari quegli stessi sentimenti di vendetta… e così via, un ciclo di odio e vendette senza fine.> queste parole giungerebbero alle orecchie dei due ninja che stanno affianco a Kaitsume. Ora andrebbe a rispondere a Yama <Purtroppo so di dover scegliere, e odio farlo, di certo l'ultima cosa che voglio fare è uccidere qualcuno! Non sopporto provocare sofferenza, a nessuno, amico o nemico che sia. So cosa vuol dire perdere qualcuno, come tutti quanti noi, ma come ti, anzi, vi sentireste...> ora si rivolgerebbe ad entrambi, non solo a Yama< come vi sentireste se qualcuno uccidesse una persona per voi cara? Non so, magari un amico, o un fratello, o un genitore? Non cerchereste vendetta?> qui riprenderebbe fiato e noterebbe la spalla oramai guarita <Anche se quella persona ha sbagliato, non credo che non ci rimarreste male, forse voi due, non cerchereste vendetta in questo caso, ma non tutti sono come voi, non tutti accetterebbero una perdita del genere.> spera di essersi fatto capire. Sa bene che deve scegliere sempre qualcosa che sia a vantaggio per il villaggio <Odio il fatto che noi ninja dobbiamo essere delle macchine spesso programmate ad uccidere> ultima frase detta dal genin che ora con la mano andrebbe a riafferare la maglietta in attesa del medico che dia conferma al ragazzo per potersi rivestire.

21:59 Koichi:
  [Ospedale.] Le cure terminano, per questo potrà staccare totalmente le braccia fra loro, allontanandole dal corpo del Genin, una volta che la ferita risulta esser risanata totalmente. <Perfetto.> Guarderebbe entrambi, saltando da un individuo all'altro, un paio di volte, prima di poter esporre: <Erano ferite superficiali, dunque non vi è bisogno che rimaniate qui.> Accorderebbe al congedo di entrambi: <Ma almeno per stasera, cenate e riposate.> Un suggerimento, un consiglio da qualcuno che potrebbe saperne qualcosa in più rispetto al duo che avrebbe lì, accanto. <Domani sarete perfettamente pronti ad affrontare il vostro stile di vita, qualsiasi esso sia.> Alzerebbe appena le spalle, incassando il capo fra di esse. <Kaitsume-San.> Ne prenderebbe l'attenzione, in quel modo, richiamandolo. <Potrebbe accadere e sicuramente sarebbe difficile reprimere sentimenti di vendetta, ma forse sarebbe corretto prima conoscere il motivo per il quale sia stato ucciso.> Se il proprio fratello fosse un criminale, un angelo della morte che semina solo distruzione? Si avvicinerebbe al Genin, verso il suo orecchio, in modo tale che solo lui possa udire quelle parole, quella frase che non potrebbe ammettere in pubblico. Solo un bisbiglio leggero potrà esser avvertito, prima di distaccarsi, con un piccolo sorriso sul proprio volto, come se fosse soddisfatto di ciò che avrebbe appena espresso. <Per il resto, cercate di rimanere in vita.> Preferirebbe vederli per le strade cittadine che in quella struttura, assolutamente. Un semplice sguardo alle proprie spalle, a notare come l'infermiera richiami l'attenzione del Praticante, intenzionato a comunicargli che non vi siano altri pazienti che richiedono cure. <Ottimo, turno terminato.> E così che prenderebbe passo verso l'uscita, concedendo solo un semplice saluto, un... <A presto.> prima di scomparire, come se fosse stato assorbito dalle ombre che il loco offre. Uno spettro, un fantasma. [Chakra On: 55/70][End]

22:01 Yama:
  [Ospedale] Rivalità, beh questa è una parola che non entrerà mai e poi mai nel dizionario del Senjuu < e cosa succede di questa rivalità se finite entrambi in missione eh? chiamami ignorante, ma dal mio punto di vista vivete nello stesso villaggio, proteggete gli stessi cari o quasi ecco, siete compagni è questo che mi fa storcere il naso > cresciuto senza famiglia, senza il minimo parente che gli abbia offerto il calore materno o paterno è ovvio che per tempo la sua famiglia sia diventato il resto di konoha, tutti amici, tutti fratelli, tutti nakama, o quasi, sotto determinati punti di vista liti banali come questa sono inconcepibili. Diverso ma tanto diverso per il biondo si può dire il discorso, quando tutto l’insieme di famiglia su larga scala è da difendere, quando questa famiglia viene minacciata < vuoi essere visto come eroe da quelli che difendi o da quelli che in futuro odierai Kaitsume? Te l’anticipo da ora, per ogni persona che non riuscirai a salvare quei 100 ti odieranno, detesto essere portatore di cattive notizie ma, benvenuto nel mondo ninja, o anche nel mondo samurai se sei ancora interessato a passare dalla mia parte, la cosa non è differente > ha già passato la fase di incubi notturni provata dal genin, e per questo il biondo, come sicuramente il medico presente tira fuori le sue esperienze, i suoi pareri, i suoi anticipi, anticipi che avverrebbero precisamente nel sistemarsi finale di giacca da chunin e coprifronte. Il biondo pronto ad andarsene rimarrebbe un paio di secondi solo per rispondere, farsi un esame a sua volta sua quanto verificatosi, più e più volte per quanto ci sia stato il tentativo di controllarsi < non penso che nessuno in realtà accetti una perdita così grande, io stesso non sono così sadico, inizierai a riconoscere chi desidera e brama il sangue con esperienza, man mano che procedi, fossi in te ci berrei un po su > è lui stesso a consigliare al genin d’ubriacarsi, eppure è minorenne, eppure l’esperienza di alleviare dolori con alcolici non dovrebbe averla fatta mai nella vita, teoricamente, … già da sottolineare quel teoricamente giacchè il biondo sia un tipo alquanto libertino < non ho genitori Kaitsume, non ho più un maestro da tanto tempo a sostituirli, vedi evidentemente a differenza di molti altri io sono già alla ricerca di vendetta > tanto libertino da odiare ed opporsi per vendetta al suo stesso capo corporazione, sarebbe al ricordo di ciò che il biondo ormai vestito volgerebbe lo sguardo tra letti vari e saluterebbe compagno e medico < vado a firmare l’uscita, a presto, grazie per le cure > e si dirigerebbe verso quella che si potrebbe presupporre, decisamente la reception o l’uscita dell’ospedale. [end]

22:20 Kaitsume:
 I tagli andrebbero a chiudersi sulla spalla. I medici, probabilmente senza di essi la metà dell'esercito di Konoha non sarebbe qui oggi. Ascolterebbe le risposte del medico e poi lo noterebbe avvicinarsi al proprio orecchio. Sentirebbe quelle parole che andrebbero ad entrargli in testa. I brividi vagherebbero per tutto il suo corpo sentendo quelle parole, non si aspettava di certo una risposta. Solo ora noterebbe il sadismo nel medico che verrebbe celato bene in lui. Ora andrebbe a rispondere al biondo il quale ha perso molto nella sua vita. <Se fossimo in una missione insieme meteremmo la nostra rivalità da parte e cercheremo di fare nel nostro meglio per aiutare Konoha> Yama non sa cosa vuol dire essere rivali, di certo il genin cercherà di fargli capire che non è una cosa negativa come lui crede. Infondo la rivalità serve per migliorarsi cercando di superare colui che si ritine il proprio rivale. Ascolterebbe le ultime parole del samurai, i sensi di colpa ora tornerebbero ad affligerlo, non sapeva di queste perdite del biondo. Resterebbe in silenzio per poi dire semplicemente <Grazie per le cure> resterebbe li seduto nonostante i due ninja se ne siano già andati. Si rimetterebbe la maglietta e resterebbe li a fissare il vuoto. Non sa quanto tempo sia passato prima che il ragazzo si decida di andarsene, forse minuti o addirittura un ora. Perso nei suoi pensieri si alzerebbe con lentezza e si dirigerebbe verso l'uscita. Quella discussione lo ha scombussulato e non poco, con passo lento si dirigerebbe verso casa fissando le stelle cercando una soluzione, pur quanto difficile, per cercare di fare meno vittime in futuro. Forse sarà un'altra notte in bianco nonostante la stanchezza del genin che deve prepararsi nello scontro contro Saisachi [end]

Cure per Yama: +10 PV.
Cure per Kaitsume: +10 PV.

Le cure rivelano i gran timori del Genin, dopo la sua prima missione lv.C ed il duo cercano di aiutarlo, in qualche modo, a superare il suo blocco.

E' realmente giusto uccidere, per uno Shinobi?