Giocata del 28/05/2017 dalle 14:17 alle 17:10 nella chat "Dojo Akimichi"
A te la prima, Yona. Sei stata convocata dal capoclan Chang Akimichi, presso il Dojo del clan. -Sakura
[Dojo] Quest’oggi la quindicenne indossa un kimono smanicato, corto fino a circa metà delle cosce. Il colore è nero, con dei motivi floreali di colore rosa, mentre la vita è stretta da una fasci sempre color rosa pallido, la quale si lega dietro alla schiena in un fiocco morbido e non troppo grande. Sotto al kimono indossa un paio di pantaloncini blu che le arrivano a poco prima delle ginocchia, stretti ed elasticizzati, in modo da non crearle impicci nei movimenti. Le gambe lasciate nude, così come le braccia, mentre ai piedi indossa un paio di scarpe ninja di colore nere. Alla coscia destra vi è il porta kunai e shuriken, mentre sulla schiena, a livello della vita, vi è il porta oggetti. Nonostante sia una gran mangiona, il proprio fisico risulta nella media, non troppo esile, ma nemmeno troppo robusto, è ben proporzionata e forse risulta solo leggermente più bassa rispetto alla media delle altre quindicenni. Al collo indossa il ciondolo a forma circolare, con sopra disegnato un albero rosso e stilizzato su sfondo azzurro, ultimo regalo lasciatole da suo padre prima di cercare di attaccare l’Hokage e scappare dal villaggio come traditore. Un’onta che perseguita da un anno la vita della giovane e sua madre, la quale si trova tutt’ora malata in ospedale. Non è per niente una bella situazione, ma l’Akimichi trova la forza di sorridere, oggi ancor di più dato che finalmente può portare con orgoglio il copri fronte di Konoha, legato in fronte. È riuscita a dimostrare a se stessa e agli altri di essere in grado di difendere il villaggio, almeno nel suo piccolo per il momento, anche se la notizia ha reso ancor più triste sua madre, che non ha smesso di preoccuparsi di lei e pensare che non ne sia in grado. In fondo la ragazza spera che anche il resto del clan la smetta di considerarla solo come ‘la figlia del traditore’ e la riconosca come ‘Yona Akimichi, ninja di Konoha’. Viso dolce e sorridente, contornato dai corti capelli rossi, sbarazzini ed ondulato, che incorniciano quei suoi occhi viola e decisamente espressivi. Si sta dirigendo dal capoclan Chang Akimichi, probabilmente dopo che è venuto a sapere della sua promozione, ma non ha idea del motivo per il quale è stata convocata. L’ansia è forte e profonda in lei, dato che non ha idea di cosa pensi lui della quindicenne. Come la considererà? In ogni caso non vuole lasciarsi logorare da simili sentimenti, quindi si sforza di essere rilassata, anche se i propri arti, sia superiori che inferiori, sono attraversati da piccoli brividi di panico. Mantiene il sorriso e quindi dovrebbe raggiungere il Dojo del Clan. Si fermerebbe all’ingresso, non sapendo proprio con esattezza come dovrebbe essere un comportamento adeguato a tale situazione. Prendere un profondo respiro per rilassarsi, per espandere i propri polmoni ed imporsi la calma necessaria. I pugni vengono stretti e finalmente prenderebbe coraggio per fare il suo ingresso nel Dojo. Si assicurerebbe di notare eventuali presenti, o il capo stesso, quindi andrebbe a mantenere le braccia dritte lungo i fianchi, rigida e nervosa, ed andrebbe a piegare il busto in avanti in un profondo inchino carico di rispetto e goffaggine. <Buon pomeriggio! Sono stata convocata e sono venuta il prima possibile.> la voce è chiara, il tono forse un po’ troppo alto per via dell’ansia, mentre il cuore pompa con voracità il sangue fino ad arrossarle il viso. Manterrebbe quell’inchino per il momento. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]Il tempo oggi non è dei migliori. Ma le giornate sono così: ogni tanto, un po' di nubi possono far capolino sul cielo di Konoha. Tuttavia, può forse essere considerata una giornata particolare, per la giovane Yona. DIfatti, il capoclan l'ha convocata, andando a richiedere la sua presenza presso il Dojo Akimichi. Ed è lo stesso Chang che si affretta, sembrando piuttosto buffo, a darle il bevenuto. Un semplice completo composto da pantalone e maglia a maniche lunghe rossa, con sopra un'armatura a fasce orizzontali. Il coprifronte della foglia posizionato sulla fronte, mentre alcune armi penzolano dai portakunai e Shuriken. Cammina velocemente sul pavimento ligneo della casa, andando ad urlare. <YOOOOOONAAAAA!> Sbuffa, come un treno in corsa, arrestando la sua camminata veloce. Gli occhi si posizionano sulla figura della ragazza, mentre un sorriso cordiale e ciccioso si palesa sul volto. <Aunf aunf.. Benvenuta. Fiuuuuu> Va ad asciugarsi un attimo il collo con la manica destra, per continuare. <Sono in tempo. Oggi ho fatto gli straordinari. Vieni, accomodati.> La inviterebbe a salire sul padio, andando successivamente ad aprire una porta scorrevole che da all'effettivo Dojo. Una enorme sala in perfetto stile nipponico antico, con tuttavia alcuni elementi di ordine moderno. Nessun particolare se non un tavolo al centro, molto basso, con dei cuscini posizionati lungo i lati. Chang si avvicina ad uno di essi, andando a scaricare la sua mole sopra, con poca grazia. <Vieni vieni.. Uuuuuh> Sventola la mano sul collo, facendosi aria. <Allora, mia cara, sei diventata una Genin! Le mie congratulazioni.> Dovute, senza ombra di dubbio. < Dimmi, che cosa vorresti fare della tua vita ora? Sai, le strade di un ninja sono molte e anche le stesse specializzazioni.> Vuole comprendere al meglio quello che ha in mente la giovane così da potersi fare una mezza idea di quello che potrebbe diventare. Che abbia in mente qualcosa?[Ambient di Clan per Yona.][CHIUSO]-Sakura
[Dojo] Mantiene l’inchino sembrando forse esageratamente formale. Non sa cosa aspettarsi e tutto quello le provoca del panico sempre più crescente… insomma, è stata convocata dal capo clan in persona. E solo in quel momento le sorge il dubbio che forse avrebbe dovuto portare qualcosa come regalo. Si dispera interiormente, mentre il viso ancora abbassato assume un’espressione sconfortata. Non ha pensato per bene a tutto quello che avrebbe dovuto fare, e ora potrebbe risultare maleducata agli occhi del capo. Ad interrompere quelle sue paturnie sono proprio i passi veloci dell’uomo, che sopraggiunge ad accoglierla. Ma quello che più la fa saltare sul posto, è il proprio nome che viene urlato in quella maniera dall’uomo. Gli occhi si sgranano, il cuore perde un battito, e lentamente il viso viene alzato per posare i suoi occhi perplessi e stupiti verso il capo clan. Lo osserva e viene accolta da quel suo amichevole sorriso che in un solo istante scioglie ogni suo dubbio e timore. Basta quel semplice sorriso e la ragazza si rilassa, torna dritta con il corpo e si lascia andare ad un sorrisone sollevato e felice. <Grazie.> esclama verso di lui, per il caloroso benvenuto che le ha offerto. <Oh, mi spiace, spero di non disturbarla troppo allora.> sincera e dolce nel suo dire, anche se sembra abbastanza ovvio che non disturberà, dato che l’invito è partito proprio da Chang, ma dettagli. Lei si scusa, sempre. Accetterebbe quindi l’invito ad accomodarsi e seguirebbe l’uomo all’interno della sala in stile nipponico tradizionale, che spinge la giovane a guardarsi intorno con un vivo interesse e piacere. <Wow. È proprio bello!> si lascia sfuggire qualche commento, rivelandosi piuttosto spontanea. Rimane in piedi per qualche secondo, mentre l’uomo si accomoda su uno dei cuscini sistemati intorno al tavolo basso presente. Solo dopo qualche istante la ragazza si affretterebbe a fare altrettanto. <Oh, si, grazie!> andrebbe a sedersi, piuttosto goffamente, inginocchiandosi su un cuscino e posando il proprio sedere sui talloni. La schiena rimane dritta e le mani posate sulle ginocchia, in una postura composta ed educata. Ha preso posto frontalmente al capo clan e continua a guardarsi intorno fino a quando le sue successive parole non attirano la sua attenzione, costringendola a posare il proprio viola sguardo sul viso rassicurante dell’uomo. Arrossisce per quei complimenti… ed è la prima persona a farglieli con quel suo intento sincero, dato che nemmeno la madre ha voluto dirle qualcosa di incoraggiante, preferendo chiudersi nella propria preoccupazione per la figlia. Il sorriso della ragazza si fa dolce, quasi commosso. <Grazie, mi sono impegnata tanto per riuscirci, spero quindi di essere all’altezza del mio grado e di riuscire a fare tutto quello che è in mio potere per diventare un’ottima kunoichi in difesa del villaggio.> parole cariche di determinazione, così come lo sguardo. La sua strada è appena iniziata, ma ce la metterà tutta per continuare nel migliore dei modi. Le ultime parole dell’uomo, però, la fanno persistere in un silenzio un po’ troppo prolungato… questo perché per chiunque la conosca almeno un poco, sembrerà assurdo che lei voglia intraprendere una determinata via ninja. Però non può mentire al capo clan e non può non rispondere, quindi prenderebbe un profondo respiro prima di rispondere, andando a stringere, con la mano destra, il proprio ciondolo, come se le infondesse coraggio. <Vorrei… difendere Konoha e tutte le persone innocenti, tutte, anche quelle di altri villaggi. Diventare un’ottima kunoichi e migliorare sempre di più. Vorrei portare avanti il mio essere ninja, il mio credo. Per quanto riguarda il mio futuro… ecco…> si blocca, forse non ha ancora trovato il coraggio per esprimerlo proprio di fronte al capo clan, o forse si è resa conto che non sa se può rivelargli il suo desiderio. Gli Anbu sono segreti, o per lo meno, indossano una maschera per impedire di essere riconosciuti, quindi solo ora le viene il dubbio che forse non può andare in giro a dire ai quattro venti che ne vorrebbe fare parte. La mano destra si stringe ancor di più al proprio ciondolo, mentre la sinistra si chiude con forza attorno al tessuto dei propri pantaloncini, il viso si abbassa ad osservare il tavolo. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]<Ma quale disturbo, sciocchina ahahahah> Ride, di gusto tra un affanno e l'altro. <Come potresti disturbare? Sei sempre un membro del clan.> Ed è questo il momento di scoprire in fin dei conti cosa vuole fare della sua vita. Entrare negli Akimichi a tutti gli effetti, significherebbe qualcosa per lei. Il suo passato lo conosce bene, Chang. Le vicissitudini con il suo vecchio sono risapute e purtroppo, non mettono in buona luce quel ramo della famiglia. Ma, c'è sempre una soluzione a tutto. < La tua dedizione è ammirevole, Yona.> Annuisce convinto, Chang, poggiando il possente gomito sopra al tavolo, mentr ela mano diventa il sostegno del mento. Gli occhi scrutano bene la figura minuta della piccolina, cercando di identficarla al meglio. Sembrerebbe essere timida, dal modo in cui imposta le parole. E quel sorriso, ah quel sorriso lo conosce bene. E' un sorriso che si può ritrovare solo ed esclusivamente nelle persone che hanno raggiunto un obiettivo e che proseguono sulla loro strada. <..Non c'è bisogno che mi dai una risposta subito, mia cara. Vedi, il futuro non è mai scritto. Anzi, si potrebbe dire che è sempre sotto cambiamento. Guarda me...> Già, guarda lui. <Comunque..Passando ad argomenti più delicati e seri.> La voce si fa molto più seria del previsto, così come l'espressione sul volto. <Molti nel clan non approvano quanto sto per fare. C'è ancora questa stupida credenza che chi ha il sangue di traditore, tradisca a sua volta.> Una stupidata. Veramente. Non sono le azioni di un genitore a determinare il futuro di suo figlio. <Ma... Sappiamo entrambi perché tuo padre ha fatto ciò che ha fatto. La sofferenza interiore di uno shinobi, è un demone che deve essere combattuto giorno per giorno.> Un demone difficilissimo da sconfiggere. Gli shinobi sono i portatori di questi demoni. Le persone che si avvicinano troppo possono scorgerne i tratti, ma mai capire fino in fondo quello che provano. < Ma, tuo padre è tuo padre. Così come io sono io e tu sei tu. Siamo noi i padroni delle nostre azioni, del nostro futuro. E qui giungiamo alla mia domanda. Vuoi diventare un membro ufficiale del clan?> Ne fa già parte. Ha sangue di Akimichi in corpo e soprattutto, è stata cresciuta con un akimichi. <Se sì, ti seguiremo personalmente negli allenamenti e apprenderai le tecniche di clan, che si basano su una cosa che gli shinobi della foglia non hanno...> E sarebbe? < La forza.> Ma di che forza parla, il CapoClan? Non resta altro che scoprirlo.[Ambient di Clan per Yona.][CHIUSO]-Sakura
[Dojo] Si sente rilassata dal fare del capo clan, dalle sue parole, dall’essere così amichevole e cordiale. Il sorriso rimane impresso sul suo volto mentre ascolta quelle determinate parole. Lei è un membro del clan. Sente dentro di sé una profonda gratitudine per quelle semplice ed ovvie parole, lei che da un anno non si è mai sentita propriamente accettata… non da tutti, ovviamente, per carità, non tutte le persone la schifano, ma alcune si e quegli sguardi sono difficili da digerire. <Sono un membro del Clan, si.> conferma a bassa voce, cercando di convincere se stessa, ben sapendo che per esserlo al cento per cento le manca ancora qualcosa: il risveglio dell’innata. Ma nella sua testa pensa che non tutti potrebbero vedere questa cosa di buon occhio, già il suo copri fronte non è ben visto… come se ora lei potesse fare gli stessi errori di suo padre. Annuisce quando l’uomo esprime il suo pensiero sulla dedizione della rossa, andando a dischiudere le labbra e pronunciare per l’ennesima volta la stessa parola. <Grazie.> arrossisce, imbarazzata, ma è davvero grata per quelle parole. Per il suo futuro invece… Tentenna, prende tempo, sa perfettamente che il suo ideale di futuro non è condiviso da nessuno, ed è per questo che lei continua ad andare avanti da sola, contro tutti, determinata e testarda. Ma nonostante quei suoi desideri vadano a cozzare contro il proprio carattere, la giovane ha una motivazione decisamente forte ed importante per andare avanti. Tuttavia ascolta le parole rassicuranti del capo, annuendo e facendone tesoro, mentre andrebbe a lasciarsi sfuggire un lieve sospiro. Starebbe per aggiungere qualcosa, ma il successivo dire dell’uomo le auto impone del silenzio. Cose serie e delicate? Il cuore le balza in gola, mentre osserva il viso dell’altro farsi più serio… in cuor suo ha già paura di quello che potrebbe andarle a dire, e infatti si va a toccare il tasto doloroso di suo padre. Il viso viene tenuto fisso sul tavolo, mentre la destra stringe ancora il ciondolo, quasi a volerselo imprimere sul palmo. <A me… è ancora sconosciuto il motivo di quello che ha fatto. Vorrei sentirlo dalle sue labbra.> è doloroso pensarci e parlarne, ad ogni parola segue una stilettata al cuore. Molti non approvano quello che il capo ha intenzione di fare, ma allo stesso tempo si sente sollevata nel saperlo… dalla sua parte, per così dire. Si sente compresa ed è come se un grande macigno fosse stato tolto dal suo animo. Gli occhi si riempiono di lacrime che però ancora non scorrono, mentre l’uomo le fa presente che lei è semplicemente se stessa, non suo padre. Parole che le danno coraggio e che culminano con quella esatta domanda. Un membro ufficiale, lei! Ora il viso viene rivolto verso l’uomo, mentre le lacrime sfuggono silenziose al suo controllo, scivolando sulle proprie guance. <Si. Si vogliono fare parte del Clan, essere accettata e dimostrare coi fatti che sono diversa da mio padre. Voglio sentirmi assolutamente parte della nostra grande famiglia…> parole sentite e sincere, cariche di determinazione nonostante le lacrime. La mano si distacca dal ciondolo e il braccio viene quindi sollevato al viso, verso gli occhi, e con un lento movimento andrebbe ad asciugarsi le lacrime. <Grazie, davvero. Le sue parole mi riempiono di forza e speranza, bastano quelle per farmi sentire già un po’ più accettata.> ci tiene a farglielo sapere ed ora torna a fissare dritta negli occhi il capo clan. Il viso ormai solcato da una sicurezza ritrovata, mentre il cuore pompa gioia per tutto il corpo. Un lieve sorriso dolce e determinato si fa strada sulle sue labbra. <La forza? In che senso? Cioè… se si tratta della mera forza fisica non penso che nessun altro shinobi non ne abbia.> qualcosa di esclusivo solo per loro… di che genere di forza starà parlando? Continua ad osservarlo ora, confusa ma desiderosa di comprendere ed apprendere. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]E' un membro del clan, esatto. Ha i suoi ideali, come tutti. E come tutti, tenta di portarli avanti nel tempo, così da poterli raggiungere e sentirsi soddisfatta. E' una cosa normale che tutti , TUTTI dovrebbero perseguire. < Non lo sai?> Domanda, non incredulo. Scettico, più che altro. <Non credo che tu non lo sappia. Magari logicamente non riesci a darti una risposta, ma nel profondo.. Sai qualcosa. Ed hai la tua risposta. Con il tempo, troverai i giusti mezzi per affrontarla.> Giustissimi mezzi, non c'è che dire. Che poi qusta verità le spezzi il cuore è un altro paio di maniche, così come la possa spronare ad essere un ninja migliore di quanto non sia ora. O di quanto non oserà sperare di diventare. <Tu sei già parte di questa famiglia, Yona.> In un modo o nell'altro, lei è presente. E' li, pronta a diventare qualcuno a conti fatti. Ma il desiderio di accettazione? Possibile che l'onta di suo padre la perseguiti fino a questo punto? <Vedi Yona, non hai bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Come ti ho detto prima, tu sei tu. Non sei il frutto delle azioni di tuo padre. E non mi ringraziare, piccoletta. Piuttosto, vedi di impegnarti sempre.> Tono leggermente più grave, quello dell'Akimichi che ora finisce di fare il severo nei confronti della ragazza, riprendendo quella posa molto cicciosa di prima. <Vedi mia cara, esistono diversi tipi di forza. C'è quella bruta, nei quali siamo piuttosto portati. Ma anche quella interiore, la forza che spinge gli Akimichi ad essere pronti a tutto, pur di difendere chi si ama. La forza di crescere e di diventare una bella farfalla.> E' un'analogia che capirà col tempo, la giovane Akimichi. Non a caso, molte tecniche di clan hanno a che fare con quella analogia. < La forza di essere sempre pronti a tutto. Di affrontare le sfide col massimo dell'impegno e della perseveranza. La forza di far rialzare i compagni, di assisterli, di sostenerli e supportarli.> E in questo, il Clan Akimichi ha possenti radici. < Ora, impasta il tuo chakra, mia cara. E passeremo subito all'opera.>[Ambient di Clan per Yona.][CHIUSO]-Sakura
[Dojo] Ascolta quelle parole corrugando appena la fronte. Non lo sa, no, o forse davvero si riconduce tutto al fatto di non voler accettare quanto è successo. Ci pensa, ci ragiona per davvero, senza dare per scontato nulla. Forse avrà tempo per comprendere, ma di certo ora non capisce il perché suo padre abbia rischiato tanto, l’abbia abbandonata, per chissà quale ideale corrotto. Scuote appena la testa, mantenendo il suo sorriso. <Ha ragione, col tempo magari riuscirò a comprendere meglio, a farmene una ragione.> permane ora nel suo silenzio, mentre pian piano sente le proprie gambe doloranti per quella posizione che sta mantenendo, sentendo perdere la sensibilità. Ma il discorso è troppo importante e lei non vuole certo distrarsi col dolore. Soffoca qualche smorfia e lentamente cercherebbe di muovere le dita dei piedi per ricercare un po’ di sollievo. L’espressione del viso si fa seria e determinata, andando ad annuire a quelle sue parole. <Certo, mi impegnerò sempre, con costanza e determinazione!> esclama sicura di sé, andando a stringere i pugni che ora ha riportato sulle proprie ginocchia. <Voglio raggiungere i miei obiettivi e voglio farlo al meglio.> su questo punto non c’è da temere, la sua testardaggine la farà andare avanti, sperando che la porti lontana sul suo cammino. Si sente davvero rincuorata ora, e con attenzione può ascoltare le parole del capo clan riguardo alla forza di ogni shinobi, ai diversi tipo di forza e a quella che anche l’Akimichi intende possedere. Il viso si illumina, gioia pura ed emozione. Sono parole fonte di ispirazione per la giovane che annuisce. <Ho capito. Mi farò guidare da quella forza per dare il massimo, non solo per me, ma anche per gli altri. Che io li conosca o meno, che li ami oppure no. Voglio essere in grado di fare tutto questo, si.> una bella farfalla. È una magnifica immagine quella che il capo clan va a richiamare, alla quale lei sorride. Infine le parole dell’uomo la riportano un po’ più alla realtà… insomma prima di tutto deve impastare il chakra e lei è lì a perdere tempo. <Oh, si, si! Subito!> esclama presa dalla fretta e dalle emozioni, ma per imporsi la giusta calma e concentrazione ora andrebbe a chiudere gli occhi e a sollevare le mani all’altezza dello sterno. Intreccerebbe le dita a formare il simbolo della Capra, e quindi proverebbe ad immaginare il proprio corpo come una sagoma nera, attraversata verticalmente da una linea immaginaria che dividerebbe la sua figura in due parti simmetriche. Cercherebbe ora di richiamare la propria energia psichica, l’energia delle sue emozioni e di tutti i suoi pensieri, il suo animo verrebbe racchiuso in quella sfera statica dal colore viola, che posizionerebbe all’altezza della testa. Se ci fosse riuscita passerebbe alla seconda sfera, sempre statica, ma di colore rosso intenso. Una sfera che racchiuderebbe in sé tutte le sue energie fisiche provenienti dalle proprie cellule, dai muscoli e dalle articolazioni. Le due energie dovrebbero essere richiamate, ma ora dovrebbero essere unite per andare a completare il processo. La sfera psichica verrebbe quindi spostata verso il basso, mentre quella fisica verso l’alto, entrambe seguirebbero quella linea immaginaria fino ad incontrarsi ed unirsi al livello del plesso solare. Si mescolerebbero assumendo un movimento rotatorio e divenendo un’unica sfera azzurra: il chakra. Se ci fosse riuscita ora non le rimarrebbe che distribuire quella sua forza lungo i canali del chakra, fino a riempire tutto il suo corpo fino ai punti di fuga. Ora dovrebbe sentire dentro di sé quell’incredibile forza che è il chakra, sentendosi determinata e pronta a tutto. [Tentativo Impasto Chakra][Se Chakra: 20/20][Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]Il detto di un vecchio saggio diceva che col tempo, tutto si risolve. Ma il problema di questo detto, è la quantificazione del tempo. Non si sa mai fino a che punto si può arrivare e soprattutto quanto tempo ci voglia. Tutto dipende da quanto si è fortemente spinti, da quanto sentimento si può sentire e da come quello che si sta vivendo, influenzi negativamente o positivamente la vita. <Brava! Ci vuole determinazione.> Una determinazione che non tutti gli Shinobi possono vantare di avere. Il suo richiamo è perfetto, nulla da dire. La forza dentro di lei si risveglia, andando a suscitarle quella sensazione di potenza, estremamente piacevole. Chang va a prendere una pillolina verde. Una di dimensioni standard, ma dagli effetti... Speciali. La tende alla ragazza, dicendole. <Mangiala.> Una semplice affermazione, legata anche con un sorrisetto prima di continuare. <E dopo che l'avrai fatto esegui questo sigillo> le dice andando ad unire le mani all'altezza del plesso solare. Intreccia le dita fra loro distendendo verso l'alto pollici, indici e mignoli. <Dopo aver fatto tale sigillo, incanala una grande quantità di chakra verso un arto a tua scelta che può essere il braccio, per ora.> Un semplice braccio andrà più che bene.< E soprattutto, guarda cosa succede.> Questa è la parte fondamentale. [Ambient di Clan per Yona.][CHIUSO]-Sakura
[Dojo] Quell’incontro è decisamente piacevole e ha finalmente avuto modo di sapere come la pensa il capo clan a proposito della sua situazione. Lei è parte del clan, ora è anche una kunoichi, e come tale ha tutto il diritto di entrare ufficialmente nel clan e venire a conoscenza della sua innata e delle tecniche peculiari degli Akimichi. Il chakra è stata impastato, può sentirne la forza scorrere impetuosa dentro di sé, la fa sentire capace di eseguire qualsiasi cosa, qualsiasi. Sorride, soddisfatta e determinata, con quella dolcezza che la contraddistingue da sempre. In seguito ascolta quello che ha da dire il suo capo, o più precisamente, cosa va a mostrarle. Una pillola verde, di dimensioni normali, che attira la curiosità della ragazza. <Uh? Una caramella?> come al solito parla a vanvera, associando l’oggetto più a una caramella che a una pillola, anche se forse dovrebbe sapere delle pillole particolari del clan Akimichi. Comunque sia non perde quel suo sorriso ed andrebbe ad afferrare la pillola che le è stata offerta. Prima di tutto l’annuserebbe, giusto per farsi un’idea di un eventuale odore o sapore. Gli occhi viola si portano ad osservare il sigillo eseguito dal capo clan, lo imprime con attenzione nella sua memoria… insomma, un intreccio di dita che porterebbe ad unire i pollici, gli indici e i mignoli per poi distenderli verso l’alto. Okay, dovrebbe averlo memorizzato. <Va bene. lo farò.> osserva per qualche istante quella pillola, aspettando chissà cosa prima di mangiarla. Il cuore le batte emozionato nel petto, mentre il viso è illuminato da una strana euforia. <Sono davvero emozionata! Spero di riuscirci, ce la metterò tutta!> chiuderebbe gli occhi e quindi si porterebbe la pillola alla bocca, facendola sua. Lentamente, concentrata, masticherebbe con attenzione, in modo da assaporarne il sapore… un sapore che dovrebbe essere come quello degli spinaci. <Mmh!> un mugugno di soddisfazione e piacere, non disdegna gli spinaci, anzi, le piacciono particolarmente, come la maggior parte del cibo. Continuerebbe a masticare, triturando e liberando dentro al proprio corpo il potenziale racchiuso in quella pillola. Deglutirebbe e quindi andrebbe a sollevare le mani all’altezza del plesso solare ed intreccerebbe le dita fra loro. I pollici, gli indici e i mignoli di entrambe le mani andrebbero in contatto fra loro, distendendosi verso l’alto. Gli occhi ora verrebbero aperti, mentre si concentrerebbe per smuovere il chakra all’interno del suo corpo. Avvertirebbe una strana sensazione di potenza, leggermente diversa a quella solita del chakra, una sensazione che andrebbe ad unirsi al chakra stesso, come se quest’ultimo venisse spronato a superare i propri limiti. Con forza andrebbe a spostare il chakra dal plesso solare verso la spalla destra, e da lì percorrerebbe il braccio, l’avambraccio, fino alla mano ed ad ogni singolo dito. Cercherebbe di ricoprire per intero il proprio braccio col chakra, facendolo insinuare in ogni muscolo presente. I bicipiti, i tricipiti, i tendini, i muscoli estensori, fino ad avvolgere anche le articolazioni, ma non solo… cercherebbe di inglobare nel suo chakra anche i tessuti, fino al derma, cercando di ricoprire l’intero suo braccio destro. Cercherebbe di mantenere la concentrazione, puntando il proprio sguardo speranzoso e determinato sul braccio, in attesa di osservare una qualsiasi cosa che dovrebbe risultare diversa dal normale. Il cuore batte, l’emozione è carica dentro di sé, tuttavia non se ne lascia distrarre, attendendo. [Tentativo Baika no Jutsu I – consumo 1 pc a turno][Se Chakra: 19/20][Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – 14 fukumibari – un set da 4 fumogeni – 1 hakiwari – 3 fuda con ognuno un tronchetto sigillato – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]D50 cara
tira un D50 e fa 37
<Questo, mia cara, è il tonico agli spinaci. Ci serve per le nostre tecniche.> E' un tonico molto, molto potente in fin dei conti. non appena lo assume e va a comporre il sigillo richiesto, la ragazza potrà notare u aumento incredibile delle proporzioni del suo braccio che non solo si allunga, ma si ingigantisce. Diventa molto, ma molto più grande della sua normale stazza. Un sorriso da parte di Chang, che va subito a dire <Bene bene.. Benvenuta mia cara. O forse sarbebe meglio dire Bentornata.> E con questo, non apetterà altro che la ragazza sgonfi letteralmente il suo braccio. <Ovviamente, per sgonfiarlo, devi semplicemente smettere di irradiare chakra.> e niente. Questo è quanto. Probabilmente di li a breve ci saranno biscotti, the, dolci e pietanze per dare un bel benvenuto a casa alla piccola Yona. Una breve festicciola, per inaugurare il suo arrivo. La sua iniziazione. il suo nuovo percorso da Genin Akimichi. [End]