Allenamento Innata - Primo

Free

0
0
con Murai

20:38 Murai:
  [Campi] La sera è scesa in quel di Konohagakure, la luna splende alta nel cielo, una luna che continua a fiorire giorno dopo giorno senza sosta alcuna. Il cielo è sgombro completamente, le stelle accompagnano la luna in quel suo viaggio nel mondo oscuro. Non vi è vento ne freddo, è una sera perfetta per allenarsi. Si è diretto ai campi di addestramento a quest'ora proprio perchè non c'è nessuno che possa disturbarlo, nessuno che possa infastidirlo in alcun modo, anzi, può essere se stesso in tutto e per tutto senza trattenersi minimamente. Si presenta come un ragazzo in carne, molto in carne, le faccia è rotonda con due tatuaggi sul viso, una piccola palla di ciccia, il fisico è anch'esso grosso, il grasso è presente in qualunque sua parte del corpo, un grasso che non diminuisce ma anzi, aumenta giorno dopo giorno. La pancia è ben visibile anche da sotto le vesti, le braccia sono cicciotte mentre le gambe, stranamente, si presentano piuttosto normali. Indosso porta un paio di pantaloni neri con una fascia bianca sulla gamba destra, sandali ninja neri, una veste rossa a coprire il busto che si apre dalla vita in giù permettendo il corretto movimento delle gambe. Sulla veste vi è una pettorina in metallo recante il simbolo del proprio clan e su tutta la veste sono adagiate protezioni in metallo per attutire i danni, compresi i polsi e gli avambracci. Sulla fronte ha legato il copri fronte della foglia attraverso una fascia rossa. E' vestito con il suo solito completo, non lo toglie mai e non toglie mai il copri fronte, unico simbolo del suo unico successo. Cammina nei campi in silenzio, tranquillo come non mai avanzando sempre di più fino a posizionarsi al centro <Allora, cominciamo> commenta il momento. Respira, prende fiato. Le mani vengono portate all'altezza del plesso solare formando il sigillo della capra; immagina nella sua mente un puntino verde che brilla e illumina tutta la zona, esso rappresenta l'energia psichica presente nella zona del terzo occhio, colei che guarda e osserva tutto quanto; il puntino brilla trasformandosi, pian piano, in una piccola sfera. Allo stesso modo cerca di visualizzare un'altra energia molto più in basso, sotto la bocca dello stomaco per la precisione; li vi è un puntino giallo che brilla ancora quanto la sua controparte e rappresenta l'energia fisica all'interno del corpo e come la precedente anch'essa va a trasformarsi in una sfera o una pallina. Le due energie splendono con maggiore forza, riempiono di energia di tutto l'essere di una persona ma non resterebbero ferme, difatti cercherebbe di farle muovere prima su stesse in un vortice. Esse cominciano a girare per poi tentare di muoversi per i vari canali che vi sono nel corpo umano. L'energia psichica effettua un movimento dall'alto verso il basso mentre l'energia fisica un movimento dal basso verso l'alto. Iniziano piano, lentamente per poi aumentare di velocità durante il percorso, aumentano sempre di più muovendosi e cercando di raggiungere un punto comune. Illuminano i vari canali, li rendono più forti ma la destinazione è una sola, la bocca dello stomaco ed è li che dovrebbero concentrarsi. Una volta giunti in quel particolare luogo, le due energie, cercherebbero di muoversi alla massima velocità tentando di scontrarsi l'una contro l'altra e fondersi in qualcosa di nuovo. Se ci fossero riuscite si andrebbe a creare un'esplosione che si espanderebbe per tutto quanto il corpo del deshi infondendo in lui una forza nuova, pura e piena che lo rende capace di effettuare cose fuori dalla normalità, una forza di colore blu, il chakra. Ora può cominciare il proprio fare. [Tentativo impasto chakra][Chakra 30/30]

20:50 Murai:
  [Campi] Il chakra è richiamato, sente l'energia scorrere all'interno del suo corpo, percepisce la potenza che quell'energia gli infonde ma non è su questo che si deve basare il proprio allenamento, no, deve andare avanti, continuare sempre di più per divenire migliore. L'incontro con Yona la monte dei volti, il diventare genin, essere ricevuto dal capo clan per aiutarlo a sbloccare l'innata, sono tutti traguardi, tutte cose che ne hanno aumentato l'autostima almeno un po'. Non è molto sicuro di se, non lo è ancora però deve provare a fare del suo meglio e rendere fiero di lui almeno sua madre e provare a suo padre che non è la pecora nera che tutti quanti credono che sia. Infila la mano nel portaoggetti andando a estrarre il tonico verde che gli ha dato Chang questa mattina, lo porta alla bocca cominciano a masticarlo pezzo dopo pezzo per poi ingerirlo. Sente la forza che quel tonico gli conferisce, sente tutto quello che il tonico riesce a dargli e gli piace, gli piace quella sensazione immensa che prova attualmente. Porta le mani all'altezza del plesso solare formando il sigillo apposito ovvero due corna unite con pollici, indici e mignoli rivolti verso l'alto. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo, gli occhi vengono chiusi e la concentrazione viene portata al massimo e alle stelle, concentra il chakra presente nel proprio corpo, non deve portarlo in tutto se stesso ma in solo una parte e opta per il braccio destro; cerca di farlo muovere in quella direzione, cerca di spingerlo verso l'arto destro facendolo risalire dalla spalla per poi discendere attraverso i bicipiti, i tricipiti, gli avambracci fino a giungere nei pressi della mano. Tenta di muoverlo in tutto l'arto, lo concentra in ogni singola parte di esso cercando di spingere in avanti sempre di più ma anche verso i lati, sbatte contro ogni parete di esso, tenta di attivare le peculiarità di quel tonico. Il respiro viene calmato, l'ansia messa da parte. Prova ad aumentare la concentrazione di chakra, ci prova con tutto se stesso per attivare l'innata degli Akimichi. Tenta di risvegliare il potere sopito del proprio clan in modo tale da poter cominciare a far pratica con esso in modo più redditizio. [Tentativo Baika no Jutsu I][Chakra 29/39]

22:20 Murai:
  [Campi] Ha risvegliato la sua innata, è riuscito a farla uscire fuori ma qualcosa non va, ha una strana sensazione al momento, come se non appartenesse a lui, non la sente parte di se ma un qualcosa di esterno che si è appiccicato al proprio braccio. Non la controlla, non percepisce il potere pieno che quell'energia dovrebbe dargli. Il chakra oramai ha imparato a richiamarlo alla perfezione, lo sa fare senza pensarci due volte e non ha bisogno nemmeno di chissà quale concentrazione per farlo visto che ripete questo passaggio praticamente tutti i giorni da quando è entrato all'accademia. Ha raggiunto una certa esperienza in quel campo, non come un chunin o uno special jonin però è capace di svolgere tale cosa. Il braccio destro trema, sente il chakra scorrere in esso, lo sente pulsare sempre di più, sente ogni singola pulsazione e lo sente spingere da ogni parte; fa male, fa dannatamente male perchè non gli appartiene minimamente, non è lui ma qualcun altro. E' una sensazione che non ha mai provato prima e in cuor suo vorrebbe tagliarsi l'arto per buttarlo via, vorrebbe separarsene fin da subito. No, fa parte dell'allenamento riuscire a controllarlo, a farlo suo e a renderlo completamente suo. Il tremolio continua incessante, non smette ma inizia a scuotere il corpo intero eppure non è successo niente dal capo clan, perchè adesso tutte queste conseguenze? No, no e no, deve trovare un modo, ci deve riuscire costi quel che costi. Può cominciare con qualcosa di semplice e non troppo complicato magari, qualcosa che possa aiutarlo a prendere un controllo completo per gli arti. Cerca di muovere la mano e il polso, prova a farlo roteare, girare mentre tenta di stringere e aprire le dita così fa con la riabilitazione per i pazienti che hanno avuto degli incidenti. Apre e chiude la mano, dapprima piano, con delicatezza sperimentando i suoi limiti. Sente i legamenti tirare, la mano è come se fosse addormentata, una bruttissima sensazione da provare. [Chakra 28/30][Baika no Jutsu I]

22:32 Murai:
  [Campi] La mano si muove, lentamente, molto lentamente, prude, da fastidio ma deve resistere, deve trattenere l'impulso di disattivare ogni cosa e andarsene a casa, deve cercare di fare del proprio meglio per non impazzire al più presto. Vuole gridare, ha una gran voglia di urlare, alzare la voce portandola al limite per sfogare l'ira in qualche modo. Tremendamente irato e incavolato, non vuole continuare ma deve, deve continuare costi quel che costi. Stringe gli occhi, digrigna i denti mentre il sudore iniziare a rendersi visibile sul viso, scende dalla fronte percorrendo il viso paffuto dell'Akimichi, carezza la guancia giungendo fino al mento per poi cadere a terra toccando il suolo. Viene bagnato ma non solo, non è solo la fronte suda bensì tutto quanto il corpo, sente il sudore attaccarsi alle vesti, le ascelle iniziano a mostrare i primi aloni, le gambe e le braccia cominciano a diventare appiccicosi. Si sforza di fare del proprio meglio continuando a muovere la mano sempre più velocemente e con essa muove anche le dita che la compongono, più veloce, stringe la mano in un pugno, la tiene stretta, le unghia si conficcano nel palmo fino a far uscire il sangue, deve concentrarsi, deve tenere duro fino alla fine senza mai mollare, senza mai darsi per vinto, almeno per questa volta ci deve provare e ci deve riuscire. Il braccio diviene più duro, sente il bicipite potenziarsi ulteriormente, il braccio trema per la pressione che viene immessa e continua a insistere, non molla, non può mollare e non vuole mollare mai più. Il sangue cola dal palmo, va a cadere sui campi colorandoli di rosso. Ansima per la fatica, ansima per la forza che sta mettendo in questo allenamento, sta letteralmente andando contro se stesso, contro il suo stesso io per soddisfare se stesso e la sua famiglia, per evitare che suo padre lo guardi ancora con quello sguardo di disprezzo e lo odia. Se lo focalizza nella mente e l'odio aumenta, minuto dopo minuto la rabbia va a prendere possesso del suo corpo mentre la determinazione nel vincere i propri limiti cresce. [Chakra 27/30][Baika no Jutsu I]

22:47 Murai:
  [Campi] Quel sangue è il simbolo del suo impegno e delle sue promesse, il simbolo della sua determinazione. Piano piano il braccio smette di tremare, si ferma ottenendo un minimo di controllo su di esso, un controllo che gli sta costando una grande fatica, una fatica non indifferente. Il respiro si calma, sta riuscendo a fare qualche passo in avanti ma non è abbastanza, non basta per allenarsi, deve fare di più, deve fare molto di più se vuole giungere al massimo e controllare ogni singola parte del proprio corpo. Da quello che gli ha detto il capo clan, più va avanti e più parti del corpo può ingrossare e questo vuol dire che già adesso può ingrossare le varie parti di se anche se una alla volta. Un braccio è quasi fatto ma vi è ancora l'altro e le gambe, un po' per volta si fa tutto quanto, ci vuole solo molta pazienza e una grande concentrazione nel fare tutto ciò. Fa cessare l'afflusso di chakra nel braccio destro che torna a essere normale, ciccioso ma normale. Il braccio fa male, è distrutto dalla fatico, sente bruciare e sente dolori dappertutto ma non molla e non cede minimamente. Porta le mani all'altezza del plesso solare formando il sigillo apposito ovvero due corna unite con pollici, indici e mignoli rivolti verso l'alto. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo, gli occhi vengono chiusi e la concentrazione viene portata al massimo e alle stelle, concentra il chakra presente nel proprio corpo, non deve portarlo in tutto se stesso ma in solo una parte e opta per il braccio sinistro; cerca di farlo muovere in quella direzione, cerca di spingerlo verso l'arto destro facendolo risalire dalla spalla per poi discendere attraverso i bicipiti, i tricipiti, gli avambracci fino a giungere nei pressi della mano. Tenta di muoverlo in tutto l'arto, lo concentra in ogni singola parte di esso cercando di spingere in avanti sempre di più ma anche verso i lati, sbatte contro ogni parete di esso, tenta di attivare le peculiarità di quel tonico. Il respiro viene calmato, l'ansia messa da parte. Prova ad aumentare la concentrazione di chakra, ci prova con tutto se stesso per attivare l'innata degli Akimichi. Tenta di risvegliare il potere sopito del proprio clan in modo tale da poter cominciare a far pratica con esso in modo più redditizio. Se fosse riuscito in tale impresa il braccio sinistro dovrebbe ingrossarsi proprio come il destro pochi minuti prima e quindi avere la possibilità di continuare l'allenamento. [Chakra 26/30][Baika no Jutsu I]

23:11 Murai:
  [Campi] Il braccio sinistro è ingrossato e come quello di prima, anche questo comincia a tremare, a fare male, brucia per la troppa energia che si scatena in esso. Il chakra aumenta la sua pressione a dismisura, sente una forza fin troppo grande per poter essere contenuta soltanto li dentro. E' troppo per lui, nel braccio sinistro sembra esserci un'energia maggiore, forse ha immesso troppo chakra, troppa energia. Non deve perdere la concentrazione, non deve mollare nemmeno in questo caso. Come prima chiude gli occhi, digrigna i denti cercando di controllare il tremore del braccio, cerca di tenerlo fermo e saldo attaccato all'arto. Il polso comincia a muoversi, lo muove lentamente e con la stessa lentezza va a muovere le dita chiudendole e aprendole in modo da formare un pugno ben chiuso e pronto ad essere usato ma non solo. Con esso prova anche qualcosa di diverso, muove il braccio, lo piega formando un angolo di 90 gradi in modo da avere il bicipite rialzato ed essere in grado di controllare anche quella parte. Niente di più difficile <Aaaaaaaaaaaaah> urla da dolore, non è abituato a tutto questo, quel tonico gli sta procurando un dolore immenso, distruttivo, sente il proprio corpo andare a distruggersi secondo dopo secondo. Tenere ancora attiva questa innata distrugge il corpo, lo rende debole e privo di difese. I denti vengono digrignati con più forza, non vuole mollare, non vuole lasciarsi andare, l'allenamento deve continuare anche a costo della propria vita ma purtroppo, il dolore e la stanchezza prendono il sopravvento sulla sua mente. Il braccio si sgonfia all'improvviso, il chakra smette di affluire, il braccio diviene rosso, scotta, brucia e il corpo del genin trema come non mai. Cade a terra, ansima più forte, suda, manca il respiro, non riesce e muovere nemmeno un muscolo per colpa dell'intensità di questi allenamenti. Il petto si gonfia, va su e giù, cerca di controllarsi ma muovere anche un solo arto significa avere dolori immensi per tutto quanto il corpo. Per oggi basta. [END]

Murai allena l'innata